Isola Dovarese

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Isola Dovarese: what's to know

Distesa come un'isola su un piccolo terrazzamento circondato su tre lati del fiume Oglio, Isola Dovarese deve il suo nome alla famiglia Dovara di cui fu roccaforte nel Trecento fino alla sottomissione ai Gonzaga sancita nel 1411. Dell'appartenenza allo stato signorile gonzaghesco il borgo conserva ancora oggi una splendida e suggestiva piazza porticata, edificata a fine Cinquecento, sulla quale si affaccia Palazzo Pretorio con le antiche prigioni. Addentrandovi tra le contrade e i vicoli del borgo potrete visitare la chiesa parrocchiale S. Nicolò, che al suo interno custodisce quadri come l'Ecce Homo di Bernardino Campi e un'Annunciazione attribuita ad Altobello Melone e il grazioso oratorio di San Giuseppe, ospedale militare durante il Risorgimento per i feriti della battaglia di Solferino. Risalendo verso Ponte Vecchio è possibile godere dello splendido panorama che il Parco Oglio Sud, con la sua flora rigogliosa e la sua fauna tipicamente fluviale, offre ai visitatori amanti della natura.

da https://www.in-lombardia.it/it/turismo-in-lombardia/cremona-turismo/borghi-cremona/isola-dovarese

Il Palio (seconda domenica di settembre)
Il Palio delle contrade nasce nel 1967, con la voglia di celebrare le peculiarità storiche del paese e per dare spazio all'espressività, alla voglia di giocare e di comunità, che emergono tra la popolazione. Il paese è ripartito in quattro contrade: Le Gerre, Porta Tenca, S. Giuseppe, S. Bernardino e trova facile terreno per la realizzazione della manifestazione, che nel corso degli anni si è trasformata sino a divenire quello che oggi si rappresenta nel secondo fine settimana di settembre. La traccia storica del palio è segnata in un percorso che parte dal matrimonio di Anna Dovara, celebra la visita dei Gonzaga sino all'entrata del paese nella signoria. In un ipotetico anno della fine del '400, prima che il nuovo mondo abbia influenza sull'antico continente, la popolazione e la famiglia Dovara celebra la visita dei Gonzaga e il solido legame con la potente famiglia mantovana, mettendo in risalto uno spaccato di vita tardo medioevale in tutte le sue forme ed espressioni. La manifestazione si svolge in tre giorni. Nella sera di venerdì il Sindaco consegna il paese al Palio: con questo simbolico gesto si entra nel tardo medioevo. Le contrade si presentano alla piazza e agli ospiti, rappresentando i colori e le peculiarità che le contraddistinguono. Il sabato nuova sera di vita, dove tra taverne in cui mangiare e bere, banchi di mercati, animali, saltimbanchi, giullari e ciarlatani, uomini d'arme e nobili, si svolge la vita di questo borgo. La visita dei Gonzaga attira svariate figure e "figuri" che coinvolgono direttamente l'ospite ed il visitatore. La sera del sabato ha luogo il grande convivio, riservato alle persone di "alto lignaggio", e una grande tavolata nella piazza che fa da cornice allo spettacolo realizzato per i Signori ospiti. Tutt'intorno il popolo brulica e si affanna nella ricerca del piacere corporale, di pancia e dell'intelletto. La domenica inizia al mattino (apertura delle "Servitè di passaggio", del mercato e delle taverne alle ore 10) con "Ludica Processio", ovvero una caccia al tesoro, a squadre in costumi rinascimentali (premio finale 500 euro) che culmina nel momento più importante della manifestazione: lo svolgimento del palio (ore 17). Vengono indette gare e rappresentazioni al fine di poter premiare la contrada che, vincendo la gara definitiva del "magheer", conquista il palio e "l'esenzione della gabella per l'anno a venire". La manifestazione si conclude la sera tra fuochi ed esplosioni di colore ed il borgo viene riconsegnato all'anno in corso...

da http://www.ogliosud.it/com_dettaglio.php?id=19053

 

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