Tipi Percorsi
Questo percorso che potrai fare divertendo in ebike si sviluppa nel territorio tra i comunedei comuni di Arsiero e Cogollo del Cengio, lungo strade bianche ed asfaltate. Con una lunghezza totale di 30,00 km con un dislivello di mt. 417.
Il punto di partenza è in Arsiero - Via dei Longhi dove si inizia con una colazione/merenda al bar Campagna con caffè e brioche.
Arsiero - Vecchia Stazione Ferroviaria - Cartiera Rossi
Dal punto di partenza, si raggiunge la Vecchia Stazione Ferroviaria, stazione voluta alla fine del '800 dall'industriale Alessandro Rossi. Rossi finanziò la costruzione con l'obiettivo di collegare gli opifici manifatturieri di Schio, Piovene Rocchette ed Arsiero.
Il percorso per le nostre ebike continua in direzione Cartiera Rossi, fondata nel 1878 da Francesco Rossi, una grande azienda nel quale vennero impiegati oltre 1300 addetti, diventando in pochi anni la più grande cartiera europea dell'epoca.
Lungo il percorso troviamo il Bar Trattoria all'Isola, locale accogliente con prodotti tipici della zona e prodotti ricercati.
Centrale idroelettrica Cogollo del Cengio
Il percorso procede attraversando località Seghe, punto di forza industriale della vallata, fino alla piccola frazione di Rutello, per proseguire costeggiando il fiume Astico, fino ad arrivare alla Centrale idroelettrica di Cogollo del Cengio.
Sentiero Alto
Risalendo la strada sterrata ed attraversando gran parte della campagna e del centro del paese, si può accedere al Sentiero Alto. Si tratta di un percorso ciclo-pedonale accessibile a tutti. Lungo il suo tracciato si incontrano vecchie masiere, resti di antichi terrazzamenti, vasche d'acqua che un tempo servivano per lavare i panni, oratori e la vecchia chiesa di Cogollo. E’ percorso che si sviluppa al confine tra l'abitato di Cogollo e il monte. Il sentiero attraversa tutto il territorio comunale sul versante rivolto a sud della valle dell'Astico.
Il percorso è lungo 6-7 km e ha un dislivello massimo di 115 mt.
Chiesa dell'Olmo e Monastero della Resurrezione
La Chiesa dell'Olmo è stata la chiesa parrocchiale di Cogollo sino al 1927 e si trova nel cuore del paese vecchio con le cure delle monache, che risiedono nel vicino monastero, un edificio del 17^ secolo restaurato. La Piccola Famiglia della Resurrezione è una comunità monastica cattolica nata a Gerusalemme nel 1978, che ha oggi numerose sedi in tutto il mondo.
Il monastero, che risale all’inizio del 17° secolo, è frutto di una donazione da parte di don Pietro Bella alla diocesi. Il vescovo Antonio ha chiesto che la donazione fosse fatta a scopo monastero e così è stato.
Chiesetta di Sant'Agata
Proseguendo per il Sentiero Alto, si scende fino alla frazione di Mosson, per poi inoltrarsi nelle sue campagne ed arrivare alla chiesetta di Sant'Agata, piccolo gioiellino di epoca longobarda. Ha l’abside rivolta ad est, come tutte le chiese primitive, e fino al 1915 aveva accanto il cimitero. La struttura è a una navata unica, e all’ingresso si può leggere la tarda dedicata nel 1970 dalla Brigata Sant'Agata.
Ex Ferrovia Piovene Rocchette - Arsiero
La strada prosegue fino ad imboccare "La strada della vecchia ferrovia", oggi itinerario ciclopedonale ex ferrovia Rocchette-Arsiero, è un percorso che da Piovene Rocchette porta fino ad Arsiero passando per Velo d'Astico. Lungo circa 10 km, è un cammino immerso nella natura adatto proprio a tutti: ciclisti, mamme con passeggini, padroni con i cani, appassionati di camminate…
All'imbocco ci si può fermare al bar Casello Sei per una pausa caffè o aperitivo, o per ottimi primi piatti, birre artigianali, panini, taglieri e quant’altro.
Più avanti seguendo la ciclabile, si trova il Chiosco San Giorgio, pub & bar conosciuto per il suo ambiente gioviale, con annesso parco giochi per bambini.
Castello di Meda
Sul percorso si incontra il Castello di Meda, posizionato a 375 metri slm, il castello di Meda ha sempre dominato la valle. Per questo fu utilizzato anche durante la prima guerra mondiale come postazione per i cannoni e le mitragliatrici. Tutti ambienti visibili ancora oggi, su tre piani posizionati sotto al castello.
Prima di giungere al termine, troviamo il Ristorante Montanina, accogliente ristorante che offre prodotti di qualità, con piatti tipici della tradizione culinaria vicentina ottenuti con materie prime selezionate. La location si trova in un paesaggio incantevole in cui ci sono ampi spazi per i più piccoli, ma soprattutto per i grandi, è concessa la pesca sportiva che puoi effettuare direttamente nel laghetto di proprietà.
L'itinerario ad anello ti porta al rientro, dopo una bella pedalata sarai pronto a riconsegnare le ebike.
Tour serale guidato con degustazione di gelato artigianale presso le migliori gelaterie di Roma (Giolitti, Fassi, Fatamorgana, La Fonte delle Salute, ecc.). Il percorso attraversa il centro di Roma, seguendo la pista ciclabile dell'Aventino, passando per il Circo Massimo e giungendo al Colosseo. Da lì, si procede lungo Via dei Fori Imperiali e si arriva al Campidoglio, ammirando i Fori Romani. Partendo da Piazza Venezia, si inizia la salita verso il Quirinale, poi si passa per la Fontana di Trevi, Via del Tritone e si risale fino a Villa Borghese e al Pincio. Dalla terrazza del Pincio si può ammirare tutto il panorama di Roma e il suo magnifico skyline.
Successivamente, scendendo, si raggiunge Piazza del Popolo e, tra Via del Corso e i suoi numerosi vicoli, si arriva alla rinomata gelateria Giolitti (oppure, con percorsi alternativi, Fassi, Fatamorgana, La Gourmandise). Dopo aver gustato questa prelibatezza, tra pittoreschi rivoli e diverse botteghe, si visita Piazza Navona e Campo dei Fiori, oltrepassando il Tevere per arrivare a Trastevere e il suo affascinante borgo. Una volta concluso il percorso tra viuzze e caratteristiche locande, si ritorna all'Aventino.
a Empoli, in Val d'Arno
Percorso di media difficoltà, pedalando per 40% su asfalto e 60% su strade sterrate andreta alla scoperta di luoghi suggestivi e punti panoramici da urlo, gran parte del percorso verrà affrontato su strade secondarie, sentieri e qualche single track, alla portata di tutti coloro i quali hanno un minimo di dimestichezza nella guida off road.
a Bellagio, a Lecco, a Oliveto Lario, sul Lago di Como
Pedalata tecnica livello medio alto lungo la ciclovia dei parchi tratta da Serra San Bruno a Canolo Nuova
nel Parco delle Serre, nel Parco Naturale delle Serre, nel Parco delle Serre in Calabria
Facile percorso in ebike da Aracena a Corte Concepcion
nella Sierra de Aracena, ad Aracena, al Molino Río Alájar, a Huelva
Questo tour in ebike in Ciociaria ti permetterà di scoprire, senza troppa fatica, alcuni tratti di due tra i percorsi più famosi in tutta Italia. Si parte dal punto di noleggio di Ceprano, dove potrai scegliere la bici elettrica più adatta a te. Dopo pochi kilometri di pedalata ti immetterai su una strada, immersa nella natura, che fa parte del gruppo di itinerari ciclistici europei chiamato EuroVelo. Lungo questo percorso incontrerai il Monumento naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, dove ti consigliamo di fermarti per visitare l'interno delle Grotte o semplicemente rinfrescarti al suo esterno. La seconda parte dell'itinerario prevede, poi, di raggiungere e intraprendere parte di un altro sentiero storico, la Via Francigena. Questa, lontano dalle vie principali, ti condurrà fino al paese di Ceprano e infine di nuovo al punto di noleggio.
Bici + Treno: con un occhio sempre più attento alla sostenibilità in ambito turistico, su richiesta sarà possibile noleggiare l'ebike direttamente dalla stazione ferroviaria di Ceprano-Falvaterra. Potrai, dunque, raggiungere Ceprano in treno (collegata direttamente con Roma e Napoli), noleggiare l'ebike e riconsegnarla nuovamente nella stessa stazione al termine dell'esperienza.
EuroVelo 5
L'EuroVelo è un gruppo di itinerari ciclistici che attraversano tutta l'Europa. In particolare ci troviamo lungo il tratto denominato EuroVelo 5, detta anche "Via Romea Francigena" lunga 3.900 chilometri che, una volta terminata, unirà Londra a Brindisi, passando per Milano, Roma e la nostra Ciociaria. Dopo aver lasciato il punto di noleggio di Ceprano pedalerai da subito su strade secondarie, immerso nella tranquillità, i suoni e i profumi tipici della campagna che arricchiranno la tua esperienza lungo tutta l'avventura. Dopo qualche kilometro raggiungerai la SP151, strada che rientra nella citata EuroVelo 5, lungo la quale incontrerai alcune trattorie e produttori locali, la segnalata Fontana Acqua Bianca, dove potrai fermarti a bere e riempire la tua borraccia e, con una piccola deviazione dal percorso principale, le Grotte di Falvaterra.
Grotte di Falvaterra e Rio Obaco
Poco dopo aver lasciato la SP151 raggiungerai il Monumento naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, una vera e propria gemma nascosta nel cuore della Ciociaria. Qui ti consigliamo di fermarti per visitare l'interno del complesso (in questo caso sarà necessario raggiungere prima la biglietteria, segnalata sulla mappa) o semplicemente per riposare al suo esterno, dove le temperature scendono nettamente e, soprattutto nelle giornate più calde, potrai godere del fresco proveniente dalle grotte e dal limpido torrente che ne fuoriesce.
Via Francigena
Tornati in sella alla propria ebike, percorrerai alcuni kilometri fino a raggiungere la diga che ti permetterà di attraversare il Fiume Liri e arrivare al Lago di San Giovanni Incarico. In poco tempo ti ritroverai lungo la Via Francigena (segnalata anche da numerosi cartelli stradali) che ti porterà a pedalare prima intorno al lago e poi su una lunga strada bianca che attraversa il bosco, lontano dalle strade asfaltate e dalle automobili. Una volta tornato sulla strada principale, continuando a seguire anche la segnaletica stradale, rientrerai su una strada secondaria che ti permetterà di raggiungere un altro piccolo lago, quello di San Giacomo. Tra gli abitanti locali questo piccolo specchio d'acqua è conosciuto per il suo particolare legame con la Luna: come si può notare dalle immagini satellitari, infatti, la sua particolare forma ricorda proprio quella di una mezzaluna; i numerosi innalzamenti e abbassamenti del livello dell'acqua durante il corso dell'anno ricordano quelli delle maree nell'interazione Terra-Luna; infine, la strada che conduce dal paese al lago (nel percorso è quella che incontrerai lasciandolo) si chiama proprio Via Guardaluna.
Continuando il percorso raggiungerai, infine, il comune di Ceprano attraversando di nuovo il fiume grazie allo storico ponte che in passato divideva lo Stato Pontificio dal Regno del Sud e che fu citato in un episodio della Divina Commedia. Subito dopo arriverai nella piazza principale di Ceprano dove potrai scegliere se fermarti per bere un aperitivo o proseguire fino a rientrare nel punto di noleggio, dove avrai a disposizione docce, un'area relax nel verde di un pioppeto, il bar e ristorante Le Ganze dove poter reintegrare le energie, mangiando piatti tipici della cucina laziale e ciociara.
Questa bike experience è perfetta per scoprire in modo insolito e sostenibile le bellezze del territorio ciociaro, immergendosi nella sua storia, nella sua natura incontaminata e gustando i suoi prodotti tipici.
Percorso ad anello con partenza da Petriolo che, attraverso strade secondarie o poco transitate, permette di raggiungere la chiesa Chiesa di Santa Croce d'Ete,
Marca Maceratese, nella Marca Maceratese, a Macerata, a Petriolo
Partendo da Armonie in Corte, a Buronzo, dopo una colazione/merenda a base di prodotti del territorio, si segue la Strada Buronzina, si costeggia il Nuovo Canale della Baraggia fino a incrociare il Rio Versa e il Cavo Alemanno.
Tra Buronzo e Rovasenda
Si giunge quindi all'incastrone della Mapetta, che prende il nome dalla vicina cascina e che rappresenta un punto suggestivo dove ben si comprende la gestione delle acque e l'opera di ingegneria idraulica che fa capo al Consorzio di Bonifica della Baraggia Vercellese e Biellese. Qui dopo aver pedalato accanto ai laghetti di pesca sportiva e di popolamento di anatre e uccelli tipici degli ambienti umidi e dopo l'attraversamento della ferrovia Biella-Novara, si potrebbe far rientro lungo la Buronzina, ma proseguiamo sulla strada che collega Rovasenda a San Giacomo, attraversando le risaie del riso solidale biologico della famiglia nobile Di Rovasenda Biandrate e giungendo a Rovasenda.
Escursione al ponte canale
Qui, proseguendo lungo il cavo Piantalino, una traversa d'imbocco e una presa d'acqua, oltrepassando un pioppeto suggestivo si può fare un'escursione fino al torrente Rovasenda, in un punto con un bel salto d'acqua della Roggia Marchionale, che passa sopra al torrente in un ponte canale e salta nel sottocanale Fasoli (lo chiamano il "trovone", questo angolo).
Rientrando dall'escursione si continua tra le risaie attraversando la ferrovia Novara-Biella, incontrando il naviletto di Villarboit e, attraversando la strada che collega Ghislarengo a Rovasenda, ci si dirige verso San Giacomo Vercellese per rientrare a Buronzo.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
In sella alle nostre City E-Bike attraversando Catania visiteremo i quartieri e i posti più famosi della città: "a Piscaria", Piazza Duomo, "U Liotru" simbolo della città e il Teatro Greco. E poi il lungomare ciclabile fino ad arrivare ad Acicastello.
Voglia di una sosta? cosa c'è di meglio della tipica granita con brioche "Siciliana"?
Ad Acicastello si potrà visitare il Castello medioevale che sorge su una rupe basaltica ed è circondato da una colata lavica di epoca preistorica.
Finita la visita al castello di nuovo in sella alle ebike! si va verso Acitrezza il paese dei "Ciclopi" per concludere il nostro giro di nuovo a Catania con l'immancabile "Arancino" e il "Cannolo Siciliano".
Prezzo € 35,00
in Sicilia orientale, a Catania, sull'Etna, nell'Oasi del Simeto, ad Acitrezza, al rifugio Sapienza, ad Acireale
Questo percorso parte dal punto di noleggio Bike Square di Cabella Ligure. Da qui si prosegue per la statale 140 sino ad Albera Ligure e una volta arrivati in Localita San Nazzaro si svolta a sinistra verso Rocchetta Ligure dove inizia la Val Sisola. Merita una visita il seicentesco Palazzo Spinola sede del Museo della Resistenza e della vita sociale. Proseguendo sulla S.P. 145 si possono scorgere diversi mulini ad acqua. Il primo, a lato della strada in localita' Pagliaro inferiore, ben conservato e funzionante. Proseguendo si arriva alla frazione di Sisola dove il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di vigneti del Timorasso, un bianco autoctono a bacca bianca coltivato solo in queste valli grazie alla particolarità del terreno e del suo clima soleggiato. Proseguendo sulla S.P. 145 si può notare sulla destra il mulino di Pravaglione dopo il quale la strada comincia a salire piu' ripidamente sino ad arrivare a Costa Salata nome che evoca chiaramente il suo passato di percorso commerciale tra la Liguria e il Piemonte. Da qui inizia una lunga discesa dove finisce la Val Sisola e inizia la Val Vobbia e dal Piemonte si passa in Liguria. Si percorre la S.P. 8 arrivando all'abitato di Vobbia. Da qui si prosegue a destra dove inizia una stretta gola, attraverso una strada circondata dai boschi rigogliosi del parco dell'Antola, fino ad arrivare all'ingresso del Castello della Pietra, scolpito tra due speroni di roccia. Il castello, risalente all'anno 1100, è un polo culturale di spiccato valore paesaggistico, perfetta coesione tra natura e storia. Si parcheggiano le bici e si percorre a piedi il sentiero che in circa 20 minuti conduce al castello dove è possibile compiere una visita guidata nei giorni e negli orari prestabiliti. Infine si rientra a Cabella L. seguendo la stessa strada utilizzata all'andata.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Questo percorso permette di raggiungere la Borgata-museo di Balma Boves da Paesana, attraverso il nuovo percorso ciclabile misto asfalto/sterrato che si sviluppa in buona parte lungo la nuova pista ciclabile che collega Paesana a Sanfront.
Una Volta raggiunta La Frazione Rocchetta di Sanfront si sale fino alle Case Forano (Bric Bardun) dove è possibile ricoverare le biciclette e proseguire a piedi (5 minuti) fino alla borgata-museo di Balma Boves.
Il rientro fino a Rocchetta si svolge lungo lo stesso percorso di salita. Una volta rientrati alla Frazione Rocchetta si sale fino alla piazza della Chiesa e poi si prosegue in direzione di Paesana, salendo sul Mombracetto tra coltivazioni di mirtilli e castagni secolari. Il sentiero prosegue in direzione di Paesana su single track e, oltrepassato un ponte con passerelle in legno (in attesa di restauro) si raggiunge la strada che rientra a Paesana, seguendo le indicazioni di colore blu “Bike Monviso”.
monviso, po, valle po, paesana
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Gavi e si prende la direzione Serravalle Scrivia. Prima di uscire dal paese si svolta a destra in via Piona. Si segue questa stradina che diventa sterrata e, prima in salita e poi in discesa, arriva alla frazione di Pratolungo di Gavi. Il paesaggio di questo primo tratto di percorso è piacevole perchè completamente circondato da prati verdeggianti, boschi e vitigni. Arrivati in Via Pratolungo si svolta a sinistra e si ritorna verso la S.P. 161 che si attraversa per seguire prima la direzione Lungarola, senza arrivare alla omonima frazione ma proseguendo a sinistra per dirigersi alla frazione di Monterotondo. Si affronta una salita di circa due chilometri per arrivare alla frazione di Monterotondo. Si inizia sulla sinistra un anello di circa 8 Km fatto di saliscendi tra boschi e vigneti. Terminato l'anello si ritorna nella frazione di Monterotondo, costeggiandone la chiesa parrocchiale. Terminata la discesa verso Gavi si svolta a destra per attraversare la Riserva naturale del Neirone dove, lungo il sentiero, poter ammirare la cascata del Neirone e l'imponente Forte di Gavi. Terminato l'anello di Monterotondo si rientra a Gavi per visitarne il centro storico e i suoi punti d'interesse culturali e gastronomici.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Alla scoperta dell Parco Nazionale e dei borghi delle Cinque Terre, Patrimonio Mondiale dell’ Unesco, visti da un punto di osservazione insolito, quello del cicloturista!
Pedaleremo tra i famosi terrazzamenti e i celebri vigneti a picco sul mare, sul confine tra lo spazio coltivato e l'inizio del bosco. In questo luogo "incantato" si respira la vera essenza di questo luogo e dei suoi abitanti, al tempo stesso agricoltori, pescatori e boscaioli; qui è possibile specchiarsi nella meraviglia del Mar Ligure e delle sue coste rocciose (visibili per quasi tutto l'itinerario), per comprendere la complessità di questo paesaggio umano e l'importanza di preservare intatti questi luoghi.
Il nostro tour in e-bike Cinque Terre comincia da Biassa piccola frazione di La Spezia, pedalando si raggiungono fitti boschi di castagni sin sul colle del Telegrafo, dove l’aria frizzantina del mare arriva con forza e la macchia mediterranea inizia ad essere predominante. Da qui proseguiamo sul sentiero attraverso panorami mozzafiato fino a Volastra, splendido borgo circondato dai celebri vigneti terrazzati.
La tappa successiva è Manarola, dove è in programma un aperitivo con degustazione di vino locale. Al termine tempo libero per visitare il borgo, pranzare e rilassarsi. Il rientro è previsto per il pomeriggio pedalando lungo la strada panoramica con splendidi scorci sui borghi e sul mare.
Il tour è guidato con ritrovo alle 9.30 a Biassa (fraz. di La Spezia) e rientro alle 16.30 e si svolge solo su prenotazione.
Siete un gruppo di amici? Richiedi la disponibilità.
in Lunigiana, per la Pieve di Santo Stefano, al Monte dei Bianchi, a Equi Terme, al Parco naturale dell'appennino Tosco-Emiliano, nelle 5 terre
La francigena del Sud da Roma a Velletri.E' un percorso molto avvincente , carico di misteri e fascino .Si snoda partendo da Roma attraversando la regina della vie ,L'appia antica , attraversando Ciampino , Santa Maria delle Mole e Marino. Da lì si inizia a salire verso i castelli Romani passando per l'antico tracciato che costeggiava l'appia , si arriva così a Castel Gandolfo ammirando il lago di Albano, si attraversa il paese e ci si mmerge nel bosco giungendo nella spendida cittadina di Nemi .Si prosegue poi per il Vivaro attreversando i boschi e scendendo per la gloriosa città di Velletri. Da qui si puo tornare direttamente con il treno oppure si ritorna con la e bike
a Empoli, in Val d'Arno
Direzione Lecce, si inizia a pedalare dalla piazza di Avetrana per la sesta e ultima tappa della Ciclovia del Salento Ionico.
Dopo aver attraversato la macchia mediterranea e i pascoli ecco l'imponente pista di prova della Porsche.
Si tocca quindi Villaggio Boncore e inizia un viaggio nella campagna dell'entroterra del Salento, fra orti, ulivi e vigneti fino ad Arnesano.
L'arrivo a Lecce è un'occasione per conoscere il borgo antico, da Porta Rudiae alla Cattedrale con lo svettante campanile, fino a piazza Sant'Oronzo, accolti al traguardo dal patrono della città.
Itinerario ad anello misto, di asfalto e sterrato, tra castagni e roveri fino alla borgata Le Trune: inconsueto embrione di ecovillaggio rinato da antichi ruderi riconquistati alla vegetazione da un gruppo di giovani pionieri alpini. Di li fino a Frassinere per poi ridiscendere a Mocchie, un tempo popoloso comune della valle, dove consigliamo di addentrarsi fino alla piazza della chiesa per ammirare l'imponente facciata barocca e lo spettacolare panorama che si apre dalla piazza antistante. All'uscita del paese trovate la Trattoria del Sole dove Francesca, la cuoca e titolare, vi attende a pranzo o merenda per farvi gustare antipasti e altri deliziosi piatti della cucina piemontese arricchiti di fantasia e passione. Di li si riparte in direzione Layetto fino alla deviazione per Siglodo Superiore dove inizia una ripida discesa che vi porta a Siglodo Inferiore e poi a Peroldrado da dove si prosegue in direzione Caprie per tornare al punto di noleggio del Garage Café.
in Val Susa, in Valsusa, ad Avigliana, sui laghi di Avigliana, a Caprie, per la Sacra di San Michele, a Villadora, a Condove, verso Rocca Sella, a Bussoleno
Alla “conquista” di Torino in sella a una due ruote elettrica, partendo dal Castello del Valentino, proseguendo lungo i viali del parco e attraversando il fiume sul ponte Umberto I. Quindi si prende la ciclabile fino all’altezza del Monte dei Cappuccini. Breve salita (niente paura, si supera agevolmente con le e-bike) verso il piazzale della chiesa. La vista abbraccia Torino e, se il cielo è limpido, le Alpi e la Sacra di San Michele. Discesa verso la Gran Madre con sosta per una breve spiegazione, poi si riattraversa il Po ed eccoci in Piazza Vittorio, la “porticata” più grande d’Europa. Da Palazzo Carignano, luogo simbolo del Risorgimento italiano, a Piazza San Carlo, il “salotto di Torino”. È il momento, verso le 11, di una sosta presso Fiorfood Coop, in Galleria San Federico, per una degustazione offerta da Coop.
Il giro continua in Piazza Castello, quindi s’imbocca la ciclabile di via Verdi per ammirare la Mole Antonelliana e da Piazza Vittorio, costeggiando il Po e i Murazzi, si approda al Parco del Valentino: Fontana dei Dodici Mesi, esterno del Borgo Medievale (l’interno è chiuso per lavori) e ritorno alla base, senza troppo faticare.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Questo spettacolare itinerario consente di pedalare attraverso gli splendidi paesaggi della Valle d'Itria e delle Murge Orientali; si parte dal punto noleggio di Martina Franca e superato Locorotondo ci si immette sul lungo percorso sterrato della ciclovia dell'acquedotto attraversando il panoramico Canale di Pirro; al termine si attraversa la frazione di Coreggia e dopo pochi chilometri di giunge ad Alberobello "patrimonio Unesco"; si riparte attraversando altri tratti sterrati si giunge nuovamente a Locorotondo dove è possibile apprezzare uno splendido panorama sulla Valle d'Itria. Al termine dell'escursione ci si ferma in una tipica masseria per assaporare prodotti tipici a km zero.
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
Offerta speciale
Lo sposo non paga quando il resto del gruppo noleggia le ebike per la giornata intera.
Percorso
BikeSquare Langhe ha preparato un percorso per festeggiare l'Addio al Celibato dell'amico che corre all'altare. Si parte da Novello, tutti insieme, e da qui si sale in ebike.
La prima meta è La Morra, 7 chilometri dal punto di noleggio BikeSquare. La Morra è un comune arroccato sulla collina, lo si vede arrivando e merita una sosta.
Si prosegue verso la borgata Annunziata e sulla strada suggeriamo le prime 2 soste.
La Cantina Erbaluna in Frazione Annunziata Pozzo, 43 è una delle (poche) cantine delle Langhe che ha scelto la produzione di vino con metodo biologico. Da provare!
Proseguendo se ne incontra un'altra di cantina, la cantina Marrone dove è possibile visitare i locali di invecchiamento e di vinificazione e sorseggiare un bicchiere di vino godendosi il fresco sulla terrazza panoramica.
Si rientra percorrendo un pezzo della strada dell'andata e passando da Barolo per rientrare verso Novello.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Questo percorso che ti proponiamo ti permette di raggiungere, partendo dal punto di noleggio ebike del Lago di Bolsena Civita di Bagnoregio.
Scoprirai di più di un borgo, un piccolo scrigno con dentro una storia lunga 2500 anni.
Civita di Bagnoregio è stata fondata dagli Etruschi e ha poi attraversato varie dominazioni. Nel Medioevo acquista gran parte della sua straordinaria forma, arricchita poi nel Rinascimento e mantenuta fino ad oggi.
In passato il centro abitato era più grande, ma le frane e i terremoti ne hanno ridotto l'estensione; nella valle si sono sgretolati palazzi, torri e antiche porte d'ingresso al borgo.
Nel periodo di massima magnificenza ce ne erano ben cinque di porte. Ora è possibile vederne una, la Porta Santa Maria detta anche "della Cava", che rappresenta oggi l'unico accesso al paese e che si trova alla fine del mitico ponte, divenuto simbolo del luogo.
Testimonianza della fase etrusca di Civita, è la grotta di San Bonaventura, una tomba a camera etrusca nella quale si dice che San Francesco risanò il piccolo Giovanni Fidanza, che divenne celebre dottore della Chiesa.
Altra testimonianza di questo periodo è il cosiddetto "Bucaione", un profondo tunnel che attraversa lo sperone di argilla e tufo su cui poggia il borgo, con sfogo sulla Valle dei Calanchi.
Il borgo è oggi abitato da una decina di persone ed è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965.
La progressiva erosione della collina e della vallata circostante ha dato vita alle tipiche forme dei calanchi e ha determinato l'isolamento del borgo. L'erosione di questa valle è un fenomeno che continua anche oggi e che purtroppo porterà alla lenta scomparsa del borgo.
E' stato Bonaventura Tecchi, scrittore di Bagnoregio, che per primo ha assegnato il triste soprannome 'la città che muore' a questo splendido paesino. Ma Bagnoregio ancora non si è arreso: "La fiaba del paese che muore – del paese che sta attaccato alla vita in mezzo a un coro lunare di calanchi silenziosi e splendenti, e ha dietro le spalle la catena dei monti azzurri dell'Umbria – durerà ancora”.
Bolsena, lago di Bolsena, lago Bolsena, Val di Lago