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Prenota la tua bici oraCastello di Polpenazze: cosa c'è da sapere
Ciò che era la corte del castello è oggi piazza Biolchi, spesso descritta come la più bella terrazza sul Garda.
Eretto a scopo difensivo, come ricetto dalle invasioni, sorge sopra uno sperone roccioso il Castello di Polpenazze e come si può notare ai giorni nostri fu interessato da numerose trasformazioni con i frequenti passaggi di proprietà.
Dell'antico fortilizio, dalla pianta a poligono irregolare, oggi è visibile un tratto di muro a ovest interrotto da una piccola torre. Oltre al mastio si conservano altre due torri che, assieme ad altre oggi scomparse, rinforzavano la cinta.
Nel 2011 fu oggetto di lavori di valorizzazione che hanno restituito un camminamento visitabile durante eventi e feste, ripercorrendo l’antica ronda delle sentinelle tra il mastio e la torre campanaria.
Nel corso della storia il ricetto di Polpenazze venne smantellato nel 1420 da Filippo Maria Visconti, poi ricostruito nel 1426 dai Veneziani, per poi essere in parte distrutto nel 500’ per consentire la costruzione della chiesa parrocchiale.
Merita una visita la Chiesa della Natività di Maria Vergine la cui candida facciata neo manierista fu eretta tra la fine del rinascimento e l’inizio dello stile barocco dall'architetto Antonio Tagliaferri. All’interno della costruzione non si può non notare la volta a padiglione che corre lungo l’aula unica con profondo presbiterio a terminazione poligonale. Sul fondo sono presenti una gradinata a due balze e balaustra marmoree. L’organo, risale al 1894 ma le canne risalgono al millecinquecento e millesettecento, continuando con la visita si incontreranno cinque altari e la pala della Natività della Vergine del 1607.
Oggi il castello è parte attiva della vita del paese, perché al suo interno trovano spazio oltre alla chiesa, la biblioteca e gli uffici del comune inglobato nell’antico mastio che presidiava l’ingresso.
Dal panorama di Piazza Biolchi si potrà avvistare la penisola di Sirmione volgendo lo sguardo verso destra.