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Prenota la tua bici oraLa Bocca del Dragone: cosa c'è da sapere
La Bocca del Dragone è il punto più importante dell'omonima Piana e dista qualche centinaio di metri dall'abitato di Volturara Irpina.
Questo punto eserciterà un fascino sicuro su ogni visitatore, sia per le interessanti leggende che rendono questo luogo un posto particolarmente affascinante, sia per l'eccezionalità delle sue caratteristiche naturali.
Ci troviamo, infatti, alle pendici del Monte Terminio, dunque ridosso dei Monti Picentini, il bacino idrografico più importante del sud Italia. Un pianoro, probabilmente di origine carsica, si estende per ben 1.100 ettari, si trova a circa 600 metri di altitudine ed è completamente circondato da monti.
Dal punto di vista geologico la Bocca del Dragone è un inghiottitoio naturale di notevoli dimensioni, che si è aperto in seguito al terremoto del 1456. Al suo interno confluiscono le acque delle sorgenti e la pioggia che i pendii delle montagne spingono fin sulla Piana. Durante l'inverno, quando la quantità d'acqua è copiosa, l'acqua si raccoglie e allaga una parte della Piana, dando vita a quello che erroneamente viene definito come il Lago del Dragone.
La Bocca del Dragone riesce ad assorbire 900 litri di acqua al secondo e rappresenta il punto di inizio di una complessa rete idrografica sotterranea che, insieme alla Piana e alla stessa Bocca del Dragone, per la sua importanza rappresenta un Sito di Interesse Comunitario (SIC).
Durante l'estate, quando il livello delle acque è particolarmente basso, la Bocca del Dragone è visitabile, scendendo al suo interno utilizzando alcune scalinate normalmente usate per la manutenzione (per conoscere giorni e orari di visita, si consiglia di contattare il Comune di Volturara).
Secondo la leggenda, quando i Visigoti conquistarono Volturara Irpina, sottomisero la popolazione al proprio potere grazie all'aiuto di un Drago a tre teste con un solo occhio. Oltre a terrorizare la popolazione, il drago era a guardia delle ricchezze accumulate dai visigoti all'interno di una grotta. Per nutrirlo, periodicamente i Visigoti conducevano alle porte della grotta del tesoro due ragazzi di Volturara Irpinia e due vitelli.
Il terrore imperversò nel paese finchè, un giorno, Gesio, un misterioso uomo giunto dal nord a Volturara, si imbattè in una ragazza disperata, per via della presenza del terribile drago e dei Visigoti. Poiché egli stesso disse di avere già sperimentato in prima persona la crudeltà dei Visigoti, si allontanò brandendo la sua spada, covando desiderio di rivalsa e di vendetta.
L'indomani Gesio liberò due giovani volturaresi incatenati, mentre stavano per essere condotti dai Visigoti al cospetto del Drago e, successivamente, entrò nella grotta dove dimorava il Drago. Dopo un combattimento epico, nonostante fosse stato morso dal drago a tre teste riuscì ad ucciderlo conficcandogli la sua spada nel cuore.
Il drago era morto. I punti dove le tre teste del drago si schiantarono crearono tre profonde voragini e, dopo qualche istante, il corpo della belva svanì nel nulla. Ancora oggi, dunque, per ricordare le leggendarie vicende di Gesio e del drago, la grotta viene chiamata “La bocca del dragone”.
Dove si trova La Bocca del Dragone
Galleria Fotografica
La Bocca del Dragone
Indirizzo:
Volturara Irpina
Percorsi
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