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Prenota la tua bici oraPiazza Sant'Oronzo a Lecce: cosa c'è da sapere
Il cuore pulsante di Lecce
Piazza Sant’Oronzo è il cuore pulsante di Lecce, un vero e proprio salotto a cielo aperto, dove si incontrano storia, arte e vita sociale. La piazza è intitolata al santo patrono della città, Oronzo, che secondo la tradizione fu il primo vescovo di Lecce e martire, salvò l’intero Salento dalla peste del 1656 grazie alla sua intercessione. Piazza Sant'Oronzo è il luogo di incontro preferito dai leccesi, che qui si ritrovano per passeggiare, fare due chiacchiere o sorseggiare un caffè in uno dei tanti bar e ristoranti che si affacciano sulla piazza.
Un mix di stili
Passeggiare per Piazza Sant’Oronzo a Lecce significa abbracciare con uno sguardo buona parte della storia della città: dal passato romano fino al Novecento. Alle spalle del Sedile, infatti, l’anfiteatro romano è uno dei monumenti più antichi di Lecce e ricorda ai residenti e ai visitatori la storia di Lupiae, la Lecce romana.
La colonna di Sant’Oronzo e lo scampato pericolo della peste
Uno dei simboli di Lecce è proprio la colonna che si staglia nel centro della piazza e che sorregge la statua di Sant’Oronzo, il patrono della città. Secondo la tradizione, Sant’Oronzo salvò la città di Lecce e l’intera area salentina dalla peste del 1656. Ecco che in quello stesso anno la città decise di ringraziare il salvatore realizzando la colonna che vediamo ancora oggi e una statua raffigurante il santo. È interessante sapere che il fusto e il capitello della colonna provengono da una delle due colonne terminali della Via Appia di Brindisi. Mentre la statua del santo attualmente visibile è una copia in bronzo della seconda statua realizzata nel 1739 e che è oggi conservata nel Municipio di Lecce, Palazzo Carafa. La prima, infatti, fu bruciata da un razzo nell’agosto del 1737, durante i festeggiamenti in onore del santo.
Il mosaico simbolo della città di Lecce
Nel centro della piazza, il mosaico che rappresenta lo stemma della città di Lecce è particolarmente amato dai leccesi. Una lupa passeggia sotto un albero di Leccio, mentre la corona turrita sovrasta lo scudo. La lupa è il simbolo del passato romano della città (chiamata Lupiae), mentre il leccio racconta l’origine del nome Lecce, che deriva dal latino Quercus Ilex, albero simbolo del paesaggio salentino che soprattutto in epoca medievale era ricco di ampi e rigogliosi boschi. Il mosaico fu realizzato nel 1953 dal maestro mosaicista leccese Giuseppe Nicolardi, che impiegò circa quattro mesi per realizzarlo, utilizzando tessere di pietra locale di diverse tonalità.