Tipi Percorsi
I Piani Resinelli sono adagiati su una grande sella ai piedi del Gruppo delle Grigne. Dalla loro posizione privilegiata si può godere di un’incomparabile vista che dominando la pianura sottostante, il lago di Lecco ed i bacini dell'Alta Brianza arriva fino al Monte Rosa. Il Massiccio delle Grigne è raggiungibile attraverso diversi percorsi con partenza dai Piani Resinelli. I Piani Resinelli toccano la quota media di 1300 metri sul livello del mare, sono raggiungibili in pochi minuti di automobile, noi con le nostre e-bike partendo da Malgrate dobbiamo prevedere non meno di un'oretta e mazza per la sola ascesa. Il percorso é interamente su asfalto, e nel tratto sino all'abitato di Ballabio dobbiamo considerare che si pedalerè su una strada parecchio trafficata, ( soprattutto nel fine settimana) mentre nella parte successiva la strada diventa più stretta e meno caotica.
a Bellagio, a Lecco, a Oliveto Lario, sul Lago di Como
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Gavi e si attraversa il centro storico in direzione Novi Ligure. Appena al di fuori dal borgo si può visitare un mulino ad acqua ancora funzionate. Si riprende l'anello ripercorrendo la via principale, Via G. Mameli, e poi svoltando a destra in corrispondenza della Parrocchiale di S. Giacomo. Si percorre la S.P. 170 in direzione del paese di Bosio, attraversando il ponte sul torrente Lemme. Superato Bosio si raggiunge il bivio con la S.P. 165. E' la panoramica strada che porta in località Eremiti. Si tratta di un'area attrezzata pianeggiante nota per una Cappella votiva e punto di partenza per escursioni a piedi verso la suggestiva vetta del Monte Tobbio. Qui si svolta in direzione Voltaggio, un antico borgo che merita sicuramente una visita. Da Voltaggio si rientra a Gavi, attraverso la S.P. 160 che lambisce il paese di Carrosio.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
ATTENZIONE PERCORSO TECNICO. Si parte dall'abitato di La Magdeleine e proseguendo sulla strada principale si sale verso la frazione di Vieu. Raggiunto il tornante seguire le indicazioni per Grande Panchina Col Pilaz, sulla sinistra. Proseguire sulla strada asfaltata principale fino al raggiungimento dello sterrato a circa 2 km. Proseguire sullo sterrato senza prendere nessuna deviazione seguendo le indicazioni per Col Pilaz, laghi di Champlong. Una volta scollinato scendere e prendere il bivio con le indicazioni per Col Pilaz, Grande Panchina. Oltrepassare, seguendo la strada sterrata, la panchina gigante e inizare la salita senza prendere deviazioni seguendo le indicazioni per laghi di Champlong. Dopo circa 1,5 km si raggiunge il piccolo lago di Charey dove iniza il sentiero per intraprendere il single track. ATTENZIONE l'attacco del sentiero del single track si trova nella zona dello scarico del lago, occorre attraversare il ruscello e prendere il sentiero nel bosco a destra che sale gradualmente fino alla cresta. Iniziata la discesa proseguite seguendo l'unico sentiero che trovate, al bivio tenete la destra e continuate a scendere fino a raggiungere nuovamente la Grande Panchina al Col Pilaz. In lontananza sulla sinistra si vede un piccolo alpeggio, raggiungetelo passandolo alla sinistra e dopo circa 25 m prendere il sentiero che trovate alla vostra destra fino al raggiungimento della sede stradale. Una volta raggiunta la sede stradale prendere il sentiero a sinistra indicato come 1A e percorrerlo in discesa fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Tornerete nuovamente sulla sede stradale, svotate a destra e percorrete circa 600 m. Sulla sinistra si trova una strada bianca percorretela tutta, una volta arrivati in fondo sulla sinistra si trova l'inizio del sentiero, imboccatelo e senguitelo fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Raggiunte le case tenele la sinistra, passate davanti alla chiesetta e giunti sulla strada andate a destra. Proseguite per circa 300 m e prendete il sentiero che si trova alla sinistra prima del parcheggio. Salite fino al parcheggio di Clou e proseguite per tornare davanti al Bar Tantane' zona di partenza. Complimenti il Natural Enduro è il vostro pane quotidiano!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
L’itinerario permette di scoprire senza particolari difficoltà le campagne della pianura tra San Vincenzo e Bolgheri. Si tratta di un "viaggio" tranquillo tra uliveti, vigneti, alberi da frutto e poderi. Oltre a piacevoli tracciati di campagna si pedala lungo due strade di grande pregio paesaggistico: la via Bolgherese, accompagnata e ombreggiata da magnifiche querce secolari, e il monumentale Viale dei Cipressi di carducciana memoria che unisce San Guido e Bolgheri.
Meta dell’itinerario è il piccolo borgo di Bolgheri, simbolo di questo territorio diventato famoso nel mondo per i suoi vini. Una sosta assolutamente esclusiva per visitare l’allevamento privato di cinghiali di cinta senese in una tenuta, visita al borgo di Bolgheri e all’antico cimitero monumentale ottocentesco di Nonna Lucia e sul rientro pranzo a casa del fattore alla scoperta degli antichi sapori toscani.
a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia
Pedalare tra le dolci colline delle Langhe in famiglia su e-bike è un'avventura che unisce divertimento, scoperta e relax. Questo percorso, pensato per essere accessibile a tutti, permette anche ai più piccoli di godere della bellezza dei paesaggi UNESCO senza sforzo. Le biciclette elettriche, equipaggiate con seggiolini e accessori per bambini, rendono il viaggio confortevole e sicuro. Mentre i genitori pedalano dolcemente, i bambini possono ammirare i vigneti che si susseguono, ascoltare il canto degli uccelli e respirare l'aria pura delle colline. Ogni curva rivela un nuovo panorama mozzafiato, ogni sosta è un'opportunità per creare ricordi indimenticabili in famiglia, tra degustazioni di succhi d'uva per i piccoli e assaggi di vini pregiati per gli adulti.
Barolo
Barolo, la capitale mondiale del vino omonimo, è il cuore pulsante del vostro viaggio. Il maestoso Castello Falletti domina il paesaggio e ospita il WiMu, il Museo del Vino, un'esperienza interattiva e coinvolgente adatta a tutte le età. I bambini si divertiranno con le installazioni multimediali mentre gli adulti potranno approfondire la cultura enologica della regione. Passeggiate per le strette vie del centro storico, fermandovi nelle numerose enoteche per degustazioni (per gli adulti) e nelle gelaterie artigianali per una pausa golosa apprezzata da tutta la famiglia. Per i più curiosi, il Museo dei Cavatappi offre una collezione unica che affascinerà grandi e piccini. Non dimenticate di fare una sosta al parco giochi comunale, dove i bambini potranno scaricare le energie mentre voi vi godete la vista sui vigneti circostanti.
Novello
Novello, punto di partenza e arrivo del vostro tour, vi accoglie con la sua atmosfera tranquilla e autentica. Il belvedere del paese offre una vista panoramica che incanta adulti e bambini, perfetta per scattare foto ricordo e per un pic-nic con prodotti locali. Nel centro storico, potrete ammirare il Castello, anche se solo dall'esterno. La piazza principale è ideale per una pausa rilassante, magari gustando un gelato artigianale. Per i più curiosi, una visita alla Bottega del Vino permetterà di scoprire la Nascetta, un vino bianco autoctono, mentre i bambini potranno assaggiare succhi d'uva analcolici. Il parco giochi comunale offre un'ulteriore opportunità di svago per i più piccoli.
L'esperienza
Questo percorso circolare di 14 km, che parte e arriva a Novello, è un'esperienza pensata per essere accessibile a tutti, perfetta per famiglie con bambini grazie alle e-bike che rendono agevole anche i tratti più impegnativi. L'itinerario autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, con la possibilità di fare soste frequenti per ammirare il paesaggio, fare merenda o semplicemente giocare all'aria aperta. Attraverserete alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, immergendovi nella bellezza della natura e nella ricchezza culturale della regione. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio unico al mondo, offrendo un'esperienza indimenticabile per tutta la famiglia, dove ogni pedalata è un'avventura e un'opportunità di condivisione.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Questo percorso attraversa una delle zone più belle e caratteristiche del Monferrato!
Le nostre biciclette a pedalata assistita vi porteranno nel meraviglioso cuore di questa terra, ricca di sorprese e paesaggi mozzafiato.
Dalla panchina gigante di “Bricco Lu”, potrete godere di una vista a 360 gradi (o quasi) su tutto il paesaggio circostante. In lontananza saranno le Alpi, con i loro ghiacciai perenni, a farla da padrone. Tutto intorno a voi scorgerete l’immensità dei vigneti e dei noccioleti che rappresentano il vero fiore all’occhiello del territorio astigiano.
Cosa vedere a Montegrosso d’Asti
Montegrosso custodisce un antico borgo medievale posto sulla sommità della collina. Proprio nell’antico centro, spicca imponente il castello feudale, costruito nel 1134, vera opera di ingegneria per l’epoca.
Il nostro percorso parte dall’Enoteca dei Colli Astiani, da oltre 20 anni punto di riferimento nella zona, per tutti gli amanti del buon vino.
Il tracciato si snoderà a cavallo tra colline del Monferrato e Langhe attraverso splendidi scenari.
Si pedala quasi fin da subito su una discreta pendenza per raggiungere “la cresta” delle colline circostanti e godere dei paesaggi migliori.
Giunti al confine con Castagnole delle Lanze raggiungerete la Panchina Gigante di Bricco Lu, dalla quale avrete una memorabile visuale su tutto il paesaggio circostante.
Calosso
Continuando la pedalata “in cresta” arriverete al borgo antico di Calosso, anch’esso arroccato su una collina a dominare il paesaggio circostante.
Questo paese è reso celebre dalla Fiera del Rapulè che ogni anno si tiene il terzo weekend di Ottobre, quando la vendemmia giunge al termine.
Durante questo evento è possibile girare per le vie del centro storico assaporando i piatti tipici della cucina piemontese, uniti a strepitosi assaggi di vino.
A Calosso spicca sicuramente la cinta fortificata che custodisce l’antico castello medioevale.
Questa imponente struttura ha avuto una storia piuttosto travagliata nel corso dei secoli ed ha subito numerose distruzioni e rimaneggiamenti.
Agliano Terme e il rientro
Continuando lungo il percorso raggiungerete l’abitato di Agliano Terme, paese celebre per i suoi paesaggi vinicoli e, come recita il nome stesso, per la sua piccola stazione termale.
Raggiungerete il punto più alto del paese, caratterizzato da un’ampia piazza con ottima veduta e dalla maestosa torre dell’antico castello.
Il castello di Agliano Terme venne distrutto nella prima metà del Seicento durante la lotta fra il Duca di Savoia e gli spagnoli per la successione del Monferrato.
Del possente maniero oggi resta la torre, appunto, visitabile e di proprietà dell’acquedotto.
La cima dell’edificio è un punto panoramico privilegiato per osservare le colline della provincia di Asti.
Scendendo verso la valle passerete di fronte alla stazione termale.
Nel 1770 venne scoperta in un campo di Agliano, una sorgente con un odore particolare.
Analisi chimico-fisiche successive, confermarono la presenza di zolfo e altre sostante in quella che gli abitanti del luogo chiamavano “acqua marcia”.
Proprio in quel luogo, fu costruito un albergo che iniziò ad accogliere turisti fin da subito ed, in seguito, il tutto divenne stazione termale.
Continuando a percorrere questa strada pianeggiante, il percorso vi riporterà presso l’Enoteca dei Colli Astiani da dove il tour è partito.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Tour in bici facile, in pianura che attraversa gli agrumeti tipici di Clementina della Piana di Sibari.
Gli ingredienti di questo tour? antichi castelli e tipiche masserie. Ma l'ingrediente segreto che lo rende unico è il profumo dei fiori d'arancia. Unico e indimenticabile per avvicinarvi a questa terra ricca di storia, tradizioni e eccellenze enogastronomiche.
Possibilità di degustazione di prodotti di bufala, marmellate, conserve vegetali, succo di Goji: 5€ su prenotazione.
Tour con guida: 25€ a persona.
in Calabria, nella Piana di Sibari, a Corigliano Calabro, a Schiavonea
Stuzzicate la vostra curiosità e visitate la città di Torino in coppia e l'area circostante col supporto delle nostre bici elettriche e scoprite la città e tutto quello che la circonda.
Potrete visitare i parchi fluviali, il paese limitrofo di Moncalieri, la collina con i suoi percorsi e i suoi punti di vista, le residenze dei Savoia fino ad arrivare in cima alla collina dove si erge la Basilica di Superga e ammirare la città con le montagne attorno che vi fanno da cornice.
Terminato il giro concedetevi un aperitivo presso l'enoteca ristorante Rossorubino degustando la "Merenda Vinoira" fatta di 5 assaggi tipici della cucina piemontese accompagnati da un calice di vino o di Vermouth Spritz.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Facile escursione in e-bike da Chamois verso la Magdeleine passando dal panoramico Col Pilaz. Un bell'itinerario per scoprire villaggi e frazioni dell'unico comune valdostano senza auto, circondati da una natura meravigliosa.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
L'itinerario parte dal punto di noleggio Bike Square sito in Cabella Ligure. Di qui si prende la S.P. 140 e si attraversa il ponte sul Borbera fino a raggiungere le locaità di Dovanelli, Dova Inferiore, Dova Superiore e infine il valico di San Fermo, un valico dell'Appennino ligure posto a quota 1.129 m presso il Monte di San Fermo lungo la strada che collega la Liguria con la val Borbera. Il valico nel passato era molto importante perché vi passava la via del sale diretta in Lombardia. Nel lato piemontese del valico si trova la cappella di San Fermo con due bassorilievi provenienti dall'antica abbazia di San Clemente. Dal valico si ha una fantastica vista sulla val Borbera, Valle Scrivia e Val Vobbia, nei giorni tersi la vista raggiunge le Alpi Occidentali, la Liguria e a volte anche la Corsica. La Cappella di San Fermo, si trova sul confine fra Liguria e Piemonte, ad un'altezza di 1177 metri s.l.m., sull'Appennino Ligure. Dalla cappelletta si possono ammirare il Mar Ligure, gli Appennini, le Alpi occidentali e, nelle giornate più limpide, il Monviso. La festa patronale si tiene presso l'omonima cappella il 9 agosto di ogni anno, preparando le caratteristiche frittelle liguri. Per il ritorno si passa dalle località di Casalbusone e Gordena, tipici borghi simili a quelli dell'entroterra ligure, costruiti con la pietra locale ed immersi in una natura incontaminata di boschi di faggi, roveri e castagni.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Percorso panoramico, permette di visitare il centro storico di Albenga e percorrere alcuni tratti ancora intatti della via Julia Augusta di epoca romanica.
L'itinerario conduce alla chiesa di Santa Croce con una percorrenza di circa 20 km con la possibilità di proseguire agevolmente con visita ad Alassio.
in Liguria, ad Alassio, a Toirano, a Borghetto Santo Spirito, ad Albenga, a Finale Ligure, a Noli, a Le Magne, a Loano, vicino al santuario di Monte Carmelo
Tra pajare e muretti a secco, è una cavalcata nell'entroterra del Salento la seconda tappa della Ciclovia del Salento Ionico.
Dopo Nardò, si tocca Galatone, con il suo borgo dominato dal Santuario del Crocifisso, per poi passare da Sannicola ed Alezio.
La dolce campagna salentina si alterna ai comuni di Taviano, Racale e Alliste.
Il piccolo e suggestivo borgo di Felline apre la strada all'approdo a Ugento, la città del piccolo Zeus.
Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Arquata Scrivia e percorrendo la via centrale che attraversa il centro storico si raggiunge il ponte sul torrente Scrivia in direzione di Grondona. Alla frazione di Varinella si svolta a sinistra e attraversando il centro storico si ripiega su di un percorso secondario ricco di saliscendi in un contesto rurale verdeggiante che giunge all'abitato di Vignole e al suo centro storico. Da qui ci si immette su di una strada immersa in campi verdeggianti che costeggia il torrente Borbera fino ad arrivare alla località di Torre Ratti e superato il ponte sul torrente si giunge a Borghetto B. Da qui si prende la strada provinciale per Garbagna passando per la frazione di Molo Borbera di cui è ben visibile dalla strada l'antica torre medievale. Superata la galleria si raggiunge il caratteristico borgo di Garbagna, uno dei più bei Borghi d'Italia. A Garbagna si può visitare il centro storico risalente a prima dell'anno mille, con le sue antiche chiese, l'oratorio ed i resti dell'imponente castello. Inoltre questo borgo è oggi assai noto per la produzione ed il commercio del formaggio Montebore, sin dal XII sec. apprezzato sulle tavole nobili di Genova e Milano, oggi presidio Slow food per la sua storia e per la particolarità di essere fatto con latte crudo vaccino ed ovino che conferiscono un sapore unico a questo prodotto. Terminata la visita si rientra ad Arquata ripercorrendo la stessa strada utilizzata all'andata.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Due itinerari ad anello partendo dal Borgo Medievale di Brisighella ci porteranno a scoprire le bellezze dell’appennino faentino e del Parco della Vena del Gesso Romagnola.
Qui un affioramento di gesso emerso dalle acque del mare circa 6 milioni di anni fa, costituisce un bastione roccioso che taglia trasversalmente le vallate circostanti. Fin dal tempo dei romani, si estraevano i grossi cristalli traslucidi di selenite per farvi i vetri delle finestre. Brisighella e il suo centro storico con la rocca e la torre dell'orologio, figura nella lista dei borghi piu belli d'Italia ed offre le tipiche eccellenze gastronomiche romagnole, oltre al pregiato olio che si produce solo nel suo territorio.
Giorno 1: Brisighella, Faenza e la Vena del Gesso Romagnola. Distanza 41 km.
Giorno 2: Riolo Terme e la Valle del Senio. Distanza 46 km.
Alloggio: Hotel La Rocca in Brisighella
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
NB: Una volta scaricata l'app potrete iniziare a seguire il percorso senza cliccare su "INIZIA A PEDALARE"
Splendido tour in ebike o trekking tra i vigneti del Monferrato, valorizzati dalla presenza di piccole imbarcazioni che richiamano le similitudini tra le nostre colline e le onde del mare.
La prima barca si trova in Piazza IV Novembre, dalla quale si può vedere l’imponente Castello Veggi, avente origine medioevale che è posto alla sinistra della Chiesa di San Bartolomeo, la quale ha festeggiato da poco i 500 anni dalla ristrutturazione, mentre sulla destra si trova l’edificio del Comune.
Da lì bisogna scendere su Via Roma e si può trovare sulla destra un bike rest a fianco del “Muretto dei Vini”, realizzato dal bravissimo pittore fontanilese Luigi Amerio, mentre svoltando a sinistra si scende per Via Fontana fino a trovare sulla destra una rest area; superando i noccioleti, si arriva ad un ponticello, si svolta a sinistra immergendosi nel verde su un sentiero che porta ad un vigneto, si sale fino a svoltare sulla destra trovandosi dopo pochi metri la prima area picnic con la seconda barca: da qui si può vedere la vallata sulla destra mentre sulla sinistra troviamo il paese di Fontanile con la sua imponente Chiesa di San Giovanni avente una cupola di dimensioni ragguardevoli.
Da lì si riparte salendo per la collina arrivando alla sommità della collina, ci si rituffa in mezzo al vigneto svoltando sulla destra e si procede fino al fondo del filare, si svolta a destra salendo per la collina e arrivando a svolta alla sommità, sulla sinistra. Da qui si procede e si procede sul sentiero fino ad arrivare alla terza barca: in questo punto è possibile scorgere un panorama mozzafiato senza quasi vedere la mano dell’uomo.
Ripartendo si prosegue lungo il sentiero, si arriva fino al fondo della strada, si svolta a sinistra e si prosegue in mezzo alle vigne iniziando a scendere fino al fondo della collina, si svolta a destra tornando sulla strada e dopodichè si prosegue fino al ponticello, qui si gira a sinistra e si risale sulla collina lungo il sentiero fino ad un bivio al quale occorre svoltare a destra per arrivare alla barca numero 4: da qui si può scorgere il paese di Castelletto visto dall’alto, la vallata ricca di vigneti, il paese di Fontanile visto da un’altra prospettiva, il paese di Mombaruzzo in lontananza e, con un po' di fortuna anche le montagne innervate.
Per potersi dirigere verso la barca numero 5, occorre riscendere la collina dalla stessa parte da dove si è saliti e, arrivati al fondo del sentiero, si torna sulla strada asfaltata svoltando a sinistra e salendo per la collina immergendosi in mezzo alla natura più completa fino a che si arriva su un pezzo pianeggiante e si può svoltare a sinistra per salire lungo un altro versante, e trovando sulla destra una vigne e sulla sinistra delle arnie per api, dopo pochi metri si svolta a destra e si procede fino all’area picnic con la barca.
Da lì si scende in mezzo alle vigne, dirigendosi di nuovo verso la strada e si prosegue salendo in direzione Bricco Oddone. Prima di arrivare a Bricco Oddone vi troverete sulla destra la barca numero 6. Proseguendo lungo il percorso, si svolta a sinistra arrivati in cima e si prosegue lungo la strada(consiglio: guardatevi intorno perché c’è una vista pazzesca a 360 gradi) fino in fondo, si svolta a sinistra e si risale procedendo fino in fondo alla strada, si gira nuovamente a sinistra e si procede fino al bivio dove occorre svoltare a sinistra lungo la discesa fino a quando si vede sulla destra la barca numero 7.
Da lì si riparte scendendo di una cinquantina di metri, si svolta a destra tornando su sentiero sterrato e si procede in avanti fino a fine vigna, poi si svolta sinistra e dopo poco a destra, si risale e si procede fino a fine vigna; da qui si svolta a sinistra fino a che si trova una piccola curva a gomito in salita verso destra, si sale ancora e ci si trova davanti un vigneto: al fondo del vigneto è possibile arrivare alla cima della collina e trovare la barca numero 8: oltre al panorama mozzafiato, se doveste udire un capriolo urlare non preoccupatevi, è il suo richiamo dell’amore.
Da qui si scende lungo la collina in mezzo al frutteto, si svolta a sinistra e si procede fino a ritornare sulla strada asfaltata: da qui si procede fino a trovarsi davanti la Chiesetta, dove si trova una rest area; da ui si svolta a destra andando fino in fondo alla strada, si risvolta a sinistra e ci si trova ad ingresso paese, si risale proseguendo lungo Via Roma e si ritorna al punto di partenza(nei pressi del Parco dell’Annunziata si trova un’altra bike/area rest).
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Si parte da Novello
Il percorso per e-bike parte da Novello e scende lungo la bellissima strada della Ravera che conduce a Monforte d'Alba.
La Ravera è la mia strada preferita, una lunga discesa che mostra le colline delle Langhe e permette di vedere Monforte, Barolo e Novello in primo piano e tanti altri castelli e paesi sullo sfondo.
Si arriva nel centro di Monforte d'Alba
Il centro di Monforte è sempre una piacevole sorpresa. Sulla piazza al piano si trovano tanti localini dove fare aperitivo o prendersi un gelato, ma vi raccomando si salire su in cima al borgo antico per godere del panorama, vedere l'anfiteatro (sede di Monforte Jazz) e se volete fare un salto alla panchina gigante.
Si passa per la frazione San Sebastiano
Da Monforte prendete la strada in direzione Dogliani. Non perdetevi una tappa alla Briacca, una simpatica cantina che organizza anche pic-nic e degustazioni.
Il pezzo forte del percorso, però, è la strada in costa che vi porta alla frazione di San Sebastiano (ricca di scorci fantastici, cascine antiche, chiesette, insomma la Langa com'era una volta) e vi fa arrivare a Monchiero.
La vecchia Ferrovia Bra Ceva
Quando arrivate a Monchiero chiudete gli occhi per 2 minuti (il panorama è orribile, siete in mezzo alle fabbriche), ma superato il ponte della ferrovia potete inserirvi sul vecchio tracciato della ferrovia Bra-Ceva, di recente liberato dai rovi e che vi consente di evitare la brutta provinciale per arrivare fino al Bivio per Novello.
Se ne volete sapere di più sulla bra-ceva, c'è un sito interessante che potete esplorare [https://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=9]
Si sale a Novello passando per Bricco Neri
La salita per Novello è impegnativa, ma non trafficata.
Vi facciamo passare per la strada di Bricco Neri, che è una strada minore che vi fa arrivare in paese da una prospettiva diversa e senza incontrare troppe macchine.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Percorso di 45km con partenza da Montevecchio, vi farà esplorare panorami ricchi di storia ed immersi nella natura.
La prima tappa sono le zone minerarie per poi raggiungere la zona costiera in riva al mare dove la spiaggia Piscinas con le sue fantastiche dune di sabbia sarà un ottimo punto per indimenticabili foto.
Pedalando lungo la costa per 10km a si raggiunge Portu Maga dove lasciandosi il mare alle spalle si arriva in montagna, pedalando tra verdi paesaggi si sale in quota per poi chiudere l'anello e ritornare al punto di partenza, pedalando tra strade secondarie, tranquille e panoramiche ricche di scorci unici. Macchine fotografiche pronte all'uso!
in Sardegna, nella Sardegna meridionale, a Villacidro, nel Medio Campidano, nel Sud Sardegna
Questo tour in ebike nel Sud Sardegna vi permetterà di scoprire i segreti delle antiche vie minerarie dell'Arburese e della Costa Verde.
Il percorso parte da Montevecchio, attraversa l'antico villaggio minerario di Ingurtosu e raggiunge la spiaggia di Piscinas. Da qui, il percorso prosegue lungo la costa e attraversa i villaggi turistici di Portu Maga e Gutturu e' Flumini per poi risalire verso i monti e tornare al punto di partenza.
Che cosa vedere a Ingurtosu
Ingurtosu è un antico insediamento minerario abbandonato in cui si erge il borgo che durante il secolo scorso era abitato dai minatori. Oggi si presenta come un villaggio fantasma immerso in un'atmosfera suggestiva e fuori dal tempo.
Seguendo la Strada Provinciale 66 in direzione del villaggio Pitzinurri, effettuando una piccola deviazione dal percorso prestabilito, potrete ammirare il Palazzo della Direzione della Miniera di Ingurtosu e il suo iconico arco che abbraccia la strada; la Chiesa di Santa Barbara, dalla quale potrete scattare delle fantastiche foto panoramiche verso il mare; l'ex Ospedale di Ingurtosu.
Tornati indietro, potrete ammirare le antiche case dei minatori. Una volta usciti dal centro abitato troverete l'antico Pozzo Gal (al cui interno è presente un museo multimediale) e, alla base della vallata, la maestosa Laveria Brassey di Naracauli (da cui è ispirato l'omonimo brano dei Nomadi).
Che cosa vedere a Piscinas
Piscinas è probabilmente la più famosa e iconica spiaggia della Sardegna sud-occidentale e della Costa Verde.
Qui troverete uno dei complessi dunali più imponenti d'Europa che raggiunge i 100m di altezza: le Dune di Piscinas.
Il paesaggio che vi si presenterà davanti vi lascerà senza fiato e vi sembrerà di essere stati catapultati nel deserto del Sahara. Vi consigliamo una passeggiata a piedi sulle dune ma vi ricordiamo che è assolutamente vietato il transito sulle stesse con mezzi di trasporto.
Sulle dune potrete inoltre ammirare la tipica vegetazione mediterranea e il caratteristico ginepro coccolone, il quale vi si mostrerà piegato a causa del forte di vento di Maestrale che sferza frequentemente la zona e, con un po' di fortuna, potrete anche incontrare qualche esemplare di cervo sardo.
Al centro della spiaggia troverete infine un'antica struttura mineriara convertita in albergo e alcuni stabilimenti balneari in cui potrete rinfrescarvi e ammirare il mare.
Che cosa vedere a Portu Maga e Gutturu e' Flumini
Il percorso prosegue lungo la Costa Verde e attraversa i due villaggi turistici di Portu Maga e Gutturu e' Flumini.
Lungo la strada potrete ammirare numerose spiagge e calette dall'acqua cristallina come Su Pistoccu (fondale roccioso), Campu e' Sali (granelli di sabbia spessi e fondale marino roccioso) e la spiaggia di Gutturu e' Flumini (sabbia finissima e fondale sabbioso).
Quest'ultima inoltre è delimitata da una parete calcarea antichissima (Punta Calada Bianca) che si presta a spettacolari foto panoramiche.
Durante l'ultima parte del vostro percorso, sulla strada per Montevecchio, vi imbatterete nel Monte Arcuentu (si dice che la sua forma ricordi il profilo di Napoleone Bonaparte). Questo monte è in realtà un antichissimo vulcano spento la cui cima è raggiungibile in circa un'ora e mezza. Per i più volenterosi, consigliamo la sua scalata (di difficoltà medio-bassa nel primo tratto, impegnativa nella parte finale. Dislivello: 500m circa) che verrà ripagata da un panorama mozzafiato: dalla sua cima è infatti visibile la Costa Verde, il Golfo di Oristano e parte del centro Sardegna.
in Sardegna, nella Sardegna meridionale, a Villacidro, nel Medio Campidano, nel Sud Sardegna
Cicloescursione in MTB elettrica tra rûs e magnifici villaggi rurali, alla scoperta dei paesaggi tipici dei versanti esposti al sole della media Valle d’Aosta e dei castelli che punteggiano il fondovalle.
L'itinerario si snoda lungo tre diversi rûs, le antiche "vie dell'acqua” che ancora numerose solcano l'intera Valle d'Aosta. Fondamentali – soprattutto un tempo – per il trasporto dell'acqua dalle zone più ricche a quelle più aride, costituiscono ora una rete di percorsi ideale per scoprire gli angoli più suggestivi e particolari delle nostre montagne.
L'escursione tocca il Lago di Villa, importante Riserva naturale e Sito di Importanza Comunitaria, che con la sua ricca biodiversità costituisce una perla ambientale e paesaggistica di assoluto pregio.
Caratteristiche tecniche
Il percorso è interamente su strade minori con scarsissimo traffico, o su strade sterrate, adatte anche ai minori (sotto la responsabilità di un accompagnatore adulto).
Sviluppo: 32 Km - Dislivello complessivo in salita: 1150 m+
Difficoltà: Cicloescursionistica (MC/MC) - In alcuni brevissimi tratti è necessario accompagnare a mano la bicicletta per superare scalini o tratti di sentiero.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Questo tour vi porterà sulla collina di Torino e vi permetterà di osservare la città dall'alto. Vi farà pedalare immersi nel verde apprezzando un po' di fresco nelle stagioni più calde. Pedalando si arriva fino Parco della Rimembranza dove potrete rilassarvi lontano da stress e rumori della città.
Potete partire dal centro della città, dalla stazione di Porta Nuova. Il tour si svolgerà in prima battuta nel tratto cittadino, per poi proseguire nel tratto collinare verso il parco della Maddalena. Passato il ponte Umberto I dove si può ammirare il Po si arriva in C.so Fiume, si prosegue a destra verso il Colle della Maddalena. Il panorama non è molto visibile, si notato ville e tanto verde. Arrivati in collina, al bivio, all'entrata del Parco della Rimembranza, si prende a sinistra.
Durante le stagioni calde, il parco è ricco di vegetazione che rende l’atmosfera piacevole e fresca, ma non permette una visibilità perfetta del panorama. Arrivati al Colle della Maddalena si può entrare nel parco e finalmente si può ammirare, tempo bello permettendo, tutta Torino con le montagne e la Basilica di Superga.
Tornando indietro anche da Viale Seneca si possono ammirare delle ville e il panorama di Torino.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena