Tipi Percorsi
Un percorso che ti farà scoprire l'antica marina di Schiavonea ed il centro storico di Corigliano Calabro.
Il borgo di Corigliano Calabro ti aspetta con grandi sorprese e tu potrai scoprirle con l'emozione e la semplicità della bici elettrica. A marina di Schiavonea passerai accanto all'imponente Palazzo delle Fiere con la torre del Cupo ed il santuario della Madonna Nera. Che passato in queste terre!
Dalle spiagge potrai spostarti nelle campagne e salire sulle colline di agrumi e di secolari uliveti.
Eccoti arrivato a Corigliano Calabro, ti trovi tra due colli che si guardano e guardano il mare di Sibari. Fermati anche tu e ammira questo scrigno di bellezza.
in Calabria, nella Piana di Sibari, a Corigliano Calabro, a Schiavonea
Questo anello nel Parco della Vena del Gesso Romagnola ci porta a visitare un ambiente molto vario e scenografico, ricco di testimonianze storiche e naturalistiche. Salendo da Brisighella subito ci si porta nel paesaggio brullo e denudato dei calanchi pliocenici che caratterizzano le prima colline della Vena del Gesso. Scendendo nella valle del Senio il paesaggio si fa piu' morbido e caratterizzato dai vigneti e vegetazione piu' lussureggiante. Presto si arriva a Riolo Terme dove spicca la rocca del XIV secolo che si puo' visitare, orario permettendo. Continuiamo verso Zattaglia e saliamo il crinale di Rontana da dove la vista spazia fino al Parco del Casentino e la Romagna toscana. Scendendo verso Brisighella ci si puo' fermare alla Rocca di Brisighella per una piacevole visita e per un punto panoramico privilegiato su tutta la valle.
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
Visita la città di Torino e l'area circostante col supporto delle nostre bici elettriche e scopri i parchi fluviali, il paese limitrofo di Moncalieri, la collina con i suoi percorsi e i suoi punti di vista, le residenze dei Savoia e la Basilica di Superga, per concludere con un giro per l'elegante centro cittadino.
Terminato il giro puoi rilassarti e continuare l'esplorazione del territorio in maniera sensoriale tramite un aperitivo presso l'enoteca ristorante Rossorubino degustando la "Merenda Vinoira" fatta di 5 assaggi tipici della cucina piemontese accompagnati da un calice di vino o di Vermouth Spritz.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Capanne di Marcarolo e si imbocca la S.P. 167, in direzione Piani di Praglia. Si tratta di un piccolo altipiano della Liguria ad una altitudine di circa 800 m. s.l.m. Il nome Praglia deriva dal termine prateria. Fin da tempi remoti, probabilmente assai prima dell'epoca romana, la zona dei Piani di Praglia, peraltro allora del tutto priva di insediamenti, era attraversata da una via che conduceva dal mare di Genova alla località oggi chiamata Capanne di Marcarolo, antico luogo di scambi commerciali tra mercanti liguri e padani. Questa mulattiera, per il trasporto delle merci sbarcate sulla spiaggia di Pegli, risaliva la Val Varenna e si congiungeva nei dintorni di Praglia con la pista proveniente dalla val Polcevera. In epoca medioevale questo percorso era molto frequentato perché costituiva una "via libera" cioè una strada non soggetta a dazi e pedaggi detta Via de' Mercaroli, popolarmente Cabanèa. Dalle Capanne di Marcarolo era poi possibile raggiungere Alessandria attraverso Lerma, Ovada e Acqui Terme, oppure Pavia attraverso Voltaggio, Gavi e Tortona. Superata si imbocca una facile sterrata che inizialmente è pavimentata, fino a raggiungere i laghi del Gorgenze immersi in uno splenddo scenario naturalistico.Costeggiato il lago si ritorna a capanne di Marcarolo seguendo lo stesso itinerario dell'andata.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Questo tour vi porterà sulla collina di Torino e vi permetterà di osservare la città dall'alto. Vi farà pedalare immersi nel verde apprezzando un po' di fresco nelle stagioni più calde. Pedalando si arriva fino Parco della Rimembranza dove potrete rilassarvi lontano da stress e rumori della città.
Potete partire dal centro della città, dalla stazione di Porta Nuova. Il tour si svolgerà in prima battuta nel tratto cittadino, per poi proseguire nel tratto collinare verso il parco della Maddalena. Passato il ponte Umberto I dove si può ammirare il Po si arriva in C.so Fiume, si prosegue a destra verso il Colle della Maddalena. Il panorama non è molto visibile, si notato ville e tanto verde. Arrivati in collina, al bivio, all'entrata del Parco della Rimembranza, si prende a sinistra.
Durante le stagioni calde, il parco è ricco di vegetazione che rende l’atmosfera piacevole e fresca, ma non permette una visibilità perfetta del panorama. Arrivati al Colle della Maddalena si può entrare nel parco e finalmente si può ammirare, tempo bello permettendo, tutta Torino con le montagne e la Basilica di Superga.
Tornando indietro anche da Viale Seneca si possono ammirare delle ville e il panorama di Torino.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Si parte dal Parco degli acquedotti (via Lemonia) Roma .
Si pedala per 5,8 km lungo il basolato preservato fino ad oggi di questa importante arteria costruita nell'epoca tardo repubblicana-imperiale. Dopo aver contemplato importanti ville consolari-imperiali ci si immette in un paesaggio tipico di campagna, con strade sterrate ed eventualmente si incontreranno pecore e altri animali (un contrasto paesaggistico molto suggestivo, a due passi dal contesto urbano romano).
In poco tempo si arriva al Parco degli Acquedotti, che conserva un patrimonio storico importante: crocevia di ben 6 acquedotti, di un totale di 11, responsabili per l'approvvigionamento idrico dell’antica Urbis, è un luogo con un paesaggio suggestivo che andremo a esplorare nel tour.
Da questo punto si riparte lungo l'asse degli acquedotti Aqua Marcia, Claudia e Anio Vetus per raggiungere il Parco di Tor Fiscale e, in sequenza, un piccolo, ma rilevante parco sito nei pressi della Via Appia moderna.
Si arriva ad uno dei più naturalistici parchi urbani di Roma, la Caffarella. Qui, ci immettiamo sulle strade sterrate, con molta attenzione ai pedoni, per esplorare il territorio che era una volta un luogo molto fertile adibito alle colture agricole (e non solo). Strada facendo, rientriamo nella via Appia Antica per conoscere i sepolcri dei martiri cattolici e imponenti monumenti funerari e ville di imperatori per poi rientrare nel nostro punto di partenza.
L'attività richiede una media capacità tecnica nella conduzione della bicicletta MTB (saper applicare la tecnica del fuorisella, minimo di equilibrio e conduzione attiva) dato che si percorreranno strade sterrate e sentieri, evitando vie trafficate (quando possibile).
Partendo dal punto di noleggio ebike di San Rocco Seno d'Elvio e salendo tra i vigneti, si raggiunge il paese di Madonna di Como, un altopiano panoramico da cui si possono ammirare vigneti, noccioleti, boschi e piccoli paesi sullo sfondo! Fermatevi per una pausa o un picnic nella piazzetta dedicata alle operose donne di Langa, con l'omonima statua celebrativa.
Poi, partenza per Mango e il suo imponente castello (sede dell'Enoteca Regionale del Moscato d'Asti). Prima di arrivare in paese fate una deviazione alla cantina Ca' Moranda per una visita con degustazione di vini di questa giovane azienda.
Dopo aver superato il villaggio di Mango procedete in direzione di Coazzolo, dove potrete ammirare la Cappella del Moscato e proseguire a piedi fino alla Vigna dei Pastelli.
Alla scoperta delle panchine giganti in ebike
Continua la discesa e fermati lungo la strada che collega Coazzolo a Neive per ammirare una delle tante panchine giganti (questa è quella blu) sparse sul territorio e l'anfiteatro musicale raggiungibile a piedi. Dopo aver superato Coazzolo si può fare una piccola deviazione per raggiungere la Cascina Saria dove si possono degustare i vini di questa zona. Per raggiungere la Cascina si può girare a destra in Via Canova tra il km 25 e il km 26 dell'applicazione.
Mentre pedalate, potrete ammirare sulla vostra destra il borgo di Neive, riconosciuto come uno dei borghi più belli d'Italia. Scendendo a Borgonuovo proseguite fino a Neviglie, da cui salirete attraverso i vigneti con viste mozzafiato per raggiungere il paese di Treiso, uno dei 4 comuni produttori del rinomato vino Barbaresco. Nel vostro ultimo km del tour, non dimenticate di fermarvi a godere della vista delle Rocche dei 7 fratelli (pareti di roccia argillosa all'interno di un grande cratere) di cui si raccontano molte leggende. Cercate di finire il percorso in tempo per non perdere la visita con degustazione di vini alla cantina Adriano Marco e Vittorio.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Un percorso che dal borgo di Buronzo, che con il suo castello consortile domina la Baraggia e le sue risaie, porta in un paesaggio unico, dominato dall'acqua e dalla natura.
Armonie in Corte
Punto di partenza è Armonie in Corte, con il suo giardino emozionale e le sue sale storiche dove consumare una colazione/merenda a base di prodotti del territorio (il riso e i suoi derivati non possono mancare). Il verde della Corte è realizzato seguendo i principi di biodiversità con piantumazioni di arbusti forestali robusti, dalla selezione e raccolta di semi provenienti dai boschi certificati dalla Regione Piemonte. Sfondo sono le pietre del Castello, i ciottoli di fiume, i blocchi di pietra. In questo si inserisce l'arte contemporanea, con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.
Lungo le vie d'acqua
Lungo la strada Buronzina, si incontra il Nuovo Canale della Baraggia e lo si costeggia, tra risaie e cascine, fino all'incastrone della Mapetta, un'opera di ingegneria idraulica sul cavo San Marco che ben racconta la gestione delle acque operata dal Consorzio di Bonifica della Baraggia Vercellese e Biellese e la sua importanza. Si prosegue lungo il cavo San Marco, fiancheggiando le tese d'acqua utili al ripopolamento avicolo della zona, arrivando al nodo idraulico Valversi (dal nome dell'omonima cascina) dove finisce la Roggia Marchionale. Tutto intorno, sono boschi cedui.
Le opere di ingegneria idraulica sono, insieme alla natura e all'agricoltura, i punti di interesse per eccellenza. Si incontra, per esempio, il sifone della Bartesa, un punto in cui su diversi livelli si incrociano "virtualmente" le acque della Roggia Marchionale e di una fontana naturale che prende il via nel vicino comune di Roasio. Tra boschi e risaie si incontrano laghetti per la pesca, aziende faunistiche venatorie private, ma anche spontanee nidificazioni di cicogne e aree di ripopolamento di uccelli e fauna tipica.
Si attraversa anche una ferrovia, la Santhià-Arona ormai in disuso, per tornare sulla Strada Buronzina e far rientro nel borgo di partenza.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
Partendo da Armonie in Corte, a Buronzo, dopo una colazione/merenda a base di prodotti del territorio, si segue la Strada Buronzina, si costeggia il Nuovo Canale della Baraggia fino a incrociare il Rio Versa e il Cavo Alemanno.
Tra Buronzo e Rovasenda
Si giunge quindi all'incastrone della Mapetta, che prende il nome dalla vicina cascina e che rappresenta un punto suggestivo dove ben si comprende la gestione delle acque e l'opera di ingegneria idraulica che fa capo al Consorzio di Bonifica della Baraggia Vercellese e Biellese. Qui dopo aver pedalato accanto ai laghetti di pesca sportiva e di popolamento di anatre e uccelli tipici degli ambienti umidi e dopo l'attraversamento della ferrovia Biella-Novara, si potrebbe far rientro lungo la Buronzina, ma proseguiamo sulla strada che collega Rovasenda a San Giacomo, attraversando le risaie del riso solidale biologico della famiglia nobile Di Rovasenda Biandrate e giungendo a Rovasenda.
Escursione al ponte canale
Qui, proseguendo lungo il cavo Piantalino, una traversa d'imbocco e una presa d'acqua, oltrepassando un pioppeto suggestivo si può fare un'escursione fino al torrente Rovasenda, in un punto con un bel salto d'acqua della Roggia Marchionale, che passa sopra al torrente in un ponte canale e salta nel sottocanale Fasoli (lo chiamano il "trovone", questo angolo).
Rientrando dall'escursione si continua tra le risaie attraversando la ferrovia Novara-Biella, incontrando il naviletto di Villarboit e, attraversando la strada che collega Ghislarengo a Rovasenda, ci si dirige verso San Giacomo Vercellese per rientrare a Buronzo.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
Sei alla ricerca di un'attività all'aria aperta ma hai anche voglia di degustare prodotti tipici? questo è l'ebike tour più gustoso del territorio: corre lungo le vie del Risorgimento e vi conduce alla scoperta dei prodotti tipici, dell'ottimo cibo e dei paesaggi incredibili delle Terre del Custoza.
Potrai immergerti in questo clima genuino facendoti trasportare dai profumi e colori di queste terre e dei nostri vini a partire dal più rinomato della zona Custoza DOC ma anche del vino rosso Bardolino. Lungo il percorso è possibile fare degustazioni dei vini accompagnati da prodotti tipici locali.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
L'escursione parte alle pendici del mastio del castello Scaligero di Valeggio, per scoprire le vie del centro storico e il leggendario tortellino. Si prosegue passando sotto il campanile della chiesa di Santa Lucia dei Monti per dirigersi verso le Terre del Custoza, dominate da un'altra linea verticale, quella dell'Ossario. Tra dimore storiche e cantine il percorso ritorna nel territorio valeggiano e scende giù lungo il fiume Mincio passando per il vecchio tracciato della Littorina, dove altre linee verticali guidano il nostro percorso, la centrale idroelettrica di Ponti sul Mincio e il suo castello Scaligero.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
Questo percorso parte dal punto di noleggio Bike Square di Cabella Ligure. Da qui si prosegue per la statale 140 sino ad Albera Ligure e una volta arrivati in Localita San Nazzaro si svolta a sinistra verso Rocchetta Ligure dove inizia la Val Sisola. Merita una visita il seicentesco Palazzo Spinola sede del Museo della Resistenza e della vita sociale. Proseguendo sulla S.P. 145 si possono scorgere diversi mulini ad acqua. Il primo, a lato della strada in localita' Pagliaro inferiore, ben conservato e funzionante. Proseguendo si arriva alla frazione di Sisola dove il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di vigneti del Timorasso, un bianco autoctono a bacca bianca coltivato solo in queste valli grazie alla particolarità del terreno e del suo clima soleggiato. Proseguendo sulla S.P. 145 si può notare sulla destra il mulino di Pravaglione dopo il quale la strada comincia a salire piu' ripidamente sino ad arrivare a Costa Salata nome che evoca chiaramente il suo passato di percorso commerciale tra la Liguria e il Piemonte. Da qui inizia una lunga discesa dove finisce la Val Sisola e inizia la Val Vobbia e dal Piemonte si passa in Liguria. Si percorre la S.P. 8 arrivando all'abitato di Vobbia. Da qui si prosegue a destra dove inizia una stretta gola, attraverso una strada circondata dai boschi rigogliosi del parco dell'Antola, fino ad arrivare all'ingresso del Castello della Pietra, scolpito tra due speroni di roccia. Il castello, risalente all'anno 1100, è un polo culturale di spiccato valore paesaggistico, perfetta coesione tra natura e storia. Si parcheggiano le bici e si percorre a piedi il sentiero che in circa 20 minuti conduce al castello dove è possibile compiere una visita guidata nei giorni e negli orari prestabiliti. Infine si rientra a Cabella L. seguendo la stessa strada utilizzata all'andata.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Fantastico giro per 80% in off-road che partendo dal nostro punto di noleggio vi porterà sino ai 1280 del Rifugio Martina, adatto a biker esperti e con una certa dimestichezza nel pedalare su terreni sconnessi, soprattutto nei tratti in discesa.
a Bellagio, a Lecco, a Oliveto Lario, sul Lago di Como
Pedalare attraverso le colline dell'Alta Langa su un'e-bike è come intraprendere un viaggio in un mondo sospeso tra cielo e terra. Mentre vi inerpicate su pendii che sfiorano gli 800 metri di altitudine, il paesaggio si trasforma sotto i vostri occhi: i vigneti cedono il passo a noccioleti, boschi rigogliosi e campi di grano ondeggianti. L'aria fresca e pura vi accarezza il viso, portando con sé profumi di natura incontaminata. Il silenzio è rotto solo dal leggero ronzio della pedalata assistita e dal canto degli uccelli. Ogni curva rivela un nuovo panorama mozzafiato, ogni borgo arroccato racconta storie di un passato antico e di un presente che custodisce gelosamente tradizioni secolari.
Novello
Novello, punto di partenza del vostro tour, vi accoglie con la sua quiete affascinante. Al ritorno visitate la Bottega del Vino per assaggiare la Nascetta, vino bianco autoctono, per concludere la vostra avventura.
Monforte d'Alba
Monforte d'Alba vi cattura con il suo fascino medievale. Arrampicatevi fino all'anfiteatro naturale nella parte alta del borgo, un gioiello architettonico con un'acustica perfetta che ospita concerti ed eventi culturali.
Roddino
Roddino, borgo di confine tra Bassa e Alta Langa, offre un primo assaggio dell'Alta Langa. Ammirate la chiesa parrocchiale e gustate i formaggi locali, incluso il rinomato "Murazzano DOP".
Da Roddino a Pedaggera e Serravalle Langhe
La strada da Roddino a Pedaggera e Serravalle Langhe vi regala paesaggi mutevoli e suggestivi. Pedalate tra noccioleti e primi boschi, godendovi il silenzio e la bellezza incontaminata di queste terre alte.
Serravalle Langhe
Serravalle Langhe, con la sua posizione strategica, offre viste panoramiche mozzafiato. Visitate la chiesa di San Michele Arcangelo e ammirate l'architettura tipica dell'Alta Langa.
Bossolasco
Bossolasco, noto come il "paese delle rose", vi accoglie con i suoi balconi fioriti (nella stagione appropriata). Qui, a oltre 700 metri di altitudine, respirerete l'aria pura dell'Alta Langa e potrete visitare il Giardino delle Rose.
Somano
Somano vi sorprende con il suo fascino rustico. Esplorate il centro storico con le sue case in pietra e non perdete la chiesa di San Donato, un gioiello di architettura romanica.
Dogliani
Dogliani vi riporta nel cuore della zona vinicola. Visitate il borgo antico, detto "Castello", e non partite senza aver assaggiato il celebre Dolcetto di Dogliani DOCG.
Monchiero
Monchiero, ultima tappa, vi offre un finale rilassante. Salite fino a Monchiero Alto per godere di una vista panoramica mozzafiato sulle colline circostanti e sulle Alpi in lontananza.
L'esperienza
Questo percorso di 59 km è un'avventura che richiede una buona preparazione fisica, data la lunghezza e il dislivello. L'itinerario, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove preferite. Partendo da Novello e attraversando il cuore dell'Alta Langa, scoprirete paesaggi unici, borghi incantevoli e sapori autentici. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio meno noto ma altrettanto affascinante delle Langhe, dove ogni pedalata è un tributo alla bellezza della natura e alla ricchezza delle tradizioni locali.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Isola di Polesine Camerini e La Donzella
comacchio, salina di cervia, cervia, ravenna, goro, foce del po
Verona e l'Adige
Il percorso va alla scoperta dell'Adige, l'importante corso d'acqua che abbraccia la città di Verona.
Dal nostro negozio si attraversa subito il celebre Ponte Pietra, il ponte più antico di Verona, dal quale si può godere di un paesaggio da cartolina. Seguiamo il percorso cittadino del fiume, poi ci allontaniamo dal centro città seguendo le antiche mura veneziane, fino ad arrivare in aperta campagna, dove lunghe file di pioppi ci riaccompagnano verso l'Adige.
Pedaliamo lungo la ciclabile che segue l'alzaia del fiume, immersa nella tranquillità della campagna: nelle giornate limpide, la vista sulle Prealpi e sulle colline è notevole.
Torniamo verso la città seguendo prima delle stradine di campagna tra frutteti e coltivazioni di asparago, poi riprendiamo la ciclabile nel Parco dell'Adige Sud. Una volta arrivati in città, passiamo per Piazza Bra, dominata dall'imponente Arena, attraversiamo il ponte medievale di Castelvecchio e torniamo al negozio seguendo per l'ultima volta il corso del fiume.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi
Un percorso facile, non fatevi spaventare dai suoi 76 km!
Il tour si sviluppa principalmente su strade secondarie asfaltate, 10km circa sono sono su strade bianche.
Potrete pedalare in mezzo alla natura e attraversare piacevoli centri urbani del cremasco.
La chicca di questo giro?
Raggiungere i luoghi dove è stato girato il film di Guadagnino 'Chiamami col tuo nome'.
Sarà come pedalare sul set di un film...e che film, un film da Oscar!
Si parte da Trescore Cremasco dove potete noleggiare le bici elettriche dal nostro noleggiatore.
Il percorso vi porta verso Casaletto Vaprio per proseguire verso nord e vi permette di vedere, prima di raggiungere Capralba, la zona del fontanile di Quarantina.
Continuando a pedalare sulle strade che attraversano la campagna raggiungerete Sergnano e poi Ricengo. Da qui potrete fare una breve deviazione per raggiungere il Lago dei Riflessi, altra indimenticabile location del film di Guadagnino.
Si prosegue verso sud per arrivare a Crema. I giardini di Crema, il centro storico, Piazza Duomo: tutti luoghi su cui si è fermato l'occhio del regista. Pedalando potrete arrivare in Piazza San Giovanni XXIII per uscire dal centro abitato percorrendo via Macallè. State per raggiungere Moscazzano e in particolare la Villa Albergoni dove sono state girate le scene nella casa estiva del protagonista di 'Chiamami col tuo nome'. Mentre siete qui non potete proseguire ancora un po' per ammirare il Santuario Madonna dei Prati.
Siete pronti per tornare indietro ripercorrendo la stessa strada per poi svoltare a sinistra verso San Carlo.
Qui si prosegue sulla pista ciclabile della Gronda Nord fino alla zona industriale di Cremosano e alla santella posta lungo il canale Vaccheli si può svoltare a sinistra per proseguire fino a Nosadello. Dopo aver pedalato sul lungo e bel tracciato sulla strada bianca si può svoltare a destra in direzione Pandino. A Pandino, nel centro del paese, sarà possibile visitare il Castello. Risale al XIV secolo e fu residenza di caccia della famiglia Bernabò. Se non riuscite a visitarlo non fatevi mancare un foto ricordo davanti al monumento dei Vittorio Emanuele III.
La strada del ritorno prosegue tra vecchi cascinali e borghi di campagna: pedalando in tranquillità sarà facile immaginare la vita di questi luoghi anche solo 50 anni fa. Incontrerete le Cascine Gandini (Casine Gandine in dialetto cremasco): si tratta di una frazione del comune di Palazzo Pignano. Cascine Gandini è un piccolo borgo agricolo di antica origine, appartenente al territorio cremasco e dista 1,54 chilometri dal comune capoluogo.
Passando da Torlino Vimenrcati si percorrerà un ultimo tratto di strada bianca immersi nelle pianura Cremasca passando affianco ad una Cascina e ad un Caseificio molto conosciuti nel Territorio (Erdi Carioni) con spaccio prodotti annesso.
Infine si raggiunge Santo Stefano per rientrare a Trescore Cremasco.
a Crema, in Lombardia, a Treviglio, a Caravaggio
Il percorso è molto semplice, sono solo 19 km, sullo stesso percorso all'andata e al ritorno. La prima parte è su strada asfaltata, parzialmente in ombra, l'ultimo breve tratto è su una strada bianca che ti porta appena sotto alla cima del Monte San Michele dovre trovi un grande prato per fare picnic e un bar-ristorante. È ideale per le famiglie perché il dislivello è molto contenuto e le strade sono poco trafficate. Si può fare anche in mezza giornata.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Pedalata tecnica livello medio alto lungo la ciclovia dei parchi tratta da Serra San Bruno a Canolo Nuova
nel Parco delle Serre, nel Parco Naturale delle Serre, nel Parco delle Serre in Calabria