Tipi Percorsi
Un tour ad Agromonte frazione di Latronico. Si pedala su strade asfaltate e strade bianche. Parte del percorso si disloca lungo tratti immersi nelle lussureggianti cerrete del posto e in parte lungo la via degli indovinelli "Cose cuselle".
Indovinelli e ceramiche per incuriosire il viandante con filastrocche locali scritte su ceramiche ad alto valore.
Agromonte è la voce italiana della denominazione antica latina “Acermons”, feudo del 1267 di Riccardo di Chiaromonte abitato sin dalla prima metà del 14 secolo era nella circoscrizione della Diocesi di Anglona. L’etimologia della parola Acermons. Parola latina composta da “acer” che significa fiero e “mons” che significa monte.
La Via del sale è un insieme di antichi percorsi commerciali che mettevano in comunicazione la
pianura Padana con il mar Ligure: il sale infatti, utilizzato per la conservazione dei cibi, era la più
preziosa delle merci trasportate dai muli o dai carri, insieme all'olio ligure in cambio del vino e di
altri prodotti.
Una di queste vie collegava la Val Borbera con il territorio di Genova.
Questo itinerario propone di ripercorrere l'antica Via salata con partenza in ebike da Mongiardino
Ligure in Val Borbera, in una delle zone più verdi e ad alto valore naturalistico del basso Piemonte.
Se invece si vuole abbreviare il percorso di circa 20 km è possibile partire da Casella nell'entroterra
di Genova. L'e-bike vi consentirà comunque di percorrere anche lunghi tratti in salita senza fatica.
L'itinerario prevede di percorrere strade asfaltate di basso traffico che attraversano piccoli borghi
come Casella, Montoggio, Scoffera, Pannesi e Uscio con arrivo in giornata a Camogli.
Questi territori da sempre terre di passaggio, sono disseminati di reperti storici quali torri
d’avvistamento, chiese, piccoli borghi arroccati, ponti antichi, palazzi storici, segni delle antiche
civiltà contadine che si accompagnano a ricchi spunti naturalistici e ambientali: panorami unici con
spettacolari fioriture di specie protette e grandi distese di boschi dove oggi è tornato a vivere anche
il lupo. La particolare posizione geografica fa convivere l’ecosistema montano con quello
mediterraneo: da non perdere sono le fioriture primaverili che colorano i prati d’altura, il foliage
autunnale dei boschi o semplicemente un bagno estivo nelle fresche acque del torrente Borbera.
Trascorsa la serata e la notte a Camogli, dopo aver ricaricato le e-bike è previsto il rientro a Casella
o a Mongiardino intervallando la pedalata a soste nei piccoli borghi anche per degustare i molti
prodotti tipici sia quelli di montagna sia quelli dell'entroterra Ligure con una varietà uniche di
formaggi, paste e ravioli fatti a mano, vini liguri e piemontesi, ottimi funghi e i rinomati tartufi
bianchi della Val Borbera.
Se si vuole viaggiare senza nessun tipo di bagaglio è possibile richiedere in fase di prenotazione
delle e-bike il servizio di sherperaggio.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Verona e l'Adige
Il percorso va alla scoperta dell'Adige, l'importante corso d'acqua che abbraccia la città di Verona.
Dal nostro negozio si attraversa subito il celebre Ponte Pietra, il ponte più antico di Verona, dal quale si può godere di un paesaggio da cartolina. Seguiamo il percorso cittadino del fiume, poi ci allontaniamo dal centro città seguendo le antiche mura veneziane, fino ad arrivare in aperta campagna, dove lunghe file di pioppi ci riaccompagnano verso l'Adige.
Pedaliamo lungo la ciclabile che segue l'alzaia del fiume, immersa nella tranquillità della campagna: nelle giornate limpide, la vista sulle Prealpi e sulle colline è notevole.
Torniamo verso la città seguendo prima delle stradine di campagna tra frutteti e coltivazioni di asparago, poi riprendiamo la ciclabile nel Parco dell'Adige Sud. Una volta arrivati in città, passiamo per Piazza Bra, dominata dall'imponente Arena, attraversiamo il ponte medievale di Castelvecchio e torniamo al negozio seguendo per l'ultima volta il corso del fiume.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi
La partenza è il punto di noleggio BikeSquare di Voltaggio. Si segue Via Val Morsone. Dopo il guado si inizia una piacevole strada asfaltata, in gran parte in salita che segue il torrente Gorzente, una meta privilegiata per i bagni di fiume estivi. La strada si ricongiunge alla SP. N.165 presso la Località Eremiti, punto di partenza per le escursioni sulla vetta del Monte Tobbio. Si prosegue, sulla Provinciale costeggiando il Gorzente, in direzione Capanne di Marcarolo. Si è all'interno dell'area protetta del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo (Leggi a parte). Arrivati in sommità si possono trovare i punti di ristoro e gradevoli aree attrezzate dove prendere il sole e riposare avvolti dal penetrante profumo della vegetazione spontanea. Si rientra a Voltaggio seguendo la strada dell'andata.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Percorso di media difficoltà, pedalando per 40% su asfalto e 60% su strade sterrate andreta alla scoperta di luoghi suggestivi e punti panoramici da urlo, gran parte del percorso verrà affrontato su strade secondarie, sentieri e qualche single track, alla portata di tutti coloro i quali hanno un minimo di dimestichezza nella guida off road.
a Bellagio, a Lecco, a Oliveto Lario, sul Lago di Como
Inseguire i canali che irrigano la pianura, scrutare le opere di ingegno dell'uomo che hanno permesso di governare le acque, godere dell'ombra degli alberi, incontrare cascine dalle architetture speciali. Questo e tant'altro è la ciclabile del Naviglio con ritorno dall'Antica Strada Regina.
Questo tour in ebike a nord di Cremona vi permette di immergervi nella natura. Un anello che parte e termina a Cremona dove potete noleggiare le vostre ebike presso il camping.
Partendo da Cremona si attraversa il centro città dirigendosi verso la via Bergamo, sempre su piste ciclabili ed arrivati nella frazione Migliaro si comincia a costeggiare il Naviglio. Prima di giungere a Casalbuttano si può ammirare la cascina Mancapane.
Che cosa vedere a Casalbuttano e Mirabello
Il paese più importante che si incontra in andata è famoso per l'illustre presenza del compositore Vincenzo Bellini la cui Opera "Norma" pare sia stata scritta nell'estate del 1831, durante il soggiorno del Maestro nella ospitale casa dei Turina e di tale storia fa parte anche la Torre della Norma.
A Mirabello Ciria prende corpo la parte ingegneristica del tour con l'antica stazione idroelettrica che culminerà a Genivolta con l'incredibile snodo idraulico dei 13 ponti dove è facile perdere il senso del flusso delle acque.
Inizia la strada del ritorno passando per Soresina dove su prenotazione si può visitare il museo delle bici antiche, per giungere ad Annicco dove una nave.....esatto, una nave è parcheggiata all'ingresso del paese. La navigazione ci riporterà a Cremona lungo l'Antica Strada Regina.
In base alle vostre esigenze potremo arricchire il tour su misura e contattare le strutture più adatte inviandovi un preventivo dedicato.
Pedalare con lentezza è il miglior modo di gustarsi l’esperienza, con BikeSquare Cremona si può.
a Cremona, a Trescore Cremasco, a Crema, vicino il santuario di Santa Maria del monte a Caravaggio, a Busseno, vicino a Palazzo Pignano, vicino a villa Albergoni, al lago dei riflessi
Questo percorso in ebike si sviluppa tra antiche borgate e paesaggi mozzafiato sulle montagne ai piedi del “Re di Pietra”, il Monviso.
Questo itinerario si divide in due anelli percorribili insieme o separatamente.
Il primo è più semplice e risale il versante verso Pian Munè, passando per le borgate di Croesio, Borghini, Salis e Rocciaia, lungo strade secondarie sterrate per poi ridiscendere a Paesana lungo la strada asfaltata.
Il secondo anello, consigliato a ciclisti esperti, parte da Pian Munè e raggiunge il monte Turnour a 1554 metri di quota e poi scendere lungo manutenute ma impegnative strade sterrate di montagna verso le borgate di Serre e Oncino e da lì, tramite la provinciale, verso Paesana.
In questo itinerario, grazie all’ausilio delle ebike, si può raggiungere uno dei più bei balconi panoramici verso la pianura torinese e cuneese, Pian Munè. È il luogo ideale per una pausa in tranquillità lontano dalle preoccupazioni cittadine dopo una piacevole pedalata che comunque presenta non poco dislivello. Da lì il nostro consiglio è di raggiungere lungo la facile strada sterrata il Monte Turnour e proseguire poche centinaia di metri fino a quando compare in tutta la sua maestosità il Monviso, con i suoi 3841 metri di quota.
La discesa da Pian Munè verso le borgate di Serre e Oncino passa dalle praterie di alta quota ricche di fiori durante la primavera ai freschi boschi di faggio e castagno che circondano le due borgate.
monviso, po, valle po, paesana
Percorso cicloturistico in e-bike alla scoperta dei paesaggi UNESCO delle Langhe-Roero. Questo tour non richiede l'uso dell'auto per arrivare al punto di partenza, anzi l'arrivo in treno alla stazione ferroviaria di Santa Vittoria D'Alba è il modo migliore per visitare la natura selvaggia del Roero in una giornata. Se sei desidera ritirare l'e-bike direttamente in stazione occorre richiedere il ritiro bici in fase di prenotazione noleggio indicando l'orario di arrivo del treno. Il tour è ad anello, se si soggiorna in zona è anche possibile partire direttamente dal punto noleggio bici di Corneliano D'Alba.
Santa Vittoria d'Alba
La partenza del tour autoguidato in bici elettrica è dalla stazione ferroviaria di Santa Vittoria D'Alba, l'arrivo in treno abbinato all'e-bike, permette in modo semplice la visita delle Langhe-Roero in una giornata. Si Parte!
In sella all'e-bike si sale senza fatica al centro storico di Santa Vittoria D'Alba. L'imponente castello dei Roero, antica e nobile famiglia domina il centro storico del borgo arroccato sulla collina. Dall'alto del Borgo Superiore si può godere di un panorama meraviglioso sulle colline circostanti, la veduta è dominata dai paesi di Verduno e Roddi e volgeno lo sguardo verso il basso si ammira lo scorrere del fiume Tanaro.
Monticello d'Alba
Lasciata Santa Vittoria d'Alba, il percorso in bici si snoda attraverso strade secondarie immerse nei vigneti, il percorso è caratterizzato da saliscendi, talvota dolci, talvolta un po' più impegnativi, con le e-bike è possibile affrontare in tranquillità anche quei tratti un po' più impegnativi. Il secondo paese che si incontra durante la pedalata è Monticello D'Alba, dominata dal suo imponente castello risalente al XIII secolo. Il Castello dei Roero di Monticello è una delle fortificazioni meglio conservate della zona e merita assolutamente una visita guidata. Nel borgo antico, si possono scoprire botteghe artigianali che producono prodotti tipici come i "tajarin", pasta all'uovo sottile tagliata a mano, e il miele di castagno, dal sapore intenso e leggermente amaro. Per una sosta gastronomica, le trattorie locali offrono piatti della tradizione come gli agnolotti del plin, piccoli ravioli ripieni di carne, e il coniglio al Roero Arneis.
Corneliano d'Alba
Le sorprese del Roero non sono finite, in sella alla bici si pedala strade secondarie attraverso vigneti di Nebbiolo e Arneis. Questo primo tratto è caratterizzato da dolci saliscendi che permettono di ammirare il panorama alternato da vigneti, noccioleti e iniziano a presentarsi i primi frutteti. La pedalata giunge in uno dei paesi cuore del Roero, Corneliano d'Alba, un borgo che conserva importanti testimonianze del suo passato medievale. Di particolare interesse è la Torre del XII secolo, alta 22 metri, che domina l'abitato e rappresenta uno dei simboli del paese. Merita una sosta anche la Chiesa di San Bernardino del XV secolo con i suoi affreschi rinascimentali. Corneliano d'Alba è inoltre famosa per la produzione di vini pregiati, le sue fragole, le pesche e la pera Madernassa. Corneliano D'Alba è il luogo ideale per una pausa golosa, magari gustando la "pesca ripiena", dolce tipico preparato con pesche farcite di amaretti e cacao, o la "torta di nocciole", preparata con le famose nocciole Piemonte IGP. Nel periodo autunnale, non perdete l'occasione di acquistare tartufi bianchi dai "trifolau" (cercatori di tartufi) locali. Corneliano d'Alba ospita anche diverse cantine dove degustare il Roero Arneis DOCG e il Roero DOCG. Leggermente fuori dal centro abitato, in posizione super panoramica troviamo la Big Bench #348 blu e rossa, appartenente al Big Bench Community Project.
Monteu Roero
Dopo la tappa alla Big Bench di Corneliano D'Alba si ritorna in sella alla bici, seguendo il percorso sull'app si pedala in direzione di Monteu Roero. Questo tratto presenta alcuni saliscendi più impegnativi, con una salita significativa verso il borgo di Monteu Roero. Niente paura, l'e-bike renderà questo tratto più semplice e dove serve, si può aumentare l'aiuto!
Osservando il paesaggio si nota un progressivo cambio, i vigneti lasciano spazio a boschi di castagni e alle caratteristiche "rocche", formazioni geologiche uniche create dall'erosione che caratterizzano il territorio del Roero. Lungo il tragitto si attraversano piccole frazioni e si possono ammirare numerose cappelle campestri, testimonianza della religiosità popolare. A circa metà strada si consiglia una deviazione per visitare il Santuario dei Piloni, complesso devozionale costituito da quindici piloni votivi che rappresentano i misteri del rosario.
Arrivati a Monteu Roero, uno dei borghi più suggestivi della zona, si è accolti dal maestoso castello medievale che domina dall'alto. Il centro storico, con i suoi vicoli stretti e le case in pietra, conserva intatto il fascino di un tempo. Da non perdere la Chiesa di San Nicolao con il suo campanile romanico e la passeggiata fino al Belvedere, da cui si gode di una vista spettacolare sulle Rocche del Roero e, nelle giornate più limpide, sulla catena delle Alpi. Monteu Roero è famoso per la produzione di fragole e piccoli frutti, utilizzati per preparare marmellate artigianali e liquori. Nei ristoranti locali potrete gustare il "brasato al Roero", manzo marinato e cotto lentamente nel vino rosso locale, accompagnato da polenta di mais "otto file", varietà antica coltivata nella zona.
Sommariva Perno
L'ultimo tratto del percorso in e-bike collega Monteu Roero a Sommariva Perno. Questa parte dell'itinerario è particolarmente suggestiva poiché costeggia per un buon tratto le Rocche del Roero, canyon e gole formatisi in migliaia di anni. Il paesaggio è un alternarsi di boschi, frutteti e piccoli appezzamenti coltivati, regina tra tutti i frutti è la fragola che a Sommariva Perno trova la sua capitale.
Durante il percorso si attraversa la frazione di Valle Rossi, dove si può fare una pausa presso uno dei numerosi agriturismi della zona per degustare i prodotti tipici locali come i formaggi, i salumi, la pasta fresca, i vini del territorio e le fragole, ottime per una pausa sana e dolcissima.
Continuando il tragitto, si giunge infine a Sommariva Perno borgo, che sorge su un'altura, ultimo paese del tour ad anello in bici elettrica. Il centro storico è dominato dal Castello della Bela Rosin, (luogo del cuore FAI) residenza ottocentesca appartenuta a Rosa Vercellana, oggetto di innumerevoli pettegolezzi alla corte di Vittorio Emanuele II. Nei dintorni del castello si estende un grande parco forestale ideale per una sosta rilassante alla fine del percorso. Meritano una visita anche la Chiesa di Santo Spirito, con la sua facciata neoclassica, e l'Eremo del Tavoletto, antico complesso religioso immerso nel verde. Il percosrso si conclude con l'ultimo tratto e con l'arrivo in stazione a Santa Vittoria D'Alba.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Questo è un bel percorso che ti farà divertire per una giornata intera.
Il programma prevede la partenza da Bolsena, dal punto di noleggio, per pedalare verso Orvieto raggiungendo prima il borgo di Canonica e di Sugano prima di arrivare nella bella Orvieto. Il percorso si sviluppa principalmente su strade secondarie e sterrati per evitare il più possibile traffico e auto. Si pedala attraversando boschi e belle strade di campagna.
Orvieto è una bellissima cittadina che sorge su una rupe di tufo che si è formata dall'attività dei vulcani dei Monti Volsini che hanno dato origine anche alla caldera del lago di Bolsena. Orvieto sorge nella valle del fiume Paglia e ci sono tracce che ci dicono che era un centro abitato già nel Paleolitico.
La sua storia è lunga e ricca: fu una delle dodici città-stato etrusche di maggiore importanza. Tra il VI e il IV secolo A.C. raggiunse il massimo splendore diventando un centro multietnico, commerciale, artistico e militarmente protetto grazie alla sua posizione strategica di difesa naturalmente. Venne poi assediata da parte dei Romani che la saccheggiarono e rasero al suolo. Durante il periodo dell'Alto Medioevo fu ricostruita sulla stessa rupe e le venne dato il nome di Ourbibentos diventato poi Urbs Ventus (città vecchia). Fu conquistata dai Goti, dai Bizantini di Belisario. Entrò a far parte del Ducato di Spoleto poi ancora fu conquistata dai Longobardi ma intorno all'anno Mille tornò a fiorire e venne fortificata e vennero costruito palazzi chiese e torri.
La città di Orvieto fu molto amata da Papi, Vescovi e Cardinali, fu Stato Pontificio e poi città del Regno d'Italia occupata anche durante la Seconda Guerra Mondiale dai tedeschi.
Dopo aver fatto il vostro bel giro a Orvieto si torna indietro e avvicinandosi al lago potrete godere di un bellissimo paesaggio.
Bolsena, lago di Bolsena, lago Bolsena, Val di Lago
Regalati un tour in bici elettrica a Catania ed esplora la città lasciandoti sorprendere.
Con le bici elettriche a noleggio potrai avvicinarti alle perle del Barocco che sono diventate Patrimonio dell'Unesco. Potrai pedalare in via Crociferi, attraversare Piazza Teatro Massimo, Via Etnea e Piazza Duomo.
Il tour di Catania Barocca è affascinante, con le bici elettriche sarà anche divertente.
in Sicilia orientale, a Catania, sull'Etna, nell'Oasi del Simeto, ad Acitrezza, al rifugio Sapienza, ad Acireale
Si parte dal punto di noleggio Bike Square Grondona Azienda Agricola Biologica Celestin Ovie. Il percorso è interamente su strada asfaltata di basso traffico. Si attraversa la verdeggiante Valle del torrente Spinti e si raggiunge il caratteristico centro di Grondona, ricco di testimonianze storiche. Il borgo ricorda quelli medievali dell'entroterra Genovese, con edifici costruiti in pietra locale. Tra le atrattive da vedere, la Chiesa dell'Annunziata e la Chiesa di S. Maria dell'Assunta, entrambe romaniche, la torre cinquecentesca superstite del Castello Doria e l'antico ponte in pietra. Da Grondona si inizia a salire ed il percorso diventa panoramico fino a raggiungere le località di Sasso e Lemmi, quest'ultimo un piccolo altipiano ricco di prati e pascoli. Da qui si inizia la lunga discesa immergendosi nei bosco di latifoglie dai mille colori e profumi, fino ad arrivare a Castel de Ratti e da qui attraverso un ponticello su Borbera si raggiunge Borghetto Borbera dove si poò visitare il suo centro storico e le sue botteghe. Terminata la visita si riattraversa il ponte e suparata la località di Torre Ratti si inizia una strada immersa in campi verdeggianti che costeggia il torrente Borbera fino ad arrivare al gradevole centro storico di Vignole Borbera. Si riprende infine la strada per Arquata ripiegando su di un percorso secondario ricco di saliscendi in un contesto rurale verdeggiante che riconduce alla località di Varinella, al ponte sul torrente Scrivia e poi al centro di Arquata Scrivia e da qui nuovamente in Valle Spinti.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Questo tour in ebike in Ciociaria ti permetterà di scoprire, senza troppa fatica, alcuni tratti di due tra i percorsi più famosi in tutta Italia. Si parte dal punto di noleggio di Ceprano, dove potrai scegliere la bici elettrica più adatta a te. Dopo pochi kilometri di pedalata ti immetterai su una strada, immersa nella natura, che fa parte del gruppo di itinerari ciclistici europei chiamato EuroVelo. Lungo questo percorso incontrerai il Monumento naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, dove ti consigliamo di fermarti per visitare l'interno delle Grotte o semplicemente rinfrescarti al suo esterno. La seconda parte dell'itinerario prevede, poi, di raggiungere e intraprendere parte di un altro sentiero storico, la Via Francigena. Questa, lontano dalle vie principali, ti condurrà fino al paese di Ceprano e infine di nuovo al punto di noleggio.
Bici + Treno: con un occhio sempre più attento alla sostenibilità in ambito turistico, su richiesta sarà possibile noleggiare l'ebike direttamente dalla stazione ferroviaria di Ceprano-Falvaterra. Potrai, dunque, raggiungere Ceprano in treno (collegata direttamente con Roma e Napoli), noleggiare l'ebike e riconsegnarla nuovamente nella stessa stazione al termine dell'esperienza.
EuroVelo 5
L'EuroVelo è un gruppo di itinerari ciclistici che attraversano tutta l'Europa. In particolare ci troviamo lungo il tratto denominato EuroVelo 5, detta anche "Via Romea Francigena" lunga 3.900 chilometri che, una volta terminata, unirà Londra a Brindisi, passando per Milano, Roma e la nostra Ciociaria. Dopo aver lasciato il punto di noleggio di Ceprano pedalerai da subito su strade secondarie, immerso nella tranquillità, i suoni e i profumi tipici della campagna che arricchiranno la tua esperienza lungo tutta l'avventura. Dopo qualche kilometro raggiungerai la SP151, strada che rientra nella citata EuroVelo 5, lungo la quale incontrerai alcune trattorie e produttori locali, la segnalata Fontana Acqua Bianca, dove potrai fermarti a bere e riempire la tua borraccia e, con una piccola deviazione dal percorso principale, le Grotte di Falvaterra.
Grotte di Falvaterra e Rio Obaco
Poco dopo aver lasciato la SP151 raggiungerai il Monumento naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, una vera e propria gemma nascosta nel cuore della Ciociaria. Qui ti consigliamo di fermarti per visitare l'interno del complesso (in questo caso sarà necessario raggiungere prima la biglietteria, segnalata sulla mappa) o semplicemente per riposare al suo esterno, dove le temperature scendono nettamente e, soprattutto nelle giornate più calde, potrai godere del fresco proveniente dalle grotte e dal limpido torrente che ne fuoriesce.
Via Francigena
Tornati in sella alla propria ebike, percorrerai alcuni kilometri fino a raggiungere la diga che ti permetterà di attraversare il Fiume Liri e arrivare al Lago di San Giovanni Incarico. In poco tempo ti ritroverai lungo la Via Francigena (segnalata anche da numerosi cartelli stradali) che ti porterà a pedalare prima intorno al lago e poi su una lunga strada bianca che attraversa il bosco, lontano dalle strade asfaltate e dalle automobili. Una volta tornato sulla strada principale, continuando a seguire anche la segnaletica stradale, rientrerai su una strada secondaria che ti permetterà di raggiungere un altro piccolo lago, quello di San Giacomo. Tra gli abitanti locali questo piccolo specchio d'acqua è conosciuto per il suo particolare legame con la Luna: come si può notare dalle immagini satellitari, infatti, la sua particolare forma ricorda proprio quella di una mezzaluna; i numerosi innalzamenti e abbassamenti del livello dell'acqua durante il corso dell'anno ricordano quelli delle maree nell'interazione Terra-Luna; infine, la strada che conduce dal paese al lago (nel percorso è quella che incontrerai lasciandolo) si chiama proprio Via Guardaluna.
Continuando il percorso raggiungerai, infine, il comune di Ceprano attraversando di nuovo il fiume grazie allo storico ponte che in passato divideva lo Stato Pontificio dal Regno del Sud e che fu citato in un episodio della Divina Commedia. Subito dopo arriverai nella piazza principale di Ceprano dove potrai scegliere se fermarti per bere un aperitivo o proseguire fino a rientrare nel punto di noleggio, dove avrai a disposizione docce, un'area relax nel verde di un pioppeto, il bar e ristorante Le Ganze dove poter reintegrare le energie, mangiando piatti tipici della cucina laziale e ciociara.
Questa bike experience è perfetta per scoprire in modo insolito e sostenibile le bellezze del territorio ciociaro, immergendosi nella sua storia, nella sua natura incontaminata e gustando i suoi prodotti tipici.
a Falvaterra, a Ceprano
ATTENZIONE TRACCIATO PER BIKERS ESPERTI!!!
Il percorso parte dall'abitato della frazione Brengon e scende seguendo le indicazioni di fronte all'Hotel Tantané per la frazione Messelod. Oltrepassato il parcheggio della frazione Clou prendere il sentiero a sinistra, oltrepassato il parco giochi procedere scendendo di fronte a voi lungo la strada asfaltata abbastanza ripida, giunti in fondo alla strada continuare sul sentiero in direzione frazione Herin. Una volta arrivati alla frazione (da visitare) procedere lungo la strada asfaltata fino ad Antey St. André. Un veloce giro nella zona sportiva e poi via verso la piazza del mercato per prendere la vecchia strada di Torgnon e raggiungere la frazione Navillod. Da questa frazione inizia la salita per arrivare fino a Torgnon attraversando una serie di frazioni Navillod, Gombaz, Nozon, Mazod, Ronc e Septumian permettendovi di scoprire la speciale struttura urbana di montagna con case e scorci fantastici. Una volta giunti nella zona degli impianti di risalita di Torgnon, precisamente Chantorné, prendere la strada sterrata a sinistra del ristorante la Montanara dopo il parcheggio. Un bello sterrato vi permette di raggiungere prima la zona umida di Loditor e dopo una bella salita il santuario di Gilliarey. Dopo il santuario si parte alla volta dell'invaso di Cignana. Una volta raggiunto oltrepassare il muro di contenimento della diga. Prendere a sinistra e dirigersi verso la cappellina fantastica a bordo lago, merita una piccola visita perche la vista è fantastica. Salire proseguendo sulla strada sterrata fino a raggiungere la stalla in cima, a questo punto svoltare a sinistra dietro la stalla e attaversare i pascoli per andare ad intercettare il sentiero che porta alla finestra di Cignana. Per raggiuntere la finestra occorre spingere la bicicletta per circa 200m. Bravissimi la salita è stata completata!!! Ora arriva la parte piu tecnica. Il primo tratto non è pedalabile quindi occorre accompagnare la bicicletta a mano seguendo il sentiero n. 7 Crepin che si stacca sulla destra del sentiero principale a circa 250m dalla finestra di Cignana. Scendere prestando molta ATTENZIONE perche il sentiero è stretto e ripido. Dopo circa 15 min. ovvero circa 600m si troverà una strada sterrata, girate a sinistra salite sulla bicicletta e preparatevi ad una lunga discesa fino a raggiungere la frazione di Crepin a Valtournenche. Seguite bene la cartina dell'applicazione. Una volta arrivati a Crepin continuate sulla strada asfaltata per raggiungere il centro di Valournenche, attraversate le frazioni e scendete fino alla partenza della funivia di Chamois. Seguire scrupolosamente la cartina sul vostro telefono. Prendere la funivia ricordadovi che funziona fino alle ore 22.00. Una volta giunti a Chamois potete fermarvi a bere qualcosa ormai è fatta. Proseguire in direzione La Magdeleine per raggiungere, attraversando una bella pineta, il punto di arrivo. Complimenti siete dei bikers extreme!!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Il percorso verso il Monte Fraiteve è un'avventura entusiasmante di circa 30 km, ideale per gli amanti della mountain bike in cerca di una sfida impegnativa. Partendo da Pragelato, il percorso inizia con una salita moderata, immergendosi nei boschi alpini e attraversando prati verdi.
Man mano che si sale, i panorami diventano sempre più spettacolari, con viste che si aprono sulle valli sottostanti e sulle cime circostanti. La salita continua fino a raggiungere la punta della cabinovia del Monte Fraiteve, il punto più alto del percorso, a oltre 2.700 metri di altitudine. Da qui, la vista è mozzafiato
Dopo aver ammirato il panorama e ricaricato le energie, inizia la discesa. Questo tratto è tecnico e richiede attenzione, con pendenze ripide e curve strette che mettono alla prova le abilità dei ciclisti. La discesa offre anche emozioni adrenaliniche, con tratti veloci e sezioni rocciose che richiedono precisione.
Il percorso si conclude ritornando a Pragelato, completando un anello che combina la bellezza naturale delle Alpi con una sfida ciclistica intensa.
in Val Chisone, a Pragelato
Il Grande Anello in E-Bike: Da Volterra a Montecatini Val di Cecina
Il magnifico circuito in e-bike che collega Volterra e Montecatini Val di Cecina rappresenta una delle più straordinarie opportunità cicloturistiche della Toscana, offrendo un viaggio turistico immersivo attraverso 3.000 anni di storia, paesaggi mozzafiato e un ricco patrimonio culturale. Questo grande anello è stato sapientemente progettato per mettere in mostra le diverse attrazioni della regione rendendole accessibili a tutti, anche a chi non è allenato, grazie al rivoluzionario vantaggio delle biciclette elettriche. Il punto di noleggio e-bike di Volterra è un comodo punto di partenza per scoprire la zona.
Volterra e Montecatini: Pedalando tra Tesori Storici
Il tour in bici è ad anello e collega due straordinarie destinazioni che rappresentano diverse sfaccettature del patrimonio toscano. Da un lato si erge Volterra, una città la cui storia trimillenaria è evidente nelle sue mura etrusche, nel teatro romano e nelle torri medievali. Pedalare dentro o fuori Volterra offre ai ciclisti spettacolari approcci con viste panoramiche che sono cambiate poco dai tempi degli Etruschi.
All'altra estremità del circuito in bici, si trova Montecatini Val di Cecina, uno dei borghi medievali più pittoreschi della Toscana. Arroccato sull'altura offre una fantastica vista panoramica sulla vallata circostante. La salita per raggiungere la città è alla portata anche di chi è meno allenato, l'e-bike supporta la pedalata permettendo di affrontare con poca fatita la salita.
Il percorso in e-bike è realizzato per consentire di partire dal punto di noleggio bici di Volterra e visitare entrambe le località, completare l'intero anello in un giorno con ampio tempo per la visita turistica dei borghi, o spezzare il viaggio con un pernottamento per vivere entrambe le destinazioni in maggiore profondità.
Tra Balze e Calanchi in e-bike
L'esperienza cicloturistica tra questi due antichi borghi porta i ciclisti attraverso un paesaggio straordinariamente diversificato che mette in mostra la complessità geologica della Toscana. Dalla sella di una bicicletta, muovendosi al ritmo perfetto per assorbire il paesaggio in continua evoluzione, si assiste a una notevole transizione da dolci colline ondulate agli aspri e selvaggi calanchi, alle distintive formazioni delle balze, per poi cedere il passo a elevazioni ripide e rocciose che ricordano ambienti montani.
Questa diversità geologica crea un'esperienza ciclistica in continua evoluzione che rende il percorso mai monotono. Ogni curva rivela nuovi panorami, con il paesaggio che si trasforma chilometro dopo chilometro. L'assistenza dell'e-bike diventa particolarmente preziosa durante la transizione dal terreno più dolce intorno a Volterra agli approcci più impegnativi e montuosi verso Montecatini, permettendo ai cicloturisti di mantenere un ritmo confortevole e godendosi il paesaggio.
Arte e Natura: Il Percorso Ciclistico attraverso la Land Art
Uno degli aspetti più distintivi di questo tour in e-bike è l'integrazione di esperienze culturali direttamente nel percorso. Dopo aver imboccato la panoramica strada sterrata segnalata come "Itinerario delle Balze e dei calanchi", in sella alla bici si accede a diverse diramazioni del sentiero che conducono alle sculture ambientali create dall'artista Mauro Staccioli. Questi notevoli esempi di land art interpretano l'essenza di ciò che l'artista chiamava "luoghi d'esperienza".
A differenza dei turisti in auto che arrivano semplicemente in un'area di parcheggio designata, i turisti in bici, scoprono gradualmente queste opere mentre emergono dal paesaggio, creando un'interazione più organica e significativa con l'arte. Ammirando il paesaggio si apprezza maggiormante come le opere d'arte interagiscano e commentano l'ambiente circostante.
Visita alla miniera di rame di Caporciano in e-bike
Il circuito in e-bike collega il paesaggio natura con il patrimonio industriale della regione attraverso l'impressionante Miniera di Rame di Caporciano vicino a Montecatini Val di Cecina. Questo sito storico, che ha dato il nome a una delle maggiori industrie del XX secolo (successivamente Montedison), offre ai cicloturisti uno sguardo affascinante sulla storia economica e sociale dei primi anni dell'Italia unita.
Situato a poco più di 1 chilometro dal centro del borgo, il Parco di Archeologia Industriale con il Pozzo Alfredo, le officine, le laverie e il villaggio minerario ottocentesco offre diversi itinerari di visita. I cicloturisti beneficiano di strutture dedicate al parcheggio delle biciclette che permettono loro di lasciare in sicurezza le loro e-bike mentre esplorano a piedi il complesso minerario.
volterra, a volterra
Partendo da Armonie in Corte con una buona colazione/merenda a base di prodotti tipici locali, si pedala lungo la strada per San Giacomo Vercellese dopo aver puntato l'attenzione sui nidi di cicogne che si trovano subito all'inizio del percorso. Si costeggia quindi il Circuito di Balocco (o più correttamente Centro Sperimentale Balocco) un complesso di circuiti automobilistici costruito nel 1962 dall'Alfa Romeo e oggi di proprietà di Fiat Chrysler Automobiles.
Il Canale Cavour
Si prosegue quindi in direzione Villarboit tra le risaie del riso DOP di Baraggia fino a incrociare il Canale Cavour, costruito a supporto dell'agricoltura (in particolare della coltura del riso) che trae origine dal Po a Chivasso (TO) e termina scaricandosi nel Ticino nel comune di Galliate (NO). La sua lunghezza totale è pari a quasi 83 km ed è il terzo canale italiano per lunghezza, dopo il canale Emiliano Romagnolo ed il canale Villoresi. All'imbocco ha una portata massima di 110 m³/s, che ad est del Sesia si riduce ad 85 m³/s. Il nome ricorda Camillo Benso di Cavour, che ne fu promotore.
Con una deviazione verso Albano Vercellese, pedalando tra le risaie fino a lambire il Parco Naturale delle Lame del Sesia, si riattraversa il Canale Cavour raggiungendo il comune di Arborio, dove agli affreschi dell'oratorio di San Sebastiano raccontano di tradizioni artistiche e contadine molto antiche, il centro mantiene la forma, almeno in parte, degli antichi ricetti medievali e gli stucchi raccontano le vicende settecentesche della parrocchiale di San Martino. Ma il nome stesso del paese, che deriva dal cognome della famiglia medievale vercellese che aveva possedimenti terrieri qui, racconta il legame forte con il riso.
In azienda agricola
Qui ad Arborio la giovane azienda agricola Zanazzo Marco accoglie turisti, appassionati di territorio e tanti abitanti locali nel cuore della produzione del riso della Baraggia vercellese. L'azienda fonda la sua tradizione sull’esperienza di tre generazioni di agricoltori succedutisi nella coltivazione del riso. Ben ancorata alla esperienza del passato, si avvale però di moderne tecnologie per la coltivazione, essiccazione e stoccaggio del risone prodotto, nel pieno rispetto dei requisiti standard di prevenzione e sicurezza. Nata nel 2009, grazie ai contributi Europei del Piano di Sviluppo Rurale con le misure di Insediamento Giovani ed Ammodernamento delle Aziende Agricole, rappresenta una sintesi di tradizione e modernità.
Passando per il santuario della “Madonna delle Grazie” o “Madonna della Cintura”, ma comunemente chiamata dagli arboriesi “Madonna del Bosco”, ci si dirige verso San Giacomo Vercellese, per fare rientro a Buronzo
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
San Valentino è la ricorrenza dedicata agli innamorati e Verona è la città dei più celebri innamorati: Romeo e Giulietta.
Un giro in ebike partendo dal nostro punto di noleggio di Verona sarà perfetto per festeggiare il prossimo San Valentino o l'anniversario insieme alla persona che ami. Questo percorso insomma è perfetto tutti i giorni!
Sarà un piacevole pomeriggio all'aria aperta tra le strade della bella città e poi verso la campagna con i suoi vigneti del Valpolicella.
Si costeggia il fiume Adige, si arriva ai vigneti e alle colline panoramiche. Con la bici elettrica sarà tutto senza fatica e solo divertimento!
Il tour vi permette di raggiungere le Torricelle per avere una vista sulla città e i suoi colli.
Dopo la salita potete godervi la discesa fino alla valle. Qui potete scegliere una delle cantine per brindare al vostro amore con il rosso più famoso della zona: il Valpolicella.
Al ritorno in città passerete davanti all'Arena (un selfie sarà perfetto) e poi potete raggiungere la casa di Giulietta.
Non dovete aver paura di perdervi tra vigne e colline: con la nostra app potrete seguire il percorso, non perdererete nemmeno un minuto, e passerete con la persona che amate di più la vostra ricorreza speciale.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi
Partendo dall'abitato di La Magdeleine (frazione Brengon dove noleggiate le bici) seguire la strada asfaltata che porta al bivio per Chamois. Non prendere la poderale per Chamois (deviazione a sinistra) ma proseguite sulla strada asfaltata per un altro km (in totale dalla partenza del noleggio son 2.5km) seguendo le indicazioni per "Big Bench". La strada prosegue e diventa sterrata, dopo circa 5 km raggiungerete la località denominata Col Pilaz dove potrete ammirare la fantastica e famosa installazione della "Big Bench Community Project".
Finita la salita il sentiero ritorna pianeggiande e si raggiungono i laghetti del Col Pilaz. Giunti nei pressi della vasca recintata in cemento inizia, sulla destra, la vera e propria salita per andare alla conquista dei laghi di Champlong. Dopo alcuni km la strana diventa pianeggiante e sulla destra potete scorgere il lago di Charey ma dovete ancora proseguire ed affrontare nuovamente una salita importante. Prestate attenzione al fondo sdrucciolevole e se è il caso scendete dalla bicicletta e spingete, il tratto è breve. Una volta superato l'alpeggio di Charey e la difficile salita si continua per l'ultimo tratto di salita. Si arriva su di un tornantino e si sale decisi per raggiungere il "pianoro" dei laghi di Champlong.
Ecco che dopo un paio di km si scorge l'alpeggio di Champlong con il suo laghetto. Complimeti siete arrivati a 2300m in un'oasi dove la vista delle montagne e la natura vi lasceranno a bocca aperta. Dopo una pausa il percorso continua ancora una leggera salitina per raggiungere il colle che vi porta a Chamois, una splendida vista sul monte Cervino vi accoglierà. Infilatevi nella sella di gesso bianco ed iniziate la discesa verso Chamois. Fate attenzione alle pendenze perche la strada è sempre una poderale e con tutta calma godetevi la discesa. Sulla sinistra potete scorgere l'alpeggio dei Corts ma la strada va a destra e si inoltra nel bosco. Una volta affrontata la discesa nel boschetto giungerete ad un altro alpeggio, quello di Foresus. Da qui prestate attenzione perche la strada da prendere per andare al lago di Lod di Chamois è la seconda sulla destra appena dopo la discesina e procede in piano verso una piccola casetta. Una volta presa la strada dovrete percorrerla in piano per circa 1 km per giungere al fantastico laghetto di Lod. Da qui tutto facile procedete verso l'arrivo della seggiovia e sulla sinistra affrontate la divertente discesa verso l'abitato di Chamois. Una volta giunti in paese riprendete sulla destra dello stabile del comune la strada per La Magdeleine. In pochi minuti raggiungerete la postazione dei gelati arigianali. Ci siamo ancora 400m e ritroverete la strada asfaltata, girate a destra e raggiungete il centro del paese di La Magdeleine. Complimenti!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
ANGUILLARA / ROMA
LA VIA FRANCIGENA E IL PARCO DI VEIO
L’ultima tappa del GTL (o la prima, se si decide di partire in direzione nord: non è mica a senso unico!) sfrutta in gran parte l’itinerario della via Francigena, nell’ultimo tratto del lungo cammino dei pellegrini che arrivavano nella Città Santa. Da Anguillara passiamo per strade poco trafficate nei pressi del Lago di Martignano – a seconda della stagione, sarà più o meno piacevole una sosta per una nuotata – per poi inseguire il corso del torrente Cremera fin dalla bella Valle del Sorbo, dove sorge il Santuario della Madonna del Sorbo. Da qui possiamo seguire la traccia gps e le sporadiche indicazioni della Francigena fino al Parco di Veio, città conquistata dai romani nel periodo regio, le cui tracce rimangono in un importante sito archeologico.
Proseguiamo il nostro cammino di avvicinamento all’Urbe attraverso macchie verdi e ruscelli, per sentieri a volte sconnessi ma sempre affascinanti, fino al borgo di Isola Farnese e alle Cascate della Mola. A questo punto seguiamo ancora il corso del Cremera per strade secondarie fino al punto in cui si tuffa nel Tevere diventandone affluente: siamo ormai alle porte del GRA, che attraversiamo con un sottopassaggio, e nella periferia nord della Capitale: l’ingresso al centro è compito della dorsale Tevere, un’arteria ciclabile che costeggia il fiume offrendo panorami romani inaspettati, da una prospettiva in cui il traffico non arriva. I percorsi per entrare a Roma comprendono tratti di Eurovelo 5 e di Eurovelo 7.
a Empoli, in Val d'Arno
La via Iulia Augusta che, costruita nel 13 secolo a.C. per volere dell’Imperatore Augusto, collegava Roma alla Gallia meridionale. La via unisce Alassio ad Albenga e costituisce una passeggiata storico-naturalistica tra le più suggestive della Liguria, con una strepitosa vista sull’isola Gallinara.
l percorso inizia e finisce dal piazzale di S. Croce, sopra il porto di Alassio. Superati i resti archeologici romani è possibile raggiungere con una piccola deviazione il centro storico medievale di Albenga con la cattedrale, le sue caratteristiche torri medievali e i suoi musei.
Una gita adatta a tutta la famiglia, che uniche benessere e cultura.
in Liguria, ad Alassio, a Toirano, a Borghetto Santo Spirito, ad Albenga, a Finale Ligure, a Noli, a Le Magne, a Loano, vicino al santuario di Monte Carmelo