Tipi Percorsi
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Capanne di Marcarolo e si percorre la S.P. 167 in direzione Piani di Praglia. Si imbocca poi sulla destra una sterrata che porta direttamente a Prato Rondanino dove è possibile visitare il giardino botanico. Si prosegue in discesa in direzione del Comune di Masone. Da qui si raggiunge sulla Strada Provinciale il borgo di Campo Ligure, uno dei Borghi più belli d'Italia (vedi info a parte). Finita la visita al borgo si riprende la via del ritorno seguendo la direzione Capanne di Marcarolo.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Goditi un giro in bicicletta attraverso il centro storico di Malaga e le sue vie che nascondono antichi palazzi, teatri e parchi davvero unici, fino a raggiungere il lungomare con le sue spiagge tranquille. Da qui ci dirigeremo prima verso il Belvedere di Gibralfaro, per ammirare il meraviglioso panorama di Malaga. Poi proseguiremo fino al borgo di Pedregalejo, dove concluderemo la nostra visita con una degustazione presso i famosi "Bagni" Ba?os del Carmen, prima di rientrare al porto.
Durata del tour: 3 ore/3 ore e mezza.
Lasceremo Muelle Uno per dirigerci verso il centro storico di Malaga, attraverso i punti pi? interessanti della citt? fino al mare nella zona de La Malagueta. Quindi, continueremo verso il Palmeto delle Sorprese, fino a raggiungere il centro storico di Malaga.
Visiteremo Calle Larios, la Cattedrale di Malaga, la centrale Piazza della Costituzione, il teatro romano di Alcazaba, la piazza della Merced con la casa natale di Picasso.
A seguire, saliremo con le nostre e-bike sino al Punto Panoramico di Gibralfaro, dove godremo di una splendida vista su Malaga: La Plaza de Toros, Il lungomare marittimo e il Porto Commerciale di Malaga.
Da l? ci dirigeremo verso il borgo peschereccio di Pedregalejo per sostare presso i locali del Ba?os del Carmen, un balneario storico di Malaga, per una degustazione di tapas. Dopodiche' rientreremo al porto e al centro commerciale Muelle Uno.
Il percorso: Muelle Uno - Palmeto delle Sorprese - Cattedrale - Piazza dell'Arcivescovado ? Chiesa di Sant' Agostino ? Museo Picasso ? Chiesa di Santiago ? Teatro romano ? Hotel della cittadella ?Viale del Parco ? Castello di Gibralfaro? Pedregalejo (Ba?os del Carmen) - ritorno al Muelle Uno
Prezzi:
Tour Bicicletta elettrica + Tapa: ? 30
Tour in e-Bike Bosch + Tapas: ? 40
Punto d'incontro: Centro Commerciale Muelle 1
a Malaga, a Málaga, nella Cosa del Sol
L’itinerario si snoda lungo la bella pista ciclabile che costeggia la Dora Baltea e prosegue fino alle colline dei vini DOC «Vallée d’Aoste» Torrette e Fumin. In un quadro paesaggistico di assoluto pregio, sarà possibile immergersi nelle vigne, lungo facili sterrati, per raggiungere la cantina vinicola, dove sarà possibile degustare una selezione di etichette e fare acquisti direttamente in azienda.
Il percorso è ricco di spunti e angoli interessanti, che mostrano il lato rurale dei luoghi attraversati con i meleti e i coltivi tipici di quest’area e offrono al visitatore alcuni splendidi esempi di chiese campestri e caseforti medievali.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
La dolce campagna costellata da masserie e pajare, le spiagge selvagge lungo la costa, le pinete sul mare nei parchi al profumo della macchia mediterranea, i borghi e le piccole marine che custodiscono storie antiche e capolavori non solo barocchi: è una straordinaria avventura pedalare nelle terre del Salento, partendo da Lecce per toccare Galatina, la patria del tarantismo, e immergersi poi nei parchi di cui è ricca la costa che si affaccia sul mare Ionio.
Tra un borgo e l'altro, si alternano così il Parco naturale di Ugento, il Parco di Punta Pizzo e Isola di Sant'Andrea, il Parco di Portoselvaggio, l’Area marina protetta di Porto Cesareo, la Riserva della Palude del Conte, la Riserva del litorale Tarantino, fino alla foce del fiume Chidro.
Si entra poi nella terra del Primitivo toccando Manduria e Avetrana per far ritorno poi a Lecce.
La ciclovia completa e i 5 percorsi ad anello
La Ciclovia del Salento Ionico è il percorso completo per esplorare questo territorio, si tratta di un percorso ad anello alla portata di tutti che si sviluppa in poco più di 300 chilometri in sei tappe consigliate.
Il percorso principale, lungo 305,8 km, è per l'82% su asfalto e il 18% su sterrato, con traffico di bassa intensità su quasi tutto l'itinerario, tranne che in luglio/agosto sui tratti di litoranea.
Tappa A01 - da Lecce a Nardò
Tappa A02 - da Nardò a Ugento
Tappa A03 - da Ugento a Gallipoli
Tappa A04 - da Gallipoli a Torre Lapillo
Tappa A05 - da Torre Lapillo ad Avetrana
Tappa A06 - da Avetrana a Lecce
Sovrapposti per una buona parte all'itinerario principale, sono cinque i percorsi ad anello che permettono di fare delle escursioni di una giornata o di organizzare su misura il proprio viaggio in bici:
Escursione E-01 - Pedalare da Ugento verso le sue lunghe spiagge
Escursione E-02 -Da Gallipoli alla scoperta di borghi e masserie dell'entroterra salentino
Escursione E-03 - Da Nardò verso Gallipoli tra muretti a secco e il mare
Escursione E-04 - Da Porto Cesareo pedalando guardando il mare di verde e di blu
Escursione E-05 - Il tour intorno a Manduria alla scoperta delle risorgive e della Salina dei Monaci
Lecce
Lecce è la città pugliese conosciuta come la "Firenze del Sud" per la sua straordinaria bellezza barocca.
E' una città che incanta e merita di essere esplorata in bicicletta per scoprire il suo ricco patrimonio artistico e architettonico.
Pedalando per le sue stradine strette e suggestive, potrai ammirare le magnifiche chiese barocche, i palazzi storici e le piazze incantevoli che caratterizzano il centro storico di Lecce. La bicicletta ti permetterà di muoverti agilmente tra i monumenti più importanti, come la Basilica di Santa Croce, il Duomo e l'Anfiteatro Romano.
Lecce è circondata da una campagna che ti stupirà in tutte le stagioni e ricca di antichi uliveti e vigneti. Pedalare tra le strade della campagna salentina ti offrirà la possibilità di scoprire la vera essenza della Puglia.
Infine, Lecce è una città vivace e accogliente, ricca di tradizioni culinarie e culturali che potrai scoprire lungo il tuo viaggio in bicicletta. Fermati in una trattoria locale per assaggiare le prelibatezze della cucina salentina e immergiti nell'atmosfera unica di questa città che sa conquistare il cuore di chiunque la visiti.
Pedalare per le strade di Lecce sarà un'esperienza indimenticabile che ti lascerà con ricordi preziosi da portare con te per sempre.
Uscendo dalla città si incontra il primo importante punto di interesse di questa ciclovia: l'area archeologica di Rudiae.
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nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Vuoi vivere un'esperienza unica in bici tra i vigneti del Monferrato? Questa è l'esperienza che fa per te.
Puoi noleggiare le e-bike da Nizza Monferrato e fermarti per una degustazione alla cantina La Barbatella che propone un assaggio di 3 Vini base e 2 Cru abbinati a piccoli assaggi delle eccellenze gastronomiche del territorio.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Il percorso Alta Langa Verde è un itinerario cicloturistico immerso nel cuore dell’Alta Langa piemontese, ideale per gli amanti della bicicletta elettrica (e-bike), del turismo lento e della natura incontaminata. L’anello attraversa alcuni dei borghi più affascinanti del territorio, offrendo panorami mozzafiato, salite dolci tra le colline e discese panoramiche verso la Valle Bormida.
Il punto di partenza e di passaggio principale è Bergolo, noto come il "paese di pietra", uno dei più piccoli e suggestivi comuni del Piemonte. Da qui si sale dolcemente lungo le colline panoramiche che dominano l’Alta Langa, circondati da boschi, vigneti e noccioleti. Il percorso prosegue in direzione Levice, altro borgo tipico che conserva il fascino rurale e autentico di queste terre.
Dopo Levice, l’itinerario scende nella Valle Bormida, attraversando paesaggi verdi e silenziosi, dove è possibile fare una pausa rigenerante vicino ai corsi d'acqua o in piccoli agriturismi locali. Da qui, si risale su altre colline, seguendo un tracciato ad anello che permette di esplorare a fondo il paesaggio variegato e ricco di biodiversità dell’Alta Langa.
Il percorso è perfetto per una gita in e-bike di una giornata o come tappa di un weekend cicloturistico. È adatto a ciclisti di livello intermedio ed è segnalato lungo tutto il tragitto. L’Alta Langa Verde è più di un semplice itinerario: è un invito a scoprire un territorio autentico, attraverso un'esperienza di mobilità dolce, ecoturismo e connessione con il paesaggio.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Pedalare tra le colline delle Langhe su un'e-bike è come intraprendere un viaggio attraverso un paesaggio dipinto con sfumature di viola, il colore che richiama i pregiati vini della regione. Mentre vi muovete silenziosamente tra vigneti ordinati e antichi borghi, l'aria fresca e profumata di uva matura vi avvolge, risvegliando i sensi e nutrendo l'anima. Il dolce ronzio della pedalata assistita si fonde armoniosamente con i suoni della campagna, permettendovi di affrontare ogni salita con determinazione. Ogni curva rivela un nuovo panorama mozzafiato, ogni borgo racconta storie di un passato glorioso e di un presente dedicato all'eccellenza enologica.
Barolo
Barolo, prima tappa del vostro tour, vi accoglie con il suo maestoso castello, sede del WiMu, uno dei più prestigiosi musei del vino al mondo. Passeggiate per le vie del centro storico, immergendovi nell'atmosfera di quello che è considerato il "re dei vini".
Castiglione Falletto
Castiglione Falletto si distingue per il suo imponente castello medievale, con la torre centrale visibile da chilometri di distanza. Il borgo offre panorami mozzafiato sui vigneti circostanti e l'opportunità di degustare alcuni dei migliori vini della regione.
Serralunga d'Alba
Serralunga d'Alba vi sorprenderà con il suo castello dalle linee slanciate, unico nel suo genere nelle Langhe, che ricorda i donjons francesi. Il borgo antico, arroccato sulla collina, merita una visita approfondita.
Sinio
Sinio, piccolo gioiello nascosto, vi offre un momento di tranquillità. Ammirate la chiesa parrocchiale e godetevi la pace di questo angolo meno turistico delle Langhe.
Albaretto della Torre
Albaretto della Torre, con la sua caratteristica torre medievale, segna l'ingresso nell'Alta Langa. Da qui, potete ammirare un panorama che spazia dalle colline del Barolo fino alle Alpi.
Da Albaretto a Pedaggera e Roddino
La strada da Albaretto a Pedaggera e Roddino vi regala alcuni dei paesaggi più suggestivi del percorso. Pedalate tra noccioleti e primi vigneti d'alta quota, godendovi il silenzio e la bellezza incontaminata di queste terre alte.
Roddino
Roddino, borgo di confine tra Bassa e Alta Langa, è il luogo ideale per una pausa ristoratrice. Non perdete l'occasione di assaggiare i formaggi locali e il tipico "Murazzano DOP" che viene prodotto a poca distanza da qui.
Monforte d'Alba
Monforte d'Alba vi accoglie con il suo fascino medievale. Arrampicatevi fino all'auditorium Horszowski, un gioiello architettonico che ospita concerti estivi all'aperto. La piazza del paese offre una vista panoramica indimenticabile.
Novello
Novello, ultima tappa del vostro viaggio, vi invita a rilassarvi e a riflettere sull'esperienza vissuta. Visitate la Bottega del Vino per un ultimo assaggio della Nascetta, vino bianco autoctono, prima di concludere il vostro tour.
L'esperienza
Questo percorso di 52 km, noto come "Barolo Viola", è un'avventura che richiede una buona preparazione fisica, data la lunghezza e il dislivello. L'itinerario, supportato dall'app BikeSquare e segnalato da appositi cartelli stradali, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo. Partendo e tornando a Novello, attraverserete alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, immergendovi completamente nella ricca cultura enogastronomica della regione. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio unico al mondo, dove ogni pedalata è un tributo alla bellezza della natura e all'ingegno umano.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Breve percorso MTB tra il santuario di Costa San Gallo e San Giovanni Bianco
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Il percorso verso il Monte Fraiteve è un'avventura entusiasmante di circa 30 km, ideale per gli amanti della mountain bike in cerca di una sfida impegnativa. Partendo da Pragelato, il percorso inizia con una salita moderata, immergendosi nei boschi alpini e attraversando prati verdi.
Man mano che si sale, i panorami diventano sempre più spettacolari, con viste che si aprono sulle valli sottostanti e sulle cime circostanti. La salita continua fino a raggiungere la punta della cabinovia del Monte Fraiteve, il punto più alto del percorso, a oltre 2.700 metri di altitudine. Da qui, la vista è mozzafiato
Dopo aver ammirato il panorama e ricaricato le energie, inizia la discesa. Questo tratto è tecnico e richiede attenzione, con pendenze ripide e curve strette che mettono alla prova le abilità dei ciclisti. La discesa offre anche emozioni adrenaliniche, con tratti veloci e sezioni rocciose che richiedono precisione.
Il percorso si conclude ritornando a Pragelato, completando un anello che combina la bellezza naturale delle Alpi con una sfida ciclistica intensa.
in Val Chisone, a Pragelato
Esplorare le colline delle Langhe in sella a un'e-bike è come sfogliare un libro vivente di storia, natura e cultura. Mentre pedalate, il paesaggio si trasforma in un caleidoscopio di sensazioni: filari di viti si alternano a borghi medievali, e ampie vedute si aprono su orizzonti mozzafiato. Il leggero ronzio della pedalata assistita si fonde con i suoni della natura, permettendovi di affrontare ogni salita con agilità e godere appieno del viaggio. L'aria, intrisa di profumi di uva matura e terra fertile, vi avvolge, stimolando i sensi e risvegliando lo spirito. Ogni tappa diventa un'opportunità per immergersi nella ricca tradizione enogastronomica locale, assaporando l'essenza di una terra dove passato e presente si intrecciano armoniosamente. Questo percorso non è solo un viaggio attraverso lo spazio, ma anche attraverso il tempo, promettendo di lasciare ricordi indelebili e il desiderio di tornare per scoprire ancora.
La Morra
La Morra, conosciuta come il "balcone delle Langhe", vi accoglie con viste spettacolari che spaziano dalle colline circostanti fino alle Alpi. Dal belvedere, potrete ammirare un panorama mozzafiato, cercando di individuare castelli e campanili dei comuni vicini. Non perdete l'occasione di visitare la Panchina Rossa nella borgata Santa Maria, un punto panoramico unico. Pedalando tra le borgate, sarete completamente immersi nei vigneti, scoprendo gioielli nascosti come il maestoso cedro del Libano, un albero secolare che domina il paesaggio. La Morra è anche rinomata per le sue cantine, molte delle quali offrono visite e degustazioni di vini DOC e DOCG, alcuni certificati biologici.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, è una tappa imperdibile. Il borgo, dominato dal Castello Falletti, ospita il WiMu (Museo del Vino), un'esperienza interattiva che vi guiderà alla scoperta della cultura enologica della regione. Passeggiate per le strette vie del centro storico, fermandovi nelle numerose enoteche per degustare il pregiato "re dei vini". Non dimenticate di visitare il curioso Museo dei Cavatappi, che offre una prospettiva unica sulla storia del vino.
Novello
Novello, punto di partenza e arrivo del vostro tour, vi accoglie con la sua quiete affascinante. Esplorate il centro storico, percorrendo il belvedere con le sue terrazze panoramiche che offrono viste mozzafiato sulle colline circostanti. Non partite senza aver assaggiato la Nascetta, un vino prodotto da un vitigno autoctono riscoperto di recente, presso la Bottega del Vino locale. Novello è il luogo perfetto per concludere il vostro viaggio, rilassandovi e riflettendo sulle meraviglie che avete scoperto durante il percorso.
L'esperienza
Questo itinerario di 26 km è un'avventura accessibile a tutti, grazie alle e-bike che rendono agevole anche i tratti più impegnativi. Il percorso autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove preferite. Partendo e tornando a Novello, attraverserete alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, immergendovi completamente nella ricca cultura enogastronomica della regione. È un viaggio ecosostenibile che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio unico al mondo, dove ogni pedalata è una carezza all'anima e un tributo alla bellezza della natura e all'ingegno dell'uomo. Un'esperienza che vi lascerà con il desiderio di tornare, per esplorare ancora e ancora queste colline magiche.
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Pedalare tra le colline della Langa del Barbaresco su un'e-bike è un'avventura emozionante che si può vivere anche in mezza giornata. Partendo dal punto di noleggio BikeSquare a San Rocco Seno d'Elvio, questo percorso vi immerge nel cuore di un territorio unico al mondo, patrimonio UNESCO. Mentre avanzate dolcemente, i rinomati vigneti di Nebbiolo si estendono a perdita d'occhio, offrendo viste mozzafiato ad ogni svolta. L'aria fresca, intrisa di profumi di uva e terra, vi avvolge, risvegliando i sensi e nutrendo lo spirito. Ogni borgo che incontrerete lungo il cammino narra storie di antiche tradizioni vinicole e di un paesaggio plasmato dalla passione e dal lavoro umano.
Barbaresco
Barbaresco, cuore pulsante della denominazione omonima, vi accoglie con la sua imponente torre medievale. Salite in cima per godere di una vista spettacolare sui vigneti circostanti, che si estendono fino all'orizzonte. Non perdete l'occasione di visitare l'Enoteca Regionale del Barbaresco, dove potrete degustare e acquistare i migliori vini della zona. Passeggiate per le strette vie del borgo, ammirando le antiche case in pietra e respirando l'atmosfera autentica di questo gioiello enologico.
Neive
Neive, annoverato tra i Borghi più Belli d'Italia, vi stupirà con il suo fascino medievale perfettamente conservato. Perdetevi tra i vicoli acciottolati del centro storico, ammirando i palazzi nobiliari e le chiese antiche. Fate una sosta in Piazza Italia, cuore pulsante del paese, e visitate la Torre dell'Orologio per una vista panoramica mozzafiato. Neive è anche famosa per la produzione del Barbaresco: non mancate di visitare una delle storiche cantine del borgo per una degustazione.
Treiso
Treiso, arroccato su una collina, offre alcuni dei panorami più suggestivi della Langa. Fate una sosta alla chiesa parrocchiale di San Lorenzo, esempio di architettura barocca piemontese. Da qui, potrete ammirare una vista che spazia dalle colline del Barbaresco fino alle Alpi in lontananza. Non mancate di visitare il "Rocche dei Sette Fratelli", un belvedere naturale che regala scorci mozzafiato sulla valle sottostante e sui vigneti che la circondano.
L'esperienza
Questo itinerario circolare di 27 km, con partenza e arrivo a San Rocco Seno d'Elvio, è un'esperienza alla portata di tutti grazie alle e-bike che facilitano anche i tratti più impegnativi. Il percorso autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi consente di esplorare in autonomia, con la libertà di fermarvi quando e dove desiderate. Pedalando attraverso alcuni dei paesaggi più incantevoli delle Langhe, patrimonio UNESCO, vi immergerete nella bellezza naturale e nella ricchezza culturale di questa regione unica. Questo viaggio combina il piacere del cicloturismo con la scoperta di un territorio straordinario, offrendo un'esperienza indimenticabile in cui ogni pedalata è un'opportunità per connettersi con la storia, la natura e le tradizioni delle Langhe del Barbaresco. Che siate appassionati di vino, amanti della natura o semplicemente in cerca di un'avventura fuori dal comune, questo tour in e-bike vi regalerà ricordi indelebili e il desiderio di tornare presto in queste terre magiche.
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Parte da Lecce, capitale del Barocco, la prima tappa della Ciclovia del Salento Ionico. Ed è subito un viaggio tra storia e natura: appena usciti dalla città scorrono l'area archeologica di Rudiae con il suo anfiteatro, la strada fiabesca della Valle della Cupa e la chiesetta rurale della Madonna della Neve. Poi si entra nella Grecìa Salentina, toccando Sternatia e Soleto, per fermarsi a Galatina per ammirare i magnifici affreschi della Basilica di Santa Caterina d'Alessandria e le ataviche suggestioni delle tarantate.
Si arriva a Nardò che si presenta con il suo borgo antico ricco di storia.
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Questo percorso, che attraversa sia l'Appennino Ligure sia quello Piemontese, ripercorre in gran parte le strade dell'Appennino Bike Tour (promosso dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, Confcommercio Imprese per l’Italia, Confcommercio Ascom Bologna e Vivi Appennino e per la prima volta viene percorso istituzionalmente nel 2017 dai rappresentanti di Istituzioni del territorio portando il drappo tricolore da Municipio a Municipio). Il Giro nasce con il progetto di una Ciclo-Via d’Italia attraverso le strade secondarie dell’Appennino.
La partenza avviene nel punto di noleggio Bike Square di Cabella Ligure, di qui percorrendo la statale 140 si attraversa iL comune di Albera Ligure e da qui si gira a sinistra e si attraversa il centro abitato di Rocchetta Ligure. Da qui il percorso si fa più impegnativo ma decisamente piu' panoramico attraverso i comuni di Roccaforte Ligure e di Isola del Cantone. Qui l'impegno è discontinuo ma elevato. Il panorama e la natura incontaminata fanno presto dimenticare la fatica. Attraversato l'abitato di Isola del Cantone si prosegue verso Ronco Scrivia (uno dei 40 comuni tappa del tour tra cui Brallo di Pergola). Da qui si entra nel Comune di Vobbia facente parte del Parco Regionale Naturale dell'Antola. Attraversato l'abitato del piccolo comune di Vobbia, si imbocca la strada sp.81 che si trova a circa a metà tra l'abitato di Vobbia e la localita' Mulino di Salata di Mongiardino Ligure, luogo di confine tra Liguria e Piemonte, sulla strada che conduce in Val Borbera. Attraversato un ponte e superato sulla sinistra il bivio per Arezzo, si costeggia sulla destra, il torrente Vallenzona, costeggiando piccoli borghi rurali. Il territorio e' scarsamente popolato, la strada attraversa una serie di macchie boschive, in prevalenza di latifoglie, interrotte da zone prative. Il fondo e' in buono stato fino a Vallenzona .
Benché la meta sia ancora lontana, appare gia' la Cappella di San Fermo, altissima sul monte. Qui oltre ad entrare nel territorio Piemontese e nel neonato Parco dell'alta Val Borbera, si attraversano i comuni di Mongiardino Ligure e di Carrega Ligure. Il Valico di San Fermo si trova sotto la Cappella di San Fermo (1177 m) che e' raggiungibile grazie ad un ripido sentiero. Da qui si gode di una spettacolare vista sull'Appennino e sulle Alpi Occidentali. Il valico e' posto sul crinale dell'Antola, lungo un'antica via del sale. Da qui si torna al punto di noleggio di Cabella Ligure.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Si entra nella Grande Bellezza dell'Appia Antica. Si parte dal Circo Massimo, si attraversa il Parco dell'Appia Antica con il suo paesaggio bucolico e la sua storia millenaria. Si percorre prima il Parco della Caffarella con i suoi sepolcri, i suoi templi e le sue sorgenti. Da lì, passeggiando lungo l'antica Via Latina con i suoi vicoli e i suoi acquedotti, si arriva al Parco degli Acquedotti.
Il Parco degli Acquedotti è un unicum, qui si possono ammirare le maestose arcate dell'acquedotto Claudio e degli altri 7 acquedotti che si sovrappongono uno sull'altro. Da lì, attraversando l'Appia Nuova, si arriva sulla "Regina Viarum", ammirando la Villa dei Quintili, Capo di Bove, Santa Maria Nova, la Tomba di Cecilia Metella, il Circo di Massenzio, le Catacombe di San Callisto, eccetera. Un tour immersivo nella campagna romana in un museo a cielo aperto. Roma e la sua Grande Bellezza.
a Empoli, in Val d'Arno
Questo percorso consente di spostarsi da un punto di noleggio ebike all'altro, così da avere a disposizionenon soltanto gli itinerari e le tracce GPS che prevedono partenza da Chiusano San Domenico, ma anche quelli con origine alla Ciclostazione Avellino in Contrada San Lorenzo, ad Atripalda.
Questo itinerario può essere effettuato indifferementemente in un senso o nell'altro, a seconda del punto di noleggio in cui vi trovate. La traccia GPS è lunga poco più di 16 km e richiede un tempo di percorrenza di circa 2 ore, se viene percorsa da Atripalda a Chiusano San Domenico; occorrerà, invece circa 1 ora se invece viene percorsa in discesa, quindi da Chiusano San Domenico ad Atripalda.
La strada non presenta alcun tipo di difficoltà, perciò, può essere affrontato con tutti i tipi di e-bike a noleggio disponibili: city, trekking e e-MTB full suspesion. Seguendo la traccia GPS, eviterete di passare per la più trafficata Strada Statale 7, conosciuta anche come Vecchia Ofantina, preferendole un itinerario più piacevole da seguire e con meno rischi.
La descrizione che segue è stata realizzata ipotizzando la partenza dal punto di noleggio di Atripalda, presso la Ciclostazione Avellino. Qualora, invece, partiste dal punto di noleggio di Chiusano San Domenico, tutte le informazioni restano valide, invertendone - naturalmente - la loro natura.
Lasciata alle vostre spalle la Ciclostazione Avellino, vi basterà pedalare in sella alle vostre ebike solo per 1 km per abbandonare il vivace traffico della città di Atripalda e immettervi, dopo 200 metri di salita, sulla SP5.
Per quasi 4 km potrete godervi in totale relax la bellezza di pedalare su una strada per nulla difficile, fatta di piacevoli saliscendi con piccole e brevi salite seguite da corti tratti in discesa. Pur essendo stata sostituita dal più veloce e comodo raccordo autostradale, questa strada collega Atripalda e Serino e, perciò, può essere interessata da traffico veicolare: tenetevi sulla destra in fila indiana e prestate attenzione.
Dopo 3,7 km il navigatore vi chiederà di imboccare a sinistra per imboccare la SP17. Qui inizia una salita di 2 km, priva di pendenze impegnative. Giunti al termine della salita, potrete godere di un bellissimo panorama sulla valle del Sabato e su alcuni magnifici vigneti. Proprio qui, da questi filari, si ottengono alcuni dei vini più pregiati di Irpinia, in particolar modo il Fiano di Avellino. Se ne avete voglia e se avete tempo, esplorate i dintorni alla ricerca dei paesaggi più belli.
Una bella discesa vi condurra prima a Sorbo Serpico e poi a Salza Irpina, dove dovrete affrontare una breve ma irta salita per uscire dal centro abitato e girare a destra. Per 500 metri pedalerete sulla SS7, con il centro abitato di Salza Irpina sulla vostra destra, prima di svoltare a sinistra e immettervi su una strada secondaria a traffico zero. Rilassatevi e godetevi la piacevole salita (2 km) in sella alla vostra bici a pedalata assistita. Attraverserete un fitto e lussureggiante bosco di faggi e castagni mantenendo una pendenza sempre regolare e decisamente pedalabile. Quando passerete al di sotto di un cavalcavia e il bosco lascerà spazio a uno splendido panorama, vorrà dire che la salita sarà quasi finita. Alla vostra sinistra avrete un'ampia veduta sull'Irpinia, con il Parco del Partenio, Montevergine e tanti piccoli paesi; a sinistra vigneti, campagne e la bellezza del Monte Tuoro.
Alla fine della strada, svoltate a destra per immettervi sulla SP39 che vi condurrà fino a Chiusano San Domenico. Quando giungerete a un bel vedere (purtroppo transennato a causa di una frana quando è stata scritta questa scheda informativa), vorrà dire che state entrando nel paese. Proseguite sempre dritto, superate Borgo Ripa (l'antico centro storico di Chiusano San Domenico, dimora del giornalista Carlo Nazzaro), la piazza del Paese) e siete arrivati. Sulla destra noterete l'insegna arancione di Reveló, il punto di noleggio e bike a Chiusano San Domenico della Ciclostazione Avellino.
Un percorso studiato per toccare uno dei punti più conosciuti del Monferrato: la Torre dei Contini, punto panoramico di estremo fascino.
Concedetevi una visita a questo splendido sito e salite in cima alla torre per godervi una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Coloratissimo percorso ad anello con partenza dall’Azienda Agricola “Tojo Winery”, nota per la produzione di ottimi vini Moscato e Barbera, ma non solo…..
Canelli e la Torre dei Contini
La traccia partirà in discesa fino ad imboccare una panoramica strada sterrata che vi condurrà attraverso i vigneti. Una sosta con foto, qui, merita davvero.
Ripreso l’asfalto in discesa, il percorso si snoderà attraverso un dedalo di stradine secondarie fino a raggiungere l’abitato di Calosso in prossimità della sua frazione principale, la Piana del Salto.
Proseguendo verso la Frazione Sant’Antonio di Canelli, il percorso vi obbligherà ad una svolta in prossimità dell’omonima chiesetta.
Da qui potrete anche decidere di procedere dritti e poi a sinistra abbandonando il percorso per seguire la traccia denominata A05, allungando notevolmente il tour in favore di un’escursione più completa nel paesaggio circostante.
Rimanendo, invece, sul percorso A08, raggiungerete in breve tempo lo svincolo per la Torre dei Contini.
In prossimità di un caseggiato viola potrete imboccare la stradina sterrata che, a piedi, vi farà raggiungere questo particolare monumento.
La Torre, risalente al 1617, delimitava i confini del comune e fungeva da vedetta militare.
Da qui, è possibile avere una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante, scorgendo il perfetto incontro tra le colline del Monferrato e quelle della Langa astigiana.
Proseguendo il percorso previsto tornerete ad imboccare uno sterrato.
Prestate attenzione all’ultima parte, piuttosto ripida.
Il paesaggio, da qui, vale sicuramente la fatica!
La traccia vi porterà anche a raggiungere quello che in dialetto piemontese viene chiamato “ciabot”, ovvero un piccolo cascinotto immerso nelle vigne un tempo usato come ricovero attrezzi.
Da qui avrete una visuale entusiasmante su tutto il paesaggio sottostante, a cavallo tra Canelli e Santo Stefano Belbo.
La cittadina di Canelli è un piccolo centro di una decina di migliaia di abitanti che sorge in prossimità del confine più a sud del Monferrato Astigiano, a pochi passi dalla provincia di Cuneo.
Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia.
La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perchè completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi di quello che oggi è Castello Gancia.
(A fine tour, prendetevi un po’ di tempo per visitare questa parte della città)
Il Castello di Canelli fu protagonista di una storia piuttosto travagliata. Nato presumibilmente all’inizio dell’undicesimo secolo, in origine il Castello di Canelli aveva lo scopo di difendere le strade che da Asti portavano fino a Savona, fondamentali per i traffici mercantili.
Successivamente la fortezza è stata testimone di molte lotte e battaglie che ne hanno causato ripetute distruzioni e ricostruzioni, fino al 1929 quando il Castello venne acquistato dalla famiglia Gancia e trasformato in una grande dimora nobile. Ancora oggi il castello domina la cittadina dall’alto e mostra ai canellesi e ai visitatori il suo bell’aspetto di villa settecentesca.
Come abitazione privata della Famiglia Gancia il castello non è purtroppo visitabile, resta comunque doveroso almeno un passaggio per ammirarlo dall’esterno.
L’Asti Spumante è il simbolo di Canelli e con esso lo sono anche i luoghi dove il vino prende forma. Le Cattedrali Sotterranee si trovano nel Borgo e rappresentano, in un certo senso, la controparte sepolta della cittadina. Queste, sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2014.
Stiamo parlando di cantine antiche e incredibilmente grandi, dove i pregiati vini della zona vengono portati a riposare e dove sviluppano le loro peculiarità. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno capo a quattro grandi storiche case vinicole: Bosca, Contratto, Gancia e Coppo. Seppur con modalità differenti, tutte le 4 aziende rendono visitabili al pubblico i propri tesori.
Proseguendo lungo la traccia, il percorso vi ricondurrà presso l’Azienda Tojo, dalla quale siete partiti.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Questo spettacolare itinerario consente di pedalare attraverso gli splendidi paesaggi della Valle d'Itria e delle Murge Orientali; si parte dal punto noleggio di Martina Franca e superato Locorotondo ci si immette sul lungo percorso sterrato della ciclovia dell'acquedotto attraversando il panoramico Canale di Pirro; al termine si attraversa la frazione di Coreggia e dopo pochi chilometri di giunge ad Alberobello "patrimonio Unesco"; si riparte attraversando altri tratti sterrati si giunge nuovamente a Locorotondo dove è possibile apprezzare uno splendido panorama sulla Valle d'Itria. Al termine dell'escursione ci si ferma in una tipica masseria per assaporare prodotti tipici a km zero.
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
La partenza e' il punto di noleggio Bike Square di Cabella Ligure. Da qui proseguendo lungo la provinciale 140, si arriva in prossimità dell’abitato di Albera Ligure dal quale inizia la Valle dell’Albirola. Dopo il ponte di ferro inizia una piccola strada secondaria asfaltata che conduce alle frazione di Santa Maria – Vendersi. Percorrendola si arriva in un suggestivo borgo, con le case in pietra e il seicentesco mulino ad acqua di Santamaria, raggiungibile tramite un sentiero acciottolato che prosegue fino al laghetto che alimenta il Mulino dove si trova una piacevole area dove sostare. Proseguendo sull'anello, dopo alcuni tornanti, si raggiunge Santa Maria dove fare un'interessante passeggiata tra le suggestive case in pietra, un antico lavatoio e vedere la chiesetta dedicata alla Madonna della Neve. Riprendendo il percorso si arriva a Vendersi, un piccolo borgo ben valorizzato dai suoi abitanti con addobbi floreali. Qui è possibile vedere la Chiesa dei Santi Matteo e Fortunato, risalente al IX secolo, costruita sulle rovine dell' Abbazia di Vendersi, tra le più antiche fondazioni monastiche della zona. Da qui si gode di una vista mozzafiato sulla Valle Borbera. Lasciato l’abitato di Vendersi, dopo pochi chilometri si raggiunge Pallavicino e infine il castello di Borgo Adorno edificato nel 1100 dagli Spinola, oggi Casa Museo della pittrice Clemen Parrocchetti. Da qui il percorso è particolarmente panoramico. Si raggiunge localita' Campana e si ritorna nella strada provinciale verso Cantalupo Ligure, passando per la località di Pertuso, nota quale punto di partenza del suggestivo trial denominato Le porte di pietra. Da qui si può ammirare un suggestivo canyon, lungo alcuni chilometri e contraddistinto da una natura molto aspra dominata da spettacolari formazioni rocciose, purtroppo noto anche per tristi episodi legati alla seconda guerra mondiale. Prima di ritornare a Cabella Ligure vale la pena salire sul suggestivo ponte di ferro e attraversare il fiume dal quale prende il nome lo splendido territorio di questa vallata tra Piemonte e Liguria.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Arquata Scrivia e si attraversa il centro abitato in direzione del sito archeologico dell'antica città di Libarna, uno dei principali in Piemonte per ricchezza di reperti quali l'anfiteatro, il teatro, i quartieri abitativi con alcune strade urbane e la ricostruzione tridimensionale delle terme, delle porte urbane e del foro pubblico. Terminata la visita si ritorna ad Arquata e si raggiunge via Don Minzoni e a seguire la strada Comunale per Partolungo, una frazione di Gavi. E' una bella strada che attraverso una zona boscosa e tranquilla, località Pratolungo, arriva alla Strada Provinciale 161. Si attraversa, si sale in direzione Lungarola e si svolta prendendo la curva a sinistra. Si prosegue curvando a sinistra e ritprnando sulla S.P. 161 per raggiungere il suggestivo Centro Storico di Gavi, d'interesse turistico per le numerose testimonianze storiche tra le quali la Chiesa romanica di S. Giacomo, il Palazzo Municipalee l'antica porta della città risalente al XVI sec. Non mancano a Gavi i numerosi prodotti tipici locali tra i quali spiccano l'omonimo vino Gavi doc tra i bianchi italiani più rinomati e gli amaretti di mandorle dalla ricetta esclusiva. A strapiombo sul borgo antico di Gavi si erge l'omonima Fortezza cinquecentesca, su di una rocca naturale, oggi visitabile come struttura museale. Terminata la visita a Gavi si ritorna ad Arquata imboccando Via Piona e attraverso un percorso anche in parte sterrato, raggiungendo nuovamente la località di Pratolungo e ritornado sul percorso di andata. Ad Arquata non può mancare una visita all'antico Centro Storico tra cui spiccano la Via Interiore dove numerosi vicoli sono arrichiti con portali di pietra databili tra il XIII e XV secolo e di archi a sesto acuto. Tra gli edifici si nota la casa Gotica contraddistinta da un' originale struttura lignea con tamponamento murario. Dopo una sosta golosa in uno dei numerosi locali cittadini si rientra nel punto di noleggio di Bike Square.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera