Tipi Percorsi
Il tour inizia con un giro panoramico sulla suggestiva Val Bormida, incorniciata dalle maestose Alpi. Il percorso, di livello medio, offre un'esperienza adatta a tutti i ciclisti .
Dopo una salita iniziale, si raggiunge Roccaverano, un borgo incantevole con un centro storico suggestivo, perfetto per immergersi nell'atmosfera autentica della zona.
Proseguendo, si arriva alla Torre di Vengore, da cui si gode di una vista mozzafiato sull'intera area circostante, dall'arco alpino alla valle Bormida fino alla pianura. La Torre di Vengore è una maestosa struttura con base quadrata, associata a una leggenda locale che narra di abitanti di Roccaverano desiderosi di eguagliare la potenza regale.
Dopo la visita alla torre, si continua con una discesa panoramica fino al Parco Quarelli, noto per le sue statue e per una tappa culturale interessante lungo il percorso.
Successivamente, si raggiunge il punto di ristoro presso Ca' Bianca, dove si possono ricaricare le energie e gustare specialità locali.
Dopo il ristoro, il tour prosegue con la visita al centro storico di Mombaldone, caratterizzato dalle sue strette stradine e dai suoi edifici storici.
Infine, si conclude con una salita verso Cascina Bertolotto, offrendo panorami mozzafiato lungo il ritorno.
In sintesi, il tour combina sfide ciclistiche con bellezze naturali e culturali, offrendo un'immersione completa nell'atmosfera suggestiva del Monferrato.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Un percorso facile, non fatevi spaventare dai suoi 76 km!
Il tour si sviluppa principalmente su strade secondarie asfaltate, 10km circa sono sono su strade bianche.
Potrete pedalare in mezzo alla natura e attraversare piacevoli centri urbani del cremasco.
La chicca di questo giro?
Raggiungere i luoghi dove è stato girato il film di Guadagnino 'Chiamami col tuo nome'.
Sarà come pedalare sul set di un film...e che film, un film da Oscar!
Si parte da Trescore Cremasco dove potete noleggiare le bici elettriche dal nostro noleggiatore.
Il percorso vi porta verso Casaletto Vaprio per proseguire verso nord e vi permette di vedere, prima di raggiungere Capralba, la zona del fontanile di Quarantina.
Continuando a pedalare sulle strade che attraversano la campagna raggiungerete Sergnano e poi Ricengo. Da qui potrete fare una breve deviazione per raggiungere il Lago dei Riflessi, altra indimenticabile location del film di Guadagnino.
Si prosegue verso sud per arrivare a Crema. I giardini di Crema, il centro storico, Piazza Duomo: tutti luoghi su cui si è fermato l'occhio del regista. Pedalando potrete arrivare in Piazza San Giovanni XXIII per uscire dal centro abitato percorrendo via Macallè. State per raggiungere Moscazzano e in particolare la Villa Albergoni dove sono state girate le scene nella casa estiva del protagonista di 'Chiamami col tuo nome'. Mentre siete qui non potete proseguire ancora un po' per ammirare il Santuario Madonna dei Prati.
Siete pronti per tornare indietro ripercorrendo la stessa strada per poi svoltare a sinistra verso San Carlo.
Qui si prosegue sulla pista ciclabile della Gronda Nord fino alla zona industriale di Cremosano e alla santella posta lungo il canale Vaccheli si può svoltare a sinistra per proseguire fino a Nosadello. Dopo aver pedalato sul lungo e bel tracciato sulla strada bianca si può svoltare a destra in direzione Pandino. A Pandino, nel centro del paese, sarà possibile visitare il Castello. Risale al XIV secolo e fu residenza di caccia della famiglia Bernabò. Se non riuscite a visitarlo non fatevi mancare un foto ricordo davanti al monumento dei Vittorio Emanuele III.
La strada del ritorno prosegue tra vecchi cascinali e borghi di campagna: pedalando in tranquillità sarà facile immaginare la vita di questi luoghi anche solo 50 anni fa. Incontrerete le Cascine Gandini (Casine Gandine in dialetto cremasco): si tratta di una frazione del comune di Palazzo Pignano. Cascine Gandini è un piccolo borgo agricolo di antica origine, appartenente al territorio cremasco e dista 1,54 chilometri dal comune capoluogo.
Passando da Torlino Vimenrcati si percorrerà un ultimo tratto di strada bianca immersi nelle pianura Cremasca passando affianco ad una Cascina e ad un Caseificio molto conosciuti nel Territorio (Erdi Carioni) con spaccio prodotti annesso.
Infine si raggiunge Santo Stefano per rientrare a Trescore Cremasco.
a Crema, in Lombardia, a Treviglio, a Caravaggio
Il percorso cicloturistico in bici elettrica ad anello parte da Aosta e segue il sentiero Noveilloz, con le ebike MTB sarà un'esperienza mozzafiato che ti porterà attraverso paesaggi naturali e panorami spettacolari. Il sentiero Noveilloz è noto per la sua bellezza naturale e per la sua tranquillità, perfetto per una piacevole pedalata immersi nella natura.
Durante il percorso, avrai l'opportunità di ammirare la bellezza dei boschi circostanti, dei prati verdi e delle montagne imponenti che fanno da sfondo al paesaggio. Le e-bike ti permetteranno di salire da Aosta sui pendii senza troppa fatica e potrai ammirare lungo il tragitto, le meraviglie della natura come fiori e piccoli animai, potrai anche passare attraverso piccoli villaggi pittoreschi come Cheserod e Verou, dove potrai fare una pausa per ammirare l'architettura tradizionale e gustare qualche prelibatezza locale.
La pedalata lungo il sentiero Noveilloz ti permetterà di vivere un'esperienza unica e indimenticabile immersi nella natura incontaminata delle Alpi, godendo della pace e della tranquillità che solo la bicicletta può offrire.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Hai mai pensato quanto può essere forte scoprire una città di notte?
Con il nostro tour notturno in e-bike, potrai esplorare il meglio di Barcellona in bici al calar del sole quando le strade diventano meno affollate: ti porteremo ad ammirare le attrazioni nascoste, che al buio diventano anche più affascinanti.
Il tour finirà in Piazza di Spagna per poter ammirare la Fontana Magica, uno spettacolare lavoro di architettura che ti stupirà con i suoi giochi di colori, luci, musica e acqua: una combinazione di elementi che è pura magia! Assolutamente da non perdere!
Estate: Giovedì e Sabato alle 8 di sera
Inverno: non disponibile
Lingua: Inglese
Punto d'incontro: Placa Reial
a Barcellona, a Barcelona
Un percorso studiato per toccare uno dei punti più conosciuti del Monferrato: la Torre dei Contini, punto panoramico di estremo fascino.
Concedetevi una visita a questo splendido sito e salite in cima alla torre per godervi una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Cosa vedere a Nizza Monferrato
Nizza è il più importante centro agricolo e commerciale che si trova nel cuore del Monferrato, uno dei luoghi italiani di produzione vinicola più noti al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi. Patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi beni paesaggistici e per i vini Barbera e Nizza docg, è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo.
A Nizza vale la pena fare due passi per le vie del centro e fermarsi ad ammirare la torre del Campanon, nella piazza del Comune, la più antica torre civica della città, inglobata nel Palazzo Comunale.
Bellissimo il centro storico, ricco di locali e ristoranti tipici dove poter assaggiare le specialità della cucina nicese e piemontese a base di Cardo Gobbo, rinomato prodotto locale.
Non mancherà di certo la possibilità di qualche strepitoso assaggio di vino rosso presso l' Enoteca Regionale di Nizza, situata nei pressi dello splendido Palazzo Crova, mirabile esempio di residenza nobiliare cittadina del XVIII Secolo.
A fine tour i più "temerari" potranno raggiungere la Chiesetta Madonna della Neve, dai più conosciuta come "la Chiesetta del Bricco di Nizza", uno dei punti più alti del comune.
La si raggiunge tramite una salita molto ripida ma la vista sulla città e sui Comuni circostanti vale sicuramente la fatica.
La traccia parte dal punto di ritiro e-bike di Nizza Monferrato e si snoda attraverso un dedalo di stradine secondarie fino ad arrivare nella splendida Frazione Sant’Antonio di Canelli.
Canelli e la Torre dei Contini
La traccia proseguirà dopo aver svoltato in prossimità della chiesetta di Sant’Antonio Abate e vi farà procedere in direzione della torre, percorrendo una strada secondaria. Durante la pedalata scorgerete sempre, in uno dei punti più alti intorno a voi, la cima della torre, la quale vi farà da riferimento durante tutta questa parte di percorso.
In prossimità di un caseggiato viola potrete imboccare la stradina sterrata che, a piedi, vi farà raggiungere questo particolare monumento.
La Torre, risalente al 1617, delimitava i confini del comune e fungeva da vedetta militare.
Da qui, è possibile avere una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante, scorgendo il perfetto incontro tra le colline del Monferrato e quelle della Langa astigiana.
Proseguendo il percorso previsto arriverete nel centro di Canelli.
La cittadina di Canelli è un piccolo centro di una decina di migliaia di abitanti che sorge in prossimità del confine più a sud del Monferrato Astigiano, a pochi passi dalla provincia di Cuneo.
Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia.
Nella parte bassa della città, giù nel Borgo, da Piazza Amedeo D’Aosta si può imboccare Via Giovanni Battista Giuliani. Proseguendo su questa strada e svoltando poi in Via Gioacchino Rossini, vi troverete in Piazza San Tommaso. Qui incontrerete la Chiesa di San Tommaso sulla sinistra, da cui prende il nome la piazza, e più a destra la Chiesa dell’Annunziata. Tra i due edifici religiosi inizia la Sternia, una strada pedonale selciata il cui nome attuale è via Villanuova.
La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perchè completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi di quello che oggi è Castello Gancia.
Il Castello di Canelli fu protagonista di una storia piuttosto travagliata. Nato presumibilmente all’inizio dell’undicesimo secolo, in origine il Castello di Canelli aveva lo scopo di difendere le strade che da Asti portavano fino a Savona, fondamentali per i traffici mercantili.
Successivamente la fortezza è stata testimone di molte lotte e battaglie che ne hanno causato ripetute distruzioni e ricostruzioni, fino al 1929 quando il Castello venne acquistato dalla famiglia Gancia e trasformato in una grande dimora nobile. Ancora oggi il castello domina la cittadina dall’alto e mostra ai canellesi e ai visitatori il suo bell’aspetto di villa settecentesca.
Come abitazione privata della Famiglia Gancia il castello non è purtroppo visitabile, resta comunque doveroso almeno un passaggio per ammirarlo dall’esterno.
L’Asti Spumante è il simbolo di Canelli e con esso lo sono anche i luoghi dove il vino prende forma. Le Cattedrali Sotterranee si trovano nel Borgo e rappresentano, in un certo senso, la controparte sepolta della cittadina. Queste, sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2014.
Stiamo parlando di cantine antiche e incredibilmente grandi, dove i pregiati vini della zona vengono portati a riposare e dove sviluppano le loro peculiarità. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno capo a quattro grandi storiche case vinicole: Bosca, Contratto, Gancia e Coppo. Seppur con modalità differenti, tutte le 4 aziende rendono visitabili al pubblico i propri tesori.
Partendo sempre da Piazza Amedeo D’Aosta si imbocca Via Giovanni Battista Giuliani: qui incontrerete le aziende Contratto e Bosca. Proseguendo poi in direzione di Corso Libertà si giunge alla porta della casa vinicola Gancia. La cantina Coppo invece la potete trovare in un’altra zona del Borgo, in via Alba.
Attraversata la zona industriale della città, famosa per le sue grandi aziende di macchinari enologici e per l’imbottigliamento, stradine secondarie vi riporteranno al punto di partenza del giro a Nizza Monferrato.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Questo tour in ebike a est di Cremona vi permette di scoprire i castelli più belli della zona. Un anello che parte e termina a Cremona dove potete noleggiare le vostre ebike presso il camping.
Che cosa vedere lungo l'Antica via Postumia
Il percorso segue l’antica via Postumia attrezzata con una pista ciclabile separata dalla strada.
Un bicigrill vi attende a Malagnino per un caffè energetico subito alla partenza, e poi si pedala su strade secondarie asfaltate o di buon sterrato e sugli argini del fiume Oglio.
Lungo il percorso potrete ammirare i castelli di Cicognolo, San Lorenzo Picenardi, la Villa Sommi Picenardi
Che cosa vedere a Isola Dovarese
E' sicuramente il paese di maggior interesse della zona, con manifestazioni culturali in vari periodi dell'anno:
- la festa del Luartìs a giugno, il germoglio del luppolo riproposto in varie ricette;
- il Palio delle contrade a settembre, rievocazione storica della seconda metà del Quattrocento per la venuta a Isola della corte mantovana con festa in pubblica piazza per i marchesi Ludovico Gonzaga e Barbara di Brandeburgo;
- il carnevale del Quinto Quarto a febbraio per festeggiare le parti povere del maiale nella cucina tradizionale padana. Si intendono le frattaglie, il fegato, il cuore, i piedi, le cotiche, la lingua, i reni, ecc, perchè del maiale non si buttava e non si butta via nulla;
- da visitare vi sono inoltre Piazza Matteotti e i suoi portici, le prigioni del palazzo comunale, la chiesa di San Nicolò contenente l’Ecce Homo di Bernardino Campi e l’Annunciazione o Madonna del Gatto di Altobello Melone, il ponte in ferro chiamato anche Ponte dei Martiri.
Il percorso lungo l'Oglio
Proseguendo il paesaggio della pianura pian piano lascerà spazio alle anse del fiume Oglio sui cui argini si snoda parte della Ciclovia dell'Oglio premiata nel 2019 come “ciclabile più bella d’Italia” nell'ambito dell’ Italian Green Road Award.
Si incontreranno l'abbandonata Villa Fraganeschi di Villarocca, il castello di Ostiano, e sulla via del ritorno il museo del Lino a Pescarolo.
Il tour di 84 km può sembrare impegnativo ma, grazie alla spinta delle ebike, pedalare sarà senza alcuna fatica, grazie anche alla conformazione di un territorio prevalentemente pianeggiante.
In base alle vostre esigenze potremo arricchire il tour su misura e contattare le strutture più adatte inviandovi un preventivo dedicato.
Pedalare con lentezza è il miglior modo di gustarsi l’esperienza, con BikeSquare Cremona si può.
a Cremona, a Trescore Cremasco, a Crema, vicino il santuario di Santa Maria del monte a Caravaggio, a Busseno, vicino a Palazzo Pignano, vicino a villa Albergoni, al lago dei riflessi
Il percorso parte dal nostro punto di noleggio di bici elettriche vicino a Peschiera del Garda e permette di raggiungere i laghi di Mantova seguendo il corso del fiume Mincio.
Il fiume è l’assoluto protagonista di questo percorso: nasce dal lago di Garda a Peschiera e arriva a Mantova dove forma i tre laghi che circondano la città.
Lunga 45 km circa da nord a sud, è una pista molto facile, ben segnalata ed adatta a tutti, con un modesto dislivello, completamente asfaltata e isolata dal traffico automobilistico.
La primavera è il periodo migliore per percorrerla, ma anche quello in cui risulta più frequentata, in particolare nei giorni festivi.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
Questo tour in ebike vi permette di scoprire, senza troppa fatica, le campagne della zona.
Si tratta di un percorso che parte e termina da Roselle e passa anche da Batignano per arrivare alla Città Etrusca.
Si parte da Roselle, dal punto di noleggio di bici elettriche BikeSquare; ci si dirige attraverso la ciclabile verso Nomadelfia e andando verso Batignano ci si può fermare per ammirare il panorama che affaccia verso Grosseto.
Che cosa vedere a Nomadelfia
A Nomadelfia vale la pena farci un salto e girare liberamente tra le vie della comunità, per osservare il loro stile di vita.
La comunità di Nomadelfia nacque da un’idea di don Zeno Saltini che si impegnò, negli anni della seconda guerra mondiale, a dare una casa ai numerosi bambini che gli orrori della guerra rendeva orfani. Non quindi un orfanotrofio classico, bensì una sorta di famiglia allargata. Da allora quel senso di solidarietà è cresciuto mantenendo in vita una comunità che rappresenta un modello di virtù per molti credenti.
Da Nomadelfia, arriviamo a Batignano passando dalla diga.
Che cosa vedere Batignano
Batignano è un caratteristico borgo che conserva resti della cinta muraria, con torri e porte, e un cassero, oltre ad un loggiato a tre arcate, costruito con materiali di reimpiego, probabilmente provenienti da Roselle; tutto ciò conferisce al paese un certo tono di antichità. Da segnalare, anche, la presenza di una pieve e di un antico convento, oramai sconsacrato, situato fuori dall'abitato.
Il ritorno Batignano, Città Etrusca, Roselle
Tornando indietro da Batignano, passiamo da una strada alberata molto caratteristica per arrivare alla Città Etrusca.
L'antica città etrusca di Roselle sorgeva su un’altura che consentiva il controllo dell’intera piana di Grosseto. Visitando il sito la prima cosa che colpisce è l’imponente cinta muraria che fu costruita dagli Etruschi, è possibile vedere anche i resti del quartiere artigianale etrusco ed all’esterno del perimetro murario si trova poi la necropoli con tombe a camera, a pozzetto e a fossa.
Tornando verso Roselle percorrendo la ciclabile e attraversando il paese si possono osservare Le Terme di Roselle, una stazione termale non funzionante del comune di Grosseto. Si tratta del più antico stabilimento termale della Maremma che risale all'epoca romana quando Roselle era un importante città dell'Impero con tanto di foro, anfiteatro e basilica.
a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia
Un tour che vi permetterà di scoprire le bellezze del Monferrato astigiano attraversando i comuni più importanti dei paesaggi Unesco.
La partenza del tour è prevista di fronte alla splendida sala degustazioni della Tenuta Olim Bauda.
La discesa lungo il viale di accesso alla tenuta vi condurrà sulla strada sottostante dove potrete imboccare la pista ciclabile dopo pochi metri.
Il primo tratto di tour sarà sulla pista ciclabile seguendo le direzioni di Calamandrana e Canelli.
Attraverserete il Viale degli Innamorati nell’abitato di Nizza Monferrato che, con i suoi maestosi alberi, vi darà ombra e sollievo nella prima parte del tour.
Il percorso, successivamente, uscirà dall’abitato di Nizza e vi condurrà sulla splendida Collina del Bricco.
Da qui, la strada in cresta vi consentirà di godere dello splendido paesaggio circostante.
Raggiungerete, in seguito, l’abitato di Noche e poi di Vinchio. Da qui, una strada secondaria vi condurrà alla Panchina Gigante #94, immersa nella Riserva Naturale della Val Sarmassa.
Prendetevi il tempo per una foto ed un po’ di relax: lasciatevi immergere nei rumori della natura circostante.
Riprendendo il percorso, arriverete a Cortiglione e successivamente, una lunga discesa vi condurrà verso l’abitato di Incisa Scapaccino.
Prendetevi il tempo per visitare il Paese Antico di Incisa, situato sulla collina verso Castelnuovo Belbo.
Un dedalo di stradine e vie vi condurrà nella piazza principale, dalla quale si gode di una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.
Il percorso terminerà in seguito con una breve pedalata finale fino alla Tenuta Olim Bauda.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Pedalata in e-bike dalle sorgenti termali di acqua sulfurea al rifugio di Malboschetto in connessione spirituale con la natura.
Latronico fu feudo dei Sanseverino, dei Corcione e dei Gesuiti. Poi passò alla Corona e al demanio.
La popolazione dal ‘700 è profondamente devota a S. Egidio, figura presente nell’arte, nella storia e nel costume del paese.
Tra i luoghi di principale interesse: la Cappella di San Cataldo del XIII sec., la Chiesa di S. Maria delle Grazie, la Chiesa di S. Egidio e quella di S. Nicola, Palazzo Arcieri e Palazzo Gioia. Tra le risorse naturalistiche le sorgenti di acque minerali La Calda e l’enorme sagoma di un pesce fossile di 30 milioni di anni fa in località Solarino di Iannazzo.
Simpatico intinerario che si sviluppa partendo dall'abitato del comune di La Magdeleine,
Seguire la strada asfaltata che porta al bivio per Chamois. Non prendere la poderale per Chamois (deviazione a sinistra) ma proseguite sulla strada asfaltata per un altro km (in totale dalla partenza del noleggio son 2.5km) seguendo le indicazioni per "Big Bench". La strada prosegue e diventa sterrata, dopo circa 5 km raggiungerete la località denominata Col Pilaz dove potrete ammirare la fantastica e famosa installazione della "Big Bench Community Project". Giunti ai 2000 mt, boschi, laghetti di montagna e una splendida vista sul monte Cervino fanno da padroni. Ritornando sulla strada principale si procede verso una divertente discesa, si attraversa un simpatico ruscello e lasciandosi alle spalle un piccolo alpeggio si raggiunge dopo circa 4 km il fantastico comune di Chamois dove la circolazione delle auto è vietata. Giunti nella piazzetta principale una piccola visita alla chiesetta del paesino ed una sbirciatina alla funivia sono d'obbligo.
Fatto tutto si abbandona il villaggio principale e salendo sulla destra della chiesetta, si attraversano piccole frazioni ed alpeggi per giungere con una stradina panoramica lo splendido lago di Lod.
Un area pic nic e il laghetto permettono di rilassarsi e passare un po di tempo immersi nella natura. Pronti per scendere sulla sinistra dell'arrivo della seggiovia una simpatica discesa vi riporta nella piazzetta di Chamois. A sto punto il rientro verso La Magdeleine è molto piu semplice, si lascia sulla destra un simpatico altiporto dove chi è fortunato vede decollare qualche ultra leggero, e attraversando un bosco ricco di giochi per bambini e altre curiosità si sopraggiunge sul comune di La Magdeleine.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Usciamo dal centro di Verona e seguiamo una pista ciclabile che ci avvicina alle colline moreniche che circondano il lago, con bei panorami sulla Valpolicella. Pedaliamo su strade di campagna, tra uliveti e vigneti su strade leggermente ondulate, fino ad arrivare finalmente a Bardolino: non c’è posto migliore per una pausa gelato!
Seguiamo la pista ciclabile che costeggia il Lago di Garda fino ad arrivare a Lazise, un bel borgo medievale circondato da mura e dominato dal castello scaligero. Dopo aver visitato il borgo, torniamo verso l’entroterra e raggiungiamo Peschiera del Garda pedalando su strade di campagna che regalano bellissimi scorci panoramici.
A Peschiera salutiamo il bel Lago di Garda e saliamo sul treno: in soli 20 minuti saremo nuovamente a Verona!
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi
Gallerie Trenino Elettrico
Parco di Montecerreto
Fosso del Re
Salita delle Antenne
Arboreto Didattico di Ca’ Vagnetto
Vitigni di Torraccia/Faetano
Parco del Marano
Castello di Montegiardino
a San Marino, nella Repubblica di San Marino
**Update on 22nd September 2020**
The following text and the linked "hikes" routes are part of the Gallo Nero Bike Day event on last 20th September 2020. Together with the organising body we decided to let the routes be available all year round, hoping that more and more people decide to cycle on our roads. If you want to visit wineries, restaurants and businesses who joined the event, please call in advance because special menus and prices and opening times may vary without notification.
This route stands out for its scenic beauty and easy ride: the road that goes from Radda to the Pietrafitta fork is one of the most spectacular in the entire Chianti territory. For approximately 9 km, this itinerary rises and falls along the ridge, providing views in the distance of Monte Luco, Panzano, Castellina, as well as of the hills that divide the three provinces of Siena, Arezzo and Florence. The route then dips towards Pietrafitta: the descent is challenging and long. Once in Molin Lungo, riders will cross the bridge that divides the territories of Florence and Siena, and then go slightly uphill towards Panzano (1,5 km; elevation difference 3/4% ). At the Volano crossroads, follow directions for Radda – Lucarelli: Radda is about 10 Km away. The first stretch is gently downhill towards the hamlet of Lucarelli, followed by 5 km of flat ride along the Pesa river. The last 4 Km start at the base of Radda and slightly climb until finally entering the town.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Si parte dalla piazza di Greve in Chianti proseguendo per un breve tratto sulla strada Chiantigiana S.R. 222, dopodiché si svolta a sinistra seguendo la direzione per il borgo di Lamole, uno dei punti più alti in cui viene coltivato il vino Chianti Classico e dove sono ancora visibili i così detti vigneti terrazzati che rappresentano uno dei metodi di coltivazione più antichi.
Dalla Piazza di Lamole si prosegue a destra, raggiungendo la via che vi condurrà al borgo di Panzano in Chianti, una tipica strada bianca toscana contornata da vigneti e oliveti. Una volta giunti a Panzano in Chianti, grazioso insediamento con botteghe tipiche artigiane e punti degustazione, attraversando il centro storico si prosegue in direzione di Montefioralle, borgo fortificato medievale, che vanta la sua presenza anche nella Guida dei Borghi più Belli d’Italia, dalla strada di Montefioralle si tornerà nuovamente nel centro di Greve in Chianti, concludendo l’anello della durata di circa 25km.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
La ciclovia è adatta a tutti i tipi di fruitori e, in alcuni tratti, è divisa in due carreggiate. Lungo il percorso ci sono diverse gallerie che si illuminano automaticamente al passaggio del ciclista. Accanto alle bellezze delle aree alpine e pedemontane, l’itinerario giunge in prossimità di borghi e paesi dal fascino remoto, collocati spesso in posizioni isolate, come Oneta o Cornello dei Tasso, dove il tempo parrebbe essersi fermato. In queste località l'illuminazione serale delle gallerie offre inoltre scenari mozzafiato.
Dalla ciclovia di fondovalle partono numerosi itinerari perfetti per una gita in E-bike alla scoperta delle borgate e delle belle naturali dei versanti di questa vallata.
Cosa vedere a San Pellegrino Terme
Cittadina famosa in tutto il mondo per l'omonima acqua minerale e per le sue terme che godono di acqua termale che sgorga naturalmente a 26 gradi. San Pellegrino Terme ebbe un notevole sviluppo nei primi del '900 e ne sono testimonianza alcuni edifici, risalenti alla Belle Époque in stile liberty come il Casinò, visitabile durante il periodo estivo, il Grand Hotel e le Terme. Interessante è anche il Tempio dei Caduti, monumento risalente al 1924 e che oggi accoglie le spoglie dei caduti durante le due guerre mondiali.
Cosa vedere a San Giovanni Bianco
San Giovanni Bianco è un piccolo centro della Val Brembana che deve il suo nome al patrono della città e alla presenza di numerosi affioramenti e cave di calcaree di colore chiaro. La città ha una pianta medievale e sono ancora percorribili i suoi numerosi ponti romanici. Negli ultimi anni sono anche stati fatti notevoli investimenti per la valorizzazione della via Priula, costruita nel corso del '500 per dare a Venezia, allora sovrana dell'area, uno sbocco commerciale verso nord senza dover passare dai territori del ducato di Milano, allora sotto il dominio spagnolo, con conseguenti dazi pari anche alla metà del valore del carico.
San Giovanni Bianco si inserisce in un contesto naturalistico di pregio nel bel mezzo della valle Brembana e adagiato in una conca su cui svettano imponenti cime offre ottimi colpi d'occhio e numerose possibilità di escursioni sui monti circostanti.
Con la chiusura della ferrovia nel 1966 ha vissuto periodi di spopolamento e chiusura verso l'esterno, la presenza della ciclovia della val Brembana sta oggi dando nuovo motore al turismo diventando essa stessa una meta per il cicloturismo.
Cosa vedere a Cornello dei Tasso
Cornello è un borgo di origine medievale che deve il suo nome all’antica famiglia Tasso, il cui membro più celebre è indubbiamente Torquato Tasso. La famiglia Tasso, già dalla metà del 1200, aveva una società di "mastri di posta" e arrivò nel corso del '500 a gestire il servizio di posta dell'Impero Asburgico. Il borgo di Cornello in epoca medievale fu un importante centro di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci grazie alla presenza della via Mercatorum, la via dei mercanti, che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i centri più importanti della Valle Brembana.
Quando, nel 1592, iniziò la costruzione della Strada Priula, voluta dal governo veneziano per collegare in modo diretto Bergamo alla Valtellina senza passare per i territori spagnoli, Cornello dei Tasso si trovò isolato e perse la sua importanza commerciale dando il via a un periodo di decadenza. La nuova strada, infatti, passava lungo il fondovalle separando il borgo dalla nuova viabilità. L’isolamento del borgo però favorì la conservazione della sua struttura urbanistica originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare ancora oggi nella sua fisionomia medievale, requisito che ha permesso a Cornello di essere inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”.
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Tour super panoramico nel versante sud della bassa Val Susa alla riscoperta di chiesette romaniche e facciate barocche tra antiche borgate ed ecovillaggi immersi in boschi di faggi e castagni. L'itinerario base si sviluppa ad anello su una distanza di poco più di 50 km di strade asfaltate e sterrate, con alcune interessanti varianti su mulattiere e sentieri un po' più impegnativi. Si parte da Caprie per raggiungere Villardora e quindi innalzarsi dal fondovalle fino a raggiungere la borgata di Celle, ottimo punto panoramico di fronte alla Sacra di San Michele. Da qui si percorre un lungo tratto in discesa incrociando le borgate di Campernaldo, Campambiardo e Peroldrado per poi riprendere a salire in modo deciso oltre il vallone del Sessi in direzione di Sigliodo, Lajetto e Pratobotrile da cui si raggiungono le borgate Camporossetto e Muni (o Moni) su strada sterrata (con possibilità di percorrere una piccola variante lungo l'antico sentiero che collega le due borgate). Da Muni il percorso di base prevede di tornare indietro lungo la carrozzabile fino a Sigliodo per proseguire fino a Pralesio e quindi Mocchie... come variante alternativa si può imboccare la mulattiera che porta alle borgate Garneri, Magnotti, quasi interamente “pedalabile”, o percorribile con bici a mano nei pochi tratti più impegnativi... quì si trova una carrozzabile che scende a Mocchie passando dall'arroccata borgata Bellafugera. Mocchie vale una sosta per molti motivi, tra cui la possibilità di “ricaricare le batterie” degustando ottimi piatti piemontesi alla Trattoria del Sole, storica locanda di fronte a un curioso campanile romanico inclinato. Prima di ripartire consigliamo una visita tra i vicoli di quello che fino agli anni 50 è stato uno dei comuni più popolosi e vitali della valle (oggi frazione di Condove), con una parrocchiale dall'imponente facciata barocca e un enorme piazzale antistante da cui potrete godere di una vista spettacolare sulla vallata. Da Mocchie il percorso riprende a salire fino a Frassinere da cui si imbocca una strada in discesa che passa da Alotti, dalle Trune (ecovillaggio) e infine da Magnoletto per terminare a Condove da cui si ritornerà a Caprie percorrendo la vecchia strada reale..
in Val Susa, in Valsusa, ad Avigliana, sui laghi di Avigliana, a Caprie, per la Sacra di San Michele, a Villadora, a Condove, verso Rocca Sella, a Bussoleno
Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Mongiardino e si seguono le indicazioni per Roccaforte e Grondona. Il percorso è interamente su strada asfaltata di basso traffico. Raggiunto il punto panoramico di Roccaforte e S. Martino si inizia una lunga discesa fino al caratteristico borgo di Grondona, attraverso un territorio verdeggiante e profumato ricco di numerose essenze arboree. Il borgo ricorda quelli medievali dell'entroterra Genovese, con edifici costruiti in pietra locale.Tra le numerose atrattive storiche vi sono la Chiesa dell'Annunziata e la Chiesa di S. Maria dell'Assunta, entrambe romaniche, la torre cinquecentesca superstite del Castello Doria e l'antico ponte in pietra.Ci si può fermare per assaporare i prodotti tipici locali della valle Spinti tra cui spicca l'aromatico miele.
Trascorsa una rinfrescante pausa nella quiete e nel verde si ritorna a Sisola per la riconsegna delle ebike.
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in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
La Via del sale è un insieme di antichi percorsi commerciali che mettevano in comunicazione la
pianura Padana con il mar Ligure: il sale infatti, utilizzato per la conservazione dei cibi, era la più
preziosa delle merci trasportate dai muli o dai carri, insieme all'olio ligure in cambio del vino e di
altri prodotti.
Una di queste vie collegava la Val Borbera con il territorio di Genova.
Questo itinerario propone di ripercorrere l'antica Via salata con partenza in ebike da Mongiardino
Ligure in Val Borbera, in una delle zone più verdi e ad alto valore naturalistico del basso Piemonte.
Se invece si vuole abbreviare il percorso di circa 20 km è possibile partire da Casella nell'entroterra
di Genova. L'e-bike vi consentirà comunque di percorrere anche lunghi tratti in salita senza fatica.
L'itinerario prevede di percorrere strade asfaltate di basso traffico che attraversano piccoli borghi
come Casella, Montoggio, Scoffera, Pannesi e Uscio con arrivo in giornata a Camogli.
Questi territori da sempre terre di passaggio, sono disseminati di reperti storici quali torri
d’avvistamento, chiese, piccoli borghi arroccati, ponti antichi, palazzi storici, segni delle antiche
civiltà contadine che si accompagnano a ricchi spunti naturalistici e ambientali: panorami unici con
spettacolari fioriture di specie protette e grandi distese di boschi dove oggi è tornato a vivere anche
il lupo. La particolare posizione geografica fa convivere l’ecosistema montano con quello
mediterraneo: da non perdere sono le fioriture primaverili che colorano i prati d’altura, il foliage
autunnale dei boschi o semplicemente un bagno estivo nelle fresche acque del torrente Borbera.
Trascorsa la serata e la notte a Camogli, dopo aver ricaricato le e-bike è previsto il rientro a Casella
o a Mongiardino intervallando la pedalata a soste nei piccoli borghi anche per degustare i molti
prodotti tipici sia quelli di montagna sia quelli dell'entroterra Ligure con una varietà uniche di
formaggi, paste e ravioli fatti a mano, vini liguri e piemontesi, ottimi funghi e i rinomati tartufi
bianchi della Val Borbera.
Se si vuole viaggiare senza nessun tipo di bagaglio è possibile richiedere in fase di prenotazione
delle e-bike il servizio di sherperaggio.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
In caso di maltempo o se si vuole evitare l'attraversamento del Parco di Punta Pizzo su un sentiero a tratti sabbioso, subito dopo Marina di Mancaversa si può optare per una variante di 4 km sulla litoranea.