Tipi Percorsi
Partendo da Brisighella saliamo la carrozzabile che porta alla Rocca e sale verso Monte Rontana. Da subito il panorama si apre sulle colline circostanti, i vigneti del Sangiovese e sui calanchi che caratterizzano la Vena del Gesso Romagnola. Continuiamo su un falsopiano alla base degli affioramenti rocciosi del gesso per scollinare e portarci nella valle del Senio. Spettacolare la vista lungo la discesa che porta in localita' Zattaglia, continuando poi lungo il fondovalle raggiungendo le prime colline in vista della citta' di Faenza. Arrivati in Piazza del Popolo, s'impone una sosta per la visita alla citta' o per un pranzo a base di piadina romagnola. Per chi lo desidera molto interessante la visita al Museo Internazionale della Ceramica che espone pregiati pezzi dell'arte maiolicara faentina e non solo. Riprendendo l'itinerario si risale la valle del Lamone, sempre pedalando tra i vitigni locali, fino ad arrivare a Brisighella.
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
Vivi un'esperienza tra passato, presente e futuro. I monumenti storici di Episcopia, le sue bellezze ed i punti panoramici.
Episcopia fu feudo normanno, svevo e angioino, poi passò ai Sanseverino e a Vencislao. Nel ‘500 da contea divenne marchesato e solo nell’800 il feudo fu smembrato e venduto ai latifondisti. Ricco il patrimonio architettonico, religioso, civile e rurale del paese. Da visitare: Convento e Chiesa di S. Antonio, Santuario di S. Maria del Piano, Chiesa Madre di S. Nicola, Chiesetta dell'Addolorata, Chiesa di S. Rocco, Castello feudale, palazzi signorili.
Splendide le risorse naturalistiche: Piana di S. Maria, bosco in contrada Cornale, Sorgenti Miretta, Tarantola e Serrituro.
Pedalare tra le colline delle Langhe è un'esperienza che risveglia i sensi e nutre l'anima. Il dolce ondeggiare dei vigneti, il profumo della terra e dell'uva matura, il calore del sole sulla pelle e il vento fresco che accarezza il viso creano una sinfonia di sensazioni indimenticabili. Ogni colpo di pedale vi avvicina a panorami mozzafiato, borghi pittoreschi e sapori autentici, in un viaggio che è al tempo stesso un'avventura e una carezza per lo spirito.
La Morra
La Morra, balcone delle Langhe, vi accoglie con il suo splendido belvedere, da cui potrete ammirare un panorama che spazia dalle colline circostanti fino alle Alpi. Perdetevi tra le vie del centro storico, ricche di storia e fascino, e non dimenticate di visitare l'ufficio turistico per scoprire gli eventi e le attrazioni del momento. Anche se non raggiungibile in bici, la Cappella del Barolo, capolavoro d'arte contemporanea immerso nei vigneti, merita una visita successiva.
Verduno
Verduno vi sorprenderà con la sua terrazza panoramica, un'oasi di pace e bellezza completamente pedonale. Qui potrete rilassarvi al sole, godervi il panorama da una panchina o far divertire i bambini nel parco giochi. Per un assaggio della cucina langarola contemporanea, fate tappa in uno dei caratteristici ristoranti del borgo.
Roddi
Roddi, arroccato su una collina e dominato dal suo castello, è un piccolo gioiello da esplorare. Il paese è noto come il "borgo della poesia": scoprite i versi disseminati sui muri e seguite l'interessante percorso dedicato ai trifulau, i cercatori di tartufi. Per il pranzo, scegliete tra i ristoranti locali che offrono piatti della tradizione o optate per un pasto veloce in uno dei bar del paese, molti dei quali dispongono di aree all'aperto ideali per una pausa rigenerante.
Grinzane Cavour
Grinzane Cavour vi attende con il suo imponente castello, patrimonio UNESCO e sede dell'Enoteca Regionale Piemontese. Visitate il museo etnografico e la collezione di antichi strumenti legati alla viticoltura. Dal belvedere del castello, godetevi una vista panoramica sulle colline circostanti.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, merita una sosta approfondita. Visitate il WiMu, un museo del vino interattivo e coinvolgente, adatto anche ai più piccoli. Non perdetevi il curioso Museo del Cavatappi e concedetevi una passeggiata nel borgo antico, respirando l'atmosfera di uno dei luoghi più iconici delle Langhe.
Novello
Novello vi accoglie per l'ultima tappa del vostro viaggio. Dopo un aperitivo nella piazza principale, esplorate le viuzze che conducono alla terrazza panoramica e al belvedere nei pressi del castello. Da qui, potrete ammirare ancora una volta la bellezza delle colline che avete attraversato, portando con voi il ricordo di una giornata indimenticabile.
L'esperienza
Questo tour in e-bike di 38 km è un'avventura alla portata di tutti, grazie alla pedalata assistita che rende agevoli anche i tratti più impegnativi. Il percorso autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi permette di esplorare in autonomia e al vostro ritmo, partendo e tornando a Novello. Un modo ecosostenibile e divertente per immergersi nella bellezza delle Langhe, assaporando paesaggi, cultura e tradizioni di una delle zone vinicole più rinomate al mondo.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Il Parco della Maremma si estende per 25 km, tra colline, spiagge e alte scogliere circondate da paludi, pinete, campi coltivati e pascoli. Il Parco è aperto tutto l’anno e sono stati predisposti 8 itinerari di varie difficoltà che si possono percorrere sia singolarmente sia in gruppo, accompagnati o meno da una guida in base al periodo dell’anno.
PARCO DELLA MAREMMA – MARINA DI ALBERESE
Partendo da Alberese Paese e percorrendo la ciclabile che porta fino al mare, avremo la possibilità di vedere cavalli e Vacche Maremmane al pascolo, come la possibilità di incontrare volpi e specie di uccelli che nidificano dentro il Parco.
Prima di Arrivare alla spiaggia avrete la possibilità di fare una sosta nell’area ristoro, uno street food per una breve pausa.
Arrivati alla spiaggia di Marina di Alberese potrete parcheggiare le e-bike lungo i porta bici messi a disposizione e godervi un bel bagno nelle acque cristalline.
a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia
Questo percorso panoramico e coinvolgente ti porterà a scoprire alcune delle meraviglie più nascoste del territorio ciociaro.
La prima tappa che incontrerete lungo il percorso comprende il Monumento naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, un'oasi immersa nella natura dove potrete visitare il complesso speleologico o semplicemente rinfrescarvi tra le acque del piccolo fiume che sgorga dal suo interno.
Dopo la prima sosta ripartirete alla volta di Falvaterra, un piccolo borgo medievale in cui il tempo sembra essersi fermato: qui potrete lasciare la vostra e-bike e passeggiare tra i vicoli e le piazzette del centro storico, fotografare gli scorci panoramici sulla Valle Latina e degustare prodotti locali da Luca e Serena nella loro Bottega Coquinaria.
È tempo di rimettersi in sella: superato il paesino percorrerete una strada pianeggiante e panoramica che circonda tutta la montagna alla vostra sinistra fino a scendere direttamente nel cuore del secondo borgo attraversato da questo itinerario, San Giovanni Incarico. Con la vostra e-bike avrete modo di esplorare comodamente sia la parte più bassa che il suo centro storico più arroccato.
Appena superato il borgo vi troverete di fronte ad un bivio: qui, in base al grado di confidenza preso con la e-bike e alla vostra condizione fisica, potrete scegliere se fare una piccola deviazione rispetto il percorso tracciato in cima al monte alla vostra sinistra, dove svetta il Santuario della Madonna della Guardia che offre una eccezionale vista panoramica sul territorio ciociaro. Nel caso in cui decidiate di raggiungerlo, basterà ripercorrere la strada al contrario per tornare sul percorso, altrimenti potrete direttamente continuare l'itinerario mappato.
Dal borgo e soprattutto dal Santuario della Madonna della Guardia vi sarà capitato di buttare l'occhio sui corsi d'acqua che si intrecciano tra di loro: sono il Fiume Liri e il Fiume Sacco che si incontrano e confluiscono nel Lago di San Giovanni, caratteristico per la sua forma che ricorda quella di un polipo. Il percorso prosegue costeggiando tutto il lago fino a immettersi sulla Via Francigena, in un tratto di strada in parte sterrato ma facilmente accessibile che attraversa il bosco, costeggia il Lago di San Giacomo a forma di mezzaluna (non a caso vi trovate in Via Guardaluna) e raggiunge il centro di Ceprano.
Qui attraverserete il suo vicolo storico in cui sono ancora presenti le insegne di antiche botteghe, attraverserete la piazza e raggiungerete la zona del mercato: se avete la fortuna di intraprendere questo percorso nel giorno di mercato (Sabato mattina) vi consigliamo di fermarvi dal nostro amico Giò dove potrete degustare i suoi fantastici prodotti a km0 (è il primo stand che incontrerete appena superata la piazza).
Percorrerete infine gli ultimi 2 kilometri fino a tornare nel punto noleggio di Ceprano, dove avrete a disposizione docce e spazi ombreggiati per rinfrescarvi e riposare.
a Falvaterra, a Ceprano
L'itinerario parte dal punto di noleggio Bike Square sito in Cabella Ligure. Di qui si prende la S.P. 140 e si attraversa il ponte sul Borbera fino a raggiungere le locaità di Dovanelli, Dova Inferiore, Dova Superiore e infine il valico di San Fermo, un valico dell'Appennino ligure posto a quota 1.129 m presso il Monte di San Fermo lungo la strada che collega la Liguria con la val Borbera. Il valico nel passato era molto importante perché vi passava la via del sale diretta in Lombardia. Nel lato piemontese del valico si trova la cappella di San Fermo con due bassorilievi provenienti dall'antica abbazia di San Clemente. Dal valico si ha una fantastica vista sulla val Borbera, Valle Scrivia e Val Vobbia, nei giorni tersi la vista raggiunge le Alpi Occidentali, la Liguria e a volte anche la Corsica. La Cappella di San Fermo, si trova sul confine fra Liguria e Piemonte, ad un'altezza di 1177 metri s.l.m., sull'Appennino Ligure. Dalla cappelletta si possono ammirare il Mar Ligure, gli Appennini, le Alpi occidentali e, nelle giornate più limpide, il Monviso. La festa patronale si tiene presso l'omonima cappella il 9 agosto di ogni anno, preparando le caratteristiche frittelle liguri. Per il ritorno si passa dalle località di Casalbusone e Gordena, tipici borghi simili a quelli dell'entroterra ligure, costruiti con la pietra locale ed immersi in una natura incontaminata di boschi di faggi, roveri e castagni.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
L'escursione porta alla scoperta dei versanti ben esposti al sole tra Chatillon e Saint-Vincent. L’esperienza di pedalare senza fatica attraversando bellissimi boschi di latifoglie e conifere e pascoli verdeggianti
porta alla scoperta di un angolo unico di Valle d’Aosta dove panorami mozzafiato si sveleranno come
per magia e lo sguardo sarà rapito dalle imponenti montagne e dagli antichi castelli medioevali a guardia della valle centrale.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Prova percorso
a Falciano del Massico
Tour Cicloturistico che si estende dalle pendici dei Castelli Romani, dal nostro punto di noleggio E-bike a Grottaferrata, fino al celeberrimo parco dell'Appia Antica .Scendendo da Grottaferrata lungo la valle Marciana verso Roma si attraversano vigneti e si assiste a splendidi panorami.Arrivati a Santa Maria delle Mole si comincia a solcare l'appia antica . Si passeggia ammirando la Berretta del Prete e il Mausoleo di Casal Rotondo,a destra si ammira la lussuosa Villa dei Quintili , la chiesa di Santa Maria Nova , proseguendo si arriva a Capo di Bove con il suo museo. Proseguendo abbiamo il mausoleo di Cecilia Metella , il circo di Massenzio e la tomba di Romolo. Da li in poi il museo a cielo aperto del parco archeologico si trasforma in un percorso nel verde incontaminato. Alla chiesa del Quo Vadis si gira verso destra e si inizia a attraversare la Caffarella e nella valle si ammira la tomba di Annia Regilla, si scorge anche la chiesa di Santo Urbano. Attraversato il Parco della Caffarella si torna sul'Appia Antica e si arriva al Parco degli Acquedotti e al Casale Roma Vecchia per poi ritornare verso i Castelli Romani.
Un'escursione ciclistica perfetta per tutti, che ti porterà in un viaggio circolare tra natura incontaminata e affascinanti borghi storici. In un attimo, sarai immerso in paesaggi suggestivi e villaggi pittoreschi. Il percorso si snoda tra salite impegnative e discese mozzafiato, offrendo numerose varianti. Lungo il tragitto, potrai incontrare animali selvatici come volpi e cervi, e percorrere un tratto della celebre "Strada dell’Assietta" prima di scendere verso Susa, una città dal passato millenario, crocevia di itinerari transalpini tra Italia e Francia.
Attraversando le strette vie del centro storico di Susa, potrai ammirare il maestoso Arco di Augusto, risalente al 9-8 a.C., con alle spalle le rovine dell’acquedotto romano del IV secolo. Questa pedalata ti permetterà di scoprire anche numerose costruzioni medievali, perdendoti nel fascino delle vie del centro storico, vivace e animato da turisti provenienti da tutto il mondo.
Susa è anche famosa per il mercato cittadino che si tiene ogni martedì, richiamando visitatori da tutta la valle. Qui potrai trovare prodotti tipici della tradizione enogastronomica piemontese, come i formaggi degli alpeggi d’alta montagna, oltre a piante, fiori e abbigliamento.
Ritornando a Bussoleno, prima di riconsegnare la tua e-bike, fai una sosta nel centro storico per ammirare "Casa Aschieri", un magnifico esempio di architettura medievale perfettamente conservato.
Un'esperienza indimenticabile tra storia, cultura e paesaggi mozzafiato, ideale per chi cerca un’avventura all’aria aperta ricca di emozioni.
in Val Susa, in Valsusa, ad Avigliana, sui laghi di Avigliana, a Caprie, per la Sacra di San Michele, a Villadora, a Condove, verso Rocca Sella, a Bussoleno
Questo tour in ebike tra Torino e Moncalieri vi permette di godere, con calma e tranquillità, delle piacevolezze dei paesaggi, natura e storia delle due città confinanti. Si tratta di un percorso che parte e termina a Torino passando per il Parco del Valentino e delle Vallere, lungo il fiume Po e quindi passa per i centri storici di Moncalieri e Torino.
Si parte da Via Madama Cristina 21, punto di noleggio di bici elettriche BikeSquare; ci si dirige verso il Parco del Valentino e poi delle Vallere, attraverso un percorso pianeggiante, in parte asfaltato e privo di traffico fino alle porte di Moncalieri. Di qui, dopo un breve tratto, si entra nel caratteristico centro storico a traffico limitato di Moncalieri.
Parco del Valentino e delle Vallere
Nel Parco del Valentino si costeggia la parte posteriore del castello del Valentino, sede della facoltà di architettura e successivamente si può passare all’interno del ottocentesco “Borgo Medievale”, residuo dell’expo universale del 1882 assieme alla vicina Fontana dei 12 mesi.
Inoltre all’interno del parco delle Vallere si trova una delle sedi della Smat (Società che approvvigiona di acqua di Torino), che utilizza l’acqua del fiume sangone per imbottigliare l’acqua degli astronauti nelle missioni spaziali di tutto il mondo.
Moncalieri
Del centro di Moncalieri si può apprezzare soprattutto l’intero contesto con le vie costellate di esercizi commerciali dalle vetrine e insegne di sapore antico e di altri tempi.
Molto piacevole fermarsi nella piazza del municipio (piazza Vittorio Emanuele II) per gustare delle prelibatezze locali e visitare la chiesa di Santa Maria della Scala.
In breve dalla piazza si può raggiungere il castello di Moncalieri iniziato nel 1200 e rimaneggiato fino al 1700 che domina la cittadina.
Dal piazzale circostante il castello si può godere di un’ampia e piacevole vista su Torino e le montagne che ne fanno da cornice dando nome alla nostra regione Piemonte (ai piedi dei monti).
Il rientro verso Torino, il monte dei Cappuccini e la Gran Madre di Dio
Da qui si imbocca un ampia e rettilinea discesa che riporta sulle sponde del fiume Po e quindi a Torino, di nuovo costeggiando il fiume Po, ma sulla sponda opposta rispetto all’andata con la possibilità di mantenersi su pista ciclabile lontani dal traffico.
All’altezza del ponte monumentale, si rientra sulle strade cittadine risalendo il breve e piacevole corso Fiume e raggiungendo il monte dei Cappuccini dopo essere passati davanti a Villa Scott, teatro del film Profondo Rosso.
Ai Cappuccini si segnala una bellissima vista sulla città di Torino, nonché il museo della montagna e la chiesa dell’ordine dei cappuccini.
Scendendo la collina da via Villa della Regina si arriva alla storica chiesa Gran Madre di Dio, costruita in occasione del ritorno dei sovrani dopo la parentesi Napoleonica, dalla monumentale scalinata che fa da sfondo a innumerevoli foto di sposalizi.
I monumenti del centro sabaudo di Torino
Il giro prosegue lasciandosi alle spalle la collina entrando nel centro tramite la famosa Piazza Vittorio Veneto (la più grande nel suo genere) dalle architetture uniformi che proseguono lungo tutta via Po fino ad arrivare in piazza Castello (si noti il porticato di destra ininterrotto lungo tutta la via perchè riservato al passeggio dei sovrani e dei nobili).
Al centro di Piazza Castello si può ammirare il castello medievale abbellito della facciata settecentesca dello Juvarra, il moderno teatro Regio (teatro per l’Opera lirica) e la chiesa di San Lorenzo. Una inferriata con l’apertura sorvegliata dalle statue bronzee dei mitologici Castore e Polluce a cavallo (Polluce distinguibile dalla stella sulla fronte che ne attesta la natura divina) separa Piazza Castello dal cortile di Palazzo Reale sede della armeria Reale. Un lucchetto al centro di questo passaggio individua secondo alcuni una delle porte del paradiso e secondo altri uno dei vertici del triangolo di magia bianca Praga, Lione, Torino.
Da un ulteriore passaggio coperto in fondo a sinistra guardando la facciata di Palazzo Reale si accede volendo a Piazza San Giovanni ove si trova il Duomo dalla candida facciata rinascimentale e che da alcuni secoli custodisce la Sacra Sindone periodicamente esposta. Dalla piazza sono altresì visibili i resti delle Porte Palatine di origine romana.
Tornando in piazza Castello si imbocca il primo tratto di Via Roma (pedonale) che porta nella elegante piazza San Carlo costruita intorno alla statua equestre di Emanuele Filiberto. La chicca della piazza sta nella pavimentaione dei portici di destra (secondo la direzione di marcia) dove si può cercare il profilo bronzeo del Turet (picolo toro) simbolo della città; si dice che se si formula un desiderio col piede sopra le palle del toro questo verrà realizzato.
Passando tra due chiese barocche si accede alla successiva piazzetta CNL con le statue maschili e femminili che rappresentano rispettivamente il Po e la Dora principali fiumi di Torino. Si prosegue lungo Via Roma in direzione della monumentale facciata della stazione di Porta Nuova raggiungendo i giardini Sambuy. Da qui si imbocca la pista ciclabile di Via Nizza fino a Corso Marconi dove si trova (sulla destra in tufo bianco) l’edificio che fu sede della FIAT e si rientra in Via madama Cristina raggiungendo il punto di noleggio dopo alcuni isolati.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
VETRALLA / TARQUINIA
Il quattordicesimo tracciato del GTL è ancora immerso nelle terre etrusche, e le colline della Tuscia la fanno da padrone in questa inesorabile discesa verso il mare. Questa inesorabile discesa, però, nasconde tanti piccoli saliscendi che rendono questa tappa un po’ più vivace, fino a raggiungere un dislivello accumulato di 600 metri circa.Da Vetralla usciamo evitando le artiere stradali più trafficate, per imboccare la strada provinciale verso Tuscania: l’andamento è di leggera discesa, il panorama quello della tipica campagna del centro Italia. Poderi, ville rustiche e filari di alberi incorniciano questo primo tratto di strada senza attraversamenti particolari, se non qualche branco di mucche al pascolo.
L’attesa un po’ monotona viene però ripagata a metà tracciato, quando entriamo nello stupendo borgo di Tuscania: con le sue mura medievali e chiese in stile romanico e gotico, chiusa tra i fiumi Marta e Capecchio, è addossata come molti paesi della zona su un blocco tufaceo, e pur ostentando una dimensione senza tempo ha conosciuto varie epoche storiche: dagli insediamenti etruschi dai quali prende il nome (Tuscum) a quelli romani, fino al medievo dei feudi degli Aldobrandeschi e all’epoca dei Comuni.
Dopo Tuscania, l’andamento si fa un po’ altalenante, pur conservando un dislivello negativo verso la quota del mare: una bella sosta lungo il percorso è anche l’Abbazia di San Giusto.
Dobbiamo però raggiungere Tarquinia, che è addossata su delle gentili alture che bloccano in parte il vento tirrenico: per farlo evitiamo la strada più diretta, che è una provinciale a due corsie, deviando per strade secondarie in direzione San Giuliano e poi ripiegando prima di Montalto di Castro. La meta del GTL14 è universalmente riconosciuta come capitale delle terre d’Etruria, una delle più grandi necropoli e uno dei più importanti musei etruschi al mondo.
a Empoli, in Val d'Arno
La partenza è il punto di noleggio BikeSquare di Voltaggio. Attraverso la panoramica Strada Provinciale n. 160, ( passando per la località Mulini) si raggiunge il Passo della Bocchetta, uno dei più antichi valichi storici che uniscono la Liguria al Piemonte, già utilizzato dalle popolazioni Liguri, prima dell'arrivo dei Romani. Il panorama, nei giorni tersi, si apre a sud sul golfo di Genova e a nord sull'arco alpino. Dopo una piacevole sosta nell'area attrezzata, si ritorna a Voltaggio compiendo un anello che passa per il borgo di Fraconalto, Il paese sorse probabilmente nel X sec. lungo il percorso della consolare via Postumia, che attraversava i crinali dalla Bocchetta al Monte Poggio, passando per il suo sito e procedendo per il monte Porale. Rappresentò per secoli un importante luogo fortificato su questa via che era strategicamente importante poiché collegava l'Oltregiogo attraverso il Passo della Bocchetta , con la Riviera Ligure, conducendo a Genova. La zona grazie ad una forte presenza di boschi che garantiscono frescura e purezza dell’aria, risulta molto apprezzata per un turismo estivo. Il territorio comunale offre ampie possibilità di escursioni con vari itinerari lungo le zone boschive durante le quali ci si può facilmente imbattere in caprioli, cinghiali, scoiattoli, tassi, poiane, bianconi ecc od ammirare fiori di prato e bosco
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Attenzione: il percorso NON è percorribile con il rimorchio bici per bambini.
Che cosa vedere, Riale [Chärbäch – in Walser]
Situato a 1730 mslm, Riale è tra i primi insediamenti creati dai Walser che raggiunsero l’Ossola dal vicino Canton Vallese attraverso il passo del Gries, è la frazione più settentrionale del Piemonte ed è un piccolo gioiello di architettura montana.
In passato, Riale e la Val Formazza hanno rappresentato un’importante via di commercio che metteva in comunicazione il Vallese (CH) con la vicina Lombardia attraverso il passo del Gries.
Che cosa vedere, Oratorio di Sant’Anna
Costruito dalla società Edison in ricordo della chiesetta della borgata di Morasco sommersa e degli operai che hanno perso la vita durante la costruzione della diga. Sant’Anna era, con la Madonna della Neve, patrona dell’oratorio del villaggio di Morasco, abbandonato definitivamente nel 1938.
La chiesetta di Formazza, di costruzione antichissima, “coperta dentro con legname”, conservava una pregevolissima icona con le sculture lignee della Vergine, di Sant’Anna e di San Bartolomeo. Dopo la distruzione dell’oratorio, la devozione dei valligiani fece trasportare le sculture nel vicino oratorio di Riale, da cui furono trafugate negli anni Settanta del Novecento.
Che cosa vedere, La sorgente del Fiume Toce
Nasce nella piana di Riale dall’unione dei torrenti Morasco, Gries e Roni. Poco più a valle forma la cascata del Toce, chiamata anche La Frua, che forma un salto di circa 143 m. Dopo aver attraversato le valli Antigorio e Formazza, la Toce entra in pianura e termina il suo corso nel lago Maggioere, sfociando nel golfo Borromeo, le sue acque confluiscono quindi in quelle del Ticino, unico emissario del lago Maggiore.
Focus, la Cascata del Toce
Situata in frazione Frua è considerata una delle cascate più spettacolari delle alpi. Ai giorni nostri le sue acque sono regimentate dal bacino idroelettrico di Morasco, è quindi possibile vederla nel pieno della sua bellezza solo per alcuni giorni l’anno nei mesi tra giugno e settembre.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
This ebike tour will allow you to enjoy the Turin hills and its beautiful nature, until you reach one of its most famous peaks, the basilica of Superga. On the way back to the city, you will also pass by the Lavazza factory and museum, the Porta Palazzo market (the largest in Europe) and the historic center of Turin.
It starts from Via Madama Cristina 21, BikeSquare Torino electric bike rental point; head towards the Parco del Valentino and climb towards the Monte dei Cappuccini. From here, passing through the districts of Borgo Po and Madonna del Pilone, you go up to Pino Torinese, and then travel on the crest of the Collina to Superga.
Superga
To get to the 672 m altitude of the Basilica of Superga you pass through a beautiful road surrounded by trees between Pino Torinese and the basilica itself.
One you get there, you will find yourself in the large square of the basilica, where you won't know what to see first between the view of the city of Turin and the beauty of the building in front of you.
Particularly recommended is passing on the back of the building where you can find the monument to the Torino FC players, who disappeared in a plane crash near Superga on May 4, 1949.
After the visit, you can proceed with a long descent towards the city.
Heading back towards Turin: Parco della Colletta, Lavazza e Porta Palazzo
Back in the city, we recommend passing through the Colletta park to avoid traffic in order to pass in front of the Einaudi Campus and to get closer to the headquarters.
In addition to the Lavazza headquarters, you can find the Lavazza museum and a museum with archaeological remains found during the construction of the palace.
Finally, you can admire the Porta Palazzo market, the largest market in Europe, where you can be sure that you will find that Asian spice you have been looking for for some time or any other fantasy of yours.
Extending the tour to nearby Baloon you will find the most fascinating antiques / second hand / junk market you can imagine.
Getting inside the historical city center, Savoy's palaces and going back home
To return to the historic center you pass through the Porte Palatine, those that were once the true gates of the city.
In series you can visit the Turin Cathedral, where the Holy Shroud is exhibited on significant occasions and the Palazzo della Città, seat of the town hall.
Subsequently, passing through via Garibaldi (street famous for the "vasche", so you walk and see all the shops) you pop out in Piazza Castello, where you can admire the medieval castle embellished with the eighteenth-century facade of the Juvarra, the modern Regio theater (theater for the Opera) and the Royal Palace. A railing with the opening guarded by the bronze statues of the mythological Castor and Pollux on horseback (Pollux distinguishable by the star on the forehead that certifies his divine nature) separates Piazza Castello from the courtyard of Palazzo Reale, seat of the Royal armory. A padlock in the center of this passage identifies according to some one of the gates of paradise and according to others one of the vertices of the white magic triangle Prague, Lyon, Turin.
From Piazza Castello you enter Via Lagrange to enter the fascinating, elegant and enchanting Piazza Carignano.
This square has a concentration of beauty and history that you will hardly find elsewhere! Here, in fact, you can admire, immersed in the maximum expression of Piedmontese Baroque:
Palazzo Carignano, seat of the first Italian parliament
Il Cambio restaurant, what was once the most loved restaurant by Cavour
The Egyptian museum, the second largest museum in the world for Egyptology
Then we advance and proceed towards Piazza San Carlo, the living room of Turin, a place where we advise you to stop and admire it as one of the greatest examples of elegance and Savoy baroque.
Passing between two Baroque churches you enter the next CNL square with the male and female statues representing respectively the Po and the Dora, the main rivers of Turin. Continue along Via Roma in the direction of the monumental facade of the Porta Nuova station reaching the Sambuy gardens. From here, take the Via Nizza cycle path to Corso Marconi where the building that was the headquarters of FIAT is located (on the right in white tuff) and return to Via Madama Cristina reaching the rental point after a few blocks.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Scopri Spello e i suoi dintorni in un emozionante tour autoguidato in ebike attraverso gli affascinanti paesaggi dell'Umbria. Partendo dall'antico borgo medievale di Spello, immergiti nella bellezza della natura e della storia lungo un percorso che ti condurrà attraverso suggestivi luoghi e pittoreschi borghi.
Si parte da Spello che sebbene piccola in termini di dimensioni fisiche, attrae visitatori da ogni angolo del Mondo grazie alla sua ricchezza di monumenti, chiese e suggestivi vicoli in pietra che si arrampicano per le colline circostanti. Il suo centro cittadino è caratterizzato da un'atmosfera vibrante e cosmopolita, con negozi artigianali e ristoranti che offrono cucina locale e tradizionale umbra, che si amalgama perfettamente con l'eleganza dell'architettura medievale. La sua bellezza unica e l'atmosfera affascinante la rendono una destinazione ideale per una piacevole e rilassante vacanza in mezzo al verde e alla cultura della bella regione dell'Umbria.
Da Spello si va in direzione Assisi passando per la magnifica via degli Ulivi, tra scorci incantevoli e piccoli gioielli della storia e della cultura locale come la Maestà del Mascione (o Mascicone). Questo percorso panoramico a mezza costa, noto per i numerosi uliveti che lo costeggiano, offre un tragitto suggestivo immerso nella natura.
Arrivati a San Vitale si segue poi la via in direzione prima Rivotorto e, su graziose stradine a scarso traffico, successivamente Cannara, luogo notissimo in Umbria per la sua deliziosa e tipica cipolla, oggetto di una delle sagre più note della Regione.
Seguendo poi un suggestivo tratto della ciclovia Assisi-Spoleto si arriva prima nella splendida Bevagna, la città della Gaite ovvero della antica suddivisione della città medievale che ancora oggi riempie gli occhi di bellezza, e poi nei pressi del leggendario Lago Aiso, dove è d'obbligo una sosta rilassante per conoscere l'antica storia e leggenda di Chiarò che, secondo il racconto popolare, giace in fondo al lago, all'ombra di rigogliosi alberi nel verde del parco che lo circonda.
Si riprende la via infine in direzione Spello, riempiendo gli occhi con il tipico paesaggio della valle umbra, tra torri, campi coltivati e graziose frazioni abitate.
Scopri l'Umbria in ebike con questo indimenticabile tour autoguidato e lasciati incantare dalla bellezza senza tempo di questa affascinante regione italiana.
a Spello, ad Assisi, a Foligno, a Perugia, a Spoleto
Una giornata per visitare Moirano, Castel Rocchero e Fontanile. Nel cuore del Monferrato.
Moirano
È una graziosa frazione di Acqui Terme dove si può visitare la chiesa di Santa Maria.
Castel Rocchero
Se c'è un paese dove la monocoltura della vite ha segnato profondamente il territorio, questo è Castel Rocchero. La Strada di collegamento con Nizza e Castel Boglione è uno spettacolo ininterrotto di geometrie di filari che si estendono a perdita d'occhio e seguono i morbidi rilievi delle colline creando suggestivi giochi cromatici. È la terra della Barbera, del Moscato, del Brachetto, del Dolcetto, con decine di aziende agricole, molte delle quali conferiscono le uve alla grande Cantina Sociale che troneggia con la sua struttura imponente e panoramica all'inizio della discesa per Acqui.
Fontanile, il Paese delle Big Bench
La chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista è una maestosa struttura in stile neogotico con grande cupola alta ben 53 metri al centro del piccolo paese di Fontanile. Incredibile ma vero, si nota a distanza di chilomertri, interessante da visitare insieme ai bei luoghi circostanti. È presente anche una panchina gigante del Big Bench Community Project di Chris Bangle.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Breve anello alla scoperta dell'Alta Langa.
Partenza da Murazzano
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Pedalare tra le colline delle Langhe su un'e-bike è sempre un'avventura emozionante, ma questo percorso offre un'esperienza unica che va oltre i confini tradizionali. Partendo dalle famose colline vitate, il viaggio vi conduce verso nuovi orizzonti, esplorando la transizione tra le Langhe e la pianura cuneese. Mentre vi allontanate dai classici panorami di vigneti, scoprirete un paesaggio che si trasforma gradualmente, regalandovi viste mozzafiato sulla pianura e, nelle giornate limpide, sulle maestose Alpi in lontananza. Questo itinerario è un invito a esplorare la diversità del territorio, unendo la bellezza delle Langhe UNESCO alla sorprendente varietà di Cherasco e Narzole.
La Morra
La Morra, nota come il "balcone delle Langhe", è il punto di partenza ideale. Dal Belvedere UNESCO di Piazza Castello, potrete ammirare un panorama che abbraccia l'intera regione. Passeggiate nel centro storico, visitate l'Ufficio Turistico per informazioni dettagliate sulla zona.
Cherasco
Cherasco vi accoglie con il suo fascino storico e gastronomico. Il Castello Visconteo, costruito nel 1348, è circondato da un suggestivo viale di platani napoleonici. La città è famosa per i suoi "baci", deliziosi cioccolatini che potrete assaggiare nelle pasticcerie storiche del centro. Non perdete l'opportunità di esplorare le antiche vie, ricche di palazzi nobiliari e chiese barocche.
Narzole
Narzole segna il confine tra l'altopiano cuneese e le Langhe. Qui il paesaggio cambia: i vigneti lasciano spazio a noccioleti, boschi e campi di grano. La strada tranquilla di campagna offre viste panoramiche sulle colline langarole da un lato e sulle Alpi dall'altro, con il fiume Tanaro che scorre in basso. È un luogo perfetto per una pausa rigenerante, immersi nella natura.
Novello
Novello, punto finale del vostro viaggio, vi accoglie con il suo castello neogotico, un gioiello architettonico che domina il paesaggio circostante. Costruito sui resti di un antico maniero medievale, oggi ospita un hotel e un ristorante. La piazza principale del paese è il luogo ideale per rilassarsi e riflettere sull'esperienza vissuta, magari degustando un bicchiere di Nascetta, il vino bianco autoctono della zona.
L'esperienza
Questo percorso di 31 km è un'avventura accessibile a tutti grazie alle e-bike, che rendono agevoli anche i tratti più impegnativi. L'itinerario autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove preferite. Partendo da Novello e attraversando La Morra, Cherasco e Narzole prima di tornare al punto di partenza, scoprirete la ricca diversità di un territorio che va oltre i confini delle classiche Langhe. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di paesaggi sorprendenti, tradizioni enogastronomiche e gioielli architettonici, offrendo un'esperienza unica che amplia la vostra conoscenza di questa meravigliosa regione.
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Si parte dal nostro punto di noleggio dalla Cantina Adriano Fratelli.
Salendo per una bella salita con semplici tornanti, tra una foto e una sosta in un attimo sarete a Treiso. Dalla piazza principale vi lascerete alle spalle la chiesa per proseguire verso Alba-Manera.
Qui il percorso non è complicato, si prosegue sul crinale, ammirando il paesaggio e chiacchierando piacevolmente con le persone che hanno deciso di condividere con voi questa esperienza in ebike.
Infine, raggiungerete il punto panoramico di Donna di Langa. È un punto per celebrare le donne delle Langhe, instancabili lavoratrici.
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