Il feudo di Rovasenda

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Il feudo di Rovasenda: what's to know

Arrivando a ROVASENDA si scopre un antico castello medioevale la cui torre, alta 48 metri, domina sul paesaggio con maestosità, nel ricordo di un nobile passato.

La Signoria dei Rovasenda ebbe inizio nel 965, quando ricevette in feudo dal Vescovo di Vercelli la maggior parte della “silva Rovaxinda”. I lavori del Castello iniziarono nel 1170, mentre la costruzione della torre risale al 1459. Nel 1300 i Signori di Rovasenda furono alleati per un breve periodo con i Visconti e successivamente con i Marchesi del Monferrato; dopo una lunga resistenza nei confronti del dominio di Casa Savoia, dovettero arrendersi e ne divennero vassalli nel 1413.
All’interno del Castello Anticco di Rovasenda, al piano terreno, si trova la Sala del Consiglio Comunale, che ospita l’interessante opera dello scultore Urano Palma, composta da un tavolo a forma di ferro di cavallo e dagli scanni per i Consiglieri Comunali.
Altre opere dello scultore sono collocate in tre spazi pubblici: il Monumento ai Caduti (un basamento sormontato da ali di angelo con al centro il mondo e sulla sommità l’unicorno) in Piazza dei Caduti, al termine di Via Umberto; un grande Trono, in ricordo del gemellaggio con il Comune francese di Poncharra, cui è collegata la figura storica del Cavaliere Bayardo,
collocata all’ingresso del Paese, sulla rotonda in Via Circonvallazione; la tomba dello Scultore presso il cimitero cittadino.
All’interno del Castello, sul lato destro sono state recuperate dall’Amministrazione Comunale due sale, utilizzate per conferenze e momenti di incontro, anche conviviali, essendo gli spazi attrezzati con un’ottima cucina.

Sulle mura del Castello Antico una lapide ricorda l’eroica morte del Cavaliere Bayardo, “Cavaliere senza macchia e senza paura”, nato in Francia, nel Castello di Pontcharra, nel Delfinato, e morto nella Baraggia, vicino al Castello Rovasendese, mentre stava guidando la ritirata dell’esercito francese, inseguito dalle truppe imperiali, nel 1524, nel periodo delle guerre per il possesso del Ducato di Milano. Il Cavaliere è ricordato anche in una pietra donata dal Comune di Pontcharra, gemellato con Rovasenda da oltre 40 anni, posta nel campetto sottostante le mura che circondano la bella piazza Castello. Quest’ultima è caratterizzata da grandi tigli centenari e dalla presenza della Chiesa Parrocchiale che, fondata al tempo della
costruzione del Castello, funse da cappella privata dei Signori di Rovasenda fino alla metà del 1600. Attualmente si presenta nelle sue forme quale costruzione del 17^ secolo.

Al Castello Antico si affianca il Castello Nuovo, costruito per volere di un discendente della famiglia nobile di Rovasenda che, scoperto di non essere erede legittimo del castello antico, chiese all'architetto ottocentesco Carlo Nigra (che aveva appena realizzato il Borgo Medievale di Torino) di costruirne uno nuovo, quasi identico, a circa 200 metri di distanza. Il Castello Nuovo, che non compare quasi mai sulle guide, è di proprietà privata e circondato da una piccola area boschiva.

Nella parte sottostante il Castello si può usufruire degli spazi pubblici attrezzati (parco giochi, campo per pallacanestro e pallavolo, area picnic dl Viale Baiardo, di fronte
alla piscina pubblica). La fruibilità è libera, tranne che per l’utilizzo della cucina con griglia, che richiede una prenotazione a pagamento presso gli uffici comunali.
 

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