Tipi Percorsi
Questo percorso parte dal punto di noleggio Bike Square di Cabella Ligure. Da qui si prosegue per la statale 140 sino ad Albera Ligure e una volta arrivati in Localita San Nazzaro si svolta a sinistra verso Rocchetta Ligure dove inizia la Val Sisola. Merita una visita il seicentesco Palazzo Spinola sede del Museo della Resistenza e della vita sociale. Proseguendo sulla S.P. 145 si possono scorgere diversi mulini ad acqua. Il primo, a lato della strada in localita' Pagliaro inferiore, ben conservato e funzionante. Proseguendo si arriva alla frazione di Sisola dove il paesaggio è caratterizzato dalla presenza di vigneti del Timorasso, un bianco autoctono a bacca bianca coltivato solo in queste valli grazie alla particolarità del terreno e del suo clima soleggiato. Proseguendo sulla S.P. 145 si può notare sulla destra il mulino di Pravaglione dopo il quale la strada comincia a salire piu' ripidamente sino ad arrivare a Costa Salata nome che evoca chiaramente il suo passato di percorso commerciale tra la Liguria e il Piemonte. Da qui inizia una lunga discesa dove finisce la Val Sisola e inizia la Val Vobbia e dal Piemonte si passa in Liguria. Si percorre la S.P. 8 arrivando all'abitato di Vobbia. Da qui si prosegue a destra dove inizia una stretta gola, attraverso una strada circondata dai boschi rigogliosi del parco dell'Antola, fino ad arrivare all'ingresso del Castello della Pietra, scolpito tra due speroni di roccia. Il castello, risalente all'anno 1100, è un polo culturale di spiccato valore paesaggistico, perfetta coesione tra natura e storia. Si parcheggiano le bici e si percorre a piedi il sentiero che in circa 20 minuti conduce al castello dove è possibile compiere una visita guidata nei giorni e negli orari prestabiliti. Infine si rientra a Cabella L. seguendo la stessa strada utilizzata all'andata.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Un grazioso cancelletto separa il borgo antico della città di Montalbano Jonico, denominata dai residenti Terra Vecchia, da una suggestiva immersione nel cuore della Riserva naturale dei Calanchi per valorizzare un luogo unico che racconta come era la vita della Terra milioni di anni fa.
Il borgo antico è collegato alla valle del Fiume Agri da una mulattiera (appiett') che attraversano i calanchi della Riserva, un tempo via obbligata per i contadini che quotidianamente si recavano nei propri poderi (giardini).
Tra i nudi calanchi, ricchissimi di fossili e accenni di macchia mediterranea, si possono effettuare osservazioni botaniche, geologiche, paleontologiche e storico-culturali.
Il sito è stato definito dai massimi esperti un vero museo paleontologico a cielo aperto, costituito da un’immensa quantità e varietà di contenuto fossilifero con ben nove livelli vulcanoclastici, a testimonianza di altrettante e distinte eruzioni vulcaniche.
I Calanchi sono costituiti da una successione sedimentaria di età tra 1,2 milioni di anni e circa 640 mila anni che rappresenta l’espressione fisica (le argille) della transizione dal Pleistocene inferiore al Pleistocene medio.
Per purezza geologica e di stratificazione i Calanchi di Montalbano Jonico sono stati proposti all’Inqua (International Union for Quaternary Research) per il Chiodo d’oro (golden spyke).
Possibile, previa prenotazione, un rientro nel centro abitato con ebike del vicino centro noleggio Ginestrebike. Quest'ultimo offre la possibilità di adibire le sue ebike che le Cargobike di seggiolini ammortizzati a norma. Le Cargobike elettrificate con una capacità di carico fino ad 80kg sono state scelte da Noi per condividere con i Nostri bambini diversamente abili l'esperienza di una escursione in paesaggi incontaminati.
Questo percorso ti permetterà di immergerti nella natura, pedalando fra boschi che sembrano incantati, sorgenti naturali e paesaggi mozzafiato del Parco Nazionale del Pollino.
Il pittoresco borgo sorto alla fine del ‘400 porta il nome della potente famiglia lucana, proprietaria di numerosi feudi in Basilicata. Qui i Cistercensi promossero un grande sviluppo rurale.
Durante il brigantaggio il paese fu teatro delle orribili repressioni del Capitano Gennaro Iannarelli.
I luoghi da visitare lungo il percorso sono il Santuario della Madonna di Pollino e la Chiesa di S. Maria degli Angeli. Di grande interesse sono gli antichi molini (Calabrese, Ammirati, Fasanella) e le bellezze naturali di Bosco Magnano, del Monte Pollino e delle Gole del Frido.
Tour dell’appia antica con una piccola deviazione nel parco della Caffarella. Il parco dell’appia antica comprende la valle della Caffarella e il parco degli Acquedotti. Passeggiando lungo l’appia antica si devia a destra entrando in una ramificazione di viottoli sterrati e ammirando il Sepolcro di Annia Regilla, la fonte sacra dell’acqua Egeria e il suo Bosco sacro al cospetto dell’antica Chiesa di San Urbano(non visitabile ).Non sembra di essere a 1 Km dal centro di Roma . Tutto è intatto e autentico. Dal lì si riprende l’appia antica, sulla destra La Tomba di Cecilia Metella, Il circo di Massenzio , e il sepolcro di Romolo. Tornando verso Roma si ammira la chiesa di San Sebastiano e le sue catacombe. Dopo un tour immersivo nella campagna romana si torna nella Città eterna ripercorrendo la Via Latina raggiungendo il Circo Massimo
a Empoli, in Val d'Arno
1° giorno
Ritrovo dei partecipanti ad Acqui, incontro con i referenti, sistemazione in hotel e presentazione del tour.
Per chi arriva in treno a Torino o Alessandria si potrà organizzare un transfer.
Partenza per una passeggiata alla scoperta dei tesori di Acqui iniziando dalla Cattedrale di Maria Assunta e da “La Bollente”. I Romani furono i primi a sfruttare il Bormida con la creazione delle famose terme giunte fino a noi. Arrivarono poi i Gonzaga ed infine i Savoia. Tra le strette vie scopriamo palazzi e resti a testimonianza della millenaria storia di Acqui.
Cena libera in trattoria dove possiamo assaggiare le specialità monferrine.
Rientro e pernottamento in hotel.
2° giorno
Dopo colazione possiamo prendere le nostre E-Bike, ora siamo pronti per questa cavalcata tra vigne degustazioni e panchine giganti.
Pedaliamo in direzione Castel Rocchero tra spettacolari geometrie di filari. E’ la terra della Barbera, del Moscato, del Brachetto. Castel Rocchero è nato come presidio militare posto a guardia della via che da Acqui conduce a Santo Stefano Belbo. Proseguiamo per Fontanile dove troviamo bellissimi affreschi, sostiamo per il pranzo, libero, per ammirare lo splendido panorama prima di partire in direzione Alice Bel Colle dove saliamo sulla torre. Da qui si gode di una vista a 360° sul Monferrato e le Langhe.
Al termine del nostro giro ci attende una degustazione dii vini del territorio accompagnati da assaggi di specialità locali il tutto allietato da racconti su Acqui.
Ritorno in albergo per riposarci in attesa della cena (libera).
3° giorno
Dopo la colazione in albergo, ci rechiamo in E-bike all’acquedotto romano, siamo davanti alla storia, impressione la mole e l’ingegno nel realizzarlo. Percorriamo la ciclabile lungo il Bormida e torniamo in hotel.
Dopo il pranzo, libero, è arrivato il momento di un dolce saluto.
Ci porteremo nel cuore i colori e le emozioni di questo spicchio di Monferrato.
Il tracciato facile interamente in pianura corre lungo il Bormida e il centro cittadino per circa una decina di chilometri.
Fine del viaggio.
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori. I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione da contagio Covid-19. Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature ( camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Una tappa costiera, fatta di suggestioni omeriche, storia greca e romana e bei borghi incorniciati dall’azzurro prepotente del Tirreno. Paesaggi spettacolari a picco sul mare, che segnano l’uscita dai territori pontifici e l’entrata in quello che era il Regno dei Borboni: l’influenza culturale di Napoli e del Meridione si fa sentire, del resto questa è la tappa più a sud di tutto il GTL, che arriva proprio all’ultimo comune prima del confine della Campania, Minturno.Da Monte San Biagio passiamo la ex dogana tra i due Stati, e scendiamo nella piana di Fondi, costeggiando l’omonimo lago. Da qui a Sperlonga, ridente località balneare fatta di casette bianche, il passo è breve. Passati gli sterrati del lago di Fondi, una comoda ciclabile lungomare ci accoglie prima nella parte bassa del paese, poi in un breve strappo di salita fin sul borgo antico, nei cui vicoli vale davvero la pena fare una sosta. Dopo Sperlonga, nei pressi della quale sorgono i resti della villa dell’Imperatore Tiberio, costruita proprio a fianco della grotta marina che porta il suo nome, ci attende il tratto di strada più spettacolare: ai monti Ausoni sono subentrati gli Aurunci, e per evitare la via Flacca, panoramica ma ricca di pericolose gallerie a strampiombo sul mare, affrontiamo la salita in direzione di Itri. La salita è impegnativa e monumentale, ma il panorama delle isole Pontine e dell’Arcipelago Campano ripaga tutta la fatica. Prima di entrare a Itri, il cui castello e le cui olive meritano comunque una visita, la traccia si fa strada nelle pieghe degli Aurunci fino ad arrivare a Gaeta, affascinante città fortificata dall’aspetto piratesco, famosa per il Santuario della Montagna Spaccata e per la tiella, la tipica torta rustica della zona; gli ultimi km verso Minturno costeggiano il porto coi suoi murales, attraversando Formia e Scauri fino alla meta.
a Empoli, in Val d'Arno
Questo splendido percorso in e-bike tra i prestigiosi vigneti del Monferrato vi permetterà di scoprire, senza troppa fatica, i paesi ed i paesaggi più belli della zona.
E' un percorso ad anello che parte e termina dal prestigioso Hotel La Villa di Casalotto e consentirà di ammirare gli splendidi paesaggi di vigneti di Barbera, Moscato e Brachetto.
Cosa vedere a Fontanile
Partendo dalla rinomata struttura “La Villa”, si affronterà subito una ripida discesa ed una successiva salita che consentirà di raggiungere l’abitato di Fontanile, paese famoso per i suoi vini, i Murales, ma soprattutto per la sua mastodontica Chiesa di San Giovanni Battista, la cui cupola, progettata dall’ingegnere architetto Francesco Gualandi, spicca al centro del borgo dominando tutto il paesaggio circostante.
Imperdibile la visita a questo caratteristico monumento la cui cupola è la più alta della provincia di Asti!
Da qui si può proseguire in direzione Mombaruzzo godendo di una sosta presso la Panchina Gigante di Fontanile, posta in una splendida posizione panoramica.
Alice Bel Colle ed il suo Belvedere
Dopo la Big Bench la discesa continua fino ad arrivare a Mombaruzzo Stazione.
Da qui, la traccia proseguirà in direzione castelletto Molina.
Una lunga ma panoramica strada in leggera salita consentirà di raggiungere lo splendido paese di Alice Bel Colle, uno dei comuni più alti della provincia di Asti con i suoi 420 metri sul livello del mare.
Alice Bel Colle è un comune di meno di 800 abitanti, arroccato per lo più sulla cima di una collina. Percorrendo la scalinata di Piazza Guacchione è possibile raggiungere un belvedere panoramico con una vista a 360° sulle colline del Monferrato: una visuale incredibile, da Torino a Milano, dalle Alpi sino agli appennini liguri. Indescrivibile a parole.
Dopo la sosta obbligata al belvedere, sarà possibile continuare la pedalata fino a raggiungere il Paese di Ricaldone.
Cosa vedere a Ricaldone
Giunti a Ricaldone non si può non fermarsi nuovamente sul belvedere all’ingresso del paese per godere di una visuale mozzafiato sui vigneti circostanti.
Per gli appassionati di musica, imperdibile sarà la visita al museo dedicato al cantante Luigi Tenco: situato nell'edificio dell'ex-Asilo Comunale, il Museo è denominato "Centro di Documentazione Permanente Luigi Tenco", ed è dedicato al cantautore ed alle sue composizioni e canzoni nonché alla sua vita.
Nel cimitero è sepolto il cantante, morto tragicamente nella notte tra il 26 e il 27 gennaio 1967 durante il Festival di Sanremo.
Proseguendo il Tour si arriverà al borgo di Maranzana.
Maranzana e la via del Ritorno
Giunti a Maranzana, non potrete non notare una fitta schiera di “babaci”.
Questi ultimi, chiamati in gergo locale, non sono altro che pupazzi di stoffa realizzati dagli abitanti locali per ripopolare le vie del paesello che si stavano svuotando.
Grazie a questa recente trovata, Maranzana, riceve ogni anno moltissime visite da parte di turisti nazionali e internazionali.
E’possibile anche organizzare una degustazione presso la locale Cantina Sociale La Maranzana, per assaggiare i prodotti tipici del territorio.
Proseguendo lungo la traccia, si raggiungerà nuovamente l’abitato di Mombaruzzo Stazione per poi affrontare un ultima salita che consentirà di raggiungere la “cresta” della collina.
L’ultimo tratto di pedalata sarà pianeggiante fino ad arrivare nuovamente a Casalotto, non prima, tuttavia, di aver valutato una visita / degustazione, alle prestigiose Distillerie Berta che si trovano lungo il percorso.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Cicloescursione in MTB elettrica tra rûs e magnifici villaggi rurali, alla scoperta dei paesaggi tipici dei versanti esposti al sole della media Valle d’Aosta e dei castelli che punteggiano il fondovalle.
L'itinerario si snoda lungo tre diversi rûs, le antiche "vie dell'acqua” che ancora numerose solcano l'intera Valle d'Aosta. Fondamentali – soprattutto un tempo – per il trasporto dell'acqua dalle zone più ricche a quelle più aride, costituiscono ora una rete di percorsi ideale per scoprire gli angoli più suggestivi e particolari delle nostre montagne.
L'escursione tocca il Lago di Villa, importante Riserva naturale e Sito di Importanza Comunitaria, che con la sua ricca biodiversità costituisce una perla ambientale e paesaggistica di assoluto pregio.
Caratteristiche tecniche
Il percorso è interamente su strade minori con scarsissimo traffico, o su strade sterrate, adatte anche ai minori (sotto la responsabilità di un accompagnatore adulto).
Sviluppo: 32 Km - Dislivello complessivo in salita: 1150 m+
Difficoltà: Cicloescursionistica (MC/MC) - In alcuni brevissimi tratti è necessario accompagnare a mano la bicicletta per superare scalini o tratti di sentiero.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Il percorso si snoda fra l'amabile profumo di tartufo e la passeggiata adrenalinica sul Ponte tibetano più lungo del Mondo. Questo tour connette Carbone con Castelsaraceno, il palato con la mente.
La storia di Carbone si lega ai monaci basiliani che qui diedero grande impulso all’economia.
Carbone fu per molto tempo il centro della vita religiosa dell’area grazie al suo monastero. Nell’800 fu assalito dai briganti e poi distrutto dalle truppe del Murat. Oggi ne restano i ruderi a Valle Cancello. Da vedere la Chiesa di S. Maria degli Angeli, la Chiesa Francescana al Convento, la Chiesa di S. Luca Abate, la Cappella S. Anna, la Cappella privata dei Castelli e quella dei Fraticelli, i palazzi storici, lo splendido Bosco di Vaccarizzo e le fontane Calanca, Tuvolo e Fosso.
Castalsareceno è nata come roccaforte saracena, Castrum Saracenum divenne in seguito prestigioso centro basiliano e feudo dell'Abbazia di Sant'Angelo.
All'interno del paese è possibile visitare luoghi dal notevole interesse artistico: la chiesa di S. Spirito del XVI-XVII secolo, che conserva un trittico del pittore D'Amato e il palazzo baronale del XV secolo.
Dirigendosi verso la località Mancusi, si scoprono i resti del mulino ad acqua, testimone del passato delle civiltà contadine.
Castelsaraceno celebra ancora gli antichi riti arborei, rievocati nella tradizione "della ndenna".
Nella prima domenica di giugno la gente del paese si riunisce intorno ad un tronco di faggio ben levigato ed alto più di 20 metri, che viene unito con la cima di un abete e poi innalzato al centro della piazza, E' il matrimonio degli alberi, l'occasione per condividere un momento di festa, accompagnato da canti, balli e dagli squisiti piatti della tradizione del luogo.
Breve tour in e-bike tra il centro storico della romantica città di Verona e le sue colline, quale luogo migliore per festeggiare in buona compagnia l'addio al nubilato o celibato della vostra amica o amico?
Verona naturalmente!
La partenza è dal nostro punto di partenza BikeSquare.
Si pedala per il centro con tappa romantica al balcone di Giulietta, poi ci si dirige verso il lungo Adige.
Potrete pedalare tra le belle colline panoramiche che sovrastano Verona.
Proprio qui in collina potrete fermarvi per una perfetta degustazione presso la cantina Salvaterra.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi
Il territorio di Cavriglia è disseminato di pievi e castelli, si estende sulle pendici orientali dei monti del Chianti, nel Valdarno. È presente un suggestivo Parco Naturale, attrezzato con strutture ricettive e di ristorazione. Il passato di Cavriglia è legato soprattutto all'estrazione della lignite: oggi le miniere non sono più in funzione ma si può visitare il Museo della Miniera e del Territorio (MINE), inaugurato nell’estate del 2012. Questa zona è ricca di storia, sia per il passato minerario, sia per la resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui il 4 luglio 1944 una strage nazista si portò via 191 vite.
L'immagine di copertina è di LigaDue - Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=27044824
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Si sale fino al Monte San Michele, a 893 metri di altitudine, per poi scendere verso Greve in Chianti su una strada bianca in mezzo al bosco. Per tornare si risale verso l'incantevolo borgo di Lamole e si passa per Radda in Chianti.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
In caso di maltempo o se si vuole evitare l'attraversamento del Parco di Punta Pizzo su un sentiero a tratti sabbioso, subito dopo Marina di Mancaversa si può optare per una variante di 4 km sulla litoranea.
salento, salento ionico, in salento, maglia, lecce, puglia, nardò, avetrana
Si pedala tra pajare e muretti a secco, architetture contadine che hanno definito la stessa identità della campagna salentina, proteggendo orti e ulivi.
L'entroterra sui rilievi, appena un po’ più su del livello del mare, cede il passo a Gallipoli a una lunga cavalcata in riva al mare, fino alle storiche ville delle Cenate eleganti ed eclettiche, per arrivare alla Torre dell'Alto, teatro di magici tramonti sulla scogliera tra il verde del parco di Porto Selvaggio e il blu dello Ionio.
Il punto di partenza e di arrivo di questo percorso è Nardò.
Pedalando si attraversano i centri abitati di: Galatone, Sannicola, Chiesanuova, Alezio, Gallipoli, Rivabella, Lido Conchiglie, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina di Nardò, Cenate.
Il percorso si sviluppa prevalentemente su strade asfaltate (circa il 90%) su strade a bassa intensità; nei mesi estivi di luglio e agosto la strada litoranea invece è caratterizzata da traffico intenso.
Cosa sono le 'pajare'?
Le pajare pugliesi sono antiche costruzioni rurali tipiche della regione. Queste strutture, risalenti al periodo preistorico e utilizzate fino al XIX secolo, rappresentano un esempio unico di architettura tradizionale e rurale.
Le pajare sono realizzate interamente in pietra secca, senza l'uso di malta, e presentano una forma conica o a trullo, con un tetto a cupola che ricorda la struttura di un'ape. Questa particolare forma è stata progettata per garantire una migliore resistenza alle intemperie e una maggiore durata nel tempo.
Originariamente utilizzate come rifugi temporanei per i contadini durante le ore di lavoro nei campi, le pajare sono oggi spesso state restaurate e trasformate in alloggi per i turisti che vogliono vivere un'esperienza unica immersi nella natura e nella storia della Puglia.
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Sei a Torino per l'EuroVision?
Questo è il percorso perfetto per scoprire la città in sella ad una e-bike.
Il percorso ti permette di attraversare per prima cosa la vie del centro cittadino. Chissà se riesci a respirare l'atmosfera dell'attesa dell'evento musicale che si terrà al Pala Olimpico dal 10 al 14 maggio 2022?
Dopo aver attraversato Piazza Vittorio Veneto eccoti sul Po.
Puoi continuare a pedalare in direzione Nord come se volessi raggiungere la Basilica di Superga.
Sei arrivato al Ponte di Sassi? È questo il punto che ti suggeriamo di usare per passare sulla sponda opposta del fiume e continuare a pedalare in tranquillità questa volta in direzione Moncalieri.
Manca parecchia strada a Moncalieri eh! e non è un punto che raggiungerai oggi in bici.
Il tuo giro oggi è più corto e ti permetterà di scoprire la città con un ritmo lento, osservare le persone che la attraversano e le canoe che scorrono sul fiume; il traffico alla tua sinistra lo puoi ignorare: oggi è il giorno di un giro facile e tranquillo in e-bike, sappiamo che aspetti l’Euro Vision invece per scatenarti!
Ancora un passaggio su un ponte, questa volta attraversi la passerella Turin Marathon per dirigerti in Viale di Revel: goditi il verde cittadino e la primavera torinese fino a raggiungere il Parco del Valentino. I torinesi amano molto questo parco a due passi dal centro che si affaccia sul fiume e dove si può godere del verde della collina. Attraverserai anche il Borgo Medievale, un museo a cielo aperto che ti farà fare un tuffo nel passato in un istante.
Sei quasi di nuovo nel luogo da cui hai iniziato, al punto di noleggio di bici elettriche di Torino.
Hai percorso circa 15 chilometri torinesi in sella alla tua e-bike. Speriamo che il divertimento ti abbia fatto compagnia e che tu abbia avuto occasione di esplorare la citta di Torino che a volte ha un po’ di difficoltà a comunicare la sua personalità.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Questo è un percorso che ti permetterà di pedalare sia su strada sia in parte su strade sterrate, è un percorso di media difficoltà che si sviluppa quasi totalmente su un territorio pianeggiante a parte la salita lunga circa 3 chilometri che permette di raggiungere il Santuario della Madonna del Boden.
L'oasi di Borgo Tenso
Partendo dal noleggi di BikeSquare di Premosello-Chiovenda si pedala verso l'Oasi Naturale di Bosco Tenso.Borgotenso verso l'oasi naturale di Bosco Tenso , dove ripararsi dal sole e godere della frescura di Querce , Roveri ecc e guardare gli uccelli e i vari animali che scorrazzano liberi, per proseguire lungo la ciclovia del Toce fino ad Ornavasso. Da qui risalire fino al alla Madonna della Guardia ed il Santuario del Boden. Sorseggiare l'acqua benefica della sua fontana e ripartire sempre seguendo la bellissima ciclovia del Toce fino a giungere a Mergozzo ( Paesino sulla riva del Lago Omonimo) dove fermarsi per un pranzo in uno dei diversi ristoranti in riva ad esso, per poi rientrare sempre lungo la Ciclovia del Toce fino a Premosello Chiovenda.
Percorso da fare in una giornata con tappe lungo il percorso per ammirare della natura circostante. Misto sterrrato asfaltato adatto a chi vuole pedalare un po di più quasi tutto pianeggiante tranne la salita di 3 chilometri per il santuario del Boden.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
Questo tour in ebike in Ciociaria ti permetterà di scoprire, senza troppa fatica, alcuni tratti di due tra i percorsi più famosi in tutta Italia. Si parte dal punto di noleggio di Ceprano, dove potrai scegliere la bici elettrica più adatta a te. Dopo pochi kilometri di pedalata ti immetterai su una strada, immersa nella natura, che fa parte del gruppo di itinerari ciclistici europei chiamato EuroVelo. Lungo questo percorso incontrerai il Monumento naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, dove ti consigliamo di fermarti per visitare l'interno delle Grotte o semplicemente rinfrescarti al suo esterno. La seconda parte dell'itinerario prevede, poi, di raggiungere e intraprendere parte di un altro sentiero storico, la Via Francigena. Questa, lontano dalle vie principali, ti condurrà fino al paese di Ceprano e infine di nuovo al punto di noleggio.
Bici + Treno: con un occhio sempre più attento alla sostenibilità in ambito turistico, su richiesta sarà possibile noleggiare l'ebike direttamente dalla stazione ferroviaria di Ceprano-Falvaterra. Potrai, dunque, raggiungere Ceprano in treno (collegata direttamente con Roma e Napoli), noleggiare l'ebike e riconsegnarla nuovamente nella stessa stazione al termine dell'esperienza.
EuroVelo 5
L'EuroVelo è un gruppo di itinerari ciclistici che attraversano tutta l'Europa. In particolare ci troviamo lungo il tratto denominato EuroVelo 5, detta anche "Via Romea Francigena" lunga 3.900 chilometri che, una volta terminata, unirà Londra a Brindisi, passando per Milano, Roma e la nostra Ciociaria. Dopo aver lasciato il punto di noleggio di Ceprano pedalerai da subito su strade secondarie, immerso nella tranquillità, i suoni e i profumi tipici della campagna che arricchiranno la tua esperienza lungo tutta l'avventura. Dopo qualche kilometro raggiungerai la SP151, strada che rientra nella citata EuroVelo 5, lungo la quale incontrerai alcune trattorie e produttori locali, la segnalata Fontana Acqua Bianca, dove potrai fermarti a bere e riempire la tua borraccia e, con una piccola deviazione dal percorso principale, le Grotte di Falvaterra.
Grotte di Falvaterra e Rio Obaco
Poco dopo aver lasciato la SP151 raggiungerai il Monumento naturale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, una vera e propria gemma nascosta nel cuore della Ciociaria. Qui ti consigliamo di fermarti per visitare l'interno del complesso (in questo caso sarà necessario raggiungere prima la biglietteria, segnalata sulla mappa) o semplicemente per riposare al suo esterno, dove le temperature scendono nettamente e, soprattutto nelle giornate più calde, potrai godere del fresco proveniente dalle grotte e dal limpido torrente che ne fuoriesce.
Via Francigena
Tornati in sella alla propria ebike, percorrerai alcuni kilometri fino a raggiungere la diga che ti permetterà di attraversare il Fiume Liri e arrivare al Lago di San Giovanni Incarico. In poco tempo ti ritroverai lungo la Via Francigena (segnalata anche da numerosi cartelli stradali) che ti porterà a pedalare prima intorno al lago e poi su una lunga strada bianca che attraversa il bosco, lontano dalle strade asfaltate e dalle automobili. Una volta tornato sulla strada principale, continuando a seguire anche la segnaletica stradale, rientrerai su una strada secondaria che ti permetterà di raggiungere un altro piccolo lago, quello di San Giacomo. Tra gli abitanti locali questo piccolo specchio d'acqua è conosciuto per il suo particolare legame con la Luna: come si può notare dalle immagini satellitari, infatti, la sua particolare forma ricorda proprio quella di una mezzaluna; i numerosi innalzamenti e abbassamenti del livello dell'acqua durante il corso dell'anno ricordano quelli delle maree nell'interazione Terra-Luna; infine, la strada che conduce dal paese al lago (nel percorso è quella che incontrerai lasciandolo) si chiama proprio Via Guardaluna.
Continuando il percorso raggiungerai, infine, il comune di Ceprano attraversando di nuovo il fiume grazie allo storico ponte che in passato divideva lo Stato Pontificio dal Regno del Sud e che fu citato in un episodio della Divina Commedia. Subito dopo arriverai nella piazza principale di Ceprano dove potrai scegliere se fermarti per bere un aperitivo o proseguire fino a rientrare nel punto di noleggio, dove avrai a disposizione docce, un'area relax nel verde di un pioppeto, il bar e ristorante Le Ganze dove poter reintegrare le energie, mangiando piatti tipici della cucina laziale e ciociara.
Questa bike experience è perfetta per scoprire in modo insolito e sostenibile le bellezze del territorio ciociaro, immergendosi nella sua storia, nella sua natura incontaminata e gustando i suoi prodotti tipici.
a Falvaterra, a Ceprano
Percorso numero 3
Monte Saccarello, Taggia
L' itinerario in e-bike alla scoperta delle colline della Langa del Barbaresco, si snoda attraverso dolci colline, borghi storici e panorami spettacolari, offrendo l'opportunità di immergersi nella cultura locale e di assaporare i prodotti tipici del territorio langarolo.
Il punto di partenza per il tour in e-bike è il punto di noleggio bici della Langa del Barbaresco sito nella tranquillità dei vigneti albesi. Per chi lo desidera è possibile organizzare la degustazione prima della partenza, presso la Cantina Adriano Marco e Vittorio di San Rocco Seno D'Elvio, assaporando i vini albesi.
Le Rocche dei Sette Fratelli
In sella alla bici si pedala in direzione delle Rocche dei Sette Fratelli, una delle meraviglie naturali delle Langhe. Per raggiungere questo luogo incantevole, si utilizzano strade secondarie a bassissimo traffico molto panoramiche e suggestive, che si snodano tra le colline ricche di vigneti. Le Rocche sono una formazione geologica unica, caratterizzata da torri sabbiose di erosione che creano un paesaggio quasi lunare.
Con l' e-bike sarà facile affrontare le salite senza affaticarsi, godendosi così il panorama che si staglia all'orizzonte, i vigneti, i noccioleti e i boschetti si fondono sapientemente in unico incantevole paesaggio. Gli appassionati di flora e fauna, potranno divertirsi a osservare e riconoscere diversi tipo di arbusti e fiorni e se si è fortunati, è possibile osservare diverse specie di uccellini. Il punto panoramico delle Rocche dei Sette Fratelli è un'area attrezzata comoda per potersi fermare per un breck o un delizioso pic-nic.
Le Rocche dei Sette Fratelli sono anche un’ottima opportunità per gli appassionati di fotografia: i contrasti tra le formazioni rocciose e il verde dei vigneti creano scenari insoliti e caratteristici. Inoltre, se si ha voglia di avventura, ci sono diversi sentieri che permettono di esplorare ulteriormente la zona.
Donna di Langa
Dopo la sosta alla Rocche dei Sette Fratelli con le bici elettriche, si raggiunge il punto panoramico Donna di Langa di Trezzo Tinella. Qui è possibile osservare il monumento "Donna di Langa" in onore al duro lavoro delle donne svolto in Langa. Nei racconti di Beppe Fenoglio più volte possiamo leggere testimonianze a riguardo.
Donna di Langa è anche area attrezzata per pic-nic e dotata di fontanella per l'acqua, ottima sosta quindi per rifornire la borraccia e rilassarsi godendosi il panorama e la maestosità della natura.
Cosa vedere a Barbaresco
In sella all'e-bike si pedala su strade secondarie tra i filari di Nebbiolo che daranno vita al famosissimo e pregiato vino Barbaresco. Questo vino prende il nome del comune in cui viene prodotto, Barbaresco appunto. Giunti alla cittadina di Barbaresco, ci si trova di fronte a un piccolo ma affascinante borgo noto per il suo vino omonimo che è uno dei più prestigiosi d’Italia. Qui si può visitare la Torre di Barbaresco, l'antica torre di avvistamento di epoca medievale, che offre una vista panoramica spettacolare sulla valle del Tanaro e sui vigneti circostanti. La torre è dotata di terrazza panoramica ed è aperta al pubblico. Gli appassionati di storia, aiutati dal suggestivo paesaggio, potranno rivivere ad occhi aperti il passato medievale della città.
Inoltre, Barbaresco è sede di diverse cantine che offrono degustazioni di vino. È consigliabile prenotare in anticipo una visita a una delle cantine locali per conoscere meglio il processo di produzione del Barbaresco e assaporare alcuni dei migliori vini della regione.
Cosa vedere a Neive
Dopo aver esplorato Barbaresco, il percorso in bici proseguire verso Neive, che rientra nella selezione I Borghi più belli d'Italia ed è ovviamente anche uno dei borghi più belli delle Langhe. La distanza tra Barbaresco e Neive è di circa 8 chilometri. Il percorso continua ad essere panoramico e relativamente facile, con alcune leggere salite che rendono l’esperienza ancora più coinvolgente, in sella alla bici elettrica il percorso sarà super piacevole.
Neive è famosa per il suo centro storico ben conservato, caratterizzato da strade acciottolate e antiche case in pietra. Una volta arrivati, si può visitare la Chiesa di San Michele, che risale al XIII secolo e presenta affreschi di grande valore artistico. La passeggiata o la pedalata tra le vie del borgo è super piacevole. Super consigliata la tappa in una delle enoteche locali per degustare i vini tipici della zona, come ad esempio il Barbaresco. Leggermente fuori dal centro storico di Neive si trova la panchina gigante, la Big Bench di Neive ha il colore Verde.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Andiamo a visitare il Montjuic, la collina che ospitò i Giochi Olimpici del 1992, con la nostra bici elettrica. Sul fondo della collina una funicolare ci porterà' su di 200 metri sulla cima della collina, dove potrai godere di una vista incredibile della città. Alleneremo le nostre gambe con una camminata al castello e sperimenteremo una vista panoramica a 360° di questa magica città.
Poi faremo correre le nostre e-bike verso Port Vell inbarcandoci a bordo di un catamarano per navigare lungo la costa. Vedremo una prospettiva completamente differente della città e godendoci la brezza Mediterranea, assaporeremo un calice fresco di Cava.
Una volta sbarcati continueremo con le nostre e-bikes attraverso il Parco della Ciutadella e il magnifico Arco di Triomfo.
Costi
I biglietti per la barca e la funicolare, le bici elettriche, la guida turistica e il bicchiere di cava sulla barca
Il tour è in ebike adatte anche ai ragazzi a partire dai 12 anni.
Per bambini più piccoli abbiamo differenti opzioni: carrelli e seggiolini. Tutti potranno godere di questo indimenticabile giro di Barcellona.
Orari e punto di ritrovo
Orario invernale del tour: alle 10 di mattina (esclusi i mesi di gennaio e febbraio)
Orario estivo: alle 10 di mattina
Punto di ritrovo e partenza: Placa Reial
a Barcellona, a Barcelona