Tipi Percorsi
Facile percorso in ebike da Alajar a Madronero
nella Sierra de Aracena, ad Aracena, al Molino Río Alájar, a Huelva
Questo tour autoguidato è consigliato a ciclisti esperti. Si pedala attraverso Roseto e Casal Molara, poi si raggiungono i Prati di Vivaro. Questo è il luogo più adatto per una gita di un giorno fuori Roma. Ci sono Locande , agriturismi e aree Pic nic. Passeggiando nel bosco con numerosi sali scendi si giunge poi Rocca del Papa con la sua vista su Roma .Da lì si torna al punto di partenza.
Pedalare attraverso le colline dell'Alta Langa su un'e-bike è come intraprendere un viaggio in un mondo sospeso tra cielo e terra. Mentre vi inerpicate su pendii che sfiorano gli 800 metri di altitudine, il paesaggio si trasforma sotto i vostri occhi: i vigneti cedono il passo a noccioleti, boschi rigogliosi e campi di grano ondeggianti. L'aria fresca e pura vi accarezza il viso, portando con sé profumi di natura incontaminata. Il silenzio è rotto solo dal leggero ronzio della pedalata assistita e dal canto degli uccelli. Ogni curva rivela un nuovo panorama mozzafiato, ogni borgo arroccato racconta storie di un passato antico e di un presente che custodisce gelosamente tradizioni secolari.
Novello
Novello, punto di partenza del vostro tour, vi accoglie con la sua quiete affascinante. Al ritorno visitate la Bottega del Vino per assaggiare la Nascetta, vino bianco autoctono, per concludere la vostra avventura.
Monforte d'Alba
Monforte d'Alba vi cattura con il suo fascino medievale. Arrampicatevi fino all'anfiteatro naturale nella parte alta del borgo, un gioiello architettonico con un'acustica perfetta che ospita concerti ed eventi culturali.
Roddino
Roddino, borgo di confine tra Bassa e Alta Langa, offre un primo assaggio dell'Alta Langa. Ammirate la chiesa parrocchiale e gustate i formaggi locali, incluso il rinomato "Murazzano DOP".
Da Roddino a Pedaggera e Serravalle Langhe
La strada da Roddino a Pedaggera e Serravalle Langhe vi regala paesaggi mutevoli e suggestivi. Pedalate tra noccioleti e primi boschi, godendovi il silenzio e la bellezza incontaminata di queste terre alte.
Serravalle Langhe
Serravalle Langhe, con la sua posizione strategica, offre viste panoramiche mozzafiato. Visitate la chiesa di San Michele Arcangelo e ammirate l'architettura tipica dell'Alta Langa.
Bossolasco
Bossolasco, noto come il "paese delle rose", vi accoglie con i suoi balconi fioriti (nella stagione appropriata). Qui, a oltre 700 metri di altitudine, respirerete l'aria pura dell'Alta Langa e potrete visitare il Giardino delle Rose.
Somano
Somano vi sorprende con il suo fascino rustico. Esplorate il centro storico con le sue case in pietra e non perdete la chiesa di San Donato, un gioiello di architettura romanica.
Dogliani
Dogliani vi riporta nel cuore della zona vinicola. Visitate il borgo antico, detto "Castello", e non partite senza aver assaggiato il celebre Dolcetto di Dogliani DOCG.
Monchiero
Monchiero, ultima tappa, vi offre un finale rilassante. Salite fino a Monchiero Alto per godere di una vista panoramica mozzafiato sulle colline circostanti e sulle Alpi in lontananza.
L'esperienza
Questo percorso di 59 km è un'avventura che richiede una buona preparazione fisica, data la lunghezza e il dislivello. L'itinerario, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove preferite. Partendo da Novello e attraversando il cuore dell'Alta Langa, scoprirete paesaggi unici, borghi incantevoli e sapori autentici. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio meno noto ma altrettanto affascinante delle Langhe, dove ogni pedalata è un tributo alla bellezza della natura e alla ricchezza delle tradizioni locali.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Dagli antichi borghi, dominati da fortezze inespugnabili, fino alle lunghe spiagge di Ugento, pedalando con il profumo della macchia mediterranea nel Parco Naturale Regionale del Litorale di Ugento.
Si parte e si ritorna a Ugento e quando si arriva sulla costa si pedala lungo le storiche strade che costeggiano i bacini, una colossale opera di bonifica che salvò questa terra da mali atavici come la malaria, restituendo terre fertili ai salentini.
I centri abitati che si attraversano percorrendo questo anello sono: Ugento, Gemini, Torre San Giovanni, Posto Rosso, Capilungo, Torre Suda.
Il percorso si sviluppa principalmente su fondo asfaltato (circa il 90%) e su strade a bassa intensità su quasi tutto il percorso. Segnaliamo che nei mesi di luglio e di agosto il tratto della litoranea da Torre San Giovanni a Posto Rosso (Marina di Alliste) il traffico è intenso.
In queste terre nasce spontaneamente una rarità, la liquirizia, è questo è il tour in ebike per conoscere tutto dell'antica tradizione locale della sua lavorazione.
Il percorso è facile e pianeggiante. Si snoda ad anello tra la Riserva naturale della foce del Crati, agrumeti e bellissime spiagge. Durante il tour si potrà visitare un laboratorio dove la radice di liquirizia viene lavorata e si potranno degustare diversi prodotti a base di liquirizia.
Il tour ha la durata di mezza giornata, facile e per tutta la famiglia.
in Calabria, nella Piana di Sibari, a Corigliano Calabro, a Schiavonea
Tour in bici facile, in pianura che attraversa gli agrumeti tipici di Clementina della Piana di Sibari.
Gli ingredienti di questo tour? antichi castelli e tipiche masserie. Ma l'ingrediente segreto che lo rende unico è il profumo dei fiori d'arancia. Unico e indimenticabile per avvicinarvi a questa terra ricca di storia, tradizioni e eccellenze enogastronomiche.
Possibilità di degustazione di prodotti di bufala, marmellate, conserve vegetali, succo di Goji: 5€ su prenotazione.
Tour con guida: 25€ a persona.
in Calabria, nella Piana di Sibari, a Corigliano Calabro, a Schiavonea
Questo percorso panoramico e coinvolgente ti porterà a scoprire alcune delle meraviglie più nascoste del territorio ciociaro.
La prima tappa che incontrerete lungo il percorso comprende il Monumento naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, un'oasi immersa nella natura dove potrete visitare il complesso speleologico o semplicemente rinfrescarvi tra le acque del piccolo fiume che sgorga dal suo interno.
Dopo la prima sosta ripartirete alla volta di Falvaterra, un piccolo borgo medievale in cui il tempo sembra essersi fermato: qui potrete lasciare la vostra e-bike e passeggiare tra i vicoli e le piazzette del centro storico, fotografare gli scorci panoramici sulla Valle Latina e degustare prodotti locali da Luca e Serena nella loro Bottega Coquinaria.
È tempo di rimettersi in sella: superato il paesino percorrerete una strada pianeggiante e panoramica che circonda tutta la montagna alla vostra sinistra fino a scendere direttamente nel cuore del secondo borgo attraversato da questo itinerario, San Giovanni Incarico. Con la vostra e-bike avrete modo di esplorare comodamente sia la parte più bassa che il suo centro storico più arroccato.
Appena superato il borgo vi troverete di fronte ad un bivio: qui, in base al grado di confidenza preso con la e-bike e alla vostra condizione fisica, potrete scegliere se fare una piccola deviazione rispetto il percorso tracciato in cima al monte alla vostra sinistra, dove svetta il Santuario della Madonna della Guardia che offre una eccezionale vista panoramica sul territorio ciociaro. Nel caso in cui decidiate di raggiungerlo, basterà ripercorrere la strada al contrario per tornare sul percorso, altrimenti potrete direttamente continuare l'itinerario mappato.
Dal borgo e soprattutto dal Santuario della Madonna della Guardia vi sarà capitato di buttare l'occhio sui corsi d'acqua che si intrecciano tra di loro: sono il Fiume Liri e il Fiume Sacco che si incontrano e confluiscono nel Lago di San Giovanni, caratteristico per la sua forma che ricorda quella di un polipo. Il percorso prosegue costeggiando tutto il lago fino a immettersi sulla Via Francigena, in un tratto di strada in parte sterrato ma facilmente accessibile che attraversa il bosco, costeggia il Lago di San Giacomo a forma di mezzaluna (non a caso vi trovate in Via Guardaluna) e raggiunge il centro di Ceprano.
Qui attraverserete il suo vicolo storico in cui sono ancora presenti le insegne di antiche botteghe, attraverserete la piazza e raggiungerete la zona del mercato: se avete la fortuna di intraprendere questo percorso nel giorno di mercato (Sabato mattina) vi consigliamo di fermarvi dal nostro amico Giò dove potrete degustare i suoi fantastici prodotti a km0 (è il primo stand che incontrerete appena superata la piazza).
Percorrerete infine gli ultimi 2 kilometri fino a tornare nel punto noleggio di Ceprano, dove avrete a disposizione docce e spazi ombreggiati per rinfrescarvi e riposare.
Da Cornello dei Tasso si attraversa la Valle dei Mulini verso la chiesa di Sant'Anna per poi raggiungere l'abitato di Oneta
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Scopri Spello e i suoi dintorni in un emozionante tour autoguidato in ebike attraverso gli affascinanti paesaggi dell'Umbria. Partendo dall'antico borgo medievale di Spello, immergiti nella bellezza della natura e della storia lungo un percorso che ti condurrà attraverso suggestivi luoghi e pittoreschi borghi.
Si parte da Spello che sebbene piccola in termini di dimensioni fisiche, attrae visitatori da ogni angolo del Mondo grazie alla sua ricchezza di monumenti, chiese e suggestivi vicoli in pietra che si arrampicano per le colline circostanti. Il suo centro cittadino è caratterizzato da un'atmosfera vibrante e cosmopolita, con negozi artigianali e ristoranti che offrono cucina locale e tradizionale umbra, che si amalgama perfettamente con l'eleganza dell'architettura medievale. La sua bellezza unica e l'atmosfera affascinante la rendono una destinazione ideale per una piacevole e rilassante vacanza in mezzo al verde e alla cultura della bella regione dell'Umbria.
Da Spello si va in direzione Assisi passando per la magnifica via degli Ulivi, tra scorci incantevoli e piccoli gioielli della storia e della cultura locale come la Maestà del Mascione (o Mascicone). Questo percorso panoramico a mezza costa, noto per i numerosi uliveti che lo costeggiano, offre un tragitto suggestivo immerso nella natura.
Arrivati a San Vitale si segue poi la via in direzione prima Rivotorto e, su graziose stradine a scarso traffico, successivamente Cannara, luogo notissimo in Umbria per la sua deliziosa e tipica cipolla, oggetto di una delle sagre più note della Regione.
Seguendo poi un suggestivo tratto della ciclovia Assisi-Spoleto si arriva prima nella splendida Bevagna, la città della Gaite ovvero della antica suddivisione della città medievale che ancora oggi riempie gli occhi di bellezza, e poi nei pressi del leggendario Lago Aiso, dove è d'obbligo una sosta rilassante per conoscere l'antica storia e leggenda di Chiarò che, secondo il racconto popolare, giace in fondo al lago, all'ombra di rigogliosi alberi nel verde del parco che lo circonda.
Si riprende la via infine in direzione Spello, riempiendo gli occhi con il tipico paesaggio della valle umbra, tra torri, campi coltivati e graziose frazioni abitate.
Scopri l'Umbria in ebike con questo indimenticabile tour autoguidato e lasciati incantare dalla bellezza senza tempo di questa affascinante regione italiana.
a Spello, ad Assisi, a Foligno, a Perugia, a Spoleto
Questo è un tour esperienziale dei Castelli Romani.
Si parte dalla Stazione di Frascati alle ore 9:30 e si attervesano i pratoni del Vivaro e si arriva nella spendiada cornice dei Nemi. Qui l'esperienza continua con la degustazione di alcuni dolci tipici che potrete gustare affacciati sullo spendido lago di Nemi.
Da qui si procede verso Castel Gandolfo e - attraversando strade vicinali e sterrate - si torna nella splendida cittadina di Frascati.
Proponiamo questa esperienza il lunedì e il mercoledì con un minimo di 4 persone.
Il percorso, lineare, consente di apprezzare alcune delle caratteristiche più salienti del paesaggio del Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark.
Partendo dal Visitor center della Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa, ove ha sede la Ciclofficina, il percorso seguirà la strada circumlacustre dalla quale si potrà ammirare l’unico lago naturale della Sicilia interna non di rado affollato da diverse specie di uccelli acquatici.
Il tracciato uscirà dalla conca lacustre e raggiungerà la quota maggiore a 809 metri inerpicandosi velocemente lungo il pendio della contrada Zagaria. Da lì scenderà percorrendo strade rurali secondarie, in una campagna intensamente abitata, sino a raggiungere il bivio di Scioltalbino.
Da qui si seguirà il percorso della antica strada Ferdinandea, oggi la SS 117 bis, preclusa al grande traffico veicolare. Il Paesaggio cambierà repentinamente aprendosi su grandi e profonde vallate con spettacolari rupi calcarenitiche ed antiche masserie. Costeggerà l’antico villaggio dei “Granci” una piccola frazione rurale di Enna e scenderà nel sinuoso canyon del Serieri Cateratta, scavato dal torrente San Giovannello nel cuore delle rocce calcarenitiche plioceniche e puntellato dai resti di diversi mulini ad acqua e dall’incredibile villaggio preistorico di Riparo San Tommaso.
Seguendo sempre la SS 117 Bis si raggiungerà la statale Enna Caltanissetta che, per un brevissimo tratto, si percorrerà con grande attenzione, sino al bivio per Borgo Cascino. La provinciale, scendendo dolcemente, ci consentirà di vedere il caratteristico profilo del piccolo paese con le sue due torri ed i tanti cipressi che lo circondano.
Costruito come borgo rurale alla fine del ventennio fascista e dedicato all’eroe militare generale Cascino, si raccoglie attorno una bella piazza i cui lati erano un tempo luoghi delle diverse funzioni civiche, dalla Chiesa, alla Posta, alla delegazione Podestarile sino alla torre Civica. Oggi il borgo ben mantenuto, ha un ottimo ristorante e un agricamping con bungalow, piazzole per la sosta attrezzata e due piccoli appartamenti in BnB.
Il CEA ha nella piazza del Borgo un locale adibito a punto periferico della ciclofficina ed utile a dar riparo e ricaricare i mezzi.
Caltanissetta, Enna, Sicilia centrale
1° giorno
Ritrovo a Canelli nel primo pomeriggio.
Partenza con il proprio mezzo in direzione Bubbio che raggiungiamo in circa mezz’ora. Qui ci attende una Agrichef al femminile. Ci rechiamo, con una breve passeggiata, a visitare la prima cantina che in Italia ha ottenuto la certificazione biologica. Sorseggiando i vini scopriamo l’essenza del lavoro nella vigna, la passione che questa famiglia dedica alle viti.
Inebriati dai vini e dalle storie siamo pronti per la cena di benvenuto. Degusteremo piatti della tradizione langarola preparati con prodotti del territorio (cena di benvenuto in agriturismo inclusa, vini esclusi).
Pernottamento con colazione presso l’agriturismo che ci accoglierà durante l’intero soggiorno. Camera doppia con bagno privato.
2° giorno
Dopo un’ottima colazione siamo pronti a cavalcare le nostre e-bike Il percorso di 40 km si snoda tra le colline dei vigneti che producono i famosi vini Asti Spumante e Moscato d’Asti. Iniziamo il percorso su strade secondarie tra filari e noccioleti. Arrivati sulla collina scorgiamo il fiume Belbo da un lato e il Bormida dall’altro. in lontananza le Alpi chiudono l’orizzonte.
Scendiamo a Santo Stefano Belbo, paese natale di Cesare Pavese, dove facciamo una sosta presso lo storico caffè della piazza. Respiriamo l’aria di paese e… tra le persone ci pare scorgere il grande scrittore. Visitiamo i luoghi in tranquillità.
Riprendiamo la strada in direzione Canelli, il paese di antiche origini, nel cuore della produzione del Moscato. Visiteremo una Cooperativa Sociale dove l’inclusione e la produzione biologica si incontrano. Pranzo libero. Nel pomeriggio rientriamo a Bubbio passando da due pittoreschi borghi. Ci riposiamo nel prato dell’agriturismo dove, in attesa della cena con specialità langarole, possiamo degustare dell’ottimo vino (facoltativo) raccontandoci la giornata.
3° giorno
Dopo la colazione siamo pronti per dirigerci verso Monastero Bormida, dove ci immergiamo nell’atmosfera medioevale tra le stradine del paese. Attraversiamo il Bormida che dà il nome all’intera valle e il paesaggio cambia. Le viti lasciano il posto a prati, noccioleti e boschi. Ai bordi della strada caprette brucano l’erba e ci ricordano che siamo nel territorio di produzione della Robiola di Roccaverano. La strada sale dolcemente e arriviamo a San Giorgio Scarampi. Un borgo dove il tempo si è fermato. Lo sguardo spazia dalle Alpi agli Appennini liguri. Riprendiamo la via che in discesa ci conduce verso Bubbio.
Torniamo all’agriturismo per il pranzo (libero).
Qualche acquisto gastronomico ed è tempo di saluti. Negli occhi e nel cuore ci portiamo la gente, i colori e i sapori di questo lembo di terra di Langa.
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.
I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione da contagio Covid-19.
Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari. L’agenzia non si assume la responsabilità qualora si verifichino problematiche relative ad allergie o intolleranze alimentari non dichiarate.
Sono necessari: pantaloncini ciclista con fondello per un migliore comfort, una mantellina antipioggia, materiale per riparare le gomme in caso di foratura. È possibile il noleggio in loco dell’e-bike.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Salite in sella alla tua ebike a noleggio a Chiusano San Domenico, nel cuore del'Irpinia, e scalate la vetta del Monte Tuoro per guadagnarvi una vista privilegiata sulla provincia di Avellino.
Se vi consigliamo di noleggiare una bici a pedalata assistita per esplorare il Monte Tuoro è perche esso è una delle montagne più belle della provincia di Avellino. La sua posizione particolare vi regalerà panorami mozzafiato indimenticabili e la varietà della fauna e della flora che lo popolano renderà indimenticabile la tua escursione in ebike.
Il Monte Tuoro è un Sito di Interesse Comunitario (SIC) e fa parte del Parco regionale dei Monti Picentini.
Si tratta di un percorso andata-ritorno che prevede il passaggio per lo stesso identico itinerario. Oltre all'asfalto, le ruote della vostre ebike passeranno su sentieri polverosi o fangosi (a seconda della stagione) e per meravigliosi tratti gravel. Perciò, anche a causa di alcuni tratti di salita impegnativi (in alcuni punti si tocca anche il 15% di pendenza), questo percorso non è adatto a a City Bike a pedalata assistita.
Pertanto, vi consigliamo di noleggiare una ebike Trekking o, ancora meglio di optare per il noleggio di una e-MTB Focus Full Suspension.
Attenzione: in molte delle zone che attraversai, il vostro telefono cellulare non avrà copertura!
Seguite le indicazioni della traccia che GPS che vi abbiamo fornito e, ogni qual volta arriverete in un punto di interesse, approfondite la conoscenza dei luoghi leggendo i consigli che abbiamo preparato per voi: speriamo che possiate trovarli interessanti e che vi aiuteranno a godere a pieno della vostra escursione in ebike lungo le strade di Irpinia!
La partenza della traccia GPS che vi proponiamo è il punto di noleggio e-bike di Chiusano San Domenico, che si trova nel centro del paese e, pertanto, è un punto di riferimento molto semplice da individuare.
Ad ogni modo, se preferite partire dal punto di noleggio ebike situato presso la Ciclostazione Avellino (Contrada San Lorenzo 18, Atripalda). aggiungete a questa traccia il percorso AB/BA (16,5 km) per raggiungere il punto di noleggio bici di Chiusano San Domenico.
Questo percorso si presta bene ad essere allungato o accorciato a seconda di ogni necessità. Perciò, sentitevi liberi di contattarci per comunicarci le vostre esigenze di tempo e/o di forma fisica: saremo felici di personalizzare questa traccia affinché si adatti perfettamente alle vostre richieste.
E ora... si parte!
Inforca la bici e dirigetevi verso la parte alta del paese. In mezzo alle case potrete scorgere l'antico castello di Chiusano di San Domenico e, affrontando le prime rampe, intuirete subito che tipo di giornata vi aspetta. La fatica, però, sarà sempre ripagata da panorami incredibili ed emozioni indimenticabili.
Per i primi 5 km saranno tutti in salita ma, visto che l'ntera traccia GPS è di circa 25 km, se non volete fare fatica, aumentate pure la potenza della tua ebike. Ad ogni modo, avrete di che distrarti: i panorami e il verde lussureggiante vi riempiranno gli occhi e la mente.
Quando giungerete nei pressi di un caseggiato (una struttura ricettiva non attiva al momento in cui è stata scritta questa scheda), significa che la salita sta per finire. Cercate il punto migliore per scattare una foto ricordo di questa giornata, scegliendo tra uno sfondo a tema naturale o uno scatto dall'alto di Chiusano, Avellino, Montevergine e il Parco del Partenio.
Da qui in avanti vi attendono 3,5 km di pianura tutti da godere. Ascoltate il silenzio e apprezzate la solitudine. Le uniche persone in cui potreste imbatterti sono i Chiusanesi che salgono in montagna per le proprie attività agricole o qualche altro ciclista.
A un certo punto, quando il navigatore vi dirà di svoltare leggermente a destra, salutate l'asfalto. Inizia un tratto gravel che è un preludio al tratto più bello ed emozionante di giornata. Faggi secolari, Castagni, Felci rigogliose, ghiaia, Cerri, Aceri di montagna: fino in vetta sarete letteralmente immersi nella natura. Grazie alla fitta vegetazione, la temperatura è fresca d'estate e fredda in inverno, perciò fate attezione ad essere vestito adeguatamente.
Raccogliete con gli occhi tutti i dettagli e scorci possibili, ma se vedete qualcosa che vi interessa, meglio fare una sosta. In alcuni tratti lo sterrato è impegnativo e merita di essere affrontato con attenzione.
Ad un certo punto le ruote delle vostre ebike torneranno sull'asfalto e la salita tornerà a farsi irta.
Quando sarete arrivati più o meno al km 10 dalla partenza, potreste trovare la strada chiusa da un cancello: non preoccupatevi! Apritelo e proseguite la vostra strada, ma non dimenticare di richiuderlo dopo il vostro passaggio! Si tratta di una delimitazione usata dagli allevatori per delimitare i pascoli delle vacche che vivono in questa montangna.
Da qui in poi, ci attendono un altro paio di km di ripida salita su un asfalto non particolarmente ben tenuto, con alcune curve notevoli. Si tratta degli ultimi sforzi. Alcuni tornanti in rapida successione vi danno il benvenuto alla vetta del Monte Tuoro.
Quando sarete arrivati alle antenne radio, vi troverete esattamente a 1.432 metri di altezza sul livello del mare. Niente male, soprattutto se pensi che sei partito da soli 700 metri: complimenti!
Prendetevi tutto il tempo che volete per godere del paesaggio e scattare foto: ve lo siete conquistato meritatamente!
La strada per il ritorno a Chiusano San Domenico è esattamente la stessa. Siate prudenti in discesa e ricordatevi di chiudere il cancello al vostro passaggio. Approfittate del tragitto di ritorno per guardare i paesaggi da un punto di vista diverso rispetto all'andata.
Sicuramente noterete scorci che vi eravate persi o che non avevate potuto vedere dalla prospettiva dell'andata. Fermatevi a scattare selfie e foto ricordo: vi aspettiamo a Chiusano San Domenico al nostro punto di noleggio e-bike per la riconsegna delle bici e per conoscere le vostre impressioni su questa giornata.
Un itinerario panoramico, alla scoperta della gastronomia e degli ambienti naturali delle Valli Borbera, Curone e Grue, caratterizzate da paesaggi suggestivi su percorsi anticamente utilizzati come sentieri per il trasporto delle merci dal mare alla pianura. Si parte dal punto di noleggio Bike Square sito in Cabella Ligure. Di qui si attravesano gli abitati di Albera Ligure e Cantalupo. Si svolta al primo bivio a destra, in direzione S. Sebastaino Curone. E' una strada secondaria che attraversa le località di Campana e Cavigino quasi interamente sul crinale delle due vallate attigue molto verdeggianti. Il panorama è ricco di visuali ed aparture panoramicche. Si arriva al borgo di Dernice dove si possono ammirare i resti del Castello o la torre saracena arroccata su di uno sperone di roccia arenaria. Questo luogo è oggi assai noto per la produzione ed il commercio del formaggio Montebore, sin dal XII sec. Apprezzato sulle tavole nobili di Genova e Milano, oggi presidio Slow food per la sua storia e per la particolarità di essere fatto con latte crudo vaccino ed ovino che conferiscono un sapore unico a questo prodotto. Visitata Dernice si scende a S. Sebastiano Curone, un grazioso paese fin dall'antichità luogo di incontro e di contrattazioni lungo la Via del Sale (o del cereale, a seconda delle merci), dove i mulattieri in lunghe carovane, quelli provenienti da Genova e quelli provenienti dallo Stato di Milano, si scambiavano i prodotti: per questo in paese si formò una sorta di “centro logistico”con ampi deposti di merci, locande ed osterie, maniscalchi e sensali. Caratteristiche sono le strette vie accuratamente selciate con i vecchi ciottoli di torrente e fiancheggiate da alte case a più piani. S. Sebastaino è nota per essere divenuta negli ultimi anni meta di una delle più importanti fiere del tartufo del nord Italia grazie alla presenza dei fitti boschi che la circondano dove è possibile trovare eccellenti tuberi biachi e neri. Visitato S. Sebastaino si può fare ritorno, passando prima per l'omonima frazione di Montebore dove si può ammirare un panorama unico dominato da verdi pascoli e tramite un breve tratto sterrato si ridiscende attraversando località di Costa Merlassino fino ad arrivare a Cantalupo Ligure e poi a Cabella Ligure seguendo la S. P. 140.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Un giro ad anello a cavallo tra l’alta e la bassa valle Formazza, sarà l’occasione per immergersi completamente negli scorci suggestivi che accolsero i walser quando arrivarono dal vicino Canton Vallese (CH) alla ricerca di nuovi pascoli. Un salto nel passato, esplorando una delle più suggestive cascate d’Europa incastonata in una delle valli meno conosciute d’Italia.
Attenzione: il percorso è solo in parte percorribile con il rimorchio bici per bambini. Nel tratto compreso tra le località "Ponte" e "Sotto Frua" è necessario utilizzare la strada carrabile se si vuole optare per questa soluzione. Anche per tutti coloro non abbiano buona dimestichezza con la MTB è sconsigliato passare dalla ciclabile compresa tra i due tratti sopra indicati, perchè la ripidezza delle rampe ed i tornanti stretti potrebbero creare difficoltà.
Che cosa vedere, Formazza – le Frazioni
Tutte ricche di storia e fascino, prendete il tempo per esplorare le tipiche abitazioni walser immerse nel verde dei prati e ricche di colori in ogni stagione.
Antillone [Puneiga], frazione non più abitata, è meta di passeggiate per raggiungere i vicini alpeggi di Vova e Salecchio.
Brendo [In Dä Brendu], “nel bosco abbattuto con il fuoco”, è un minuscolo agglomerato di case raccolto intorno alla Chiesetta della Madonna del Carmine. Da qui la Valle si restringe e si fa più ripida. Nelle vicinanze si trova la Centrale Giacinto Motta che sfrutta i bacini idroelettrici di Morasco, Vannino, Sruer, Toggia e Kastel per la produzione di Energia Elettrica.
Canza [Früduwald] e Grovella [Gurfalu], “bosco della cascata” e “zona dei massi”. Sono due frazioni tra loro vicine dove si contano numerose antiche abitazioni in larice costruite dai Walser. A Canza L'abitato fu parzialmente distrutto da una valanga nel 1951 che causò numerose vittime.
Chiesa [in der mattu], “situata tra i prati”, è la sede della Parrocchia di Formazza. La frazione è composta da un piccolo agglomerato di case che si raccoglie attorno alla Parrocchiale dei Santi Bernardo e Carlo. Nella frazione si trova anche l'antico Cimitero Walser con le caratteristiche croci in legno, uguali per ogni defunto.
Fondovalle [Schtafulwald], “corte per il bestiame circondata dal bosco”, o “bosco del recinto”, è il primo paesino adagiato sulla pianura affacciata sul dirupo "delle Casse". In origine il villaggio era in legno ma fu distrutto da una immensa valanga nel 1863 e ricostruito in muratura.
Foppiano [Undrum Stalda], è la prima della Valle ed è abitata tutto l'anno. All'interno della frazione è presente l'Oratorio dedicato a San Giovanni e tipiche costruzioni in legno.
Frua [Uf Der Frütt], località famosa per il turismo invernale e per la Cascata del Toce.
Ponte [Zumschtäg], è il cuore della Valle e sede del Municipio. Il nome della Frazione si riferisce alla presenza dell'unico ponte sul fiume Toce. Nella Frazione è presente anche una scuola per i bambini delle elementare dove si impara ancora il vecchio dialetto Walser. Al termine del paese, verso la frazione Brendo, si trova la più antica casa formazzina, la Casa Forte, antica sede dell'ammano, il capo della colonia walser. Anche qui è presente un Oratorio dedicato a Santa Caterina. Inaugurata il 25 novembre 1661, la chiesa è stata ampliata nel 1884. L'ultimo restauro risale al 1986-1987.
San Michele [Tuffald], "bosco profondo", i boschi vicini alla frazione furono devastati da un grosso incendio nel 1765. Il paesino è sede di un Centro Sci di Fondo, con un anello di pista di 12 km che percorre tutta la parte pianeggiante della Valle, da Ponte a Fondovalle. Nella località si trovano anche due edifici religiosi: Chiesa di San Michele e Santa Lucia edificata nel 1663.
Sotto Frua [Unter Der Frütt], “sotto la Cascata” del Toce. E' presente una chiesetta e due grosse strutture utilizzate prevalentemente dai Salesiani per raduni estivi e incontri vari.
Valdo (Wald), "bosco", antica sede del Comune di Formazza ora spostata a Ponte. Nella Frazione è presente la seggiovia del Sagersboden che porta alla sommità della Pista dei Campioni così definita per la sua bellezza e tipologia.
Focus, i Walser
I Walser (contrazione del tedesco Walliser, cioè vallesano, abitante del canton Vallese) sono una popolazione di origine germanica che abita le regioni alpine attorno al Massiccio del Monte Rosa. La cui lingua viene definita come Titsch, Töitschu o Titzschu, termini imparentati con il tedesco Deutsch.
Stabilitisi nella Valle del Goms, durante i secoli XII e XIII, coloni Walser provenienti dall'alto Vallese si stabilirono in diverse località dell'arco alpino in Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria e Francia. La storia del popolo Walser al sud delle alpi inizia verso la metà del XIII secolo, per migrazioni progressive, sviluppando nel corso del tempo gli insediamenti stanziali che oggi conosciamo.
La loro peculiarità è stata quella di aver dato vita a un modello di colonizzazione delle alte quote occupando e trasformando alpeggi abbandonati. La Val Formazza ha rappresentato la porta di ingresso dei Walser, da qui sono transitati e hanno colonizzato l'arco alpino sul versante italiano, i cui primi insediamenti stabili si attestarono oltre i 1.800 mt.s.l.m. La loro peculiarità è stata quella di aver dato vita a un modello di colonizzazione delle alte quote occupando e trasformando alpeggi abbandonati, valli e montagne spopolate con insediamenti permanenti.
Focus, Sbrinz Route
Tutti gli anni a fine agosto, per maggiori informazioni www.sbrinz-route.ch
Rievocazione storica in costume del tragitto che unisce Berna a Domodossola, una camminata in più tappe durante la quale viene ripercorso il tragitto all’insegna della tradizione. Una grande via di comunicazione che già 600 anni fa, attraverso il Passo del Gries, a 2479 m di quota tra la Val Formazza e l'Alto Vallese, costituì la via più diretta fra la pianura lombarda e la Svizzera centrale. Da Milano a Berna, dal Mediterraneo alle pianure dell'Europa centrale, transitarono uomini, merci, idee. Fu una strada commerciale, una carovaniera percorsa da lunghe file di muli carichi di merci. Da nord scendevano bestiame, pelli e formaggi (lo “sbrinz” dell'Oberland Bernese), ma anche prodotti di lusso come i preziosi cristalli lavorati dai monaci di Engelberg destinati alle corti italiane. Da sud salivano i panni e le sete lombarde ed il vino dell'Ossola, esportato fino alla corte di Francia.
Focus, gli Orridi di Uriezzo
Un piccolo canyon situato nel comune di Premia. Nel corso dell’ultima glaciazione (terminata circa 12.000 anni fa) nell’attuale Valle Antigorio e Formazza si trovava il Ghiacciaio del Toce che con il passare del tempo e con l’aiuto dei torrenti alla sua base ha eroso la roccia andando a formare questo particolare spettacolo naturale. I tortuosi cunicoli e le gole che oggi è possibile ammirare si sono formate una volta che il ghiacciaio è scomparso. Il prosciugamento dei vari torrenti glaciali ha lasciato spazio ad un vero e proprio canyon che oggi si può visitare a piedi. Il fenomeno di erosione ha creato un paesaggio naturale molto raro nelle Alpi. La forza dell’acqua ha difatti creato una serie di grandi cavità subcircolari separate da stretti e tortuosi cunicoli le cui pareti sono ricoperte di scanalature, volute e nicchie.
Focus, Piero Portaluppi – Architetto
è stato uno dei più importanti architetti e urbanisti della prima metà del '900 italiano. Pur avendo operato prevalentemente nel nord Italia, e in particolare per l'alta borghesia meneghina, a lui si deve una vera rivoluzione nel modo di pensare l'architettura di spazi pubblici e privati. Nel corso della propria carriera ha realizzato progetti in diversi settori: non solo palazzi e ville residenziali, ma anche centrali idroelettriche – in cui ha applicato stilemi architettonici più legati all'edilizia storica che a quella industriale – edicole funerarie, padiglioni espositivi, alberghi e molto altro.
Focus, i Formaggi della Val d’Ossola
Tra i formaggi della Val d’Ossola un posto d’onore occupa certamente il Bettelmatt, il “formaggio degli Dei”, prodotto in sette alpeggi delle valli Antigorio e Formazza ad un’altitudine compresa tra i 1800 e i 2400 metri. Il Bettelmatt si produce in estate, ed è un formaggio che nobilita la grande tradizione dell’allevamento di vacche di razza bruna. Ottenuto dal latte di una sola mungitura, lavorato a crudo e intero, quindi con due lavorazioni giornaliere, è un vero trionfo di profumi, aromi e sapori inconfondibili provenienti proprio dagli aromatici pascoli delle Alpi Lepontine.
La maturazione del Bettelmatt può variare da pochi mesi a più anni, ma solo dopo almeno 90 giorni di stagionatura gli aromi e i profumi raggiungono l’apice dell’intensità. Di colore giallo oro o paglierino tendente al bruno e al bronzo con la maturazione, di sapore intenso, prolungato e profondo, aromatico, mai banale.
Altro formaggio caratteristico è l’Ossolano: un formaggio semigrasso o grasso dal sapore delicato, erbaceo, più intenso e prolungato nel corso dell’affinamento, utilizzato come piatto a se stante e anche nella preparazione dei tradizionali gnocchi a base di patate, farina di castagne e zucca, oppure nelle polente conce, o ancora con il pane di segale a formare la tradizionale merenda ossolana.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola
Bella salita da Caprie fino alla base della Rocca Sella, passando per Peroldrado, Campambiardo, Camparnaldo e Celle. Itinerario ideale per una pedalata di 2-3 ore in mezzo alla natura su una gradevole strada asfaltata che si arrampica per quasi 700 m di dislivello per raggiungere la caratteristica borgata alpina Comba da dove si gode una vista spettacolare sulla Sacra di San Michele e su tutta la bassa Val Susa. Poco prima della Comba si trova l'accogliente Rifugio Rocca Sella, tappa obbligata per un buon bicchiere di vino, un tagliere o un piatto caldo.
in Val Susa, in Valsusa, ad Avigliana, sui laghi di Avigliana, a Caprie, per la Sacra di San Michele, a Villadora, a Condove, verso Rocca Sella, a Bussoleno
San Valentino è la ricorrenza dedicata agli innamorati e Verona è la città dei più celebri innamorati: Romeo e Giulietta.
Un giro in ebike partendo dal nostro punto di noleggio di Verona sarà perfetto per festeggiare il prossimo San Valentino o l'anniversario insieme alla persona che ami. Questo percorso insomma è perfetto tutti i giorni!
Sarà un piacevole pomeriggio all'aria aperta tra le strade della bella città e poi verso la campagna con i suoi vigneti del Valpolicella.
Si costeggia il fiume Adige, si arriva ai vigneti e alle colline panoramiche. Con la bici elettrica sarà tutto senza fatica e solo divertimento!
Il tour vi permette di raggiungere le Torricelle per avere una vista sulla città e i suoi colli.
Dopo la salita potete godervi la discesa fino alla valle. Qui potete scegliere una delle cantine per brindare al vostro amore con il rosso più famoso della zona: il Valpolicella.
Al ritorno in città passerete davanti all'Arena (un selfie sarà perfetto) e poi potete raggiungere la casa di Giulietta.
Non dovete aver paura di perdervi tra vigne e colline: con la nostra app potrete seguire il percorso, non perdererete nemmeno un minuto, e passerete con la persona che amate di più la vostra ricorreza speciale.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi
Il percorso si snoda fra l'amabile profumo di tartufo e la passeggiata adrenalinica sul Ponte tibetano più lungo del Mondo. Questo tour connette Carbone con Castelsaraceno, il palato con la mente.
La storia di Carbone si lega ai monaci basiliani che qui diedero grande impulso all’economia.
Carbone fu per molto tempo il centro della vita religiosa dell’area grazie al suo monastero. Nell’800 fu assalito dai briganti e poi distrutto dalle truppe del Murat. Oggi ne restano i ruderi a Valle Cancello. Da vedere la Chiesa di S. Maria degli Angeli, la Chiesa Francescana al Convento, la Chiesa di S. Luca Abate, la Cappella S. Anna, la Cappella privata dei Castelli e quella dei Fraticelli, i palazzi storici, lo splendido Bosco di Vaccarizzo e le fontane Calanca, Tuvolo e Fosso.
Castalsareceno è nata come roccaforte saracena, Castrum Saracenum divenne in seguito prestigioso centro basiliano e feudo dell'Abbazia di Sant'Angelo.
All'interno del paese è possibile visitare luoghi dal notevole interesse artistico: la chiesa di S. Spirito del XVI-XVII secolo, che conserva un trittico del pittore D'Amato e il palazzo baronale del XV secolo.
Dirigendosi verso la località Mancusi, si scoprono i resti del mulino ad acqua, testimone del passato delle civiltà contadine.
Castelsaraceno celebra ancora gli antichi riti arborei, rievocati nella tradizione "della ndenna".
Nella prima domenica di giugno la gente del paese si riunisce intorno ad un tronco di faggio ben levigato ed alto più di 20 metri, che viene unito con la cima di un abete e poi innalzato al centro della piazza, E' il matrimonio degli alberi, l'occasione per condividere un momento di festa, accompagnato da canti, balli e dagli squisiti piatti della tradizione del luogo.
Con questo percorso in ebike potrete raggiungere la sorgente del fiume più lungo d’italia, il fiume Po, dove la sua acqua sgorga limpida e cristallina.
L’itinerario prevede di risalire la valle Po lungo la strada provinciale per poi deviare e proseguire a mezza costa lungo una strada secondaria che collega una serie di piccole borgate immerse nei boschi. Lì potrete anche approfittarne per comprare prodotti tipici e per rifocillarsi durante la salita. Il percorso prosegue poi verso Crissolo e da lì, lungo la strada asfaltata aperta nei mesi estivi, si raggiungono Pian della Regina e Pian del Re. Per raggiungere la sorgente del Po è necessario affrontare una salita con non poco dislivello, il vantaggio è che il ritorno sarà tutto in discesa, ma possiamo assicurarvi che ne vale decisamente la pena.
Parlare di cosa vedere lungo questo itinerario risulterebbe in ogni caso riduttivo, raggiungerete il cuore del Parco Regionale del Monviso, riconosciuto dall’UNESCO come Riserva della Biosfera. Lungo i 20 km che separano Paesana dal Pian del Re vedrete come la vegetazione cambia, passando da fitti boschi di castagno e faggio alla prateria alpina.
Il pian del Re è una delle immancabili tappe durante una visita nel territorio saluzzese, alla ricerca di un refrigerio dal caldo estivo in un luogo incantevole.
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