Tipi Percorsi
Il percorso cicloturistico da Montalto a Pieve San Giorgio, situato nella provincia di Imperia, offre un'esperienza affascinante attraverso la Valle Argentina e la Valle Armea, caratterizzate da paesaggi naturali mozzafiato, borghi storici e una ricca cultura locale.
Descrizione del percorso
Il punto di partenza è il pittoresco borgo di Montalto Ligure, situato su una collina che offre una vista panoramica sulla valle sottostante. Prima di partire, è consigliabile visitare il centro storico e la chiesa parrocchiale.
Tratto iniziale: Discesa verso la Valle Argentina
Inizia il percorso con una discesa che ti porterà verso la Valle Argentina. La strada è panoramica e ti permette di ammirare il verde lussureggiante delle colline circostanti e i tipici uliveti della zona.
Attraversamento della Valle Argentina
Proseguendo, si attraversano vari piccoli borghi come Camporosso e Coldirodi, dove puoi fermarti per un caffè o un assaggio di prodotti locali. La valle è caratterizzata da un paesaggio rurale con vigneti e oliveti, perfetto per scattare fotografie.
Arrivo a Pieve San Giorgio
Dopo aver pedalato lungo la valle, arriverai a Pieve San Giorgio, un altro incantevole borgo ligure. Qui puoi esplorare le stradine acciottolate e visitare la chiesa locale. Pieve San Giorgio è famosa per la sua tranquillità e per la bellezza dei suoi panorami.
Distanza e difficoltà:
Il percorso ha una lunghezza di circa 15-20 km, a seconda delle deviazioni che decidi di fare. La difficoltà è moderata, adatta a ciclisti con un minimo di esperienza. Ci sono alcune salite, ma anche tratti pianeggianti che rendono il percorso accessibile.
Questo itinerario non solo offre l'opportunità di praticare cicloturismo in un contesto naturale stupendo, ma anche di scoprire la cultura e le tradizioni liguri.
Monte Saccarello, Taggia, Badalucco, Montalto Carpasio
Tour guidato serale con aperitivo, attraversando la Città Eterna. Un percorso rilassante e delizioso, visitando l'Aventino con le sue unicità, poi attraversando il Tevere per raggiungere il cuore del quartiere, con le sue chiese, piazze, locande e locali. Proseguendo lungo Via delle Lungara ed entrando dalla Porta Santo Spirito, si accede al Vaticano e a Piazza San Pietro. Il centro della religione cattolica, un luogo per ammirare la Cupola. Seguendo Via della Conciliazione, si costeggia il fiume Tevere, si passa per Castel Sant'Angelo e attraverso numerosi vicoli si arriva a Piazza Navona.
Una volta al Pantheon, ci fermiamo per assaporare prodotti locali e gustare un bicchiere di vino. Successivamente, si ammira la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Via dei Fori Imperiali e i Mercati di Traiano. Salendo sul Campidoglio, si potranno ammirare i fori illuminati e Piazza del Campidoglio. Per concludere, si percorrerà un giro intorno al Colosseo e, ripercorrendo la pista ciclabile dell'Aventino, si tornerà al nostro punto di noleggio biciclette.
a Empoli, in Val d'Arno
Scopri la magia dell'epoca antica di C?rdoba, esplorando le rovine della cittadella di Medina Azahara.
Pedala con una bici elettrica attraverso le vie del quartiere Giudaico per dare un'occhiata alla citt? con i riferimenti della tua guida,e poi raggiungi la pista ciclabile lungo i campi che portano al museo di Medina Azahara.
Seguendo questo percorso lungo un canale fluviale, e attraversando i campi alla periferia della citt?, potrai goderti il ??percorso con questa bicicletta adatti a tutti ed ecologica.
Addentrati nella storia di Medina Azahara visitando il museo gratis e poi pedala di nuovo verso le rovine autentiche, dove tutto successe.
Prezzo: 30 euro p / p (include il tour in e-bike e l'ingresso al museo di Medina Azahara)
Punto di ritrovo: Elektrik Cordoba - Calle Maria Cristina 5 (vicino al Tempio Romano)
Il tour ? disponibile anche in lingua italiana.
in Cordoba
Partendo dalla frazione Brengon imboccare la pista della salute che porta fino al villaggio di Priomiod. Terminata la poderale costeggiare il sentiero che scende in mezzo ai prati (mantenendosi di lato allo stesso MA senza passare in mezzo ai prati) fino ad arrivare ad un bivio. Prendere la poderale che si sviluppa alla vostra sinistra (se si prosegue dritto sulla carozzabile si arriva all'abitato di Promiod - NO).
Seguire la poderale per 2 km. Raggiunto un tornante a gomito lasciare la poderale principale e prendere una seconda poderale che si trova alla vostra destra (palina con scritto Monte Zerbion). Seguire la strada (bella pedalabile) per altri 2 km fino ad arrivare ad un bivio. Seguire le indicazioni della palina per Nuarsaz. Si incontrerà un'altra bella poderale che scende per circa 3km. Ad un certo punto prendere il bivio a destra dove la strada sale e lasciare la poderale che scende. Un leggero strappetto vi porterà finalmente in Valserena. Da lì prendere la poderale che scende (non ci si può sbagliare) e dopo un ultimo strappetto arriverete direttamente nel villaggio di Promiod.
A quel punto attraversate il villaggio e prendete la salita davanti a voi (non la strada piana dove c'è il parcheggio delle auto) che vi riporterà sul sentiero che avete fatto in discesa in mezzo ai prati.
Ultimanto questo strappetto vi ritroverete sulla pista della salute che in un paio di minuti vi porterà al punto di partenza
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Variante dal percorso principale verso l'altopiano di Selvino a 900 metri di quota. Qui si può trovare un'oasi di tranquilità ricca di iniziative ricolte specialmente alle famiglie, con un parco avventura e una minimarcia, che ogni anno vede la partecipazione di migliaia di persone.
Merita una visita il Santuario della Madonna del Perello, che sorge nel luogo in cui si dice che sia apparsa la Madonna nel 1413 a un contadino che si trovò nel bel mezzo di una tempesta mentre faceva fieno per il suo bestiamo sulle pendici del monte Perello.
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
ATTENZIONE PERCORSO TECNICO. Si parte dall'abitato di La Magdeleine e proseguendo sulla strada principale si sale verso la frazione di Vieu. Raggiunto il tornante seguire le indicazioni per Grande Panchina Col Pilaz, sulla sinistra. Proseguire sulla strada asfaltata principale fino al raggiungimento dello sterrato a circa 2 km. Proseguire sullo sterrato senza prendere nessuna deviazione seguendo le indicazioni per Col Pilaz, laghi di Champlong. Una volta scollinato scendere e prendere il bivio con le indicazioni per Col Pilaz, Grande Panchina. Oltrepassare, seguendo la strada sterrata, la panchina gigante e inizare la salita senza prendere deviazioni seguendo le indicazioni per laghi di Champlong. Dopo circa 1,5 km si raggiunge il piccolo lago di Charey dove iniza il sentiero per intraprendere il single track. ATTENZIONE l'attacco del sentiero del single track si trova nella zona dello scarico del lago, occorre attraversare il ruscello e prendere il sentiero nel bosco a destra che sale gradualmente fino alla cresta. Iniziata la discesa proseguite seguendo l'unico sentiero che trovate, al bivio tenete la destra e continuate a scendere fino a raggiungere nuovamente la Grande Panchina al Col Pilaz. In lontananza sulla sinistra si vede un piccolo alpeggio, raggiungetelo passandolo alla sinistra e dopo circa 25 m prendere il sentiero che trovate alla vostra destra fino al raggiungimento della sede stradale. Una volta raggiunta la sede stradale prendere il sentiero a sinistra indicato come 1A e percorrerlo in discesa fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Tornerete nuovamente sulla sede stradale, svotate a destra e percorrete circa 600 m. Sulla sinistra si trova una strada bianca percorretela tutta, una volta arrivati in fondo sulla sinistra si trova l'inizio del sentiero, imboccatelo e senguitelo fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Raggiunte le case tenele la sinistra, passate davanti alla chiesetta e giunti sulla strada andate a destra. Proseguite per circa 300 m e prendete il sentiero che si trova alla sinistra prima del parcheggio. Salite fino al parcheggio di Clou e proseguite per tornare davanti al Bar Tantane' zona di partenza. Complimenti il Natural Enduro è il vostro pane quotidiano!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Percorso ad anello che risale il versante da San Giovanni Bianco fino all'abitato di Dossena a poco meno di 1000 metri di quota.
L'abitato di Dossena risale addirittura all'età del bronzo quando furono scoperti dei consistenti affioramenti di ferro e altri minerali utili alla produzione di manufatti. Dossena continua ad essere un importante centro della val Bembana anche in periodo medievale e oggi risulta una rilevante attrazione turistica in particolar modo per le sue miniere, ormai dismesse, visitabili. Negli anni '80 una serie di artisti hanno impreziosito il paese con murales raffiguranti scene sacre e profane. Altro elemento degno di nota è la chiesa di San Giovanni Battista che contiene una preziosa pinacoteca con affreschi di pittori del calibro di Paolo Veronese.
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Capanne di Marcarolo e si percorre la S.P. 167 in direzione Piani di Praglia. Si imbocca poi sulla destra una sterrata che porta direttamente a Prato Rondanino dove è possibile visitare il giardino botanico. Si prosegue in discesa in direzione del Comune di Masone. Da qui si raggiunge sulla Strada Provinciale il borgo di Campo Ligure, uno dei Borghi più belli d'Italia (vedi info a parte). Finita la visita al borgo si riprende la via del ritorno seguendo la direzione Capanne di Marcarolo.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
1° giorno
Arrivo in struttura in mattinata con mezzi propri. Presentazione del viaggio e di Italian Steps – ViaggieMiraggi da parte del nostro Accompagnatore Cicloturistico.
Dopo pranzo, libero, iniziamo la scoperta di Torino su due ruote. Percorriamo l’antico decumano romano per arrivare davanti alle Porte Palatine, siamo nel Quadrilatero romano, attraversando la via giungiamo alla Cattedrale di San Giovanni Battista, sormontata dalla Cupola della Sindone. Proseguiamo verso piazza Castello, la bellezza del Palazzo Reale e la storia di Palazzo Madama ci affascinano. Percorriamo la rettilinea pista ciclabile che ci conduce in Piazza Vittorio, dalla quale vediamo la collina di Torino, la Gran Madre e il Monte dei Cappuccini. Un caffè nei dehors della piazza ci aiuterà a gustare la vista della bellezza circostante. Lungo il ritorno non poteva mancare la visita a Palazzo Carignano, sede del Museo del Risorgimento e primo parlamento italiano.
Rientro in struttura. Ci attende la cena di benvenuto in una trattoria dove possiamo degustare le specialità piemontesi.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento).
2° giorno
Dopo la colazione inizia il nostro viaggio, lasciamo le case in stile liberty del quartiere Cit Turin e arriviamo a Grugliasco. Passiamo nel centro storico e imbocchiamo la pista ciclabile in direzione Parco del Sangone, costeggiamo il fiume e poi svoltiamo verso Piossasco dove ammiriamo il castello situato sulle pendici del Monte San Giorgio sosta per pranzo libero.
Lungo strade ciclabili e secondarie ammiriamo alla destra le Alpi e alla sinistra la pianura dove si alternano campi di grano e mais. Arriviamo a Pinerolo nel tardo pomeriggio dove ci attende la struttura e una visita della cittadina sede degli Acaja e della prima scuola di equitazione militare.
Cena libera.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibile singola con supplemento).
3° giorno
Dopo colazione attraversiamo lentamente il centro di Pinerolo uno dei più belli del Piemonte. A pochi chilometri troviamo un castello del XVII secolo circondato dal parco e dal giardino in stile romantico. sostiamo per una breve visita. Ripartiamo e percorriamo una ciclabile che costeggia meleti e prati con il Monviso a guardarci.
Una leggera discesa ci conduce verso Cavour, paese famoso per la curiosa conformazione che lo sovrasta la “Rocca”.
Giungiamo a Cavour nel pomeriggio dove ci attende una degustazione presso il b&b che ci ospita. per chi desidera si può salire sulla Rocca, da alcuni anni diventata Parco Regionale. Da qui lo sguardo spazia sulla pianura e sull’arco alpino. Nelle giornate terse il Monviso appare in tutta la sua bellezza. Il paese ha un grazioso centro, ricca di storia per aver generato la famiglia dei Conti Cavour e dove riposa Giovanni Giolitti.
La cena, libera, sarà occasione di degustare le bontà del territorio.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento)
4° giorno
Pronti per partire alla volta di Torino. Le strada che percorriamo passano tra meli e kiwi, alle nostre spalle abbiamo il Monviso e davanti a noi la pianura, in lontananza scorgiamo Torino. Caseforti e chiesette di campagna movimentano il paesaggio. Giungiamo a Vigone dove imbocchiamo la ciclovia delle Risorgive, qui ammiriamo il fenomeno che dà il nome a questa splendida ciclovia. Passiamo paesi dai portici medioevali e lungo la strada scorgiamo i resti dell’antica ferrovia. Poco più avanti imbocchiamo un lungo rettilineo che, attraversa il parco secolare e arriva a Stupinigi. Il castello, Residenza Sabauda e Patrimonio Unesco si presenta nel suo splendore. Lasciamo questa meraviglia e lungo piste ciclabili attraversiamo Torino fino alla struttura che ci ospiterà. Sarà l’occasione di percorrere a ritroso la storia della città, dal boom economico con l’arrivo delle prime immigrazioni negli anni’60 fino alle origini il tutto in sella alle nostre biciclette.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Torino e termine del viaggio.
Questo viaggio in bicicletta è un’immersione nella natura e nella storia di un territorio unico e in parte sconosciuto. Ci lascia i colori, i profumi che solo il procedere lento può regalare.
Per chi desidera c’è la possibilità di pernottare a Torino e partire il giorno seguente
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.
I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione dal contagio Covid-19.
Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari. L’agenzia non si assume la responsabilità qualora si verifichino problematiche relative ad allergie o intolleranze alimentari non dichiarate.
E’ previsto il trasporto bagagli a cura dell’organizzazione.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature (camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio. Il tour è pensato per le E Bike è possibile effettuarlo anche con bici tradizionali previo adeguato allenamento. Possibilità noleggio E Bike.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Un percorso che dal borgo di Buronzo, che con il suo castello consortile domina la Baraggia e le sue risaie, porta in un paesaggio unico, dominato dall'acqua e dalla natura.
Armonie in Corte
Punto di partenza è Armonie in Corte, con il suo giardino emozionale e le sue sale storiche dove consumare una colazione/merenda a base di prodotti del territorio (il riso e i suoi derivati non possono mancare). Il verde della Corte è realizzato seguendo i principi di biodiversità con piantumazioni di arbusti forestali robusti, dalla selezione e raccolta di semi provenienti dai boschi certificati dalla Regione Piemonte. Sfondo sono le pietre del Castello, i ciottoli di fiume, i blocchi di pietra. In questo si inserisce l'arte contemporanea, con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.
Lungo le vie d'acqua
Lungo la strada Buronzina, si incontra il Nuovo Canale della Baraggia e lo si costeggia, tra risaie e cascine, fino all'incastrone della Mapetta, un'opera di ingegneria idraulica sul cavo San Marco che ben racconta la gestione delle acque operata dal Consorzio di Bonifica della Baraggia Vercellese e Biellese e la sua importanza. Si prosegue lungo il cavo San Marco, fiancheggiando le tese d'acqua utili al ripopolamento avicolo della zona, arrivando al nodo idraulico Valversi (dal nome dell'omonima cascina) dove finisce la Roggia Marchionale. Tutto intorno, sono boschi cedui.
Le opere di ingegneria idraulica sono, insieme alla natura e all'agricoltura, i punti di interesse per eccellenza. Si incontra, per esempio, il sifone della Bartesa, un punto in cui su diversi livelli si incrociano "virtualmente" le acque della Roggia Marchionale e di una fontana naturale che prende il via nel vicino comune di Roasio. Tra boschi e risaie si incontrano laghetti per la pesca, aziende faunistiche venatorie private, ma anche spontanee nidificazioni di cicogne e aree di ripopolamento di uccelli e fauna tipica.
Si attraversa anche una ferrovia, la Santhià-Arona ormai in disuso, per tornare sulla Strada Buronzina e far rientro nel borgo di partenza.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
Questo tour in ebike vi permette di scoprire, senza troppa fatica, la bellezza della Val Borbera.
Attraversando il territorio di Albera Ligure sarà possibile ammirare i vigneti coltivati a Timorasso recuperati in questi anni dal Collettivo Barban.
Pedalando e chiacchierando vi imbatterete nel Mulino di Santa Maria per arrivare poi in cima al Castello di Borgo Adorno. Da qui il paesaggio è mozzafiato.
Una volta arrivati a località Campana, si può scegliere se proseguire in direzione Cantalupo Ligure oppure prolungare di qualche chilometro per dirigersi verso la Val Curone,
Il tratto di strada tra i piccoli centri di Cavigino e Vigoponzo vi regala ancora una vista spettacolare sulla Val Borbera e la vicina Val Curone.
Il ritorno: Rochetta Ligure e la Val Sisola.
Da Cantalupo Ligure si ritorna verso Rochetta Ligure, costeggiando il Borbera.
A Rocchetta Ligure si può visitare il Palazzo Spinola che fu residenza estiva della famiglia Spinola di Genova. Nel palazzo potrete trovare anche un piccolo Museo della Resistenza e della vita contadina.
Dopo aver attraversato il paese di Rocchetta Ligure si costeggia il Sisola, sino all’omonima località, dove trovate anche qui i vigneti di Timorasso.
Da Sisola si ritorna a Cabella Ligure da una stradina minore con una pendenza piuttosto decisa e in piccola parte sterrata.
Arrivati nel paese di Cremonte ci si può godere la vista di Cabella Ligure dall’alto.
Si può terminare il tour ritornando al punto di noleggio Bikesquare di Cabella Ligure.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Percorso panoramico di interesse naturalistico nelle colline dell'Alta Maremma che attraversa vigneti e uliveti offrendo scorsi di un paesaggio unico, con possibilità di sosta e visita alle cantine della zona.
Si parte dalla Tenuta l'Impostino, punto di noleggio e azienda di produzione vinicola che offre visite e degustazioni.
Si procede tra vigneti, uliveti e meravigliosi scorci sulle colline.
Imboccata la deviazione sulla sinistra, in direzione Gello, si attraversa un piccolo bosco, per arrivare poi in località Poggio al Gello, la cui la cantina offre visite e degustazioni.
Proseguendo nel percorso, si attraversa il podere Cavallini, con i suoi uliveti e prati fioriti.
Si raggiunge poi il borgo di Monte Antico, dove si può visitare la storica stazione, e si trova un bar ristorante per una sosta: con una piccola deviazione è possibile anche raggiungere la sponda del fiume Ombrone, dove rinfrescarsi.
Si prosegue su una pittoresca strada fiancheggiata da filari di Cipressi in direzione del castello di Monte Antico, non visitabile, da cui si gode un panorama unico sulla valle dell’Ombrone e per raggiungere il quale si può sostare presso l’azienda agricola Begnardi, che produce vino e olio.
Il percorso procede poi in salita, offrendo splendidi scorci sulla valle del fiume, in direzione di Casenovole, con il suo castello: poco oltre è possibile effettuare una sosta per una visita al sito archeologico costituito da 4 tombe etrusche, di recentissima scoperta, che si trova proprio a fianco della strada.
Proseguendo, si raggiunge, attraverso boschi, colline e panorami mozzafiato, l’abitato di Fercole, da cui proseguendo a sinistra si torna verso la Tenuta l’Impostino.
a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia
Percorso cicloturistico in e-bike alla scoperta dei paesaggi UNESCO delle Langhe-Roero. Questo tour non richiede l'uso dell'auto per arrivare al punto di partenza, anzi l'arrivo in treno alla stazione ferroviaria di Santa Vittoria D'Alba è il modo migliore per visitare la natura selvaggia del Roero in una giornata. Se sei desidera ritirare l'e-bike direttamente in stazione occorre richiedere il ritiro bici in fase di prenotazione noleggio indicando l'orario di arrivo del treno. Il tour è ad anello, se si soggiorna in zona è anche possibile partire direttamente dal punto noleggio bici di Corneliano D'Alba.
Santa Vittoria d'Alba
La partenza del tour autoguidato in bici elettrica è dalla stazione ferroviaria di Santa Vittoria D'Alba, l'arrivo in treno abbinato all'e-bike, permette in modo semplice la visita delle Langhe-Roero in una giornata. Si Parte!
In sella all'e-bike si sale senza fatica al centro storico di Santa Vittoria D'Alba. L'imponente castello dei Roero, antica e nobile famiglia domina il centro storico del borgo arroccato sulla collina. Dall'alto del Borgo Superiore si può godere di un panorama meraviglioso sulle colline circostanti, la veduta è dominata dai paesi di Verduno e Roddi e volgeno lo sguardo verso il basso si ammira lo scorrere del fiume Tanaro.
Monticello d'Alba
Lasciata Santa Vittoria d'Alba, il percorso in bici si snoda attraverso strade secondarie immerse nei vigneti, il percorso è caratterizzato da saliscendi, talvota dolci, talvolta un po' più impegnativi, con le e-bike è possibile affrontare in tranquillità anche quei tratti un po' più impegnativi. Il secondo paese che si incontra durante la pedalata è Monticello D'Alba, dominata dal suo imponente castello risalente al XIII secolo. Il Castello dei Roero di Monticello è una delle fortificazioni meglio conservate della zona e merita assolutamente una visita guidata. Nel borgo antico, si possono scoprire botteghe artigianali che producono prodotti tipici come i "tajarin", pasta all'uovo sottile tagliata a mano, e il miele di castagno, dal sapore intenso e leggermente amaro. Per una sosta gastronomica, le trattorie locali offrono piatti della tradizione come gli agnolotti del plin, piccoli ravioli ripieni di carne, e il coniglio al Roero Arneis.
Corneliano d'Alba
Le sorprese del Roero non sono finite, in sella alla bici si pedala strade secondarie attraverso vigneti di Nebbiolo e Arneis. Questo primo tratto è caratterizzato da dolci saliscendi che permettono di ammirare il panorama alternato da vigneti, noccioleti e iniziano a presentarsi i primi frutteti. La pedalata giunge in uno dei paesi cuore del Roero, Corneliano d'Alba, un borgo che conserva importanti testimonianze del suo passato medievale. Di particolare interesse è la Torre del XII secolo, alta 22 metri, che domina l'abitato e rappresenta uno dei simboli del paese. Merita una sosta anche la Chiesa di San Bernardino del XV secolo con i suoi affreschi rinascimentali. Corneliano d'Alba è inoltre famosa per la produzione di vini pregiati, le sue fragole, le pesche e la pera Madernassa. Corneliano D'Alba è il luogo ideale per una pausa golosa, magari gustando la "pesca ripiena", dolce tipico preparato con pesche farcite di amaretti e cacao, o la "torta di nocciole", preparata con le famose nocciole Piemonte IGP. Nel periodo autunnale, non perdete l'occasione di acquistare tartufi bianchi dai "trifolau" (cercatori di tartufi) locali. Corneliano d'Alba ospita anche diverse cantine dove degustare il Roero Arneis DOCG e il Roero DOCG. Leggermente fuori dal centro abitato, in posizione super panoramica troviamo la Big Bench #348 blu e rossa, appartenente al Big Bench Community Project.
Monteu Roero
Dopo la tappa alla Big Bench di Corneliano D'Alba si ritorna in sella alla bici, seguendo il percorso sull'app si pedala in direzione di Monteu Roero. Questo tratto presenta alcuni saliscendi più impegnativi, con una salita significativa verso il borgo di Monteu Roero. Niente paura, l'e-bike renderà questo tratto più semplice e dove serve, si può aumentare l'aiuto!
Osservando il paesaggio si nota un progressivo cambio, i vigneti lasciano spazio a boschi di castagni e alle caratteristiche "rocche", formazioni geologiche uniche create dall'erosione che caratterizzano il territorio del Roero. Lungo il tragitto si attraversano piccole frazioni e si possono ammirare numerose cappelle campestri, testimonianza della religiosità popolare. A circa metà strada si consiglia una deviazione per visitare il Santuario dei Piloni, complesso devozionale costituito da quindici piloni votivi che rappresentano i misteri del rosario.
Arrivati a Monteu Roero, uno dei borghi più suggestivi della zona, si è accolti dal maestoso castello medievale che domina dall'alto. Il centro storico, con i suoi vicoli stretti e le case in pietra, conserva intatto il fascino di un tempo. Da non perdere la Chiesa di San Nicolao con il suo campanile romanico e la passeggiata fino al Belvedere, da cui si gode di una vista spettacolare sulle Rocche del Roero e, nelle giornate più limpide, sulla catena delle Alpi. Monteu Roero è famoso per la produzione di fragole e piccoli frutti, utilizzati per preparare marmellate artigianali e liquori. Nei ristoranti locali potrete gustare il "brasato al Roero", manzo marinato e cotto lentamente nel vino rosso locale, accompagnato da polenta di mais "otto file", varietà antica coltivata nella zona.
Sommariva Perno
L'ultimo tratto del percorso in e-bike collega Monteu Roero a Sommariva Perno. Questa parte dell'itinerario è particolarmente suggestiva poiché costeggia per un buon tratto le Rocche del Roero, canyon e gole formatisi in migliaia di anni. Il paesaggio è un alternarsi di boschi, frutteti e piccoli appezzamenti coltivati, regina tra tutti i frutti è la fragola che a Sommariva Perno trova la sua capitale.
Durante il percorso si attraversa la frazione di Valle Rossi, dove si può fare una pausa presso uno dei numerosi agriturismi della zona per degustare i prodotti tipici locali come i formaggi, i salumi, la pasta fresca, i vini del territorio e le fragole, ottime per una pausa sana e dolcissima.
Continuando il tragitto, si giunge infine a Sommariva Perno borgo, che sorge su un'altura, ultimo paese del tour ad anello in bici elettrica. Il centro storico è dominato dal Castello della Bela Rosin, (luogo del cuore FAI) residenza ottocentesca appartenuta a Rosa Vercellana, oggetto di innumerevoli pettegolezzi alla corte di Vittorio Emanuele II. Nei dintorni del castello si estende un grande parco forestale ideale per una sosta rilassante alla fine del percorso. Meritano una visita anche la Chiesa di Santo Spirito, con la sua facciata neoclassica, e l'Eremo del Tavoletto, antico complesso religioso immerso nel verde. Il percosrso si conclude con l'ultimo tratto e con l'arrivo in stazione a Santa Vittoria D'Alba.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Tour Cicloturistico di più giorni unico e irripetibile che attraversa il parco dell'Appia Antica fino alle coste del Mar Tirreno lungo la direttrice più antica del mondo, la Regina Viarum.
Da le Terme di Caracalla in Roma ai Castelli Romani
Il tour in e-bike in 5 tappe ha partenza da Roma presso le Terme di Caracalla, si percorre l'antica strada romana denominata Appia Antica, su sanpietrini e basolati costeggiando sepolcri, tombe, chiese, mausolei, ville, cippi arrivando così a Santa Maria delle Mole. È come attraversare un museo all'aperto in una pista ciclabile senza fine. Il percorso a tratti si congiunge alla via Appia Nuova che si sovrappone a quella antica, perfetto esempio della stratificazione storica del luogo. Si arriva così nei Castelli Romani si passa per Albano, Genzano, Ariccia, Nemi, Lanuvio in un tratto sterrato e in parte antico che segue l'orografia del terreno da Genzano a Lanuvio. Il panorama sul lago di Albano e sulle colline circostanti vi lasceranno a bocca aperta. I Castelli Romani sono ricchi di siti storici e antichi borghi che testimoniano l'importanza ricoperta nei secoli passati.
Colli Albani e l'Agro Pontino
La seconda tappa del tour in e-bike lungo l'Appia Antica conduce ai Colli Albani si attraversano la città di Albano Laziale e di Lanuvio. Il percorso all'interno dei Colli Albani zona collinare ricca di vigneti, uliveti e antichi borghi medievali è particolarmente suggestivo. Lungo la via è possibile ammirare numerosi siti archeologici e monumenti storici, come le antiche catacombe, le rovine di ville romane e i mausolei funerari. Proseguendo con l'e-bike si arriva nella zona dell 'Agro Pontino in direzione di Cisterna di Latina questo tratto di percorso è più impegnativo, ma ricco di fascino e carattere. La fatica verrà ricompensata dalla bellezza della campagna laziale e la tranquillità dei luoghi. Il percorso lungo l'Appia Antica si ricollega all'Appia Nuova, si procede per Borgo Faiti, consigliata e la visita al Foro Appio già descritto da Orazio nelle sue satire e attraversando le varie migliare si giunge nella gioiosa Terracina con il suo centro storico.
Da Terracina al Mar Tirreno
La terza e quarta tappa del tour in e-bike lungo l'Appia Antica raggiunge Terracina, qui troviamo il tempio di Giove Anxur particolare testimonianza della storia antica della città. La pedalata prosegue tra antichi basolati in pietra calcarea si raggiuge l'Appia Nuova attraversando i paesi di Monte San Biagio e Fondi. Da Fondi si percorre forse il tratto dell'Appia Antica meglio conservato, si attraversa un ponte romano, sepolcri e cippi (attenzione ad un cancello in legno chiuso che va superato con la e-bike).
In questo tratto sono molteplici gli scorci panoramici sul Mar Tirreno, se lo si desidera è possibile soffermarsi in spiaggia e rilassarsi ascoltando il suo delle onde del Mar Tirreno, gustando i piatti della cucina locale a base di pesce.
Da Fondi a Formia
L'ultimo tratto del tour in e-bike raggiunge Itri pittoresco borgo medievale, consigliata la visita al castello medievale di Itri, pedalare lungo le stradine strette alla scoperta del porgo permette di immergersi nella storia, riportando la mente e l'immaginazione indietro nel tempo. Conclusa la vistita con le e-bike si prosegue sulla via Appia Antica verso la splendida Formia con il suo lungomare e il suo centro storico arroccato, i suoi luoghi storici e i panorami caratteristici. Il tour da Roma a Formia lungo l'Appia Antica si conclude, per il ritorno si suggerisce il tragitto in treno. Nel centro di Formia è presente la stazione ferroviaria dove ogni ora è possibile prendere un treno che permette di tornare a Roma Termini in 1h30.
a Empoli, in Val d'Arno
Anello 03
Monte Saccarello, Taggia, Badalucco, Montalto Carpasio
Emozionante Avventura in Ebike tra i Tesori della Sabina
Immagina il vento tra i capelli mentre pedali senza sforzo, immerso in un paesaggio che toglie il fiato. Un'esperienza in ebike di media difficoltà, perfetta per famiglie con ragazzi, ti attende. Il punto di partenza è la storica Chiesa della Santissima Annunziata a Casperia, facilmente raggiungibile a piedi, in auto o con i mezzi pubblici. Da Poggio Mirteto Scalo, gli autobus Cotral offrono collegamenti diretti, rendendo l'avventura ancora più accessibile. Preparati a un viaggio che stimolerà i tuoi sensi e creerà ricordi indelebili.
Casperia: Un Tuffo nel Medioevo
Casperia, insignita della Bandiera Arancione, ti accoglie con il suo intatto centro storico medievale. Perditi tra i suoi vicoli lastricati, ammira le antiche case in pietra e le caratteristiche porte di accesso, Porta Romana e Porta Reatina (o Santa Maria) dove si può ammirare anche un orologio che segna l'ora canonica medievale. In cima al paese la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, con il suo campanile romanico e il presepe monumentale. Fuori le mura, ti aspetta la seicentesca Chiesa della Santissima Annunziata, punto di partenza della tua avventura, che custodisce una pregevole tela dell'Annunciazione. Non dimenticare di affacciarti dai punti panoramici per godere di una vista spettacolare sulla Valle del Tevere e sul Monte Soratte.
Montasola: Panorama e Spiritualità
Proseguendo il tuo itinerario, raggiungerai Montasola, un altro gioiello medievale arroccato sui Monti Sabini. Il suo centro storico, completamente pedonale, ti incanterà con le sue stradine, gli archi e la torre d'ingresso ben conservata. Visita la Chiesa dei Santi Pietro e Tommaso, risalente al Trecento. Una sosta imperdibile è il Parco il Monte, un'area verde suggestiva per la sua bellezza e la vista mozzafiato. All'interno del parco, scoprirai una piccola e affascinante chiesa rupestre, un luogo di pace e spiritualità, ideale per un ristoro.
Pedala in quota con panorami mozzafiato
L'avventura continua salendo di quota lungo una strada montana che, con alcuni tornanti, ti porterà fino a 1000 metri. Attraverserai prati da pascolo, faggete e boschi monumentali, con la possibilità di scorgere bivacchi e rifugi, tra cui il caratteristico Rifugio Cognolo, perfetto per un'immersione totale nella natura. Lungo il percorso, numerosi affacci panoramici si apriranno sulla Valle del Tevere, il Soratte e il paesaggio della Sabina Tiberina. Dopo aver lasciato i boschi, farai ritorno al borgo di Casperia, concludendo un'esperienza unica. Il percorso è autoguidato tramite l'app BikeSquare, rendendolo facile e alla portata di tutti.
in Sabina, a Casperia, a Cantalupo in Sabina, a Roccantica, a Montasola
Il percorso ad anello prevede un'escursione in bicicletta, di circa 45 km, con le seguenti tappe conoscitive:
- Borgo Petilia - ultimato alla fine del 1940, e che comprendeva una chiesa, una scuola elementare, la delegazione podestarile, una caserma dei carabinieri, un ufficio postale, un abbeveratoio, una trattoria-rivendita e gli alloggi per gli artigiani;
- La Fiumara e l’Abbeveratoio - Costituita da due grandi vasche rettangolari in pietra, una con bordo più alto, per abbeverare gli animali, e l’altra più bassa, con i bordi realizzati con larghe lastre di pietra lavica, poste leggermente inclinate e scanalate a formare dei lavatoi;
- Santa Caterina Villarmosa - paese a forte economia agricola, che si distingue per la produzione di grano, olive e mandorle. Tipici fra i prodotti artigianali sono i lavori all'uncinetto e i ricami;
- Santuario, Filo e Portella delle Rocche;
- Masseria Montecanino.
Caltanissetta, Enna, Sicilia centrale
Un percorso studiato per toccare uno dei punti più conosciuti del Monferrato: la Torre dei Contini, punto panoramico di estremo fascino.
Concedetevi una visita a questo splendido sito e salite in cima alla torre per godervi una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Coloratissimo percorso ad anello con partenza dall’Azienda Agricola “Tojo Winery”, nota per la produzione di ottimi vini Moscato e Barbera, ma non solo…..
Canelli e la Torre dei Contini
La traccia partirà in discesa fino ad imboccare una panoramica strada sterrata che vi condurrà attraverso i vigneti. Una sosta con foto, qui, merita davvero.
Ripreso l’asfalto in discesa, il percorso si snoderà attraverso un dedalo di stradine secondarie fino a raggiungere l’abitato di Calosso in prossimità della sua frazione principale, la Piana del Salto.
Proseguendo verso la Frazione Sant’Antonio di Canelli, il percorso vi obbligherà ad una svolta in prossimità dell’omonima chiesetta.
Da qui potrete anche decidere di procedere dritti e poi a sinistra abbandonando il percorso per seguire la traccia denominata A05, allungando notevolmente il tour in favore di un’escursione più completa nel paesaggio circostante.
Rimanendo, invece, sul percorso A08, raggiungerete in breve tempo lo svincolo per la Torre dei Contini.
In prossimità di un caseggiato viola potrete imboccare la stradina sterrata che, a piedi, vi farà raggiungere questo particolare monumento.
La Torre, risalente al 1617, delimitava i confini del comune e fungeva da vedetta militare.
Da qui, è possibile avere una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante, scorgendo il perfetto incontro tra le colline del Monferrato e quelle della Langa astigiana.
Proseguendo il percorso previsto tornerete ad imboccare uno sterrato.
Prestate attenzione all’ultima parte, piuttosto ripida.
Il paesaggio, da qui, vale sicuramente la fatica!
La traccia vi porterà anche a raggiungere quello che in dialetto piemontese viene chiamato “ciabot”, ovvero un piccolo cascinotto immerso nelle vigne un tempo usato come ricovero attrezzi.
Da qui avrete una visuale entusiasmante su tutto il paesaggio sottostante, a cavallo tra Canelli e Santo Stefano Belbo.
La cittadina di Canelli è un piccolo centro di una decina di migliaia di abitanti che sorge in prossimità del confine più a sud del Monferrato Astigiano, a pochi passi dalla provincia di Cuneo.
Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia.
La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perchè completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi di quello che oggi è Castello Gancia.
(A fine tour, prendetevi un po’ di tempo per visitare questa parte della città)
Il Castello di Canelli fu protagonista di una storia piuttosto travagliata. Nato presumibilmente all’inizio dell’undicesimo secolo, in origine il Castello di Canelli aveva lo scopo di difendere le strade che da Asti portavano fino a Savona, fondamentali per i traffici mercantili.
Successivamente la fortezza è stata testimone di molte lotte e battaglie che ne hanno causato ripetute distruzioni e ricostruzioni, fino al 1929 quando il Castello venne acquistato dalla famiglia Gancia e trasformato in una grande dimora nobile. Ancora oggi il castello domina la cittadina dall’alto e mostra ai canellesi e ai visitatori il suo bell’aspetto di villa settecentesca.
Come abitazione privata della Famiglia Gancia il castello non è purtroppo visitabile, resta comunque doveroso almeno un passaggio per ammirarlo dall’esterno.
L’Asti Spumante è il simbolo di Canelli e con esso lo sono anche i luoghi dove il vino prende forma. Le Cattedrali Sotterranee si trovano nel Borgo e rappresentano, in un certo senso, la controparte sepolta della cittadina. Queste, sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2014.
Stiamo parlando di cantine antiche e incredibilmente grandi, dove i pregiati vini della zona vengono portati a riposare e dove sviluppano le loro peculiarità. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno capo a quattro grandi storiche case vinicole: Bosca, Contratto, Gancia e Coppo. Seppur con modalità differenti, tutte le 4 aziende rendono visitabili al pubblico i propri tesori.
Proseguendo lungo la traccia, il percorso vi ricondurrà presso l’Azienda Tojo, dalla quale siete partiti.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Pedalare tra le colline della Langa del Barolo su un'e-bike è un'avventura che risveglia tutti i sensi, un viaggio attraverso un paesaggio che è un vero e proprio capolavoro vivente. Partendo dalla stazione di Alba, questo percorso vi conduce nel cuore di un territorio unico al mondo, patrimonio UNESCO. Mentre avanzate dolcemente, i celebri vigneti di Nebbiolo si susseguono in un mosaico di verdi e oro, offrendo viste mozzafiato ad ogni curva. L'aria fresca, intrisa di profumi di uva matura e terra fertile, vi avvolge, risvegliando i sensi e nutrendo lo spirito. Ogni borgo che incontrerete lungo il cammino racconta storie di antiche tradizioni vinicole, di passione e di un territorio plasmato con amore dagli umani nel corso dei secoli.
Roddi
Roddi vi accoglie con il suo imponente castello medievale che domina il paesaggio circostante. Esplorate il "borgo della poesia", con versi disseminati sui muri delle case, e visitate il Museo dell'Università dei Cani da Tartufo per scoprire i segreti della cerca del prezioso tubero.
Verduno
Verduno, famosa per il suo vino Pelaverga, vi invita a degustare questa rara varietà autoctona nelle cantine locali. Il belvedere offre una vista spettacolare sulle colline e la pianura sottostante, un panorama che resta impresso nella memoria.
La Morra
La Morra, conosciuta come il "balcone delle Langhe", vi regala una delle viste più mozzafiato della regione. Dal belvedere in Piazza Castello, potrete ammirare un panorama che spazia dalle colline del Barolo fino alle Alpi. Non perdete la chiesa di San Martino, gioiello barocco piemontese.
Vergne
Vergne, frazione divisa tra Barolo, Novello, La Morra e Narzole, offre un'atmosfera autentica e tranquilla. È il luogo ideale per una pausa rigenerante, immersi nella quiete dei vigneti circostanti.
Novello
Novello vi sorprende con il suo castello neogotico e le terrazze panoramiche che si affacciano sulle colline circostanti. Assaggiate la Nascetta, vino bianco autoctono, nella Bottega del Vino locale.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, vi attende con il suo maestoso castello che ospita il WiMu, Museo del Vino. Passeggiate nel centro storico e degustate il "re dei vini" nelle numerose enoteche. La storia del Barolo prende vita in ogni angolo di questo affascinante borgo.
Castiglione Falletto
Castiglione Falletto, con il suo imponente castello medievale, offre una vista panoramica mozzafiato sui vigneti circostanti. Le sue antiche mura raccontano secoli di storia vinicola.
Grinzane Cavour
Grinzane Cavour vi accoglie con il suo maestoso castello, patrimonio UNESCO. Visitate l'Enoteca Regionale Piemontese e godetevi la vista sui vigneti circostanti dalla torre. Il castello è un simbolo della storia enologica della regione.
Diano d'Alba
Diano d'Alba, arroccato su una collina, offre una vista a 360 gradi sulle Langhe. Il "Belvedere di Diano" è un punto panoramico imperdibile, da cui potrete ammirare un mare di vigneti che si estende fino all'orizzonte.
Alba
Alba, punto di partenza e arrivo del vostro tour, merita un'esplorazione approfondita. Ammirate le torri medievali, visitate la Cattedrale di San Lorenzo e passeggiate in Via Vittorio Emanuele, nota come "Via Maestra". Non perdete il nuovo Museo del Tartufo, un'esperienza immersiva nel mondo del prezioso tubero. Se siete in città di sabato, il vivace mercato settimanale nelle vie del centro è l'occasione perfetta per assaporare l'atmosfera locale e acquistare prodotti tipici.
L'esperienza
Questo itinerario circolare di 56 km, noto come "Barolo Rosso", è un'avventura che richiede una buona preparazione fisica, data la lunghezza e il dislivello. L'utilizzo delle e-bike rende il percorso più accessibile, ma rimane una sfida entusiasmante. Il tour, supportato dall'app BikeSquare e segnalato da appositi cartelli stradali, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove desiderate. Pedalando attraverso alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, vi immergerete completamente nella bellezza naturale e nella ricchezza culturale di questa regione unica. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio straordinario, dove ogni pedalata è un tributo alla bellezza della natura e all'ingegno umano che ha saputo plasmare questo paesaggio unico al mondo.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole