Tipi Percorsi
Questo percorso segue la via Mercatorum e raggiunge la borgata di Serina passando lungo la strada provinciale e poi lungo una mulattiera immersa nei verdi boschi.
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Questo tour panoramico parte da Cabella Ligure per raggiungere Carrega Ligure, cuore del Parco Naturale Alta Val Borbera.
Si passa dal versante destro a quello sinistro del torrente Borbera attraverso il ponte delle Bocche, ci si inoltra in una stretta valle dominata dalle cime più belle dell'Appennino ligure-piemontese, il Legnà, il Carmo, il Monte delle Tre Croci e l'Antola, dove ha inizio l'altro parco, in territorio ligure, il Parco Antola.
Aggrappati alle pendici dei monti si alternano una serie di borghi, molto caratteristici: Daglio, Cartasegna, Magioncalda, Vegni e Campassi. Risalendo la valle si giunge a Carrega Ligure, sede del Parco Naturale Alta val Borbera, dell'Ecomuseo dei Sette Ricordi e del Museo di Cultura Popolare. Tra queste montagne nel 1943/44 si organizzarono i primi nuclei della Resistenza e furono paracadutati i membri delle missioni inglesi e americana.
Risalendo i tornanti della "strada della Resistenza" si incontrano i ruderi dell'antico castello di Carrega, e si arriva quindi a Capanne di Carrega da dove si gode un panorama stupendo della Val Borbera e della Val Trebbia. Fra le località di Capanne di Carrega (Piemonte) e "Casa del Romano" (Liguria), nella tarda primavera, si ammira una stupenda fioritura di narcisi.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
L’itinerario ci porterà nella splendida riserva naturale del Bosco delle Pianelle, un’area boschiva caratterizzata da una ricca vegetazione e dalla presenza di fauna avicola. Il bosco che si estende per circa 600 ettari si raggiunge dopo una pedalata panoramica nelle campagne della murgia; giunti nella riserva si percorreranno diversi sentieri alcuni dei quali davvero spettacolari. L’escursione prevede la sosta in masseria situata all’interno dell’area boschiva con degustazione di prodotti tipici. Si conclude con il rientro a Martina Franca.
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
La seconda tappa del GTL spiana verso l’Agro Pontino, lasciandosi alle spalle i rilievi dei Colli Albani. Lasciata Velletri, ci allontaniamo dal corso della via Appia per strade secondarie nella campagna punteggiata di vitigni, seguendo ancora la via Francigena del Sud e il percorso dell’Eurovelo 7. Prima di entrare nel bel borgo di Giulianello, costeggiamo l’omonimo lagolungo sterrati e strade bianche, per evitare la pericolosa e trafficata provinciale poco distante. Qualche colpo di pedale ancora e siamo a Cori, dove è possibile visitare il meraviglioso Tempio di Ercole.Proseguendo, la discesa verso le distese e i canali di bonifica ci portano in quelli che furono i feudi della famiglia Caetani, fino a uno dei giardini più belli d’Italia, l’Oasi di Ninfa. Da qui all’Abbazia di Valvisciolo, capolavoro del Cistercense, la strada è poca, e qualche km più in là possiamo affrontare la scalata per la rocca di Sermoneta e fare sosta al Castello medievale della famiglia Caetani.
Gil ultimi km di tracciato sono tutti pianeggianti, e passano prima per la stazione di Latina Scalo, per poi arrivare nella culla del Razionalismo.
a Empoli, in Val d'Arno
Una cavalcata in sella alla vostra ebike vi porterà a scoprire le terre a nord-ovest di Cremona fino al fiume Oglio.
Dal camping di Cremona si attraversa il centro città con la sua bellissima piazza del Duomo e sfruttando la ciclabile della via Persico ci si addentra nella campagna verso Vescovato su strade secondarie e piste ciclabili separate. Unica attenzione il cavalcavia dopo Persichello in cui si procede stando in strada.
Incontrerete una bellissima piazza a Pescarolo, ed un Museo del Lino da contattare per apertura solo su richiesta. A Gabbioneta vi attende una Zona di Protezione Speciale costituita da una vecchia lanca, habitat per gli uccelli e finalmente sulle sponde dell'Oglio.
Che cosa vedere a Ostiano
Appena superto il ponte di ingresso a Ostiano un bel percorso di buon sterrato vi porterà alla pieve di Torricella, al castello di Ostiano e in uscita al Ponte della Barca con la sua antica storia benchè ora in acciaio.
Le tappe successive saranno la Pieve di Cornella, il paese di Seniga e il castello di Scandolara Ripa d'Oglio circondato dal fossato d'acqua.
Si imbocca la strada del ritorno incontrando Villa Manna Roncadelli e poi con la ciclabile regionale Brescia Cremona si ritorna in città
Questo tour in ebike a nord-ovest di Cremona vi permette di immergervi nella natura. Un anello che parte e termina a Cremona dove potete noleggiare le vostre ebike presso il camping.
In base alle vostre esigenze potremo arricchire il tour su misura e contattare le strutture più adatte inviandovi un preventivo dedicato.
Pedalare con lentezza è il miglior modo di gustarsi l’esperienza, con BikeSquare Cremona si può.
a Cremona, a Trescore Cremasco, a Crema, vicino il santuario di Santa Maria del monte a Caravaggio, a Busseno, vicino a Palazzo Pignano, vicino a villa Albergoni, al lago dei riflessi
Questo percorso ad anello è l'alternativa più breve (50 km) all'itinerario E-05 per immergersi nella terra dei vini Primitivo e Negroamaro, tra vigneti e macchia mediterranea. Si arriva fino al mare a Punta Prosciutto per scoprire poi la Salina dei Monaci, abitata da fenicotteri rosa, e la foce del fiume Chidro prima di risalire fra i vigneti verso Manduria.
salento, salento ionico, in salento, maglia, lecce, puglia, nardò, avetrana
Il tour è un facile anello che parte dal centro storico della città natale di Leonardo Da Vinci. I percorsi che vi condurremo attraverso le colline sono fondamentalmente fatti di salite e discese. Vi mostreremo i piccoli e affascinanti tesori del mio villaggio e vi condurrò sulle colline che circondano il nostro piccolo gioiello toscano, passando tra ulivi e vigneti. Esploreremo i luoghi dove il Genio ha trascorso i primi anni della sua vita, che custodiscono antichi mulini, limpidi torrenti d'acqua dolce e gole segrete. Per godere al meglio del nostro tour, percorreremo strade secondarie. Potremo fermarci a fare uno spuntino "al fresco" o, se preferite, fermarvi per una degustazione di vino in un'antica villa e vedere la cantina, che possiamo anche organizzare per voi. Concluderemo la visita e torneremo a Empoli.
Simpatico intinerario che si sviluppa partendo dall'abitato del comune di La Magdeleine,
Seguire la strada asfaltata che porta al bivio per Chamois. Non prendere la poderale per Chamois (deviazione a sinistra) ma proseguite sulla strada asfaltata per un altro km (in totale dalla partenza del noleggio son 2.5km) seguendo le indicazioni per "Big Bench". La strada prosegue e diventa sterrata, dopo circa 5 km raggiungerete la località denominata Col Pilaz dove potrete ammirare la fantastica e famosa installazione della "Big Bench Community Project". Giunti ai 2000 mt, boschi, laghetti di montagna e una splendida vista sul monte Cervino fanno da padroni. Ritornando sulla strada principale si procede verso una divertente discesa, si attraversa un simpatico ruscello e lasciandosi alle spalle un piccolo alpeggio si raggiunge dopo circa 4 km il fantastico comune di Chamois dove la circolazione delle auto è vietata. Giunti nella piazzetta principale una piccola visita alla chiesetta del paesino ed una sbirciatina alla funivia sono d'obbligo.
Fatto tutto si abbandona il villaggio principale e salendo sulla destra della chiesetta, si attraversano piccole frazioni ed alpeggi per giungere con una stradina panoramica lo splendido lago di Lod.
Un area pic nic e il laghetto permettono di rilassarsi e passare un po di tempo immersi nella natura. Pronti per scendere sulla sinistra dell'arrivo della seggiovia una simpatica discesa vi riporta nella piazzetta di Chamois. A sto punto il rientro verso La Magdeleine è molto piu semplice, si lascia sulla destra un simpatico altiporto dove chi è fortunato vede decollare qualche ultra leggero, e attraversando un bosco ricco di giochi per bambini e altre curiosità si sopraggiunge sul comune di La Magdeleine.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Bella salita da Caprie fino alla base della Rocca Sella, passando per Peroldrado, Campambiardo, Camparnaldo e Celle. Itinerario ideale per una pedalata di 2-3 ore in mezzo alla natura su una gradevole strada asfaltata che si arrampica per quasi 700 m di dislivello per raggiungere la caratteristica borgata alpina Comba da dove si gode una vista spettacolare sulla Sacra di San Michele e su tutta la bassa Val Susa. Poco prima della Comba si trova l'accogliente Rifugio Rocca Sella, tappa obbligata per un buon bicchiere di vino, un tagliere o un piatto caldo.
in Val Susa, in Valsusa, ad Avigliana, sui laghi di Avigliana, a Caprie, per la Sacra di San Michele, a Villadora, a Condove, verso Rocca Sella, a Bussoleno
**Aggiornamento del 22/09/2020**
Il testo che segue e i percorsi "escursioni" associati si riferiscono all'evento Bike Day del Gallo Nero che si è tenuto il 20 settembre 2020. In accordo con gli organizzatori abbiamo deciso di lasciare disponibili le informazioni per tutto l'anno, sperando che i percorsi siano utilizzati da sempre più persone in bicicletta. Se vuoi visitare le cantine, i ristoranti e le aziende che hanno aderito all'evento ricordati sempre di contattarli in anticipo perché i menù e i prezzi e gli orari di apertura potrebbero variare senza alcun preavviso.
I due percorsi, la Granfondo (135 km, dislivello 2621 m) e la Mediofondo (83 km, dislivello 1526 m), offrono scorci di paesaggi che sono diventati icona della bellezza italiana: partendo da Radda in Chianti si ammira subito l’antica cinta muraria, fino a Greve in Chianti, città d’origine del navigatore Giovanni da Verrazzano, passando attraverso i vigneti della Conca d’Oro di Panzano in Chianti, per poi attraversare San Casciano e scendere verso Castellina in Chianti, eletta da Michelangelo Buonarroti a buon retiro. Il percorso lungo si addentra anche nella parte sud del territorio, tra distese di vigneti e salite mozzafiato come quelle di San Regolo e di Castagnoli. Entrambi i percorsi sono caratterizzati da un susseguirsi di saliscendi, senza vere e proprie scalate tecniche, permettendo di godere del paesaggio unico nel suo momento di massima espressione, la fine dell’estate.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Un percorso che ti farà scoprire l'antica marina di Schiavonea ed il centro storico di Corigliano Calabro.
Il borgo di Corigliano Calabro ti aspetta con grandi sorprese e tu potrai scoprirle con l'emozione e la semplicità della bici elettrica. A marina di Schiavonea passerai accanto all'imponente Palazzo delle Fiere con la torre del Cupo ed il santuario della Madonna Nera. Che passato in queste terre!
Dalle spiagge potrai spostarti nelle campagne e salire sulle colline di agrumi e di secolari uliveti.
Eccoti arrivato a Corigliano Calabro, ti trovi tra due colli che si guardano e guardano il mare di Sibari. Fermati anche tu e ammira questo scrigno di bellezza.
in Calabria, nella Piana di Sibari, a Corigliano Calabro, a Schiavonea
Facile pedalata in Ebike al 50% asfalto 50% sterrato. Partenza dal punto di noleggio di Alberese.
Inizialmente dovremmo percorrere un tratto di strada provinciale per poi entrare nel percorso sterrato che porta fino all’Abbazia di San Rabano, lì avrete la possibilità di fermarmi per una sosta pic nic oppure continuare lungo il percorso che porta su una torre di avvistamento. Questa vi permetterà di vedere un bellissimo panorama.
Continuando lungo il percorso, troverete un piccolo tratto un pochino più impegnativo per circa 100 m, dopodiché il sentiero vi porterà lungo una bellissima oliveta tutto su asfalto, da lì potrete lasciare le bici e proseguire a piedi per arrivare fino alla Torre di Collelungo, riscendendo a piedi fino alla spiaggia consigliamo di farvi un bel bagno nelle acque cristalline.
Ritornando al punto in cui abbiamo lasciato le bici, risaliamo in sella e proseguiamo verso Marina di Alberese, si entrerà in una fresca e profumata pineta lì potrete fare una sosta presso il punto di ristoro, costeggeremo tutto l’argine fino ad arrivare alla Torre di avvistamento che ci ricongiungerà alla ciclabile che ci riporta al punto di Noleggio al paese di Alberese.
Esperienza consigliata per una giornata in pieno relax alla scoperta della riserva marina e della costa.
a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia
Il Parco della Maremma si estende per 25 km, tra colline, spiagge e alte scogliere circondate da paludi, pinete, campi coltivati e pascoli. Il Parco è aperto tutto l’anno e sono stati predisposti 8 itinerari di varie difficoltà che si possono percorrere sia singolarmente sia in gruppo, accompagnati o meno da una guida in base al periodo dell’anno.
PARCO DELLA MAREMMA – MARINA DI ALBERESE
Partendo da Alberese Paese e percorrendo la ciclabile che porta fino al mare, avremo la possibilità di vedere cavalli e Vacche Maremmane al pascolo, come la possibilità di incontrare volpi e specie di uccelli che nidificano dentro il Parco.
Prima di Arrivare alla spiaggia avrete la possibilità di fare una sosta nell’area ristoro, uno street food per una breve pausa.
Arrivati alla spiaggia di Marina di Alberese potrete parcheggiare le e-bike lungo i porta bici messi a disposizione e godervi un bel bagno nelle acque cristalline.
a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia
Il percorso è molto semplice, sono solo 19 km, sullo stesso percorso all'andata e al ritorno. La prima parte è su strada asfaltata, parzialmente in ombra, l'ultimo breve tratto è su una strada bianca che ti porta appena sotto alla cima del Monte San Michele dovre trovi un grande prato per fare picnic e un bar-ristorante. È ideale per le famiglie perché il dislivello è molto contenuto e le strade sono poco trafficate. Si può fare anche in mezza giornata.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Tra pajare e muretti a secco, è una cavalcata nell'entroterra del Salento la seconda tappa della Ciclovia del Salento Ionico.
Dopo Nardò, si tocca Galatone, con il suo borgo dominato dal Santuario del Crocifisso, per poi passare da Sannicola ed Alezio.
La dolce campagna salentina si alterna ai comuni di Taviano, Racale e Alliste.
Il piccolo e suggestivo borgo di Felline apre la strada all'approdo a Ugento, la città del piccolo Zeus.
salento, salento ionico, in salento, maglia, lecce, puglia, nardò, avetrana
Tutto pronto per pedalare?
Accendete le bici elettriche e prendetevi tutto il tempo necessario per pedalare lungo questo percorso che vi porta da Premosello-Chiovenda verso Mergozzo e vi farà attraversare paesaggi con una natura incontaminata e selvaggia.
Il percorso si sviluppa in parte su strade asfaltate e in parte su strade sterrate. Si parte da Premosello-Chiovenda dal punto di noleggio BikeSquare e si raggiunge l'Oasi Faunistica del Bosco Tenso. Si prosegue ancora lungo la Ciclovia del Toce per arrivare fino al Lago Maggiore. Si rientra pedalando lungo le sponde del Lago di Mergozzo dove è possibile fermarsi in uno dei locali del lago per degustare le specialità del luogo.
Si ritorna pedalando lungo la ciclovia del Toce per consegnare le bici elettriche al punto di Premosello-Chiovenda.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
Vuoi trascorrere due giorni indimenticabili tra le colline del Monferrato in sella ad una ebike? Ecco la proposta completa di BikeSquare per realizzare la tua piccola vacanza di relax con una attività outdoor facile e gratificante.
Programma generale
Giorno 1 - Arrivo ad Acqui Terme con mezzi propri e sistemazione in B&B. Visita libera della città e cena. (*)
Giorno 2 - noleggio delle bici elettriche BikeSquare e partenza per il giro I vigneti del Monferrato in ebike (34 km)
Giorno 3 - noleggio delle bici elettriche BikeSquare e partenza per il giro Da Acqui verso Castelletto d'Erro e Montechiaro d'Acqui (40 km)
Giorno 4 - Check-out e partenza.
Durata: 4 giorni / 3 notti
Luogo: Monferrato, Piemonte
Tipologia: tour autoguidato
Difficoltà: media
Mezzo: ebike
Guida: BikeSquare app (disponibile per iOS, Android)
(*) è possibile alloggiare anche in agriturimo fuori il centro abitato di Acqui Terme che propone la sistemazione in mezza pensione.
Costi: il prezzo indicato in questa pagina si intende per il solo noleggio della ebike.
Organizzazione tecnica: Punto Viaggio
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
È un tuffo nel mare colorato di verde e di blu l'itinerario che parte da Porto Cesareo per raggiungere Nardò attraverso la florida campagna salentina.
L'infinita pineta che avvolge la baia di Porto Selvaggio indica che si è nel cuore del parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano. Di torre in torre si pedala quindi a pochi metri dalle lunghe spiagge bianche protette da imponenti dune, che si proiettano sul magico mare dell'Area marina protetta di Porto Cesareo.
Questo percorso inizia e finisce a Porto Cesareo.
Si attraversano questi centri abitati: Torre Lapillo, Villaggio Boncore, Nardò, Cenate, Torre Inserraglio, Sant'Isidoro, Torre Squillace, La Strea
Si pedala prevalentemente su strade asfaltate, il 75% circa, ma si percorrono anche strade sterrate.
Il traffico è poco intenso su quasi tutto il percorso. Nei mesi di luglio e di agosto il tratto sulla litoranea è caratterizzato invece da traffico intenso.
L'area Marina Protetta di Porto Cesareo
L'Area Marina Protetta di Porto Cesareo è un gioiello naturalistico situato lungo la costa ionica della Puglia, nella provincia di Lecce. Questo prezioso ecosistema marino, istituito nel 1997, si estende per circa 17 chilometri lungo la costa, proteggendo una vasta area di mare cristallino e fondali ricchi di biodiversità.
Le acque dell'Area Marina Protetta di Porto Cesareo sono caratterizzate da una straordinaria trasparenza e da una variegata fauna marina, che include specie di pesci colorati, molluschi, crostacei e alghe. I fondali sono punteggiati da praterie di posidonia oceanica, che svolgono un ruolo fondamentale nell'equilibrio ecologico del mare e nella protezione della costa dall'erosione.
Oltre alla straordinaria bellezza naturalistica, l'Area Marina Protetta di Porto Cesareo offre anche la possibilità di visitare incantevoli spiagge di sabbia bianca e di scoprire antichi siti archeologici che testimoniano la presenza umana in queste terre fin dall'antichità.
salento, salento ionico, in salento, maglia, lecce, puglia, nardò, avetrana
LA BASSA SABINA E LA TIBURTINA
La prima tappa appenninica del GTL si muove verso il confine con l’Abruzzo, nei pressi dell’antica Via Tiburtina Valeria: a questa statale, costruita sul tracciato della strada romana voluta dal console che ne prolungò il corso verso l’Adriatico da Tibur (oggi Tivoli), il tracciato preferisce però strade secondarie sull’altra sponda dell’Aniene, a volte su sterrato, altre su asfaltate poco trafficate. Il fiume Aniene è la costante di tutta la tappa: stretto tra l’autostrada e la statale, infatti, il nostro percorso si snoda in saliscendi nella vallata scavata da questo affluente del Tevere, un tempo sacro ai Romani, in uno scenario umido e ombroso.
Usciamo da Tivoli varcando le porte della città e salendo in maniera impercettibile verso i monti: a destra il complesso dei Lucretili e la Riserva Naturale di Monte Catillo, a sinistra i Simbruini. Dai vari paesi sulla Tiburtina partono innumerevoli sentieri escursionistici e deviazioni verso le cime.
Passano così i paesi e le frazioni, costruiti in pietra bianca e sempre più simili a quelli abruzzesi: Castel Madama, Vicovaro, Mandela, Pereto, e infine Roviano e Arsoli coi rispettivi castelli, residuo di un passato nobiliare. Ma la vera attrattiva turistica di queste zone è la Natura, con i suoi boschi e monti incontaminati.
Il dislivello è altalenante ma agevole, la vegetazione si fa man mano più folta, si guadagna man mano quota e la linea ferroviaria Roma / Avezzano è sempre lì a fianco per qualsiasi problema. Da Mandela parte inoltre un tracciato ricavato da una ex ferrovia che conduce alla bella Subiaco, senz’altro degna di una deviazione
a Empoli, in Val d'Arno
Percorso in ebike tra le colline del Monferrato astigiano a cavallo del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro.
Splendidi paesaggi faranno da cornice a questo tour tra boschi e vigneti.
Cosa vedere a Belveglio
Il nostro tour parte dal B&B Ortondo di Cortiglione.
Dopo una breve pedalata sulla cresta delle colline che circondano il paese, arriverete al Bricco di Belveglio, luogo dal quale è possibile avere una visuale a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Belveglio è un comune di 336 abitanti della provincia di Asti. Nel medioevo la località era conosciuta con il nome di Malamorte. È probabile che il toponimo derivi dalle continue lotte che imperversavano nel territorio, tali da considerarle terre di malamorte. Il primo signore di Malamorte, fu Raimondo Turco (1003 - 1092), proveniente da una famiglia nobile di Asti.
I marchesi aleramici d'Incisa divennero padroni della località dopo la discesa di Federico Barbarossa nel 1155, che sconfisse ed incendiò la città di Asti, ma dopo la pace di Costanza (1183) furono costretti a restituirla al Comune di Asti. In seguito alle guerre civili ad Asti tra le fazioni dei Solaro e dei Guttuari Malamorte si susseguirono molte distruzioni, fino al passaggio della città di Asti sotto la dominazione di Luchino Visconti.
Nel 1387, il villaggio compare nella dote di Valentina Visconti per il suo matrimonio con Luigi di Valois e probabilmente in questo periodo la località modificò il proprio nome in Belvedere (Bellumviderium Astensium).
Nel 1806, Napoleone Bonaparte comprese il villaggio nel Dipartimento di Marengo ed in questo periodo avvenne il cambiamento di denominazione (l'ultimo) da Belvedere in Belveglio.
Il percorso si snoda tra le vie del centro del paesino fino ad abbandonare la strada principale per iniziare una lunga stradina secondaria immersi nei boschi circostanti.
Rocchetta Tanaro e il suo Parco Naturale
La traccia, vi condurrà fino ai confini del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro.
Prestate attenzione alla discesa su strada inghiaiata che vi permetterà di addentrarvi nel parco e godere, in estate, di un po’ di ombra e frescura.
Abbandonata la strada sterrata principale vi ritroverete nei pressi del Comune di Cerro Tanaro, da dove inizierà una lunga pista ciclabile sull’argine del fiume Tanaro.
Al termine della pista, un piccolo tunnel vi farà oltrepassare la ferrovia per raggiungere (questa volta su asfalto) il comune di Rocchetta Tanaro.
In aperta campagna, un tempo sulla riva del Tanaro, sorge la chiesetta di Santa Maria de Flexio con abside romanica.
In regione Sant'Emiliano sorge l'omonima chiesetta, già dipendenza dell'Abbazia di Azzano che estendeva la propria giurisdizione su cascine e terre del territorio rocchettese confinante con "Roca".
Nel concentrico, il Salone Santa Caterina, un tempo Chiesa della Confraternita della ss. Annunziata o dei "Battuti", conserva un affresco scalpellinato in corso di studi da parte della Soprintendenza ai Beni artistici, colonne e mensole romaniche.
La chiesa parrocchiale costruita nel 1700 su preesistente cappella medioevale dedicata a Santo Stefano, ha campanile romanico datato 1474. Conserva un'acquasantiera marmorea con inciso "Comunitas Rocheta 1476", dipinto attribuito alla scuola del Caccia, dipinto di Michelangelo Pittatore, crocifisso in avorio del 1700 di scuola provenzale.
Da vedere anche il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, dove si segnala la presenza de Il Frutteto della Memoria e del “grande faggio” (detto “Faggio Emilio”) della Val du Gè (Valle del Gelo), esemplare ultrasecolare di altezza superiore ai 25 metri e con un diametro della chioma intorno ai 20 metri che cresce alla quota minima per il Piemonte (130 metri s.l.m.), e rappresenta un ricordo delle faggete diffuse su tutta la zona al termine dell’ultimo periodo glaciale, e la Riserva Naturale Integrale "Il Verneto", oasi WWF.
A Rocchetta sono inoltre presenti due musei: il Museo del Tanaro e delle Contadinerie, con la ricostruzione di alcuni ambienti di vita contadina tipicamente Rocchettese, e il Museo delle etichette dei vini, viaggio ideale lungo le regioni italiane che, attraverso la veste grafica, invita i visitatori alla scoperta dei migliori vini nazionali;
Si segnala ancora il Castello dei Marchesi Incisa della Rocchetta, dove per secoli nelle cantine è stata effettuata la produzione dei vini dei Marchesi Incisa della Rocchetta, trasferita dal 1994 presso "La Corte Chiusa" (antica proprietà di famiglia).
Dell'antico castello medievale restano una torre cilindrica e parti della costruzione. Il castello è oggi di proprietà privata (non visitabile).
Proseguendo lungo la traccia, arriverete a imboccare la strada verso Regione Mogliotti per ricongiungervi nuovamente sulla traccia del punto di partenza.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio