Tipi Percorsi  
      
    Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Arquata Scrivia e attraversando l'isolato, verso la collina, si raggiunge via Don Minzoni e a seguire la strada Comunale per Partolungo, una frazione di Gavi. E' una bella strada che attraverso una zona boscosa e tranquilla, località Pratolungo, arriva alla Strada Provinciale 161. Si attraversa, si sale in direzione Lungarola e si svolta prendendo la curva a sinistra. Si prosegue fino ad intercettare a destra la S.P. 162 per Monterotondo, in gran parte in salita. Al termine della salita girando a destra si costeggia la chiesa di Monterotondo e si prosegue compiendo un anello di circa 8 km in mezzo ai vigneti del rinomato bianco piemontese: il Gavi doc. Completato l'anello si inizia la discesa che conduce al suggestivo Centro Storico di Gavi, d'interesse turistico per le numerose testimonianze storiche tra le quali la Chiesa romanica di S. Giacomo, il Palazzo Municipalee l'antica porta della città risalente al XVI sec. Non mancano a Gavi i numerosi prodotti tipici locali tra i quali spiccano il Gavi doc e gli amaretti di mandorle dalla ricetta esclusiva. A strapiombo sul borgo antico di Gavi si erge l'omonima Fortezza cinquecentesca, su di una rocca naturale, oggi visitabile come struttura museale. Terminata la visita a Gavi si ritorna ad Arquata percorrendo lo stesso percorso dell'andata ovvero la strada della Lungarola e la via di Pratolungo. Ad Arquata non può mancare una visita all'antico Centro Storico tra cui spiccano la Via Interiore dove numerosi vicoli sono arrichiti con portali di pietra databili tra il XIII e XV secolo e di archi a sesto acuto. Tra gli edifici si nota la casa Gotica contraddistinta da un' originale struttura lignea con tamponamento murario.
    
      in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera    
      
    IL percorso ci porta fino a quota 2300 mslm, sul confine Italo Elvetico di Passo San Giacomo, costeggiando alcuni bacini artificiali realizzati dall’Enel tra gli anni ‘20 e ‘30 del 1900.
Attenzione: il percorso NON è percorribile con il rimorchio bici per bambini.  
Che cosa vedere, via storica verso il Passo San Giacomo
Costruita a partire dal 1929 dall’Enel per poter realizzare le dighe del Lago Castel e Toggia. Appena abbandonata la suggestiva conca di Riale la strada diventa sterrata e diventa un capolavoro di ingegneria, con pendenze ridotte, per poter essere affrontata dai camion durante i lavori di costruzione e tornanti dalle linee armoniose affiancate da muretti ad arco a secco dai quali è possibile immortalare suggestivi scatti sulle cime dell’alta Formazza e sul sottostante lago del Morasco.
Che cosa vedere, Lago Toggia
Siamo a quota 2191 mslm, questa diga è stata costruita negli anni 1929 – 1932 sul Rio Roni, ha una lunghezza di 199 metri ed è alta 44 metri. 
Focus, Piero Portaluppi – Architetto
è stato uno dei più importanti architetti e urbanisti della prima metà del '900 italiano. Pur avendo operato prevalentemente nel nord Italia, e in particolare per l'alta borghesia meneghina, a lui si deve una vera rivoluzione nel modo di pensare l'architettura di spazi pubblici e privati. Nel corso della propria carriera ha realizzato progetti in diversi settori: non solo palazzi e ville residenziali, ma anche centrali idroelettriche – in cui ha applicato stilemi architettonici più legati all'edilizia storica che a quella industriale – edicole funerarie, padiglioni espositivi, alberghi e molto altro.
    
      a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo    
      
    Con questo tour vi accompagnaremo alla scoperta della citta' e delle opere del piu' famoso architetto sloveno, Jo?e Ple?nik.
A lui si devono tutte le piu' belle costruzioni di Ljubljana, che la nostra guida esperta e appassionata vi illustrera' nel dettaglio.
Alla fine del percorso ci fermeremo per il pranzo in un ristorante tipico, nei pressi del castello di Ljubljana, dove la nostra guida ci illustrera' le principali caratteristiche della gastronomia slovena.
 
Ci troveremo di fronte al Grand Hotel Union, e con le nostre bici elettriche ci dirigeremo verso alcuni punti del centro citt? come la Piazza del Mercato (Adami? Lundrovo Nabre?je 1), i 3 Ponti (Pre?erov trg 1) e la Piazza del Congresso (Kongresni trg 15).
In seguito, ci concentreremo sulle sue opere fuori dal centro. Raggiungeremo l'area del parco di Tivoli (Celov?ka cesta 23), costeggieremo le mura romane (Mirje 19), raggiungeremo Krakovo e la zona residenziale di Trnovo (Karunova ulica 4). Qui visiteremo la sua casa-museo.
Dopodiche', ci ridirigeremo verso il centro della citta', nei pressi del Castello di Ljubljana. Qui ci fermeremo per il pranzo in un ristorante tipico, dove potremo assaggiare alcune specialita' della cucina slovena. Il pranzo include un antipasto, un piatto principale, il dessert e un bicchiere di vino della casa. Il pranzo sara' commentato dalla nostra guida, che ci illustrera' le principali caratteristiche della gastronomia slovena.
 
Punto di incontro: di fronte al Grand Hotel Union Business (Miklosiceva 3, Ljubljana) 
Giorno e ora: Ogni mercoledi' alle 9.30
Prezzo: 69? a persona  (10 euro di caparra per la prenotazione e 59 euro da pagare direttamente alla guida)
Numero minimo per il tour: 9 persone
 
PS: In caso non si raggiungesse il numero minimo, il tour verra' cancellato e verra' rimborsata la caparra.
    
      a Lubiana, in Slovenia, a Ljubljana    
      
    Itinerario a anello sull’ isola della Donzella, la più grande del Delta. Si parte dal punto di noleggio BikeSquare Delta del Po e percorrendo l’argine che costeggia il Po di Tolle si arriva a Scardovari, paese di pescatori sede di un grande mercato ittico, segue il villaggio turistico di Barricate con le sue spiagge dalle acque cristalline e la Spiaggia delle Conchiglie. L’itinerario continua sulla strada che costeggia la Sacca degli Scardovari, qui i pescatori svolgono il loro lavoro basato principalmente sull’allevamento dei mitili, dei quali la cozza rappresenta uno dei prodotti di eccellenza. Il percorso percorre tutto il perimetro della sacca fino ad incontrare la foce del Po della Donzella, da qui si risale il corso del fiume fino a Cà Tiepolo dove si torna sul Po di Venezia.
    
      comacchio, salina di cervia, cervia, ravenna, goro, foce del po    
      
    
Mongiana tra natura e storia.
Mongiana nasce nel periodo borbonico come centro siderurgico ove venivano svolte attività effusive e di produzione di manufatti e armi.
Durante la pedalata si visiterà il borgo, per gli appassionati di archeologia industriale sarà possibile visitare il Mufar, Museo delle reali ferriere borboniche.
Proseguendo la pedalata si incontreranno degli alberi monumentali fino ad arrivare a Villa Vittoria, il Parco della biodiversità, proseguendo a piedi all’interno di esso si visiterà un giardino incantato e pittoresco ove ci sarà la possibilità di vedere cervi, daini, mufloni.
La pedalata proseguirà verso il Lago Sambuco lungo una strada bianca alla portata di grandi e piccini, in full immersion nella natura del Parco regionale delle serre, nella riserva Cropani-Micone. Visitando i laghetti, percorrendo i recinti ove vivono centinia di daini allo stato semibrado, fino alla località Mongianella.
Facendovi riscoprire e godere della natura in tutta la sua quiete, bellezza ed essenza. 
    
      nel Parco delle Serre, nel Parco Naturale delle Serre, nel Parco delle Serre in Calabria    
      
    ATTENZIONE PERCORSO TECNICO.  Si parte dall'abitato di La Magdeleine e proseguendo sulla strada principale si sale verso la frazione di Vieu. Raggiunto il tornante seguire le indicazioni per Grande Panchina Col Pilaz, sulla sinistra. Proseguire sulla strada asfaltata principale fino al raggiungimento dello sterrato a circa 2 km. Proseguire sullo sterrato senza prendere nessuna deviazione seguendo le indicazioni per Col Pilaz, laghi di Champlong. Una volta scollinato scendere e prendere il bivio con le indicazioni per Col Pilaz, Grande Panchina. Oltrepassare, seguendo la strada sterrata, la panchina gigante e inizare la salita senza prendere deviazioni seguendo le indicazioni per laghi di Champlong. Dopo circa 1,5 km si raggiunge il piccolo lago di Charey dove iniza il sentiero per intraprendere il single track. ATTENZIONE l'attacco del sentiero del single track si trova nella zona dello scarico del lago, occorre attraversare il ruscello e prendere il sentiero nel bosco a destra che sale gradualmente fino alla cresta. Iniziata la discesa proseguite seguendo l'unico sentiero che trovate, al bivio tenete la destra e continuate a scendere fino a raggiungere nuovamente la Grande Panchina al Col Pilaz. In lontananza sulla sinistra si vede un piccolo alpeggio, raggiungetelo passandolo alla sinistra e dopo circa 25 m prendere il sentiero che trovate alla vostra destra fino al raggiungimento della sede stradale. Una volta raggiunta la sede stradale prendere il sentiero a sinistra indicato come 1A e percorrerlo in discesa fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Tornerete nuovamente sulla sede stradale, svotate a destra e percorrete circa 600 m. Sulla sinistra si trova una strada bianca percorretela tutta, una volta arrivati in fondo sulla sinistra si trova l'inizio del sentiero, imboccatelo e senguitelo fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Raggiunte le case tenele la sinistra, passate davanti alla chiesetta e giunti sulla strada andate a destra. Proseguite per circa 300 m e prendete il sentiero che si trova alla sinistra prima del parcheggio. Salite fino al parcheggio di Clou e proseguite per tornare davanti al Bar Tantane' zona di partenza. Complimenti il Natural Enduro è il vostro pane quotidiano!!!
    
      in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent    
      
    Direzione Lecce, si inizia a pedalare dalla piazza di Avetrana per la sesta e ultima tappa della Ciclovia del Salento Ionico.
Dopo aver attraversato la macchia mediterranea e i pascoli ecco l'imponente pista di prova della Porsche.
Si tocca quindi Villaggio Boncore e inizia un viaggio nella campagna dell'entroterra del Salento, fra orti, ulivi e vigneti fino ad Arnesano.
L'arrivo a Lecce è un'occasione per conoscere il borgo antico, da Porta Rudiae alla Cattedrale con lo svettante campanile, fino a piazza Sant'Oronzo, accolti al traguardo dal patrono della città.
    
      salento, salento ionico, in salento, maglia, lecce, puglia, nardò, avetrana    
      
    Il tour
Il tour in bici elettrica è ideale per la gita di tutta la giornata, alla scoperta del Roero e dei suoi paesaggi boschivi. Il tour in e-bike non è di carattere tecnico, quindi ben si presta a essere percorso da tutti coloro che vorrano passare una giornata immersi nella natura selvaggia alla scoperta di prodotti tipici Piemontesi e folklore alla ricerca delle tracce delle Masche. 
Le Masche
Questo percorso in e-bike è pensato per rievocare antiche atmosfere e visitare i luoghi in cui si rivivono le atmosfere misteriose di antiche leggende di Masche, le streghe piemontesi. 
Le Masche sono sì streghe ma non sempre sono entità malvage o maligne, Le Masche piemontesi sono dispettose, capricciose, attenti a non farle arrabbiare, diventano vendicative.
A differenza delle streghe, le Masche sono anche buone, sono guaritrici, sono capaci di guarire persone e animali e possono salvare anche vite in pericolo. 
Ancora oggi si usano detti ed espressioni che le riguardano, il più famoso è "Ci sono le Masche", tipicamente usato quando sparisce qualcosa o oggetti cadono inspiegabilmente o si sentono rumori strani in soffitta o tra le travi e tetti di antiche case.
Con lo spirito avventuroso si va in sella alla bici elettrica alla ricerca delle Masche!
Partenza dalla stazione Fs di Bra
L'itinerario in bici, inizia idealmente da Bra, comodo è l'arrivo alla stazione ferroviaria di Bra, da qui su prenotazione potrai ritirare la tua e-bike e partire per il tour della giornata. Bra è la città natale di Slow Food ed è famosa per il formaggio, la manifestazione Cheese raduna appassionati e produttori da tutto il mondo. Tutto l'anno è possibile assaggiare i famosi formaggi "Bra Duro" e "Bra Tenero" accompagnati dalla salsiccia di Bra altra eccelleza culinaria della città. Durante la bella stagione è possibile fermarsi in gastronomia e acquistare il formaggio di Bra, la salsiccia di Bra, preparare un buon panino e godersi una sosta dalla pedalata fermandosi lungo il tragitto per fare pic-nic.  
Pocapaglia e la Masca Micillina
In sella alla bici si raggiunge Pocapaglia, residenza della Masca Micillina, una delle più famose o forse la più famosa Masca del Piemonte. Pocapaglia è la città cuore del Roero, la sua campagna è dominata dalle "Rocche", aspre colline di sabbia e argilla che insieme alle immense lande boschive rendono il panorama unico, creando un paesaggio da fiaba fantasy. Saranno stati questi elementi naturali a creare quest'atmosfera giusta per la leggenda? Se avete visitato la Langa del Barbaresco avrete sicuramente visto le Rocche dei sette fratelli e Donna di Langa, anche loro "Rocche" ma completamente differenti. il sentiero che si percorre in e-bike,  prosegue tra boschi e campi coltivati, tra il frusciare delle foglie e il canto del vento è possibile udire (forse) la voce della Masca Micillina.
La Masca Micillina (Michelina) nacque a Barolo e andò in sposa ad un contadino di Pocapaglia. La povera donna aveva un aspetto spaventoso, era piccola, con il viso pieno di rughe, quasi calva, pure sdendatala poveretta, quando camminava aveva un'andatura lenta e storpia, insomma l'aspetto della classica strega.
Non fù il suo aspetto a conferirle il "titolo di Masca", furono una serie di disagi e strani fatti che provocò agli abitanti del paese.
Un giorno un giovane la incrociò, cadde e scappando per lo spavento si accorse di avere un piede rivolto avanti e uno indietro, ancora un giorno Micillina toccò la schiena di una bambina e il giorno dopo iniziò a crescerle la gobba e altri ancora...
A questi strani fatti si aggiunse la bravura di Micillina di non farsi trovare da nessuno,  neanche dal marito che diffuse la voce di aver sposato una Masca.
Micillina fù condannata al rogo e la triste sentenza si svolse a Pocapaglia sul poggio oggi chiamato Bric d’la Masca, dove ancora oggi si vedono alcune macchie scure (molti credono sia sangue, ma in realtà è ferro ossidato). Questo è un ottimo punto panoramico per fermarsi ed ammirare il paesaggio, ascoltare il suono del vento e chissà udire la voce di Micillina! 
Sommariva Perno
Riprendendo a pedalare in sella all'e-bike si incontrano boschi e dirupi scoscesi in prossimità delle Rocche che si alternano a campi e aree coltivate, sicuramente il paesaggio aspro e selvaggio ha dato la giusta ispirazione popolare alla nascita delle leggende di Masche. Il paesaggio cambia del tutto in prossimità di Sommariva Perno, la campagna si popola di vigneti e numerosi frutteti, e come non parlare delle famosissime e dolcissime fragole di Sommariva Perno. Durante la stagione delle fragole e super consigliata la tappa presso i produttori locali per una deliziosa merenda. La pedalata in bici prosegue verso i paesi di Baldissero d'Alba, Monteu Roero e Ceresole d'Alba
Sommariva Del Bosco
Ultima tappa del tour autogidato in e-bike è Sommariva del Bosco o Sommariva Bosco, porta di confine del Roero. Sommariva Bosco è sede dell'importate fiera fiera Amè l'Amel (amare il miele) durante i giorni di fiera è possibile trovare produttori locali e non, specializzati in apicoltura che offrono la possibilità di degustare tantissimi mieli differenti. Se la pedalata in bici non coicide con la fiera è possibile e consigliato fermarsi presso i produttori locali e degustare direttamente in loco l'ottimo miele di Sommariva Del Bosco.
In sella alla bici si ritorna a Bra inizio e fine del tour in bici elettrica.
    
      a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole    
      
    **Aggiornamento del 22/09/2020**
Il testo che segue e i percorsi "escursioni" associati si riferiscono all'evento Bike Day del Gallo Nero che si è tenuto il 20 settembre 2020. In accordo con gli organizzatori abbiamo deciso di lasciare disponibili le informazioni per tutto l'anno, sperando che i percorsi siano utilizzati da sempre più persone in bicicletta. Se vuoi visitare le cantine, i ristoranti e le aziende che hanno aderito all'evento ricordati sempre di contattarli in anticipo perché i menù e i prezzi e gli orari di apertura potrebbero variare senza alcun preavviso.
L'ottava edizione della Granfondo del Gallo Nero è stata rimandata al 2021. Nel 2020 quindi non si gareggerà ma il 20 settembre Il Gallo Nero aspetta tutti gli appassionati della bicicletta per una giornata dove chiunque potrà cimentarsi con i due percorsi della sua Granfondo partendo da dove preferisce in un itinerario ciclistico ma anche enogastronomico. Alla bellezza naturale del percorso i produttori del Chianti Classico aggiungeranno la possibilità di soste nelle cantine, molte delle quali quel giorno saranno aperte per visite e degustazioni, i ristoranti del territorio proporranno piatti dedicati a chi pedala, mentre intorno alle diverse statue del Gallo Nero sparse sul percorso si svolgeranno intrattenimenti musicali e non solo.
Tutti i percorsi sono disponibili gratuitamente sull'app BikeSquare che consente non solo di navigare i percorsi, ma anche di trovare le cantine, i ristoranti e i luoghi degli eventi.
Scopri qui i percorsi e i punti di interesse, se stai leggendo dall'app BikeSquare tocca la scritta "escursioni" in alto a destra e potrai navigare il percorso:
	Granfondo (135 km)
	Mediofondo (83 km)
	Percorso breve nord (34 km)
	Percorso breve sud (28 km)
    
      nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia    
      
    Questo tour in ebike nella via delle Bonifiche vi permette di scoprire, senza troppa fatica l’itinerario, tutto in pianura, parte da Grosseto e arriva a Castiglione della Pescaia attraversando una vasta area agricola che in epoca etrusca era occupata dal Lago Prile. 
Che cosa vedere alla Riserva Naturale della Diaccia Botrona
Si tratta di un’area protetta, residuo delle paludi che un tempo ricoprivano la Maremma ed in particolare dell’antico Lago Prile. Qui è stato conservato un tipico ambiente palustre ed il relativo ecosistema. Nell’area della riserva naturale Diaccia Botrona segnaliamo l’isola Clodia, isola al tempo del lago Prile, dove si trovano i resti di una villa romana del I secolo a.C. e dell’abbazia Benedettina di San Pancrazio al Fango. Un’interessante testimonianza delle bonifiche avviate dai Lorena durante il Settecento, ci viene dalla cosiddetta Casa Rossa (o Casa Ximenes) progettata un tempo per svolgere funzioni di bonifica ed oggi utilizzata come museo multimediale (Museo Multimediale della Casa Rossa Ximenes) e centro visite della riserva naturale.
Che cosa vedere a Castiglione della Pescaia 
Castiglione della Pescaia è un centro balneare molto rinomato, famoso per il suo mare pulito le per sue spiagge. Il mare e le spiagge di Castiglione della Pescaia hanno ottenuto i vari riconoscimenti come ad esempio l’inserimento nell’elenco delle spiagge Bandiera Blu del 2017.
Nella parte bassa troviamo la città moderna; qui ci sono locali, ristoranti, negozi e ovviamente gli stabilimenti balneari. La costa di Castiglione della Pescaia è caratterizzata da una lunga spiaggia sabbiosa interrotta soltanto dal canale del porto. Su entrambi i tratti del litorale si possono trovare sia spiagge attrezzate che spiagge libere.
La parte alta del borgo è quella più antica e sorge arroccata tra le mura sulla sommità di Poggio Petriccio, proprio alle spalle della città nuova.
Che cosa vedere a Marina di Grosseto
A Marina di Grosseto vale la pena fare un salto al Porto Turistico e girare liberamente tra le vie del Paese. 
Il Ritorno verso Grosseto
Si ritorna verso Grosseto il percorso  ci fa immettere in un primo tratto di pista ciclabile. Una volta incrociata la SP 158 e oltrepassata la rotatoria l’ampia ciclabile Marina-Grosseto ci riporterà al punto di partenza in circa 10 km.
    
      a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia    
      
     TARQUINIA / SANTA SEVERA
Dopo dieci percorsi nell’entroterra, tra colline e monti, il GTL15 torna sul mare, questa volta a nord di Roma: si tratta di una tappa semplice e tranquilla, una cinquantina di km quasi tutti in pianura, riparati dalla catena costiera dei Monti della Tolfa. Questa tappa segue il corso della futura Ciclovia Tirrenica, della quale esistono solo alcuni piccoli tratti, seguendo in parallelo il corso della trafficata via Aurelia e sfruttandone complanari e strade secondarie. Da Tarquinia perdiamo la quota rimasta guadagnando il litorale, e da lì puntiamo verso sud: sul nostro percorso, piacevoli località balneari come Tarquinia lido e Santa Marinella, così come importanti porti come Civitavecchia. La traccia si snoda attorno all’Aurelia nuova cercando di evitarla in tutti i modi, ora sui lungomare dei paesi attraversati, spesso già dotati di piste ciclabili sicure, ora nelle strade dell’entroterra.
La nostra meta, Santa Severa, è impreziosita dallo scenografico Castello, che sorge proprio sul mare, su quello che era l’antico sito di Pyrgi, insediamento etrusco.
    
      a Empoli, in Val d'Arno    
      
    Partendo da Armonie in Corte, a Buronzo, dopo una colazione/merenda a base di prodotti del territorio, si segue la Strada Buronzina, si costeggia il Nuovo Canale della Baraggia fino a incrociare il Rio Versa e il Cavo Alemanno.
Tra Buronzo e Rovasenda
Si giunge quindi all'incastrone della Mapetta, che prende il nome dalla vicina cascina e che rappresenta un punto suggestivo dove ben si comprende la gestione delle acque e l'opera di ingegneria idraulica che fa capo al Consorzio di Bonifica della Baraggia Vercellese e Biellese. Qui dopo aver pedalato accanto ai laghetti di pesca sportiva e di popolamento di anatre e uccelli tipici degli ambienti umidi e dopo l'attraversamento della ferrovia Biella-Novara, si potrebbe far rientro lungo la Buronzina, ma proseguiamo sulla strada che collega Rovasenda a San Giacomo, attraversando le risaie del riso solidale biologico della famiglia nobile Di Rovasenda Biandrate e giungendo a Rovasenda.
 
Escursione al ponte canale
Qui, proseguendo lungo il cavo Piantalino, una traversa d'imbocco e una presa d'acqua, oltrepassando un pioppeto suggestivo si può fare un'escursione fino al torrente Rovasenda, in un punto con un bel salto d'acqua della Roggia Marchionale, che passa sopra al torrente in un ponte canale e salta nel sottocanale Fasoli (lo chiamano il "trovone", questo angolo).
Rientrando dall'escursione si continua tra le risaie attraversando la ferrovia Novara-Biella, incontrando il naviletto di Villarboit e, attraversando la strada che collega Ghislarengo a Rovasenda, ci si dirige verso San Giacomo Vercellese per rientrare a Buronzo.
    
      in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda    
      
    l percorso che dal Lago Maggiore porta a Domodossola costeggia il Toce e attraversa gli storici borghi della Piana del Toce e importanti siti naturalistici.
L'itinerario ha inizio dalla stazione "Verbania-Pallanza" di Fondotoce e offre un ricco susseguirsi di mutevoli paesaggi che nel periodo primaverile esplodono di colori.
Da visitare lungo il percorso: fondotoce.
Il Parco della Memoria e della Pace con l'imponente Monumento in memoria dei quarantatré partigiani fucilati nel ’44, e la Casa della Resistenza.
Il percorso attraversa la Riserva Naturale del Canneto con il suo osservatorio.
Mergozzo e la sua frazione Candoglia dalla cui cava si estrae ancora oggi l’omonimo marmo per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Ornavasso. L’itinerario passa in corrispondenza della Falesia del Cannone e raggiunge la Punta di Migiandone dove ha inizio la strada militare che ospita le trincee della Linea Cadorna con il suo Forte di Bara (che volendo è possibile raggiungere in mtb).
Premosello – Chiovenda. L'Oasi Naturale di Bosco Tenso è stata istituita nel 1990 per la salvaguardia dell’ultima porzione di bosco “tensato”, già tutelata nel 1500 in quanto il bosco posto tra il Toce e le coltivazioni salvava queste ultime dalle esondazioni.
Vogogna, annoverato tra i Borghi più belli d'Italia, è stato Capitale dell'Ossola Inferiore e nel suo centro storico si trovano il Castello Visconteo ed il Palazzo Pretorio.
Pieve Vergonte con il Ponte sul fiume Anza che conduce a Piedimulera, dove svetta il torrione di Palazzo Testoni, realizzato probabilmente per avere controllo sulla mulattiera che conduceva in Valle Anzasca.
Villadossola. Fu un importante sito siderurgico per i metalli estratti in Valle Antrona, tanto da portare alla realizzazione, nel 1940, di un intero villaggio per le maestranze della S.A. Metallurgica Ossolana, che resta tutt’oggi un’opera unica nel suo genere.
Domodossola, principale centro della Val D’Ossola, sorge nella piana all’imbocco della Val Bognanco. È stata un importante crocevia di culture e scambi commerciali ed il suo centro storico, anticamente racchiuso tra mura pentagonali, è ricco di monumenti e palazzi storici. Per il rientro si suggerisce di prendere il treno alla stazione di Domodossola per raggiungere la stazione di Verbania – Pallanza.
    
      a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo    
      
    Questo percorso ti permetterà di immergerti nella natura, pedalando fra boschi che sembrano incantati, sorgenti naturali e paesaggi mozzafiato del Parco Nazionale del Pollino. 
Il pittoresco borgo sorto alla fine del ‘400 porta il nome della potente famiglia lucana, proprietaria di numerosi feudi in Basilicata. Qui i Cistercensi promossero un grande sviluppo rurale.
Durante il brigantaggio il paese fu teatro delle orribili repressioni del Capitano Gennaro Iannarelli.
I luoghi da visitare lungo il percorso sono il Santuario della Madonna di Pollino e la Chiesa di S. Maria degli Angeli. Di grande interesse sono gli antichi molini (Calabrese, Ammirati, Fasanella) e le bellezze naturali di Bosco Magnano, del Monte Pollino e delle Gole del Frido.
    
          
      
     
Il Parco della Maremma si estende per 25 km, tra colline, spiagge e alte scogliere circondate da paludi, pinete, campi coltivati e pascoli. Il Parco è aperto tutto l’anno e sono stati predisposti 8 itinerari di varie difficoltà che si possono percorrere sia singolarmente sia in gruppo, accompagnati o meno da una guida in base al periodo dell’anno.
PARCO DELLA MAREMMA – MARINA DI ALBERESE
Partendo da Alberese Paese e percorrendo la ciclabile che porta fino al mare, avremo la possibilità di vedere cavalli e Vacche Maremmane al pascolo, come la possibilità di incontrare volpi e specie di uccelli che nidificano dentro il Parco. 
Prima di Arrivare alla spiaggia avrete la possibilità di fare una sosta nell’area ristoro, uno street food per una breve pausa. 
Arrivati alla spiaggia di Marina di Alberese potrete parcheggiare le e-bike lungo i porta bici messi a disposizione e godervi un bel bagno nelle acque cristalline. 
    
      a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia    
      
    Si attraversano i paesaggi tipici del Chianti: la vigna, l'uliveto e, per un lungo tratto, si pedala su una strada bianca in mezzo al bosco per arrivare a Volpaia, un borgo fortificato di origine medievale. Qui si produce uno dei vini Chianti Classico Riserva tra i più premiati al mondo.
    
      nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia    
      
    Scopri Spello e i suoi dintorni in un emozionante tour autoguidato in ebike attraverso gli affascinanti paesaggi dell'Umbria. Partendo dall'antico borgo medievale di Spello, immergiti nella bellezza della natura e della storia lungo un percorso che ti condurrà attraverso suggestivi luoghi e pittoreschi borghi.
Si parte da Spello che sebbene piccola in termini di dimensioni fisiche, attrae visitatori da ogni angolo del Mondo grazie alla sua ricchezza di monumenti, chiese e suggestivi vicoli in pietra che si arrampicano per le colline circostanti. Il suo centro cittadino è caratterizzato da un'atmosfera vibrante e cosmopolita, con negozi artigianali e ristoranti che offrono cucina locale e tradizionale umbra, che si amalgama perfettamente con l'eleganza dell'architettura medievale. La sua bellezza unica e l'atmosfera affascinante la rendono una destinazione ideale per una piacevole e rilassante vacanza in mezzo al verde e alla cultura della bella regione dell'Umbria.
Nella parte alta di Spello il punto di riferimento è l'antica fonte del Bregno, da cui parte la via del Subasio, che percorreremo salendo tra gli uliveti di fianco a un tratto dell'antico acquedotto romano, e venendo immediatamente immersi nella bellezza del paesaggio rurale. Deviando poi a sinistra salirai sulla emozionante via del paradiso, per arrivare poi a i resti della antica e affascinante Abbazia di Santa Maria di Vallegloria, dove potrai ammirare il suggestivo panorama e godere della tranquillità del luogo.
Continuando a salire verso la sommità del Monte Subasio scorgeremo splendidi punti di vista di tutta la valle circostante, per poi ridiscendere verso l'antico borgo e castello di Collepino.
Da qui proseguiremo sulla panoramica strada provinciale di Spello che rimanendo in quota ci porterà fino all'antico castello di San Giovanni di Collepino. Una sosta nel "paradiso di pietra rosa" è ripagata dalla tranquillità e dalla bellezza dell'antico borgo.
Si riprende la via tornando e ridiscendendo un tratto della stessa strada, per poi virare a sinistra sull'antica via della Chiona che tra boschi e paesaggi mozzafiato ci farà ridiscendere verso la valle lungo l'itinerario dei prodotti tipici del territorio. Non mancheranno infatti opportunità di vedere e di visitare alcuni dei luoghi dove si producono le eccellenze enogastronomiche del territorio, fino al rientro verso Spello.
Scopri l'Umbria in ebike con questo indimenticabile tour autoguidato e lasciati incantare dalla bellezza senza tempo di questa affascinante regione italiana.
    
      a Spello, ad Assisi, a Foligno, a Perugia, a Spoleto    
      
    Un percorso speciale per il Giubileo nella capitale della cristianità .Questo percorso di carattere religioso di 16 miglia è attribuito al sacerdote San filippo Neri ed era un percorso pedonale di due giorni legato al pellegrinaggio delle 7 chiese che durante il giubileo dovevano visitare per avere la grazia .
Si parte da porta San.Paolo percorrendo la ciclabile di viale aventino costeggiando il Colesseo e il suo splendido parco archeologico sia arriva cosi alla splendida Chiesa di S.Maria Maggiore, la chiesa dedicata alla Madonna, si procede poi attraversando il quartiere Esquilino , si procede su via tiburtina arrivando a S.Lorenzo fuori le Mura vicino al cimitero monumentale del Verano. Si procede poi intorno alla cinta muraria delle mura aureliane e si giunge alla Chiesa di S.Croce in Gerusalemme dove è conservata parte della Croce sui fu crocifisso Gesù , a seguire si giunge a S.Giovanni in Laterano con il suo splendido palazzo laternanese il suo battistero e la celebre scala Santa.
A seguire procedendo su strade spesso trafficate si arriva a porta Metronia e costeggiando le mura e il suo parco , le sue Catacombe si arriva sull’Appia Antica dove è situata la chiesa di San Sebastiano .Proeseguendo sulla antica Via delle sette chiese si attreversa Tor marancia e la Garbatella e si arriva a San Paolo fuori le Mura.Cosi attrevrsando la città con i suoi quartieri Testaccio trastevere si arriva alla Basilica di Roma San pietro, il centro della cristianità .Un tour religioso ma colmo di significati storico spirituali.
    
      a Empoli, in Val d'Arno    
      
    Il percorso prevede la visita di luoghi della memoria mineraria nissena, la visita di un geosito, l’attraversamento della Riserva Naturale Orientata di Monte Capodarso e della Valle dell’Imera Meridionale, la visita di una antica borgata rurale.
 
Tappa 1 – dopo la partenza dalla ciclofficina di Caltanissetta si percorre la via che facevano a piedi i Carusi per recarsi nelle antiche solfare
 
Tappa 2 – stop nell’ex villaggio minerario di Santa Barbara per descrizione dei luoghi e della storia,  visita del geosito delle Maccalube di Terrapelata
 
Tappa 3 – discesa verso il Ponte ad arco di Capodarso (XVI sec.) ed attraversamento di una delle più belle Riserve Naturali dell’entroterra siciliano
 
Tappa 4- arrivo a Borgo Cascino (EN) e degustazione di prodotti tipici locali
 
Tappa 5 - Ritorno a Caltanissetta con sosta a Monte Sabucina e scoperta dell’antico sito archeologico, con insediamenti che si collocano cronologicamente dall’età del bronzo antico (fine III – inizi del II millennio a. C.) all’età ellenistica (inizi del III sec. a.C.).
 
 
 
    
      Caltanissetta, Enna, Sicilia centrale    
      
    Variante dal percorso principale verso l'altopiano di Selvino a 900 metri di quota. Qui si può trovare un'oasi di tranquilità ricca di iniziative ricolte specialmente alle famiglie, con un parco avventura e una minimarcia, che ogni anno vede la partecipazione di migliaia di persone. 
Merita una visita il Santuario della Madonna del Perello, che sorge nel luogo in cui si dice che sia apparsa la Madonna nel 1413 a un contadino che si trovò nel bel mezzo di una tempesta mentre faceva fieno per il suo bestiamo sulle pendici del monte Perello. 
    
      a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana