Tipi Percorsi
Un giro ad anello a cavallo tra l’alta e la bassa valle Formazza, sarà l’occasione per immergersi completamente negli scorci suggestivi che accolsero i walser quando arrivarono dal vicino Canton Vallese (CH) alla ricerca di nuovi pascoli. Un salto nel passato, esplorando una delle più suggestive cascate d’Europa incastonata in una delle valli meno conosciute d’Italia.
Attenzione: il percorso è solo in parte percorribile con il rimorchio bici per bambini. Nel tratto compreso tra le località "Ponte" e "Sotto Frua" è necessario utilizzare la strada carrabile se si vuole optare per questa soluzione. Anche per tutti coloro non abbiano buona dimestichezza con la MTB è sconsigliato passare dalla ciclabile compresa tra i due tratti sopra indicati, perchè la ripidezza delle rampe ed i tornanti stretti potrebbero creare difficoltà.
Che cosa vedere, Formazza – le Frazioni
Tutte ricche di storia e fascino, prendete il tempo per esplorare le tipiche abitazioni walser immerse nel verde dei prati e ricche di colori in ogni stagione.
Antillone [Puneiga], frazione non più abitata, è meta di passeggiate per raggiungere i vicini alpeggi di Vova e Salecchio.
Brendo [In Dä Brendu], “nel bosco abbattuto con il fuoco”, è un minuscolo agglomerato di case raccolto intorno alla Chiesetta della Madonna del Carmine. Da qui la Valle si restringe e si fa più ripida. Nelle vicinanze si trova la Centrale Giacinto Motta che sfrutta i bacini idroelettrici di Morasco, Vannino, Sruer, Toggia e Kastel per la produzione di Energia Elettrica.
Canza [Früduwald] e Grovella [Gurfalu], “bosco della cascata” e “zona dei massi”. Sono due frazioni tra loro vicine dove si contano numerose antiche abitazioni in larice costruite dai Walser. A Canza L'abitato fu parzialmente distrutto da una valanga nel 1951 che causò numerose vittime.
Chiesa [in der mattu], “situata tra i prati”, è la sede della Parrocchia di Formazza. La frazione è composta da un piccolo agglomerato di case che si raccoglie attorno alla Parrocchiale dei Santi Bernardo e Carlo. Nella frazione si trova anche l'antico Cimitero Walser con le caratteristiche croci in legno, uguali per ogni defunto.
Fondovalle [Schtafulwald], “corte per il bestiame circondata dal bosco”, o “bosco del recinto”, è il primo paesino adagiato sulla pianura affacciata sul dirupo "delle Casse". In origine il villaggio era in legno ma fu distrutto da una immensa valanga nel 1863 e ricostruito in muratura.
Foppiano [Undrum Stalda], è la prima della Valle ed è abitata tutto l'anno. All'interno della frazione è presente l'Oratorio dedicato a San Giovanni e tipiche costruzioni in legno.
Frua [Uf Der Frütt], località famosa per il turismo invernale e per la Cascata del Toce.
Ponte [Zumschtäg], è il cuore della Valle e sede del Municipio. Il nome della Frazione si riferisce alla presenza dell'unico ponte sul fiume Toce. Nella Frazione è presente anche una scuola per i bambini delle elementare dove si impara ancora il vecchio dialetto Walser. Al termine del paese, verso la frazione Brendo, si trova la più antica casa formazzina, la Casa Forte, antica sede dell'ammano, il capo della colonia walser. Anche qui è presente un Oratorio dedicato a Santa Caterina. Inaugurata il 25 novembre 1661, la chiesa è stata ampliata nel 1884. L'ultimo restauro risale al 1986-1987.
San Michele [Tuffald], "bosco profondo", i boschi vicini alla frazione furono devastati da un grosso incendio nel 1765. Il paesino è sede di un Centro Sci di Fondo, con un anello di pista di 12 km che percorre tutta la parte pianeggiante della Valle, da Ponte a Fondovalle. Nella località si trovano anche due edifici religiosi: Chiesa di San Michele e Santa Lucia edificata nel 1663.
Sotto Frua [Unter Der Frütt], “sotto la Cascata” del Toce. E' presente una chiesetta e due grosse strutture utilizzate prevalentemente dai Salesiani per raduni estivi e incontri vari.
Valdo (Wald), "bosco", antica sede del Comune di Formazza ora spostata a Ponte. Nella Frazione è presente la seggiovia del Sagersboden che porta alla sommità della Pista dei Campioni così definita per la sua bellezza e tipologia.
Focus, i Walser
I Walser (contrazione del tedesco Walliser, cioè vallesano, abitante del canton Vallese) sono una popolazione di origine germanica che abita le regioni alpine attorno al Massiccio del Monte Rosa. La cui lingua viene definita come Titsch, Töitschu o Titzschu, termini imparentati con il tedesco Deutsch.
Stabilitisi nella Valle del Goms, durante i secoli XII e XIII, coloni Walser provenienti dall'alto Vallese si stabilirono in diverse località dell'arco alpino in Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria e Francia. La storia del popolo Walser al sud delle alpi inizia verso la metà del XIII secolo, per migrazioni progressive, sviluppando nel corso del tempo gli insediamenti stanziali che oggi conosciamo.
La loro peculiarità è stata quella di aver dato vita a un modello di colonizzazione delle alte quote occupando e trasformando alpeggi abbandonati. La Val Formazza ha rappresentato la porta di ingresso dei Walser, da qui sono transitati e hanno colonizzato l'arco alpino sul versante italiano, i cui primi insediamenti stabili si attestarono oltre i 1.800 mt.s.l.m. La loro peculiarità è stata quella di aver dato vita a un modello di colonizzazione delle alte quote occupando e trasformando alpeggi abbandonati, valli e montagne spopolate con insediamenti permanenti.
Focus, Sbrinz Route
Tutti gli anni a fine agosto, per maggiori informazioni www.sbrinz-route.ch
Rievocazione storica in costume del tragitto che unisce Berna a Domodossola, una camminata in più tappe durante la quale viene ripercorso il tragitto all’insegna della tradizione. Una grande via di comunicazione che già 600 anni fa, attraverso il Passo del Gries, a 2479 m di quota tra la Val Formazza e l'Alto Vallese, costituì la via più diretta fra la pianura lombarda e la Svizzera centrale. Da Milano a Berna, dal Mediterraneo alle pianure dell'Europa centrale, transitarono uomini, merci, idee. Fu una strada commerciale, una carovaniera percorsa da lunghe file di muli carichi di merci. Da nord scendevano bestiame, pelli e formaggi (lo “sbrinz” dell'Oberland Bernese), ma anche prodotti di lusso come i preziosi cristalli lavorati dai monaci di Engelberg destinati alle corti italiane. Da sud salivano i panni e le sete lombarde ed il vino dell'Ossola, esportato fino alla corte di Francia.
Focus, gli Orridi di Uriezzo
Un piccolo canyon situato nel comune di Premia. Nel corso dell’ultima glaciazione (terminata circa 12.000 anni fa) nell’attuale Valle Antigorio e Formazza si trovava il Ghiacciaio del Toce che con il passare del tempo e con l’aiuto dei torrenti alla sua base ha eroso la roccia andando a formare questo particolare spettacolo naturale. I tortuosi cunicoli e le gole che oggi è possibile ammirare si sono formate una volta che il ghiacciaio è scomparso. Il prosciugamento dei vari torrenti glaciali ha lasciato spazio ad un vero e proprio canyon che oggi si può visitare a piedi. Il fenomeno di erosione ha creato un paesaggio naturale molto raro nelle Alpi. La forza dell’acqua ha difatti creato una serie di grandi cavità subcircolari separate da stretti e tortuosi cunicoli le cui pareti sono ricoperte di scanalature, volute e nicchie.
Focus, Piero Portaluppi – Architetto
è stato uno dei più importanti architetti e urbanisti della prima metà del '900 italiano. Pur avendo operato prevalentemente nel nord Italia, e in particolare per l'alta borghesia meneghina, a lui si deve una vera rivoluzione nel modo di pensare l'architettura di spazi pubblici e privati. Nel corso della propria carriera ha realizzato progetti in diversi settori: non solo palazzi e ville residenziali, ma anche centrali idroelettriche – in cui ha applicato stilemi architettonici più legati all'edilizia storica che a quella industriale – edicole funerarie, padiglioni espositivi, alberghi e molto altro.
Focus, i Formaggi della Val d’Ossola
Tra i formaggi della Val d’Ossola un posto d’onore occupa certamente il Bettelmatt, il “formaggio degli Dei”, prodotto in sette alpeggi delle valli Antigorio e Formazza ad un’altitudine compresa tra i 1800 e i 2400 metri. Il Bettelmatt si produce in estate, ed è un formaggio che nobilita la grande tradizione dell’allevamento di vacche di razza bruna. Ottenuto dal latte di una sola mungitura, lavorato a crudo e intero, quindi con due lavorazioni giornaliere, è un vero trionfo di profumi, aromi e sapori inconfondibili provenienti proprio dagli aromatici pascoli delle Alpi Lepontine.
La maturazione del Bettelmatt può variare da pochi mesi a più anni, ma solo dopo almeno 90 giorni di stagionatura gli aromi e i profumi raggiungono l’apice dell’intensità. Di colore giallo oro o paglierino tendente al bruno e al bronzo con la maturazione, di sapore intenso, prolungato e profondo, aromatico, mai banale.
Altro formaggio caratteristico è l’Ossolano: un formaggio semigrasso o grasso dal sapore delicato, erbaceo, più intenso e prolungato nel corso dell’affinamento, utilizzato come piatto a se stante e anche nella preparazione dei tradizionali gnocchi a base di patate, farina di castagne e zucca, oppure nelle polente conce, o ancora con il pane di segale a formare la tradizionale merenda ossolana.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
Pedalare tra le colline delle Langhe su un'e-bike è un'avventura emozionante che si adatta perfettamente alle famiglie con bambini. Questo percorso, che parte dalla stazione ferroviaria di Alba, è ideale per chi desidera esplorare la regione senza auto, godendo di uno sconto speciale sul noleggio delle e-bike. Le biciclette elettriche, equipaggiate con seggiolini e accessori per bambini, rendono il viaggio confortevole e sicuro per tutti. Mentre i genitori pedalano dolcemente, i piccoli possono ammirare i vigneti che si susseguono, ascoltare il canto degli uccelli e respirare l'aria pura delle colline. Ogni curva rivela un nuovo panorama mozzafiato, ogni sosta è un'opportunità per creare ricordi indimenticabili in famiglia, tra degustazioni di succhi d'uva per i piccoli e assaggi di vini pregiati per gli adulti.
San Rocco Seno d'Elvio
San Rocco Seno d'Elvio, frazione di Alba, è la prima tappa della vostra avventura. Qui potrete godere di un'atmosfera rurale autentica, circondati da vigneti che producono il famoso Barbaresco. La chiesa parrocchiale di San Rocco merita una visita per la sua architettura semplice ma suggestiva. Da qui, pedalando in salita verso Madonna di Como, vi si aprirà un panorama mozzafiato a 360 gradi sulle colline circostanti, punteggiate di vigneti, villaggi e castelli.
Alba
Alba, "capitale" delle Langhe, vi accoglie con il suo ricco patrimonio storico e culturale. Lasciate le e-bike in Piazza della Cattedrale di fronte all'Ufficio Turistico ed esplorate a piedi il centro storico. Non perdete la Cattedrale di San Lorenzo, esempio di architettura gotica, e le numerose torri medievali che caratterizzano lo skyline della città. Per i più piccoli, il Museo Civico "Federico Eusebio" offre un'interessante sezione di reperti archeologici e naturalistici. Passeggiate lungo Via Vittorio Emanuele che ad Alba tutti chiamano "Via Maestra", cuore commerciale della città, dove potrete assaporare le specialità locali come il tartufo bianco e i dolci tipici. Per una pausa rilassante, il parco fluviale del Tanaro offre aree gioco per i bambini e percorsi naturalistici.
L'Esperienza
Questo percorso circolare di 14 km, che parte e arriva ad Alba, è un'esperienza pensata per essere accessibile a tutti, perfetta per famiglie con bambini grazie alle e-bike che rendono agevole anche i tratti più impegnativi. L'itinerario autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, con la possibilità di fare soste frequenti per ammirare il paesaggio, fare merenda o semplicemente giocare all'aria aperta. Attraverserete alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, immergendovi nella bellezza della natura e nella ricchezza culturale della regione. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio unico al mondo, offrendo un'esperienza indimenticabile per tutta la famiglia, dove ogni pedalata è un'avventura e un'opportunità di condivisione.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Due itinerari ad anello partendo dal Borgo Medievale di Brisighella ci porteranno a scoprire le bellezze dell’appennino faentino e del Parco della Vena del Gesso Romagnola.
Qui un affioramento di gesso emerso dalle acque del mare circa 6 milioni di anni fa, costituisce un bastione roccioso che taglia trasversalmente le vallate circostanti. Fin dal tempo dei romani, si estraevano i grossi cristalli traslucidi di selenite per farvi i vetri delle finestre. Brisighella e il suo centro storico con la rocca e la torre dell'orologio, figura nella lista dei borghi piu belli d'Italia ed offre le tipiche eccellenze gastronomiche romagnole, oltre al pregiato olio che si produce solo nel suo territorio.
Giorno 1: Brisighella, Faenza e la Vena del Gesso Romagnola. Distanza 41 km.
Giorno 2: Riolo Terme e la Valle del Senio. Distanza 46 km.
Alloggio: Hotel La Rocca in Brisighella
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Gavi e attraverso la via centrale si raggiunge la S.P.176 e il paese di S. Cristoforo, situato su un' importante via di comunicazione che portava all'antica città di Libarna. Il borgo sorge intorno ad un torrione di avvistamento che serviva durante gli sbarchi dei Saraceni, insieme alle torri di Parodi, Albarola e Monte Colma. Dall'antico Borgo spicca la mole del Castello di origine medievale. Dal centro di S. Cristoforo si prende Strada del Rondanino che in seguito diventa Strada Parodine in direzione Capriata D'orba, fino alla S.P.178. La strada è molto panoramica, tutta sul crinale in mezzo ai vigneti di Cortese e Dolcetto. Dopo qualche centinaio di metri di Provinciale si gira a sinistra nella S.P. 177, in direzione S. Cristoforo. Al bivio per la Fraz. Passaronda (o Castelletto) si svolta a destra. Si scende lungo la strada in lieve pendenza fino a raggiungere la caratteristica frazione di Passaronda. Arrivati al bivio, prima di svoltare in direzione di S. Cristoforo e rientrare a Gavi dallo stesso percorso di andata, si può svoltare a destra per recarsi a visitare Villa Carolina Golf Club.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Pedalare tra le colline delle Langhe è un'esperienza che risveglia i sensi e nutre l'anima. Il dolce ondeggiare dei vigneti, il profumo della terra e dell'uva matura, il calore del sole sulla pelle e il vento fresco che accarezza il viso creano una sinfonia di sensazioni indimenticabili. Ogni colpo di pedale vi avvicina a panorami mozzafiato, borghi pittoreschi e sapori autentici, in un viaggio che è al tempo stesso un'avventura e una carezza per lo spirito.
La Morra
La Morra, balcone delle Langhe, vi accoglie con il suo splendido belvedere, da cui potrete ammirare un panorama che spazia dalle colline circostanti fino alle Alpi. Perdetevi tra le vie del centro storico, ricche di storia e fascino, e non dimenticate di visitare l'ufficio turistico per scoprire gli eventi e le attrazioni del momento. Anche se non raggiungibile in bici, la Cappella del Barolo, capolavoro d'arte contemporanea immerso nei vigneti, merita una visita successiva.
Verduno
Verduno vi sorprenderà con la sua terrazza panoramica, un'oasi di pace e bellezza completamente pedonale. Qui potrete rilassarvi al sole, godervi il panorama da una panchina o far divertire i bambini nel parco giochi. Per un assaggio della cucina langarola contemporanea, fate tappa in uno dei caratteristici ristoranti del borgo.
Roddi
Roddi, arroccato su una collina e dominato dal suo castello, è un piccolo gioiello da esplorare. Il paese è noto come il "borgo della poesia": scoprite i versi disseminati sui muri e seguite l'interessante percorso dedicato ai trifulau, i cercatori di tartufi. Per il pranzo, scegliete tra i ristoranti locali che offrono piatti della tradizione o optate per un pasto veloce in uno dei bar del paese, molti dei quali dispongono di aree all'aperto ideali per una pausa rigenerante.
Grinzane Cavour
Grinzane Cavour vi attende con il suo imponente castello, patrimonio UNESCO e sede dell'Enoteca Regionale Piemontese. Visitate il museo etnografico e la collezione di antichi strumenti legati alla viticoltura. Dal belvedere del castello, godetevi una vista panoramica sulle colline circostanti.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, merita una sosta approfondita. Visitate il WiMu, un museo del vino interattivo e coinvolgente, adatto anche ai più piccoli. Non perdetevi il curioso Museo del Cavatappi e concedetevi una passeggiata nel borgo antico, respirando l'atmosfera di uno dei luoghi più iconici delle Langhe.
Novello
Novello vi accoglie per l'ultima tappa del vostro viaggio. Dopo un aperitivo nella piazza principale, esplorate le viuzze che conducono alla terrazza panoramica e al belvedere nei pressi del castello. Da qui, potrete ammirare ancora una volta la bellezza delle colline che avete attraversato, portando con voi il ricordo di una giornata indimenticabile.
L'esperienza
Questo tour in e-bike di 38 km è un'avventura alla portata di tutti, grazie alla pedalata assistita che rende agevoli anche i tratti più impegnativi. Il percorso autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi permette di esplorare in autonomia e al vostro ritmo, partendo e tornando a Novello. Un modo ecosostenibile e divertente per immergersi nella bellezza delle Langhe, assaporando paesaggi, cultura e tradizioni di una delle zone vinicole più rinomate al mondo.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Tour guidato dell'Appia Antica con degustazione. Si attraversa l'intero Parco dell'Appia Antica. Dopo aver superato Porta San Sebastiano e camminando lungo la Regina Viarum, si possono ammirare le Catacombe di San Callisto e, dopo pochi metri, si arriva al sepolcro di Cecilia Metella, al Circo di Massenzio e al sepolcro di Romolo. Il Parco dell'Appia Antica comprende la Valle della Caffarella e il Parco degli Acquedotti.
Continuando la passeggiata lungo l'Appia Antica, deviando a sinistra si raggiunge il Parco degli Acquedotti, dove è possibile degustare calici di vino con alcuni prodotti tipici. Proseguendo lungo il percorso degli acquedotti, si procede verso il Parco della Caffarella e si ammirano il Sepolcro di Annia Regilla, la Fonte Sacra dell'acqua Egeria e il suo Bosco Sacro. Non sembra nemmeno di essere a 1 chilometro dal centro di Roma. Tutto è intatto e autentico. Ritornando poi lungo la Via Latina, si arriva al punto di noleggio biciclette.
a Empoli, in Val d'Arno
Parte da Lecce, capitale del Barocco, la prima tappa della Ciclovia del Salento Ionico. Ed è subito un viaggio tra storia e natura: appena usciti dalla città scorrono l'area archeologica di Rudiae con il suo anfiteatro, la strada fiabesca della Valle della Cupa e la chiesetta rurale della Madonna della Neve. Poi si entra nella Grecìa Salentina, toccando Sternatia e Soleto, per fermarsi a Galatina per ammirare i magnifici affreschi della Basilica di Santa Caterina d'Alessandria e le ataviche suggestioni delle tarantate.
Si arriva a Nardò che si presenta con il suo borgo antico ricco di storia.
Itinerario di mezza giornata nelle prime colline da abbinare ad una visita della città di Faenza, culla del Neoclassicismo e famosa per le sue maioliche. Partendo da punto noleggio di Faenza si costeggiano le antiche mura della città per portarci verso la località di Celle ed iniziare a salire tra i vigneti del Sangiovese. Continuiamo verso l'abitato di Castel Raniero, prima di ritornare verso Faenza. Passiamo ancora per un tratto delle antiche mura prima di raggiungere la piazza principale ed il Museo Internazionale della Ceramica.
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
Vuoi vivere un'esperienza unica in bici tra i vigneti del Monferrato? Questa è l'esperienza che fa per te.
Puoi noleggiare le e-bike da Nizza Monferrato e fermarti per una degustazione alla cantina La Barbatella che propone un assaggio di 3 Vini base e 2 Cru abbinati a piccoli assaggi delle eccellenze gastronomiche del territorio.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Cosa c'è di più bello di una giornata all'aria aperta ai piedi delle montagne?
E cosa c'è di più bello di una giornata all'aria aperta ai piedi delle montagne tra paesaggi incantevoli e senza il pensiero di dover guidare la macchina?
Questa è l'esperienza nelle Terre del Monviso che ti permette di arrivare in treno e di partire in bici!
Puoi arrivare a Saluzzo in treno percorrendo la linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo.
La linea è gestita da Arenaways, nostro partner nella promozione di questa esperienza treno+bici.
l noleggiatori BikeSquare Monviso si occuperanno di consegnare le e-bike in stazione e illustrare il percorso che potrai seguire usando l'app di BikeSquare.
Il percorso è semplice e ti permette di raggiungere il centro di Saluzzo e arrivare fino in cima dove si concentrano i palazzi più belli legati alla storia di questa cittadina e del Marchesato di Saluzzo.
Il tuo tour prosegue fino a Staffarda e da qui, dopo aver visitato l'Abbazia e ammirato il suo magnifico chiostro, potrai pedalare verso Revello che dà il benvenuto nella la valle Po - per poi fare rientro a Saluzzo.
Abbiamo anche una seconda proposta per farti divertire sulle nostre e-bike. Se ti senti più sportivo, se hai tempo a disposizione per goderti i paesaggi della valle e di pedalare anche con più dislivelli, ti suggeriamo di scegliere il percorso Saluzzo, Staffarda e giro attorno al Monte Bracco che da Revello ti fa fare un bel giro intorno al Monte Bracco.
È consigliabile prenotare questa esperienza con almeno 2 giorni di anticipo in modo tale da permettere ai noleggiatori del punto di noleggio di BikeSquare Monviso di organizzare la consegna.
monviso, po, valle po, paesana
Il nostro tour ti porterà da Petriolo alla suggestiva Chiesa di Santa Croce d'Ete, immersa nelle campagne di Mogliano, con altre tappe affascinanti lungo il percorso, tra cui la visita alla Chiesa della Madonna dei Prati, la possibilità di degustare i vini della Cantina Volvernino e l'esperienza sensoriale presso ZEM Officinaria, per un viaggio completo alla scoperta delle bellezze naturali, storiche e gastronomiche della zona.
La prima tappa del percorso è la Chiesa della Madonna dei Prati, situata a pochi passi dal centro di Mogliano, è un luogo di grande spiritualità e fascino. Risalente al XIV secolo, questa piccola chiesa è un esempio di architettura rustica e sobria, che si inserisce armoniosamente nel paesaggio circostante. La chiesa è dedicata alla Madonna, venerata in particolare da molti dei residenti del borgo, e la sua posizione in una zona verde e panoramica la rende un punto di osservazione privilegiato sulla campagna marchigiana. Durante la visita, avrai modo di ammirare l’atmosfera serena e di apprezzare il silenzio che caratterizza questo luogo sacro, perfetto per iniziare il tuo viaggio alla scoperta della spiritualità e della storia di Mogliano.
Il percorso attraversa il borgo di Mogliano, un antico paese incastonato tra le dolci colline marchigiane, meta imperdibile per chi desidera immergersi nella tradizione e nell’atmosfera tipica di un piccolo borgo rurale. Con il suo centro storico, Mogliano conserva ancora intatto il fascino dei suoi vicoli stretti, delle case in pietra e delle piazze silenziose che raccontano secoli di storia: ti troverai circondato da antichi edifici che riflettono l’architettura rurale delle Marche, con dettagli che spaziano dal medioevo fino al Rinascimento. Le piazze, tra cui la caratteristica Piazza del Popolo, sono luoghi di ritrovo tranquilli, dove il tempo sembra essersi fermato, mentre le chiese e i piccoli edifici religiosi raccontano la spiritualità che ha segnato la vita del paese.
Lascindo il borgo alle spalle e proseguendo per la strada asfaltata che si perde fra le campagna marchigiana, si arriva alla Chiesa di Santa Croce, che è uno dei luoghi più affascinanti e ricchi di storia della zona. Risalente al XIII secolo, la chiesa è un esempio di architettura medievale che cattura l'attenzione con la sua austerità e la bellezza della sua semplicità. Al suo interno, si trovano affreschi risalenti al periodo medievale, che raccontano storie sacre e tradizioni locali, creando un'atmosfera di pace e riflessione.
La posizione della chiesa, immersa nel verde, la rende un luogo ideale per una sosta meditativa, mentre la vista panoramica sulla campagna circostante ti regalerà un'esperienza di totale immersione nella natura.
L'itinerario prevede la possibilità di una sosta presso la Cantina Volvernino di Mogliano, dove (con appuntamento) potrai gustare una degustazione dei pregiati vini locali, immergendoti nella cultura e nelle tradizioni vinicole della zona.
Il nostro tour prosegue e ci si avvia verso il ritorno a Petriolo, con la possibilità di fare una tappa presso ZEM Officinaria, dove potrai vivere un'esperienza sensoriale unica. Qui, avrai l'opportunità di scoprire il mondo delle erbe officinali locali, imparando a conoscerne le proprietà benefiche e i molteplici usi. In questa tappa, potrai partecipare a una degustazione di preparati a base di erbe officinali a Km0, come infusi, tisane e altri prodotti naturali, tutti realizzati con ingredienti freschi e locali.
Il Percorso in e-Bike
Il nostro tour in e-bike parte dal centro storico di Petriolo e si snoda su un percorso di circa 25 km, attraversando paesaggi mozzafiato e suggestivi angoli di natura. Lungo il tragitto, avrai la possibilità di pedalare su diverse superfici, dai sentieri immersi nel verde a tratti asfaltati che ti permetteranno di ammirare la bellezza della campagna marchigiana.
Dettagli del Percorso: lunghezza totale di circa 26 km
​​​​​​Superfici:
Non asfaltata: 2 km
Lastricato: 8 km
Asfalto: 16 km
Marca Maceratese, nella Marca Maceratese, a Macerata, a Petriolo
Il tour autoguidato in ebike al Monte Tuscolo è un itinerario intenso e appagante, ricco di panorami mozzafiato dei Castelli Romani e della città di Roma. È possibile visitare il parco archelogico del Tuscolo. L'area archelogica è visitabile con gli orari che troverai nella descrizione del punto di interesse. Nelle vicinanze dell'area archeologica ci sono delle zone pic-nic attrezzate. Proseguendo il percorso si arriva alla chiesa di San Silvestro e a Monte Compatri. Scendendo di livello attraverso numerosi tornanti si raggiunge il paese di Rocca Priora, tornando al punto di partenza dell'itinerario si percorreranno la Molara e via del Pratone.
Santuario mariano posto su sacro colle di Anglona a 263 metri sul livello del mane dominante le vallate del Sinni e dell'Agri.
La struttura attuale del santuario, datata tra l'XI secolo ed il XII secolo costruita in tufo e travertino, presenta elementi architettonici di notevole importanza quali, l'abside, il campanile e il portale in stile. L'esterno absidale è sicuramente la parte più cromatica e più raffinata dell'intero edificio, si ammirano ornamenti ad intagli, archetti pensili, lesene e un finestrone centrale adornato. Sulle pareti esterne numerose formelle con figure di animali a rilievo, di provenienza ignota, creano un effetto davvero suggestivo. Il tetto a più falde e l'armonia dei volumi, conferiscono al santuario un aspetto piacevole ed imponente. Splendidi e suggestivi affreschi sulle pareti della navata centrale.
Il portale in stile romanico è formato da un'arcata a tutto sesto arricchita da intagli e rilievi. Anche sul fronte del portale si trovano formelle di tufo calcareo con bassorilievi che raffigurano i simboli dei quattro evangelisti, Marco il leone, Luca il bue, Giovanni l'aquila, Matteo l'angelo. A sinistra della facciata spicca il campanile anch'esso in stile romanico, di forma quadrangolare, poco slanciato e in cima adornato da quattro bifore.Chiesa a croce latina disposta su tre navate è ricca di pregevoli affreschi che i recenti restauri hanno riportato alla luce.Nel XIII secolo è stato ampliato l'abside, ad opera di Melchiorre da Montalbano che fu chierico di Anglona. Risalgono al XV secolo invece il rifacimento dell'ala sinistra e la ricostruzione dell'episcopio.
La struttura è attorniata da ulivi secolari e ben curati dove il silenzio Vi immergerà in atmosfere di altri tempi.
L'8 settembre è il culmine della millenaria festa in onore di Maria SS. Regina di Anglona, patrona della diocesi di Tursi-Lagonegro.
Durante l'avvicinamento al Santuario, prima del ponte in mattoni rossi e a pochi metri dalla strada, ci si può immergere in scenari calanchivi e suggestivi a completare questo piccolo tour spirituale e scenografico.
a Montalbano Jonico, a Matera, in Basilicata
Il percorso di oggi ci porta nelle prime colline faentine e forlivesi, lungo una delle piú belle salite della zona dalla cui cima, nelle giornate più limpide la vista spazia fino al mare. Scendiamo verso Castrocaro famosa per le sue terme e a Terra del Sole, voluta nel 1564 da Cosimo de’ Medici come città fortificata e splendido esempio di ingegneria militare e urbanistica del Rinascimento. Continuiamo lungo le pendici delle prime colline tra i vigneti del Sangiovese per tornare verso Faenza. Per chi volesse, in città il Museo Internazionale della Ceramica offre una splendida collezione di pezzi unici dell'arte maiolicara che rese Faenza famosa in tutto il mondo.
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
Il percorso inizia con una dolce salita, attraversando paesaggi mozzafiato tra boschi e prati verdi. La strada si snoda per 36 km fino a raggiungere il Genevris, dove un faro storico domina il panorama, offrendo una vista spettacolare sul territorio circostante. La salita, pur impegnativa, è ripagata dalla bellezza naturale e dalla tranquillità del percorso.
Arrivati al Genevris, dopo una breve pausa per ammirare il panorama e scattare qualche foto, inizia la discesa. Questo tratto è ripido e tecnico, consigliato solo ai ciclisti esperti. La discesa da Costa Piana è una sfida adrenalinica, caratterizzata da curve strette e tratti sassosi che richiedono attenzione e abilità. Il percorso si conclude con un senso di soddisfazione e una buona dose di avventura, ideale per chi cerca un'escursione in bici ricca di emozioni e paesaggi incantevoli.
in Val Chisone, a Pragelato
Un percorso studiato per toccare uno dei punti più conosciuti del Monferrato: la Torre dei Contini, punto panoramico di estremo fascino.
Concedetevi una visita a questo splendido sito e salite in cima alla torre per godervi una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Cosa vedere a Nizza Monferrato
Nizza è il più importante centro agricolo e commerciale che si trova nel cuore del Monferrato, uno dei luoghi italiani di produzione vinicola più noti al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi. Patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi beni paesaggistici e per i vini Barbera e Nizza docg, è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo.
A Nizza vale la pena fare due passi per le vie del centro e fermarsi ad ammirare la torre del Campanon, nella piazza del Comune, la più antica torre civica della città, inglobata nel Palazzo Comunale.
Bellissimo il centro storico, ricco di locali e ristoranti tipici dove poter assaggiare le specialità della cucina nicese e piemontese a base di Cardo Gobbo, rinomato prodotto locale.
Non mancherà di certo la possibilità di qualche strepitoso assaggio di vino rosso presso l' Enoteca Regionale di Nizza, situata nei pressi dello splendido Palazzo Crova, mirabile esempio di residenza nobiliare cittadina del XVIII Secolo.
A fine tour i più "temerari" potranno raggiungere la Chiesetta Madonna della Neve, dai più conosciuta come "la Chiesetta del Bricco di Nizza", uno dei punti più alti del comune.
La si raggiunge tramite una salita molto ripida ma la vista sulla città e sui Comuni circostanti vale sicuramente la fatica.
La traccia parte dal punto di ritiro e-bike di Nizza Monferrato e si snoda attraverso un dedalo di stradine secondarie fino ad arrivare nella splendida Frazione Sant’Antonio di Canelli.
Canelli e la Torre dei Contini
La traccia proseguirà dopo aver svoltato in prossimità della chiesetta di Sant’Antonio Abate e vi farà procedere in direzione della torre, percorrendo una strada secondaria. Durante la pedalata scorgerete sempre, in uno dei punti più alti intorno a voi, la cima della torre, la quale vi farà da riferimento durante tutta questa parte di percorso.
In prossimità di un caseggiato viola potrete imboccare la stradina sterrata che, a piedi, vi farà raggiungere questo particolare monumento.
La Torre, risalente al 1617, delimitava i confini del comune e fungeva da vedetta militare.
Da qui, è possibile avere una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante, scorgendo il perfetto incontro tra le colline del Monferrato e quelle della Langa astigiana.
Proseguendo il percorso previsto arriverete nel centro di Canelli.
La cittadina di Canelli è un piccolo centro di una decina di migliaia di abitanti che sorge in prossimità del confine più a sud del Monferrato Astigiano, a pochi passi dalla provincia di Cuneo.
Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia.
Nella parte bassa della città, giù nel Borgo, da Piazza Amedeo D’Aosta si può imboccare Via Giovanni Battista Giuliani. Proseguendo su questa strada e svoltando poi in Via Gioacchino Rossini, vi troverete in Piazza San Tommaso. Qui incontrerete la Chiesa di San Tommaso sulla sinistra, da cui prende il nome la piazza, e più a destra la Chiesa dell’Annunziata. Tra i due edifici religiosi inizia la Sternia, una strada pedonale selciata il cui nome attuale è via Villanuova.
La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perchè completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi di quello che oggi è Castello Gancia.
Il Castello di Canelli fu protagonista di una storia piuttosto travagliata. Nato presumibilmente all’inizio dell’undicesimo secolo, in origine il Castello di Canelli aveva lo scopo di difendere le strade che da Asti portavano fino a Savona, fondamentali per i traffici mercantili.
Successivamente la fortezza è stata testimone di molte lotte e battaglie che ne hanno causato ripetute distruzioni e ricostruzioni, fino al 1929 quando il Castello venne acquistato dalla famiglia Gancia e trasformato in una grande dimora nobile. Ancora oggi il castello domina la cittadina dall’alto e mostra ai canellesi e ai visitatori il suo bell’aspetto di villa settecentesca.
Come abitazione privata della Famiglia Gancia il castello non è purtroppo visitabile, resta comunque doveroso almeno un passaggio per ammirarlo dall’esterno.
L’Asti Spumante è il simbolo di Canelli e con esso lo sono anche i luoghi dove il vino prende forma. Le Cattedrali Sotterranee si trovano nel Borgo e rappresentano, in un certo senso, la controparte sepolta della cittadina. Queste, sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2014.
Stiamo parlando di cantine antiche e incredibilmente grandi, dove i pregiati vini della zona vengono portati a riposare e dove sviluppano le loro peculiarità. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno capo a quattro grandi storiche case vinicole: Bosca, Contratto, Gancia e Coppo. Seppur con modalità differenti, tutte le 4 aziende rendono visitabili al pubblico i propri tesori.
Partendo sempre da Piazza Amedeo D’Aosta si imbocca Via Giovanni Battista Giuliani: qui incontrerete le aziende Contratto e Bosca. Proseguendo poi in direzione di Corso Libertà si giunge alla porta della casa vinicola Gancia. La cantina Coppo invece la potete trovare in un’altra zona del Borgo, in via Alba.
Attraversata la zona industriale della città, famosa per le sue grandi aziende di macchinari enologici e per l’imbottigliamento, stradine secondarie vi riporteranno al punto di partenza del giro a Nizza Monferrato.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Strade asfaltate e sterrate per raggiungere i borghi di Vagliagli e Castellina in Chianti, passando per Radda.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Il magico volo dei fenicotteri rosa domina il litorale salentino nella terra del Primitivo e del Negroamaro.
Si pedala tra le vigne e la selvaggia macchia mediterranea prima di arrivare sulla costa, dove la terra carsica esibisce le sue “spunnulate”, risorgive carsiche che creano piccoli laghetti di acqua dolce cristallina.
Nella Riserva del Litorale Tarantino Orientale la natura prende il sopravvento con la Salina dei Monaci e i suoi straordinari ospiti e con l’acqua gelida e brillante della foce del fiume Chidro.
Il percorso ha inizio e termina a Manduria.
Pedalando lungo l'anello si potranno attraversare i centri abitati di Avetrana, Villaggio Boncore, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Padula Fede, Punta Prosciutto, Torre Colimena, Specchiarica, San Pietro in Bevagna.
Una variante, dopo 4 chilometri da Avetrana, consente di accorciare il percorso dell’anello a circa 45 km.
Si pedala prevalentemente su strade asfaltate, il 75% circa, ma si percorrono anche strade sterrate.
Il traffico è poco intenso su quasi tutto il percorso. Nei mesi di luglio e di agosto il tratto sulla litoranea è caratterizzato invece da traffico intenso.
Il vino Negroamaro e il Primitivo
ll vino Negroamaro è un'eccellenza enologica tipica della Puglia, in particolare delle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Questo vitigno autoctono, dal nome che deriva dalla parola "nero" e "amaro", produce vini rossi corposi e intensi, che racchiudono tutto il calore e la passione del Sud Italia.
Le uve del Negroamaro crescono rigogliose sotto il sole mediterraneo, in terreni calcarei e argillosi che conferiscono al vino un carattere unico e inconfondibile. I vini ottenuti da questo vitigno si distinguono per il loro colore rubino intenso, i profumi complessi di frutti di bosco, spezie e note floreali, e il gusto avvolgente e persistente che li rende perfetti da abbinare a piatti della tradizione pugliese come le orecchiette con sugo di pomodoro e ricotta forte.
Il vino Primitivo pugliese è un vino rosso di grande carattere e personalità. Si tratta di un vino robusto e corposo, dal colore intenso e profondo, con note di frutti rossi maturi, spezie e sentori di sottobosco. La sua gradazione alcolica solitamente si attesta intorno al 14-15%, conferendo al vino una buona struttura e persistenza in bocca.
Le uve utilizzate per la produzione del Primitivo pugliese sono principalmente il vitigno Primitivo, che dà origine a vini di grande complessità e eleganza. Questo vitigno è noto per la sua capacità di esprimere al meglio il territorio conferendo al vino delle caratteristiche uniche e distintive.
Castelli Romani: Ariccia
Il percorso è immerso nella natura ed è di indubbio fascino in sella alle ebike. Si parte dai Castelli Romani, dalla cittadina di Ariccia famosa per la porchetta di Ariccia e il suo ponte caratteristico, lungo la storica Via Appia Antica, si ammirano antiche rovine, mausolei, e paesaggi mozzafiato.
Durante il tour in ebike i siti archeologici visitabili sono la Villa dei Quintili e la Tomba di Cecilia Metella, dove la storia millenaria di Roma ha lasciato impronte tangibili. Lungo la strada i ristoranti locali sono numerosi e sono ottimi per gustare le prelibatezze della cucina romana, come la pasta all'amatriciana o la porchetta di Ariccia.
Colli Albani: Lanuvio
Partendo da Lanuvio, un affascinante borgo situato sui Colli Albani, pedalerai lungo strade panoramiche circondate da vigneti, uliveti e paesaggi mozzafiato.
Durante il percorso i luoghi di interesse storico e culturale sono molteplici come antiche chiese, castelli e siti archeologici. Consigliata la sosta degustazione presso le numerose cantine di zona per assaporare vini pregiati, siamo nel territorio del Vino DOC Colli Lanuvini, assaporando le specialità locali scoprire le tradizioni culinarie della zona.
Agro Pontino: Cisterna di Latina
La pedalata in ebike continua a Cisterna di Latina, un pittoresco borgo medievale ricco di storia e fascino. Le stradine acciottolate, il Castello Caetani e l'architettura tradizionale delle case in tufo ci riportano indietro nel tempo.
Grazie all' ebike è possibile godere appieno della bellezza della natura circostante e vivere un'esperienza all'aria aperta eco-sostenibile.
Questo tour ti permetterà di scoprire angoli nascosti e autentici della campagna romana in ebike, regalandoti momenti indimenticabili tra storia, cultura e bellezza del territorio.
Agro Pontino: Borgo Faiti
Il tour di oggi si conclude a Borgo Faiti, affascinante borgo medievale immerso nella tranquillità della campagna romana.
Il Foro Appio di Borgo Faiti o Forum Appii era una delle varie stazioni di sosta lungo il percorso dell’Appia, descritte da Orazio nelle sue satire, come Tres Tabernae (nei pressi di Cisterna di Latina), Tripontium (odierno Tor Tre Ponti).
Il tratto finale dell’Appia Antica corrisponde a quello dell’Appia Nuova ed è tutto stradale.
a Empoli, in Val d'Arno
Tour guidato serale con aperitivo, attraversando la Città Eterna. Un percorso rilassante e delizioso, visitando l'Aventino con le sue unicità, poi attraversando il Tevere per raggiungere il cuore del quartiere, con le sue chiese, piazze, locande e locali. Proseguendo lungo Via delle Lungara ed entrando dalla Porta Santo Spirito, si accede al Vaticano e a Piazza San Pietro. Il centro della religione cattolica, un luogo per ammirare la Cupola. Seguendo Via della Conciliazione, si costeggia il fiume Tevere, si passa per Castel Sant'Angelo e attraverso numerosi vicoli si arriva a Piazza Navona.
Una volta al Pantheon, ci fermiamo per assaporare prodotti locali e gustare un bicchiere di vino. Successivamente, si ammira la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Via dei Fori Imperiali e i Mercati di Traiano. Salendo sul Campidoglio, si potranno ammirare i fori illuminati e Piazza del Campidoglio. Per concludere, si percorrerà un giro intorno al Colosseo e, ripercorrendo la pista ciclabile dell'Aventino, si tornerà al nostro punto di noleggio biciclette.
a Empoli, in Val d'Arno