Tipi Percorsi
1° giorno
Ritrovo dei partecipanti ad Acqui, incontro con i referenti, sistemazione in hotel e presentazione del tour.
Per chi arriva in treno a Torino o Alessandria si potrà organizzare un transfer.
Partenza per una passeggiata alla scoperta dei tesori di Acqui iniziando dalla Cattedrale di Maria Assunta e da “La Bollente”. I Romani furono i primi a sfruttare il Bormida con la creazione delle famose terme giunte fino a noi. Arrivarono poi i Gonzaga ed infine i Savoia. Tra le strette vie scopriamo palazzi e resti a testimonianza della millenaria storia di Acqui.
Cena libera in trattoria dove possiamo assaggiare le specialità monferrine.
Rientro e pernottamento in hotel.
2° giorno
Dopo colazione possiamo prendere le nostre E-Bike, ora siamo pronti per questa cavalcata tra vigne degustazioni e panchine giganti.
Pedaliamo in direzione Castel Rocchero tra spettacolari geometrie di filari. E’ la terra della Barbera, del Moscato, del Brachetto. Castel Rocchero è nato come presidio militare posto a guardia della via che da Acqui conduce a Santo Stefano Belbo. Proseguiamo per Fontanile dove troviamo bellissimi affreschi, sostiamo per il pranzo, libero, per ammirare lo splendido panorama prima di partire in direzione Alice Bel Colle dove saliamo sulla torre. Da qui si gode di una vista a 360° sul Monferrato e le Langhe.
Al termine del nostro giro ci attende una degustazione dii vini del territorio accompagnati da assaggi di specialità locali il tutto allietato da racconti su Acqui.
Ritorno in albergo per riposarci in attesa della cena (libera).
3° giorno
Dopo la colazione in albergo, ci rechiamo in E-bike all’acquedotto romano, siamo davanti alla storia, impressione la mole e l’ingegno nel realizzarlo. Percorriamo la ciclabile lungo il Bormida e torniamo in hotel.
Dopo il pranzo, libero, è arrivato il momento di un dolce saluto.
Ci porteremo nel cuore i colori e le emozioni di questo spicchio di Monferrato.
Il tracciato facile interamente in pianura corre lungo il Bormida e il centro cittadino per circa una decina di chilometri.
Fine del viaggio.
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori. I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione da contagio Covid-19. Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature ( camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Direzione mare, si riparte da Ugento per la terza tappa della Ciclovia del Salento Ionico, ma prima si passa attraverso il borgo di Gemini, arrivando sulla costa tra i Bacini di Ugento, nel cuore del Parco Naturale Litorale di Ugento.
Si pedala in riva al mare sulla deliziosa pista ciclopedonale lungo la bassa scogliera di Capilungo, per arrivare poi nel cuore del Parco regionale di Punta Pizzo, toccare la Chiesa di San Pietro dei Samari e ritornare a pedalare in riva al mare lungo la ciclopedonale della Baia Verde fino a Gallipoli.
salento, salento ionico, in salento, maglia, lecce, puglia, nardò, avetrana
Percorso di 45km con partenza da Montevecchio, vi farà esplorare panorami ricchi di storia ed immersi nella natura.
La prima tappa sono le zone minerarie per poi raggiungere la zona costiera in riva al mare dove la spiaggia Piscinas con le sue fantastiche dune di sabbia sarà un ottimo punto per indimenticabili foto.
Pedalando lungo la costa per 10km a si raggiunge Portu Maga dove lasciandosi il mare alle spalle si arriva in montagna, pedalando tra verdi paesaggi si sale in quota per poi chiudere l'anello e ritornare al punto di partenza, pedalando tra strade secondarie, tranquille e panoramiche ricche di scorci unici. Macchine fotografiche pronte all'uso!
in Sardegna, nella Sardegna meridionale, a Villacidro, nel Medio Campidano, nel Sud Sardegna
TARQUINIA / SANTA SEVERA
Dopo dieci percorsi nell’entroterra, tra colline e monti, il GTL15 torna sul mare, questa volta a nord di Roma: si tratta di una tappa semplice e tranquilla, una cinquantina di km quasi tutti in pianura, riparati dalla catena costiera dei Monti della Tolfa. Questa tappa segue il corso della futura Ciclovia Tirrenica, della quale esistono solo alcuni piccoli tratti, seguendo in parallelo il corso della trafficata via Aurelia e sfruttandone complanari e strade secondarie. Da Tarquinia perdiamo la quota rimasta guadagnando il litorale, e da lì puntiamo verso sud: sul nostro percorso, piacevoli località balneari come Tarquinia lido e Santa Marinella, così come importanti porti come Civitavecchia. La traccia si snoda attorno all’Aurelia nuova cercando di evitarla in tutti i modi, ora sui lungomare dei paesi attraversati, spesso già dotati di piste ciclabili sicure, ora nelle strade dell’entroterra.
La nostra meta, Santa Severa, è impreziosita dallo scenografico Castello, che sorge proprio sul mare, su quello che era l’antico sito di Pyrgi, insediamento etrusco.
a Empoli, in Val d'Arno
Percorso in ebike tra le colline del Monferrato astigiano a cavallo del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro.
Splendidi paesaggi faranno da cornice a questo tour tra boschi e vigneti.
Cosa vedere a Belveglio
Il nostro tour parte dal B&B Ortondo di Cortiglione.
Dopo una breve pedalata sulla cresta delle colline che circondano il paese, arriverete al Bricco di Belveglio, luogo dal quale è possibile avere una visuale a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Belveglio è un comune di 336 abitanti della provincia di Asti. Nel medioevo la località era conosciuta con il nome di Malamorte. È probabile che il toponimo derivi dalle continue lotte che imperversavano nel territorio, tali da considerarle terre di malamorte. Il primo signore di Malamorte, fu Raimondo Turco (1003 - 1092), proveniente da una famiglia nobile di Asti.
I marchesi aleramici d'Incisa divennero padroni della località dopo la discesa di Federico Barbarossa nel 1155, che sconfisse ed incendiò la città di Asti, ma dopo la pace di Costanza (1183) furono costretti a restituirla al Comune di Asti. In seguito alle guerre civili ad Asti tra le fazioni dei Solaro e dei Guttuari Malamorte si susseguirono molte distruzioni, fino al passaggio della città di Asti sotto la dominazione di Luchino Visconti.
Nel 1387, il villaggio compare nella dote di Valentina Visconti per il suo matrimonio con Luigi di Valois e probabilmente in questo periodo la località modificò il proprio nome in Belvedere (Bellumviderium Astensium).
Nel 1806, Napoleone Bonaparte comprese il villaggio nel Dipartimento di Marengo ed in questo periodo avvenne il cambiamento di denominazione (l'ultimo) da Belvedere in Belveglio.
Il percorso si snoda tra le vie del centro del paesino fino ad abbandonare la strada principale per iniziare una lunga stradina secondaria immersi nei boschi circostanti.
Rocchetta Tanaro e il suo Parco Naturale
La traccia, vi condurrà fino ai confini del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro.
Prestate attenzione alla discesa su strada inghiaiata che vi permetterà di addentrarvi nel parco e godere, in estate, di un po’ di ombra e frescura.
Abbandonata la strada sterrata principale vi ritroverete nei pressi del Comune di Cerro Tanaro, da dove inizierà una lunga pista ciclabile sull’argine del fiume Tanaro.
Al termine della pista, un piccolo tunnel vi farà oltrepassare la ferrovia per raggiungere (questa volta su asfalto) il comune di Rocchetta Tanaro.
In aperta campagna, un tempo sulla riva del Tanaro, sorge la chiesetta di Santa Maria de Flexio con abside romanica.
In regione Sant'Emiliano sorge l'omonima chiesetta, già dipendenza dell'Abbazia di Azzano che estendeva la propria giurisdizione su cascine e terre del territorio rocchettese confinante con "Roca".
Nel concentrico, il Salone Santa Caterina, un tempo Chiesa della Confraternita della ss. Annunziata o dei "Battuti", conserva un affresco scalpellinato in corso di studi da parte della Soprintendenza ai Beni artistici, colonne e mensole romaniche.
La chiesa parrocchiale costruita nel 1700 su preesistente cappella medioevale dedicata a Santo Stefano, ha campanile romanico datato 1474. Conserva un'acquasantiera marmorea con inciso "Comunitas Rocheta 1476", dipinto attribuito alla scuola del Caccia, dipinto di Michelangelo Pittatore, crocifisso in avorio del 1700 di scuola provenzale.
Da vedere anche il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, dove si segnala la presenza de Il Frutteto della Memoria e del “grande faggio” (detto “Faggio Emilio”) della Val du Gè (Valle del Gelo), esemplare ultrasecolare di altezza superiore ai 25 metri e con un diametro della chioma intorno ai 20 metri che cresce alla quota minima per il Piemonte (130 metri s.l.m.), e rappresenta un ricordo delle faggete diffuse su tutta la zona al termine dell’ultimo periodo glaciale, e la Riserva Naturale Integrale "Il Verneto", oasi WWF.
A Rocchetta sono inoltre presenti due musei: il Museo del Tanaro e delle Contadinerie, con la ricostruzione di alcuni ambienti di vita contadina tipicamente Rocchettese, e il Museo delle etichette dei vini, viaggio ideale lungo le regioni italiane che, attraverso la veste grafica, invita i visitatori alla scoperta dei migliori vini nazionali;
Si segnala ancora il Castello dei Marchesi Incisa della Rocchetta, dove per secoli nelle cantine è stata effettuata la produzione dei vini dei Marchesi Incisa della Rocchetta, trasferita dal 1994 presso "La Corte Chiusa" (antica proprietà di famiglia).
Dell'antico castello medievale restano una torre cilindrica e parti della costruzione. Il castello è oggi di proprietà privata (non visitabile).
Proseguendo lungo la traccia, arriverete a imboccare la strada verso Regione Mogliotti per ricongiungervi nuovamente sulla traccia del punto di partenza.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Tour in bici facile, in pianura che attraversa gli agrumeti tipici di Clementina della Piana di Sibari.
Gli ingredienti di questo tour? antichi castelli e tipiche masserie. Ma l'ingrediente segreto che lo rende unico è il profumo dei fiori d'arancia. Unico e indimenticabile per avvicinarvi a questa terra ricca di storia, tradizioni e eccellenze enogastronomiche.
Possibilità di degustazione di prodotti di bufala, marmellate, conserve vegetali, succo di Goji: 5€ su prenotazione.
Tour con guida: 25€ a persona.
in Calabria, nella Piana di Sibari, a Corigliano Calabro, a Schiavonea
Un suggestivo anello panoramico tra le colline che guardano la Valle Orba e la Valle Bormida, tra i vigneti del rinomato Dolcetto docg, il vino rosso con il quale accompagnare i piatti tipici di questo angolo di Piemonte che in cucina da sempre propone piatti d'impronta ligure. Si parte dal centro di Ovada e si compie un anello panoramico tra i borghi di Cremolino, Trisobbio, Montaldo Bormida, Carpeneto con rientro nel Centro storico di Ovada dove è possibile visitare musei, antiche Chiese, i "caruggi" (strade molto strette come quelle genovesi) e degustare prodotti locali negli ottimi caffè, pasticcerie e ristoranti fuori e dentro la città.
Per maggiori informazioni sull'ovadese: http://www.iatovada.it/it/
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
ATTENZIONE
Questo è un percorso aperto, significa che è obbligatorio concordare il recupero di bici e persone in auto (massimo 4 persone). Il costo del recupero in auto è di €50 fino a 4 persone.
Il percorso
Monteriggioni è l'ultima tappa della via Francigena prima di arrivare a Siena: è un borgo medievale racchiuso da mura che sono completamente percorribili.
L'immagine di copertina è di Vignaccia76 - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3571298
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Piacevole tour adatto a tutti, vi permette di esplorare le zone campestri di Villacidro, con la prima sosta presso la chiesa di San Sisinnio con i suo secolari ulivi. Si procede in salita verso uno dei punti panoramici che vi permette di gustarvi una visuale completa del paese e del bellissimo Lago sul rio Leni.
Arrivati al punto panoramico, si procede verso l'invaso e si percorre tutta la strada asfaltata che costeggia il lago, arrivati al punto estremo si procede per circa 2 chilometri verso i boschi di Monti Mannu, si arriva alla prima sorgente e si approfitta per ricaricare le scorte d'acqua e gustarsi una freschissima pausa.
Invertiamo la rotta e ci dirigiamo nuovamente verso il lago e ne percorriamo la strada che lo costeggia fino ad arrivare al "muro" di argine che ci offre una bellissima visuale di tutto il lago.
Si procede in discesa per alcuni chilometri e svoltando a sinistra ci dirigiamo verso il paese, una salita costante ci fa salire di quota e ci permette di iniziare la nostra pedalata urbana dalla parte più alta di Villacidro.
Il municipio con la sua terrazza panoramica, la Piazza Zampillo e la chiesa di Santa Barbara, patrona del paese, fino ad arrivare al Lavatoio in stile Liberty.
Attraversato il centro storico, si procede in salita verso un nuovo punto panoramico, si attraverva tutta la zona ciclopedonabile con affaccio sul paese e ci si dirige verso la famosa Cascata Sa Spendula, qui dopo una pausa ristoro si riprende la pedalata e ci si dirige verso il punto di partenza.
in Sardegna, nella Sardegna meridionale, a Villacidro, nel Medio Campidano, nel Sud Sardegna
Percorso dei castelli romani unico e orginale per permette la visita dei Mercati della Terra - SLOW FOOD organizzati dalla Condotta di Frascati e delle Terre Tuscolane in questi Giorni ( Frascati sabato- Monteporzio domenica -Rocca Priora martedi solo mattina )
Si parte dalla stazione dei treni di Frascati, passeggiando per i vicoli del paese ammirando chiese e campanili si arriva al Parco dell’Ombrellino. Proprio qui è presente il primo Mercato della Terra, quello di Frascati. Da qui si comincia a salire verso il monte Tuscolo arrivando al suggestivo parco archeologico della citta antica di Tuscolo , con il tuo teatro e gli antichi resti della citta.
A seguire si scende dal Monte percorrendo sentieri nel bosco e si arriva in posto incanto una fattoria “la Collina degli asinelli” dove Lucia vi ospiterà nella sua area Pic nic e dove potrete assaggiare i suoi splendidi dolci o voler mangiare il vs pranzo al sacco.
Si continua poi arrivando a Rocca Priora con l’altro Mercato della Terra, si prosegue poi verso Monte Porzio Catone con il suo elegante centro storico e si arriva nell’ultimo dei Mercati della Terra.
Finito il percorso si procede dolcemente verso Frascati. I Mercati della Terra di Slow Food permettono ai visitatori di poter assaporare le prelibatezze uniche del territorio come il pane, i formaggi, salumi, miele, ecc. e poterle poi gustare nella splendida cornice dei Castelli Romani e di scorci unici e pittoreschi.
Questo itinerario della citta di Lecco, é un vero e proprio salto nel passato, ci porta a rivivere il borgo fortificato così come era ai tempi in cui Alessandro Manzoni ambienta I Promessi Sposi su “quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno“
a Bellagio, a Lecco, a Oliveto Lario, sul Lago di Como
Vuoi trascorrere due giorni indimenticabili tra le colline del Monferrato in sella ad una ebike? Ecco la proposta completa di BikeSquare per realizzare la tua piccola vacanza di relax con una attività outdoor facile e gratificante.
Programma generale
Giorno 1 - Arrivo ad Acqui Terme con mezzi propri e sistemazione in B&B. Visita libera della città e cena. (*)
Giorno 2 - noleggio delle bici elettriche BikeSquare e partenza per il giro I vigneti del Monferrato in ebike (34 km)
Giorno 3 - noleggio delle bici elettriche BikeSquare e partenza per il giro Da Acqui verso Castelletto d'Erro e Montechiaro d'Acqui (40 km)
Giorno 4 - Check-out e partenza.
Durata: 4 giorni / 3 notti
Luogo: Monferrato, Piemonte
Tipologia: tour autoguidato
Difficoltà: media
Mezzo: ebike
Guida: BikeSquare app (disponibile per iOS, Android)
(*) è possibile alloggiare anche in agriturimo fuori il centro abitato di Acqui Terme che propone la sistemazione in mezza pensione.
Costi: il prezzo indicato in questa pagina si intende per il solo noleggio della ebike.
Organizzazione tecnica: Punto Viaggio
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Itinerario ad anello che porta al confine della foce del Po dove termina la terra e inizia il mare. Partendo dalla sede di E-bike Delta del Po, si percorre il ramo del Po di Venezia fino sull'isola di Camerini dove il fiume sfocia in mare dividendosi in più rami e assumendo la caratteristica forma a delta. Si costeggia la foce verso sud fino al ponte che porta a Scardovari, paese di pescatori sede di un grande mercato ittico, segue il villaggio turistico di Barricate con le sue spiagge dalle acque cristalline e la Spiaggia delle Conchiglie. L’itinerario continua sulla strada che costeggia la Sacca degli Scardovari, qui i pescatori svolgono il loro lavoro basato principalmente sull’allevamento dei mitili, dei quali la cozza rappresenta uno dei prodotti di eccellenza. Dopo aver costeggiato la sacca l'itinerario prosegue nell'entroterra e si arriva in località Cà Mello dove è coltivato il Campo di Lavanda, la coltivazione è stata piantata per la produzione di olio esenziale di lavanda ma ben presto è diventata un'attrazione turistica nel periodo della fioritura, una spettacolo di colori e profumi, la fioritura va dal primo/secondo weekend di giugno alla seconda settimana di luglio e varia in base alle condizioni climatiche. L'itinerario prosegue attraversando la campagna per tornare al punto di partenza
comacchio, salina di cervia, cervia, ravenna, goro, foce del po
1° giorno
Arrivo in struttura in mattinata con mezzi propri. Presentazione del viaggio e di Italian Steps – ViaggieMiraggi da parte del nostro Accompagnatore Cicloturistico.
Dopo pranzo, libero, iniziamo la scoperta di Torino su due ruote. Percorriamo l’antico decumano romano per arrivare davanti alle Porte Palatine, siamo nel Quadrilatero romano, attraversando la via giungiamo alla Cattedrale di San Giovanni Battista, sormontata dalla Cupola della Sindone. Proseguiamo verso piazza Castello, la bellezza del Palazzo Reale e la storia di Palazzo Madama ci affascinano. Percorriamo la rettilinea pista ciclabile che ci conduce in Piazza Vittorio, dalla quale vediamo la collina di Torino, la Gran Madre e il Monte dei Cappuccini. Un caffè nei dehors della piazza ci aiuterà a gustare la vista della bellezza circostante. Lungo il ritorno non poteva mancare la visita a Palazzo Carignano, sede del Museo del Risorgimento e primo parlamento italiano.
Rientro in struttura. Ci attende la cena di benvenuto in una trattoria dove possiamo degustare le specialità piemontesi.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento).
2° giorno
Dopo la colazione inizia il nostro viaggio, lasciamo le case in stile liberty del quartiere Cit Turin e arriviamo a Grugliasco. Passiamo nel centro storico e imbocchiamo la pista ciclabile in direzione Parco del Sangone, costeggiamo il fiume e poi svoltiamo verso Piossasco dove ammiriamo il castello situato sulle pendici del Monte San Giorgio sosta per pranzo libero.
Lungo strade ciclabili e secondarie ammiriamo alla destra le Alpi e alla sinistra la pianura dove si alternano campi di grano e mais. Arriviamo a Pinerolo nel tardo pomeriggio dove ci attende la struttura e una visita della cittadina sede degli Acaja e della prima scuola di equitazione militare.
Cena libera.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibile singola con supplemento).
3° giorno
Dopo colazione attraversiamo lentamente il centro di Pinerolo uno dei più belli del Piemonte. A pochi chilometri troviamo un castello del XVII secolo circondato dal parco e dal giardino in stile romantico. sostiamo per una breve visita. Ripartiamo e percorriamo una ciclabile che costeggia meleti e prati con il Monviso a guardarci.
Una leggera discesa ci conduce verso Cavour, paese famoso per la curiosa conformazione che lo sovrasta la “Rocca”.
Giungiamo a Cavour nel pomeriggio dove ci attende una degustazione presso il b&b che ci ospita. per chi desidera si può salire sulla Rocca, da alcuni anni diventata Parco Regionale. Da qui lo sguardo spazia sulla pianura e sull’arco alpino. Nelle giornate terse il Monviso appare in tutta la sua bellezza. Il paese ha un grazioso centro, ricca di storia per aver generato la famiglia dei Conti Cavour e dove riposa Giovanni Giolitti.
La cena, libera, sarà occasione di degustare le bontà del territorio.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento)
4° giorno
Pronti per partire alla volta di Torino. Le strada che percorriamo passano tra meli e kiwi, alle nostre spalle abbiamo il Monviso e davanti a noi la pianura, in lontananza scorgiamo Torino. Caseforti e chiesette di campagna movimentano il paesaggio. Giungiamo a Vigone dove imbocchiamo la ciclovia delle Risorgive, qui ammiriamo il fenomeno che dà il nome a questa splendida ciclovia. Passiamo paesi dai portici medioevali e lungo la strada scorgiamo i resti dell’antica ferrovia. Poco più avanti imbocchiamo un lungo rettilineo che, attraversa il parco secolare e arriva a Stupinigi. Il castello, Residenza Sabauda e Patrimonio Unesco si presenta nel suo splendore. Lasciamo questa meraviglia e lungo piste ciclabili attraversiamo Torino fino alla struttura che ci ospiterà. Sarà l’occasione di percorrere a ritroso la storia della città, dal boom economico con l’arrivo delle prime immigrazioni negli anni’60 fino alle origini il tutto in sella alle nostre biciclette.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Torino e termine del viaggio.
Questo viaggio in bicicletta è un’immersione nella natura e nella storia di un territorio unico e in parte sconosciuto. Ci lascia i colori, i profumi che solo il procedere lento può regalare.
Per chi desidera c’è la possibilità di pernottare a Torino e partire il giorno seguente
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.
I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione dal contagio Covid-19.
Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari. L’agenzia non si assume la responsabilità qualora si verifichino problematiche relative ad allergie o intolleranze alimentari non dichiarate.
E’ previsto il trasporto bagagli a cura dell’organizzazione.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature (camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio. Il tour è pensato per le E Bike è possibile effettuarlo anche con bici tradizionali previo adeguato allenamento. Possibilità noleggio E Bike.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Le ebike sono il mezzo ideale per scoprire la natura del Roero, le maestose rocche vi lasceranno a bocca aperta.
Tour di una giornata su sentieri panoramici tra Pocapaglia e Sommariva Perno
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Gavi e si attraversa il centro storico in direzione Novi Ligure. Appena al di fuori dal borgo si può visitare un mulino ad acqua ancora funzionate. Si riprende l'anello ripercorrendo la via principale, Via G. Mameli, e poi svoltando a destra in corrispondenza della Parrocchiale di S. Giacomo. Si percorre la S.P. 170 in direzione del paese di Bosio, attraversando il ponte sul torrente Lemme. Superato Bosio si raggiunge il bivio con la S.P. 165. E' la panoramica strada che porta in località Eremiti. Si tratta di un'area attrezzata pianeggiante nota per una Cappella votiva e punto di partenza per escursioni a piedi verso la suggestiva vetta del Monte Tobbio. Qui si svolta in direzione Voltaggio, un antico borgo che merita sicuramente una visita. Da Voltaggio si rientra a Gavi, attraverso la S.P. 160 che lambisce il paese di Carrosio.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Un percorso facile, non fatevi spaventare dai suoi 76 km!
Il tour si sviluppa principalmente su strade secondarie asfaltate, 10km circa sono sono su strade bianche.
Potrete pedalare in mezzo alla natura e attraversare piacevoli centri urbani del cremasco.
La chicca di questo giro?
Raggiungere i luoghi dove è stato girato il film di Guadagnino 'Chiamami col tuo nome'.
Sarà come pedalare sul set di un film...e che film, un film da Oscar!
Si parte da Trescore Cremasco dove potete noleggiare le bici elettriche dal nostro noleggiatore.
Il percorso vi porta verso Casaletto Vaprio per proseguire verso nord e vi permette di vedere, prima di raggiungere Capralba, la zona del fontanile di Quarantina.
Continuando a pedalare sulle strade che attraversano la campagna raggiungerete Sergnano e poi Ricengo. Da qui potrete fare una breve deviazione per raggiungere il Lago dei Riflessi, altra indimenticabile location del film di Guadagnino.
Si prosegue verso sud per arrivare a Crema. I giardini di Crema, il centro storico, Piazza Duomo: tutti luoghi su cui si è fermato l'occhio del regista. Pedalando potrete arrivare in Piazza San Giovanni XXIII per uscire dal centro abitato percorrendo via Macallè. State per raggiungere Moscazzano e in particolare la Villa Albergoni dove sono state girate le scene nella casa estiva del protagonista di 'Chiamami col tuo nome'. Mentre siete qui non potete proseguire ancora un po' per ammirare il Santuario Madonna dei Prati.
Siete pronti per tornare indietro ripercorrendo la stessa strada per poi svoltare a sinistra verso San Carlo.
Qui si prosegue sulla pista ciclabile della Gronda Nord fino alla zona industriale di Cremosano e alla santella posta lungo il canale Vaccheli si può svoltare a sinistra per proseguire fino a Nosadello. Dopo aver pedalato sul lungo e bel tracciato sulla strada bianca si può svoltare a destra in direzione Pandino. A Pandino, nel centro del paese, sarà possibile visitare il Castello. Risale al XIV secolo e fu residenza di caccia della famiglia Bernabò. Se non riuscite a visitarlo non fatevi mancare un foto ricordo davanti al monumento dei Vittorio Emanuele III.
La strada del ritorno prosegue tra vecchi cascinali e borghi di campagna: pedalando in tranquillità sarà facile immaginare la vita di questi luoghi anche solo 50 anni fa. Incontrerete le Cascine Gandini (Casine Gandine in dialetto cremasco): si tratta di una frazione del comune di Palazzo Pignano. Cascine Gandini è un piccolo borgo agricolo di antica origine, appartenente al territorio cremasco e dista 1,54 chilometri dal comune capoluogo.
Passando da Torlino Vimenrcati si percorrerà un ultimo tratto di strada bianca immersi nelle pianura Cremasca passando affianco ad una Cascina e ad un Caseificio molto conosciuti nel Territorio (Erdi Carioni) con spaccio prodotti annesso.
Infine si raggiunge Santo Stefano per rientrare a Trescore Cremasco.
a Crema, in Lombardia, a Treviglio, a Caravaggio
Tutto pronto per pedalare?
Accendete le bici elettriche e prendetevi tutto il tempo necessario per pedalare lungo questo percorso che vi porta da Premosello-Chiovenda verso Mergozzo e vi farà attraversare paesaggi con una natura incontaminata e selvaggia.
Il percorso si sviluppa in parte su strade asfaltate e in parte su strade sterrate. Si parte da Premosello-Chiovenda dal punto di noleggio BikeSquare e si raggiunge l'Oasi Faunistica del Bosco Tenso. Si prosegue ancora lungo la Ciclovia del Toce per arrivare fino al Lago Maggiore. Si rientra pedalando lungo le sponde del Lago di Mergozzo dove è possibile fermarsi in uno dei locali del lago per degustare le specialità del luogo.
Si ritorna pedalando lungo la ciclovia del Toce per consegnare le bici elettriche al punto di Premosello-Chiovenda.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
Questo facile anello di 15 km passa per le borgate di Pianca, Brembella, Camerata Cornello e Cornello dei Tasso.
Le strade carrozzabili oggi consentono di raggiungere agevolmente la miriade di nuclei abitati, più o meno consistenti, disseminati sul vasto territorio che si estende alla base del Monte Cancervo. Alcuni di questi paesini sono dei veri e propri gioielli nascosti, come la piccola frazione dalle morbide forme di Pianca, situata alla base del monte Cancervo.
Camerata Cornello è un paese ricchissimo di storia: sembra che i primi nuclei abitati si siano costituiti già nell’alto medioevo quando, in seguito alle invasioni barbariche, le popolazioni della città si rifugiarono in valle. Nel corso della storia gli abitanti delle valli costruirono varie chiesette e cappelle che hanno mantenuto negli anni il loro fascino originario, conservando tutt’oggi il loro pregevole patrimonio storico e architettonico. Gli edifici di Camerata e delle sue contrade sono un'ottima testimonianza dell’architettura rurale valligiana. Le costruzioni si adattano perfettamente alla morfologia del territorio, sfruttando le caratteristiche del terreno, il principale materiale utilizzato è la pietra locale tagliata in grossi blocchi legati con malta.
Cornello è un borgo di origine medievale che deve il suo nome all’antica famiglia Tasso, il cui membro più celebre è indubbiamente Torquato Tasso. La famiglia Tasso, già dalla metà del 1200, aveva una società di "mastri di posta" e arrivò nel corso del '500 a gestire il servizio di posta dell'Impero Asburgico. Il borgo di Cornello in epoca medievale fu un importante centro di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci grazie alla presenza della via Mercatorum, la via dei mercanti, che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i centri più importanti della Valle Brembana.
Quando, nel 1592, iniziò la costruzione della Strada Priula, voluta dal governo veneziano per collegare in modo diretto Bergamo alla Valtellina senza passare per i territori spagnoli, Cornello dei Tasso si trovò isolato e perse la sua importanza commerciale dando il via a un periodo di decadenza. La nuova strada, infatti, passava lungo il fondovalle separando il borgo dalla nuova viabilità. L’isolamento del borgo però favorì la conservazione della sua struttura urbanistica originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare ancora oggi nella sua fisionomia medievale, requisito che ha permesso a Cornello di essere inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”.
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Il tour del lago di Bolsena in e-bike inizia dal punto di noleggio BikeSquare: è facilissimo da raggiungere si trova sul viale principale di Bolsena e da qui si arriva senza difficoltà al lago.
Questo percorso ti permette di percorrere un anello intorno al lago di Bolsena circondato dalle bellezze della natura.
E' un giro semplice che puoi fare anche senza guida seguendo il percorso sull'app.
I nostri esperti noleggiatori di solito consigliano di fare il percorso in senso anti orario.
L'anello si sviluppa per 50 km e ti permette di attraversare alcuni borghi di pescatori, pedalare sulle sponde del lago in un ambiente naturale ancora selvaggio.
Ci sono però anche dei tratti in cui è necessario pedalare sulla strada statale. Se noleggiate le bici tra aprile e ottobre è possibile evitare un circa 9 chilometri di strada statale percorrendo un tratto della via Francigena; si tratta di una strada alternativa che sale di dislivello, è un po' più difficile ma con le e-bike è fattibile anche per i meno allenati. E poi dall'alto si può ammirare tutta la caldera del lago di origine vulcanica con le sue due isole: la Martana con la sua tragica leggenda della regina dei Goti Amalasunta e la Bisentina con le sue 7 Chiese.
Ecco i borghi che potrai vedere.
Capodimonte è un paesino fiabesco che sorge su un piccolo promontorio sul lago. Nel Medioevo fu luogo di soggiorno estivo della famiglia Farnese che ne fece un importante centro turistico per l'epoca. Se hai tempo sarà interessante visitare la Rocca Ottagonale e il Museo della Navigazione oppure puoi arrivare al Porto e pedalare sul suo bellissimo lungolago.
E se ti viene un po' fame? qui si possono gustare diversi piatti tipici della zona lacustre come la Sbroscia, una zuppa di pesce locale, oppure i Lattarini fritti, l'Anguilla marinata o alla vernaccia, il Coregone che è pesce tipico del lago di Bolsena facente parte della famiglia dei salmonidi da gustare al cartoccio.
Ad agosto proprio qui a Capodimonte si tiene una grande Sagra del Coregone.
Marta è il nome di un altro borgo del lago. Se pedali nel mese di maggio potrai assistere alla grande festa della Barabbata e seguire il un corteo di carri carichi di fiori, attrezzi e prodotti della terra e del lago che percorrono il paese fino alla Chiesa della Madonna del Monte.
Anche qui non mancano le prelibatezze culinarie come il Coregone in salsa o i Tagliolini in brodo di Tinca, le polpette di Coregone al pomodoro, i Lattarini fritti di cui in Maggio la Sagra, e la Cannaiola un vino rosso DOC prodotto solo in questa zona.
Da Marta si percorrono circa 6 Km costeggiando il lago e si arriva sulla parte del lago di Montefiascone;
è un altro paese che si affaccia sul lago, anzi lo sovrasta essendo il comune con maggiore altitudine (circa 600m).
Dal suo Belvedere potrai ammirare una meravigliosa vista sul lago, la piana di Viterbo e gran parte dell'Appennino Centrale.
Salendo al paese di Montefiascone, si può gustare il famoso vino EST! EST!! EST!!!
La leggenda narra che nel 1111 Re Enrico V di Germania si dirigeva a Roma per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero. Con lui viaggiava il Vescovo Defuk che da grande amatore di vini, aveva mandato in avanscoperta il suo servo Martino per individuare le taverne con il miglior vino e segnalarle con un "EST" ovvero "C'è"
Il serve, arrivato a Montefiascone, trovò il vino talmente buono che lo contrassegnò con la scritta EST! EST!! EST!!!
Montefiascone è una delle tappe della Via Francigena e su una delle sue piazze troverai il monumento al pellegrino che è di buon auspicio per chi si appresta a fare gli ultimi 100 Km per arrivare a Roma, alla tombra di Pietro.
Continuando a pedalare sulla sponde del lago arriverai a Bolsena che è anche conosciuta come "la perla del lago".
Il paese di Bolsena è molto devoto a Santa Cristina.
Si racconta che fosse una giovane del posto che durante le persecuzioni cristiane fu sottoposta a supplizzi di ogni genere, anche da parte del padre che non tollerava la sua devozione al Cristianesimo.
Ogni anno, a fine luglio, in suo onore, vengono allestiti i cosiddetti "quadri viventi" nelle piazze del paese con la partecipazione di moltissimi cittadini di Bolsena.
Dopo tutte questi piccoli segreti del territorio ti diciamo anche che il Lago di Bolsena è uno dei pochi laghi italiani balneabili e per questo puoi anche decidere di parcheggiare la ebike e tuffarti nell'acqua fresca per divertirti ancora di più.
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