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Gran Tour del Lazio: Un Viaggio in Bicicletta alla Scoperta della Regione
Scopri il Gran Tour del Lazio (GTL), un'avventura ciclistica unica che ti porta attraverso i tesori nascosti della regione. Questo straordinario percorso ad anello di oltre 1000 km parte da Roma e a Roma ritorna, collegando tutte le province del Lazio in 18 tappe perfettamente modulabili.
Il GTL è stato pensato per offrire la massima flessibilità: ogni segmento inizia e termina presso una stazione ferroviaria, permettendoti di vivere l'esperienza secondo i tuoi ritmi. Che tu abbia a disposizione un solo giorno o diverse settimane, il Gran Tour si adatta alle tue esigenze, consentendoti di esplorare il territorio "a moduli" o "a rate".
Pedalando lungo il GTL, passerai dalle dune costiere all'Appennino, dai laghi vulcanici alle antiche tagliate etrusche, dai borghi medievali ai rigogliosi vigneti. Il percorso si snoda su strade poco trafficate, cammini di pellegrinaggio e sentieri secondari, lontano dal caos cittadino e immerso nella natura.
Nato come progetto dal basso, il GTL valorizza il ricchissimo patrimonio del Lazio attraverso quattro percorsi tematici: la Ciclovia dei Latini (l'Urbe), la Ciclovia dei Volsci (il Mare), la Ciclovia degli Equi (i Monti) e la Ciclovia degli Etruschi (i Laghi). Un'opportunità unica per riscoprire il territorio con ritmi slow, seguendo le orme del Grand Tour ottocentesco ma con le due ruote.
Unisciti a noi in questa avventura sostenibile che promuove il cicloturismo, rivaluta i borghi dimenticati e crea una rete virtuosa tra comunità locali, tradizioni enogastronomiche e meraviglie storico-artistiche del Lazio.
a Empoli, in Val d'Arno
Si entra nella Grande Bellezza dell'Appia Antica. Si parte dal Circo Massimo, si attraversa il Parco dell'Appia Antica con il suo paesaggio bucolico e la sua storia millenaria. Si percorre prima il Parco della Caffarella con i suoi sepolcri, i suoi templi e le sue sorgenti. Da lì, passeggiando lungo l'antica Via Latina con i suoi vicoli e i suoi acquedotti, si arriva al Parco degli Acquedotti.
Il Parco degli Acquedotti è un unicum, qui si possono ammirare le maestose arcate dell'acquedotto Claudio e degli altri 7 acquedotti che si sovrappongono uno sull'altro. Da lì, attraversando l'Appia Nuova, si arriva sulla "Regina Viarum", ammirando la Villa dei Quintili, Capo di Bove, Santa Maria Nova, la Tomba di Cecilia Metella, il Circo di Massenzio, le Catacombe di San Callisto, eccetera. Un tour immersivo nella campagna romana in un museo a cielo aperto. Roma e la sua Grande Bellezza.
a Empoli, in Val d'Arno
ANGUILLARA / ROMA
LA VIA FRANCIGENA E IL PARCO DI VEIO
L’ultima tappa del GTL (o la prima, se si decide di partire in direzione nord: non è mica a senso unico!) sfrutta in gran parte l’itinerario della via Francigena, nell’ultimo tratto del lungo cammino dei pellegrini che arrivavano nella Città Santa. Da Anguillara passiamo per strade poco trafficate nei pressi del Lago di Martignano – a seconda della stagione, sarà più o meno piacevole una sosta per una nuotata – per poi inseguire il corso del torrente Cremera fin dalla bella Valle del Sorbo, dove sorge il Santuario della Madonna del Sorbo. Da qui possiamo seguire la traccia gps e le sporadiche indicazioni della Francigena fino al Parco di Veio, città conquistata dai romani nel periodo regio, le cui tracce rimangono in un importante sito archeologico.
Proseguiamo il nostro cammino di avvicinamento all’Urbe attraverso macchie verdi e ruscelli, per sentieri a volte sconnessi ma sempre affascinanti, fino al borgo di Isola Farnese e alle Cascate della Mola. A questo punto seguiamo ancora il corso del Cremera per strade secondarie fino al punto in cui si tuffa nel Tevere diventandone affluente: siamo ormai alle porte del GRA, che attraversiamo con un sottopassaggio, e nella periferia nord della Capitale: l’ingresso al centro è compito della dorsale Tevere, un’arteria ciclabile che costeggia il fiume offrendo panorami romani inaspettati, da una prospettiva in cui il traffico non arriva. I percorsi per entrare a Roma comprendono tratti di Eurovelo 5 e di Eurovelo 7.
a Empoli, in Val d'Arno
Il Po non è solo un fiume, è un protagonista della storia di Cremona. Lungo il suo corso si sono avvicendati uomini, regni, conflitti e si è generata cultura con arte miti e leggende.
La città si è sviluppata sulle sue sponde e ne ha sfruttato le risorse, acqua e capacità di essere collegamento su di esse, allargando il suo controllo anche lungo il suo corso lasciando tracce di epoche diverse ancora oggi ben visibili.
Il percorso parte da Cremona seguendo la sponda sinistra del Po verso ovest ad incrociare il punto dove l’affluente Adda lo alimenta, chiamato punta d'Adda.
Che cosa vedere a Crotta d'Adda
Sarà possibile vedere storie di vita legate ai fiumi dipinte sui muri delle case, ammirare la natura generata dall’acqua, il traghetto per attraversare il fiume, un allevamento sperimentale circolare e la storia della famiglia cremonese Stanga che qui ha realizzato una villa sul terrazzamento naturale che si affaccia sull’area fluviale.
Attraversati i fiumi si raggiunge la provincia di Lodi dove al Castello di Maccastorna si ricorda la figura del signore cremonese Cabrino Fondulo e dell’eccidio compiuto nel castello di questa piccola località, per poi arrivare a Castelnuovo Bocca d’Adda dove scoprire il castello Visconteo, legato al Comune di Cremona e la cappella di San Giovanni Battista della famiglia Stanga. Il ritorno vi farà visitare la vera punta d'Adda e un percorso boscato lungo gli argini.
Questo tour in ebike a ovest di Cremona vi permette di immergervi nella natura. Un anello che parte e termina a Cremona dove potete noleggiare le vostre ebike presso il camping.
In base alle vostre esigenze potremo arricchire il tour su misura e contattare le strutture più adatte inviandovi un preventivo dedicato.
Pedalare con lentezza è il miglior modo di gustarsi l’esperienza, con BikeSquare Cremona si può.
a Cremona, a Trescore Cremasco, a Crema, vicino il santuario di Santa Maria del monte a Caravaggio, a Busseno, vicino a Palazzo Pignano, vicino a villa Albergoni, al lago dei riflessi
Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Arquata Scrivia e si attraversa il centro abitato in direzione del sito archeologico dell'antica città di Libarna, uno dei principali in Piemonte per ricchezza di reperti quali l'anfiteatro, il teatro, i quartieri abitativi con alcune strade urbane e la ricostruzione tridimensionale delle terme, delle porte urbane e del foro pubblico. Terminata la visita si ritorna ad Arquata e si raggiunge via Don Minzoni e a seguire la strada Comunale per Partolungo, una frazione di Gavi. E' una bella strada che attraverso una zona boscosa e tranquilla, località Pratolungo, arriva alla Strada Provinciale 161. Si attraversa, si sale in direzione Lungarola e si svolta prendendo la curva a sinistra. Si prosegue curvando a sinistra e ritprnando sulla S.P. 161 per raggiungere il suggestivo Centro Storico di Gavi, d'interesse turistico per le numerose testimonianze storiche tra le quali la Chiesa romanica di S. Giacomo, il Palazzo Municipalee l'antica porta della città risalente al XVI sec. Non mancano a Gavi i numerosi prodotti tipici locali tra i quali spiccano l'omonimo vino Gavi doc tra i bianchi italiani più rinomati e gli amaretti di mandorle dalla ricetta esclusiva. A strapiombo sul borgo antico di Gavi si erge l'omonima Fortezza cinquecentesca, su di una rocca naturale, oggi visitabile come struttura museale. Terminata la visita a Gavi si ritorna ad Arquata imboccando Via Piona e attraverso un percorso anche in parte sterrato, raggiungendo nuovamente la località di Pratolungo e ritornado sul percorso di andata. Ad Arquata non può mancare una visita all'antico Centro Storico tra cui spiccano la Via Interiore dove numerosi vicoli sono arrichiti con portali di pietra databili tra il XIII e XV secolo e di archi a sesto acuto. Tra gli edifici si nota la casa Gotica contraddistinta da un' originale struttura lignea con tamponamento murario. Dopo una sosta golosa in uno dei numerosi locali cittadini si rientra nel punto di noleggio di Bike Square.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Direzione mare, si riparte da Ugento per la terza tappa della Ciclovia del Salento Ionico, ma prima si passa attraverso il borgo di Gemini, arrivando sulla costa tra i Bacini di Ugento, nel cuore del Parco Naturale Litorale di Ugento.
Si pedala in riva al mare sulla deliziosa pista ciclopedonale lungo la bassa scogliera di Capilungo, per arrivare poi nel cuore del Parco regionale di Punta Pizzo, toccare la Chiesa di San Pietro dei Samari e ritornare a pedalare in riva al mare lungo la ciclopedonale della Baia Verde fino a Gallipoli.
salento, salento ionico, in salento, maglia, lecce, puglia, nardò, avetrana
Scopri Spello e i suoi dintorni in un emozionante tour autoguidato in ebike attraverso gli affascinanti paesaggi dell'Umbria. Partendo dall'antico borgo medievale di Spello, immergiti nella bellezza della natura e della storia lungo un percorso che ti condurrà attraverso suggestivi luoghi e pittoreschi borghi.
Si parte da Spello che sebbene piccola in termini di dimensioni fisiche, attrae visitatori da ogni angolo del Mondo grazie alla sua ricchezza di monumenti, chiese e suggestivi vicoli in pietra che si arrampicano per le colline circostanti. Il suo centro cittadino è caratterizzato da un'atmosfera vibrante e cosmopolita, con negozi artigianali e ristoranti che offrono cucina locale e tradizionale umbra, che si amalgama perfettamente con l'eleganza dell'architettura medievale. La sua bellezza unica e l'atmosfera affascinante la rendono una destinazione ideale per una piacevole e rilassante vacanza in mezzo al verde e alla cultura della bella regione dell'Umbria.
Da Spello si va in direzione Assisi passando per la magnifica via degli Ulivi, tra scorci incantevoli e piccoli gioielli della storia e della cultura locale come la Maestà del Mascione (o Mascicone). Questo percorso panoramico a mezza costa, noto per i numerosi uliveti che lo costeggiano, offre un tragitto suggestivo immerso nella natura.
Arrivati a San Vitale si segue poi la via in direzione prima Rivotorto e, su graziose stradine a scarso traffico, successivamente Cannara, luogo notissimo in Umbria per la sua deliziosa e tipica cipolla, oggetto di una delle sagre più note della Regione.
Seguendo poi un suggestivo tratto della ciclovia Assisi-Spoleto si arriva prima nella splendida Bevagna, la città della Gaite ovvero della antica suddivisione della città medievale che ancora oggi riempie gli occhi di bellezza, e poi nei pressi del leggendario Lago Aiso, dove è d'obbligo una sosta rilassante per conoscere l'antica storia e leggenda di Chiarò che, secondo il racconto popolare, giace in fondo al lago, all'ombra di rigogliosi alberi nel verde del parco che lo circonda.
Si riprende la via infine in direzione Spello, riempiendo gli occhi con il tipico paesaggio della valle umbra, tra torri, campi coltivati e graziose frazioni abitate.
Scopri l'Umbria in ebike con questo indimenticabile tour autoguidato e lasciati incantare dalla bellezza senza tempo di questa affascinante regione italiana.
a Spello, ad Assisi, a Foligno, a Perugia, a Spoleto
Volterra e le sue colline in bici
Adagiata nel cuore della Toscana, le colline ondulate che circondano Volterra offrono alcune delle esperienze cicloturistiche più affascinanti d'Italia. Il tour in e-bike guida, tramite la pratica app Bikesquare, i pedalatori a scoprire i tesori nascosti di questa straordinaria regione, dove storia antica, panorami mozzafiato e autentica cultura convergono per creare un'avventura indimenticabile. Partendo dal nostro comodo punto di noleggio bici di Volterra, questo viaggio promette di trasportarti attraverso un paesaggio che ha ispirato artisti, poeti e sognatori per secoli.
L' avventura inizia presso il nostro ben attrezzato centro di noleggio bici a Volterra, prima della partenza, riceverai un briefing completo sul percorso, i punti di riferimento notevoli e consigli sulla sicurezza per garantire che il tuo viaggio sia tanto confortevole quanto memorabile.
Pieve Romanica di Palagione
Dopo la visita al centro storico di Volterra, il percorso in bici prosegue scendendo dolcemente nella verdeggiante campagna, dove viali fiancheggiati da cipressi e uliveti creano lo sfondo toscano per eccellenza. La prima destinazione, Palagione, emerge dopo circa 5 chilometri di pedalata rilassante attraverso questo paradiso pastorale.
Il punto forte di Palagione è indubbiamente la sua squisita pieve romanica, un capolavoro dell'architettura religiosa medievale risalente al XII secolo. Eretta in sereno isolamento in mezzo ai campi circostanti, questo antico luogo di culto invita i visitatori a fare un salto indietro nel tempo. La facciata semplice ma elegante della chiesa, caratterizzata dall'arenaria locale e da precisi disegni geometrici, esemplifica lo stile architettonico romanico fiorito in tutta la Toscana.
All'interno, l'ambiente fresco e silenzioso offre un momento di riposo e raccoglimento, mentre le antiche colonne di pietra e gli affreschi sopravvissuti parlano di secoli di devozione ed espressione artistica. Il tranquillo sagrato della chiesa offre il luogo perfetto per una breve sosta e magari uno spuntino.
Pignano: Una Meraviglia Medievale
Lasciando Palagione alle spalle, con le e-bike si raggiunge senza sforzo, un paesaggio che si dispiega come un dipinto rinascimentale vivente. Il percorso verso Pignano segue antichi sentieri che hanno collegato questi insediamenti per millenni, offrendo viste in continuo cambiamento di vigneti, campi di grano e lontani borghi collinari.
Dopo circa 7 chilometri di dolci ondulazioni, arriva a Pignano, un borgo medievale perfettamente conservato che sembra congelato nel tempo. Questo incantevole insediamento, con il suo gruppo di edifici in pietra centrati attorno a una storica casa padronale, incarna il fascino senza tempo della Toscana rurale.
Le strette vie lastricate di Pignano invitano all'esplorazione, rivelando cortili nascosti adorni di piante fiorite e scorci di vita quotidiana che sono cambiati poco nel corso dei secoli. La posizione elevata del borgo offre spettacolari viste panoramiche della campagna circostante, con Volterra visibile in lontananza nelle giornate limpide. Un piccolo caffè nel centro del villaggio offre l'opportunità di assaggiare specialità locali, tra cui il rinomato pecorino della regione, salumi e robusti vini rossi.
Lo Splendore Naturale di Mazzolla
Il percorso costeggia il bordo della Riserva Naturale Foresta di Berignone, un'area protetta di notevole biodiversità. Questo antico bosco, dimora di cinghiali, cervi e numerose specie di uccelli, offre un forte contrasto con i campi coltivati attraversati in precedenza durante la giornata.
Mazzolla stessa si trova arroccata su una terrazza naturale, regalando ai visitatori viste mozzafiato delle valli circostanti e delle colline lontane. Questo minuscolo villaggio, con meno di 100 residenti permanenti, è incentrato sull'imponente Villa Viti, una villa del XIX secolo costruita dal mercante di alabastro Giuseppe Viti. Lo stile architettonico eclettico della villa, che combina elementi di grandiosità neoclassica con influenze orientali più fantasiose, riflette i gusti cosmopoliti del suo proprietario originale che ha viaggiato per il mondo.
La piazza del villaggio, ombreggiata da antichi tigli, offre un luogo idilliaco per riposare e reidratarsi mentre si assorbe l'atmosfera tranquilla rimasta in gran parte immutata per generazioni. I residenti locali, abituati ai ciclisti che passano attraverso il loro borgo, spesso salutano i visitatori con sorrisi calorosi e, occasionalmente, racconti di storia locale e tradizioni.
Rientro a Volterra
L'ultimo tratto dell' avventura in bici in direzione di Volterra, si aprono viste panoramiche sulla Val di Cecina, con il suo mosaico di campi, uliveti e vigneti che si estendono verso l'orizzonte lontano. La luce del pomeriggio bagna il paesaggio in un bagliore dorato, creando le condizioni di illuminazione perfette per gli appassionati di fotografia.
L'antica città di Volterra appare gradualmente, con le sue torri medievali e mura difensive stagliate contro il cielo. Il tuo approccio ti porta oltre i resti della necropoli etrusca, un ricordo toccante dei tremila anni di storia di continua abitazione umana in questa regione.
Il percorso culmina in un finale veramente spettacolare con l'entrata a Volterra attraverso l'iconica Porta all'Arco, una porta etrusca risalente al IV secolo a.C. Questo antico portale, con le sue caratteristiche tre teste di pietra consumate dal tempo che vegliano su tutti coloro che passano sotto, fornisce una conclusione appropriata a un viaggio che ha attraversato sia il paesaggio fisico che il ricco arazzo di storia che definisce questo notevole angolo della Toscana.
volterra, a volterra
Si parte dal nostro punto di noleggio dalla Cantina Adriano Fratelli.
Salendo per una bella salita con semplici tornanti, tra una foto e una sosta in un attimo sarete a Treiso. Dalla piazza principale vi lascerete alle spalle la chiesa per proseguire verso Alba-Manera.
Qui il percorso non è complicato, si prosegue sul crinale, ammirando il paesaggio e chiacchierando piacevolmente con le persone che hanno deciso di condividere con voi questa esperienza in ebike.
Infine, raggiungerete il punto panoramico di Donna di Langa. È un punto per celebrare le donne delle Langhe, instancabili lavoratrici.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Questo splendido percorso in e-bike è stato studiato per consentire a singoli o gruppi di trascorrere alcune ore in sella all’ebike in totale spensieratezza.
E' un percorso ad anello che parte e termina dal prestigioso AC RANCH e consentirà di ammirare gli splendidi paesaggi delle campagne alessandrine
Cosa vedere in Zona
Il tour è estremamente facile, mediamente pianeggiante e adatto a tutti.
E’ pensato per i gruppi e gli eventi ed è molto panoramico.
Partiti dall’ AC Ranch si raggiungerà velocemente il borgo di San Rocco per poi deviare su strada secondaria fino ad arrivare al Comune di Frascaro.
La strada attraversa campi coltivati che si estendono a perdita d’occhio regalando, ai ciclisti, un grande senso di pace e tranquillità.
Arrivati a Frascaro, si può valutare una sosta all’Osteria del Gallo Merlino, che offrirà ottime pietanze e specialità tipiche piemontesi.
Sulla piazza principale del Paesino sono presenti le colonnine di ricarica per le biciclette. Continuando il percorso, sarà possibile attraversare un ponticello in ferro rosso: queste strutture sono tipiche delle zone pianeggianti e servono a ciclisti, pedoni e turisti per attraversare i numerosi ruscelli che vengono utilizzati per l’irrigazione dei campi.
E’ conveniente scendere dalla bici e accompagnarla a mano, in quanto il ponticello è piuttosto stretto.
Dopo qualche altro chilometro di pedalata sarà possibile raggiungere la Panchina Rossa Gigante di Borgoratto Alessandrino che vi offrirà una piacevole vista sui campi a perdita d’occhio.
Dalla panchina la pedalata proseguirà sulla via del rientro passando attraverso la Vigna dei Pastelli di Pico Maccario, prestigiosa azienda vitivinicola locale.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Breve anello alla scoperta dell'Alta Langa.
Partenza da Murazzano
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
L’Irpinia è un territorio ricco di contraddizioni, ma se amate il vino di qualità e pedalare in totale tranquillità su una ebike, magari a noleggio, su strade senza traffico alla scoperta di piccoli straordinari borghi a vocazione agricola, non potrete non amarla.
Ci troviamo in provincia di Avellino e basterà appena qualche pedalata per cogliere la prima contraddizione. La frenesia metropolitana delle vicinissime Napoli (l’aeroporto e la stazione sono a meno di 50 km di distanza da Avellino, molto comodi e veloci da raggiungere) e Salerno è dietro l’angolo, eppure si rimane subito colpiti dalla pace e dalla serenità che pervade questi luoghi.
La seconda grande contraddizione, invece, inizierai ad odorarla – ma sarebbe più corretto dire “gustarla” – giungendo a Lapio, cominciando col degustare il Fiano di Avellino, uno degli incredibili vini prodotti in questo territorio che, fatto più unico che raro, può vantare ben 3 Denominazioni di Origine Controllata Garantita.
Nonostante il chilometraggio contenuto e l’altimetria non impossibile potrebbero consentono di concludere questo Grand Tour in un’unica giornata (ci sono continui saliscendi e qualche tratto di salita impegnativa non manca), consigliamo di prendere in considerazione la possibilità di dividere il viaggio in due tappe, così da potersi godere le visite in cantina, una sosta in agriturismo e qualche chiacchierata con gli abitanti dei paesi che attraverserai senza l’ansia del tempo che fugge.
Alla fine del tour – terza contraddizione – sarà naturale anche per voi, così come accade per chi vive e per chiunque passi da queste parti, domandarsi: come mai un territorio tanto eccezionale è ancora così poco conosciuto a livello turistico?
Questo percorso è un giro ad anello che prevede la partenza e l'arrivo presso il punto di noleggio e-bike di Chiusano San Domenico.
Ad ogni modo, se preferite partire dal punto di noleggio ebike situato presso la Ciclostazione Avellino (Contrada San Lorenzo 18, Atripalda), aggiungete a questa traccia il percorso AB/BA (16,5 km) per raggiungere Chiusano San Domenico in tutta comodità
Il Grand Tour dei Vini Irpini è un itinerario che non presenta particolari difficolta e che, perciò, può essere affrontato con tutti i tipi di e-bike a noleggio disponibili: city, trekking e e-MTB full suspesion.
Questo percorso si presta bene ad essere allungato o accorciato a seconda di ogni necessità. Perciò, sentitevi liberi di contattarci per comunicarci le vostre esigenze di tempo e/o di forma fisica: saremo felici di personalizzare questa traccia affinché si adatti perfettamente alle vostre richieste.
E ora... si parte!
Dopo aver ricaricato le borracce con l'acqua di sorgente della Fontana Vecchia (distante poche centinaia di metri dal punto di noleggio ebike di Chiusano San Domenico), tornate indientro per un brevissimo tratto e, alla rotatoria, seguite la strada a destra in direzione Lapio. D'ora in poi, fino a Lapio, la strada sarà sempre in discesa ma non avrete modo di annoiarvi. Magnifici panorami vi faranno compagnia e gli scorci da fotografare non mancheranno. Alla vostra destra avrete la maestosità del Monte Tuoro a farvi compagnia, con i paesi di Luogosano, Gesualdo, Fontanarosa in lontananza. Alla vostra sinistra, invece, potrete ammirare il Parco del Partenio, con Montevergine e altri luoghi abitati. Vi ritroverete subito immersi in uliveti e lunghe distese di vigna.
Arrivati a Lapio, fate un giro nel paese. In questo territorio, grazie alle peculiarità del terreno e alle specifiche condizioni ambientali, vengono prodotti alcuni dei migliori Fiano di Avellino di tutta la provincia. Se avete voglia di degustarne alcuni, avrete solo l'imbarazzo della scelta. Lungo la vostra strada incontrete tantissime cantine di questo pregiato Vino Biano DOCG.
Seguite la traccia GPS e continuate la vostra discesa. Le case lasciano spazio alla vegetazione e strada diventa a tratti tortuosa, perciò fate attenzione. Dopo un paio di chilometri abbondanti, subito dopo una curva, un imponente ponte in ferro sovrasta la strada. Fermate la vostra ebike: siete arrivati al Ponte Principe di Lapio. Questo ponte, costruito per consentire ai treni di attraversare il Fiume Calore, è un gioiello dell'architettura moderna. Approfondite la sua storia nella scheda di approfondimento e non dimenticate di scattare qualche foto, prima di rimettervi in marcia.
Quando le ruote della vostra ebike a noleggio avranno attraversato il ponte sotto cui scorre il Fiume Calore (niente male il panorama qui, non è vero?) inizierà una salita immersa in una natura selvaggia di circa 2 km. Alcuni magnifici vigneti fanno da preludio all'ingresso nel paese di Taurasi, celebre per l'omonimo vino DOCG. Un vino elegante, che richiede tempo per essere prodotto (minimo 2 anni di invecchiamento in botte, secondo il discipliare di produzione) e tempo per essere apprezzato e goduto. Anche a Taurasi le cantine da visitare e le occasioni di degustazione non mancano.
Dopo aver esplorato i luoghi di produzione di Fiano di Avellino (Lapio) e Taurasi, non resta che raggiungere Tufo, il paese di produzione del Greco di Tufo in sella alla vostra ebike.
Da Taurasi a Calore (frazione di Mirabella Eclano) gli sforzi per voi e per le vostre ebike saranno decisamente contenuti. La strada continua quasi sempre in discesa e i colpi di pedale richiesti dalla vostra ebike saranno pochi e affatto faticosi. Arrivati a Calore, prendetevi qualche minuto per fare un giro del laghetto e per osservare il ponte su cui poggia la strada che avete appena percorso.
Da qui fino al bivio per Ventinticano prestate attenzione! Pedalerete per circa 1,5 km sulla Via Appia, una strada spesso trafficata, percorsa anche da mezzi pesanti. Sebbene la strada sia in salita, in pochi minuti, dopo aver girato a destra al bivio per Venticano, sarete nuovamente su una strada a basso traffico.
Superato il paese di Venticano, vi troverete alle prese con la salita più impegnativa. Vi aspettano 6 km di salita vera, con alcuni tratti che superano il 10% di pendenza, perciò assicuratevi di arrivare qui con la batteria della vostra ebike ancora carica. Questa strada, dopo aver attraversato il paese di Pietradefusi, vi condurrà nel centro storico di Montefusco.
Il paese, collocato alla sommità di una collina, è stato un importante centro politico fino al 1816, quando il ruolo di capoluogo di provinca gli fu sottratto dalla città di Avellino. Anche qui, oltre a poter godere di panorami mozzafiato, si producono ottimi Fiano di Avellino e splendidi Greco di Tufo, grazie alla vicinanza con Tufo. Di notevole rilevanza lo storico carcere (per informazioni sugli orari di apertura chiedere alla Proloco) e il Monastero di Sant'Egidio (alle pendici del paese), dove soggiornò Padre Pio durante il suo noviziato.
Uscendo dal centro storico incontrerete una bella fontana dove poter rifiatare dopo la faticosa salita e dove poter ricaricare le borracce, prima di riprendere la strada e di condurre le vostre ebike in discesa verso Tufo.
Arrivati a Tufo avrete percorso ormai 40 km da quando avete ritirato la vostra ebike a noleggio a Chiusano San Domenico. Quando vi fermetere alla bella fontana collocata al centro della piazza del paese, non potrete non essere d'accordo con noi: non esageriamo affato se affermiamo che per almeno 80% della strada percorsa fin qui avete pedalato in mezzo ai vigneti!
Qui si produce il celeberrimo Greco di Tufo, un vino bianco DOCG che ha una storia antica e che ha avuto il pregio di essere il primo vino che è stato capace di condurre l'enologia irpina alla ribalta nazionale e internazione. Tanti aziende agricole piccole e grandi producono vini di altissima qualità. Chiedete consigli in paese o lanciatevi autonomamente alla scoperta delle cantine dove poterne assaggiare alcuni: rimarrete piacevolmente sorpresi.
Dopo Tufo l'anello inizia a ripiegare verso Chiusano San Domenico, dove si concluderà il Grand Tour dei vini d'Irpinia in ebike. Non prima, però, di aver attraversato Pratola Serra e di avere affrontato l'ultima salita lunga di giornata. Conservate un po' di batteria perché vi restano ancora 10 km quasi interamente in salita! Poco fuori dal centro abitato di Pratola Serra PRESTATE LA MASSIMA ATTENZIONE: C'È UNA STRADA A SCORRIMENTO VELOCE DA DOVER ATTRAVERSARE!
Passerete per le piccole frazioni di San Michele di Pratola e San Fele, prima di giungere all'inizio di Montefalcione e, senza attraversare il paese, immettervi finalmente sulla strada provinciale che vi condurrà a Chiusano. Poiché, al fine di evitare strade trafficate, l'itinerario prevede il passaggio su strade secondarie, tenete d'occhio la traccia GPS e il navigatore per non mancare di svoltare agli incroci giusti.
Vi aspettiamo al punto di noleggio ebike di Chiusano San Domenico, pronti ad accogliervi per la riconsegna e per raccogliere le vostre impressioni e i vostri suggerimenti sull'esperienza che avrete vissuto in sella alla bici a pedalata assistita.
Ricordate che siamo a vostra completa disposizione prima, durante e dopo le vostre escursioni sulle ebike a noleggio. Grazie ai localizzatori GPS presenti su tutte le nostre bici a pedalata assistita, in caso di difficoltà potremmo raggiungervi senza velocemente e con precisione.
Per informazioni sui tracciati e sul noleggio, per assistenza durante il noleggio ebike potete chiamarci al Telefono (lun 16:30-20:00 / mar-sab 9:30-13:30, 16:30-20:00) o scriverci su Whatsapp 24 ore su 24. Il numero da contattare è sempre lo stesso, sia per parlare a voce che per scambi di messaggi su Whatsapp. Vi basterà aggiungere alla tua rubrica il numero 0825.31.139 per chattare con noi.
Se invece volete pensare solo a divertirvi, rilassatevi e lasciate che sia una delle nostre guide ad accompagnarvi. Saremo felici di rivelarvi angoli nascosti, panorami mozzafiato e di condividere la strada insieme a voi.
Un percorso studiato per toccare uno dei punti più conosciuti del Monferrato: la Torre dei Contini, punto panoramico di estremo fascino.
Concedetevi una visita a questo splendido sito e salite in cima alla torre per godervi una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Cosa vedere a Nizza Monferrato
Nizza è il più importante centro agricolo e commerciale che si trova nel cuore del Monferrato, uno dei luoghi italiani di produzione vinicola più noti al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi. Patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi beni paesaggistici e per i vini Barbera e Nizza docg, è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo.
A Nizza vale la pena fare due passi per le vie del centro e fermarsi ad ammirare la torre del Campanon, nella piazza del Comune, la più antica torre civica della città, inglobata nel Palazzo Comunale.
Bellissimo il centro storico, ricco di locali e ristoranti tipici dove poter assaggiare le specialità della cucina nicese e piemontese a base di Cardo Gobbo, rinomato prodotto locale.
Non mancherà di certo la possibilità di qualche strepitoso assaggio di vino rosso presso l' Enoteca Regionale di Nizza, situata nei pressi dello splendido Palazzo Crova, mirabile esempio di residenza nobiliare cittadina del XVIII Secolo.
A fine tour i più "temerari" potranno raggiungere la Chiesetta Madonna della Neve, dai più conosciuta come "la Chiesetta del Bricco di Nizza", uno dei punti più alti del comune.
La si raggiunge tramite una salita molto ripida ma la vista sulla città e sui Comuni circostanti vale sicuramente la fatica.
La traccia parte dal punto di ritiro e-bike di Nizza Monferrato e si snoda attraverso un dedalo di stradine secondarie fino ad arrivare nella splendida Frazione Sant’Antonio di Canelli.
Canelli e la Torre dei Contini
La traccia proseguirà dopo aver svoltato in prossimità della chiesetta di Sant’Antonio Abate e vi farà procedere in direzione della torre, percorrendo una strada secondaria. Durante la pedalata scorgerete sempre, in uno dei punti più alti intorno a voi, la cima della torre, la quale vi farà da riferimento durante tutta questa parte di percorso.
In prossimità di un caseggiato viola potrete imboccare la stradina sterrata che, a piedi, vi farà raggiungere questo particolare monumento.
La Torre, risalente al 1617, delimitava i confini del comune e fungeva da vedetta militare.
Da qui, è possibile avere una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante, scorgendo il perfetto incontro tra le colline del Monferrato e quelle della Langa astigiana.
Proseguendo il percorso previsto arriverete nel centro di Canelli.
La cittadina di Canelli è un piccolo centro di una decina di migliaia di abitanti che sorge in prossimità del confine più a sud del Monferrato Astigiano, a pochi passi dalla provincia di Cuneo.
Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia.
Nella parte bassa della città, giù nel Borgo, da Piazza Amedeo D’Aosta si può imboccare Via Giovanni Battista Giuliani. Proseguendo su questa strada e svoltando poi in Via Gioacchino Rossini, vi troverete in Piazza San Tommaso. Qui incontrerete la Chiesa di San Tommaso sulla sinistra, da cui prende il nome la piazza, e più a destra la Chiesa dell’Annunziata. Tra i due edifici religiosi inizia la Sternia, una strada pedonale selciata il cui nome attuale è via Villanuova.
La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perchè completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi di quello che oggi è Castello Gancia.
Il Castello di Canelli fu protagonista di una storia piuttosto travagliata. Nato presumibilmente all’inizio dell’undicesimo secolo, in origine il Castello di Canelli aveva lo scopo di difendere le strade che da Asti portavano fino a Savona, fondamentali per i traffici mercantili.
Successivamente la fortezza è stata testimone di molte lotte e battaglie che ne hanno causato ripetute distruzioni e ricostruzioni, fino al 1929 quando il Castello venne acquistato dalla famiglia Gancia e trasformato in una grande dimora nobile. Ancora oggi il castello domina la cittadina dall’alto e mostra ai canellesi e ai visitatori il suo bell’aspetto di villa settecentesca.
Come abitazione privata della Famiglia Gancia il castello non è purtroppo visitabile, resta comunque doveroso almeno un passaggio per ammirarlo dall’esterno.
L’Asti Spumante è il simbolo di Canelli e con esso lo sono anche i luoghi dove il vino prende forma. Le Cattedrali Sotterranee si trovano nel Borgo e rappresentano, in un certo senso, la controparte sepolta della cittadina. Queste, sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2014.
Stiamo parlando di cantine antiche e incredibilmente grandi, dove i pregiati vini della zona vengono portati a riposare e dove sviluppano le loro peculiarità. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno capo a quattro grandi storiche case vinicole: Bosca, Contratto, Gancia e Coppo. Seppur con modalità differenti, tutte le 4 aziende rendono visitabili al pubblico i propri tesori.
Partendo sempre da Piazza Amedeo D’Aosta si imbocca Via Giovanni Battista Giuliani: qui incontrerete le aziende Contratto e Bosca. Proseguendo poi in direzione di Corso Libertà si giunge alla porta della casa vinicola Gancia. La cantina Coppo invece la potete trovare in un’altra zona del Borgo, in via Alba.
Attraversata la zona industriale della città, famosa per le sue grandi aziende di macchinari enologici e per l’imbottigliamento, stradine secondarie vi riporteranno al punto di partenza del giro a Nizza Monferrato.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Bel tour di mezza giornata alla scoperta dei villaggi rurali tra Introd e Arvier. Partendo dalla magnifica casa del '600 Maison Bruil, che oggi ospita il museo dell'alimentazione tradizionale, potrai partire alla scoperta degli ambienti tipici della media montagna della Valle d'Aosta. Pedalerai attraversando pascoli, coltivi, vigneti, boschi di conifere e potrai ammirare bellissimi villaggi di montagna, dove le piccole case in pietra ti faranno immergere nella tradizionale architettura valdostana.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Sei alla ricerca di un'attività all'aria aperta ma hai anche voglia di degustare prodotti tipici? questo è l'ebike tour più gustoso del territorio: corre lungo le vie del Risorgimento e vi conduce alla scoperta dei prodotti tipici, dell'ottimo cibo e dei paesaggi incredibili delle Terre del Custoza.
Potrai immergerti in questo clima genuino facendoti trasportare dai profumi e colori di queste terre e dei nostri vini a partire dal più rinomato della zona Custoza DOC ma anche del vino rosso Bardolino. Lungo il percorso è possibile fare degustazioni dei vini accompagnati da prodotti tipici locali.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
Il percorso prevede la visita di luoghi della memoria mineraria nissena, la visita di un geosito, l’attraversamento della Riserva Naturale Orientata di Monte Capodarso e della Valle dell’Imera Meridionale, la visita di una antica borgata rurale.
Tappa 1 – dopo la partenza dalla ciclofficina di Caltanissetta si percorre la via che facevano a piedi i Carusi per recarsi nelle antiche solfare
Tappa 2 – stop nell’ex villaggio minerario di Santa Barbara per descrizione dei luoghi e della storia, visita del geosito delle Maccalube di Terrapelata
Tappa 3 – discesa verso il Ponte ad arco di Capodarso (XVI sec.) ed attraversamento di una delle più belle Riserve Naturali dell’entroterra siciliano
Tappa 4- arrivo a Borgo Cascino (EN) e degustazione di prodotti tipici locali
Tappa 5 - Ritorno a Caltanissetta con sosta a Monte Sabucina e scoperta dell’antico sito archeologico, con insediamenti che si collocano cronologicamente dall’età del bronzo antico (fine III – inizi del II millennio a. C.) all’età ellenistica (inizi del III sec. a.C.).
Caltanissetta, Enna, Sicilia centrale
Strade asfaltate e sterrate per raggiungere i borghi di Vagliagli e Castellina in Chianti, passando per Radda.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
ATTENZIONE PERCORSO TECNICO. Si parte dall'abitato di La Magdeleine e proseguendo sulla strada principale si sale verso la frazione di Vieu. Raggiunto il tornante seguire le indicazioni per Grande Panchina Col Pilaz, sulla sinistra. Proseguire sulla strada asfaltata principale fino al raggiungimento dello sterrato a circa 2 km. Proseguire sullo sterrato senza prendere nessuna deviazione seguendo le indicazioni per Col Pilaz, laghi di Champlong. Una volta scollinato scendere e prendere il bivio con le indicazioni per Col Pilaz, Grande Panchina. Oltrepassare, seguendo la strada sterrata, la panchina gigante e inizare la salita senza prendere deviazioni seguendo le indicazioni per laghi di Champlong. Dopo circa 1,5 km si raggiunge il piccolo lago di Charey dove iniza il sentiero per intraprendere il single track. ATTENZIONE l'attacco del sentiero del single track si trova nella zona dello scarico del lago, occorre attraversare il ruscello e prendere il sentiero nel bosco a destra che sale gradualmente fino alla cresta. Iniziata la discesa proseguite seguendo l'unico sentiero che trovate, al bivio tenete la destra e continuate a scendere fino a raggiungere nuovamente la Grande Panchina al Col Pilaz. In lontananza sulla sinistra si vede un piccolo alpeggio, raggiungetelo passandolo alla sinistra e dopo circa 25 m prendere il sentiero che trovate alla vostra destra fino al raggiungimento della sede stradale. Una volta raggiunta la sede stradale prendere il sentiero a sinistra indicato come 1A e percorrerlo in discesa fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Tornerete nuovamente sulla sede stradale, svotate a destra e percorrete circa 600 m. Sulla sinistra si trova una strada bianca percorretela tutta, una volta arrivati in fondo sulla sinistra si trova l'inizio del sentiero, imboccatelo e senguitelo fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Raggiunte le case tenele la sinistra, passate davanti alla chiesetta e giunti sulla strada andate a destra. Proseguite per circa 300 m e prendete il sentiero che si trova alla sinistra prima del parcheggio. Salite fino al parcheggio di Clou e proseguite per tornare davanti al Bar Tantane' zona di partenza. Complimenti il Natural Enduro è il vostro pane quotidiano!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Easy route from La Pieve Marsina to visit Brolio Castle and Chianti Sculpture Park.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
La dolce campagna costellata da masserie e pajare, le spiagge selvagge lungo la costa, le pinete sul mare nei parchi al profumo della macchia mediterranea, i borghi e le piccole marine che custodiscono storie antiche e capolavori non solo barocchi: è una straordinaria avventura pedalare nelle terre del Salento, partendo da Lecce per toccare Galatina, la patria del tarantismo, e immergersi poi nei parchi di cui è ricca la costa che si affaccia sul mare Ionio.
Tra un borgo e l'altro, si alternano così il Parco naturale di Ugento, il Parco di Punta Pizzo e Isola di Sant'Andrea, il Parco di Portoselvaggio, l’Area marina protetta di Porto Cesareo, la Riserva della Palude del Conte, la Riserva del litorale Tarantino, fino alla foce del fiume Chidro.
Si entra poi nella terra del Primitivo toccando Manduria e Avetrana per far ritorno poi a Lecce.
La ciclovia completa e i 5 percorsi ad anello
La Ciclovia del Salento Ionico è il percorso completo per esplorare questo territorio, si tratta di un percorso ad anello alla portata di tutti che si sviluppa in poco più di 300 chilometri in sei tappe consigliate.
Il percorso principale, lungo 305,8 km, è per l'82% su asfalto e il 18% su sterrato, con traffico di bassa intensità su quasi tutto l'itinerario, tranne che in luglio/agosto sui tratti di litoranea.
Tappa A01 - da Lecce a Nardò
Tappa A02 - da Nardò a Ugento
Tappa A03 - da Ugento a Gallipoli
Tappa A04 - da Gallipoli a Torre Lapillo
Tappa A05 - da Torre Lapillo ad Avetrana
Tappa A06 - da Avetrana a Lecce
Sovrapposti per una buona parte all'itinerario principale, sono cinque i percorsi ad anello che permettono di fare delle escursioni di una giornata o di organizzare su misura il proprio viaggio in bici:
Escursione E-01 - Pedalare da Ugento verso le sue lunghe spiagge
Escursione E-02 -Da Gallipoli alla scoperta di borghi e masserie dell'entroterra salentino
Escursione E-03 - Da Nardò verso Gallipoli tra muretti a secco e il mare
Escursione E-04 - Da Porto Cesareo pedalando guardando il mare di verde e di blu
Escursione E-05 - Il tour intorno a Manduria alla scoperta delle risorgive e della Salina dei Monaci
Lecce
Lecce è la città pugliese conosciuta come la "Firenze del Sud" per la sua straordinaria bellezza barocca.
E' una città che incanta e merita di essere esplorata in bicicletta per scoprire il suo ricco patrimonio artistico e architettonico.
Pedalando per le sue stradine strette e suggestive, potrai ammirare le magnifiche chiese barocche, i palazzi storici e le piazze incantevoli che caratterizzano il centro storico di Lecce. La bicicletta ti permetterà di muoverti agilmente tra i monumenti più importanti, come la Basilica di Santa Croce, il Duomo e l'Anfiteatro Romano.
Lecce è circondata da una campagna che ti stupirà in tutte le stagioni e ricca di antichi uliveti e vigneti. Pedalare tra le strade della campagna salentina ti offrirà la possibilità di scoprire la vera essenza della Puglia.
Infine, Lecce è una città vivace e accogliente, ricca di tradizioni culinarie e culturali che potrai scoprire lungo il tuo viaggio in bicicletta. Fermati in una trattoria locale per assaggiare le prelibatezze della cucina salentina e immergiti nell'atmosfera unica di questa città che sa conquistare il cuore di chiunque la visiti.
Pedalare per le strade di Lecce sarà un'esperienza indimenticabile che ti lascerà con ricordi preziosi da portare con te per sempre.
Uscendo dalla città si incontra il primo importante punto di interesse di questa ciclovia: l'area archeologica di Rudiae.
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