Tipi Percorsi
Una tappa costiera, fatta di suggestioni omeriche, storia greca e romana e bei borghi incorniciati dall’azzurro prepotente del Tirreno. Paesaggi spettacolari a picco sul mare, che segnano l’uscita dai territori pontifici e l’entrata in quello che era il Regno dei Borboni: l’influenza culturale di Napoli e del Meridione si fa sentire, del resto questa è la tappa più a sud di tutto il GTL, che arriva proprio all’ultimo comune prima del confine della Campania, Minturno.Da Monte San Biagio passiamo la ex dogana tra i due Stati, e scendiamo nella piana di Fondi, costeggiando l’omonimo lago. Da qui a Sperlonga, ridente località balneare fatta di casette bianche, il passo è breve. Passati gli sterrati del lago di Fondi, una comoda ciclabile lungomare ci accoglie prima nella parte bassa del paese, poi in un breve strappo di salita fin sul borgo antico, nei cui vicoli vale davvero la pena fare una sosta. Dopo Sperlonga, nei pressi della quale sorgono i resti della villa dell’Imperatore Tiberio, costruita proprio a fianco della grotta marina che porta il suo nome, ci attende il tratto di strada più spettacolare: ai monti Ausoni sono subentrati gli Aurunci, e per evitare la via Flacca, panoramica ma ricca di pericolose gallerie a strampiombo sul mare, affrontiamo la salita in direzione di Itri. La salita è impegnativa e monumentale, ma il panorama delle isole Pontine e dell’Arcipelago Campano ripaga tutta la fatica. Prima di entrare a Itri, il cui castello e le cui olive meritano comunque una visita, la traccia si fa strada nelle pieghe degli Aurunci fino ad arrivare a Gaeta, affascinante città fortificata dall’aspetto piratesco, famosa per il Santuario della Montagna Spaccata e per la tiella, la tipica torta rustica della zona; gli ultimi km verso Minturno costeggiano il porto coi suoi murales, attraversando Formia e Scauri fino alla meta.
a Empoli, in Val d'Arno
Verona e l'Adige
Il percorso va alla scoperta dell'Adige, l'importante corso d'acqua che abbraccia la città di Verona.
Dal nostro negozio si attraversa subito il celebre Ponte Pietra, il ponte più antico di Verona, dal quale si può godere di un paesaggio da cartolina. Seguiamo il percorso cittadino del fiume, poi ci allontaniamo dal centro città seguendo le antiche mura veneziane, fino ad arrivare in aperta campagna, dove lunghe file di pioppi ci riaccompagnano verso l'Adige.
Pedaliamo lungo la ciclabile che segue l'alzaia del fiume, immersa nella tranquillità della campagna: nelle giornate limpide, la vista sulle Prealpi e sulle colline è notevole.
Torniamo verso la città seguendo prima delle stradine di campagna tra frutteti e coltivazioni di asparago, poi riprendiamo la ciclabile nel Parco dell'Adige Sud. Una volta arrivati in città, passiamo per Piazza Bra, dominata dall'imponente Arena, attraversiamo il ponte medievale di Castelvecchio e torniamo al negozio seguendo per l'ultima volta il corso del fiume.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi
Proposta che non potete non cogliere al volo: noleggio di ebike e degustazione di 4 tipi di Barbera. Siamo nel Monferrato, area del Barbera. Se amate questo vino lo amate ancora di più se invece non lo conoscete...questa è l'esperienza perfetta per voi!
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Questo percorso parte dalla piazza mercato di Bosco Marengo, comune che si estende ad ovest fino al torrente Orba,
paese che ha regalato i natali ad un personaggio storico di grande rilievo, Frà Michele Ghislieri, divenuto poi Papa Pio V nel 1566.
Il tracciato si snoda per il centro storico, costeggiando prima le mura che un tempo isolavano il borgo più antico, risalente all'epoca preromana,
e solcando poi, la campagna coltivata in direzione del torrente, raggiungendo la storica tenuta San Michele del XII secolo ed il residence "il Mansio".
Trattasi di un percorso molto facile e quasi interamente in piano, principalmente su strade bianche, adatto per famiglie, anche con bimbi piccoli
vista la distanza percorribile.
Il primo tratto di strada, dal residence Mansio alla diga di San Michele, lambisce la garzaia di Bosco M., area naturale protetta caratterizzata da numerose
specie nitticore quali le Ardeidi, risultando molto probabile l'avvistamento della garzetta o dell'airone cenerino nei canali di irrigazione, oltre agli altri animali selvatici che vivono nella zona.
Dalla diga di San Michele alla diga di Fresonara si costeggerà in tutta la sua lunghezza il torrente Orba, per poi raggiungere l'abitato di Fresonara, attraversando prima la piazza Don Luigi Orione e raggiungendo poi la chiesa di Santa Maria, si imboccherà nuovamente una strada campestre per ritornare nell' abitato di Bosco M.
Come ultima tappa, la visita al Complesso Monumentale di Santa Croce, che papa Pio V ebbe il desiderio di edificare, affiancando il convento domenicano, arricchito da tre chiostri, e la chiesa tardorinascimentale, che ancora conserva pregevoli opere di Giorgio Vasari e della sua scuola.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Cliclovia dei parchi , Variante lago Angitola lungo la riserva Naturale WWF nella tratta Serra San Bruno-Girifalco
nel Parco delle Serre, nel Parco Naturale delle Serre, nel Parco delle Serre in Calabria
Questo percorso lungo ed estremo parte dal piccolo comune di La Magdeleine.
Seguire il sentiero che conduce al lago di Lod prestando attenzione poiche si tratta di un sentiero. Giunti al lago di Lod seguire la traccia gps per intraprendere i sentieri piuttosto tecnici e raggiungere l'abitato di Antey St. André. La discesa tecnica dura circa 5 km. Arrivati nel comune di Antey St. André dovete svoltare a sinistra verso Petit Antey, attraversare la frazione e scendere lungo la strada asfaltata a destra. Ad un certo punto si incrocia una splendida strada sterrata, dovete svoltare a destra per raggiungere nuovamente il centro di Antey St. Andre. Da li si attraversa la statale che sale a Cervinia per imboccare un sentiero lungo il fiume Marmore che vi porta alla frazione di Cerian. Piccola e molto caratteristica dovete attraversare la frazione di Cerian e prendere uno sterrato sulla sinistra abbastanza ripido e divertente per raggiungere la centralina dell'Acqua di Antey St. Andre. Tenete la sinistra e percorrete per un breve tratto la strada statale in discesa per attraversare la galleria ATTENZIONE STRADA TRAFFICATA. Appena usciti dalla galleria dovete prendere lo sterrato subito a sinistra ATTENZIONE. Proseguite sullo sterrato per arrivare in una splendida frazione chiamata Breusoncles, la strada diventa nuovamente asfaltata e scende per circa 1km seguite il gps per non perdere la deviazione sulla sinistra. Un lungo sterrato vi portera ad un percorso conosciuto e assai frequentato, il Rue de La Plaine, percorretelo tutto seguento il segnale GPS. Dalla fine del percorso del Ru della Plaine svoltate a sinistra e seguite la strada asfaltata fino al raggiungimento della frazione di Moron (St. Vincent) e dopo circa un paio di km sulla sinistra salite ancora per raggiungere Perrieres fantastica frazione immersa nel verde piu incontaminato. Una volta attraversata la frazione di Perrieres una poderale pianeggiante vi porta nuovamente a Chatillon per farvi iniziare l'ultima faticosa ma emozionante salita. Si attraversa un fitto bosco seguendo una strada asfaltata che porta a Nissod, piccola frazione che domina la collina di Chatillon, un paesaggio emozionante vi accoglierà. Oltrepassato Nissod si continua a salire ma la strada diventa sterrata e dopo circa 4 km si raggiungono gli alpeggi a dir poco meravigliosi ai piedi del Monte Zerbion. Non è ancora finita la salita....oltrepassati gli alpeggi si raggiunge la Valserena, un enorme radura immersa nel gran bosco della collina di Chatillon, ok la somma è quasi raggiunta, un simpatico pianoro seguito da una splendida discesa vi porterà ora al magico Promiod. Ok ci siamo quasi la metà è vicina, attraversate la frazione e prendete sulla destra verso La Magdeleine, dopo circa 50 metri si sale verso il bosco a sinistra e dopo aver incontrato un bellissimo alpeggio incastonato nel bosco si prosegue lungo lo sterrato....dopo circa 3 km si raggiunge nuovamente La Magdeleine....Bravissimi!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
1° giorno
Arrivo in struttura in mattinata con mezzi propri. Presentazione del viaggio e di Italian Steps – ViaggieMiraggi da parte del nostro Accompagnatore Cicloturistico.
Dopo pranzo, libero, iniziamo la scoperta di Torino su due ruote. Percorriamo l’antico decumano romano per arrivare davanti alle Porte Palatine, siamo nel Quadrilatero romano, attraversando la via giungiamo alla Cattedrale di San Giovanni Battista, sormontata dalla Cupola della Sindone. Proseguiamo verso piazza Castello, la bellezza del Palazzo Reale e la storia di Palazzo Madama ci affascinano. Percorriamo la rettilinea pista ciclabile che ci conduce in Piazza Vittorio, dalla quale vediamo la collina di Torino, la Gran Madre e il Monte dei Cappuccini. Un caffè nei dehors della piazza ci aiuterà a gustare la vista della bellezza circostante. Lungo il ritorno non poteva mancare la visita a Palazzo Carignano, sede del Museo del Risorgimento e primo parlamento italiano.
Rientro in struttura. Ci attende la cena di benvenuto in una trattoria dove possiamo degustare le specialità piemontesi.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento).
2° giorno
Dopo la colazione inizia il nostro viaggio, lasciamo le case in stile liberty del quartiere Cit Turin e arriviamo a Grugliasco. Passiamo nel centro storico e imbocchiamo la pista ciclabile in direzione Parco del Sangone, costeggiamo il fiume e poi svoltiamo verso Piossasco dove ammiriamo il castello situato sulle pendici del Monte San Giorgio sosta per pranzo libero.
Lungo strade ciclabili e secondarie ammiriamo alla destra le Alpi e alla sinistra la pianura dove si alternano campi di grano e mais. Arriviamo a Pinerolo nel tardo pomeriggio dove ci attende la struttura e una visita della cittadina sede degli Acaja e della prima scuola di equitazione militare.
Cena libera.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibile singola con supplemento).
3° giorno
Dopo colazione attraversiamo lentamente il centro di Pinerolo uno dei più belli del Piemonte. A pochi chilometri troviamo un castello del XVII secolo circondato dal parco e dal giardino in stile romantico. sostiamo per una breve visita. Ripartiamo e percorriamo una ciclabile che costeggia meleti e prati con il Monviso a guardarci.
Una leggera discesa ci conduce verso Cavour, paese famoso per la curiosa conformazione che lo sovrasta la “Rocca”.
Giungiamo a Cavour nel pomeriggio dove ci attende una degustazione presso il b&b che ci ospita. per chi desidera si può salire sulla Rocca, da alcuni anni diventata Parco Regionale. Da qui lo sguardo spazia sulla pianura e sull’arco alpino. Nelle giornate terse il Monviso appare in tutta la sua bellezza. Il paese ha un grazioso centro, ricca di storia per aver generato la famiglia dei Conti Cavour e dove riposa Giovanni Giolitti.
La cena, libera, sarà occasione di degustare le bontà del territorio.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento)
4° giorno
Pronti per partire alla volta di Torino. Le strada che percorriamo passano tra meli e kiwi, alle nostre spalle abbiamo il Monviso e davanti a noi la pianura, in lontananza scorgiamo Torino. Caseforti e chiesette di campagna movimentano il paesaggio. Giungiamo a Vigone dove imbocchiamo la ciclovia delle Risorgive, qui ammiriamo il fenomeno che dà il nome a questa splendida ciclovia. Passiamo paesi dai portici medioevali e lungo la strada scorgiamo i resti dell’antica ferrovia. Poco più avanti imbocchiamo un lungo rettilineo che, attraversa il parco secolare e arriva a Stupinigi. Il castello, Residenza Sabauda e Patrimonio Unesco si presenta nel suo splendore. Lasciamo questa meraviglia e lungo piste ciclabili attraversiamo Torino fino alla struttura che ci ospiterà. Sarà l’occasione di percorrere a ritroso la storia della città, dal boom economico con l’arrivo delle prime immigrazioni negli anni’60 fino alle origini il tutto in sella alle nostre biciclette.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Torino e termine del viaggio.
Questo viaggio in bicicletta è un’immersione nella natura e nella storia di un territorio unico e in parte sconosciuto. Ci lascia i colori, i profumi che solo il procedere lento può regalare.
Per chi desidera c’è la possibilità di pernottare a Torino e partire il giorno seguente
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.
I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione dal contagio Covid-19.
Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari. L’agenzia non si assume la responsabilità qualora si verifichino problematiche relative ad allergie o intolleranze alimentari non dichiarate.
E’ previsto il trasporto bagagli a cura dell’organizzazione.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature (camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio. Il tour è pensato per le E Bike è possibile effettuarlo anche con bici tradizionali previo adeguato allenamento. Possibilità noleggio E Bike.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Siamo nelle Langhe, colline, vigne (tante vigne), castelli, piccoli borghi da scoprire e grandi paesaggi in cui immergersi.
Il territorio
Siamo nella zona dei vigneti di Nebbiolo da Barolo dove i vigneti sono talmente belli e storici che sono diventati Patrimonio dell'Umanità Unesco. Si tratta infatti di un un paesaggio di bellezza eccezionale!
Il territorio delle Langhe è caratterizzato da una tradizione storica legata alla coltura della vite e a una vera e propria cultura legata alla produzione del vino profondamente radicata nella comunità. E' da queste vigne che vien prodotto il Barolo: è il vino rosso (il Re dei Vini) prodotto con uve di Nebbiolo. I comuni dove si produce il Barolo sono 11: Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d'Alba (in questi 3 si produce solo Barolo) e poi ci sono La Morra, Monforte d'Alba, Roddi, Verduno, Cherasco, Diano d'Alba, Novello e Grinzane Cavour.
La cantina La Torricella
La Cantina La Torricella si trova a Monforte in frazione Sant'Anna.
La cantina ha una lunga storia familiare, sono 3 le generazioni che hanno lavorato e stanno lavorando all'interno della cantina: una cantina all'avanguardia dalla forte tradizione familiare, saprà stupirvi con le sue proposte.
Il tour
Questo tour parte da Novello e da qui è molto semplice raggiungere Monforte e la cantina La Torricella. Durante la visita a Monforte, tappa obbligatoria alla Panchina Gigante appartenente al circuito Big Bench è la nr #6 Monforte-Gramolere dal colore Purple. Con le e-bike la salita sarà facile e divertente. Sulla panchina è possibile sedersi e rilassarsi ammirando il panorama dall'alto della città antica di Monforte che una dei Borghi più belli d'Italia. Dopo la visita a Monforte si pedala tra i vigneti monfortini e si raggiunge in sella alla bici elettrica la frazione S. Anna. La strada panoramica offre meravigliosi scorci sulla vallata, con vista sulle Langhe, già prima di arrivare, vi godrete il paessaggio vitivinicolo.
Se si preferisce invece si può passare prima da Castiglione Falletto, ammirare l'imponente castello, godere della fantastica vista dal belvedere.
Il panorama è assicurato dalla strada panoramica che collega Monforte a Castiglione Falletto, si pedala in e-bike sulla cresta della collina, rimarrete a bocca aperta.
Dopo la degustazione potete salire nuovamente in sella per proseguire con il vostro tour in direzione di Barolo, dal centro città spadroneggia il castello, sede del Museo del Vino, ottima tappa per gli appassionati. Dopo la visita a Barolo si rientra a Novello.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Tour cicloturistico circolare di una certa difficoltà . Il percorso parte dalla ridente città di Frascati con le sue splendide ville cinquecentesche , i suoi giardini e le sue fraschette. Attraversato il centro storico si comincia a salire verso il monte Tuscolo e percorrendo strade sterrate e antichi basolati si arriva nel Parco archeologico dell’antica Tusculum. Ammirato lo splendido panorama si procede verso Rocca Priora ridente cittadina dei Castelli . Proseguendo si arriva costeggiando il bosco e attraversando sentieri stretti ai famosi Pratoni del Vivaro con le sue bellezze incontaminate. A seguire si scende in una miriade di viottoli a Nemi . Forse il paese piu pittoresco dei castelli dove , dopo aver passeggiato per il centro storico e le sue splendide terrazze, si comincia a scendere percorrendo un tratto di Via Francigena .Da qui inizia il tratto piu difficoltoso per bikers esperti . Si sale a Castel Gandolfo residenza estiva del Papa, costeggiando il lago di albano con i suoi panorami mozzafiato. A seguire si arriva nella città di Marino con i suoi vicoli .Si finisce il tour passando per Grottaferrata con la sua Abbazia di San nilo per arrivare a Frascati .
BRACCIANO / ANGUILLARA
Una tappa spettacolare tutta attorno al Lago di Bracciano, alla scoperta dei suoi tesori sparsi nei dintorni dei paesi che vi si affacciano, quasi interamente su strade senza traffico, ippovie e sentieri sterrati ma di facile percorrenza.Da Bracciano usciamo in direzione nord seguendo la linea ferroviaria per strade bianche o in terra battuta, nel folto dei boschi che nascondono il panorama del lago per poi farlo apparire di tanto in tanto all’improvviso: arriviamo così a Manziana, bel borgo nei pressi dell’omonimo bosco secolare, e poi tramite un’ippovia nelle campagne all’ Antica Monterano, città fantasma che conobbe varie epoche, ognuna delle quali ha lasciato un segno del proprio passaggio: dalle tombe etrusche alle mura romane, passando per l’acquedotto papalino e un paio di sculture del Bernini e i suggestivi ruderi della secentesca Chiesa di San Bonaventura, rimasta così da quando il paese fu abbandonato in seguito all’invasione napoleonica. Sempre passando per sterrati e strade bianche arriviamo a Oriolo Romano, altro paese suggestivo sul lato settentrionale del lago, e da qui imbocchiamo la ciclovia dei boschi, che attraversa i castagneti della Calandrina per poi ridiscendere a Trevignano Romano, proprio sulle sponde di Bracciano. Per evitare il trafficato lungolago fino ad Anguillara, ci serviamo di una suggestiva deviazione tracciata sempre per sterrati, la ciclovia dei laghi, che taglia il crinale tra il Lago di Bracciano e quello – più piccolo ma ugualmente affascinante – di Martignano.
a Empoli, in Val d'Arno
Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Arquata Scrivia e si attraversa il centro abitato in direzione del sito archeologico dell'antica città di Libarna, uno dei principali in Piemonte per ricchezza di reperti quali l'anfiteatro, il teatro, i quartieri abitativi con alcune strade urbane e la ricostruzione tridimensionale delle terme, delle porte urbane e del foro pubblico. Terminata la visita si ritorna ad Arquata e si raggiunge via Don Minzoni e a seguire la strada Comunale per Partolungo, una frazione di Gavi. E' una bella strada che attraverso una zona boscosa e tranquilla, località Pratolungo, arriva alla Strada Provinciale 161. Si attraversa, si sale in direzione Lungarola e si svolta prendendo la curva a sinistra. Si prosegue curvando a sinistra e ritprnando sulla S.P. 161 per raggiungere il suggestivo Centro Storico di Gavi, d'interesse turistico per le numerose testimonianze storiche tra le quali la Chiesa romanica di S. Giacomo, il Palazzo Municipalee l'antica porta della città risalente al XVI sec. Non mancano a Gavi i numerosi prodotti tipici locali tra i quali spiccano l'omonimo vino Gavi doc tra i bianchi italiani più rinomati e gli amaretti di mandorle dalla ricetta esclusiva. A strapiombo sul borgo antico di Gavi si erge l'omonima Fortezza cinquecentesca, su di una rocca naturale, oggi visitabile come struttura museale. Terminata la visita a Gavi si ritorna ad Arquata imboccando Via Piona e attraverso un percorso anche in parte sterrato, raggiungendo nuovamente la località di Pratolungo e ritornado sul percorso di andata. Ad Arquata non può mancare una visita all'antico Centro Storico tra cui spiccano la Via Interiore dove numerosi vicoli sono arrichiti con portali di pietra databili tra il XIII e XV secolo e di archi a sesto acuto. Tra gli edifici si nota la casa Gotica contraddistinta da un' originale struttura lignea con tamponamento murario. Dopo una sosta golosa in uno dei numerosi locali cittadini si rientra nel punto di noleggio di Bike Square.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
L’ALTA SABINA
L’undicesima tappa del GTL cambia ancora una volta il paesaggio: ci allontaniamo dall’Appennino per i più bassi Monti Sabini, facendo rotta verso Ovest. Ma le quote inferiori non devono ingannare, dato che le pendenze di questi colli si rivelano spesso più impegnative e dure dei monti veri e proprio, con i loro saliscendi improvvisi e violenti.Da Rieti usciamo per il bel borgo di Contigliano, su strade poco frequentate e solitarie tra ulivi e vigneti. Siamo a pochi passi da Greccio, paese medievale famoso per i suoi presepi, degno senz’altro di una deviazione. Tornanti, salite e discese si susseguono, regalando paesini poggiati sui “poggi”, le alture prescelte per gli insediamenti sin dalle epoche più antiche: Cottanello, Casperia, Cantalupo in Sabina. Solo il finale della tappa e l’arrivo nella valle del Tevere regala un po’ di discesa e di tregua, fino alla stazione ferroviaria di Stimigliano, fine della tappa – e un velodromo pubblico, quello di Forano!
a Empoli, in Val d'Arno
Esplora la Bellezza di Ravenna in Ebike: Da Savio alla Basilica di Sant'Apollinare in Classe attraverso la Pineta dell'Ortazzo
Benvenuti in un'avventura unica alla scoperta delle meraviglie di Ravenna in ebike! Il nostro affascinante percorso inizia a Savio di Ravenna, un punto di partenza ideale per un'esperienza ciclistica indimenticabile.
Partenza da Savio di Ravenna
Savio accoglie i ciclisti con il suo carattere tranquillo e autentico. Affitta una bici e inizia il tuo viaggio pedalando lungo le pittoresche strade, immergendoti nella campagna ravennate. La brezza marina ti accompagnerà mentre attraversi piccoli borghi e ammiri gli scorci rurali.
Attraverso la Pineta dell'Ortazzo
Il cuore verde della nostra avventura è la suggestiva Pineta dell'Ortazzo. Percorrerai sentieri ombrosi sotto gli alti pini, godendo della fresca aria marina e del canto degli uccelli. Fermati per un picnic tra gli alberi o respira profondamente l'aria pura mentre ti inoltri nella natura incontaminata.
Destinazione: Basilica di Sant'Apollinare in Classe
Il tuo viaggio in ebike ti condurrà alla magnifica Basilica di Sant'Apollinare in Classe, un patrimonio mondiale dell'UNESCO. Ammira l'imponenza di questa antica chiesa risalente al VI secolo, con i suoi mosaici straordinari e la storia che trasuda dalle sue mura. Parcheggia la tua ebike e concediti una passeggiata nel suggestivo giardino circostante.
Consigli pratici:
Assicurati di avere abbigliamento comodo e una borraccia per rimanere idratato durante il percorso.
Carica la batteria della tua ebike completamente prima di partire.
Scatta foto lungo il percorso per immortalare i momenti indimenticabili della tua avventura.
Preparati per un'esperienza unica che fonde la bellezza naturale della Pineta dell'Ortazzo con la maestosità storica della Basilica di Sant'Apollinare in Classe. In sella alla tua ebike, esplora Ravenna in modo sostenibile e indimenticabile.
Le Big Bench
Il tour in bici elettrica alla sconperta delle Big Bench è ricco di punti panoramici e di pedalate immersi nella natura tra le colline delle langhe alla ricerca di 5 panchine giganti del Big Bench Community Project. Tra queste vedrai anche la prima, vicino alla casa del fondatore del progetto: Chris Bangle. Il progetto Big Bench nasce a Clavesana ed è un'iniziativa artistica e turistica che consiste nell'installazione di panchine giganti in punti panoramici e suggestivi in diverse località. Le Big Bench sono panchine giganti, sono pubbliche e offrono ai visitatori la possibilità di sedersi e ammirare paesaggi spettacolari.
Il motto recita:"come diventare bambini riscoprendo il paesaggio"
Big Bench San Benedetto Belbo
La partenza per il tour in ebike è da Murazzano, perla dell'Alta Langa. Con le bici si procede alla volta di San Benedetto Belbo pedalando tra boschetti e noccioleti si arriva alla panchina gigante nr #85 gialla e blu posizionata lungo la strada che dal Passo della Bossola scende verso il paese. E' stata inaugurata nel 2019.
Big Bench Dogliani
Il tour alla scoperta delle panchine giganti prosegue in direzione di Dogliani, patria del Dolcetto e dell'architettura Neo-gotica. La panchina azzurra e rossa si trova nel centro storico vicino al maestoso castello. Con le ebike sarà facile raggiungerla salendo la collina della cittadina di Dogliani. Consigliatissima la tappa picnic, su prenotazione, puoi contattare l'agriturismo Marenco Aldo e ritirare il tuo cesto pic-nic che potrai consumare seduto sulla Big Bench osservando il panorama o all'ombra un bell'albero.
Big Bench Farigliano
Dopo aver ripreso le energie grazie a una golosa tappa pic-nic, perchè no, abbinata alla degustazione di Dolcetto di Dogliani il percorso procede in direzione di Farigliano dove in Borgata Gombe immersa nella quiete della campagna circostante troviamo la panchina gigante viola. Tappa foto e si prosegue alla volta di Clavesana.
Big Bench Clavesana
Il percorso in e-bike ha come ultima tappa Clavesana con le sue due panchine giganti la rossa e la blu. Sapevi che a Clavesana ha avuto origine il progetto Big Bench Community Project? Il suo fondatore Chris Bangle ha installato la prima panchina gigante, la rossa, in frazione Correa nel 2010. Per i veri fan delle panchine giganti è disponibile presso i punti accreditati (info sul sito ufficiale) il passaporto ufficiale, dove potrai far apporre i timbri visita dedicati ad ogni panchina italiana e internazionale.
L'immagine di copertina è di Davide Tomatis / CC BY-SA
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
l percorso che dal Lago Maggiore porta a Domodossola costeggia il Toce e attraversa gli storici borghi della Piana del Toce e importanti siti naturalistici.
L'itinerario ha inizio dalla stazione "Verbania-Pallanza" di Fondotoce e offre un ricco susseguirsi di mutevoli paesaggi che nel periodo primaverile esplodono di colori.
Da visitare lungo il percorso: fondotoce.
Il Parco della Memoria e della Pace con l'imponente Monumento in memoria dei quarantatré partigiani fucilati nel ’44, e la Casa della Resistenza.
Il percorso attraversa la Riserva Naturale del Canneto con il suo osservatorio.
Mergozzo e la sua frazione Candoglia dalla cui cava si estrae ancora oggi l’omonimo marmo per la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Ornavasso. L’itinerario passa in corrispondenza della Falesia del Cannone e raggiunge la Punta di Migiandone dove ha inizio la strada militare che ospita le trincee della Linea Cadorna con il suo Forte di Bara (che volendo è possibile raggiungere in mtb).
Premosello – Chiovenda. L'Oasi Naturale di Bosco Tenso è stata istituita nel 1990 per la salvaguardia dell’ultima porzione di bosco “tensato”, già tutelata nel 1500 in quanto il bosco posto tra il Toce e le coltivazioni salvava queste ultime dalle esondazioni.
Vogogna, annoverato tra i Borghi più belli d'Italia, è stato Capitale dell'Ossola Inferiore e nel suo centro storico si trovano il Castello Visconteo ed il Palazzo Pretorio.
Pieve Vergonte con il Ponte sul fiume Anza che conduce a Piedimulera, dove svetta il torrione di Palazzo Testoni, realizzato probabilmente per avere controllo sulla mulattiera che conduceva in Valle Anzasca.
Villadossola. Fu un importante sito siderurgico per i metalli estratti in Valle Antrona, tanto da portare alla realizzazione, nel 1940, di un intero villaggio per le maestranze della S.A. Metallurgica Ossolana, che resta tutt’oggi un’opera unica nel suo genere.
Domodossola, principale centro della Val D’Ossola, sorge nella piana all’imbocco della Val Bognanco. È stata un importante crocevia di culture e scambi commerciali ed il suo centro storico, anticamente racchiuso tra mura pentagonali, è ricco di monumenti e palazzi storici. Per il rientro si suggerisce di prendere il treno alla stazione di Domodossola per raggiungere la stazione di Verbania – Pallanza.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
Si sale fino al Monte San Michele, a 893 metri di altitudine, per poi scendere verso Greve in Chianti su una strada bianca in mezzo al bosco. Per tornare si risale verso l'incantevolo borgo di Lamole e si passa per Radda in Chianti.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Pedalare tra le colline delle Langhe su un'e-bike è come intraprendere un viaggio sensoriale attraverso un paesaggio dipinto dalla natura e plasmato dagli umani. Mentre vi muovete silenziosamente tra vigneti ordinati e antichi borghi, l'aria fresca e profumata di uva e terra vi avvolge, risvegliando i sensi e nutrendo l'anima. Il dolce ronzio della pedalata assistita si fonde armoniosamente con i suoni della campagna, permettendovi di affrontare ogni salita con facilità e di godervi appieno la bellezza che vi circonda. Ogni curva rivela un nuovo panorama mozzafiato, ogni sosta è un'opportunità per assaporare l'essenza di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni enogastronomiche.
Novello
Novello, punto di partenza del vostro tour, vi accoglie con la sua quiete affascinante. Esplorate il centro storico, percorrendo il belvedere con le sue terrazze panoramiche che offrono viste spettacolari sulle colline circostanti. Non partite senza aver assaggiato la Nascetta, un vino prodotto da un vitigno autoctono riscoperto di recente, presso la Bottega del Vino locale.
Monforte d'Alba
Monforte d'Alba vi cattura con il suo fascino medievale. Arrampicatevi per le antiche vie acciottolate del borgo alto, tra case storiche e aiuole fiorite. L'anfiteatro naturale del paese offre uno spettacolo panoramico indimenticabile. Non mancate di visitare l'auditorium Horszowski, un gioiello architettonico incastonato tra le antiche mura.
Da Monforte a Dogliani
Il tragitto da Monforte a Dogliani è un inno alla bellezza delle Langhe. Pedalate su stradine secondarie immerse nel silenzio, dove il traffico lascia spazio al canto degli uccelli e al fruscio del vento tra i filari. I vigneti si susseguono in un mosaico di verdi e oro, regalandovi scorci che sembrano dipinti. Ogni curva rivela un nuovo panorama, ogni salita viene ricompensata da discese emozionanti e viste che tolgono il fiato.
Dogliani
Dogliani vi accoglie con il suo duplice volto: il borgo antico arroccato sulla collina e la parte bassa più moderna. Esplorate il centro storico, con le sue chiese barocche e i palazzi nobiliari che raccontano secoli di storia. Non mancate di visitare la Bottega del Vino, dove potrete degustare il celebre Dolcetto di Dogliani DOCG.
Monchiero
Monchiero vi sorprende con il suo fascino discreto. Salite fino a Monchiero Alto, un borgo medievale perfettamente conservato che domina la valle. Qui, sulla panchina gigante bianca, potrete godere di una vista panoramica mozzafiato sulle colline circostanti e sulle Alpi in lontananza. È il luogo perfetto per una pausa rigenerante e per scattare foto indimenticabili.
L'esperienza
Questo percorso di 42 km è un'avventura accessibile a tutti, grazie alle e-bike che rendono agevole anche i tratti più impegnativi. L'itinerario autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove preferite. Partendo e tornando a Novello, attraverserete alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, immergendovi completamente nella ricca cultura enogastronomica della regione. È un viaggio ecosostenibile che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio unico al mondo, dove ogni pedalata è una carezza all'anima e un tributo alla bellezza della natura e all'ingegno dell'uomo.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
VERSO L’APPENNINO: LE VILLE IMPERIALI, DA ADRIANO A NERONE
Con l’ottava tappa, il GTL ingrana le marce più leggere e si spinge in un nuovo ambiente, mai toccato finora: la montagna. Quella della regione Lazio è una montagna appennica, ruvida, genuina, che nonostante non raggiunga le quote delle Alpi sa offrire al cicloturista strade panoramiche di incredibile bellezza.
Da Zagarolo puntiamo verso nord per questa tappa di avvicinamento ai Monti Tiburtini, soltanto 39 km per un andamento altimetrico in leggera salita: la nostra meta è infatti Tivoli, ma per arrivarci dobbiamo passare un paio di vallate, attraversare i bei paesi di Gallicano, Casape e San Gregorio di Sassola, percorrendo strade tortuose e altalenanti al riparo dell’ombra dei boschi.
Dopo l’attraversamento dell’autostrada A24, gli ultimi chilometri prima di Tivoli sono in graduale ascesa tra le vigneti. Giunti alla meta, una quantità di siti archeologici e turistici di importanza mondiale ci lasciano con l’imbarazzo della scelta: se la più nota delle attrattive resta Villa Adriana, residenza privata dell’omonimo imperatore romano, Villa d’Este e villa Gregoriana e le loro fontane offrono uno spettacolo impareggiabile. Per Tivoli passa anche l’Aniene, che dopo essere nato sui monti Simbruini attraversa questa città subito prima di gettarsi a capofitto nelle scenografiche cascate, per poi tranquillizzarsi e confluire nel Tevere a Roma.
a Empoli, in Val d'Arno
Piacevole tour adatto a tutti, vi permette di esplorare le zone campestri di Villacidro, con la prima sosta presso la chiesa di San Sisinnio con i suo secolari ulivi. Si procede in salita verso uno dei punti panoramici che vi permette di gustarvi una visuale completa del paese e del bellissimo Lago sul rio Leni.
Arrivati al punto panoramico, si procede verso l'invaso e si percorre tutta la strada asfaltata che costeggia il lago, arrivati al punto estremo si procede per circa 2 chilometri verso i boschi di Monti Mannu, si arriva alla prima sorgente e si approfitta per ricaricare le scorte d'acqua e gustarsi una freschissima pausa.
Invertiamo la rotta e ci dirigiamo nuovamente verso il lago e ne percorriamo la strada che lo costeggia fino ad arrivare al "muro" di argine che ci offre una bellissima visuale di tutto il lago.
Si procede in discesa per alcuni chilometri e svoltando a sinistra ci dirigiamo verso il paese, una salita costante ci fa salire di quota e ci permette di iniziare la nostra pedalata urbana dalla parte più alta di Villacidro.
Il municipio con la sua terrazza panoramica, la Piazza Zampillo e la chiesa di Santa Barbara, patrona del paese, fino ad arrivare al Lavatoio in stile Liberty.
Attraversato il centro storico, si procede in salita verso un nuovo punto panoramico, si attraverva tutta la zona ciclopedonabile con affaccio sul paese e ci si dirige verso la famosa Cascata Sa Spendula, qui dopo una pausa ristoro si riprende la pedalata e ci si dirige verso il punto di partenza.
in Sardegna, nella Sardegna meridionale, a Villacidro, nel Medio Campidano, nel Sud Sardegna
Tour guidato dell'Appia Antica con degustazione. Si attraversa l'intero Parco dell'Appia Antica. Dopo aver superato Porta San Sebastiano e camminando lungo la Regina Viarum, si possono ammirare le Catacombe di San Callisto e, dopo pochi metri, si arriva al sepolcro di Cecilia Metella, al Circo di Massenzio e al sepolcro di Romolo. Il Parco dell'Appia Antica comprende la Valle della Caffarella e il Parco degli Acquedotti.
Continuando la passeggiata lungo l'Appia Antica, deviando a sinistra si raggiunge il Parco degli Acquedotti, dove è possibile degustare calici di vino con alcuni prodotti tipici. Proseguendo lungo il percorso degli acquedotti, si procede verso il Parco della Caffarella e si ammirano il Sepolcro di Annia Regilla, la Fonte Sacra dell'acqua Egeria e il suo Bosco Sacro. Non sembra nemmeno di essere a 1 chilometro dal centro di Roma. Tutto è intatto e autentico. Ritornando poi lungo la Via Latina, si arriva al punto di noleggio biciclette.
a Empoli, in Val d'Arno