Tipi Percorsi
Tra Lombardia ed Emilia, lungo le sponde del Po e nella campagna della pianura Padana ci sono città e paesi con storie antiche da incontrare assieme al loro ambiente naturale.
Il percorso parte da Cremona, adagiata sul Grande Fiume come una gigantesca barca, per sconfinare, utilizzando la ciclabile sospesa sul ponte in ferro sul Po, in provincia di Piacenza e pedalare alla ricerca di castelli e rocche come quella di Monticelli d’Ongina, ma scrutando strani edifici come bunker e baracche.
Che cosa vedere a San Nazzaro
Un passaggio sarà dedicato a Isola Serafini, a cavallo tra cremonese e piacentino, la più grande isola del bacino fluviale del Po con la centrale idroelettrica Carlo Bobbio e la ricerca di un mulino olandese e un'area picnic dove fare una pausa.
Nel periodo primaverile la parte di tracciato che da Villanova riporta verso Cremona è costellato di ciliegi in fiore e altri alberi da frutto, e se non si potrà ammirare lo spettacolo biancorosa della fioritura ci si potrà sempre consolare con l’assaggio dei gustosi frutti tra i più buoni di tutta la pianura o fermarsi ad assaggiare il pesce di fiume.
Lungo il percorso non mancherà quindi l'occasione per entrare in contatto con le eccellenze e i prodotti locali!
Questo tour in ebike a sud di Cremona vi permette di immergervi nella natura. Un anello che parte e termina a Cremona dove potete noleggiare le vostre ebike presso il camping.
In base alle vostre esigenze potremo arricchire il tour su misura e contattare le strutture più adatte inviandovi un preventivo dedicato.
Pedalare con lentezza è il miglior modo di gustarsi l’esperienza, con BikeSquare Cremona si può.
a Cremona, a Trescore Cremasco, a Crema, vicino il santuario di Santa Maria del monte a Caravaggio, a Busseno, vicino a Palazzo Pignano, vicino a villa Albergoni, al lago dei riflessi
Questo tour in ebike tra Torino e Moncalieri vi permette di godere, con calma e tranquillità, delle piacevolezze dei paesaggi, natura e storia delle due città confinanti. Si tratta di un percorso che parte e termina a Torino passando per il Parco del Valentino e delle Vallere, lungo il fiume Po e quindi passa per i centri storici di Moncalieri e Torino.
Si parte da Via Madama Cristina 21, punto di noleggio di bici elettriche BikeSquare; ci si dirige verso il Parco del Valentino e poi delle Vallere, attraverso un percorso pianeggiante, in parte asfaltato e privo di traffico fino alle porte di Moncalieri. Di qui, dopo un breve tratto, si entra nel caratteristico centro storico a traffico limitato di Moncalieri.
Parco del Valentino e delle Vallere
Nel Parco del Valentino si costeggia la parte posteriore del castello del Valentino, sede della facoltà di architettura e successivamente si può passare all’interno del ottocentesco “Borgo Medievale”, residuo dell’expo universale del 1882 assieme alla vicina Fontana dei 12 mesi.
Inoltre all’interno del parco delle Vallere si trova una delle sedi della Smat (Società che approvvigiona di acqua di Torino), che utilizza l’acqua del fiume sangone per imbottigliare l’acqua degli astronauti nelle missioni spaziali di tutto il mondo.
Moncalieri
Del centro di Moncalieri si può apprezzare soprattutto l’intero contesto con le vie costellate di esercizi commerciali dalle vetrine e insegne di sapore antico e di altri tempi.
Molto piacevole fermarsi nella piazza del municipio (piazza Vittorio Emanuele II) per gustare delle prelibatezze locali e visitare la chiesa di Santa Maria della Scala.
In breve dalla piazza si può raggiungere il castello di Moncalieri iniziato nel 1200 e rimaneggiato fino al 1700 che domina la cittadina.
Dal piazzale circostante il castello si può godere di un’ampia e piacevole vista su Torino e le montagne che ne fanno da cornice dando nome alla nostra regione Piemonte (ai piedi dei monti).
Il rientro verso Torino, il monte dei Cappuccini e la Gran Madre di Dio
Da qui si imbocca un ampia e rettilinea discesa che riporta sulle sponde del fiume Po e quindi a Torino, di nuovo costeggiando il fiume Po, ma sulla sponda opposta rispetto all’andata con la possibilità di mantenersi su pista ciclabile lontani dal traffico.
All’altezza del ponte monumentale, si rientra sulle strade cittadine risalendo il breve e piacevole corso Fiume e raggiungendo il monte dei Cappuccini dopo essere passati davanti a Villa Scott, teatro del film Profondo Rosso.
Ai Cappuccini si segnala una bellissima vista sulla città di Torino, nonché il museo della montagna e la chiesa dell’ordine dei cappuccini.
Scendendo la collina da via Villa della Regina si arriva alla storica chiesa Gran Madre di Dio, costruita in occasione del ritorno dei sovrani dopo la parentesi Napoleonica, dalla monumentale scalinata che fa da sfondo a innumerevoli foto di sposalizi.
I monumenti del centro sabaudo di Torino
Il giro prosegue lasciandosi alle spalle la collina entrando nel centro tramite la famosa Piazza Vittorio Veneto (la più grande nel suo genere) dalle architetture uniformi che proseguono lungo tutta via Po fino ad arrivare in piazza Castello (si noti il porticato di destra ininterrotto lungo tutta la via perchè riservato al passeggio dei sovrani e dei nobili).
Al centro di Piazza Castello si può ammirare il castello medievale abbellito della facciata settecentesca dello Juvarra, il moderno teatro Regio (teatro per l’Opera lirica) e la chiesa di San Lorenzo. Una inferriata con l’apertura sorvegliata dalle statue bronzee dei mitologici Castore e Polluce a cavallo (Polluce distinguibile dalla stella sulla fronte che ne attesta la natura divina) separa Piazza Castello dal cortile di Palazzo Reale sede della armeria Reale. Un lucchetto al centro di questo passaggio individua secondo alcuni una delle porte del paradiso e secondo altri uno dei vertici del triangolo di magia bianca Praga, Lione, Torino.
Da un ulteriore passaggio coperto in fondo a sinistra guardando la facciata di Palazzo Reale si accede volendo a Piazza San Giovanni ove si trova il Duomo dalla candida facciata rinascimentale e che da alcuni secoli custodisce la Sacra Sindone periodicamente esposta. Dalla piazza sono altresì visibili i resti delle Porte Palatine di origine romana.
Tornando in piazza Castello si imbocca il primo tratto di Via Roma (pedonale) che porta nella elegante piazza San Carlo costruita intorno alla statua equestre di Emanuele Filiberto. La chicca della piazza sta nella pavimentaione dei portici di destra (secondo la direzione di marcia) dove si può cercare il profilo bronzeo del Turet (picolo toro) simbolo della città; si dice che se si formula un desiderio col piede sopra le palle del toro questo verrà realizzato.
Passando tra due chiese barocche si accede alla successiva piazzetta CNL con le statue maschili e femminili che rappresentano rispettivamente il Po e la Dora principali fiumi di Torino. Si prosegue lungo Via Roma in direzione della monumentale facciata della stazione di Porta Nuova raggiungendo i giardini Sambuy. Da qui si imbocca la pista ciclabile di Via Nizza fino a Corso Marconi dove si trova (sulla destra in tufo bianco) l’edificio che fu sede della FIAT e si rientra in Via madama Cristina raggiungendo il punto di noleggio dopo alcuni isolati.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Mongiardino e si seguono le indicazioni per Roccaforte e Grondona. Il percorso è interamente su strada asfaltata di basso traffico. Raggiunto il punto panoramico di Roccaforte e S. Martino si inizia una lunga discesa fino al caratteristico borgo di Grondona, attraverso un territorio verdeggiante e profumato ricco di numerose essenze arboree. Il borgo ricorda quelli medievali dell'entroterra Genovese, con edifici costruiti in pietra locale.Tra le numerose atrattive storiche vi sono la Chiesa dell'Annunziata e la Chiesa di S. Maria dell'Assunta, entrambe romaniche, la torre cinquecentesca superstite del Castello Doria e l'antico ponte in pietra.Ci si può fermare per assaporare i prodotti tipici locali della valle Spinti tra cui spicca l'aromatico miele.
Trascorsa una rinfrescante pausa nella quiete e nel verde si ritorna a Sisola per la riconsegna delle ebike.
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in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
La Selva del Lamone si trova tra il Lazio e la Toscana e si estende tra i comuni di Ischia, Farnese e Pitigliano.
E' uno dei boschi più selvaggi della regione e si estende su un'antichissima colata lavica, si presume la stessa dell'esplosione che ha dato origine al lago di Bolsena e protegge al suo interno numerose specie di flora e di fauna.
La Riserva fa arte del SIC (Sito di Importanza Comunitaria) e del ZPS (Zona di Protezione Speciale).
Attraversando il bosco si possono ammirare pregiate testimonianze storiche e archeologiche, oltre alle bellissime cascate naturali: quella del Salabrone e quella del Pelicotonno.
Pedalando si attraversa anche Farnese dove è possibile pedalare nel borgo di Pinocchio dove sono state giratae delle scene del film di Comencini.
Bolsena, lago di Bolsena, lago Bolsena, Val di Lago
ATTENZIONE TRACCIATO PER BIKERS ESPERTI!!!
Si parte dalla frazione Brengon di fronte all'Hotel Tantané e si sale in direzione Veuillen verso la famosa passeggiata La Magdeleine/Chamois. Dopo circa 2 km di asfalto la strada diventa sterrata e va percorsa in direzione laghi di Champlong per circa 3 km fino a 2400 m. (strada bianca piuttosto ripida). Una volta giunti ai laghetti continuare sulla stessa strada fino a scollinare e iniziare la discesa verso l'alpeggio Foresus (discesa ripida ma su strada bianca). Una volta giunti all'alpeggio Foresus prendere la prima strada a destra e salire verso gli impianti di risalita del comune di Chamois, passando per un grazioso alpeggio, Glavin. Giunti alla stazione di sbarco della seggiovia prendere la strada che sale a destra e dopo circa 100m predere la deviazione verso sinistra. Dopo circa 200m arriverete ad un tornante, fare attenzione e prendere la strada che parte alla sinistra in leggera salita. La strada diventa un sentiero leggermente in discesa che dopo circa 300m si unisce al famoso percorso n. 107 balconata del Cervino. Seguire le indicazioni per il sentiero n. 107, dopo circa 1 km il sentiero diventa tecnico, CONSIGLIAMO A CHI NON SE LA SENTE DI SCENDERE DALLA BICICLETTA E SPINGERE PER CIRCA 15/20 MIN. Il sentiero torna di nuovo pedalabile se pur abbastanza tecnico e vi porta nella spendida conca di Cheneil. Giunti al villaggio prendere la strada bianca a sinistra e scendere stavolta, lungo la strada carrozzabile fino all'area pic nic di Champlève. Oltrepassare l'area pic nic e scendere ancora per circa 1 km fino a raggiungere un tornate con uno spiazzo alla sinistra che costeggia la pista di sci invernale. Prima del tornante prendere la strada a destra. Salire senza prendere particolari deviazioni fino all'arrivo dell'ovetto bianco di Salette, durata, circa un oretta. Arrivati alla stazione di sbarco dell'ovetto scendere a sinistra verso l'imbarco della seggiovia lungo la strada e prendere, dopo circa 100m il sentiero sulla destra, POCO VISIBILE ATTENZIONE!!! Giungerete ad un alpeggio con una strada bianca, imboccatela e inizate a scendere, al primo incrocio che trovate svoltate a destra, una strada semi pianeggiante vi conduce ad un altro bivio, prendete a destra e risalite per circa 20 minuti. Giungerete alla partenza del carrellino utilizzato per costruire la diga del Lago Goillet. Uno splendido oratorio vi aspetta per una pausa e per ammirare sua maestà il Cervino. Da qui la vecchia rotaia, ormai diventato sentiero, vi portera al Lago Goillet. Finita la rotaia prendete a destra e salite fino allo sbarramento del Lago e preparatevi allo spettacolo puro, meteo permettendo.
Ok la salita è finita si puo rientrare. Riprendete la strada sterrata che scende e tendendovi sempre sulla destra giungete alla partenza dell'ovetto per Plan Maison. Giunti nel parcheggio delle auto sterrato prendete la destra e risalite verso la strada carrozzabile. In cima alla strada girate a sinistra e al bivio successivo a destra, scendete e poi ancora a destra per giungere alla chiesa di Breuil Cervinia. Potete fare un giretto nella via pedonale dopo di che tornate davanti alla chiesa e seguendo la strada scendete verso la rotatoria, appena dopo la rotatoria, entrate nel parcheggio. Attraversatelo tutto e in fondo tenete la destra, costeggiate la galleria paramassi e arrivate al distributore. Svoltate a destra e prendete la stradina che porta al campo di Golf, dopo circa 50m prendete il sentiero a sinistra con indicazione Perreres/Valtournenche. Proseguite lungo il Marmore, attenzione sentiero tecnico molto frequentato SE NON VE LA SENTITE SCENDETE DALLA BICICLETTA. Giunti in fondo svoltate a sinistra per giungere in un piccolo parcheggio sterrato, tenete la destra e dopo aver oltrepassato la colonia al bivio prendete la destra passando sul ponte. Continuate sullo sterrato fino ad arrivare in una radura con delle casette, prendete il bivio a sinistra e raggiungete Crepin. Da qui vi consigliamo di seguire pedestremente la traccia fino alla funivia di Buisson. Giunti a Buisson prendete la funivia e salite nel comune di Chamois. Potete fermarvi e bere una bella birretta al bar funivia, la parte complicata del tour è finita. Nella piazza in cui vi trovate andate a sinistra verso il municipio e seguite le indicazioni per La Magdeleine. Dopo 4 km circa siete arrivati nuovamente sull'asfalto. Svoltate a destra e scendete fino in paese.
Complimenti avete appena percorso 60 km...siete dei veri Bikers.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Immergersi nelle colline delle Langhe su un'e-bike è un'avventura accessibile a tutti, che unisce il piacere della pedalata assistita alla scoperta di paesaggi mozzafiato e borghi ricchi di storia. Questo percorso, con partenza dalla stazione ferroviaria di Alba, è pensato per chi desidera esplorare la regione in modo sostenibile, senza auto. I viaggiatori in treno possono approfittare di uno sconto speciale sul noleggio delle e-bike, rendendo l'esperienza ancora più allettante. Mentre pedalate dolcemente, i famosi vigneti si estendono a perdita d'occhio, offrendo un panorama che cambia ad ogni curva. L'aria fresca, profumata di uva e terra, risveglia i sensi e nutre l'anima, promettendo un viaggio indimenticabile attraverso il cuore delle Langhe.
Roddi
Roddi vi accoglie con il suo affascinante castello medievale che domina il paesaggio. Esplorate il "borgo della poesia", con versi disseminati sui muri delle case, e visitate il Museo dell'Università dei Cani da Tartufo per scoprire i segreti di questo prezioso tubero.
Verduno
Verduno, famosa per il suo vino Pelaverga, vi invita a degustare questa varietà autoctona nelle cantine locali. Il belvedere offre una vista spettacolare sulle colline e la pianura sottostante.
La Morra
La Morra, il "balcone delle Langhe", regala una delle viste più mozzafiato della regione. Ammirate il panorama da Piazza Castello e non perdete la chiesa di San Martino, gioiello barocco piemontese.
Novello
Novello vi sorprende con il suo castello neogotico e le terrazze panoramiche. Assaggiate la Nascetta, vino bianco autoctono, nella Bottega del Vino locale.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, vi attende con il suo maestoso castello che ospita il WiMu, Museo del Vino. Passeggiate nel centro storico e degustate il "re dei vini" nelle numerose enoteche.
Alba
Alba, punto di partenza e arrivo, merita un'esplorazione approfondita. Ammirate le torri medievali, visitate la Cattedrale di San Lorenzo e passeggiate in Via Maestra. Non perdete il nuovo Museo del Tartufo e, se siete in città di sabato, il vivace mercato settimanale.
L'esperienza
Questo itinerario circolare di 41 km, con inizio e fine ad Alba, è un'esperienza di turismo sostenibile alla portata di tutti. Le e-bike rendono accessibili anche i tratti più impegnativi, permettendo di godere appieno dei paesaggi UNESCO delle Langhe. Il percorso autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, offre la libertà di esplorare in autonomia, fermandovi quando e dove desiderate. Scegliendo questo tour, contribuite a preservare l'ambiente, riducendo l'impatto del turismo automobilistico. Ogni pedalata diventa così non solo un modo per connettersi con la storia, la natura e le tradizioni locali, ma anche un gesto concreto verso un turismo più responsabile e sostenibile. Lasciatevi conquistare da questa avventura eco-friendly, dove il piacere della scoperta si fonde con la consapevolezza di rispettare il territorio che state esplorando.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Cosa c'è di più bello di una giornata all'aria aperta ai piedi delle montagne?
E cosa c'è di più bello di una giornata all'aria aperta ai piedi delle montagne tra paesaggi incantevoli e senza il pensiero di dover guidare la macchina?
Questa è l'esperienza nelle Terre del Monviso che ti permette di arrivare in treno e di partire in bici!
Puoi arrivare a Saluzzo in treno percorrendo la linea Savigliano-Saluzzo-Cuneo.
La linea è gestita da Arenaways, nostro partner nella promozione di questa esperienza treno+bici.
l noleggiatori BikeSquare Monviso si occuperanno di consegnare le e-bike in stazione e illustrare il percorso che potrai seguire usando l'app di BikeSquare.
Il percorso è semplice e ti permette di raggiungere il centro di Saluzzo e arrivare fino in cima dove si concentrano i palazzi più belli legati alla storia di questa cittadina e del Marchesato di Saluzzo.
Il tuo tour prosegue fino a Staffarda e da qui, dopo aver visitato l'Abbazia e ammirato il suo magnifico chiostro, potrai pedalare verso Revello che dà il benvenuto nella la valle Po - per poi fare rientro a Saluzzo.
Abbiamo anche una seconda proposta per farti divertire sulle nostre e-bike. Se ti senti una persona sportiva, se hai tempo a disposizione per goderti i paesaggi della valle e di pedalare anche con più dislivelli, ti suggeriamo di scegliere il percorso Saluzzo, Staffarda e giro attorno al Monte Bracco che da Revello ti fa fare un bel giro intorno al Monte Bracco.
È consigliabile prenotare questa esperienza con almeno 2 giorni di anticipo in modo tale da permettere ai noleggiatori del punto di noleggio di BikeSquare Monviso di organizzare la consegna.
monviso, po, valle po, paesana
Facile percorso per chi vuole provare a fare anche un po' di sterrato con le MTB elettriche.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Tour Guidato in ebike da Roma Ai Castelli Romani . Si parte dal centro di Roma dove un tempo nasceva l’Appia Antica da Porta Capena , da lì si percorre la Regina Viarum con i suoi basolati sconnessi e ricchi di storia lungo la Ciclabile Eurovelo 7. Si arriva così a Cecilia Metella per poi procedere verso i Castelli Romani ammirando lungo il tragitto la Villa Dei Quintili, S.Maria Nova, Torretta del prete ecc. ecc. ecc. Si sale lentamente verso Albano attraversando parti di campagna romana e per poi scoprire le antiche vestigia di Albalonga con Il suo Museo diocesano , Il Cisterneone ecc. Sempre seguendo l’antico tracciato si arriva ad Ariccia con la tomba degli Orazi e Curiazi scendendo verso la valle aricia , si risale poi nell’antico centro storico dove ammirare l’imponete Palazzo Chigi e la meravigliosa Locanda Martorelli .E’ forse proprio in questi posti poco conosciuti dove riassaporiamo l’antico fascino “del Grand Tour " che persone da tutta Europa cercavano di riscoprire nel loro viaggio in Italia . Qui ad Ariccia ci fermiamo per una speciale degustazione della celeberrima porchetta con un bel bicchiere di vino .Si prosegue poi verso Castel Gandolfo il pittoresco paese con il suo Palazzo Pontificio e i suoi meravigliosi Giardini . Dopo avere completato il giro si procede verso la Stazione di treni ad Albano e comodamente si ritorna a Roma
Tour suggestivo di circa 50 Km con una difficoltà intermedia .
Santuario mariano posto su sacro colle di Anglona a 263 metri sul livello del mane dominante le vallate del Sinni e dell'Agri.
La struttura attuale del santuario, datata tra l'XI secolo ed il XII secolo costruita in tufo e travertino, presenta elementi architettonici di notevole importanza quali, l'abside, il campanile e il portale in stile. L'esterno absidale è sicuramente la parte più cromatica e più raffinata dell'intero edificio, si ammirano ornamenti ad intagli, archetti pensili, lesene e un finestrone centrale adornato. Sulle pareti esterne numerose formelle con figure di animali a rilievo, di provenienza ignota, creano un effetto davvero suggestivo. Il tetto a più falde e l'armonia dei volumi, conferiscono al santuario un aspetto piacevole ed imponente. Splendidi e suggestivi affreschi sulle pareti della navata centrale.
Il portale in stile romanico è formato da un'arcata a tutto sesto arricchita da intagli e rilievi. Anche sul fronte del portale si trovano formelle di tufo calcareo con bassorilievi che raffigurano i simboli dei quattro evangelisti, Marco il leone, Luca il bue, Giovanni l'aquila, Matteo l'angelo. A sinistra della facciata spicca il campanile anch'esso in stile romanico, di forma quadrangolare, poco slanciato e in cima adornato da quattro bifore.Chiesa a croce latina disposta su tre navate è ricca di pregevoli affreschi che i recenti restauri hanno riportato alla luce.Nel XIII secolo è stato ampliato l'abside, ad opera di Melchiorre da Montalbano che fu chierico di Anglona. Risalgono al XV secolo invece il rifacimento dell'ala sinistra e la ricostruzione dell'episcopio.
La struttura è attorniata da ulivi secolari e ben curati dove il silenzio Vi immergerà in atmosfere di altri tempi.
L'8 settembre è il culmine della millenaria festa in onore di Maria SS. Regina di Anglona, patrona della diocesi di Tursi-Lagonegro.
Durante l'avvicinamento al Santuario, prima del ponte in mattoni rossi e a pochi metri dalla strada, ci si può immergere in scenari calanchivi e suggestivi a completare questo piccolo tour spirituale e scenografico.
Le ebike sono il mezzo ideale per scoprire la natura del Roero, le maestose rocche vi lasceranno a bocca aperta.
Tour di una giornata su sentieri panoramici tra Pocapaglia e Sommariva Perno
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Casaleggio Boiro e attraverso la S.P. 170 si raggiunge l'abitato di Mornese, situato su di una collina circondata da boschi e vigneti e sul tracciato di un' antica via del sale che univa Piemonte e Liguria. Si attraversa il borgo antico in direzione Montaldeo, sulla S.P. 175 e si arriva nel centro del paese di Montaldeo, un piccolo borgo a vocazione agricola. Si prosegue sempre sulla S.P.175 fino ad arrivare al borgo di Castelletto d'Orba borgo medioevale che risale la collina con stradine tortuose e case in pietra. Al centro del paese si trova il Castello. Il paese deve la sua notorietà principalmente alle numerose sorgenti di acque medicamentose (minerali, alcune sulfuree), Il territorio è legato alla coltivazione dell'uva e alla produzione di rinomate tipologie di vini a DOC. Si esce dal paese in direzione Ovada e in corrispondenza della Chiesetta di colore bianco, si svolta a sinistra in Via Gallaretta seguendo le curve di questa strada che porta a Silvano d'Orba. Si attraversa il caratteristico borgo connotato dal suo imponente castello e noto per le sue distillerie di grappa. In corrispondenza di Via S. Giovanni si svolta a sinistra e poi si prende Via Merli, una salita panoramica che arriva alla chiesetta di S. Pancrazio da cui inizia una strada bianca panoramica seguendo la quale si ritorna a Casaleggio Boiro.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
In questo tour si parte dal Parco XXV Aprile di Rimini pedalando lungo tutta la pista ciclabile del fiume Marecchia, completamente immersa nella natura regala paesaggi che ben pochi si potrebbero aspettare di vedere venendo in Romagna. Una volta arrivati a Villa Verucchio si inizia a salire per un totale di circa 3 km al 6% fino ad arrivare proprio sotto la bellissima Rocca Malatestiana. Verucchio è una bella località medioevale del riminese posta su un imponente sasso dove ebbe inizio la potenza dei Malatesta. Bandiera arancione Touring dal 2005, Verucchio ha saputo mantenere intatto il proprio fascino. La sua doppia natura di città culla dei Malatesta e, parecchi secoli prima, di centro della civiltà Villanoviana unita alla bellezza paesaggistica della Valle del Fiume Marecchia in cui è immersa, rende d'obbligo per chi transita in Romagna una visita all’antico borgo. Il ritorno verso Rimini non è da meno in quanto i colli Riminesi si snodano lungo paesaggi mozzafiato con vista sempre sul mare.
a San Marino, nella Repubblica di San Marino
Attenzione: il percorso NON è percorribile con il rimorchio bici per bambini.
Che cosa vedere, Riale [Chärbäch – in Walser]
Situato a 1730 mslm, Riale è tra i primi insediamenti creati dai Walser che raggiunsero l’Ossola dal vicino Canton Vallese attraverso il passo del Gries, è la frazione più settentrionale del Piemonte ed è un piccolo gioiello di architettura montana.
In passato, Riale e la Val Formazza hanno rappresentato un’importante via di commercio che metteva in comunicazione il Vallese (CH) con la vicina Lombardia attraverso il passo del Gries.
Che cosa vedere, Oratorio di Sant’Anna
Costruito dalla società Edison in ricordo della chiesetta della borgata di Morasco sommersa e degli operai che hanno perso la vita durante la costruzione della diga. Sant’Anna era, con la Madonna della Neve, patrona dell’oratorio del villaggio di Morasco, abbandonato definitivamente nel 1938.
La chiesetta di Formazza, di costruzione antichissima, “coperta dentro con legname”, conservava una pregevolissima icona con le sculture lignee della Vergine, di Sant’Anna e di San Bartolomeo. Dopo la distruzione dell’oratorio, la devozione dei valligiani fece trasportare le sculture nel vicino oratorio di Riale, da cui furono trafugate negli anni Settanta del Novecento.
Che cosa vedere, La sorgente del Fiume Toce
Nasce nella piana di Riale dall’unione dei torrenti Morasco, Gries e Roni. Poco più a valle forma la cascata del Toce, chiamata anche La Frua, che forma un salto di circa 143 m. Dopo aver attraversato le valli Antigorio e Formazza, la Toce entra in pianura e termina il suo corso nel lago Maggioere, sfociando nel golfo Borromeo, le sue acque confluiscono quindi in quelle del Ticino, unico emissario del lago Maggiore.
Focus, la Cascata del Toce
Situata in frazione Frua è considerata una delle cascate più spettacolari delle alpi. Ai giorni nostri le sue acque sono regimentate dal bacino idroelettrico di Morasco, è quindi possibile vederla nel pieno della sua bellezza solo per alcuni giorni l’anno nei mesi tra giugno e settembre.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
La via Iulia Augusta che, costruita nel 13 secolo a.C. per volere dell’Imperatore Augusto, collegava Roma alla Gallia meridionale. La via unisce Alassio ad Albenga e costituisce una passeggiata storico-naturalistica tra le più suggestive della Liguria, con una strepitosa vista sull’isola Gallinara.
l percorso inizia e finisce dal piazzale di S. Croce, sopra il porto di Alassio. Superati i resti archeologici romani è possibile raggiungere con una piccola deviazione il centro storico medievale di Albenga con la cattedrale, le sue caratteristiche torri medievali e i suoi musei.
Una gita adatta a tutta la famiglia, che uniche benessere e cultura.
in Liguria, ad Alassio, a Toirano, a Borghetto Santo Spirito, ad Albenga, a Finale Ligure, a Noli, a Le Magne, a Loano, vicino al santuario di Monte Carmelo
Questo percorso consente di spostarsi da un punto di noleggio ebike all'altro, così da avere a disposizionenon soltanto gli itinerari e le tracce GPS che prevedono partenza da Chiusano San Domenico, ma anche quelli con origine alla Ciclostazione Avellino in Contrada San Lorenzo, ad Atripalda.
Questo itinerario può essere effettuato indifferementemente in un senso o nell'altro, a seconda del punto di noleggio in cui vi trovate. La traccia GPS è lunga poco più di 16 km e richiede un tempo di percorrenza di circa 2 ore, se viene percorsa da Atripalda a Chiusano San Domenico; occorrerà, invece circa 1 ora se invece viene percorsa in discesa, quindi da Chiusano San Domenico ad Atripalda.
La strada non presenta alcun tipo di difficoltà, perciò, può essere affrontato con tutti i tipi di e-bike a noleggio disponibili: city, trekking e e-MTB full suspesion. Seguendo la traccia GPS, eviterete di passare per la più trafficata Strada Statale 7, conosciuta anche come Vecchia Ofantina, preferendole un itinerario più piacevole da seguire e con meno rischi.
La descrizione che segue è stata realizzata ipotizzando la partenza dal punto di noleggio di Atripalda, presso la Ciclostazione Avellino. Qualora, invece, partiste dal punto di noleggio di Chiusano San Domenico, tutte le informazioni restano valide, invertendone - naturalmente - la loro natura.
Lasciata alle vostre spalle la Ciclostazione Avellino, vi basterà pedalare in sella alle vostre ebike solo per 1 km per abbandonare il vivace traffico della città di Atripalda e immettervi, dopo 200 metri di salita, sulla SP5.
Per quasi 4 km potrete godervi in totale relax la bellezza di pedalare su una strada per nulla difficile, fatta di piacevoli saliscendi con piccole e brevi salite seguite da corti tratti in discesa. Pur essendo stata sostituita dal più veloce e comodo raccordo autostradale, questa strada collega Atripalda e Serino e, perciò, può essere interessata da traffico veicolare: tenetevi sulla destra in fila indiana e prestate attenzione.
Dopo 3,7 km il navigatore vi chiederà di imboccare a sinistra per imboccare la SP17. Qui inizia una salita di 2 km, priva di pendenze impegnative. Giunti al termine della salita, potrete godere di un bellissimo panorama sulla valle del Sabato e su alcuni magnifici vigneti. Proprio qui, da questi filari, si ottengono alcuni dei vini più pregiati di Irpinia, in particolar modo il Fiano di Avellino. Se ne avete voglia e se avete tempo, esplorate i dintorni alla ricerca dei paesaggi più belli.
Una bella discesa vi condurra prima a Sorbo Serpico e poi a Salza Irpina, dove dovrete affrontare una breve ma irta salita per uscire dal centro abitato e girare a destra. Per 500 metri pedalerete sulla SS7, con il centro abitato di Salza Irpina sulla vostra destra, prima di svoltare a sinistra e immettervi su una strada secondaria a traffico zero. Rilassatevi e godetevi la piacevole salita (2 km) in sella alla vostra bici a pedalata assistita. Attraverserete un fitto e lussureggiante bosco di faggi e castagni mantenendo una pendenza sempre regolare e decisamente pedalabile. Quando passerete al di sotto di un cavalcavia e il bosco lascerà spazio a uno splendido panorama, vorrà dire che la salita sarà quasi finita. Alla vostra sinistra avrete un'ampia veduta sull'Irpinia, con il Parco del Partenio, Montevergine e tanti piccoli paesi; a sinistra vigneti, campagne e la bellezza del Monte Tuoro.
Alla fine della strada, svoltate a destra per immettervi sulla SP39 che vi condurrà fino a Chiusano San Domenico. Quando giungerete a un bel vedere (purtroppo transennato a causa di una frana quando è stata scritta questa scheda informativa), vorrà dire che state entrando nel paese. Proseguite sempre dritto, superate Borgo Ripa (l'antico centro storico di Chiusano San Domenico, dimora del giornalista Carlo Nazzaro), la piazza del Paese) e siete arrivati. Sulla destra noterete l'insegna arancione di Reveló, il punto di noleggio e bike a Chiusano San Domenico della Ciclostazione Avellino.
Il tour autoguidato in ebike al Monte Tuscolo e del monte salomone è un itinerario intenso e appagante, ricco di panorami mozzafiato dei Castelli Romani e della città di Roma. È possibile visitare il parco archelogico del Tuscolo. L'area archelogica è visitabile con gli orari che troverai nella descrizione del punto di interesse. Nelle vicinanze dell'area archeologica ci sono delle zone pic-nic attrezzate. Proseguendo il percorso si prima alla splendida fattoria La Collina degli asinelli dove poter fare un pic nic tra la natura incontaminata e delgi spendidi animale .A seguire si arriva alla chiesa di San Silvestro . Scendendo di livello attraverso numerosi tornanti si attraversa la tuscolana e tra i boschi di Rocca di Papa tornando al punto di partenza dell'itinerario .
L’ITINERARIO DEI PAPI E LA VECCHIA FERROVIA ROMA FIUGGI
Siamo su una delle tappe più impegnative di tutto il GTL, 80 km per circa 1200 m di dislivello. Il percorso offre comunque la possibilità di essere ulteriormente frammentato, dato che varie stazioni ferroviarie si trovano lungo il percorso e ci si può quindi avvalere del servizio di trasporto bici in treno per accorciare il tragitto.
In compenso, questa tappa offre un ingente patrimonio storico-culturale, tanto quanto dei tratti di pista ciclabile già esistente, il tracciato dell’ex-ferrovia Roma-Fiuggi.
Partiti da Frosinone continuiamo a seguire il percorso dell’Eurovelo 5 Romea/Francigena, e raggiungiamo il paesino di Ferentino; da qui inizia la prima delle salite che caratterizzano l’andamento del GTL7: il primo obiettivo è il borgo di Fumone, che affaccia sui Monti Ernici, sulla sommità del quale sorge l’imponente Castello di proprietà della famiglia Caetani, la stessa di Bonifacio VIII: qui fu imprigionato e passò i suoi ultimi giorni Celestino V, colui che per viltade fece il gran rifiuto secondo Dante; luogo tetro e sinistro, ha originato nei secoli varie leggende di fantasmi.
Da qui proseguiamo per il tranquillo Lago di Canterno, fino a risalire verso Fiuggi, noto centro termale, dove possiamo seguire il tracciato della vecchia ferrovia che fino a qualche decennio fa portava a Roma: oggi è una pista ciclabile segnalata che passa una dopo l’altra le stazioni di un tempo, al riparo dal traffico della via Prenestina.
Con una deviazione vale la pena di raggiungere Anagni, altro delizioso borgo papale ricco di architettura e arte.
Acuto, Piglio, Serrano, e il tracciato riservato alle bici si interrompe: evitando la Prenestina, continuiamo sull’Eurovelo 5 che ci conduce in altre meravigliose cittadine medievali come Gimignano, Genazzano e Cave, antichi feudi papali e meta di pellegrinaggi di scrittori come Gregorovius, e soprattutto Palestrina, il cui Tempio della Fortuna Primigenia spicca come uno dei maggiori santuari pagani di epoca romana. Da questa zona partono inoltre molte belle strade verso i Monti Prenestini, per deviare dal corso del GTL e sfidare un po’ le salite.
Concludiamo quindi il percorso a Zagarolo, dove è presente un altro snodo ferroviario per Roma.
a Empoli, in Val d'Arno
La Via del sale è un insieme di antichi percorsi commerciali che mettevano in comunicazione la
pianura Padana con il mar Ligure: il sale infatti, utilizzato per la conservazione dei cibi, era la più
preziosa delle merci trasportate dai muli o dai carri, insieme all'olio ligure in cambio del vino e di
altri prodotti.
Una di queste vie collegava la Val Borbera con il territorio di Genova.
Questo itinerario propone di ripercorrere l'antica Via salata con partenza in ebike da Mongiardino
Ligure in Val Borbera, in una delle zone più verdi e ad alto valore naturalistico del basso Piemonte.
Se invece si vuole abbreviare il percorso di circa 20 km è possibile partire da Casella nell'entroterra
di Genova. L'e-bike vi consentirà comunque di percorrere anche lunghi tratti in salita senza fatica.
L'itinerario prevede di percorrere strade asfaltate di basso traffico che attraversano piccoli borghi
come Casella, Montoggio, Scoffera, Pannesi e Uscio con arrivo in giornata a Camogli.
Questi territori da sempre terre di passaggio, sono disseminati di reperti storici quali torri
d’avvistamento, chiese, piccoli borghi arroccati, ponti antichi, palazzi storici, segni delle antiche
civiltà contadine che si accompagnano a ricchi spunti naturalistici e ambientali: panorami unici con
spettacolari fioriture di specie protette e grandi distese di boschi dove oggi è tornato a vivere anche
il lupo. La particolare posizione geografica fa convivere l’ecosistema montano con quello
mediterraneo: da non perdere sono le fioriture primaverili che colorano i prati d’altura, il foliage
autunnale dei boschi o semplicemente un bagno estivo nelle fresche acque del torrente Borbera.
Trascorsa la serata e la notte a Camogli, dopo aver ricaricato le e-bike è previsto il rientro a Casella
o a Mongiardino intervallando la pedalata a soste nei piccoli borghi anche per degustare i molti
prodotti tipici sia quelli di montagna sia quelli dell'entroterra Ligure con una varietà uniche di
formaggi, paste e ravioli fatti a mano, vini liguri e piemontesi, ottimi funghi e i rinomati tartufi
bianchi della Val Borbera.
Se si vuole viaggiare senza nessun tipo di bagaglio è possibile richiedere in fase di prenotazione
delle e-bike il servizio di sherperaggio.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Fantastico giro per 80% in off-road che partendo dal nostro punto di noleggio vi porterà sino ai 1280 del Rifugio Martina, adatto a biker esperti e con una certa dimestichezza nel pedalare su terreni sconnessi, soprattutto nei tratti in discesa.
a Bellagio, a Lecco, a Oliveto Lario, sul Lago di Como