Tipi Percorsi
Il tour autoguidato in ebike al Monte Tuscolo è un itinerario intenso e appagante, ricco di panorami mozzafiato dei Castelli Romani e della città di Roma. È possibile visitare il parco archelogico del Tuscolo. L'area archelogica è visitabile con gli orari che troverai nella descrizione del punto di interesse. Nelle vicinanze dell'area archeologica ci sono delle zone pic-nic attrezzate. Proseguendo il percorso si arriva alla chiesa di San Silvestro e a Monte Compatri. Scendendo di livello attraverso numerosi tornanti si raggiunge il paese di Rocca Priora, tornando al punto di partenza dell'itinerario si percorreranno la Molara e via del Pratone.
Questo percorso lungo ed estremo parte dal piccolo comune di La Magdeleine.
Seguire il sentiero che conduce al lago di Lod prestando attenzione poiche si tratta di un sentiero. Giunti al lago di Lod seguire la traccia gps per intraprendere i sentieri piuttosto tecnici e raggiungere l'abitato di Antey St. André. La discesa tecnica dura circa 5 km. Arrivati nel comune di Antey St. André dovete svoltare a sinistra verso Petit Antey, attraversare la frazione e scendere lungo la strada asfaltata a destra. Ad un certo punto si incrocia una splendida strada sterrata, dovete svoltare a destra per raggiungere nuovamente il centro di Antey St. Andre. Da li si attraversa la statale che sale a Cervinia per imboccare un sentiero lungo il fiume Marmore che vi porta alla frazione di Cerian. Piccola e molto caratteristica dovete attraversare la frazione di Cerian e prendere uno sterrato sulla sinistra abbastanza ripido e divertente per raggiungere la centralina dell'Acqua di Antey St. Andre. Tenete la sinistra e percorrete per un breve tratto la strada statale in discesa per attraversare la galleria ATTENZIONE STRADA TRAFFICATA. Appena usciti dalla galleria dovete prendere lo sterrato subito a sinistra ATTENZIONE. Proseguite sullo sterrato per arrivare in una splendida frazione chiamata Breusoncles, la strada diventa nuovamente asfaltata e scende per circa 1km seguite il gps per non perdere la deviazione sulla sinistra. Un lungo sterrato vi portera ad un percorso conosciuto e assai frequentato, il Rue de La Plaine, percorretelo tutto seguento il segnale GPS. Dalla fine del percorso del Ru della Plaine svoltate a sinistra e seguite la strada asfaltata fino al raggiungimento della frazione di Moron (St. Vincent) e dopo circa un paio di km sulla sinistra salite ancora per raggiungere Perrieres fantastica frazione immersa nel verde piu incontaminato. Una volta attraversata la frazione di Perrieres una poderale pianeggiante vi porta nuovamente a Chatillon per farvi iniziare l'ultima faticosa ma emozionante salita. Si attraversa un fitto bosco seguendo una strada asfaltata che porta a Nissod, piccola frazione che domina la collina di Chatillon, un paesaggio emozionante vi accoglierà. Oltrepassato Nissod si continua a salire ma la strada diventa sterrata e dopo circa 4 km si raggiungono gli alpeggi a dir poco meravigliosi ai piedi del Monte Zerbion. Non è ancora finita la salita....oltrepassati gli alpeggi si raggiunge la Valserena, un enorme radura immersa nel gran bosco della collina di Chatillon, ok la somma è quasi raggiunta, un simpatico pianoro seguito da una splendida discesa vi porterà ora al magico Promiod. Ok ci siamo quasi la metà è vicina, attraversate la frazione e prendete sulla destra verso La Magdeleine, dopo circa 50 metri si sale verso il bosco a sinistra e dopo aver incontrato un bellissimo alpeggio incastonato nel bosco si prosegue lungo lo sterrato....dopo circa 3 km si raggiunge nuovamente La Magdeleine....Bravissimi!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Un percorso studiato per toccare uno dei punti più conosciuti del Monferrato: la Torre dei Contini, punto panoramico di estremo fascino.
Concedetevi una visita a questo splendido sito e salite in cima alla torre per godervi una vista a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Cosa vedere a Nizza Monferrato
Nizza è il più importante centro agricolo e commerciale che si trova nel cuore del Monferrato, uno dei luoghi italiani di produzione vinicola più noti al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi. Patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi beni paesaggistici e per i vini Barbera e Nizza docg, è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo.
A Nizza vale la pena fare due passi per le vie del centro e fermarsi ad ammirare la torre del Campanon, nella piazza del Comune, la più antica torre civica della città, inglobata nel Palazzo Comunale.
Bellissimo il centro storico, ricco di locali e ristoranti tipici dove poter assaggiare le specialità della cucina nicese e piemontese a base di Cardo Gobbo, rinomato prodotto locale.
Non mancherà di certo la possibilità di qualche strepitoso assaggio di vino rosso presso l' Enoteca Regionale di Nizza, situata nei pressi dello splendido Palazzo Crova, mirabile esempio di residenza nobiliare cittadina del XVIII Secolo.
A fine tour i più "temerari" potranno raggiungere la Chiesetta Madonna della Neve, dai più conosciuta come "la Chiesetta del Bricco di Nizza", uno dei punti più alti del comune.
La si raggiunge tramite una salita molto ripida ma la vista sulla città e sui Comuni circostanti vale sicuramente la fatica.
La traccia parte dal punto di ritiro e-bike di Nizza Monferrato e si snoda attraverso un dedalo di stradine secondarie fino ad arrivare nella splendida Frazione Sant’Antonio di Canelli.
Canelli e la Torre dei Contini
La traccia proseguirà dopo aver svoltato in prossimità della chiesetta di Sant’Antonio Abate e vi farà procedere in direzione della torre, percorrendo una strada secondaria. Durante la pedalata scorgerete sempre, in uno dei punti più alti intorno a voi, la cima della torre, la quale vi farà da riferimento durante tutta questa parte di percorso.
In prossimità di un caseggiato viola potrete imboccare la stradina sterrata che, a piedi, vi farà raggiungere questo particolare monumento.
La Torre, risalente al 1617, delimitava i confini del comune e fungeva da vedetta militare.
Da qui, è possibile avere una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante, scorgendo il perfetto incontro tra le colline del Monferrato e quelle della Langa astigiana.
Proseguendo il percorso previsto arriverete nel centro di Canelli.
La cittadina di Canelli è un piccolo centro di una decina di migliaia di abitanti che sorge in prossimità del confine più a sud del Monferrato Astigiano, a pochi passi dalla provincia di Cuneo.
Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia.
Nella parte bassa della città, giù nel Borgo, da Piazza Amedeo D’Aosta si può imboccare Via Giovanni Battista Giuliani. Proseguendo su questa strada e svoltando poi in Via Gioacchino Rossini, vi troverete in Piazza San Tommaso. Qui incontrerete la Chiesa di San Tommaso sulla sinistra, da cui prende il nome la piazza, e più a destra la Chiesa dell’Annunziata. Tra i due edifici religiosi inizia la Sternia, una strada pedonale selciata il cui nome attuale è via Villanuova.
La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perchè completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi di quello che oggi è Castello Gancia.
Il Castello di Canelli fu protagonista di una storia piuttosto travagliata. Nato presumibilmente all’inizio dell’undicesimo secolo, in origine il Castello di Canelli aveva lo scopo di difendere le strade che da Asti portavano fino a Savona, fondamentali per i traffici mercantili.
Successivamente la fortezza è stata testimone di molte lotte e battaglie che ne hanno causato ripetute distruzioni e ricostruzioni, fino al 1929 quando il Castello venne acquistato dalla famiglia Gancia e trasformato in una grande dimora nobile. Ancora oggi il castello domina la cittadina dall’alto e mostra ai canellesi e ai visitatori il suo bell’aspetto di villa settecentesca.
Come abitazione privata della Famiglia Gancia il castello non è purtroppo visitabile, resta comunque doveroso almeno un passaggio per ammirarlo dall’esterno.
L’Asti Spumante è il simbolo di Canelli e con esso lo sono anche i luoghi dove il vino prende forma. Le Cattedrali Sotterranee si trovano nel Borgo e rappresentano, in un certo senso, la controparte sepolta della cittadina. Queste, sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2014.
Stiamo parlando di cantine antiche e incredibilmente grandi, dove i pregiati vini della zona vengono portati a riposare e dove sviluppano le loro peculiarità. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno capo a quattro grandi storiche case vinicole: Bosca, Contratto, Gancia e Coppo. Seppur con modalità differenti, tutte le 4 aziende rendono visitabili al pubblico i propri tesori.
Partendo sempre da Piazza Amedeo D’Aosta si imbocca Via Giovanni Battista Giuliani: qui incontrerete le aziende Contratto e Bosca. Proseguendo poi in direzione di Corso Libertà si giunge alla porta della casa vinicola Gancia. La cantina Coppo invece la potete trovare in un’altra zona del Borgo, in via Alba.
Attraversata la zona industriale della città, famosa per le sue grandi aziende di macchinari enologici e per l’imbottigliamento, stradine secondarie vi riporteranno al punto di partenza del giro a Nizza Monferrato.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
ATTENZIONE
Questo è un percorso aperto, significa che è obbligatorio concordare il recupero di bici e persone in auto (massimo 4 persone). Il costo del recupero in auto è di €50 fino a 4 persone.
Il percorso
Si pedala verso Radda in Chianti per poi proseguire su strade bianche e strade asfaltate, in parte in coincidenza con il percorso dell'Eroica e si arriva in Piazza del Campo.
L'immagine di copertina è di Massimo Catarinella - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3635719
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Volterra e le sue colline in bici
Adagiata nel cuore della Toscana, le colline ondulate che circondano Volterra offrono alcune delle esperienze cicloturistiche più affascinanti d'Italia. Il tour in e-bike guida, tramite la pratica app Bikesquare, i pedalatori a scoprire i tesori nascosti di questa straordinaria regione, dove storia antica, panorami mozzafiato e autentica cultura convergono per creare un'avventura indimenticabile. Partendo dal nostro comodo punto di noleggio bici di Volterra, questo viaggio promette di trasportarti attraverso un paesaggio che ha ispirato artisti, poeti e sognatori per secoli.
L' avventura inizia presso il nostro ben attrezzato centro di noleggio bici a Volterra, prima della partenza, riceverai un briefing completo sul percorso, i punti di riferimento notevoli e consigli sulla sicurezza per garantire che il tuo viaggio sia tanto confortevole quanto memorabile.
Pieve Romanica di Palagione
Dopo la visita al centro storico di Volterra, il percorso in bici prosegue scendendo dolcemente nella verdeggiante campagna, dove viali fiancheggiati da cipressi e uliveti creano lo sfondo toscano per eccellenza. La prima destinazione, Palagione, emerge dopo circa 5 chilometri di pedalata rilassante attraverso questo paradiso pastorale.
Il punto forte di Palagione è indubbiamente la sua squisita pieve romanica, un capolavoro dell'architettura religiosa medievale risalente al XII secolo. Eretta in sereno isolamento in mezzo ai campi circostanti, questo antico luogo di culto invita i visitatori a fare un salto indietro nel tempo. La facciata semplice ma elegante della chiesa, caratterizzata dall'arenaria locale e da precisi disegni geometrici, esemplifica lo stile architettonico romanico fiorito in tutta la Toscana.
All'interno, l'ambiente fresco e silenzioso offre un momento di riposo e raccoglimento, mentre le antiche colonne di pietra e gli affreschi sopravvissuti parlano di secoli di devozione ed espressione artistica. Il tranquillo sagrato della chiesa offre il luogo perfetto per una breve sosta e magari uno spuntino.
Pignano: Una Meraviglia Medievale
Lasciando Palagione alle spalle, con le e-bike si raggiunge senza sforzo, un paesaggio che si dispiega come un dipinto rinascimentale vivente. Il percorso verso Pignano segue antichi sentieri che hanno collegato questi insediamenti per millenni, offrendo viste in continuo cambiamento di vigneti, campi di grano e lontani borghi collinari.
Dopo circa 7 chilometri di dolci ondulazioni, arriva a Pignano, un borgo medievale perfettamente conservato che sembra congelato nel tempo. Questo incantevole insediamento, con il suo gruppo di edifici in pietra centrati attorno a una storica casa padronale, incarna il fascino senza tempo della Toscana rurale.
Le strette vie lastricate di Pignano invitano all'esplorazione, rivelando cortili nascosti adorni di piante fiorite e scorci di vita quotidiana che sono cambiati poco nel corso dei secoli. La posizione elevata del borgo offre spettacolari viste panoramiche della campagna circostante, con Volterra visibile in lontananza nelle giornate limpide. Un piccolo caffè nel centro del villaggio offre l'opportunità di assaggiare specialità locali, tra cui il rinomato pecorino della regione, salumi e robusti vini rossi.
Lo Splendore Naturale di Mazzolla
Il percorso costeggia il bordo della Riserva Naturale Foresta di Berignone, un'area protetta di notevole biodiversità. Questo antico bosco, dimora di cinghiali, cervi e numerose specie di uccelli, offre un forte contrasto con i campi coltivati attraversati in precedenza durante la giornata.
Mazzolla stessa si trova arroccata su una terrazza naturale, regalando ai visitatori viste mozzafiato delle valli circostanti e delle colline lontane. Questo minuscolo villaggio, con meno di 100 residenti permanenti, è incentrato sull'imponente Villa Viti, una villa del XIX secolo costruita dal mercante di alabastro Giuseppe Viti. Lo stile architettonico eclettico della villa, che combina elementi di grandiosità neoclassica con influenze orientali più fantasiose, riflette i gusti cosmopoliti del suo proprietario originale che ha viaggiato per il mondo.
La piazza del villaggio, ombreggiata da antichi tigli, offre un luogo idilliaco per riposare e reidratarsi mentre si assorbe l'atmosfera tranquilla rimasta in gran parte immutata per generazioni. I residenti locali, abituati ai ciclisti che passano attraverso il loro borgo, spesso salutano i visitatori con sorrisi calorosi e, occasionalmente, racconti di storia locale e tradizioni.
Rientro a Volterra
L'ultimo tratto dell' avventura in bici in direzione di Volterra, si aprono viste panoramiche sulla Val di Cecina, con il suo mosaico di campi, uliveti e vigneti che si estendono verso l'orizzonte lontano. La luce del pomeriggio bagna il paesaggio in un bagliore dorato, creando le condizioni di illuminazione perfette per gli appassionati di fotografia.
L'antica città di Volterra appare gradualmente, con le sue torri medievali e mura difensive stagliate contro il cielo. Il tuo approccio ti porta oltre i resti della necropoli etrusca, un ricordo toccante dei tremila anni di storia di continua abitazione umana in questa regione.
Il percorso culmina in un finale veramente spettacolare con l'entrata a Volterra attraverso l'iconica Porta all'Arco, una porta etrusca risalente al IV secolo a.C. Questo antico portale, con le sue caratteristiche tre teste di pietra consumate dal tempo che vegliano su tutti coloro che passano sotto, fornisce una conclusione appropriata a un viaggio che ha attraversato sia il paesaggio fisico che il ricco arazzo di storia che definisce questo notevole angolo della Toscana.
volterra, a volterra
La Valle d'Itria, nella Murgia Sud-Orientale, è una delle aree di maggior attrazione turistica della Puglia. La magia dei trulli e dei muretti a secco la rendono unica ed irripetibile; tra i suoi borghi Cisternino e Locorotondo sono annoverati tra i borghi più belli d'Italia. Il tour si percorre facilmente con l'utilizzo di ebike touring ed è quindi adatto per ciclisti di qualsiasi età. Si parte da Martina Franca, dal punto noleggio, attraverso panoramiche strade asfaltate ma poco trafficate si raggiunge la ciclovia dell'acquedotto, meta preferita dei cicloturisti; la si percorre per un breve tratto e poi si raggiunge Cisternino, attraversando il caratteristico centro storico. Breve sosta su una terrazza panoramica con affaccio sulla Valle d'Itria e ripartenza con destinazione verso il centro storico di Locorotondo. Si conclude il tour con una sosta in una delle più importanti masserie della zona per una degustazione di prodotti tipici e rientro al punto noleggio.
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
Un tour che vi permetterà di scoprire le bellezze del Monferrato astigiano attraversando i comuni più importanti dei paesaggi Unesco.
La partenza del tour è prevista di fronte alla splendida sala degustazioni della Tenuta Olim Bauda.
La discesa lungo il viale di accesso alla tenuta vi condurrà sulla strada sottostante dove potrete imboccare la pista ciclabile dopo pochi metri.
Il primo tratto di tour sarà sulla pista ciclabile seguendo le direzioni di Calamandrana e Canelli.
Attraverserete il Viale degli Innamorati nell’abitato di Nizza Monferrato che, con i suoi maestosi alberi, vi darà ombra e sollievo nella prima parte del tour.
Il percorso, successivamente, uscirà dall’abitato di Nizza e vi condurrà sulla splendida Collina del Bricco.
Da qui, la strada in cresta vi consentirà di godere dello splendido paesaggio circostante.
Raggiungerete, in seguito, l’abitato di Noche e poi di Vinchio. Da qui, una strada secondaria vi condurrà alla Panchina Gigante #94, immersa nella Riserva Naturale della Val Sarmassa.
Prendetevi il tempo per una foto ed un po’ di relax: lasciatevi immergere nei rumori della natura circostante.
Riprendendo il percorso, arriverete a Cortiglione e successivamente, una lunga discesa vi condurrà verso l’abitato di Incisa Scapaccino.
Prendetevi il tempo per visitare il Paese Antico di Incisa, situato sulla collina verso Castelnuovo Belbo.
Un dedalo di stradine e vie vi condurrà nella piazza principale, dalla quale si gode di una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.
Il percorso terminerà in seguito con una breve pedalata finale fino alla Tenuta Olim Bauda.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
L’itinerario ci porterà nella splendida riserva naturale del Bosco delle Pianelle, un’area boschiva caratterizzata da una ricca vegetazione e dalla presenza di fauna avicola. Il bosco che si estende per circa 600 ettari si raggiunge dopo una pedalata panoramica nelle campagne della murgia; giunti nella riserva si percorreranno diversi sentieri alcuni dei quali davvero spettacolari. L’escursione prevede la sosta in masseria situata all’interno dell’area boschiva con degustazione di prodotti tipici. Si conclude con il rientro a Martina Franca.
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
Si parte da Frascati e si arriva a Squarciarelli, a seguire si attraversa il bosco sottostante Rocca di Papa. Una volta saliti si ammira il lago di Castel Gandolfo dalla terrazza di Villa Palazzola. Proseguendo attraverso i boschi si arriva nella ridente cittadina di Nemi. Continuando il vostro tour in ebike lungo la Via Francigena si scende al lago dove potrete usufruire dei servizi dell'azienda agricola Nemus, con la sua area pic nic e il suo teatro di paglia.
Salendo si arriva a Genzano. Costeggiando i crinali degli antichi Vulcani si arriva a Castel Gandolfo, da questo punto si può raggiungere il lago. A seguire passeggiando per il lungolago si risale sulla via dei laghi per poi ritornare indietro.
Tracciato completo e coinvolgente di entrambi i laghi dei castelli romani, il Lago di Albano e il Lago di Nemi.
Le Big Bench
Il tour in bici elettrica alla sconperta delle Big Bench è ricco di punti panoramici e di pedalate immersi nella natura tra le colline delle langhe alla ricerca di 5 panchine giganti del Big Bench Community Project. Tra queste vedrai anche la prima, vicino alla casa del fondatore del progetto: Chris Bangle. Il progetto Big Bench nasce a Clavesana ed è un'iniziativa artistica e turistica che consiste nell'installazione di panchine giganti in punti panoramici e suggestivi in diverse località. Le Big Bench sono panchine giganti, sono pubbliche e offrono ai visitatori la possibilità di sedersi e ammirare paesaggi spettacolari.
Il motto recita:"come diventare bambini riscoprendo il paesaggio"
Big Bench San Benedetto Belbo
La partenza per il tour in ebike è da Murazzano, perla dell'Alta Langa. Con le bici si procede alla volta di San Benedetto Belbo pedalando tra boschetti e noccioleti si arriva alla panchina gigante nr #85 gialla e blu posizionata lungo la strada che dal Passo della Bossola scende verso il paese. E' stata inaugurata nel 2019.
Big Bench Dogliani
Il tour alla scoperta delle panchine giganti prosegue in direzione di Dogliani, patria del Dolcetto e dell'architettura Neo-gotica. La panchina azzurra e rossa si trova nel centro storico vicino al maestoso castello. Con le ebike sarà facile raggiungerla salendo la collina della cittadina di Dogliani. Consigliatissima la tappa picnic, su prenotazione, puoi contattare l'agriturismo Marenco Aldo e ritirare il tuo cesto pic-nic che potrai consumare seduto sulla Big Bench osservando il panorama o all'ombra un bell'albero.
Big Bench Farigliano
Dopo aver ripreso le energie grazie a una golosa tappa pic-nic, perchè no, abbinata alla degustazione di Dolcetto di Dogliani il percorso procede in direzione di Farigliano dove in Borgata Gombe immersa nella quiete della campagna circostante troviamo la panchina gigante viola. Tappa foto e si prosegue alla volta di Clavesana.
Big Bench Clavesana
Il percorso in e-bike ha come ultima tappa Clavesana con le sue due panchine giganti la rossa e la blu. Sapevi che a Clavesana ha avuto origine il progetto Big Bench Community Project? Il suo fondatore Chris Bangle ha installato la prima panchina gigante, la rossa, in frazione Correa nel 2010. Per i veri fan delle panchine giganti è disponibile presso i punti accreditati (info sul sito ufficiale) il passaporto ufficiale, dove potrai far apporre i timbri visita dedicati ad ogni panchina italiana e internazionale.
L'immagine di copertina è di Davide Tomatis / CC BY-SA
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
La ciclovia è adatta a tutti i tipi di fruitori e, in alcuni tratti, è divisa in due carreggiate. Lungo il percorso ci sono diverse gallerie che si illuminano automaticamente al passaggio del ciclista. Accanto alle bellezze delle aree alpine e pedemontane, l’itinerario giunge in prossimità di borghi e paesi dal fascino remoto, collocati spesso in posizioni isolate, come Oneta o Cornello dei Tasso, dove il tempo parrebbe essersi fermato. In queste località l'illuminazione serale delle gallerie offre inoltre scenari mozzafiato.
Dalla ciclovia di fondovalle partono numerosi itinerari perfetti per una gita in E-bike alla scoperta delle borgate e delle belle naturali dei versanti di questa vallata.
Cosa vedere a San Pellegrino Terme
Cittadina famosa in tutto il mondo per l'omonima acqua minerale e per le sue terme che godono di acqua termale che sgorga naturalmente a 26 gradi. San Pellegrino Terme ebbe un notevole sviluppo nei primi del '900 e ne sono testimonianza alcuni edifici, risalenti alla Belle Époque in stile liberty come il Casinò, visitabile durante il periodo estivo, il Grand Hotel e le Terme. Interessante è anche il Tempio dei Caduti, monumento risalente al 1924 e che oggi accoglie le spoglie dei caduti durante le due guerre mondiali.
Cosa vedere a San Giovanni Bianco
San Giovanni Bianco è un piccolo centro della Val Brembana che deve il suo nome al patrono della città e alla presenza di numerosi affioramenti e cave di calcaree di colore chiaro. La città ha una pianta medievale e sono ancora percorribili i suoi numerosi ponti romanici. Negli ultimi anni sono anche stati fatti notevoli investimenti per la valorizzazione della via Priula, costruita nel corso del '500 per dare a Venezia, allora sovrana dell'area, uno sbocco commerciale verso nord senza dover passare dai territori del ducato di Milano, allora sotto il dominio spagnolo, con conseguenti dazi pari anche alla metà del valore del carico.
San Giovanni Bianco si inserisce in un contesto naturalistico di pregio nel bel mezzo della valle Brembana e adagiato in una conca su cui svettano imponenti cime offre ottimi colpi d'occhio e numerose possibilità di escursioni sui monti circostanti.
Con la chiusura della ferrovia nel 1966 ha vissuto periodi di spopolamento e chiusura verso l'esterno, la presenza della ciclovia della val Brembana sta oggi dando nuovo motore al turismo diventando essa stessa una meta per il cicloturismo.
Cosa vedere a Cornello dei Tasso
Cornello è un borgo di origine medievale che deve il suo nome all’antica famiglia Tasso, il cui membro più celebre è indubbiamente Torquato Tasso. La famiglia Tasso, già dalla metà del 1200, aveva una società di "mastri di posta" e arrivò nel corso del '500 a gestire il servizio di posta dell'Impero Asburgico. Il borgo di Cornello in epoca medievale fu un importante centro di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci grazie alla presenza della via Mercatorum, la via dei mercanti, che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i centri più importanti della Valle Brembana.
Quando, nel 1592, iniziò la costruzione della Strada Priula, voluta dal governo veneziano per collegare in modo diretto Bergamo alla Valtellina senza passare per i territori spagnoli, Cornello dei Tasso si trovò isolato e perse la sua importanza commerciale dando il via a un periodo di decadenza. La nuova strada, infatti, passava lungo il fondovalle separando il borgo dalla nuova viabilità. L’isolamento del borgo però favorì la conservazione della sua struttura urbanistica originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare ancora oggi nella sua fisionomia medievale, requisito che ha permesso a Cornello di essere inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”.
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Il tour
Il tour in bici elettrica è ideale per la gita di tutta la giornata, alla scoperta del Roero e dei suoi paesaggi boschivi. Il tour in e-bike non è di carattere tecnico, quindi ben si presta a essere percorso da tutti coloro che vorrano passare una giornata immersi nella natura selvaggia alla scoperta di prodotti tipici Piemontesi e folklore alla ricerca delle tracce delle Masche.
Le Masche
Questo percorso in e-bike è pensato per rievocare antiche atmosfere e visitare i luoghi in cui si rivivono le atmosfere misteriose di antiche leggende di Masche, le streghe piemontesi.
Le Masche sono sì streghe ma non sempre sono entità malvage o maligne, Le Masche piemontesi sono dispettose, capricciose, attenti a non farle arrabbiare, diventano vendicative.
A differenza delle streghe, le Masche sono anche buone, sono guaritrici, sono capaci di guarire persone e animali e possono salvare anche vite in pericolo.
Ancora oggi si usano detti ed espressioni che le riguardano, il più famoso è "Ci sono le Masche", tipicamente usato quando sparisce qualcosa o oggetti cadono inspiegabilmente o si sentono rumori strani in soffitta o tra le travi e tetti di antiche case.
Con lo spirito avventuroso si va in sella alla bici elettrica alla ricerca delle Masche!
Partenza dalla stazione Fs di Bra
L'itinerario in bici, inizia idealmente da Bra, comodo è l'arrivo alla stazione ferroviaria di Bra, da qui su prenotazione potrai ritirare la tua e-bike e partire per il tour della giornata. Bra è la città natale di Slow Food ed è famosa per il formaggio, la manifestazione Cheese raduna appassionati e produttori da tutto il mondo. Tutto l'anno è possibile assaggiare i famosi formaggi "Bra Duro" e "Bra Tenero" accompagnati dalla salsiccia di Bra altra eccelleza culinaria della città. Durante la bella stagione è possibile fermarsi in gastronomia e acquistare il formaggio di Bra, la salsiccia di Bra, preparare un buon panino e godersi una sosta dalla pedalata fermandosi lungo il tragitto per fare pic-nic.
Pocapaglia e la Masca Micillina
In sella alla bici si raggiunge Pocapaglia, residenza della Masca Micillina, una delle più famose o forse la più famosa Masca del Piemonte. Pocapaglia è la città cuore del Roero, la sua campagna è dominata dalle "Rocche", aspre colline di sabbia e argilla che insieme alle immense lande boschive rendono il panorama unico, creando un paesaggio da fiaba fantasy. Saranno stati questi elementi naturali a creare quest'atmosfera giusta per la leggenda? Se avete visitato la Langa del Barbaresco avrete sicuramente visto le Rocche dei sette fratelli e Donna di Langa, anche loro "Rocche" ma completamente differenti. il sentiero che si percorre in e-bike, prosegue tra boschi e campi coltivati, tra il frusciare delle foglie e il canto del vento è possibile udire (forse) la voce della Masca Micillina.
La Masca Micillina (Michelina) nacque a Barolo e andò in sposa ad un contadino di Pocapaglia. La povera donna aveva un aspetto spaventoso, era piccola, con il viso pieno di rughe, quasi calva, pure sdendatala poveretta, quando camminava aveva un'andatura lenta e storpia, insomma l'aspetto della classica strega.
Non fù il suo aspetto a conferirle il "titolo di Masca", furono una serie di disagi e strani fatti che provocò agli abitanti del paese.
Un giorno un giovane la incrociò, cadde e scappando per lo spavento si accorse di avere un piede rivolto avanti e uno indietro, ancora un giorno Micillina toccò la schiena di una bambina e il giorno dopo iniziò a crescerle la gobba e altri ancora...
A questi strani fatti si aggiunse la bravura di Micillina di non farsi trovare da nessuno, neanche dal marito che diffuse la voce di aver sposato una Masca.
Micillina fù condannata al rogo e la triste sentenza si svolse a Pocapaglia sul poggio oggi chiamato Bric d’la Masca, dove ancora oggi si vedono alcune macchie scure (molti credono sia sangue, ma in realtà è ferro ossidato). Questo è un ottimo punto panoramico per fermarsi ed ammirare il paesaggio, ascoltare il suono del vento e chissà udire la voce di Micillina!
Sommariva Perno
Riprendendo a pedalare in sella all'e-bike si incontrano boschi e dirupi scoscesi in prossimità delle Rocche che si alternano a campi e aree coltivate, sicuramente il paesaggio aspro e selvaggio ha dato la giusta ispirazione popolare alla nascita delle leggende di Masche. Il paesaggio cambia del tutto in prossimità di Sommariva Perno, la campagna si popola di vigneti e numerosi frutteti, e come non parlare delle famosissime e dolcissime fragole di Sommariva Perno. Durante la stagione delle fragole e super consigliata la tappa presso i produttori locali per una deliziosa merenda. La pedalata in bici prosegue verso i paesi di Baldissero d'Alba, Monteu Roero e Ceresole d'Alba
Sommariva Del Bosco
Ultima tappa del tour autogidato in e-bike è Sommariva del Bosco o Sommariva Bosco, porta di confine del Roero. Sommariva Bosco è sede dell'importate fiera fiera Amè l'Amel (amare il miele) durante i giorni di fiera è possibile trovare produttori locali e non, specializzati in apicoltura che offrono la possibilità di degustare tantissimi mieli differenti. Se la pedalata in bici non coicide con la fiera è possibile e consigliato fermarsi presso i produttori locali e degustare direttamente in loco l'ottimo miele di Sommariva Del Bosco.
In sella alla bici si ritorna a Bra inizio e fine del tour in bici elettrica.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Itinerario ad anello che porta al confine della foce del Po dove termina la terra e inizia il mare. Partendo dalla sede di E-bike Delta del Po, si percorre il ramo del Po di Venezia fino sull'isola di Camerini dove il fiume sfocia in mare dividendosi in più rami e assumendo la caratteristica forma a delta. Si costeggia la foce verso sud fino al ponte che porta a Scardovari, paese di pescatori sede di un grande mercato ittico, segue il villaggio turistico di Barricate con le sue spiagge dalle acque cristalline e la Spiaggia delle Conchiglie. L’itinerario continua sulla strada che costeggia la Sacca degli Scardovari, qui i pescatori svolgono il loro lavoro basato principalmente sull’allevamento dei mitili, dei quali la cozza rappresenta uno dei prodotti di eccellenza. Dopo aver costeggiato la sacca l'itinerario prosegue nell'entroterra e si arriva in località Cà Mello dove è coltivato il Campo di Lavanda, la coltivazione è stata piantata per la produzione di olio esenziale di lavanda ma ben presto è diventata un'attrazione turistica nel periodo della fioritura, una spettacolo di colori e profumi, la fioritura va dal primo/secondo weekend di giugno alla seconda settimana di luglio e varia in base alle condizioni climatiche. L'itinerario prosegue attraversando la campagna per tornare al punto di partenza
comacchio, salina di cervia, cervia, ravenna, goro, foce del po
Questo percorso parte dalla piazza mercato di Bosco Marengo, comune che si estende ad ovest fino al torrente Orba,
paese che ha regalato i natali ad un personaggio storico di grande rilievo, Frà Michele Ghislieri, divenuto poi Papa Pio V nel 1566.
Il tracciato si snoda per il centro storico, costeggiando prima le mura che un tempo isolavano il borgo più antico, risalente all'epoca preromana,
e solcando poi, la campagna coltivata in direzione del torrente, raggiungendo la storica tenuta San Michele del XII secolo ed il residence "il Mansio".
Trattasi di un percorso molto facile e quasi interamente in piano, principalmente su strade bianche, adatto per famiglie, anche con bimbi piccoli
vista la distanza percorribile.
Il primo tratto di strada, dal residence Mansio alla diga di San Michele, lambisce la garzaia di Bosco M., area naturale protetta caratterizzata da numerose
specie nitticore quali le Ardeidi, risultando molto probabile l'avvistamento della garzetta o dell'airone cenerino nei canali di irrigazione, oltre agli altri animali selvatici che vivono nella zona.
Dalla diga di San Michele alla diga di Fresonara si costeggerà in tutta la sua lunghezza il torrente Orba, per poi raggiungere l'abitato di Fresonara, attraversando prima la piazza Don Luigi Orione e raggiungendo poi la chiesa di Santa Maria, si imboccherà nuovamente una strada campestre per ritornare nell' abitato di Bosco M.
Come ultima tappa, la visita al Complesso Monumentale di Santa Croce, che papa Pio V ebbe il desiderio di edificare, affiancando il convento domenicano, arricchito da tre chiostri, e la chiesa tardorinascimentale, che ancora conserva pregevoli opere di Giorgio Vasari e della sua scuola.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Un itinerario panoramico, alla scoperta della gastronomia e degli ambienti naturali delle Valli Borbera, Curone e Grue, caratterizzate da paesaggi suggestivi su percorsi anticamente utilizzati come sentieri per il trasporto delle merci dal mare alla pianura. Si parte dal punto di noleggio Bike Square sito in Cabella Ligure. Di qui si attravesano gli abitati di Albera Ligure e Cantalupo. Si svolta al primo bivio a destra, in direzione S. Sebastaino Curone. E' una strada secondaria che attraversa le località di Campana e Cavigino quasi interamente sul crinale delle due vallate attigue molto verdeggianti. Il panorama è ricco di visuali ed aparture panoramicche. Si arriva al borgo di Dernice dove si possono ammirare i resti del Castello o la torre saracena arroccata su di uno sperone di roccia arenaria. Questo luogo è oggi assai noto per la produzione ed il commercio del formaggio Montebore, sin dal XII sec. Apprezzato sulle tavole nobili di Genova e Milano, oggi presidio Slow food per la sua storia e per la particolarità di essere fatto con latte crudo vaccino ed ovino che conferiscono un sapore unico a questo prodotto. Visitata Dernice si scende a S. Sebastiano Curone, un grazioso paese fin dall'antichità luogo di incontro e di contrattazioni lungo la Via del Sale (o del cereale, a seconda delle merci), dove i mulattieri in lunghe carovane, quelli provenienti da Genova e quelli provenienti dallo Stato di Milano, si scambiavano i prodotti: per questo in paese si formò una sorta di “centro logistico”con ampi deposti di merci, locande ed osterie, maniscalchi e sensali. Caratteristiche sono le strette vie accuratamente selciate con i vecchi ciottoli di torrente e fiancheggiate da alte case a più piani. S. Sebastaino è nota per essere divenuta negli ultimi anni meta di una delle più importanti fiere del tartufo del nord Italia grazie alla presenza dei fitti boschi che la circondano dove è possibile trovare eccellenti tuberi biachi e neri. Visitato S. Sebastaino si può fare ritorno, passando prima per l'omonima frazione di Montebore dove si può ammirare un panorama unico dominato da verdi pascoli e tramite un breve tratto sterrato si ridiscende attraversando località di Costa Merlassino fino ad arrivare a Cantalupo Ligure e poi a Cabella Ligure seguendo la S. P. 140.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Questo è un percorso che ti permetterà di pedalare sia su strada sia in parte su strade sterrate, è un percorso di media difficoltà che si sviluppa quasi totalmente su un territorio pianeggiante a parte la salita lunga circa 3 chilometri che permette di raggiungere il Santuario della Madonna del Boden.
L'oasi di Borgo Tenso
Partendo dal noleggi di BikeSquare di Premosello-Chiovenda si pedala verso l'Oasi Naturale di Bosco Tenso.Borgotenso verso l'oasi naturale di Bosco Tenso , dove ripararsi dal sole e godere della frescura di Querce , Roveri ecc e guardare gli uccelli e i vari animali che scorrazzano liberi, per proseguire lungo la ciclovia del Toce fino ad Ornavasso. Da qui risalire fino al alla Madonna della Guardia ed il Santuario del Boden. Sorseggiare l'acqua benefica della sua fontana e ripartire sempre seguendo la bellissima ciclovia del Toce fino a giungere a Mergozzo ( Paesino sulla riva del Lago Omonimo) dove fermarsi per un pranzo in uno dei diversi ristoranti in riva ad esso, per poi rientrare sempre lungo la Ciclovia del Toce fino a Premosello Chiovenda.
Percorso da fare in una giornata con tappe lungo il percorso per ammirare della natura circostante. Misto sterrrato asfaltato adatto a chi vuole pedalare un po di più quasi tutto pianeggiante tranne la salita di 3 chilometri per il santuario del Boden.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
ATTENZIONE TRACCIATO PER BIKERS ESPERTI!!!
Il percorso parte dall'abitato della frazione Brengon e scende seguendo le indicazioni di fronte all'Hotel Tantané per la frazione Messelod. Oltrepassato il parcheggio della frazione Clou prendere il sentiero a sinistra, oltrepassato il parco giochi procedere scendendo di fronte a voi lungo la strada asfaltata abbastanza ripida, giunti in fondo alla strada continuare sul sentiero in direzione frazione Herin. Una volta arrivati alla frazione (da visitare) procedere lungo la strada asfaltata fino ad Antey St. André. Un veloce giro nella zona sportiva e poi via verso la piazza del mercato per prendere la vecchia strada di Torgnon e raggiungere la frazione Navillod. Da questa frazione inizia la salita per arrivare fino a Torgnon attraversando una serie di frazioni Navillod, Gombaz, Nozon, Mazod, Ronc e Septumian permettendovi di scoprire la speciale struttura urbana di montagna con case e scorci fantastici. Una volta giunti nella zona degli impianti di risalita di Torgnon, precisamente Chantorné, prendere la strada sterrata a sinistra del ristorante la Montanara dopo il parcheggio. Un bello sterrato vi permette di raggiungere prima la zona umida di Loditor e dopo una bella salita il santuario di Gilliarey. Dopo il santuario si parte alla volta dell'invaso di Cignana. Una volta raggiunto oltrepassare il muro di contenimento della diga. Prendere a sinistra e dirigersi verso la cappellina fantastica a bordo lago, merita una piccola visita perche la vista è fantastica. Salire proseguendo sulla strada sterrata fino a raggiungere la stalla in cima, a questo punto svoltare a sinistra dietro la stalla e attaversare i pascoli per andare ad intercettare il sentiero che porta alla finestra di Cignana. Per raggiuntere la finestra occorre spingere la bicicletta per circa 200m. Bravissimi la salita è stata completata!!! Ora arriva la parte piu tecnica. Il primo tratto non è pedalabile quindi occorre accompagnare la bicicletta a mano seguendo il sentiero n. 7 Crepin che si stacca sulla destra del sentiero principale a circa 250m dalla finestra di Cignana. Scendere prestando molta ATTENZIONE perche il sentiero è stretto e ripido. Dopo circa 15 min. ovvero circa 600m si troverà una strada sterrata, girate a sinistra salite sulla bicicletta e preparatevi ad una lunga discesa fino a raggiungere la frazione di Crepin a Valtournenche. Seguite bene la cartina dell'applicazione. Una volta arrivati a Crepin continuate sulla strada asfaltata per raggiungere il centro di Valournenche, attraversate le frazioni e scendete fino alla partenza della funivia di Chamois. Seguire scrupolosamente la cartina sul vostro telefono. Prendere la funivia ricordadovi che funziona fino alle ore 22.00. Una volta giunti a Chamois potete fermarvi a bere qualcosa ormai è fatta. Proseguire in direzione La Magdeleine per raggiungere, attraversando una bella pineta, il punto di arrivo. Complimenti siete dei bikers extreme!!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Tour cicloturistico circolare di una certa difficoltà . Il percorso parte dalla ridente città di Frascati con le sue splendide ville cinquecentesche , i suoi giardini e le sue fraschette. Attraversato il centro storico si comincia a salire verso il monte Tuscolo e percorrendo strade sterrate e antichi basolati si arriva nel Parco archeologico dell’antica Tusculum. Ammirato lo splendido panorama si procede verso Rocca Priora ridente cittadina dei Castelli . Proseguendo si arriva costeggiando il bosco e attraversando sentieri stretti ai famosi Pratoni del Vivaro con le sue bellezze incontaminate. A seguire si scende in una miriade di viottoli a Nemi . Forse il paese piu pittoresco dei castelli dove , dopo aver passeggiato per il centro storico e le sue splendide terrazze, si comincia a scendere percorrendo un tratto di Via Francigena .Da qui inizia il tratto piu difficoltoso per bikers esperti . Si sale a Castel Gandolfo residenza estiva del Papa, costeggiando il lago di albano con i suoi panorami mozzafiato. A seguire si arriva nella città di Marino con i suoi vicoli .Si finisce il tour passando per Grottaferrata con la sua Abbazia di San nilo per arrivare a Frascati .
Questa gita in bicicletta vi accompagnerà alla scoperta dell’Abbazia di Staffarda guidandovi in un piacevole anello che si snoda alle pendici del Monte Bracco. L’anello passa per i comuni di Paesana, Barge, Martiniana Po e Sanfront portandovi a scoprire la ricchezza storica e gastronomica di questo territorio.
Che cosa vedere a Barge, il Monte Bracco e Leonardo Da Vinci
L’abitato di Barge ha una storia antichissima come testimoniano le incisioni rupestri rinvenute sulla sommità del Monte Bracco (spesso accorciato in Monbracco). È a partire dal 1400 che Barge inizia un florido sviluppo principalmente grazie all’industria estrattiva di rocce da costruzione provenienti dalle pendici del Monbracco, anche Leonardo Da Vinci in uno dei suoi manoscritti cita questo monte descrivendolo come sito di produzione di una “pietra bianca come il marmo di carrara e dura come il porfido”, da qui il soprannome Montagna di Leonardo. Barge può inoltre vantare numerosi monumenti e chiese di pregio, come la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, i ruderi del Castello Inferiore e le medievali via del centro storico.
Che cosa vedere a Staffarda
Pedalando tra strade secondarie immerse nel verde dei campi si raggiunge l'abbazia di Santa Maria di Staffarda. Fondata all'inizio del XII secolo dall'Ordine dei monaci Cistercensi su terreni donati dal Marchese Manfredo I di Saluzzo. L'abbazia è composta da diversi di edifici tra cui un suggestivo chiostro romanico/gotico, una foresteria e un mercato coperto. Fin dal medioevo risulta essere un importante centro per gli scambi commerciali favoriti anche dai prodotti ottenuti dalla bonifica dei terreni agricoli circostanti voluta dai monaci. Nel 1690 subisce gravi danni a seguito della battaglia tra Savoia e Francesi che si contendevano il territorio di Saluzzo. Viene poi ricostruita nei primi decenni del 1700 alterandone le tipiche forme gotiche.
Che cosa vedere a Sanfront
Addossato alle pareti del Monbracco, sotto una sporgenza rocciosa, sorge Balma Boves, suggestiva borgata dove il tempo sembra essersi fermato nel medioevo e che ricorda i villaggi dei pueblos navajos. In realtà gli ultimi abitanti di questo paesino lo hanno abbandonato negli anni ’50 quando la sua posizione non era adatta alla vita moderna. Oggi trasformato in un ecomuseo ci ricorda di quando l’uomo, in queste vallate, viveva ancora in perfetta armonia con la natura sapendo come sfruttare le risorse naturali senza abusarne.
Servizio di consegna e-bike presso la stazione di Saluzzo
Questo percorso è la proposta che vi facciamo per scoprire la Valle Po e i comuni del territorio senz'auto.
È infatti possibile richiedere la consegna delle bici in stazione.
Come fare? Bisogna scegliere Monviso come destinazione, poi fare click su Noleggia ora. Qui inizia la tua richiesta di e-bike ed è qui che puoi scegliere la stazione come punto di ritiro.
La consegna ha un costo aggiuntivo che può dipendere dal numero di bici richieste.
È consigliabile fare questa richiesta con qualche giorno di anticipo (1-2) in modo tale da dare al noleggiatore il tempo per organizzare la consegna e gli altri eventuali noleggi.
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Breve anello alla scoperta dell'Alta Langa.
Partenza da Murazzano
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole