Tipi Percorsi
Un suggestivo anello panoramico tra le colline che guardano la Valle Orba e la Valle Bormida, tra i vigneti del rinomato Dolcetto docg, il vino rosso con il quale accompagnare i piatti tipici di questo angolo di Piemonte che in cucina da sempre propone piatti d'impronta ligure. Si parte dal centro di Ovada e si compie un anello panoramico tra i borghi di Cremolino, Trisobbio, Montaldo Bormida, Carpeneto con rientro nel Centro storico di Ovada dove è possibile visitare musei, antiche Chiese, i "caruggi" (strade molto strette come quelle genovesi) e degustare prodotti locali negli ottimi caffè, pasticcerie e ristoranti fuori e dentro la città.
Per maggiori informazioni sull'ovadese: http://www.iatovada.it/it/
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Partendo dall'abitato di La Magdeleine (frazione Brengon dove noleggiate le bici) seguire la strada asfaltata che porta al bivio per Chamois. Non prendere la poderale per Chamois (deviazione a sinistra) ma proseguite sulla strada asfaltata per un altro km (in totale dalla partenza del noleggio son 2.5km) seguendo le indicazioni per "Big Bench". La strada prosegue e diventa sterrata, dopo circa 5 km raggiungerete la località denominata Col Pilaz dove potrete ammirare la fantastica e famosa installazione della "Big Bench Community Project".
Raggiunta la panchina proseguite sulla poderale dritto davanti a voi in direzione Champlong. La salita è impegnativa. Dopo circa 2 km raggiungerete i laghetti di Champlong a quota 2200 m.s.l.m.
Ok la salita piu impegnativa è finita. Procedete lungo lo sterrato che, dopo una panoramica sul Cervino, attraversando una splendida finestrella di gesso bianco, vi fara scendere a tutta velocità negli alpeggi di Chamois. NOn prendete nessuna deviazione (es alpeggio CORT).
Dovete raggiungere l'alpeggio di Foresus che si trova in fondo alla discesa ripida appena fuori dal bosco.
A questo punto prestate attenzione, l'alpeggio rimarrà alla vostra sinistra e voi dovete prendere la prima strada a destra di fronte a voi per poter salire nuovamente e raggiungere prima l'alpeggio di Glavin e poi l'arrivo della seggiovia. Continuate sulla strada alla destra dell'arrivo della seggiovia anche se poco visibile e dopo circa 200m di salita prendete la deviazione a sinistra sul tornante, una strada sterrata meno battuta che scende leggermente vi porterà al colle di Cheneil. Grazie ai lavori di recupero del sentiero potete proseguire sulla strada principale senza prendere nessuna deviazione, un percorso completamente rivisto e spettacolare vi condurra nella conca piu spettacolare di Valtournenche. Dopo circa 2 km raggiungerete Cheneil. Complimenti siete stati bravissimi godetevi questa rara oasi di bellezza. Il percorso non finisce qui dovete ancora scendere quindi con le spalle rivolte a monte prendete la strada sterrata che scende a sinistra e raggiungete il parcheggio della funicolare che sale a Cheneil. Il percorso torna nuovamente asfaltato, dovete continuare la discesa fino al bivio che sulla sinistra che vi conduce alla splendida frazione di Promindoz. Da qui la strada ritorna sentiero e sulla destra della frazione prendete le indicazioni che vi conducono a Cretaz di Valtournenche. Il sentiero dopo circa 10 min incrocia una strada poderale, prende la strada sterrata a sinistra e raggiungete in circa 10 min le case di Valtournenche, splendide cascate e ponti vi incanteranno. Raggiunto l'abitato continuate sulla strada asfaltata e una volta raggiunta la strada principale scendete a sinistra fino a raggiungere la statale per Breuil Cervinia. Da qui svoltate a sinistra e scendete attraversando il centro abitato di Valtournenche, ATTENZIONE STRADA TRAFFICATA. Continuate a scendere fino alle ultime case del centro di Valtournenche e poco dopo l' Hotel Millefiori prendete il sentiero a destra tra le case che vi conduce, con una discesa abbastanza tecnica, nella piana di Maen. Una volta raggiunta la chiesa troverete nuovamente la statale per Cervinia che dovete attraversare per riprendere una strada di fronte a voi che va verso il lago di Maen. Proseguite fino al primo bivio che trovate, svoltate a destra e poi prendete il ponte a sinistra vi troverete nuovamente lungo la statale. Scendete lungo la statale fino all'altezza della carrozzeria oltrepassate il parcheggio ed infilatevi nel sentiero lungo lago. Una volta oltrepassato lo sbarramento raggiungerete una strada, svoltate a sinistra e continuate a scendere fino a raggiungere l'ecocentro, superatelo e RALLENTATE dovete prendere il sentiero a sinistra. Proseguito lungo il torrente per raggiungere una casa dove il sentiero si immette su una strada asfaltata. Svoltate a sinistra e raggiungete la frazione di Buisson. Da qui prendete il biglietto per la funivia ( 2,00 € andata + 2,00 € di bicicletta per un totale di 4,00 € potrebbero esserci dei rincari nei mesi di punta luglio ed agosto) benvenuti nella Perla delle Alpi di Chamois. Uscendo dalla stazione della funivia potete fermarvi a sorseggiare qualcosa nei bar presenti nella piazza. Per rientrare a La Magdeleine dovete ora prendere la stradina a destra dell'edificio comunale e percorrerlo fino alla fine per circa 4 km. Quando arriverete sulla strada asfaltata svoltate a destra e raggiungete nuovamente l'Hotel Tantané. Complimenti avete appena concluso un percorso di 40 km!!!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Visita la città di Torino e l'area circostante col supporto delle nostre bici elettriche e scopri i parchi fluviali, il paese limitrofo di Moncalieri, la collina con i suoi percorsi e i suoi punti di vista, le residenze dei Savoia e la Basilica di Superga, per concludere con un giro per l'elegante centro cittadino.
Terminato il giro puoi rilassarti e continuare l'esplorazione del territorio in maniera sensoriale tramite un aperitivo presso l'enoteca ristorante Rossorubino degustando la "Merenda Vinoira" fatta di 5 assaggi tipici della cucina piemontese accompagnati da un calice di vino o di Vermouth Spritz.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Andiamo alla scoperta della Valle d'Itria con un semplice tour guidato in ebike di circa 2 ore.
Si parte a piedi dal Frantoio l'Acropoli di Puglia di Martina Franca alle 9,15.
Qui l'olio si continua a fare come lo facevano i nonni e potrai scoprire con una visita di 1 ora circa, tutto su questo prodotto insostituibile per la dieta mediterranea.
Verso le 11, conclusa la visita al frantoio, ci si sposta presso il punto di noleggio ebike BikeSquare di Martina Franca dove sarà possibile noleggiare le ebike.
In sella alle nostre ebike e accompagnati dalla guida esperta della zona, si raggiungiono le Cantine Di Marco a Locorotondo dove faremo insieme una degustazione di vini tipici della Valle d'Itria accompagnata da assaggi di prelibatezze locali.
Saremo di ritorno a Martina Franca verso le ore 14.
Costi:
Noleggio ebike + guida: 40€
Visita al frantoio: 3€
Degustazione in cantina: 10€
Iscrizione e prenotazione ebike:
per partecipare all'evento è necessario iscriversi entro giovedì 20 febbraio, puoi fare click su 'Verifica disponibilità' qui a destra (prenotando la tua ebike in Puglia per mezza giornata) oppure scriverci una email a info@bikesquare.eu
Pagamento:
chi partecipa al tour paga la caparra del 15% sul noleggio delle ebike dalla piattaforma e il saldo per il noleggio ebike e per la guida direttamente nel negozio di noleggio ebike BikeSquare locale a Martina Franca. La visita e la degustazione saranno pagati dai partecipanti rispettivamente al frantoio e in cantina.
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
Percorso di Mountain Bike alla scoperta del Monferrato!
Tour dedicato agli appassionati Gravel da eseguire con mountain bike front o full suspensions.
Tour preferibilmente accompagnato da guida locale per assaporare al meglio i luoghi del nostro splendido territorio.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Partendo da Armonie in Corte, a Buronzo, dopo una colazione/merenda a base di prodotti del territorio, si segue la Strada Buronzina, si costeggia il Nuovo Canale della Baraggia fino a incrociare il Rio Versa e il Cavo Alemanno.
Tra Buronzo e Rovasenda
Si giunge quindi all'incastrone della Mapetta, che prende il nome dalla vicina cascina e che rappresenta un punto suggestivo dove ben si comprende la gestione delle acque e l'opera di ingegneria idraulica che fa capo al Consorzio di Bonifica della Baraggia Vercellese e Biellese. Qui dopo aver pedalato accanto ai laghetti di pesca sportiva e di popolamento di anatre e uccelli tipici degli ambienti umidi e dopo l'attraversamento della ferrovia Biella-Novara, si potrebbe far rientro lungo la Buronzina, ma proseguiamo sulla strada che collega Rovasenda a San Giacomo, attraversando le risaie del riso solidale biologico della famiglia nobile Di Rovasenda Biandrate e giungendo a Rovasenda.
Escursione al ponte canale
Qui, proseguendo lungo il cavo Piantalino, una traversa d'imbocco e una presa d'acqua, oltrepassando un pioppeto suggestivo si può fare un'escursione fino al torrente Rovasenda, in un punto con un bel salto d'acqua della Roggia Marchionale, che passa sopra al torrente in un ponte canale e salta nel sottocanale Fasoli (lo chiamano il "trovone", questo angolo).
Rientrando dall'escursione si continua tra le risaie attraversando la ferrovia Novara-Biella, incontrando il naviletto di Villarboit e, attraversando la strada che collega Ghislarengo a Rovasenda, ci si dirige verso San Giacomo Vercellese per rientrare a Buronzo.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
BRACCIANO / ANGUILLARA
Una tappa spettacolare tutta attorno al Lago di Bracciano, alla scoperta dei suoi tesori sparsi nei dintorni dei paesi che vi si affacciano, quasi interamente su strade senza traffico, ippovie e sentieri sterrati ma di facile percorrenza.Da Bracciano usciamo in direzione nord seguendo la linea ferroviaria per strade bianche o in terra battuta, nel folto dei boschi che nascondono il panorama del lago per poi farlo apparire di tanto in tanto all’improvviso: arriviamo così a Manziana, bel borgo nei pressi dell’omonimo bosco secolare, e poi tramite un’ippovia nelle campagne all’ Antica Monterano, città fantasma che conobbe varie epoche, ognuna delle quali ha lasciato un segno del proprio passaggio: dalle tombe etrusche alle mura romane, passando per l’acquedotto papalino e un paio di sculture del Bernini e i suggestivi ruderi della secentesca Chiesa di San Bonaventura, rimasta così da quando il paese fu abbandonato in seguito all’invasione napoleonica. Sempre passando per sterrati e strade bianche arriviamo a Oriolo Romano, altro paese suggestivo sul lato settentrionale del lago, e da qui imbocchiamo la ciclovia dei boschi, che attraversa i castagneti della Calandrina per poi ridiscendere a Trevignano Romano, proprio sulle sponde di Bracciano. Per evitare il trafficato lungolago fino ad Anguillara, ci serviamo di una suggestiva deviazione tracciata sempre per sterrati, la ciclovia dei laghi, che taglia il crinale tra il Lago di Bracciano e quello – più piccolo ma ugualmente affascinante – di Martignano.
a Empoli, in Val d'Arno
Facile pedalata in ebike al 90% tutta su pista ciclabile. Partenza da Francavilla al mare dal nostro partner L'Isola punto di consegna delle e.bike. Accogliente stabilimento balneare con servizio spiaggia, colazioni e piatti a base di pesce ideale per una sosta al rientro. Partiti ci si immette subito sulla pista ciclabile, arrivati a Pescara troviamo alla nostra sinistra il teatro e la relativa pineta d' annunziana seguita dal moderno ponte del mare con vista sulla montagna madre, la Majella. Dopo il porto canale con i sui pescherecci, con le nostre ebike si attraverseremo la parte piu modaiola della riviera pescarese con i sui locali sul mare. Una volta arrivati a Montesilvano si attravesa, sempre rimanendo sulla ciclabile, il fiume Saline per raggiungere Silvi Marina e si entrà in una fresca e profumata pineta, che ci rinfrescherà fino alla riserva marina di Torre del Cerrano con la sua torre di avvistamento circondata da un sistema residuale di dune e la pineta di pini d' aleppo, dove consigliamo un bagno rigenereante. Dopo una lunga pausa possiamo ripercorrere il tragitto a ritroso per il ritorno. Esperienza consigliata per una giornata in pieno relax alla scoperta della riserva marina e della costa abruzzese
in Abruzzo, a Pineto, a Pescara, a Francavilla al Mare, a Celano, a Ovindoli, a Santa Jona, a Pineto degli Abruzzi
Cicloescursione ad anello in ebike tra borghi e colline circostanti l’Abbadia di Fiastra che inizia e termina a Petriolo (MC), il borgo incastonato tra la valle del Fiastra e la valle del Cremone, uno dei gioielli della Marca Maceratese.
Dalla piazzetta del borgo di Petriolo, dove la vista spazia dalle vette dei Sibillini e del Gran Sasso d’Italia fino al mare Adriatico e lo sguardo si perde su una miriade di paesini arroccati sui colli, si parte con l’e-bike per immergersi nell’esperienza delle dolci colline marchigiane, nel saliscendi fra uliveti, vigne e colori che le stagioni sanno regalare da queste parti.
Da una strada poco transitata, si scende alla valle del Fiastrone dove percorrendo un tratto pianeggiante di ghiaia ci si addentra nella Selva dell’Abbadia di Fiastra che, tra querce secolari, conduce al Monastero Cistercense del XII sec. Qui è possibile far visita alla chiesa e al monastero, fare una sosta rigenerante immersi nella natura e gustare i prodotti tipici offerti delle botteghe contadine.
Costeggiando il fiume Fiastrone, pedalando soavemente nella natura, si prosegue poi verso il Parco archeologico di Urbs Salvia, dove è possibile ammirare l’anfiteatro romano.
Nel percorso non può mancare una sosta in cantina per la degustazione dei vini autoctoni Passerina, Pecorino, Rosso Piceno e la degustazione del famoso Ciauscolo (il delizioso salame spalmabile tipico di questa zona).
Marca Maceratese, nella Marca Maceratese, a Macerata, a Petriolo
Si parte da Frascati e si arriva a Squarciarelli, a seguire si attraversa il bosco sottostante Rocca di Papa. Una volta saliti si ammira il lago di Castel Gandolfo dalla terrazza di Villa Palazzola. Proseguendo attraverso i boschi si arriva nella ridente cittadina di Nemi. Continuando il vostro tour in ebike lungo la Via Francigena si scende al lago dove potrete usufruire dei servizi dell'azienda agricola Nemus, con la sua area pic nic e il suo teatro di paglia.
Salendo si arriva a Genzano. Costeggiando i crinali degli antichi Vulcani si arriva a Castel Gandolfo, da questo punto si può raggiungere il lago. A seguire passeggiando per il lungolago si risale sulla via dei laghi per poi ritornare indietro.
Tracciato completo e coinvolgente di entrambi i laghi dei castelli romani, il Lago di Albano e il Lago di Nemi.
SORATTE E DINTORNI
Una tappa impegnativa e affascinante, la prima nella terra degli Etruschi: da qui alla fine del GTL, per tutto il suo arco settentrionale, attraverseremo necropoli, mura di tufo e strade tagliate nella pietra e nel bosco, eredità di un popolo ancora in parte misterioso e poi confluito nella civiltà romana. Da Stimigliano attraversiamo due grandi “barriere”, il Tevere prima e l’Autostrada del Sole poi, per ritrovarci davanti l’unico grande gigante che svetta solitario nell’Agro Romano: il Monte Soratte. Dai profili inconfondibili, è un massiccio calcareo dal quale partono numerosi sentieri di escursionismo e mountain bike, ed ha sempre stimolato la fantasia di poeti, scrittori e viaggiatori, primo tra tutti Orazio. Per muoversi in questi territori collinari e spesso tortuosi, il GTL 12 si serve di tratti due ciclovie europee, l’Eurovelo 5 Romea Francigena e l’Eurovelo 7. Proseguiamo per strade tortuose fino a Sant’Oreste, poi Faleria, antico insediamento di un’antica popolazione laziale, i Falisci, fino ad arrivare a una delle perle dell’Alto Lazio: Calcata, arroccata su un blocco di tufo in mezzo alla valle del Treja, è un borgo che pare isolarsi dal resto del mondo, un tempo rifugio di comuni hippie, oggi di botteghe artigianali. Proseguiamo scendendo nei boschi della valle del fiume Treja, nella quale pure sono presenti molti sentieri e ippovie per affascinanti deviazioni come quella per le Cascate di Monte Gelato, vero e proprio locus amoenus utilizzato come set di molti film. Da qui compiamo una lunga ansa per oltrepassare il fiume Treja verso nord (non ci sono passaggi di attraversamento se non molto sconnessi e impervi), e guadagnare i due graziosi borghi di Nepi, roccaforte Borgia, e Civita Castellana, che si raccoglie attorno al suo Forte San Gallo. Sempre per campagne e boschi, stavolta sulla sponda occidentale del Tevere, scorrono gli ultimi chilometri della tappa verso Orte, anch’essa arroccata su un blocco tufaceo e senz’altro degna di visita.
a Empoli, in Val d'Arno
Itinerario ad anello che porta al confine della foce del Po dove termina la terra e inizia il mare. Partendo dalla sede di E-bike Delta del Po, si percorre il ramo del Po di Venezia fino sull'isola di Camerini dove il fiume sfocia in mare dividendosi in più rami e assumendo la caratteristica forma a delta. Si costeggia la foce verso sud fino al ponte che porta a Scardovari, paese di pescatori sede di un grande mercato ittico, segue il villaggio turistico di Barricate con le sue spiagge dalle acque cristalline e la Spiaggia delle Conchiglie. L’itinerario continua sulla strada che costeggia la Sacca degli Scardovari, qui i pescatori svolgono il loro lavoro basato principalmente sull’allevamento dei mitili, dei quali la cozza rappresenta uno dei prodotti di eccellenza. Dopo aver costeggiato la sacca l'itinerario prosegue nell'entroterra e si arriva in località Cà Mello dove è coltivato il Campo di Lavanda, la coltivazione è stata piantata per la produzione di olio esenziale di lavanda ma ben presto è diventata un'attrazione turistica nel periodo della fioritura, una spettacolo di colori e profumi, la fioritura va dal primo/secondo weekend di giugno alla seconda settimana di luglio e varia in base alle condizioni climatiche. L'itinerario prosegue attraversando la campagna per tornare al punto di partenza
comacchio, salina di cervia, cervia, ravenna, goro, foce del po
Estate, fa caldo ed è questa la stagione per pedalare in ebike senza rischiare la pioggia!
Ti proponiamo un bel percorso da fare con le bici elettriche fra le colline delle Langhe, in Piemonte, con visita ai graziosi paesini di Novello, La Morra, Barolo, un buon bicchiere di vino del territorio e dopo? Cosa c'è di meglio di un rinfrescante tuffo in piscina?
La combo perfetta per fare un po' di sport e rilassarti? ebike + tuffo in piscina.
In piscina potrai accomodarti nei salottini in giardino, prendere il sole sul prato, con bibita inclusa e servizio bar a disposizione.
Ritira la tua e-bike nel punto di noleggio, ti consiglieremo il percorso migliore per pedalare tra le colline e raggiungere la piscina, per poi riconsegnare la bici. Oppure puoi concludere la pedalata, consegnare la bici e raggiungere la piscina comodamente in auto.
Come fare per prenotare questa esperienza?
Facile, acquista direttamente con data aperta (clicca sul pulsante verde in alto a destra) oppure puoi scriverci a prenota@bikesquare.eu
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Il tour autoguidato in ebike al Monte Tuscolo e del monte salomone è un itinerario intenso e appagante, ricco di panorami mozzafiato dei Castelli Romani e della città di Roma. È possibile visitare il parco archelogico del Tuscolo. L'area archelogica è visitabile con gli orari che troverai nella descrizione del punto di interesse. Nelle vicinanze dell'area archeologica ci sono delle zone pic-nic attrezzate. Proseguendo il percorso si prima alla splendida fattoria La Collina degli asinelli dove poter fare un pic nic tra la natura incontaminata e delgi spendidi animale .A seguire si arriva alla chiesa di San Silvestro . Scendendo di livello attraverso numerosi tornanti si attraversa la tuscolana e tra i boschi di Rocca di Papa tornando al punto di partenza dell'itinerario .
Embraced by a combination of history and nature, within the Appia Antica Park.
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Gavi e si prende la direzione Serravalle Scrivia. Prima di uscire dal paese si svolta a destra in via Piona. Si segue questa stradina che diventa sterrata e, prima in salita e poi in discesa, arriva alla frazione di Pratolungo di Gavi. Il paesaggio di questo primo tratto di percorso è piacevole perchè completamente circondato da prati verdeggianti, boschi e vitigni. Arrivati in Via Pratolungo si svolta a sinistra e si ritorna verso la S.P. 161 che si attraversa per seguire prima la direzione Lungarola, senza arrivare alla omonima frazione ma proseguendo a sinistra per dirigersi alla frazione di Monterotondo. Si affronta una salita di circa due chilometri per arrivare alla frazione di Monterotondo. Si inizia sulla sinistra un anello di circa 8 Km fatto di saliscendi tra boschi e vigneti. Terminato l'anello si ritorna nella frazione di Monterotondo, costeggiandone la chiesa parrocchiale. Terminata la discesa verso Gavi si svolta a destra per attraversare la Riserva naturale del Neirone dove, lungo il sentiero, poter ammirare la cascata del Neirone e l'imponente Forte di Gavi. Terminato l'anello di Monterotondo si rientra a Gavi per visitarne il centro storico e i suoi punti d'interesse culturali e gastronomici.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Questo percorso attraversa una delle zone più belle e caratteristiche del Monferrato!
Le nostre biciclette a pedalata assistita vi porteranno nel meraviglioso cuore di questa terra, ricca di sorprese e paesaggi mozzafiato.
Dalla panchina gigante di “Bricco Lu”, potrete godere di una vista a 360 gradi (o quasi) su tutto il paesaggio circostante. In lontananza saranno le Alpi, con i loro ghiacciai perenni, a farla da padrone. Tutto intorno a voi scorgerete l’immensità dei vigneti e dei noccioleti che rappresentano il vero fiore all’occhiello del territorio astigiano.
Cosa vedere a Montegrosso d’Asti
Montegrosso custodisce un antico borgo medievale posto sulla sommità della collina. Proprio nell’antico centro, spicca imponente il castello feudale, costruito nel 1134, vera opera di ingegneria per l’epoca.
Il nostro percorso parte dall’Enoteca dei Colli Astiani, da oltre 20 anni punto di riferimento nella zona, per tutti gli amanti del buon vino.
Il tracciato si snoderà a cavallo tra colline del Monferrato e Langhe attraverso splendidi scenari.
Si pedala quasi fin da subito su una discreta pendenza per raggiungere “la cresta” delle colline circostanti e godere dei paesaggi migliori.
Giunti al confine con Castagnole delle Lanze raggiungerete la Panchina Gigante di Bricco Lu, dalla quale avrete una memorabile visuale su tutto il paesaggio circostante.
Calosso
Continuando la pedalata “in cresta” arriverete al borgo antico di Calosso, anch’esso arroccato su una collina a dominare il paesaggio circostante.
Questo paese è reso celebre dalla Fiera del Rapulè che ogni anno si tiene il terzo weekend di Ottobre, quando la vendemmia giunge al termine.
Durante questo evento è possibile girare per le vie del centro storico assaporando i piatti tipici della cucina piemontese, uniti a strepitosi assaggi di vino.
A Calosso spicca sicuramente la cinta fortificata che custodisce l’antico castello medioevale.
Questa imponente struttura ha avuto una storia piuttosto travagliata nel corso dei secoli ed ha subito numerose distruzioni e rimaneggiamenti.
Agliano Terme e il rientro
Continuando lungo il percorso raggiungerete l’abitato di Agliano Terme, paese celebre per i suoi paesaggi vinicoli e, come recita il nome stesso, per la sua piccola stazione termale.
Raggiungerete il punto più alto del paese, caratterizzato da un’ampia piazza con ottima veduta e dalla maestosa torre dell’antico castello.
Il castello di Agliano Terme venne distrutto nella prima metà del Seicento durante la lotta fra il Duca di Savoia e gli spagnoli per la successione del Monferrato.
Del possente maniero oggi resta la torre, appunto, visitabile e di proprietà dell’acquedotto.
La cima dell’edificio è un punto panoramico privilegiato per osservare le colline della provincia di Asti.
Scendendo verso la valle passerete di fronte alla stazione termale.
Nel 1770 venne scoperta in un campo di Agliano, una sorgente con un odore particolare.
Analisi chimico-fisiche successive, confermarono la presenza di zolfo e altre sostante in quella che gli abitanti del luogo chiamavano “acqua marcia”.
Proprio in quel luogo, fu costruito un albergo che iniziò ad accogliere turisti fin da subito ed, in seguito, il tutto divenne stazione termale.
Continuando a percorrere questa strada pianeggiante, il percorso vi riporterà presso l’Enoteca dei Colli Astiani da dove il tour è partito.
nel Monferrato, a Nizza Monferrato, a Canelli, a Mombarcaro
Si parte dalla piazza di Greve in Chianti proseguendo per un breve tratto sulla strada Chiantigiana S.R. 222, dopodiché si svolta a sinistra seguendo la direzione per il borgo di Lamole, uno dei punti più alti in cui viene coltivato il vino Chianti Classico e dove sono ancora visibili i così detti vigneti terrazzati che rappresentano uno dei metodi di coltivazione più antichi.
Dalla Piazza di Lamole si prosegue a destra, raggiungendo la via che vi condurrà al borgo di Panzano in Chianti, una tipica strada bianca toscana contornata da vigneti e oliveti. Una volta giunti a Panzano in Chianti, grazioso insediamento con botteghe tipiche artigiane e punti degustazione, attraversando il centro storico si prosegue in direzione di Montefioralle, borgo fortificato medievale, che vanta la sua presenza anche nella Guida dei Borghi più Belli d’Italia, dalla strada di Montefioralle si tornerà nuovamente nel centro di Greve in Chianti, concludendo l’anello della durata di circa 25km.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Scopri le Langhe in ebike: un viaggio tra natura, storia e vino
Le Langhe, una delle gemme nascoste del Piemonte, sono famose per i loro paesaggi mozzafiato, le colline coperte di viti e la produzione di vini di alta qualità. Se stai cercando un modo emozionante e sostenibile per esplorare questa regione, l'ebike è la scelta perfetta. In questo tour in ebike di San Rocco Seno d'Elvio, Alba, La Morra, Verduno e Roddi, scoprirai i segreti meglio custoditi delle Langhe, insieme ai loro prelibati vini.
San Rocco Seno d'Elvio: Il Punto di Partenza
Il tuo tour in ebike inizia a San Rocco Seno d'Elvio, un affascinante borgo nel cuore delle Langhe. Questo è il punto di partenza ideale per la tua avventura, con la sua atmosfera rilassante e le strade panoramiche che ti condurranno verso Alba, la "Città delle cento torri".
Alba: Il Cuore delle Langhe
Dopo una breve pedalata, raggiungerai Alba, una città che è una tappa obbligata per gli amanti del buon cibo e del vino. Qui potrai esplorare il centro storico con le sue torri medievali e passeggiare per le vie lastricate alla scoperta di caffè storici e negozi di tartufi. Non dimenticare di assaporare i famosi tartufi bianchi di Alba, un autentico lusso culinario.
Ma Alba è anche famosa per il vino. Qui potrai visitare alcune cantine vinicole di fama mondiale e degustare alcuni dei migliori vini delle Langhe, tra cui il Barolo e il Barbaresco. I viticoltori locali saranno felici di condividere con te la loro passione per il vino e spiegarti il processo di produzione.
La Morra: Il Balcone delle Langhe
Continuando il tuo tour in ebike, raggiungerai La Morra, una graziosa cittadina situata su una collina che offre una vista panoramica spettacolare sulle Langhe. La Morra è famosa per i suoi vigneti di Nebbiolo, l'uva che dà origine al pregiato Barolo. Qui puoi visitare diverse cantine e degustare il Barolo direttamente dalla sua terra d'origine.
Verduno: Il Borgo Autentico
La prossima tappa del tuo tour è Verduno, un piccolo borgo caratterizzato dalle sue stradine strette e pittoresche. In questa zona, il vino protagonista è il Pelaverga, un vino rosso leggero e fragrante. Non perdere l'opportunità di visitare le cantine di Verduno e assaporare questo vino affascinante.
Roddi: Il Tuo Ritorno a San Rocco Seno d'Elvio
Il tuo tour in ebike ti condurrà infine a Roddi, un altro incantevole borgo delle Langhe. Qui potrai immergerti nella cultura enologica delle Langhe visitando cantine locali e degustando altri vini prelibati, tra cui il Dolcetto e il Barbera.
Dopo aver esplorato Roddi, puoi iniziare il ritorno a San Rocco Seno d'Elvio, godendo delle viste panoramiche lungo il percorso. Ricorda che la bellezza delle Langhe non si esaurisce mai, quindi non aver paura di fare delle deviazioni per scoprire ulteriori tesori nascosti.
I Vini Tipici delle Langhe
Le Langhe sono famose in tutto il mondo per la loro produzione vinicola di alta qualità. Qui puoi gustare alcuni dei vini più pregiati d'Italia, tra cui:
1. Barolo: Conosciuto come il "re dei vini", il Barolo è un vino rosso robusto e complesso prodotto principalmente con l'uva Nebbiolo. È ideale per gli amanti dei vini corposi e invecchiati.
2. Barbaresco: Il Barbaresco è un altro vino rosso prestigioso delle Langhe, anch'esso ottenuto dall'uva Nebbiolo. È noto per la sua eleganza e il suo profilo aromatico unico.
3. Dolcetto: Se preferisci un vino più leggero e fruttato, il Dolcetto è la scelta perfetta. È ideale da bere giovane e si abbina bene a piatti tradizionali piemontesi.
4. Pelaverga: Il Pelaverga è una gemma nascosta delle Langhe, un vino rosso leggero e fragrante. È perfetto per chi cerca un'alternativa interessante ai vini più famosi della regione.
5. Barbera: Il Barbera è un altro vino rosso popolare delle Langhe, noto per la sua acidità vivace e il sapore fruttato. È un accompagnamento ideale per la cucina locale.
In sintesi
Un tour in ebike attraverso le Langhe è un'esperienza unica che ti permette di esplorare la bellezza naturale e la ricchezza enologica di questa regione straordinaria. Ogni paese che attraverserai ha la sua storia, i suoi vini e le sue tradizioni da condividere. Quindi, prepara la tua ebike e immergiti nell'incanto delle Langhe, dove la passione per il vino si fonde con la bellezza della campagna italiana.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
IL percorso ci porta fino a quota 2300 mslm, sul confine Italo Elvetico di Passo San Giacomo, costeggiando alcuni bacini artificiali realizzati dall’Enel tra gli anni ‘20 e ‘30 del 1900.
Attenzione: il percorso NON è percorribile con il rimorchio bici per bambini.
Che cosa vedere, via storica verso il Passo San Giacomo
Costruita a partire dal 1929 dall’Enel per poter realizzare le dighe del Lago Castel e Toggia. Appena abbandonata la suggestiva conca di Riale la strada diventa sterrata e diventa un capolavoro di ingegneria, con pendenze ridotte, per poter essere affrontata dai camion durante i lavori di costruzione e tornanti dalle linee armoniose affiancate da muretti ad arco a secco dai quali è possibile immortalare suggestivi scatti sulle cime dell’alta Formazza e sul sottostante lago del Morasco.
Che cosa vedere, Lago Toggia
Siamo a quota 2191 mslm, questa diga è stata costruita negli anni 1929 – 1932 sul Rio Roni, ha una lunghezza di 199 metri ed è alta 44 metri.
Focus, Piero Portaluppi – Architetto
è stato uno dei più importanti architetti e urbanisti della prima metà del '900 italiano. Pur avendo operato prevalentemente nel nord Italia, e in particolare per l'alta borghesia meneghina, a lui si deve una vera rivoluzione nel modo di pensare l'architettura di spazi pubblici e privati. Nel corso della propria carriera ha realizzato progetti in diversi settori: non solo palazzi e ville residenziali, ma anche centrali idroelettriche – in cui ha applicato stilemi architettonici più legati all'edilizia storica che a quella industriale – edicole funerarie, padiglioni espositivi, alberghi e molto altro.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo