Tipi Percorsi
Il percorso parte dal nostro punto di noleggio di bici elettriche vicino a Peschiera del Garda e permette di raggiungere i laghi di Mantova seguendo il corso del fiume Mincio.
Il fiume è l’assoluto protagonista di questo percorso: nasce dal lago di Garda a Peschiera e arriva a Mantova dove forma i tre laghi che circondano la città.
Lunga 45 km circa da nord a sud, è una pista molto facile, ben segnalata ed adatta a tutti, con un modesto dislivello, completamente asfaltata e isolata dal traffico automobilistico.
La primavera è il periodo migliore per percorrerla, ma anche quello in cui risulta più frequentata, in particolare nei giorni festivi.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
Un emozionante tour tra i trulli, le abitazioni tipiche pugliesi.
Il percorso ad anello attraversa tre comuni caratteristici e ricchi di antica tradizione, lungo il percorso sarete sopraffatti da panorami mozzafiato tra uliveti, muretti a secco e gli immancabili trulli, piena espressione della tradizione di questa terra. Alberobello, Locorotondo e Cisternino ti attendono, scoprili insieme a noi!
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
1° giorno
Arrivo in struttura in mattinata con mezzi propri. Presentazione del viaggio e di Italian Steps – ViaggieMiraggi da parte del nostro Accompagnatore Cicloturistico.
Dopo pranzo, libero, iniziamo la scoperta di Torino su due ruote. Percorriamo l’antico decumano romano per arrivare davanti alle Porte Palatine, siamo nel Quadrilatero romano, attraversando la via giungiamo alla Cattedrale di San Giovanni Battista, sormontata dalla Cupola della Sindone. Proseguiamo verso piazza Castello, la bellezza del Palazzo Reale e la storia di Palazzo Madama ci affascinano. Percorriamo la rettilinea pista ciclabile che ci conduce in Piazza Vittorio, dalla quale vediamo la collina di Torino, la Gran Madre e il Monte dei Cappuccini. Un caffè nei dehors della piazza ci aiuterà a gustare la vista della bellezza circostante. Lungo il ritorno non poteva mancare la visita a Palazzo Carignano, sede del Museo del Risorgimento e primo parlamento italiano.
Rientro in struttura. Ci attende la cena di benvenuto in una trattoria dove possiamo degustare le specialità piemontesi.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento).
2° giorno
Dopo la colazione inizia il nostro viaggio, lasciamo le case in stile liberty del quartiere Cit Turin e arriviamo a Grugliasco. Passiamo nel centro storico e imbocchiamo la pista ciclabile in direzione Parco del Sangone, costeggiamo il fiume e poi svoltiamo verso Piossasco dove ammiriamo il castello situato sulle pendici del Monte San Giorgio sosta per pranzo libero.
Lungo strade ciclabili e secondarie ammiriamo alla destra le Alpi e alla sinistra la pianura dove si alternano campi di grano e mais. Arriviamo a Pinerolo nel tardo pomeriggio dove ci attende la struttura e una visita della cittadina sede degli Acaja e della prima scuola di equitazione militare.
Cena libera.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibile singola con supplemento).
3° giorno
Dopo colazione attraversiamo lentamente il centro di Pinerolo uno dei più belli del Piemonte. A pochi chilometri troviamo un castello del XVII secolo circondato dal parco e dal giardino in stile romantico. sostiamo per una breve visita. Ripartiamo e percorriamo una ciclabile che costeggia meleti e prati con il Monviso a guardarci.
Una leggera discesa ci conduce verso Cavour, paese famoso per la curiosa conformazione che lo sovrasta la “Rocca”.
Giungiamo a Cavour nel pomeriggio dove ci attende una degustazione presso il b&b che ci ospita. per chi desidera si può salire sulla Rocca, da alcuni anni diventata Parco Regionale. Da qui lo sguardo spazia sulla pianura e sull’arco alpino. Nelle giornate terse il Monviso appare in tutta la sua bellezza. Il paese ha un grazioso centro, ricca di storia per aver generato la famiglia dei Conti Cavour e dove riposa Giovanni Giolitti.
La cena, libera, sarà occasione di degustare le bontà del territorio.
Pernotto in camera doppia con bagno (possibilità singola con supplemento)
4° giorno
Pronti per partire alla volta di Torino. Le strada che percorriamo passano tra meli e kiwi, alle nostre spalle abbiamo il Monviso e davanti a noi la pianura, in lontananza scorgiamo Torino. Caseforti e chiesette di campagna movimentano il paesaggio. Giungiamo a Vigone dove imbocchiamo la ciclovia delle Risorgive, qui ammiriamo il fenomeno che dà il nome a questa splendida ciclovia. Passiamo paesi dai portici medioevali e lungo la strada scorgiamo i resti dell’antica ferrovia. Poco più avanti imbocchiamo un lungo rettilineo che, attraversa il parco secolare e arriva a Stupinigi. Il castello, Residenza Sabauda e Patrimonio Unesco si presenta nel suo splendore. Lasciamo questa meraviglia e lungo piste ciclabili attraversiamo Torino fino alla struttura che ci ospiterà. Sarà l’occasione di percorrere a ritroso la storia della città, dal boom economico con l’arrivo delle prime immigrazioni negli anni’60 fino alle origini il tutto in sella alle nostre biciclette.
Arrivo nel tardo pomeriggio a Torino e termine del viaggio.
Questo viaggio in bicicletta è un’immersione nella natura e nella storia di un territorio unico e in parte sconosciuto. Ci lascia i colori, i profumi che solo il procedere lento può regalare.
Per chi desidera c’è la possibilità di pernottare a Torino e partire il giorno seguente
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori.
I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione dal contagio Covid-19.
Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari. L’agenzia non si assume la responsabilità qualora si verifichino problematiche relative ad allergie o intolleranze alimentari non dichiarate.
E’ previsto il trasporto bagagli a cura dell’organizzazione.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature (camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio. Il tour è pensato per le E Bike è possibile effettuarlo anche con bici tradizionali previo adeguato allenamento. Possibilità noleggio E Bike.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Breve percorso MTB tra il santuario di Costa San Gallo e San Giovanni Bianco
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Percorso ad anello preferito dai biker e dagli escursionisti in genere che vogliono immergersi nella Riserva Regionale dei Calanchi. Si alternano paesaggi calanchivi, pinete ombreggiate come macchia mediterranea serviti da una strada sterrata brecciata. Giro di boa la onnipresente Tempa Petrolla. Sperone di marna silicea che si eleva con i suoi oltre trenta metri dal manto argilloso tanto da essere scelta come punto di vedetta sia dagli spagnoli di un tempo che per ultimo dal brigante Crocco. A conferma di questo sul suo apice si erge una costruzione in pietra raggiungibile da una scalinata scolpita nella roccia. Presenti nelle vicinanze alcuni punti d'acqua come quello di Malabocca ma munirsi di zaino idrico o doppia borraccia nei periodi caldi.
a Montalbano Jonico, a Matera, in Basilicata
Il tour e-bike più suggestivo di tutto il territorio del parco dei Castelli Romani .Il percorso si snoda tra la ridente Frascati , i suoi laghi vulcanici di Nemi e Castel gandolfo e le piccole realtà di Lanuvio Genzano e Ariccia fino ad arrivare a Marino . Il percorso è di facile percorribiltà e ricco di panorami mozzafiato .Ogni paese ha le proprie ricchezze: Rocca di papa con la sua fortezza ,Nemi il suo lago e il misterioso paese , Lanuvio ricco di storia con le sue mura e i suoi templi , Ariccia con le sue fraschette ,Genzano con i suoi lunghi viali, Albano con il suo corso e Marino con i suoi vini , Grottaferrata e Frascati con le loro ville. Percorso lungo e media difficoltà.
Questo splendido percorso in e-bike tra i prestigiosi vigneti del Monferrato vi permetterà di scoprire, senza troppa fatica, i paesi ed i paesaggi più belli della zona.
E' un percorso ad anello che parte e termina dal prestigioso Hotel La Villa di Casalotto e consentirà di ammirare gli splendidi paesaggi di vigneti di Barbera, Moscato e Brachetto.
Cosa vedere a Fontanile
Partendo dalla rinomata struttura “La Villa”, si affronterà subito una ripida discesa ed una successiva salita che consentirà di raggiungere l’abitato di Fontanile, paese famoso per i suoi vini, i Murales, ma soprattutto per la sua mastodontica Chiesa di San Giovanni Battista, la cui cupola, progettata dall’ingegnere architetto Francesco Gualandi, spicca al centro del borgo dominando tutto il paesaggio circostante.
Imperdibile la visita a questo caratteristico monumento la cui cupola è la più alta della provincia di Asti!
Da qui si può proseguire in direzione Mombaruzzo godendo di una sosta presso la Panchina Gigante di Fontanile, posta in una splendida posizione panoramica.
Alice Bel Colle ed il suo Belvedere
Dopo la Big Bench la discesa continua fino ad arrivare a Mombaruzzo Stazione.
Da qui, la traccia proseguirà in direzione castelletto Molina.
Una lunga ma panoramica strada in leggera salita consentirà di raggiungere lo splendido paese di Alice Bel Colle, uno dei comuni più alti della provincia di Asti con i suoi 420 metri sul livello del mare.
Alice Bel Colle è un comune di meno di 800 abitanti, arroccato per lo più sulla cima di una collina. Percorrendo la scalinata di Piazza Guacchione è possibile raggiungere un belvedere panoramico con una vista a 360° sulle colline del Monferrato: una visuale incredibile, da Torino a Milano, dalle Alpi sino agli appennini liguri. Indescrivibile a parole.
Dopo la sosta obbligata al belvedere, sarà possibile continuare la pedalata fino a raggiungere il Paese di Ricaldone.
Cosa vedere a Ricaldone
Giunti a Ricaldone non si può non fermarsi nuovamente sul belvedere all’ingresso del paese per godere di una visuale mozzafiato sui vigneti circostanti.
Per gli appassionati di musica, imperdibile sarà la visita al museo dedicato al cantante Luigi Tenco: situato nell'edificio dell'ex-Asilo Comunale, il Museo è denominato "Centro di Documentazione Permanente Luigi Tenco", ed è dedicato al cantautore ed alle sue composizioni e canzoni nonché alla sua vita.
Nel cimitero è sepolto il cantante, morto tragicamente nella notte tra il 26 e il 27 gennaio 1967 durante il Festival di Sanremo.
Proseguendo il Tour si arriverà al borgo di Maranzana.
Maranzana e la via del Ritorno
Giunti a Maranzana, non potrete non notare una fitta schiera di “babaci”.
Questi ultimi, chiamati in gergo locale, non sono altro che pupazzi di stoffa realizzati dagli abitanti locali per ripopolare le vie del paesello che si stavano svuotando.
Grazie a questa recente trovata, Maranzana, riceve ogni anno moltissime visite da parte di turisti nazionali e internazionali.
E’possibile anche organizzare una degustazione presso la locale Cantina Sociale La Maranzana, per assaggiare i prodotti tipici del territorio.
Proseguendo lungo la traccia, si raggiungerà nuovamente l’abitato di Mombaruzzo Stazione per poi affrontare un ultima salita che consentirà di raggiungere la “cresta” della collina.
L’ultimo tratto di pedalata sarà pianeggiante fino ad arrivare nuovamente a Casalotto, non prima, tuttavia, di aver valutato una visita / degustazione, alle prestigiose Distillerie Berta che si trovano lungo il percorso.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Il percorso si sviluppa nel territorio della Baraggia Biellese e Vercellese sconfinando alle porte della città di Vercelli, lungo le strade bianche che attraversano le risaie dell’unica DOP di riso in Italia. Con una lunghezza totale di 34,5 km prevalentemente pianeggianti l’itinerario parte dalla Tenuta Drusiana, nel Comune di Casanova Elvo per giungere alla Cascina Gaietta, nel Comune di Olcenengo.
La Cascina Drusiana
Punto di partenza è la Cascina Drusiana, dove si inizia con una colazione/merenda con caffè e biscotti di riso (fatti con la Farina di Riso della Cascina Drusiana) e con una visita alla scoperta della storia e della tradizione rurale. La Drusiana ha 172 ettari a monocoltura risicola, produce riso Carnaroli DOP e si dice debba il suo nome a un Legionario di nome Drusio che lo ottenne in premio per i servizi militari svolti. Si passa poi alla potente famiglia dei Conti Avogadro di Casanova. In azienda è ancora visitabile la ghiacciaia del 1600, unica del suo genere in Piemonte, che si basava sul sistema eschimese degli igloo. Di fine Ottocento invece è l'antica pileria, con all'interno, intatta, una delle prime turbine per generare forza motrice ed elettrica per i fabbisogni aziendali. Sono visitabili anche le antiche abitazioni delle famiglie dei dipendenti con le loro pertinenze e il vecchio villaggio delle mondariso.
ll percorso continua in direzione Olcenengo lungo i canali che, dalle risorgive e dal Canale Cavour, si diramano per irrigare le camere di risaia. Lungo il percorso si può incontrare uno dei tre fontanili che portano acqua alla Cascina Gaietta, piccola oasi naturale in cui è facile imbattersi in una avifauna molto ricca: aironi, garzette, nitticore, ibis sono solo alcune delle specie che si possono avvistare. Lungo le rive dei fossi, nei mesi più caldi, è facile riconoscere la Lycaena Dispar, detta anche Licena delle Paludi, una rara specie di farfalla che in questo ambiente ha trovato il suo habitat naturale. La presenza di queste famiglie di uccelli è suggerita anche dal nome stesso della Cascina: “Gaietta”, infatti, rimanda a "piccola gaia", antico nome dialettale della ghiandaia.
La Cascina Gaietta
Con un itinerario pianeggiante semplice tra le risaie del Carnaroli DOP, si pedala poi nel classico panorama della Baraggia tra risaie e savana ai piedi delle Alpi, raggiungendo la Cascina Gaietta, dove si scopre come il riso possa diventare materiale da costruzione ecosostenibile! Giunti all’ingresso principale ci si trova di fronte ad una tipica cascina piemontese a corte chiusa, il cui originale portone d’accesso è sormontato da una grande figura votiva dedicata alla Madonna, a protezione di chi abita queste terre. Di fondazione medievale la cascina ha visto il susseguirsi di diverse epoche storiche. Interessante e caratteristico è il gabinetto in muratura posto all’esterno della corte (quindi visibile al passaggio), testimonianza delle prime regolamentazioni in termini di igiene nei luoghi del lavoro.
Il Canale Cavour
Dopo il pranzo in cascina, con degustazione di due meravigliosi risotti, prosegue il tour in bici alla volta dello storico Canale Cavour e del sifone di Casanova Elvo con i suoi salti d’acqua. Il percorso prosegue fino a giungere alle tombe-sifone del Canale Cavour che passa sotto il torrente Elvo. Straordinaria opera ingegneristica realizzata in meno di tre anni, dal 1863 al 1866, il Canale Cavour si sviluppa per 85 chilometri tra Chivasso (TO) e Galliate (NO). Sfruttando una pendenza minima e quasi impercettibile, il Canale deriva l'acqua dal Po e dalla Dora Baltea per poi distribuirla nella fitta rete di canali secondari che irrigano la pianura del Vercellese, del Novarese e della Lomellina. Con i suoi 101 ponti, 210 sifoni e 62 ponti-canale, il canale Cavour è ancora oggi la più grande opera di ingegneria idraulica mai compiuta in Italia. L'itinerario è ad anello, il rientro è alla Cascina Drusiana per la riconsegna delle E-Bike.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
Partendo dal nostro punto di noleggio proponiamo una semplice pedalata che vi porterà alla scoperta dell'affascinante borgo di Bellagio.
Con circa 20 km e un dislivello di un centinaio di metri, potrete gustarvi degli angolini veramente suggestivi, scoprire le proposte dei negozi del centro e le meraviglie di alcuni dei parchi della zona.
a Bellagio, a Lecco, a Oliveto Lario, sul Lago di Como
Pedalare tra le colline delle Langhe è un'esperienza che risveglia i sensi e nutre l'anima. Il dolce ondeggiare dei vigneti, il profumo della terra e dell'uva matura, il calore del sole sulla pelle e il vento fresco che accarezza il viso creano una sinfonia di sensazioni indimenticabili. Ogni colpo di pedale vi avvicina a panorami mozzafiato, borghi pittoreschi e sapori autentici, in un viaggio che è al tempo stesso un'avventura e una carezza per lo spirito.
La Morra
La Morra, balcone delle Langhe, vi accoglie con il suo splendido belvedere, da cui potrete ammirare un panorama che spazia dalle colline circostanti fino alle Alpi. Perdetevi tra le vie del centro storico, ricche di storia e fascino, e non dimenticate di visitare l'ufficio turistico per scoprire gli eventi e le attrazioni del momento. Anche se non raggiungibile in bici, la Cappella del Barolo, capolavoro d'arte contemporanea immerso nei vigneti, merita una visita successiva.
Verduno
Verduno vi sorprenderà con la sua terrazza panoramica, un'oasi di pace e bellezza completamente pedonale. Qui potrete rilassarvi al sole, godervi il panorama da una panchina o far divertire i bambini nel parco giochi. Per un assaggio della cucina langarola contemporanea, fate tappa in uno dei caratteristici ristoranti del borgo.
Roddi
Roddi, arroccato su una collina e dominato dal suo castello, è un piccolo gioiello da esplorare. Il paese è noto come il "borgo della poesia": scoprite i versi disseminati sui muri e seguite l'interessante percorso dedicato ai trifulau, i cercatori di tartufi. Per il pranzo, scegliete tra i ristoranti locali che offrono piatti della tradizione o optate per un pasto veloce in uno dei bar del paese, molti dei quali dispongono di aree all'aperto ideali per una pausa rigenerante.
Grinzane Cavour
Grinzane Cavour vi attende con il suo imponente castello, patrimonio UNESCO e sede dell'Enoteca Regionale Piemontese. Visitate il museo etnografico e la collezione di antichi strumenti legati alla viticoltura. Dal belvedere del castello, godetevi una vista panoramica sulle colline circostanti.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, merita una sosta approfondita. Visitate il WiMu, un museo del vino interattivo e coinvolgente, adatto anche ai più piccoli. Non perdetevi il curioso Museo del Cavatappi e concedetevi una passeggiata nel borgo antico, respirando l'atmosfera di uno dei luoghi più iconici delle Langhe.
Novello
Novello vi accoglie per l'ultima tappa del vostro viaggio. Dopo un aperitivo nella piazza principale, esplorate le viuzze che conducono alla terrazza panoramica e al belvedere nei pressi del castello. Da qui, potrete ammirare ancora una volta la bellezza delle colline che avete attraversato, portando con voi il ricordo di una giornata indimenticabile.
L'esperienza
Questo tour in e-bike di 38 km è un'avventura alla portata di tutti, grazie alla pedalata assistita che rende agevoli anche i tratti più impegnativi. Il percorso autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi permette di esplorare in autonomia e al vostro ritmo, partendo e tornando a Novello. Un modo ecosostenibile e divertente per immergersi nella bellezza delle Langhe, assaporando paesaggi, cultura e tradizioni di una delle zone vinicole più rinomate al mondo.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
1° giorno
Ritrovo dei partecipanti ad Acqui, incontro con i referenti, sistemazione in hotel e presentazione del tour.
Per chi arriva in treno a Torino o Alessandria si potrà organizzare un transfer.
Partenza per una passeggiata alla scoperta dei tesori di Acqui iniziando dalla Cattedrale di Maria Assunta e da “La Bollente”. I Romani furono i primi a sfruttare il Bormida con la creazione delle famose terme giunte fino a noi. Arrivarono poi i Gonzaga ed infine i Savoia. Tra le strette vie scopriamo palazzi e resti a testimonianza della millenaria storia di Acqui.
Cena libera in trattoria dove possiamo assaggiare le specialità monferrine.
Rientro e pernottamento in hotel.
2° giorno
Dopo colazione possiamo prendere le nostre E-Bike, ora siamo pronti per questa cavalcata tra vigne degustazioni e panchine giganti.
Pedaliamo in direzione Castel Rocchero tra spettacolari geometrie di filari. E’ la terra della Barbera, del Moscato, del Brachetto. Castel Rocchero è nato come presidio militare posto a guardia della via che da Acqui conduce a Santo Stefano Belbo. Proseguiamo per Fontanile dove troviamo bellissimi affreschi, sostiamo per il pranzo, libero, per ammirare lo splendido panorama prima di partire in direzione Alice Bel Colle dove saliamo sulla torre. Da qui si gode di una vista a 360° sul Monferrato e le Langhe.
Al termine del nostro giro ci attende una degustazione dii vini del territorio accompagnati da assaggi di specialità locali il tutto allietato da racconti su Acqui.
Ritorno in albergo per riposarci in attesa della cena (libera).
3° giorno
Dopo la colazione in albergo, ci rechiamo in E-bike all’acquedotto romano, siamo davanti alla storia, impressione la mole e l’ingegno nel realizzarlo. Percorriamo la ciclabile lungo il Bormida e torniamo in hotel.
Dopo il pranzo, libero, è arrivato il momento di un dolce saluto.
Ci porteremo nel cuore i colori e le emozioni di questo spicchio di Monferrato.
Il tracciato facile interamente in pianura corre lungo il Bormida e il centro cittadino per circa una decina di chilometri.
Fine del viaggio.
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori. I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione da contagio Covid-19. Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature ( camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
L’itinerario si snoda lungo la bella pista ciclabile che costeggia la Dora Baltea e prosegue fino alle colline dei vini DOC «Vallée d’Aoste» Torrette e Fumin. In un quadro paesaggistico di assoluto pregio, sarà possibile immergersi nelle vigne, lungo facili sterrati, per raggiungere la cantina vinicola, dove sarà possibile degustare una selezione di etichette e fare acquisti direttamente in azienda.
Il percorso è ricco di spunti e angoli interessanti, che mostrano il lato rurale dei luoghi attraversati con i meleti e i coltivi tipici di quest’area e offrono al visitatore alcuni splendidi esempi di chiese campestri e caseforti medievali.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Vi invitiamo ad unirvi a noi alla scoperta della vita e del lavoro dell'architetto sloveno pi? famoso: Jo?e Ple?nik.
Con la vostra o le nostre biciclette ci fermeremo in alcuni punti del centro citt? come la Piazza del Mercato (Adami? Lundrovo Nabre?je 1), i 3 Ponti (Pre?erov trg 1) e la Piazza del Congresso (Kongresni trg 15).
In seguito, ci concentreremo sulle sue opere fuori dal centro: raggiungeremo l'area del parco di Tivoli (Celov?ka cesta 23), costeggieremo le mura romane (Mirje 19), raggiungeremo Krakovo e la sua zona residenziale Trnovo (Karunova ulica 4). Qui visiteremo la sua casa-museo.
Dopo il pranzo in un ristorante locale, vi proporremo di continuare il nostro giro in bicicletta con 2 opzioni:
1: proseguire lungo il fiume Ljubljanica verso l'area umida di Ljubljana (?rna vas 48) dove venne costruita la sua famosa chiesa quasi 100 anni fa
2: proseguire verso il cimitero monumentale ?ale di Lubiana (Med hmeljniki 2) e ritornare in centro citta' con una sosta a un'altra opera di Ple?nik: la chiesa francescana di ?i?ka (?ernetova ulica 20).
Questo ? un tour di un'intera giornata, facile (su terreno piatto) e confortevole.
Il punto d'incontro e' flessibile, sara' dove preferite voi.
Per maggiori informazioni o se si desidera fare il tour con una guida locale, si prega di contattare Slovenia Guides.
Le bici possono essere noleggiate presso il Centro situato nell'area commerciale di Ljubljana - ?martinska cesta 152.
a Lubiana, in Slovenia, a Ljubljana
La dolce campagna costellata da masserie e pajare, le spiagge selvagge lungo la costa, le pinete sul mare nei parchi al profumo della macchia mediterranea, i borghi e le piccole marine che custodiscono storie antiche e capolavori non solo barocchi: è una straordinaria avventura pedalare nelle terre del Salento, partendo da Lecce per toccare Galatina, la patria del tarantismo, e immergersi poi nei parchi di cui è ricca la costa che si affaccia sul mare Ionio.
Tra un borgo e l'altro, si alternano così il Parco naturale di Ugento, il Parco di Punta Pizzo e Isola di Sant'Andrea, il Parco di Portoselvaggio, l’Area marina protetta di Porto Cesareo, la Riserva della Palude del Conte, la Riserva del litorale Tarantino, fino alla foce del fiume Chidro.
Si entra poi nella terra del Primitivo toccando Manduria e Avetrana per far ritorno poi a Lecce.
La ciclovia completa e i 5 percorsi ad anello
La Ciclovia del Salento Ionico è il percorso completo per esplorare questo territorio, si tratta di un percorso ad anello alla portata di tutti che si sviluppa in poco più di 300 chilometri in sei tappe consigliate.
Il percorso principale, lungo 305,8 km, è per l'82% su asfalto e il 18% su sterrato, con traffico di bassa intensità su quasi tutto l'itinerario, tranne che in luglio/agosto sui tratti di litoranea.
Tappa A01 - da Lecce a Nardò
Tappa A02 - da Nardò a Ugento
Tappa A03 - da Ugento a Gallipoli
Tappa A04 - da Gallipoli a Torre Lapillo
Tappa A05 - da Torre Lapillo ad Avetrana
Tappa A06 - da Avetrana a Lecce
Sovrapposti per una buona parte all'itinerario principale, sono cinque i percorsi ad anello che permettono di fare delle escursioni di una giornata o di organizzare su misura il proprio viaggio in bici:
Escursione E-01 - Pedalare da Ugento verso le sue lunghe spiagge
Escursione E-02 -Da Gallipoli alla scoperta di borghi e masserie dell'entroterra salentino
Escursione E-03 - Da Nardò verso Gallipoli tra muretti a secco e il mare
Escursione E-04 - Da Porto Cesareo pedalando guardando il mare di verde e di blu
Escursione E-05 - Il tour intorno a Manduria alla scoperta delle risorgive e della Salina dei Monaci
Lecce
Lecce è la città pugliese conosciuta come la "Firenze del Sud" per la sua straordinaria bellezza barocca.
E' una città che incanta e merita di essere esplorata in bicicletta per scoprire il suo ricco patrimonio artistico e architettonico.
Pedalando per le sue stradine strette e suggestive, potrai ammirare le magnifiche chiese barocche, i palazzi storici e le piazze incantevoli che caratterizzano il centro storico di Lecce. La bicicletta ti permetterà di muoverti agilmente tra i monumenti più importanti, come la Basilica di Santa Croce, il Duomo e l'Anfiteatro Romano.
Lecce è circondata da una campagna che ti stupirà in tutte le stagioni e ricca di antichi uliveti e vigneti. Pedalare tra le strade della campagna salentina ti offrirà la possibilità di scoprire la vera essenza della Puglia.
Infine, Lecce è una città vivace e accogliente, ricca di tradizioni culinarie e culturali che potrai scoprire lungo il tuo viaggio in bicicletta. Fermati in una trattoria locale per assaggiare le prelibatezze della cucina salentina e immergiti nell'atmosfera unica di questa città che sa conquistare il cuore di chiunque la visiti.
Pedalare per le strade di Lecce sarà un'esperienza indimenticabile che ti lascerà con ricordi preziosi da portare con te per sempre.
Uscendo dalla città si incontra il primo importante punto di interesse di questa ciclovia: l'area archeologica di Rudiae.
Si pedala tra pajare e muretti a secco, architetture contadine che hanno definito la stessa identità della campagna salentina, proteggendo orti e ulivi.
L'entroterra sui rilievi, appena un po’ più su del livello del mare, cede il passo a Gallipoli a una lunga cavalcata in riva al mare, fino alle storiche ville delle Cenate eleganti ed eclettiche, per arrivare alla Torre dell'Alto, teatro di magici tramonti sulla scogliera tra il verde del parco di Porto Selvaggio e il blu dello Ionio.
Il punto di partenza e di arrivo di questo percorso è Nardò.
Pedalando si attraversano i centri abitati di: Galatone, Sannicola, Chiesanuova, Alezio, Gallipoli, Rivabella, Lido Conchiglie, Santa Maria al Bagno, Santa Caterina di Nardò, Cenate.
Il percorso si sviluppa prevalentemente su strade asfaltate (circa il 90%) su strade a bassa intensità; nei mesi estivi di luglio e agosto la strada litoranea invece è caratterizzata da traffico intenso.
Cosa sono le 'pajare'?
Le pajare pugliesi sono antiche costruzioni rurali tipiche della regione. Queste strutture, risalenti al periodo preistorico e utilizzate fino al XIX secolo, rappresentano un esempio unico di architettura tradizionale e rurale.
Le pajare sono realizzate interamente in pietra secca, senza l'uso di malta, e presentano una forma conica o a trullo, con un tetto a cupola che ricorda la struttura di un'ape. Questa particolare forma è stata progettata per garantire una migliore resistenza alle intemperie e una maggiore durata nel tempo.
Originariamente utilizzate come rifugi temporanei per i contadini durante le ore di lavoro nei campi, le pajare sono oggi spesso state restaurate e trasformate in alloggi per i turisti che vogliono vivere un'esperienza unica immersi nella natura e nella storia della Puglia.
Partendo dal nostro punto di noleggio ebike di presso Adriano Vini, seguite la stradina che si inerpica tra i vigneti di San Rocco Seno d'Elvio e che vi conduce nel centro dal paese di Treiso.
Qui a Treiso come a Barbaresco, si produce il pregiato vino Barbaresco che proviene dal vitigno di Nebbiolo al 100%.
Voglia di assaggiarlo? prenotate una degustazione presso la Tenuta Cisa Asinari Dei Marchesi Di Grésy, una storica realtà vitivinicola della zona del Barbaresco, le cui radici affondano alla fine del XVIII secolo.
In sella alla nostre ebike potrete raggiungere senza fatica Tre Stelle anche qui potrete preparare le vostre papille gustative per assaggiare i vini della zona presso un'altra cantina nostra partner, Rusel.
Siete ora pronti per proseguire verso Barbaresco. Qui potete parcheggiare le ebike e fare una passeggiata nel paese dove potrete raggiungere la cima della torre da cui fare bellissime foto al paesaggio circostante.
Il percorso vi porta ora verso Neive: perdendovi con stupore tra i suoi vicoli medievali, capirete presto perché Neive è uno dei borghi più belli d'Italia.
Qui a Neive potete organizzare un soggiorno e una degustazione nell'azienda fratelli Toso, Cascina Longoria.
Siete ora pronti per fare rientro alla base chiudendo il vostro anello in ebike tra le vigne del Barbaresco.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Con questo percorso in ebike potrete raggiungere la sorgente del fiume più lungo d’italia, il fiume Po, dove la sua acqua sgorga limpida e cristallina.
L’itinerario prevede di risalire la valle Po lungo la strada provinciale per poi deviare e proseguire a mezza costa lungo una strada secondaria che collega una serie di piccole borgate immerse nei boschi. Lì potrete anche approfittarne per comprare prodotti tipici e per rifocillarsi durante la salita. Il percorso prosegue poi verso Crissolo e da lì, lungo la strada asfaltata aperta nei mesi estivi, si raggiungono Pian della Regina e Pian del Re. Per raggiungere la sorgente del Po è necessario affrontare una salita con non poco dislivello, il vantaggio è che il ritorno sarà tutto in discesa, ma possiamo assicurarvi che ne vale decisamente la pena.
Parlare di cosa vedere lungo questo itinerario risulterebbe in ogni caso riduttivo, raggiungerete il cuore del Parco Regionale del Monviso, riconosciuto dall’UNESCO come Riserva della Biosfera. Lungo i 20 km che separano Paesana dal Pian del Re vedrete come la vegetazione cambia, passando da fitti boschi di castagno e faggio alla prateria alpina.
Il pian del Re è una delle immancabili tappe durante una visita nel territorio saluzzese, alla ricerca di un refrigerio dal caldo estivo in un luogo incantevole.
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Percorso ad anello con partenza da Petriolo che, attraverso strade secondarie o poco transitate, permette di raggiungere la chiesa Chiesa di Santa Croce d'Ete,
Marca Maceratese, nella Marca Maceratese, a Macerata, a Petriolo
In Valtenesi troviamo la panchina rosa o del Chiaretto, famoso vino eccellenza del territorio, che possiamo degustare da La Guarda a pochi passi dalla Big Bench,
e perchè no, godere del panorama incantevole della vigna gustando il delizioso cesto pic-nic preparato con cura in cantina.
Proseguiamo la pedalata seguendo le fresche ed ombreggiate ciclabili immersi nella natura tra uliveti, boschetti e vigne per raggiungere San Felice del Beneaco e scoprire la panchina Gialla, gialla come i limoni del lago di Garda.
Alla nostra pedalata non può mancere il lungo lago, saremo accompagnati da cigni e germani reali, i custodi del lago di Garda.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
Un itinerario alla scoperta di un angolo unico della Valle d’Aosta, dove ambienti naturali e panorami mozzafiato si svelano ad ogni colpo di pedale, sotto la sagoma maestosa del Cervino, o "la Gran Becca” come la chiamano i valligiani.
Si pedala fra bellissimi boschi di castagno, prati, campi e suggestivi villaggi di montagna, dove sono ancora visibili scampoli della vita di un tempo come antichi mulini ad acqua e tradizionali forni per il pane di segale.
Caricata la bici sulla funivia, si raggiunge in pochi minuti il villaggio di Chamois, Perla delle Alpi e unico comune italiano non raggiungibile in automobile.
Di qui si prosegue lungo la splendida poderale che, tra uno scorcio panoramico e l’altro, porta sino a La Magdeleine e i suoi 7 mulini perfettamente ristrutturati e recuperati a scopo etnografico.
Caratteristiche tecniche
Il percorso è interamente su strade minori con scarsissimo traffico, o su strade sterrate, adatti anche ai minori (sotto la responsabilità di un accompagnatore adulto).
Dislivello complessivo in salita: 600 m
Difficoltà: Cicloescursionistica (MC/MC)
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent