Tipi Percorsi
Evento di gruppo, alla scoperta del vino Ribona e delle cantine Murola, Saputi, Sant'Isidoro e Podere Sabbioni.
Percorso ad anello di 40 km, con partenza alle ore 10:00 da Petriolo, fino a Colmurano, e ritorno al Bar Centrale intorno alle 16:00.
Lungo il percorso, che si snoda fra strade bianche ed asfaltate (i tratti di sterrato sono stati esclusi, per evitare il fango), dopo circa 5 km di strada panoramica, incontreremo la Cantina Murola, dove degusteremo il Ribona Baccius ed il Giula '21.
Dopo la breve sosta, proseguiremo verso la valle del fiume Fiastra ed attraverseremo il parco archeologico Urbs Salvia, per salire al borgo di Urbisaglia (Urbs Salvia), Città della Regio V Picenum, che nacque come nel II secolo a.C. Da qui, proseguiremo in verso Colmurano, attraverseremo il borgo e, dopo circa 20 km dalla partenza arriveremo alla Cantina Saputi, dove ci aspettano i due assaggi di Ribona e dove potremmo consumare il pranzo al sacco in mezzo al verde.
Dopo la sosta di circa un'oretta, ripartiremo alla volta dei territori dell'Abbadia di Fiastra, e ci potremmo fermare ad scoprire la piccola e magnifica chiesa di Maestà, denominata anche Santa Maria del Massaccio: la primitiva edicola sacra venne infatti eretta a ridosso di un rudere romano, probabilmente un monumento funerario (ancora oggi visibile), situato lungo l'antica Salaria Gallica.
Continuando, lungo la direttrice del fiume Fiastra, entreremo nei territori dell'Abbadia, per poi arrivare al colle di Colbuccaro dove conosceremo la Cantina Sant'Isidoro ed i vini Pausola e Beltrovato '22.
Ci stiamo ora avvicinando al ritorno, ma prima ci aspetta la scoperta della Cantina Podere Sabbioni e del suo Ribona '22, che potremmo assaggiare in mezzo ai filari della sua vigna.
Al ritorno a Petriolo, è possibile visitare il museo dei legni processionali o, per gli irriducibili, fare un aperitivo al Bar Centrale
Marca Maceratese, nella Marca Maceratese, a Macerata, a Petriolo
Questo tour panoramico parte da Cabella Ligure per raggiungere Carrega Ligure, cuore del Parco Naturale Alta Val Borbera.
Si passa dal versante destro a quello sinistro del torrente Borbera attraverso il ponte delle Bocche, ci si inoltra in una stretta valle dominata dalle cime più belle dell'Appennino ligure-piemontese, il Legnà, il Carmo, il Monte delle Tre Croci e l'Antola, dove ha inizio l'altro parco, in territorio ligure, il Parco Antola.
Aggrappati alle pendici dei monti si alternano una serie di borghi, molto caratteristici: Daglio, Cartasegna, Magioncalda, Vegni e Campassi. Risalendo la valle si giunge a Carrega Ligure, sede del Parco Naturale Alta val Borbera, dell'Ecomuseo dei Sette Ricordi e del Museo di Cultura Popolare. Tra queste montagne nel 1943/44 si organizzarono i primi nuclei della Resistenza e furono paracadutati i membri delle missioni inglesi e americana.
Risalendo i tornanti della "strada della Resistenza" si incontrano i ruderi dell'antico castello di Carrega, e si arriva quindi a Capanne di Carrega da dove si gode un panorama stupendo della Val Borbera e della Val Trebbia. Fra le località di Capanne di Carrega (Piemonte) e "Casa del Romano" (Liguria), nella tarda primavera, si ammira una stupenda fioritura di narcisi.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Questo splendido percorso in e-bike tra i prestigiosi vigneti del Monferrato vi permetterà di scoprire, senza troppa fatica, i paesi ed i paesaggi più belli della zona.
E' un percorso ad anello che parte e termina a Nizza Monferrato e consente di ammirare gli splendidi paesaggi di vigneti di Barbera e Nizza docg.
Cosa vedere a Nizza Monferrato
Nizza è il più importante centro agricolo e commerciale che si trova nel cuore del Monferrato, uno dei luoghi italiani di produzione vinicola più noti al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi. Patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi beni paesaggistici e per i vini Barbera e Nizza docg, è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo.
A Nizza vale la pena fare due passi per le vie del centro e fermarsi ad ammirare la torre del Campanon, nella piazza del Comune, la più antica torre civica della città, inglobata nel Palazzo Comunale.
Bellissimo il centro storico, ricco di locali e ristoranti tipici dove poter assaggiare le specialità della cucina nicese e piemontese a base di Cardo Gobbo, rinomato prodotto locale.
Non mancherà di certo la possibilità di qualche strepitoso assaggio di vino rosso presso l' Enoteca Regionale di Nizza, situata nei pressi dello splendido Palazzo Crova, mirabile esempio di residenza nobiliare cittadina del XVIII Secolo.
A fine tour i più "temerari" potranno raggiungere la Chiesetta Madonna della Neve, dai più conosciuta come "la Chiesetta del Bricco di Nizza", uno dei punti più alti del comune.
La si raggiunge tramite una salita molto ripida ma la vista sulla città e sui Comuni circostanti vale sicuramente la fatica.
Castel Boglione e Castel Rocchero
A Castel Boglione e Castel Rocchero potrete godere di paesaggi mozzafiato che incarnano alla perfezione il concetto di Monferrato.
Queste colline, plasmate dal costante e incessante lavoro dei viticoltori, sono diventate patrimonio UNESCO nel 2014 e sono riconosciute ed ammirate in tutto il Mondo.
Non dimenticatevi di assaggiare i prestigiosi vini della Cantina "La Torre" di Castel Rocchero, una delle tappe del nostro tour.
Qui avrete ampia scelta nell’assaggio di pregiati vini tipici della zona.
Cosa vedere a Castelletto Molina
Dopo la Cantina La Torre di Castel Rocchero si raggiungerà l’incantevole paese di Castelletto Molina, famoso per il suo Castello Medievale caratterizzato da alte mura difensive e cinque torri utilizzate per difesa e come antiche carceri.
La traccia vi permetterà di girare intorno al Castello per ammirarlo in tutta la sua bellezza.
Caratteristico anche il Museo delle Arti Agricole, all’imbocco del paese.
Se siete affamati, non perdetevi una sosta presso la Trattoria da Nello e Lina, i cui piatti tipici vi allieteranno la giornata.
Cosa vedere a Fontanile
Proseguendo lungo strade secondarie, arriveremo nel caratteristico borgo di Fontanile, famoso per i suoi vini, i Murales, ma soprattutto per la sua mastodontica Chiesa di San Giovanni Battista, la cui cupola, progettata dall’ingegnere architetto Francesco Gualandi, spicca al centro del borgo dominando tutto il paesaggio circostante.
Imperdibile la visita a questo caratteristico monumento la cui cupola è la più alta della provincia di Asti!
Da qui si può proseguire in direzione Mombaruzzo godendo di una sosta presso la Panchina Gigante di Fontanile, posta in una splendida posizione panoramica.
Il ritorno: Mombaruzzo Stazione, Casalotto
Dopo la Big Bench potrete valutare una sosta presso il ristorante “da Erminio” a Mombaruzzo Stazione per un breve ristoro durante il ritorno.
Il percorso proseguirà poi fino a sfiorare il Comune di Casalotto.
Da qui, voltandovi verso Fontanile, potrete nuovamente ammirare la cupola del suo “duomo” dominare tutto il paesaggio circostante.
A Casalotto vale sicuramente la pena effettuare una deviazione verso le “Distillerie Berta”, prestigiosa azienda di grappe e distillati.
Qui non potrete perdere un assaggio della strepitosa Grappa alle Rose, vero fiore all’occhiello della loro produzione.
Riprendendo il percorso in direzione Nizza Monferrato, sfrutterete le vostre bici elettriche per le ultime salite immersi in paesaggi di vigneti a perdita d’occhio.
Un’ultima lunga discesa vi accompagnerà dolcemente fino a Nizza Monferrato e, dopo aver attraversatone il centro, raggiungerete il punto di arrivo del giro.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Il tour in bici elettrica ad anello ha partenza dal punto di noleggio di Falvaterra, ed è pensato per collegare in un'esperienza unica le visite ai Monumenti Naturali delle Grotte di Falvaterra e di Pastena.
In ebike alle Grotte di Pastena
Partendo con le ebike dal punto di noleggio di Falvaterra si percorre un tratto di strada immersi nel silenzio della natura attraversando fiumi, terreni coltivati e boschi selvaggi. Attraversato il bosco ci si immette sulla SP151 che conduce alle Grotte di Pastena, dove si possono lasciare le bici e visitare uno dei maggiori complessi speleologici d'Italia: maestose e suggestive sale (del Lago Blu, dei Pipistrelli, del Salice Piangente), stalattiti, stalagmiti e colonne dalle forme bizzarre che rendono la visita alle grotte un’esperienza emozionante.
Cosa vedere a Falvaterra
Terminata la visita alle Grotte di Pastena, si riparte alla volta di Falvaterra, percorrendo sentieri sterrati e strade panoramiche: nell'ultimo tratto sfruttate al massimo la forza della ebike che vi permetterà di salire dalla vallata fino al borgo. Le bici elettriche sono un ottimo aiuto per salire facilmente su strade in salita. Una volta arrivati in paese potrete esplorare le suggestive piazzette e i vicoli del centro storico (a piedi o in sella alla vostra ebike) pervasi da storia, cultura e tradizioni locali e che offrono diversi scorci panoramici sulla Valle Latina; vi consigliamo di fermarvi presso La Bottega Coquinaria da Luca e Serena per degustare prodotti tipici nel cosiddetto Torrione (una piazzetta che grazie alla sua posizione panoramica diventa una fantastica terrazza belvedere).
In ebike alle Grotte di Falvaterra
Dopo la sosta in sella alla bici si percorreranno gli ultimi 4 km fino a tornare al punto noleggio presso le Grotte di Falvaterra dove potrete visitare il complesso ipogeo che si collega a quello delle Grotte di Pastena: questo complesso è caratterizzato da aree attive ricche di acqua con cascate, rapide, forre e laghetti e avrete la possibilità di scoprirlo sia con una visita turistica classica (grazie a una passerella interna) sia con una visita speleoturistica camminando e nuotando direttamente all'interno del cristallino corso d'acqua e attraversando laghetti e cascate.
Esplorare queste meraviglie della natura è sempre un' esperienza unica, da togliere il fiato. La bike experience alle grotte è sempre fantastica, il giusto mix di attività all'aria aperta e di avventura in queste cattedrali naturali. Scopri come visitare in bici elettrica due tra le più famose grotte della Ciociaria.
*Il prezzo del noleggio ebike non include i biglietti di ingresso per le Grotte, che dovranno essere acquistati sul posto.
Tour cicloturistico circolare di una certa difficoltà . Il percorso parte dalla ridente città di Frascati con le sue splendide ville cinquecentesche , i suoi giardini e le sue fraschette. Attraversato il centro storico si comincia a salire verso il monte Tuscolo e percorrendo strade sterrate e antichi basolati si arriva nel Parco archeologico dell’antica Tusculum. Ammirato lo splendido panorama si procede verso Rocca Priora ridente cittadina dei Castelli . Proseguendo si arriva costeggiando il bosco e attraversando sentieri stretti ai famosi Pratoni del Vivaro con le sue bellezze incontaminate. A seguire si scende in una miriade di viottoli a Nemi . Forse il paese piu pittoresco dei castelli dove , dopo aver passeggiato per il centro storico e le sue splendide terrazze, si comincia a scendere percorrendo un tratto di Via Francigena .Da qui inizia il tratto piu difficoltoso per bikers esperti . Si sale a Castel Gandolfo residenza estiva del Papa, costeggiando il lago di albano con i suoi panorami mozzafiato. A seguire si arriva nella città di Marino con i suoi vicoli .Si finisce il tour passando per Grottaferrata con la sua Abbazia di San nilo per arrivare a Frascati .
Tour autoguidato in ebike per scoprire Follonica, il suo lungomare e le spiagge dell'area naturale protetta delle Sterpaie.
Questo è il forse il tratto più lungo di Ciclovia Tirrenica che possiate incontrare (2021). Sono quasi 40 Km, quasi tutti in pista ciclabile, o comunque su strade dove passano pochissime auto.
Pedalare in Maremma da Scarlino verso Nord: Follonica e il Parco Costiero della Sterpaia
Partiamo da Scarlino, il primo tratto è su una strada asfaltata, fino a Puntone. Sono pochi chilometri.
A puntone inizia una bella pista ciclabile (con ancora qualche buco, ma tollerabile) che vi fa pedalare verso Piombino.
Scegliete voi la durata della pedalata:
15 minuti di e-bike fino al centro di Follonica, senza fatica e con tanto divertimento, dove vi aspetta un aperitivo, un gelato e i negozietti del centro o del lungomare.
30 minuti di bici a pedalata assistita, per raggiungere le spiagge all'estermo Nord di Follonica, con i loro locali giovani sulla spiaggia, i ristoranti ed i villaggi turistici. Ideali per un aperitivo con musica sul bagnasciuga.
1 ora di bici elettrica per raggiungere la Riserva Naturale delle Sterpaia, con alcuni locali alternativi che offrono birra su pallet verniciati, o angolini di spiaggia con musica lounge. Ideale per vivere un'esperienza della Maremma un po' più selvaggia.
Il primo tratto di strada è asfaltato, fino al'estremo di Follonica. Poi la strada diventa sterrata, ma battuta, quindi una normale bici da trekking con delle buone gomme riesce tranquillamente a percorrere tutta la strada.
Si passa lungo piccoli canali, dentro pinete e in aree di macchia mediterranea, tra le dune della Maremma. Un paesaggio che cambia più volte e che rende davvero interessnate questa pedalata.
Percorso adatto anche a famiglie con bambini e ciclisti poco esperti, poichè per la maggiorparte è in sede protetta.
a Scarlino, a Follonica, a Gavorrano, a Castiglione della Pescaia, a San Vincenzo, a Piombino, a Bolgheri, a Ribolla, a Massa Marittima, in Maremma, a Grosseto, nel Parco dell'Uccellina, a Orbetello, a Pescia, all'Argentario, nella riserva della Feniglia
In sella alle nostre City E-Bike attraversando Catania visiteremo i quartieri e i posti più famosi della città: "a Piscaria", Piazza Duomo, "U Liotru" simbolo della città e il Teatro Greco. E poi il lungomare ciclabile fino ad arrivare ad Acicastello.
Voglia di una sosta? cosa c'è di meglio della tipica granita con brioche "Siciliana"?
Ad Acicastello si potrà visitare il Castello medioevale che sorge su una rupe basaltica ed è circondato da una colata lavica di epoca preistorica.
Finita la visita al castello di nuovo in sella alle ebike! si va verso Acitrezza il paese dei "Ciclopi" per concludere il nostro giro di nuovo a Catania con l'immancabile "Arancino" e il "Cannolo Siciliano".
Prezzo € 35,00
in Sicilia orientale, a Catania, sull'Etna, nell'Oasi del Simeto, ad Acitrezza, al rifugio Sapienza, ad Acireale
Il percorso si sviluppa nel territorio nella Val Posina.
Potrai pedalare su strade bianche partendo da Arsiero attraversando poi il paese di Laghe per poi raggiungere Posina.
Il percorso è lungo 35,79 km e ha un dislivello di 816 metri.
Da dove si parte
L'itinerario parte dal comune di Arsiero in Via dei Longhi per giungere nel Comune di Posina.
Prima di partire con il tuo tour potrai gustare un caffé e una brioche...e ora sei pronto per partire!
Il percorso ti farà raggiungere la sede storica della Cartiera Rossi che ha cominciato a lavorare nel 1878 grazie all'impegno dell'imprenditore Francesco Rossi.
Il percorso procede verso loc. Crosara, per giungere al Ristorante dalla Irma situato alle pendici del monte Cimone. Il monte Cimone è purtroppo ricordato per essere stato uno dei luoghi in cui si è combattuto durante la I Guerra Mondiale. Il punto successivo di questo percorso è il Vecio Caselo, nessuna guerra qui fortunatamente, si tratta di uno storico agriturismo della zona dove non mancano i sapori della tradizione. Seduti in questo agriturismo è possibile assaggiare i famosi gnocchi di Posina, buonissimi gnocchi di patate conditi con crema di Asiago.
Laghetti di Laghi
Questo percorso si sviluppa su un territorio collinare semplice che vi permette di attraversare gran parte della vallata fino a raggiungere i Laghetti di Laghi.
Il paesino di Laghi è piccolissimo, 128 sono i suoi abitanti e il territorio è incontaminato, ricco di verde, scorci suggestivi e boschi.
Lago di Posina
Proseguendo il percorso, si attraversa l'Altopiano Cavallaro per giungere a Posina, un caratteristico paesino medioevale dove è possibile scoprire le piccole sue contrade dove puoi fermarti in uno dei ristoranti dove potrai assaggiare gli gnocchi o altre specialità della zona.
Pranzo finito? di nuovo in sella per raggiungere la Chiesetta di Cervi per poi arrivare fino alla Chiesetta di Bettale. Dopo le due chiese eccoci al Lago di Posina, laghetto artificiale ideale per una sosta ristoratrice.
Il percorso ora ti fa arrivare alle Fonti di Posina, azienda che imbottiglia acque a produce diverse bevande.
Siamo alla fine dell'itinerario ad anello, si passa ancora per il Ponte della Strenta fino alla Chiesetta di San Rocco e via per la riconsegna delle e-bike.
E019 percorso piu impegnativo e più variabile. Si parte dal ns punto di Noleggio e si percorre un tratto della Casilina e si arriva al Paese di Colleferro con il castello e il suo centro storico. Da si procede lungo una splendida ciclabile che costeggia la strada principale e arrivare al famoso borgo arroccato di Artena con i suoi vicoli e le sue bellezze .Salendo su al paese anche con grandi salite si arriva al Ristorante Chio Chio’ un famoso ristorante dove è possibile degustare i piatti tipici del territorio. Visitato poi il paese si procede lungo strade asfaltate arrivando a Valmontone e tornando al Punto di partenza –
Questo percorso panoramico e coinvolgente ti porterà a scoprire alcune delle meraviglie più nascoste del territorio ciociaro.
La prima tappa che incontrerete lungo il percorso comprende il Monumento naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, un'oasi immersa nella natura dove potrete visitare il complesso speleologico o semplicemente rinfrescarvi tra le acque del piccolo fiume che sgorga dal suo interno.
Dopo la prima sosta ripartirete alla volta di Falvaterra, un piccolo borgo medievale in cui il tempo sembra essersi fermato: qui potrete lasciare la vostra e-bike e passeggiare tra i vicoli e le piazzette del centro storico, fotografare gli scorci panoramici sulla Valle Latina e degustare prodotti locali da Luca e Serena nella loro Bottega Coquinaria.
È tempo di rimettersi in sella: superato il paesino percorrerete una strada pianeggiante e panoramica che circonda tutta la montagna alla vostra sinistra fino a scendere direttamente nel cuore del secondo borgo attraversato da questo itinerario, San Giovanni Incarico. Con la vostra e-bike avrete modo di esplorare comodamente sia la parte più bassa che il suo centro storico più arroccato.
Appena superato il borgo vi troverete di fronte ad un bivio: qui, in base al grado di confidenza preso con la e-bike e alla vostra condizione fisica, potrete scegliere se fare una piccola deviazione rispetto il percorso tracciato in cima al monte alla vostra sinistra, dove svetta il Santuario della Madonna della Guardia che offre una eccezionale vista panoramica sul territorio ciociaro. Nel caso in cui decidiate di raggiungerlo, basterà ripercorrere la strada al contrario per tornare sul percorso, altrimenti potrete direttamente continuare l'itinerario mappato.
Dal borgo e soprattutto dal Santuario della Madonna della Guardia vi sarà capitato di buttare l'occhio sui corsi d'acqua che si intrecciano tra di loro: sono il Fiume Liri e il Fiume Sacco che si incontrano e confluiscono nel Lago di San Giovanni, caratteristico per la sua forma che ricorda quella di un polipo. Il percorso prosegue costeggiando tutto il lago fino a immettersi sulla Via Francigena, in un tratto di strada in parte sterrato ma facilmente accessibile che attraversa il bosco, costeggia il Lago di San Giacomo a forma di mezzaluna (non a caso vi trovate in Via Guardaluna) e raggiunge il centro di Ceprano.
Qui attraverserete il suo vicolo storico in cui sono ancora presenti le insegne di antiche botteghe, attraverserete la piazza e raggiungerete la zona del mercato: se avete la fortuna di intraprendere questo percorso nel giorno di mercato (Sabato mattina) vi consigliamo di fermarvi dal nostro amico Giò dove potrete degustare i suoi fantastici prodotti a km0 (è il primo stand che incontrerete appena superata la piazza).
Percorrerete infine gli ultimi 2 kilometri fino a tornare nel punto noleggio di Ceprano, dove avrete a disposizione docce e spazi ombreggiati per rinfrescarvi e riposare.
In Valtenesi troviamo la panchina rosa o del Chiaretto, famoso vino eccellenza del territorio, che possiamo degustare da La Guarda a pochi passi dalla Big Bench,
e perchè no, godere del panorama incantevole della vigna gustando il delizioso cesto pic-nic preparato con cura in cantina.
Proseguiamo la pedalata seguendo le fresche ed ombreggiate ciclabili immersi nella natura tra uliveti, boschetti e vigne per raggiungere San Felice del Beneaco e scoprire la panchina Gialla, gialla come i limoni del lago di Garda.
Alla nostra pedalata non può mancere il lungo lago, saremo accompagnati da cigni e germani reali, i custodi del lago di Garda.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
il percorso forse piu completo e affasciante del parco dell'appia antica
Andiamo a visitare il Montjuic, la collina che ospitò i Giochi Olimpici del 1992, con la nostra bici elettrica. Sul fondo della collina una funicolare ci porterà' su di 200 metri sulla cima della collina, dove potrai godere di una vista incredibile della città. Alleneremo le nostre gambe con una camminata al castello e sperimenteremo una vista panoramica a 360° di questa magica città.
Poi faremo correre le nostre e-bike verso Port Vell inbarcandoci a bordo di un catamarano per navigare lungo la costa. Vedremo una prospettiva completamente differente della città e godendoci la brezza Mediterranea, assaporeremo un calice fresco di Cava.
Una volta sbarcati continueremo con le nostre e-bikes attraverso il Parco della Ciutadella e il magnifico Arco di Triomfo.
Costi
I biglietti per la barca e la funicolare, le bici elettriche, la guida turistica e il bicchiere di cava sulla barca
Il tour è in ebike adatte anche ai ragazzi a partire dai 12 anni.
Per bambini più piccoli abbiamo differenti opzioni: carrelli e seggiolini. Tutti potranno godere di questo indimenticabile giro di Barcellona.
Orari e punto di ritrovo
Orario invernale del tour: alle 10 di mattina (esclusi i mesi di gennaio e febbraio)
Orario estivo: alle 10 di mattina
Punto di ritrovo e partenza: Placa Reial
a Barcellona, a Barcelona
Il percorso, lineare, consente di apprezzare alcune delle caratteristiche più salienti del paesaggio del Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark.
Partendo dal Visitor center della Riserva Naturale Speciale del Lago di Pergusa, ove ha sede la Ciclofficina, il percorso seguirà la strada circumlacustre dalla quale si potrà ammirare l’unico lago naturale della Sicilia interna non di rado affollato da diverse specie di uccelli acquatici.
Il tracciato uscirà dalla conca lacustre e raggiungerà la quota maggiore a 809 metri inerpicandosi velocemente lungo il pendio della contrada Zagaria. Da lì scenderà percorrendo strade rurali secondarie, in una campagna intensamente abitata, sino a raggiungere il bivio di Scioltalbino.
Da qui si seguirà il percorso della antica strada Ferdinandea, oggi la SS 117 bis, preclusa al grande traffico veicolare. Il Paesaggio cambierà repentinamente aprendosi su grandi e profonde vallate con spettacolari rupi calcarenitiche ed antiche masserie. Costeggerà l’antico villaggio dei “Granci” una piccola frazione rurale di Enna e scenderà nel sinuoso canyon del Serieri Cateratta, scavato dal torrente San Giovannello nel cuore delle rocce calcarenitiche plioceniche e puntellato dai resti di diversi mulini ad acqua e dall’incredibile villaggio preistorico di Riparo San Tommaso.
Seguendo sempre la SS 117 Bis si raggiungerà la statale Enna Caltanissetta che, per un brevissimo tratto, si percorrerà con grande attenzione, sino al bivio per Borgo Cascino. La provinciale, scendendo dolcemente, ci consentirà di vedere il caratteristico profilo del piccolo paese con le sue due torri ed i tanti cipressi che lo circondano.
Costruito come borgo rurale alla fine del ventennio fascista e dedicato all’eroe militare generale Cascino, si raccoglie attorno una bella piazza i cui lati erano un tempo luoghi delle diverse funzioni civiche, dalla Chiesa, alla Posta, alla delegazione Podestarile sino alla torre Civica. Oggi il borgo ben mantenuto, ha un ottimo ristorante e un agricamping con bungalow, piazzole per la sosta attrezzata e due piccoli appartamenti in BnB.
Il CEA ha nella piazza del Borgo un locale adibito a punto periferico della ciclofficina ed utile a dar riparo e ricaricare i mezzi.
Caltanissetta, Enna, Sicilia centrale
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Gavi e si attraversa il centro storico in direzione Novi Ligure. Appena al di fuori dal borgo si può visitare un mulino ad acqua ancora funzionate. Si riprende l'anello ripercorrendo la via principale, Via G. Mameli, e poi svoltando a destra in corrispondenza della Parrocchiale di S. Giacomo. Si percorre la S.P. 170 in direzione del paese di Bosio, attraversando il ponte sul torrente Lemme. Superato Bosio si raggiunge il bivio con la S.P. 165. E' la panoramica strada che porta in località Eremiti. Si tratta di un'area attrezzata pianeggiante nota per una Cappella votiva e punto di partenza per escursioni a piedi verso la suggestiva vetta del Monte Tobbio. Qui si svolta in direzione Voltaggio, un antico borgo che merita sicuramente una visita. Da Voltaggio si rientra a Gavi, attraverso la S.P. 160 che lambisce il paese di Carrosio.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Tour guidato serale con aperitivo, attraversando la Città Eterna. Un percorso rilassante e delizioso, visitando l'Aventino con le sue unicità, poi attraversando il Tevere per raggiungere il cuore del quartiere, con le sue chiese, piazze, locande e locali. Proseguendo lungo Via delle Lungara ed entrando dalla Porta Santo Spirito, si accede al Vaticano e a Piazza San Pietro. Il centro della religione cattolica, un luogo per ammirare la Cupola. Seguendo Via della Conciliazione, si costeggia il fiume Tevere, si passa per Castel Sant'Angelo e attraverso numerosi vicoli si arriva a Piazza Navona.
Una volta al Pantheon, ci fermiamo per assaporare prodotti locali e gustare un bicchiere di vino. Successivamente, si ammira la Fontana di Trevi, il Palazzo del Quirinale, Via dei Fori Imperiali e i Mercati di Traiano. Salendo sul Campidoglio, si potranno ammirare i fori illuminati e Piazza del Campidoglio. Per concludere, si percorrerà un giro intorno al Colosseo e, ripercorrendo la pista ciclabile dell'Aventino, si tornerà al nostro punto di noleggio biciclette.
a Empoli, in Val d'Arno
Il GRAB, il Grande Raccordo Anulare delle Bici, è un progetto partecipato per la realizzazione di un anello ciclopedonale accessibile a tutti, che si sviluppa per 45 chilometri all'interno della città di Roma. Si tratta di un'infrastruttura leggera e altamente sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale, economico e culturale; un'opera pubblica pensata per migliorare i luoghi attraversati senza aggiungere volumi ed edifici in un territorio già ampiamente urbanizzato. Si attraversa l'intera città, dal centro alle periferie, lungo una ciclovia unica e affascinante.
Una volta completato, questo anello per pedoni e ciclisti offrirà al Paese una greenway unica e irripetibile, trasmettendo a chi abita a Roma e a chi la visita come turista l'idea di una città accogliente, sana e moderna. L'idea del GRAB è il risultato di un lavoro collettivo coordinato da VeloLove, che ha coinvolto cittadini, comitati, associazioni e istituzioni, prime fra tutte Legambiente, Touring Club Italiano, Vivilitalia, Free Wheels Onlus, Open House Roma, TeamDev, Parco Regionale dell'Appia Antica e Roma Natura.
a Empoli, in Val d'Arno
Pedalare tra le colline della Langa del Barolo su un'e-bike è un'avventura che risveglia tutti i sensi, un viaggio attraverso un paesaggio che è un vero e proprio capolavoro vivente. Partendo dalla stazione di Alba, questo percorso vi conduce nel cuore di un territorio unico al mondo, patrimonio UNESCO. Mentre avanzate dolcemente, i celebri vigneti di Nebbiolo si susseguono in un mosaico di verdi e oro, offrendo viste mozzafiato ad ogni curva. L'aria fresca, intrisa di profumi di uva matura e terra fertile, vi avvolge, risvegliando i sensi e nutrendo lo spirito. Ogni borgo che incontrerete lungo il cammino racconta storie di antiche tradizioni vinicole, di passione e di un territorio plasmato con amore dagli umani nel corso dei secoli.
Roddi
Roddi vi accoglie con il suo imponente castello medievale che domina il paesaggio circostante. Esplorate il "borgo della poesia", con versi disseminati sui muri delle case, e visitate il Museo dell'Università dei Cani da Tartufo per scoprire i segreti della cerca del prezioso tubero.
Verduno
Verduno, famosa per il suo vino Pelaverga, vi invita a degustare questa rara varietà autoctona nelle cantine locali. Il belvedere offre una vista spettacolare sulle colline e la pianura sottostante, un panorama che resta impresso nella memoria.
La Morra
La Morra, conosciuta come il "balcone delle Langhe", vi regala una delle viste più mozzafiato della regione. Dal belvedere in Piazza Castello, potrete ammirare un panorama che spazia dalle colline del Barolo fino alle Alpi. Non perdete la chiesa di San Martino, gioiello barocco piemontese.
Vergne
Vergne, frazione divisa tra Barolo, Novello, La Morra e Narzole, offre un'atmosfera autentica e tranquilla. È il luogo ideale per una pausa rigenerante, immersi nella quiete dei vigneti circostanti.
Novello
Novello vi sorprende con il suo castello neogotico e le terrazze panoramiche che si affacciano sulle colline circostanti. Assaggiate la Nascetta, vino bianco autoctono, nella Bottega del Vino locale.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, vi attende con il suo maestoso castello che ospita il WiMu, Museo del Vino. Passeggiate nel centro storico e degustate il "re dei vini" nelle numerose enoteche. La storia del Barolo prende vita in ogni angolo di questo affascinante borgo.
Castiglione Falletto
Castiglione Falletto, con il suo imponente castello medievale, offre una vista panoramica mozzafiato sui vigneti circostanti. Le sue antiche mura raccontano secoli di storia vinicola.
Grinzane Cavour
Grinzane Cavour vi accoglie con il suo maestoso castello, patrimonio UNESCO. Visitate l'Enoteca Regionale Piemontese e godetevi la vista sui vigneti circostanti dalla torre. Il castello è un simbolo della storia enologica della regione.
Diano d'Alba
Diano d'Alba, arroccato su una collina, offre una vista a 360 gradi sulle Langhe. Il "Belvedere di Diano" è un punto panoramico imperdibile, da cui potrete ammirare un mare di vigneti che si estende fino all'orizzonte.
Alba
Alba, punto di partenza e arrivo del vostro tour, merita un'esplorazione approfondita. Ammirate le torri medievali, visitate la Cattedrale di San Lorenzo e passeggiate in Via Vittorio Emanuele, nota come "Via Maestra". Non perdete il nuovo Museo del Tartufo, un'esperienza immersiva nel mondo del prezioso tubero. Se siete in città di sabato, il vivace mercato settimanale nelle vie del centro è l'occasione perfetta per assaporare l'atmosfera locale e acquistare prodotti tipici.
L'esperienza
Questo itinerario circolare di 56 km, noto come "Barolo Rosso", è un'avventura che richiede una buona preparazione fisica, data la lunghezza e il dislivello. L'utilizzo delle e-bike rende il percorso più accessibile, ma rimane una sfida entusiasmante. Il tour, supportato dall'app BikeSquare e segnalato da appositi cartelli stradali, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove desiderate. Pedalando attraverso alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, vi immergerete completamente nella bellezza naturale e nella ricchezza culturale di questa regione unica. È un viaggio che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio straordinario, dove ogni pedalata è un tributo alla bellezza della natura e all'ingegno umano che ha saputo plasmare questo paesaggio unico al mondo.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Pedalando su e giù per queste colline patrimonio dell’Unesco, potrete assaporare la vera bellezza del Monferrato e della Langa Astigiana.
Attraverserete antichi borghi e percorrerete strade secondarie per toccare alcuni dei punti più alti della Provincia di Asti.
Concedetevi, a fine tour, un gustoso aperitivo a base di Spumante o Barbera delle nostre terre.
Cosa vedere a Canelli
La traccia parte in prossimità dell’Azienda Agricola Amerio Vincenzo – Ca’ del Nono.
Il percorso vi porterà nella piccola frazione di Sant’Antonio, piccola borgata immersa in una enorme distesa di vigneti. Dalla chiesetta di Sant’Antonio Abate si procede in direzione di Canelli, percorrendo una strada secondaria. Prima di iniziare la “discesa” potreste valutare una deviazione verso la famosa Torre dei Contini. La Torre, risalente al 1617, delimitava i confini del comune e fungeva da vedetta militare.
Da qui, è possibile avere una visuale a 360 gradi del paesaggio circostante, scorgendo il perfetto incontro tra le colline del Monferrato e quelle della Langa astigiana.
Proseguendo il percorso previsto arriverete nel centro storico di Canelli.
La cittadina di Canelli è un piccolo centro di una decina di migliaia di abitanti che sorge in prossimità del confine più a sud del Monferrato Astigiano, a pochi passi dalla provincia di Cuneo.
Canelli è storicamente divisa in due parti: “Il Borgo” e “Villanuova”. La prima, più a valle, è quella che con il trascorrere delle epoche ha continuato a espandersi mentre la seconda, la Canelli più antica, è adagiata sui pendii della collina ed è tuttora dominata dal suo castello, oggi Castello Gancia. Il Borgo e Villanuova sono collegati da uno degli elementi storici di Canelli: La Sternia.
Nella parte bassa della città, giù nel Borgo, da Piazza Amedeo D’Aosta si può imboccare Via Giovanni Battista Giuliani. Proseguendo su questa strada e svoltando poi in Via Gioacchino Rossini, vi troverete in Piazza San Tommaso. Qui incontrerete la Chiesa di San Tommaso sulla sinistra, da cui prende il nome la piazza, e più a destra la Chiesa dell’Annunziata. Tra i due edifici religiosi inizia la Sternia, una strada pedonale selciata il cui nome attuale è via Villanuova.
La Sternia si inerpica sul colle, attraversa la parte medievale della cittadina, raggiunge Piazza San Leonardo, sede dell’omonima chiesa e di quella di San Rocco (riconoscibile perchè completamente in mattoni). Da qui la strada prosegue in salita fino ad arrivare sulla cima, ai piedi di quello che oggi è Castello Gancia.
La traccia da Noi proposta vi darà la possibilità di percorrere in discesa questa parte antica della città.
Il Castello di Canelli fu protagonista di una storia piuttosto travagliata. Nato presumibilmente all’inizio dell’undicesimo secolo, in origine il Castello di Canelli aveva lo scopo di difendere le strade che da Asti portavano fino a Savona, fondamentali per i traffici mercantili.
Successivamente la fortezza è stata testimone di molte lotte e battaglie che ne hanno causato ripetute distruzioni e ricostruzioni, fino al 1929 quando il Castello venne acquistato dalla famiglia Gancia e trasformato in una grande dimora nobile. Ancora oggi il castello domina la cittadina dall’alto e mostra ai canellesi e ai visitatori il suo bell’aspetto di villa settecentesca.
Come abitazione privata della Famiglia Gancia il castello non è purtroppo visitabile, resta comunque doveroso almeno un passaggio per ammirarlo dall’esterno.
L’Asti Spumante è il simbolo di Canelli e con esso lo sono anche i luoghi dove il vino prende forma. Le Cattedrali Sotterranee si trovano nel Borgo e rappresentano, in un certo senso, la controparte sepolta della cittadina. Queste, sono state riconosciute dall’Unesco patrimonio dell’umanità nel 2014.
Stiamo parlando di cantine antiche e incredibilmente grandi, dove i pregiati vini della zona vengono portati a riposare e dove sviluppano le loro peculiarità. Le Cattedrali Sotterranee di Canelli fanno capo a quattro grandi storiche case vinicole: Bosca, Contratto, Gancia e Coppo. Seppur con modalità differenti, tutte le 4 aziende rendono visitabili al pubblico i propri tesori.
Partendo sempre da Piazza Amedeo D’Aosta si imbocca Via Giovanni Battista Giuliani: qui incontrerete le aziende Contratto e Bosca. Proseguendo poi in direzione di Corso Libertà si giunge alla porta della casa vinicola Gancia. La cantina Coppo invece la potete trovare in un’altra zona del Borgo, in via Alba.
Santo Stefano Belbo
Proseguendo lungo la traccia, attraverserete la parte più moderna e “industriale” di Canelli.
Una strada secondaria vi porterà fino all’abitato di Santo Stefano Belbo, facendovi arrivare nelle immediate vicinanze della casa natale di Cesare Pavese.
Il celebre scrittore Cesare Pavese, nato qui nel 1908 e morto a Torino nel 1950, dedicò molti dei suoi scritti autobiografici al suo paese di origine; il comune trasformò la sua casa natale in museo dedicato alle opere e alla gioventù dello stesso. Le spoglie di Pavese, rimaste al Cimitero monumentale di Torino nella tomba di famiglia dalla sua morte fino al 2002, furono traslate al cimitero del suo paese natale nello stesso anno.
Attraversando il centro storico del paese, la traccia si inerpica su una stretta strada collinare fino a raggiungere la Panchina Gigante di Santo Stefano Belbo dalla quale è possibile ammirare una splendida vista sulla città sottostante.
Proseguendo lungo la strada principale, la traccia vi porterà allo splendido Santuario dei Caffi.
Cassinasco e il Santuario dei Caffi
La tradizione racconta che la chiesa venne costruita in memoria del miracolo che vide protagonista una giovane di 13 anni, muta dalla nascita, la quale vide la Madonna mentre era al pascolo con il suo gregge.
Dopo la visione la giovane sarebbe tornata a parlare.
Il monumento spicca maestoso in mezzo al paesaggio vinicolo circostante ed una breve sosta qui, vale sicuramente la pena.
Proseguendo, arriverete all’abitato di Cassinasco.
Vi troverete in un batter d’occhio in uno dei comuni più alti della provincia di Asti con i suoi quasi 500 mt di altitudine.
Da qui, il percorso vi farà aggirare la Torre dell’Antico Castello, unica parte sopravvissuta al saccheggio e all'incendio del 1615 compiuto dalle truppe sabaude durante la guerra di successione del Monferrato.
Da qui scenderete nuovamente verso l’abitato di Canelli per arrivare ad attraversare la parte antica di San Marzano Oliveto e Moasca.
Cosa vedere a Moasca: sulla via del ritorno
Nel centro del paese sorgono la chiesa parrocchiale dedicata a san Pietro ed il Municipio. La parrocchiale è della fine del Seicento e presenta notevoli motivi di interesse. A sinistra della parrocchiale, della stessa epoca, sorge la pregevole chiesetta di San Rocco, in cotto, con campanile e portico, sede della confraternita dei Battuti.
Di rilievo è, sicuramente, la parte più antica del paese costituita dal suo Castello.
Le parti attualmente esistenti del castello di Moasca sono quanto rimane dell'edificio costruito nel 1351 così come apprendiamo da un'enigmatica scritta posta ancora oggi sulla sommità del portale d'ingresso. La precedente fortificazione fu rasa al suolo nel 1308, dopo un lungo e difficile assedio del quale non sono note né l'origine né la forma.
Dopo una piccola sosta/ristoro nella piazzetta principale dell’abitato, è possibile riprendere il percorso in direzione dell’Azienda Ca’ del Nono, dalla quale siete partiti.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
L’itinerario si snoda lungo la bella pista ciclabile che costeggia la Dora Baltea e prosegue fino alle colline dei vini DOC «Vallée d’Aoste» Torrette e Fumin. In un quadro paesaggistico di assoluto pregio, sarà possibile immergersi nelle vigne, lungo facili sterrati, per raggiungere la cantina vinicola, dove sarà possibile degustare una selezione di etichette e fare acquisti direttamente in azienda.
Il percorso è ricco di spunti e angoli interessanti, che mostrano il lato rurale dei luoghi attraversati con i meleti e i coltivi tipici di quest’area e offrono al visitatore alcuni splendidi esempi di chiese campestri e caseforti medievali.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent