Tipi Percorsi
Si parte dal punto di noleggio BikeSquare di Gavi e si prende la direzione Serravalle Scrivia. Prima di uscire dal paese si svolta a destra in via Piona. Si segue questa stradina che diventa sterrata e, prima in salita e poi in discesa, arriva alla frazione di Pratolungo di Gavi. Il paesaggio di questo primo tratto di percorso è piacevole perchè completamente circondato da prati verdeggianti, boschi e vitigni. Arrivati in Via Pratolungo si svolta a sinistra e si ritorna verso la S.P. 161 che si attraversa per seguire prima la direzione Lungarola, senza arrivare alla omonima frazione ma proseguendo a sinistra per dirigersi alla frazione di Monterotondo. Si affronta una salita di circa due chilometri per arrivare alla frazione di Monterotondo. Si inizia sulla sinistra un anello di circa 8 Km fatto di saliscendi tra boschi e vigneti. Terminato l'anello si ritorna nella frazione di Monterotondo, costeggiandone la chiesa parrocchiale. Terminata la discesa verso Gavi si svolta a destra per attraversare la Riserva naturale del Neirone dove, lungo il sentiero, poter ammirare la cascata del Neirone e l'imponente Forte di Gavi. Terminato l'anello di Monterotondo si rientra a Gavi per visitarne il centro storico e i suoi punti d'interesse culturali e gastronomici.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Andiamo a visitare il Montjuic, la collina che ospitò i Giochi Olimpici del 1992, con la nostra bici elettrica. Sul fondo della collina una funicolare ci porterà' su di 200 metri sulla cima della collina, dove potrai godere di una vista incredibile della città. Alleneremo le nostre gambe con una camminata al castello e sperimenteremo una vista panoramica a 360° di questa magica città.
Poi faremo correre le nostre e-bike verso Port Vell inbarcandoci a bordo di un catamarano per navigare lungo la costa. Vedremo una prospettiva completamente differente della città e godendoci la brezza Mediterranea, assaporeremo un calice fresco di Cava.
Una volta sbarcati continueremo con le nostre e-bikes attraverso il Parco della Ciutadella e il magnifico Arco di Triomfo.
Costi
I biglietti per la barca e la funicolare, le bici elettriche, la guida turistica e il bicchiere di cava sulla barca
Il tour è in ebike adatte anche ai ragazzi a partire dai 12 anni.
Per bambini più piccoli abbiamo differenti opzioni: carrelli e seggiolini. Tutti potranno godere di questo indimenticabile giro di Barcellona.
Orari e punto di ritrovo
Orario invernale del tour: alle 10 di mattina (esclusi i mesi di gennaio e febbraio)
Orario estivo: alle 10 di mattina
Punto di ritrovo e partenza: Placa Reial
a Barcellona, a Barcelona
Partendo dal borgo di Buronzo, dopo una colazione/merenda nella corte di Armonie in Corte, si esce dal castello dall'arco principale per raggiungere le vicine risaie.
Quando il cielo è limpido, in primavera, la catena delle Alpi (con il massiccio del Monte Rosa e le cime imbiancate) si specchia nelle risaie allagate creando un panorama suggestivo. I più attenti potranno scorgere la cupola del Santuario di Oropa vegliare sulla valle e sulla Baraggia.
Su una strada sterrata ci si sposta verso il bosco del Rosignolo, attraversando per un breve tratto la strada provinciale, e addentrandosi, di nuovo su sterrato, con una breve salita, verso l'azienda agricola e l'Agriturismo Rosignolo, dove si potranno vedere gli animali dell'allevamento e i macchinari dell'azienda agricola al lavoro nelle risaie.
L'anello si richiude ai piedi del Castello di Buronzo, dove dalla scalinata che porta alla chiesa si rientra nel borgo e si può visitare il castello consortile.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
Il circuito porta, tra una pedalata e l'altra, a scoprire il paesaggio delle colline moreniche e l'importante relazione con l'acqua di questo territorio.
La partenza dal centro di Ponti sul Mincio prevede come prima tappa la visita del Castello Scaligero, costruito con i ciottoli del Mincio. Proseguendo si possono visitare i Lavatoi dove l'acqua delle risorgive venne usata, fino ad epoca recente, per il bucato. Uscendo dal centro del paese, avvolti dal paesaggio, si approda a Forte Ardietti di costruzione austriaca. Una strada serpeggiante, successivamente, porta a costeggiare il Mincio. Il fiume, con le imponenti strutture della diga e del regolatore del canale Virgilio, conclude questo percorso tra colline, fortificazioni e acqua.
sul Garda, a Manerba del Garda. a Salò, a Moniga del Garda, a San Felice del Benaco, a Desenzano del Garda, a Padenghe, a Peschiera del Garda, a Valeggio sul Mincio, sulla Ciclabile del Mincio, sul Monte Baldo, sulla ciclabile Peschiera-Mantova,
Andiamo alla scoperta di un angolo unico della Valle d’Aosta, dove ambienti naturali e panorami mozzafiato si svelano ad ogni colpo di pedale, sotto la sagoma maestosa del Cervino, o "la Gran Becca” come la chiamano i valligiani.
Pedalerai tra bellissimi boschi di castagni, prati e suggestivi villaggi di montagna dove vicino ai mulini ad acqua e ai forni per il pane potrai immaginare la vita che un tempo caratterizzava questi luoghi.
Un tratto del percorso sarà sulla funivia che ti farà raggiungere in pochi minuti il villaggio di Chamois, Perla delle Alpi e unico comune italiano non raggiungibile in automobile.
Di qui si prosegue lungo la splendida poderale che, tra uno scorcio panoramico e l'altro, porta sino a La Magdeleine e i suoi 7 mulini perfettamente ristrutturati e recuperati a scopo etnografico.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Questo percorso panoramico e coinvolgente ti porterà a scoprire alcune delle meraviglie più nascoste del territorio ciociaro.
La prima tappa che incontrerete lungo il percorso comprende il Monumento naturale delle Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, un'oasi immersa nella natura dove potrete visitare il complesso speleologico o semplicemente rinfrescarvi tra le acque del piccolo fiume che sgorga dal suo interno.
Dopo la prima sosta ripartirete alla volta di Falvaterra, un piccolo borgo medievale in cui il tempo sembra essersi fermato: qui potrete lasciare la vostra e-bike e passeggiare tra i vicoli e le piazzette del centro storico, fotografare gli scorci panoramici sulla Valle Latina e degustare prodotti locali da Luca e Serena nella loro Bottega Coquinaria.
È tempo di rimettersi in sella: superato il paesino percorrerete una strada pianeggiante e panoramica che circonda tutta la montagna alla vostra sinistra fino a scendere direttamente nel cuore del secondo borgo attraversato da questo itinerario, San Giovanni Incarico. Con la vostra e-bike avrete modo di esplorare comodamente sia la parte più bassa che il suo centro storico più arroccato.
Appena superato il borgo vi troverete di fronte ad un bivio: qui, in base al grado di confidenza preso con la e-bike e alla vostra condizione fisica, potrete scegliere se fare una piccola deviazione rispetto il percorso tracciato in cima al monte alla vostra sinistra, dove svetta il Santuario della Madonna della Guardia che offre una eccezionale vista panoramica sul territorio ciociaro. Nel caso in cui decidiate di raggiungerlo, basterà ripercorrere la strada al contrario per tornare sul percorso, altrimenti potrete direttamente continuare l'itinerario mappato.
Dal borgo e soprattutto dal Santuario della Madonna della Guardia vi sarà capitato di buttare l'occhio sui corsi d'acqua che si intrecciano tra di loro: sono il Fiume Liri e il Fiume Sacco che si incontrano e confluiscono nel Lago di San Giovanni, caratteristico per la sua forma che ricorda quella di un polipo. Il percorso prosegue costeggiando tutto il lago fino a immettersi sulla Via Francigena, in un tratto di strada in parte sterrato ma facilmente accessibile che attraversa il bosco, costeggia il Lago di San Giacomo a forma di mezzaluna (non a caso vi trovate in Via Guardaluna) e raggiunge il centro di Ceprano.
Qui attraverserete il suo vicolo storico in cui sono ancora presenti le insegne di antiche botteghe, attraverserete la piazza e raggiungerete la zona del mercato: se avete la fortuna di intraprendere questo percorso nel giorno di mercato (Sabato mattina) vi consigliamo di fermarvi dal nostro amico Giò dove potrete degustare i suoi fantastici prodotti a km0 (è il primo stand che incontrerete appena superata la piazza).
Percorrerete infine gli ultimi 2 kilometri fino a tornare nel punto noleggio di Ceprano, dove avrete a disposizione docce e spazi ombreggiati per rinfrescarvi e riposare.
Scopri Spello e i suoi dintorni in un emozionante tour autoguidato in ebike attraverso gli affascinanti paesaggi dell'Umbria. Partendo dall'antico borgo medievale di Spello, immergiti nella bellezza della natura e della storia lungo un percorso che ti condurrà attraverso suggestivi luoghi e pittoreschi borghi.
Si parte da Spello che sebbene piccola in termini di dimensioni fisiche, attrae visitatori da ogni angolo del Mondo grazie alla sua ricchezza di monumenti, chiese e suggestivi vicoli in pietra che si arrampicano per le colline circostanti. Il suo centro cittadino è caratterizzato da un'atmosfera vibrante e cosmopolita, con negozi artigianali e ristoranti che offrono cucina locale e tradizionale umbra, che si amalgama perfettamente con l'eleganza dell'architettura medievale. La sua bellezza unica e l'atmosfera affascinante la rendono una destinazione ideale per una piacevole e rilassante vacanza in mezzo al verde e alla cultura della bella regione dell'Umbria.
Nella parte alta di Spello il punto di riferimento è l'antica fonte del Bregno, da cui parte la via del Subasio, che percorreremo salendo tra gli uliveti di fianco a un tratto dell'antico acquedotto romano, e venendo immediatamente immersi nella bellezza del paesaggio rurale. Deviando poi a sinistra salirai sulla emozionante via del paradiso, per arrivare poi a i resti della antica e affascinante Abbazia di Santa Maria di Vallegloria, dove potrai ammirare il suggestivo panorama e godere della tranquillità del luogo.
Continuando a salire verso la sommità del Monte Subasio scorgeremo splendidi punti di vista di tutta la valle circostante, per poi ridiscendere verso l'antico borgo e castello di Collepino.
Da qui proseguiremo sulla panoramica strada provinciale di Spello che rimanendo in quota ci porterà fino all'antico castello di San Giovanni di Collepino. Una sosta nel "paradiso di pietra rosa" è ripagata dalla tranquillità e dalla bellezza dell'antico borgo.
Si riprende la via tornando e ridiscendendo un tratto della stessa strada, per poi virare a sinistra sull'antica via della Chiona che tra boschi e paesaggi mozzafiato ci farà ridiscendere verso la valle lungo l'itinerario dei prodotti tipici del territorio. Non mancheranno infatti opportunità di vedere e di visitare alcuni dei luoghi dove si producono le eccellenze enogastronomiche del territorio, fino al rientro verso Spello.
Scopri l'Umbria in ebike con questo indimenticabile tour autoguidato e lasciati incantare dalla bellezza senza tempo di questa affascinante regione italiana.
a Spello, ad Assisi, a Foligno, a Perugia, a Spoleto
La dolce campagna costellata da masserie e pajare, le spiagge selvagge lungo la costa, le pinete sul mare nei parchi al profumo della macchia mediterranea, i borghi e le piccole marine che custodiscono storie antiche e capolavori non solo barocchi: è una straordinaria avventura pedalare nelle terre del Salento, partendo da Lecce per toccare Galatina, la patria del tarantismo, e immergersi poi nei parchi di cui è ricca la costa che si affaccia sul mare Ionio.
Tra un borgo e l'altro, si alternano così il Parco naturale di Ugento, il Parco di Punta Pizzo e Isola di Sant'Andrea, il Parco di Portoselvaggio, l’Area marina protetta di Porto Cesareo, la Riserva della Palude del Conte, la Riserva del litorale Tarantino, fino alla foce del fiume Chidro.
Si entra poi nella terra del Primitivo toccando Manduria e Avetrana per far ritorno poi a Lecce.
La ciclovia completa e i 5 percorsi ad anello
La Ciclovia del Salento Ionico è il percorso completo per esplorare questo territorio, si tratta di un percorso ad anello alla portata di tutti che si sviluppa in poco più di 300 chilometri in sei tappe consigliate.
Il percorso principale, lungo 305,8 km, è per l'82% su asfalto e il 18% su sterrato, con traffico di bassa intensità su quasi tutto l'itinerario, tranne che in luglio/agosto sui tratti di litoranea.
Tappa A01 - da Lecce a Nardò
Tappa A02 - da Nardò a Ugento
Tappa A03 - da Ugento a Gallipoli
Tappa A04 - da Gallipoli a Torre Lapillo
Tappa A05 - da Torre Lapillo ad Avetrana
Tappa A06 - da Avetrana a Lecce
Sovrapposti per una buona parte all'itinerario principale, sono cinque i percorsi ad anello che permettono di fare delle escursioni di una giornata o di organizzare su misura il proprio viaggio in bici:
Escursione E-01 - Pedalare da Ugento verso le sue lunghe spiagge
Escursione E-02 -Da Gallipoli alla scoperta di borghi e masserie dell'entroterra salentino
Escursione E-03 - Da Nardò verso Gallipoli tra muretti a secco e il mare
Escursione E-04 - Da Porto Cesareo pedalando guardando il mare di verde e di blu
Escursione E-05 - Il tour intorno a Manduria alla scoperta delle risorgive e della Salina dei Monaci
Lecce
Lecce è la città pugliese conosciuta come la "Firenze del Sud" per la sua straordinaria bellezza barocca.
E' una città che incanta e merita di essere esplorata in bicicletta per scoprire il suo ricco patrimonio artistico e architettonico.
Pedalando per le sue stradine strette e suggestive, potrai ammirare le magnifiche chiese barocche, i palazzi storici e le piazze incantevoli che caratterizzano il centro storico di Lecce. La bicicletta ti permetterà di muoverti agilmente tra i monumenti più importanti, come la Basilica di Santa Croce, il Duomo e l'Anfiteatro Romano.
Lecce è circondata da una campagna che ti stupirà in tutte le stagioni e ricca di antichi uliveti e vigneti. Pedalare tra le strade della campagna salentina ti offrirà la possibilità di scoprire la vera essenza della Puglia.
Infine, Lecce è una città vivace e accogliente, ricca di tradizioni culinarie e culturali che potrai scoprire lungo il tuo viaggio in bicicletta. Fermati in una trattoria locale per assaggiare le prelibatezze della cucina salentina e immergiti nell'atmosfera unica di questa città che sa conquistare il cuore di chiunque la visiti.
Pedalare per le strade di Lecce sarà un'esperienza indimenticabile che ti lascerà con ricordi preziosi da portare con te per sempre.
Uscendo dalla città si incontra il primo importante punto di interesse di questa ciclovia: l'area archeologica di Rudiae.
Questo tour in ebike vi permette di scoprire, senza troppa fatica, la bellezza della Val Borbera.
Attraversando il territorio di Albera Ligure sarà possibile ammirare i vigneti coltivati a Timorasso recuperati in questi anni dal Collettivo Barban.
Pedalando e chiacchierando vi imbatterete nel Mulino di Santa Maria per arrivare poi in cima al Castello di Borgo Adorno. Da qui il paesaggio è mozzafiato.
Una volta arrivati a località Campana, si può scegliere se proseguire in direzione Cantalupo Ligure oppure prolungare di qualche chilometro per dirigersi verso la Val Curone,
Il tratto di strada tra i piccoli centri di Cavigino e Vigoponzo vi regala ancora una vista spettacolare sulla Val Borbera e la vicina Val Curone.
Il ritorno: Rochetta Ligure e la Val Sisola.
Da Cantalupo Ligure si ritorna verso Rochetta Ligure, costeggiando il Borbera.
A Rocchetta Ligure si può visitare il Palazzo Spinola che fu residenza estiva della famiglia Spinola di Genova. Nel palazzo potrete trovare anche un piccolo Museo della Resistenza e della vita contadina.
Dopo aver attraversato il paese di Rocchetta Ligure si costeggia il Sisola, sino all’omonima località, dove trovate anche qui i vigneti di Timorasso.
Da Sisola si ritorna a Cabella Ligure da una stradina minore con una pendenza piuttosto decisa e in piccola parte sterrata.
Arrivati nel paese di Cremonte ci si può godere la vista di Cabella Ligure dall’alto.
Si può terminare il tour ritornando al punto di noleggio Bikesquare di Cabella Ligure.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Cosa può esserci di più green di una vacanza in e-bike che parte dal centro di Genova (Piazza
Manin) con il trenino storico Genova - Casella ed arriva in Val Borbera, in una delle zone più verdi e
panoramiche dell 'Appennino Genovese? Da Casella, al termine dell'emozionante risalita di circa
un'ora con lo storico trenino, potrai continuare su una potente e-bike che senza fatica ti farà scoprire
con una facile pedalata assistita un territorio ricco di storia in un contesto naturale e di quiete dove
ad ogni angolo potrai scoprire scorci e panorami inaspettati.
Potrai noleggiare l'e-bike e percorrere uno degli anelli consigliati dall' app di BikeSquare in cui
trovare punti d'interesse e di ristoro dove degustare i formaggi e i vini locali come il Timorasso e il
Montebore. Oppure potrai pernottare in una delle strutture ricettive della Valle Borbera ed
assaporare i deliziosi piatti tipici godendoti la frescura ed il silenzio di un territorio ricco
di spunti naturalistici tutti da scoprire, come i panorami mozzafiato di Vendersi, il Castello di Borgo
Adorno, le strette di Pertuso, uno dei dei canyon più lunghi d'Italia, le cascate di Gordena e
l'imponente Castello della Pietra in Valle Vobbia.
Se si vuole viaggiare senza bagaglio si può richiedere il servizio locale di sherperaggio di BikeSquare.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
In ebike alla scoperta dell' Alta Langa partenza da Murazzano, tra vigneti e noccioleti raggiungiamo Bossolasco per poi proseguire la pedalata verso
San Benedetto Belbo
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Il magico volo dei fenicotteri rosa domina il litorale salentino nella terra del Primitivo e del Negroamaro.
Si pedala tra le vigne e la selvaggia macchia mediterranea prima di arrivare sulla costa, dove la terra carsica esibisce le sue “spunnulate”, risorgive carsiche che creano piccoli laghetti di acqua dolce cristallina.
Nella Riserva del Litorale Tarantino Orientale la natura prende il sopravvento con la Salina dei Monaci e i suoi straordinari ospiti e con l’acqua gelida e brillante della foce del fiume Chidro.
Il percorso ha inizio e termina a Manduria.
Pedalando lungo l'anello si potranno attraversare i centri abitati di Avetrana, Villaggio Boncore, Torre Lapillo, Torre Castiglione, Padula Fede, Punta Prosciutto, Torre Colimena, Specchiarica, San Pietro in Bevagna.
Una variante, dopo 4 chilometri da Avetrana, consente di accorciare il percorso dell’anello a circa 45 km.
Si pedala prevalentemente su strade asfaltate, il 75% circa, ma si percorrono anche strade sterrate.
Il traffico è poco intenso su quasi tutto il percorso. Nei mesi di luglio e di agosto il tratto sulla litoranea è caratterizzato invece da traffico intenso.
Il vino Negroamaro e il Primitivo
ll vino Negroamaro è un'eccellenza enologica tipica della Puglia, in particolare delle province di Lecce, Brindisi e Taranto.
Questo vitigno autoctono, dal nome che deriva dalla parola "nero" e "amaro", produce vini rossi corposi e intensi, che racchiudono tutto il calore e la passione del Sud Italia.
Le uve del Negroamaro crescono rigogliose sotto il sole mediterraneo, in terreni calcarei e argillosi che conferiscono al vino un carattere unico e inconfondibile. I vini ottenuti da questo vitigno si distinguono per il loro colore rubino intenso, i profumi complessi di frutti di bosco, spezie e note floreali, e il gusto avvolgente e persistente che li rende perfetti da abbinare a piatti della tradizione pugliese come le orecchiette con sugo di pomodoro e ricotta forte.
Il vino Primitivo pugliese è un vino rosso di grande carattere e personalità. Si tratta di un vino robusto e corposo, dal colore intenso e profondo, con note di frutti rossi maturi, spezie e sentori di sottobosco. La sua gradazione alcolica solitamente si attesta intorno al 14-15%, conferendo al vino una buona struttura e persistenza in bocca.
Le uve utilizzate per la produzione del Primitivo pugliese sono principalmente il vitigno Primitivo, che dà origine a vini di grande complessità e eleganza. Questo vitigno è noto per la sua capacità di esprimere al meglio il territorio conferendo al vino delle caratteristiche uniche e distintive.
Le Big Bench
Il tour in bici elettrica alla sconperta delle Big Bench è ricco di punti panoramici e di pedalate immersi nella natura tra le colline delle langhe alla ricerca di 5 panchine giganti del Big Bench Community Project. Tra queste vedrai anche la prima, vicino alla casa del fondatore del progetto: Chris Bangle. Il progetto Big Bench nasce a Clavesana ed è un'iniziativa artistica e turistica che consiste nell'installazione di panchine giganti in punti panoramici e suggestivi in diverse località. Le Big Bench sono panchine giganti, sono pubbliche e offrono ai visitatori la possibilità di sedersi e ammirare paesaggi spettacolari.
Il motto recita:"come diventare bambini riscoprendo il paesaggio"
Big Bench San Benedetto Belbo
La partenza per il tour in ebike è da Murazzano, perla dell'Alta Langa. Con le bici si procede alla volta di San Benedetto Belbo pedalando tra boschetti e noccioleti si arriva alla panchina gigante nr #85 gialla e blu posizionata lungo la strada che dal Passo della Bossola scende verso il paese. E' stata inaugurata nel 2019.
Big Bench Dogliani
Il tour alla scoperta delle panchine giganti prosegue in direzione di Dogliani, patria del Dolcetto e dell'architettura Neo-gotica. La panchina azzurra e rossa si trova nel centro storico vicino al maestoso castello. Con le ebike sarà facile raggiungerla salendo la collina della cittadina di Dogliani. Consigliatissima la tappa picnic, su prenotazione, puoi contattare l'agriturismo Marenco Aldo e ritirare il tuo cesto pic-nic che potrai consumare seduto sulla Big Bench osservando il panorama o all'ombra un bell'albero.
Big Bench Farigliano
Dopo aver ripreso le energie grazie a una golosa tappa pic-nic, perchè no, abbinata alla degustazione di Dolcetto di Dogliani il percorso procede in direzione di Farigliano dove in Borgata Gombe immersa nella quiete della campagna circostante troviamo la panchina gigante viola. Tappa foto e si prosegue alla volta di Clavesana.
Big Bench Clavesana
Il percorso in e-bike ha come ultima tappa Clavesana con le sue due panchine giganti la rossa e la blu. Sapevi che a Clavesana ha avuto origine il progetto Big Bench Community Project? Il suo fondatore Chris Bangle ha installato la prima panchina gigante, la rossa, in frazione Correa nel 2010. Per i veri fan delle panchine giganti è disponibile presso i punti accreditati (info sul sito ufficiale) il passaporto ufficiale, dove potrai far apporre i timbri visita dedicati ad ogni panchina italiana e internazionale.
L'immagine di copertina è di Davide Tomatis / CC BY-SA
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Si parte dal punto di noleggio Bike Square di Faenza e si attraversa il centro abitato caratterizzato dalla bella piazza e dai molti edifici neoclassici. Adagiata ai piedi dell'Appennino, Faenza si presta benissimo come base per escursioni sulle prime colline. Una bella strada subito fuori l'abitiato di Faenza porta nella valle del Senio con le sue viste sui vigneti e i coltivi. Iniziamo a salire lungo le pendici di Monte Rontana godendo appieno delle vedute spettacolari sui calanchi pliocenici del Parco della Vena del Gesso Romagnola. Il percorso continua in quota fino alle vecchie cave di gesso di Brisighella, ora parco attrezzato, e alla Rocca dei Veneziani, fortificazione del 1310 voluta dai Manfredi signori di Faenza. Una breve discesa ci porta a Brisighella, uno dei borghi piu' belli d'Italia, ideale per una sosta e una visita alla rinomata strada degli asini. Una breve deviazione porta alla Pieve del Tho, spendido esempio di architettura romanica. Una facile pedalata tra i vigneti della valle del Lamone ci riporta in vista di Faenza dove, tempo permettendo, si puo' visitare il Museo Internazionale della Ceramica.
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
Pedalata in e-bike dalle sorgenti termali di acqua sulfurea al rifugio di Malboschetto in connessione spirituale con la natura.
Latronico fu feudo dei Sanseverino, dei Corcione e dei Gesuiti. Poi passò alla Corona e al demanio.
La popolazione dal ‘700 è profondamente devota a S. Egidio, figura presente nell’arte, nella storia e nel costume del paese.
Tra i luoghi di principale interesse: la Cappella di San Cataldo del XIII sec., la Chiesa di S. Maria delle Grazie, la Chiesa di S. Egidio e quella di S. Nicola, Palazzo Arcieri e Palazzo Gioia. Tra le risorse naturalistiche le sorgenti di acque minerali La Calda e l’enorme sagoma di un pesce fossile di 30 milioni di anni fa in località Solarino di Iannazzo.
Questo splendido percorso in e-bike tra i prestigiosi vigneti del Monferrato vi permetterà di scoprire, senza troppa fatica, i paesi ed i paesaggi più belli della zona.
E' un percorso ad anello che parte e termina a Nizza Monferrato e consente di ammirare gli splendidi paesaggi di vigneti di Barbera e Nizza docg.
Cosa vedere a Nizza Monferrato
Nizza è il più importante centro agricolo e commerciale che si trova nel cuore del Monferrato, uno dei luoghi italiani di produzione vinicola più noti al mondo, soprattutto per quel che riguarda i vini rossi. Patrimonio dell’umanità UNESCO per i suoi beni paesaggistici e per i vini Barbera e Nizza docg, è il centro più importante della provincia e della Valle Belbo.
A Nizza vale la pena fare due passi per le vie del centro e fermarsi ad ammirare la torre del Campanon, nella piazza del Comune, la più antica torre civica della città, inglobata nel Palazzo Comunale.
Bellissimo il centro storico, ricco di locali e ristoranti tipici dove poter assaggiare le specialità della cucina nicese e piemontese a base di Cardo Gobbo, rinomato prodotto locale.
Non mancherà di certo la possibilità di qualche strepitoso assaggio di vino rosso presso l' Enoteca Regionale di Nizza, situata nei pressi dello splendido Palazzo Crova, mirabile esempio di residenza nobiliare cittadina del XVIII Secolo.
A fine tour i più "temerari" potranno raggiungere la Chiesetta Madonna della Neve, dai più conosciuta come "la Chiesetta del Bricco di Nizza", uno dei punti più alti del comune.
La si raggiunge tramite una salita molto ripida ma la vista sulla città e sui Comuni circostanti vale sicuramente la fatica.
Castel Boglione e Castel Rocchero
A Castel Boglione e Castel Rocchero potrete godere di paesaggi mozzafiato che incarnano alla perfezione il concetto di Monferrato.
Queste colline, plasmate dal costante e incessante lavoro dei viticoltori, sono diventate patrimonio UNESCO nel 2014 e sono riconosciute ed ammirate in tutto il Mondo.
Non dimenticatevi di assaggiare i prestigiosi vini della Cantina "La Torre" di Castel Rocchero, una delle tappe del nostro tour.
Qui avrete ampia scelta nell’assaggio di pregiati vini tipici della zona.
Cosa vedere a Castelletto Molina
Dopo la Cantina La Torre di Castel Rocchero si raggiungerà l’incantevole paese di Castelletto Molina, famoso per il suo Castello Medievale caratterizzato da alte mura difensive e cinque torri utilizzate per difesa e come antiche carceri.
La traccia vi permetterà di girare intorno al Castello per ammirarlo in tutta la sua bellezza.
Caratteristico anche il Museo delle Arti Agricole, all’imbocco del paese.
Se siete affamati, non perdetevi una sosta presso la Trattoria da Nello e Lina, i cui piatti tipici vi allieteranno la giornata.
Cosa vedere a Fontanile
Proseguendo lungo strade secondarie, arriveremo nel caratteristico borgo di Fontanile, famoso per i suoi vini, i Murales, ma soprattutto per la sua mastodontica Chiesa di San Giovanni Battista, la cui cupola, progettata dall’ingegnere architetto Francesco Gualandi, spicca al centro del borgo dominando tutto il paesaggio circostante.
Imperdibile la visita a questo caratteristico monumento la cui cupola è la più alta della provincia di Asti!
Da qui si può proseguire in direzione Mombaruzzo godendo di una sosta presso la Panchina Gigante di Fontanile, posta in una splendida posizione panoramica.
Il ritorno: Mombaruzzo Stazione, Casalotto
Dopo la Big Bench potrete valutare una sosta presso il ristorante “da Erminio” a Mombaruzzo Stazione per un breve ristoro durante il ritorno.
Il percorso proseguirà poi fino a sfiorare il Comune di Casalotto.
Da qui, voltandovi verso Fontanile, potrete nuovamente ammirare la cupola del suo “duomo” dominare tutto il paesaggio circostante.
A Casalotto vale sicuramente la pena effettuare una deviazione verso le “Distillerie Berta”, prestigiosa azienda di grappe e distillati.
Qui non potrete perdere un assaggio della strepitosa Grappa alle Rose, vero fiore all’occhiello della loro produzione.
Riprendendo il percorso in direzione Nizza Monferrato, sfrutterete le vostre bici elettriche per le ultime salite immersi in paesaggi di vigneti a perdita d’occhio.
Un’ultima lunga discesa vi accompagnerà dolcemente fino a Nizza Monferrato e, dopo aver attraversatone il centro, raggiungerete il punto di arrivo del giro.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Quest'itinerario porta proprio dritto nel cuore verde di Gallipoli.
Si attraversano borghi tipici del paesaggio pugliese e masserie dell'entroterra che raccontano una storia antica che risale ai tempi dei Messapi.
Arrivati al mare si aprono le porte del Parco naturale regionale Isola di Sant’Andrea e litorale di Punta Pizzo, una striscia di sabbia bianca che si affaccia sulla spettacolare baia e racchiude nel suo scrigno i tesori della natura del Salento.
Il percorso parte e fa ritorno a Gallipoli.
I centri abitati che si attraversano sono: Alezio, Taviano, Racale, Torre Suda, Marina di Mancaversa, Baia Verde.
In caso di maltempo o se si vuole evitare l'attraversamento del Parco di Punta Pizzo su un sentiero a tratti sabbioso, subito dopo Marina di Mancaversa si può optare per una variante di 4 km sulla litoranea.
Il percorso si sviluppa principalmente su strade asfaltate (80% circa) a bassa intensità su quasi tutto il percorso. Nei mesi estivi di luglio e agosto invece il traffico sulla litoranea è più intenso.
Le masserie pugliesi
Le masserie sono antiche dimore rurali tipiche della Puglia. Sono situate in campagna e spesso circondate da uliveti, vigneti e campi coltivati. Alcune di queste costruzioni tradizionali risalgono al periodo medievale o rinascimentale e rappresentano un importante patrimonio storico e culturale della regione.
Come si presenta una masseria? una masseria è caratterizzata da muri in pietra, cortili interni, tetti a volta e talvolta da torri di avvistamento. Originariamente utilizzate come residenze di contadini e luoghi di produzione agricola, le masserie sono oggi spesso state ristrutturate e trasformate in strutture ricettive di charme, dove i visitatori possono immergersi nella storia e nella tradizione pugliese.
Le masserie offrono un'atmosfera autentica e un'esperienza unica, permettendo ai visitatori di vivere la vita di campagna in un ambiente suggestivo e rilassante. Oltre alla bellezza architettonica, le masserie pugliesi sono spesso circondate da paesaggi mozzafiato e offrono la possibilità di assaporare la genuina cucina locale, basata su prodotti freschi e di alta qualità. Visitare una masseria pugliese significa immergersi nella cultura e nelle tradizioni di questa affascinante regione.
Questo facile anello di 15 km passa per le borgate di Pianca, Brembella, Camerata Cornello e Cornello dei Tasso.
Le strade carrozzabili oggi consentono di raggiungere agevolmente la miriade di nuclei abitati, più o meno consistenti, disseminati sul vasto territorio che si estende alla base del Monte Cancervo. Alcuni di questi paesini sono dei veri e propri gioielli nascosti, come la piccola frazione dalle morbide forme di Pianca, situata alla base del monte Cancervo.
Camerata Cornello è un paese ricchissimo di storia: sembra che i primi nuclei abitati si siano costituiti già nell’alto medioevo quando, in seguito alle invasioni barbariche, le popolazioni della città si rifugiarono in valle. Nel corso della storia gli abitanti delle valli costruirono varie chiesette e cappelle che hanno mantenuto negli anni il loro fascino originario, conservando tutt’oggi il loro pregevole patrimonio storico e architettonico. Gli edifici di Camerata e delle sue contrade sono un'ottima testimonianza dell’architettura rurale valligiana. Le costruzioni si adattano perfettamente alla morfologia del territorio, sfruttando le caratteristiche del terreno, il principale materiale utilizzato è la pietra locale tagliata in grossi blocchi legati con malta.
Cornello è un borgo di origine medievale che deve il suo nome all’antica famiglia Tasso, il cui membro più celebre è indubbiamente Torquato Tasso. La famiglia Tasso, già dalla metà del 1200, aveva una società di "mastri di posta" e arrivò nel corso del '500 a gestire il servizio di posta dell'Impero Asburgico. Il borgo di Cornello in epoca medievale fu un importante centro di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci grazie alla presenza della via Mercatorum, la via dei mercanti, che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i centri più importanti della Valle Brembana.
Quando, nel 1592, iniziò la costruzione della Strada Priula, voluta dal governo veneziano per collegare in modo diretto Bergamo alla Valtellina senza passare per i territori spagnoli, Cornello dei Tasso si trovò isolato e perse la sua importanza commerciale dando il via a un periodo di decadenza. La nuova strada, infatti, passava lungo il fondovalle separando il borgo dalla nuova viabilità. L’isolamento del borgo però favorì la conservazione della sua struttura urbanistica originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare ancora oggi nella sua fisionomia medievale, requisito che ha permesso a Cornello di essere inserito tra “I Borghi più belli d’Italia”.
a San Giovanni Bianco, a San Pellegrino Terme, in Val Taleggio, a Camerata Cornello, a Dossena, a Valpiana, a Vedeseta, a Zogno, sulla ciclovia della Val Brembana
Si parte in ebike dal punto di noleggio MOU Contadini Birrai a Genazzano, nei pressi del Castello Colonna, e attraversando il centro storico, ricco di storia e cultura, si raggiungerà nella strada di campagna che, immersa nel verde e nei prati coltivati, vi farà arrivare alla pista ciclabile Paliano-Fiuggi. Inizierete a percorrere la pista ciclabile dall’ex stazione del trenino di Paliano, seguirete un percorso completamente immerso nella natura che regala paesaggi che ben pochi si potrebbero aspettare di vedere. Dalla ex stazione ferroviaria si inizia a salire per un totale di circa 3 km al 6% fino ad arrivare sotto l’abitato del Piglio. Il borgo del Piglio si sviluppa su un costone alle pendici del Monte Scalambra ed ha una maestosa visuale sulla valle sottostante. Il territorio di Piglio, di origine vulcanica, ha un’antica tradizione di viticoltura del Cesanese del Piglio.
Dopo aver superato la seconda ex stazione ferroviaria che si incontra sulla pista ciclabile, quella di Piglio, a circa 2 km si raggiunge la Big Bench n. 154 , la prima panchina gigante del centro Italia, dal color vinaccia in onore del Cesanese.
Questo percorso ad anello si chiuderà rientrando a Genazzano, dove si potranno degustare le birre artigianali di MOU Contadini Birrai, mentre la domenica si potrà anche visitare il Castello Colonna o il Ninfeo del Bramante.
Il percorso cicloturistico in bici elettrica ad anello parte da Aosta e segue il sentiero Noveilloz, con le ebike MTB sarà un'esperienza mozzafiato che ti porterà attraverso paesaggi naturali e panorami spettacolari. Il sentiero Noveilloz è noto per la sua bellezza naturale e per la sua tranquillità, perfetto per una piacevole pedalata immersi nella natura.
Durante il percorso, avrai l'opportunità di ammirare la bellezza dei boschi circostanti, dei prati verdi e delle montagne imponenti che fanno da sfondo al paesaggio. Le e-bike ti permetteranno di salire da Aosta sui pendii senza troppa fatica e potrai ammirare lungo il tragitto, le meraviglie della natura come fiori e piccoli animai, potrai anche passare attraverso piccoli villaggi pittoreschi come Cheserod e Verou, dove potrai fare una pausa per ammirare l'architettura tradizionale e gustare qualche prelibatezza locale.
La pedalata lungo il sentiero Noveilloz ti permetterà di vivere un'esperienza unica e indimenticabile immersi nella natura incontaminata delle Alpi, godendo della pace e della tranquillità che solo la bicicletta può offrire.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent