Tipi Percorsi
Il percorso cicloturistico in e-bike che parte da Aosta parte dalla città per poi proseguire in valle tra panoramici sentieri alla scoperta della meraviglie della Valle D'Aosta.
Partendo da Aosta, pedalerai lungo il sentiero di Noveilloz, immerso nella natura incontaminata delle Alpi. Il percorso offre panorami mozzafiato sulle montagne circostanti, boschi lussureggianti e prati verdi che creano uno sfondo perfetto per una piacevole pedalata in bici elettrica.
Man mano che pedali lungo il sentiero in sella all'ebike mtb, avrai l'opportunità di ammirare la bellezza dei boschi circostanti, dei prati verdi e delle imponenti montagne che fanno da sfondo al paesaggio. Le e-bike ti permetteranno di affrontare le salite da Aosta senza troppo sforzo e lungo il percorso potrai osservare le meraviglie della natura come fiori e piccoli animali.
Durante il tragitto, passerai per pittoreschi villaggi come Cheserod e Verou, dove potrai fare una pausa e pedalare in bici elettrica su antiche stradine tra baite e antiche case dall'architettura tradizionale e assaggiare alcune prelibatezze locali.
Continuando lungo il sentiero, raggiungerai Turlin passando per Grosse Thoule, dove potrai godere dell'atmosfera tranquilla e rilassante della montagna.
Infine, tornerai ad Aosta completando il giro circolare portando con te ricordi indelebili di un'avventura unica e indimenticabile immersa nella natura incontaminata delle Alpi.
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Si parte da Novello
Il percorso per e-bike parte da Novello e scende lungo la bellissima strada della Ravera che conduce a Monforte d'Alba.
La Ravera è la mia strada preferita, una lunga discesa che mostra le colline delle Langhe e permette di vedere Monforte, Barolo e Novello in primo piano e tanti altri castelli e paesi sullo sfondo.
Si arriva nel centro di Monforte d'Alba
Il centro di Monforte è sempre una piacevole sorpresa. Sulla piazza al piano si trovano tanti localini dove fare aperitivo o prendersi un gelato, ma vi raccomando si salire su in cima al borgo antico per godere del panorama, vedere l'anfiteatro (sede di Monforte Jazz) e se volete fare un salto alla panchina gigante.
Si passa per la frazione San Sebastiano
Da Monforte prendete la strada in direzione Dogliani. Non perdetevi una tappa alla Briacca, una simpatica cantina che organizza anche pic-nic e degustazioni.
Il pezzo forte del percorso, però, è la strada in costa che vi porta alla frazione di San Sebastiano (ricca di scorci fantastici, cascine antiche, chiesette, insomma la Langa com'era una volta) e vi fa arrivare a Monchiero.
La vecchia Ferrovia Bra Ceva
Quando arrivate a Monchiero chiudete gli occhi per 2 minuti (il panorama è orribile, siete in mezzo alle fabbriche), ma superato il ponte della ferrovia potete inserirvi sul vecchio tracciato della ferrovia Bra-Ceva, di recente liberato dai rovi e che vi consente di evitare la brutta provinciale per arrivare fino al Bivio per Novello.
Se ne volete sapere di più sulla bra-ceva, c'è un sito interessante che potete esplorare [https://www.ferrovieabbandonate.it/linea_dismessa.php?id=9]
Si sale a Novello passando per Bricco Neri
La salita per Novello è impegnativa, ma non trafficata.
Vi facciamo passare per la strada di Bricco Neri, che è una strada minore che vi fa arrivare in paese da una prospettiva diversa e senza incontrare troppe macchine.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Tour cicloturistico circolare di una certa difficoltà . Il percorso parte dalla ridente città di Frascati con le sue splendide ville cinquecentesche , i suoi giardini e le sue fraschette. Attraversato il centro storico si comincia a salire verso il monte Tuscolo e percorrendo strade sterrate e antichi basolati si arriva nel Parco archeologico dell’antica Tusculum. Ammirato lo splendido panorama si procede verso Rocca Priora ridente cittadina dei Castelli . Proseguendo si arriva costeggiando il bosco e attraversando sentieri stretti ai famosi Pratoni del Vivaro con le sue bellezze incontaminate. A seguire si scende in una miriade di viottoli a Nemi . Forse il paese piu pittoresco dei castelli dove , dopo aver passeggiato per il centro storico e le sue splendide terrazze, si comincia a scendere percorrendo un tratto di Via Francigena .Da qui inizia il tratto piu difficoltoso per bikers esperti . Si sale a Castel Gandolfo residenza estiva del Papa, costeggiando il lago di albano con i suoi panorami mozzafiato. A seguire si arriva nella città di Marino con i suoi vicoli .Si finisce il tour passando per Grottaferrata con la sua Abbazia di San nilo per arrivare a Frascati .
Un bel percorso perfetto per le ebike.
Si parte da Greve in Chianti, dal punto di noleggio di bici elettriche presso l'ufficio Turistico.
Da qui si pedala sulla Chianti Valdarno che vi offrirà i paesaggi che vi aspettate dal Chianti: scorci sulle vigne, cipressi, borghi con le case di pietra.
Si attraversano i borghi di Dudda e di Lucolena e Greve in Chianti.
Il percorso di sviluppa principalmente su strade asfaltate e un tratto su strada bianca.
La foto di copertina è di Curtis Foreman, Flickr, uso commerciale consentito.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
L’Irpinia è un territorio ricco di contraddizioni, ma se amate il vino di qualità e pedalare in totale tranquillità su una ebike, magari a noleggio, su strade senza traffico alla scoperta di piccoli straordinari borghi a vocazione agricola, non potrete non amarla.
Ci troviamo in provincia di Avellino e basterà appena qualche pedalata per cogliere la prima contraddizione. La frenesia metropolitana delle vicinissime Napoli (l’aeroporto e la stazione sono a meno di 50 km di distanza da Avellino, molto comodi e veloci da raggiungere) e Salerno è dietro l’angolo, eppure si rimane subito colpiti dalla pace e dalla serenità che pervade questi luoghi.
La seconda grande contraddizione, invece, inizierai ad odorarla – ma sarebbe più corretto dire “gustarla” – giungendo a Lapio, cominciando col degustare il Fiano di Avellino, uno degli incredibili vini prodotti in questo territorio che, fatto più unico che raro, può vantare ben 3 Denominazioni di Origine Controllata Garantita.
Nonostante il chilometraggio contenuto e l’altimetria non impossibile potrebbero consentono di concludere questo Grand Tour in un’unica giornata (ci sono continui saliscendi e qualche tratto di salita impegnativa non manca), consigliamo di prendere in considerazione la possibilità di dividere il viaggio in due tappe, così da potersi godere le visite in cantina, una sosta in agriturismo e qualche chiacchierata con gli abitanti dei paesi che attraverserai senza l’ansia del tempo che fugge.
Alla fine del tour – terza contraddizione – sarà naturale anche per voi, così come accade per chi vive e per chiunque passi da queste parti, domandarsi: come mai un territorio tanto eccezionale è ancora così poco conosciuto a livello turistico?
Questo percorso è un giro ad anello che prevede la partenza e l'arrivo presso il punto di noleggio e-bike di Chiusano San Domenico.
Ad ogni modo, se preferite partire dal punto di noleggio ebike situato presso la Ciclostazione Avellino (Contrada San Lorenzo 18, Atripalda), aggiungete a questa traccia il percorso AB/BA (16,5 km) per raggiungere Chiusano San Domenico in tutta comodità
Il Grand Tour dei Vini Irpini è un itinerario che non presenta particolari difficolta e che, perciò, può essere affrontato con tutti i tipi di e-bike a noleggio disponibili: city, trekking e e-MTB full suspesion.
Questo percorso si presta bene ad essere allungato o accorciato a seconda di ogni necessità. Perciò, sentitevi liberi di contattarci per comunicarci le vostre esigenze di tempo e/o di forma fisica: saremo felici di personalizzare questa traccia affinché si adatti perfettamente alle vostre richieste.
E ora... si parte!
Dopo aver ricaricato le borracce con l'acqua di sorgente della Fontana Vecchia (distante poche centinaia di metri dal punto di noleggio ebike di Chiusano San Domenico), tornate indientro per un brevissimo tratto e, alla rotatoria, seguite la strada a destra in direzione Lapio. D'ora in poi, fino a Lapio, la strada sarà sempre in discesa ma non avrete modo di annoiarvi. Magnifici panorami vi faranno compagnia e gli scorci da fotografare non mancheranno. Alla vostra destra avrete la maestosità del Monte Tuoro a farvi compagnia, con i paesi di Luogosano, Gesualdo, Fontanarosa in lontananza. Alla vostra sinistra, invece, potrete ammirare il Parco del Partenio, con Montevergine e altri luoghi abitati. Vi ritroverete subito immersi in uliveti e lunghe distese di vigna.
Arrivati a Lapio, fate un giro nel paese. In questo territorio, grazie alle peculiarità del terreno e alle specifiche condizioni ambientali, vengono prodotti alcuni dei migliori Fiano di Avellino di tutta la provincia. Se avete voglia di degustarne alcuni, avrete solo l'imbarazzo della scelta. Lungo la vostra strada incontrete tantissime cantine di questo pregiato Vino Biano DOCG.
Seguite la traccia GPS e continuate la vostra discesa. Le case lasciano spazio alla vegetazione e strada diventa a tratti tortuosa, perciò fate attenzione. Dopo un paio di chilometri abbondanti, subito dopo una curva, un imponente ponte in ferro sovrasta la strada. Fermate la vostra ebike: siete arrivati al Ponte Principe di Lapio. Questo ponte, costruito per consentire ai treni di attraversare il Fiume Calore, è un gioiello dell'architettura moderna. Approfondite la sua storia nella scheda di approfondimento e non dimenticate di scattare qualche foto, prima di rimettervi in marcia.
Quando le ruote della vostra ebike a noleggio avranno attraversato il ponte sotto cui scorre il Fiume Calore (niente male il panorama qui, non è vero?) inizierà una salita immersa in una natura selvaggia di circa 2 km. Alcuni magnifici vigneti fanno da preludio all'ingresso nel paese di Taurasi, celebre per l'omonimo vino DOCG. Un vino elegante, che richiede tempo per essere prodotto (minimo 2 anni di invecchiamento in botte, secondo il discipliare di produzione) e tempo per essere apprezzato e goduto. Anche a Taurasi le cantine da visitare e le occasioni di degustazione non mancano.
Dopo aver esplorato i luoghi di produzione di Fiano di Avellino (Lapio) e Taurasi, non resta che raggiungere Tufo, il paese di produzione del Greco di Tufo in sella alla vostra ebike.
Da Taurasi a Calore (frazione di Mirabella Eclano) gli sforzi per voi e per le vostre ebike saranno decisamente contenuti. La strada continua quasi sempre in discesa e i colpi di pedale richiesti dalla vostra ebike saranno pochi e affatto faticosi. Arrivati a Calore, prendetevi qualche minuto per fare un giro del laghetto e per osservare il ponte su cui poggia la strada che avete appena percorso.
Da qui fino al bivio per Ventinticano prestate attenzione! Pedalerete per circa 1,5 km sulla Via Appia, una strada spesso trafficata, percorsa anche da mezzi pesanti. Sebbene la strada sia in salita, in pochi minuti, dopo aver girato a destra al bivio per Venticano, sarete nuovamente su una strada a basso traffico.
Superato il paese di Venticano, vi troverete alle prese con la salita più impegnativa. Vi aspettano 6 km di salita vera, con alcuni tratti che superano il 10% di pendenza, perciò assicuratevi di arrivare qui con la batteria della vostra ebike ancora carica. Questa strada, dopo aver attraversato il paese di Pietradefusi, vi condurrà nel centro storico di Montefusco.
Il paese, collocato alla sommità di una collina, è stato un importante centro politico fino al 1816, quando il ruolo di capoluogo di provinca gli fu sottratto dalla città di Avellino. Anche qui, oltre a poter godere di panorami mozzafiato, si producono ottimi Fiano di Avellino e splendidi Greco di Tufo, grazie alla vicinanza con Tufo. Di notevole rilevanza lo storico carcere (per informazioni sugli orari di apertura chiedere alla Proloco) e il Monastero di Sant'Egidio (alle pendici del paese), dove soggiornò Padre Pio durante il suo noviziato.
Uscendo dal centro storico incontrerete una bella fontana dove poter rifiatare dopo la faticosa salita e dove poter ricaricare le borracce, prima di riprendere la strada e di condurre le vostre ebike in discesa verso Tufo.
Arrivati a Tufo avrete percorso ormai 40 km da quando avete ritirato la vostra ebike a noleggio a Chiusano San Domenico. Quando vi fermetere alla bella fontana collocata al centro della piazza del paese, non potrete non essere d'accordo con noi: non esageriamo affato se affermiamo che per almeno 80% della strada percorsa fin qui avete pedalato in mezzo ai vigneti!
Qui si produce il celeberrimo Greco di Tufo, un vino bianco DOCG che ha una storia antica e che ha avuto il pregio di essere il primo vino che è stato capace di condurre l'enologia irpina alla ribalta nazionale e internazione. Tanti aziende agricole piccole e grandi producono vini di altissima qualità. Chiedete consigli in paese o lanciatevi autonomamente alla scoperta delle cantine dove poterne assaggiare alcuni: rimarrete piacevolmente sorpresi.
Dopo Tufo l'anello inizia a ripiegare verso Chiusano San Domenico, dove si concluderà il Grand Tour dei vini d'Irpinia in ebike. Non prima, però, di aver attraversato Pratola Serra e di avere affrontato l'ultima salita lunga di giornata. Conservate un po' di batteria perché vi restano ancora 10 km quasi interamente in salita! Poco fuori dal centro abitato di Pratola Serra PRESTATE LA MASSIMA ATTENZIONE: C'È UNA STRADA A SCORRIMENTO VELOCE DA DOVER ATTRAVERSARE!
Passerete per le piccole frazioni di San Michele di Pratola e San Fele, prima di giungere all'inizio di Montefalcione e, senza attraversare il paese, immettervi finalmente sulla strada provinciale che vi condurrà a Chiusano. Poiché, al fine di evitare strade trafficate, l'itinerario prevede il passaggio su strade secondarie, tenete d'occhio la traccia GPS e il navigatore per non mancare di svoltare agli incroci giusti.
Vi aspettiamo al punto di noleggio ebike di Chiusano San Domenico, pronti ad accogliervi per la riconsegna e per raccogliere le vostre impressioni e i vostri suggerimenti sull'esperienza che avrete vissuto in sella alla bici a pedalata assistita.
Ricordate che siamo a vostra completa disposizione prima, durante e dopo le vostre escursioni sulle ebike a noleggio. Grazie ai localizzatori GPS presenti su tutte le nostre bici a pedalata assistita, in caso di difficoltà potremmo raggiungervi senza velocemente e con precisione.
Per informazioni sui tracciati e sul noleggio, per assistenza durante il noleggio ebike potete chiamarci al Telefono (lun 16:30-20:00 / mar-sab 9:30-13:30, 16:30-20:00) o scriverci su Whatsapp 24 ore su 24. Il numero da contattare è sempre lo stesso, sia per parlare a voce che per scambi di messaggi su Whatsapp. Vi basterà aggiungere alla tua rubrica il numero 0825.31.139 per chattare con noi.
Se invece volete pensare solo a divertirvi, rilassatevi e lasciate che sia una delle nostre guide ad accompagnarvi. Saremo felici di rivelarvi angoli nascosti, panorami mozzafiato e di condividere la strada insieme a voi.
Il percorso si snoda fra l'amabile profumo di tartufo e la passeggiata adrenalinica sul Ponte tibetano più lungo del Mondo. Questo tour connette Carbone con Castelsaraceno, il palato con la mente.
La storia di Carbone si lega ai monaci basiliani che qui diedero grande impulso all’economia.
Carbone fu per molto tempo il centro della vita religiosa dell’area grazie al suo monastero. Nell’800 fu assalito dai briganti e poi distrutto dalle truppe del Murat. Oggi ne restano i ruderi a Valle Cancello. Da vedere la Chiesa di S. Maria degli Angeli, la Chiesa Francescana al Convento, la Chiesa di S. Luca Abate, la Cappella S. Anna, la Cappella privata dei Castelli e quella dei Fraticelli, i palazzi storici, lo splendido Bosco di Vaccarizzo e le fontane Calanca, Tuvolo e Fosso.
Castalsareceno è nata come roccaforte saracena, Castrum Saracenum divenne in seguito prestigioso centro basiliano e feudo dell'Abbazia di Sant'Angelo.
All'interno del paese è possibile visitare luoghi dal notevole interesse artistico: la chiesa di S. Spirito del XVI-XVII secolo, che conserva un trittico del pittore D'Amato e il palazzo baronale del XV secolo.
Dirigendosi verso la località Mancusi, si scoprono i resti del mulino ad acqua, testimone del passato delle civiltà contadine.
Castelsaraceno celebra ancora gli antichi riti arborei, rievocati nella tradizione "della ndenna".
Nella prima domenica di giugno la gente del paese si riunisce intorno ad un tronco di faggio ben levigato ed alto più di 20 metri, che viene unito con la cima di un abete e poi innalzato al centro della piazza, E' il matrimonio degli alberi, l'occasione per condividere un momento di festa, accompagnato da canti, balli e dagli squisiti piatti della tradizione del luogo.
Si pedala su strade asfaltate e strade bianche. In parte si percorrono alcuni tratti dell'Eroica e si attraversano i borghi di Gaiole e Radda in Chianti passando per i castelli di Meleto e Brolio.
Qui, nel 1874 il Barone Bettino Ricasoli, dopo anni di ricerche e sperimentazioni, definì l'uvaggio per il Chianti Classico al quale, quasi un secolo più tardi, si è poi ispirato il disciplinare di produzione del più famoso vino italiano, rimasto in vigore fino ai giorni nostri.
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Questo tour in ebike vi permette di scoprire, senza troppa fatica, la bellezza della Val Borbera.
Attraversando il territorio di Albera Ligure sarà possibile ammirare i vigneti coltivati a Timorasso recuperati in questi anni dal Collettivo Barban.
Pedalando e chiacchierando vi imbatterete nel Mulino di Santa Maria per arrivare poi in cima al Castello di Borgo Adorno. Da qui il paesaggio è mozzafiato.
Una volta arrivati a località Campana, si può scegliere se proseguire in direzione Cantalupo Ligure oppure prolungare di qualche chilometro per dirigersi verso la Val Curone,
Il tratto di strada tra i piccoli centri di Cavigino e Vigoponzo vi regala ancora una vista spettacolare sulla Val Borbera e la vicina Val Curone.
Il ritorno: Rochetta Ligure e la Val Sisola.
Da Cantalupo Ligure si ritorna verso Rochetta Ligure, costeggiando il Borbera.
A Rocchetta Ligure si può visitare il Palazzo Spinola che fu residenza estiva della famiglia Spinola di Genova. Nel palazzo potrete trovare anche un piccolo Museo della Resistenza e della vita contadina.
Dopo aver attraversato il paese di Rocchetta Ligure si costeggia il Sisola, sino all’omonima località, dove trovate anche qui i vigneti di Timorasso.
Da Sisola si ritorna a Cabella Ligure da una stradina minore con una pendenza piuttosto decisa e in piccola parte sterrata.
Arrivati nel paese di Cremonte ci si può godere la vista di Cabella Ligure dall’alto.
Si può terminare il tour ritornando al punto di noleggio Bikesquare di Cabella Ligure.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
Tour e-bike completo e centralizzato sul lago più grande e frequentato dei castelli romani: Il Lago di Albano. Partendo dal nostro punto noleggio e-bike a Frascati ci si avvicina pian piano al lago attraversando prima Rocca di Papa, poi Nemi (famosa in primavera per la sua sagra delle fragole) e Genzano per arrivare ad Ariccia e Castel Gandolfo ricche di caratteristiche fraschette dove poter mangiare. Scendendo dal paese di Castel Gandolfo si arriva direttamente sul lungo lago, particolarmente frequentato e dove sono presenti diversi ristoranti e locali.
Tra le classiche gite fuori porta a Cremona non si può non considerare il giro dei Bodri che si estende a sud-est della città.
Questo tour in ebike a sud-est di Cremona vi permette di immergervi nella natura. Un anello che parte e termina a Cremona dove potete noleggiare le vostre ebike presso il camping.
L’eredità del fiume Po, che nel corso dei secoli ha spostato il suo percorso, ha lasciato segni indelebili sul territorio: i bodri, piccoli laghi circolari autosufficienti con il loro micro ecosistema, e i segni fisici del livello delle inondazioni sugli edifici.
Che cosa vedere nel Parco del Po e del Morbasco
Un percorso tutto compreso nel Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del Po e del Morbasco con alta valenza naturalistica. Un buon osservatore potrà scorgere varie specie di avifauna dall’alto degli argini su cui corrono i percorsi ciclopedonali e godere dell'ombra di piante secolari in uno dei percorsi che anche in estate garantisce zone di rinfresco.
La curiosità viene stuzzicata anche dalla possibilità di incontrare strutture insolite per una zona agricola: cascine merlate, una polimeridiana, colonne votive, ecc…
In base alle vostre esigenze potremo arricchire il tour su misura e contattare le strutture più adatte inviandovi un preventivo dedicato.
Pedalare con lentezza è il miglior modo di gustarsi l’esperienza, con BikeSquare Cremona si può.
a Cremona, a Trescore Cremasco, a Crema, vicino il santuario di Santa Maria del monte a Caravaggio, a Busseno, vicino a Palazzo Pignano, vicino a villa Albergoni, al lago dei riflessi
Cosa vedere a Fonti
L'ultima tappa del tour in e-bike lungo l'Appia Antica inizia da Fondi, attraversa suggestivi paesaggi costieri su strade panoramiche che offrono viste mozzafiato sul mare in direzione di Itri. Durante il tragitto, è possibile ammirare numerosi siti archeologici e monumenti storici che testimoniano l'importanza della via Appia, antica via romana. Pedalando lungo l'Appia Antica, è possibile assaporare i deliziosi prodotti locali della zona. Fondi è famosa per la produzione di olive e olio extravergine di oliva di alta qualità, che possono essere gustati presso le numerose aziende agricole della zona. Inoltre, la zona è rinomata per i suoi formaggi, come la mozzarella di bufala e il pecorino, che si sposano perfettamente con il pane fresco e i salumi locali.
Cosa vedere a Irti
Si prosegue lungo l'Appia Antica con le e-bike in direzione di Itri affascinante borgo medievale situato sulle colline. Itri è una piccola cittadina che offrre però diversi spunti di visita interessanti. Le stradine strette e tortuose del centro storico conducono alla scoperta di antichi edifici in pietra, di chiese storiche e di suggestive piazzette che conservano l'atmosfera autentica del borgo medievale. Il Castello fortezza medievale di Itri, situato sulla sommità della collina, domina il paesaggio circostante ed è uno dei simboli del borgo. Visitando il castello e possibile ammirare le sue mura imponenti, le torri medievali e godere di una vista panoramica spettacolare sulla campagna circostante e sul mare. Itri vanta diverse chiese storiche di grande interesse artistico e religioso. Tra le più importanti ci sono la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Chiesa di San Giovanni Battista e la Chiesa di Santa Maria Maggiore. All'interno troviamo numerosi affreschi e opere d'arte di notevole importanza storica e artistica che permettonoa al visitatore di scoprire la storia e la spiritualità del luogo.
Cosa vedere a Formia
Il tour in e-bike lungo l'Appia Antica termina a Formia incantevole città costiera, dopo la pedalata è possibile rilassarsi sulle splendide spiagge della città e godersi il meritato riposo. Formia vanta splendide spiagge di sabbia dorata e acque cristalline, ideali per rilassarsi, prendere il sole e fare un tuffo rinfrescante. Le spiagge più famose includono la Spiaggia di Vindicio e la Spiaggia di Serapo. Tra i siti archeologici della città certamente il più famoso è il Mausoleo di Cicerone. Formia è anche nota per la sua gastronomia, famosi sono i suoi piatti a base di pesce fresco e frutti di mare come ad esempio la tipica pasta alle vongole che delizierà anche i palati più esigenti.
a Empoli, in Val d'Arno
Questo percorso che ti proponiamo ti permette di raggiungere, partendo dal punto di noleggio ebike del Lago di Bolsena Civita di Bagnoregio.
Scoprirai di più di un borgo, un piccolo scrigno con dentro una storia lunga 2500 anni.
Civita di Bagnoregio è stata fondata dagli Etruschi e ha poi attraversato varie dominazioni. Nel Medioevo acquista gran parte della sua straordinaria forma, arricchita poi nel Rinascimento e mantenuta fino ad oggi.
In passato il centro abitato era più grande, ma le frane e i terremoti ne hanno ridotto l'estensione; nella valle si sono sgretolati palazzi, torri e antiche porte d'ingresso al borgo.
Nel periodo di massima magnificenza ce ne erano ben cinque di porte. Ora è possibile vederne una, la Porta Santa Maria detta anche "della Cava", che rappresenta oggi l'unico accesso al paese e che si trova alla fine del mitico ponte, divenuto simbolo del luogo.
Testimonianza della fase etrusca di Civita, è la grotta di San Bonaventura, una tomba a camera etrusca nella quale si dice che San Francesco risanò il piccolo Giovanni Fidanza, che divenne celebre dottore della Chiesa.
Altra testimonianza di questo periodo è il cosiddetto "Bucaione", un profondo tunnel che attraversa lo sperone di argilla e tufo su cui poggia il borgo, con sfogo sulla Valle dei Calanchi.
Il borgo è oggi abitato da una decina di persone ed è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale in cemento armato costruito nel 1965.
La progressiva erosione della collina e della vallata circostante ha dato vita alle tipiche forme dei calanchi e ha determinato l'isolamento del borgo. L'erosione di questa valle è un fenomeno che continua anche oggi e che purtroppo porterà alla lenta scomparsa del borgo.
E' stato Bonaventura Tecchi, scrittore di Bagnoregio, che per primo ha assegnato il triste soprannome 'la città che muore' a questo splendido paesino. Ma Bagnoregio ancora non si è arreso: "La fiaba del paese che muore – del paese che sta attaccato alla vita in mezzo a un coro lunare di calanchi silenziosi e splendenti, e ha dietro le spalle la catena dei monti azzurri dell'Umbria – durerà ancora”.
Bolsena, lago di Bolsena, lago Bolsena, Val di Lago
Cicloescursione ad anello in ebike tra borghi e colline circostanti l’Abbadia di Fiastra che inizia e termina a Petriolo (MC), il borgo incastonato tra la valle del Fiastra e la valle del Cremone, uno dei gioielli della Marca Maceratese.
Dalla piazzetta del borgo di Petriolo, dove la vista spazia dalle vette dei Sibillini e del Gran Sasso d’Italia fino al mare Adriatico e lo sguardo si perde su una miriade di paesini arroccati sui colli, si parte con l’e-bike per immergersi nell’esperienza delle dolci colline marchigiane, nel saliscendi fra uliveti, vigne e colori che le stagioni sanno regalare da queste parti.
Da una strada poco transitata, si scende alla valle del Fiastrone dove percorrendo un tratto pianeggiante di ghiaia ci si addentra nella Selva dell’Abbadia di Fiastra che, tra querce secolari, conduce al Monastero Cistercense del XII sec. Qui è possibile far visita alla chiesa e al monastero, fare una sosta rigenerante immersi nella natura e gustare i prodotti tipici offerti delle botteghe contadine.
Costeggiando il fiume Fiastrone, pedalando soavemente nella natura, si prosegue poi verso il Parco archeologico di Urbs Salvia, dove è possibile ammirare l’anfiteatro romano.
Nel percorso non può mancare una sosta in cantina per la degustazione dei vini autoctoni Passerina, Pecorino, Rosso Piceno e la degustazione del famoso Ciauscolo (il delizioso salame spalmabile tipico di questa zona).
Marca Maceratese, nella Marca Maceratese, a Macerata, a Petriolo
Partendo da Brisighella saliamo la carrozzabile che porta alla Rocca e sale verso Monte Rontana. Da subito il panorama si apre sulle colline circostanti, i vigneti del Sangiovese e sui calanchi che caratterizzano la Vena del Gesso Romagnola. Continuiamo su un falsopiano alla base degli affioramenti rocciosi del gesso per scollinare e portarci nella valle del Senio. Spettacolare la vista lungo la discesa che porta in localita' Zattaglia, continuando poi lungo il fondovalle raggiungendo le prime colline in vista della citta' di Faenza. Arrivati in Piazza del Popolo, s'impone una sosta per la visita alla citta' o per un pranzo a base di piadina romagnola. Per chi lo desidera molto interessante la visita al Museo Internazionale della Ceramica che espone pregiati pezzi dell'arte maiolicara faentina e non solo. Riprendendo l'itinerario si risale la valle del Lamone, sempre pedalando tra i vitigni locali, fino ad arrivare a Brisighella.
a faenza, a imola, a ravenna, a forlì
1° giorno
Ritrovo dei partecipanti ad Acqui, incontro con i referenti, sistemazione in hotel e presentazione del tour.
Per chi arriva in treno a Torino o Alessandria si potrà organizzare un transfer.
Partenza per una passeggiata alla scoperta dei tesori di Acqui iniziando dalla Cattedrale di Maria Assunta e da “La Bollente”. I Romani furono i primi a sfruttare il Bormida con la creazione delle famose terme giunte fino a noi. Arrivarono poi i Gonzaga ed infine i Savoia. Tra le strette vie scopriamo palazzi e resti a testimonianza della millenaria storia di Acqui.
Cena libera in trattoria dove possiamo assaggiare le specialità monferrine.
Rientro e pernottamento in hotel.
2° giorno
Dopo colazione possiamo prendere le nostre E-Bike, ora siamo pronti per questa cavalcata tra vigne degustazioni e panchine giganti.
Pedaliamo in direzione Castel Rocchero tra spettacolari geometrie di filari. E’ la terra della Barbera, del Moscato, del Brachetto. Castel Rocchero è nato come presidio militare posto a guardia della via che da Acqui conduce a Santo Stefano Belbo. Proseguiamo per Fontanile dove troviamo bellissimi affreschi, sostiamo per il pranzo, libero, per ammirare lo splendido panorama prima di partire in direzione Alice Bel Colle dove saliamo sulla torre. Da qui si gode di una vista a 360° sul Monferrato e le Langhe.
Al termine del nostro giro ci attende una degustazione dii vini del territorio accompagnati da assaggi di specialità locali il tutto allietato da racconti su Acqui.
Ritorno in albergo per riposarci in attesa della cena (libera).
3° giorno
Dopo la colazione in albergo, ci rechiamo in E-bike all’acquedotto romano, siamo davanti alla storia, impressione la mole e l’ingegno nel realizzarlo. Percorriamo la ciclabile lungo il Bormida e torniamo in hotel.
Dopo il pranzo, libero, è arrivato il momento di un dolce saluto.
Ci porteremo nel cuore i colori e le emozioni di questo spicchio di Monferrato.
Il tracciato facile interamente in pianura corre lungo il Bormida e il centro cittadino per circa una decina di chilometri.
Fine del viaggio.
Note di viaggio
Il presente programma può essere soggetto a variazioni, sia prima che in corso di viaggio, in base al clima, le festività, alle esigenze dei viaggiatori e delle persone che ospitano il gruppo di viaggiatori. I programmi, i trasporti e le sistemazioni nelle strutture ricettive potranno essere modificati in base alle norme nazionali e regionali per la prevenzione da contagio Covid-19. Si prega di comunicare tempestivamente eventuali intolleranze, allergie ed altre esigenze alimentari.
Sono necessari: pantaloncini ciclista o similari con fondello per un maggior comfort, mantellina antipioggia e materiale per riparare eventuali forature ( camera d’aria, pompe…), guanti e occhiali da sole. Casco obbligatorio.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Percorso in ebike tra le colline del Monferrato astigiano a cavallo del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro.
Splendidi paesaggi faranno da cornice a questo tour tra boschi e vigneti.
Cosa vedere a Belveglio
Il nostro tour parte dal B&B Ortondo di Cortiglione.
Dopo una breve pedalata sulla cresta delle colline che circondano il paese, arriverete al Bricco di Belveglio, luogo dal quale è possibile avere una visuale a 360 gradi sul paesaggio circostante.
Belveglio è un comune di 336 abitanti della provincia di Asti. Nel medioevo la località era conosciuta con il nome di Malamorte. È probabile che il toponimo derivi dalle continue lotte che imperversavano nel territorio, tali da considerarle terre di malamorte. Il primo signore di Malamorte, fu Raimondo Turco (1003 - 1092), proveniente da una famiglia nobile di Asti.
I marchesi aleramici d'Incisa divennero padroni della località dopo la discesa di Federico Barbarossa nel 1155, che sconfisse ed incendiò la città di Asti, ma dopo la pace di Costanza (1183) furono costretti a restituirla al Comune di Asti. In seguito alle guerre civili ad Asti tra le fazioni dei Solaro e dei Guttuari Malamorte si susseguirono molte distruzioni, fino al passaggio della città di Asti sotto la dominazione di Luchino Visconti.
Nel 1387, il villaggio compare nella dote di Valentina Visconti per il suo matrimonio con Luigi di Valois e probabilmente in questo periodo la località modificò il proprio nome in Belvedere (Bellumviderium Astensium).
Nel 1806, Napoleone Bonaparte comprese il villaggio nel Dipartimento di Marengo ed in questo periodo avvenne il cambiamento di denominazione (l'ultimo) da Belvedere in Belveglio.
Il percorso si snoda tra le vie del centro del paesino fino ad abbandonare la strada principale per iniziare una lunga stradina secondaria immersi nei boschi circostanti.
Rocchetta Tanaro e il suo Parco Naturale
La traccia, vi condurrà fino ai confini del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro.
Prestate attenzione alla discesa su strada inghiaiata che vi permetterà di addentrarvi nel parco e godere, in estate, di un po’ di ombra e frescura.
Abbandonata la strada sterrata principale vi ritroverete nei pressi del Comune di Cerro Tanaro, da dove inizierà una lunga pista ciclabile sull’argine del fiume Tanaro.
Al termine della pista, un piccolo tunnel vi farà oltrepassare la ferrovia per raggiungere (questa volta su asfalto) il comune di Rocchetta Tanaro.
In aperta campagna, un tempo sulla riva del Tanaro, sorge la chiesetta di Santa Maria de Flexio con abside romanica.
In regione Sant'Emiliano sorge l'omonima chiesetta, già dipendenza dell'Abbazia di Azzano che estendeva la propria giurisdizione su cascine e terre del territorio rocchettese confinante con "Roca".
Nel concentrico, il Salone Santa Caterina, un tempo Chiesa della Confraternita della ss. Annunziata o dei "Battuti", conserva un affresco scalpellinato in corso di studi da parte della Soprintendenza ai Beni artistici, colonne e mensole romaniche.
La chiesa parrocchiale costruita nel 1700 su preesistente cappella medioevale dedicata a Santo Stefano, ha campanile romanico datato 1474. Conserva un'acquasantiera marmorea con inciso "Comunitas Rocheta 1476", dipinto attribuito alla scuola del Caccia, dipinto di Michelangelo Pittatore, crocifisso in avorio del 1700 di scuola provenzale.
Da vedere anche il Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, dove si segnala la presenza de Il Frutteto della Memoria e del “grande faggio” (detto “Faggio Emilio”) della Val du Gè (Valle del Gelo), esemplare ultrasecolare di altezza superiore ai 25 metri e con un diametro della chioma intorno ai 20 metri che cresce alla quota minima per il Piemonte (130 metri s.l.m.), e rappresenta un ricordo delle faggete diffuse su tutta la zona al termine dell’ultimo periodo glaciale, e la Riserva Naturale Integrale "Il Verneto", oasi WWF.
A Rocchetta sono inoltre presenti due musei: il Museo del Tanaro e delle Contadinerie, con la ricostruzione di alcuni ambienti di vita contadina tipicamente Rocchettese, e il Museo delle etichette dei vini, viaggio ideale lungo le regioni italiane che, attraverso la veste grafica, invita i visitatori alla scoperta dei migliori vini nazionali;
Si segnala ancora il Castello dei Marchesi Incisa della Rocchetta, dove per secoli nelle cantine è stata effettuata la produzione dei vini dei Marchesi Incisa della Rocchetta, trasferita dal 1994 presso "La Corte Chiusa" (antica proprietà di famiglia).
Dell'antico castello medievale restano una torre cilindrica e parti della costruzione. Il castello è oggi di proprietà privata (non visitabile).
Proseguendo lungo la traccia, arriverete a imboccare la strada verso Regione Mogliotti per ricongiungervi nuovamente sulla traccia del punto di partenza.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Questo tour in ebike tra Torino e Moncalieri vi permette di godere, con calma e tranquillità, delle piacevolezze dei paesaggi, natura e storia delle due città confinanti. Si tratta di un percorso che parte e termina a Torino passando per il Parco del Valentino e delle Vallere, lungo il fiume Po e quindi passa per i centri storici di Moncalieri e Torino.
Si parte da Via Madama Cristina 21, punto di noleggio di bici elettriche BikeSquare; ci si dirige verso il Parco del Valentino e poi delle Vallere, attraverso un percorso pianeggiante, in parte asfaltato e privo di traffico fino alle porte di Moncalieri. Di qui, dopo un breve tratto, si entra nel caratteristico centro storico a traffico limitato di Moncalieri.
Parco del Valentino e delle Vallere
Nel Parco del Valentino si costeggia la parte posteriore del castello del Valentino, sede della facoltà di architettura e successivamente si può passare all’interno del ottocentesco “Borgo Medievale”, residuo dell’expo universale del 1882 assieme alla vicina Fontana dei 12 mesi.
Inoltre all’interno del parco delle Vallere si trova una delle sedi della Smat (Società che approvvigiona di acqua di Torino), che utilizza l’acqua del fiume sangone per imbottigliare l’acqua degli astronauti nelle missioni spaziali di tutto il mondo.
Moncalieri
Del centro di Moncalieri si può apprezzare soprattutto l’intero contesto con le vie costellate di esercizi commerciali dalle vetrine e insegne di sapore antico e di altri tempi.
Molto piacevole fermarsi nella piazza del municipio (piazza Vittorio Emanuele II) per gustare delle prelibatezze locali e visitare la chiesa di Santa Maria della Scala.
In breve dalla piazza si può raggiungere il castello di Moncalieri iniziato nel 1200 e rimaneggiato fino al 1700 che domina la cittadina.
Dal piazzale circostante il castello si può godere di un’ampia e piacevole vista su Torino e le montagne che ne fanno da cornice dando nome alla nostra regione Piemonte (ai piedi dei monti).
Il rientro verso Torino, il monte dei Cappuccini e la Gran Madre di Dio
Da qui si imbocca un ampia e rettilinea discesa che riporta sulle sponde del fiume Po e quindi a Torino, di nuovo costeggiando il fiume Po, ma sulla sponda opposta rispetto all’andata con la possibilità di mantenersi su pista ciclabile lontani dal traffico.
All’altezza del ponte monumentale, si rientra sulle strade cittadine risalendo il breve e piacevole corso Fiume e raggiungendo il monte dei Cappuccini dopo essere passati davanti a Villa Scott, teatro del film Profondo Rosso.
Ai Cappuccini si segnala una bellissima vista sulla città di Torino, nonché il museo della montagna e la chiesa dell’ordine dei cappuccini.
Scendendo la collina da via Villa della Regina si arriva alla storica chiesa Gran Madre di Dio, costruita in occasione del ritorno dei sovrani dopo la parentesi Napoleonica, dalla monumentale scalinata che fa da sfondo a innumerevoli foto di sposalizi.
I monumenti del centro sabaudo di Torino
Il giro prosegue lasciandosi alle spalle la collina entrando nel centro tramite la famosa Piazza Vittorio Veneto (la più grande nel suo genere) dalle architetture uniformi che proseguono lungo tutta via Po fino ad arrivare in piazza Castello (si noti il porticato di destra ininterrotto lungo tutta la via perchè riservato al passeggio dei sovrani e dei nobili).
Al centro di Piazza Castello si può ammirare il castello medievale abbellito della facciata settecentesca dello Juvarra, il moderno teatro Regio (teatro per l’Opera lirica) e la chiesa di San Lorenzo. Una inferriata con l’apertura sorvegliata dalle statue bronzee dei mitologici Castore e Polluce a cavallo (Polluce distinguibile dalla stella sulla fronte che ne attesta la natura divina) separa Piazza Castello dal cortile di Palazzo Reale sede della armeria Reale. Un lucchetto al centro di questo passaggio individua secondo alcuni una delle porte del paradiso e secondo altri uno dei vertici del triangolo di magia bianca Praga, Lione, Torino.
Da un ulteriore passaggio coperto in fondo a sinistra guardando la facciata di Palazzo Reale si accede volendo a Piazza San Giovanni ove si trova il Duomo dalla candida facciata rinascimentale e che da alcuni secoli custodisce la Sacra Sindone periodicamente esposta. Dalla piazza sono altresì visibili i resti delle Porte Palatine di origine romana.
Tornando in piazza Castello si imbocca il primo tratto di Via Roma (pedonale) che porta nella elegante piazza San Carlo costruita intorno alla statua equestre di Emanuele Filiberto. La chicca della piazza sta nella pavimentaione dei portici di destra (secondo la direzione di marcia) dove si può cercare il profilo bronzeo del Turet (picolo toro) simbolo della città; si dice che se si formula un desiderio col piede sopra le palle del toro questo verrà realizzato.
Passando tra due chiese barocche si accede alla successiva piazzetta CNL con le statue maschili e femminili che rappresentano rispettivamente il Po e la Dora principali fiumi di Torino. Si prosegue lungo Via Roma in direzione della monumentale facciata della stazione di Porta Nuova raggiungendo i giardini Sambuy. Da qui si imbocca la pista ciclabile di Via Nizza fino a Corso Marconi dove si trova (sulla destra in tufo bianco) l’edificio che fu sede della FIAT e si rientra in Via madama Cristina raggiungendo il punto di noleggio dopo alcuni isolati.
a Torino, sul lungo Po, nel Parco del Valentino, parco della Rimembranza, al colle della Maddalena
Il percorso in bici tra Calanchi e Balze
Il percorso in bici tra i Balze e Calanchi attraversa luoghi dove natura e storia si intrecciano in un percorso circolare accessibile a tutti grazie alle e-bike. Questo itinerario ci porta alla scoperta di uno scenario unico nel suo genere, caratterizzato da formazioni geologiche spettacolari, monasteri medievali sospesi tra cielo e terra, e prelibatezze gastronomiche che raccontano l'essenza di questo territorio.
L'itinerario in e-bike si sviluppa ad anello, rendendo l'esperienza accessibile anche ai meno allenati. La bicicletta elettrica rappresenta il mezzo ideale per immergersi completamente nel paesaggio circostante, permettendo di apprezzare ogni dettaglio di queste terre modellate dal tempo e dagli elementi. Il tracciato si snoda attraverso un susseguirsi di panorami mozzafiato, alternando strade bianche a sentieri più avventurosi, sempre accompagnati dalla maestosità delle Balze e dei calanchi che dominano l'orizzonte.
Le Balze: Testimoni di un'Antica Storia Geologica
Lungo il percorso in bici si osservano le Balze che si rivelano in tutta la loro imponenza. Questi scoscesi versanti dal caratteristico colore dorato rappresentano uno spettacolo naturale di rara bellezza e un fenomeno geologico di notevole interesse scientifico. Composte da sabbie e rocce calcaree arenarie, le Balze sono il risultato di un grandioso processo erosivo ancora in atto, che continua a modellare i sedimenti lasciati da un antico mare risalente a 2,5 milioni di anni fa.
La particolare conformazione di queste formazioni geologiche crea giochi di luce e ombra che raggiungono il loro apice durante le ore del crepuscolo, quando i raggi del sole calante ne esaltano i toni dorati, offrendo uno spettacolo visivo di straordinaria bellezza. Pedalando lungo il percorso, vi troverete immersi in un paesaggio quasi lunare, dove il tempo sembra essersi fermato, permettendovi di viaggiare virtualmente indietro di milioni di anni.
I Calanchi: Sculture Naturali dal Fascino Selvaggio
In netto contrasto con le dorate Balze, i calanchi rappresentano un altro affascinante capitolo di questa avventura ciclistica. Caratterizzati da ripidi versanti meridionali con creste appuntite che risplendono bianche sotto il sole, i calanchi offrono uno scenario di selvaggia bellezza. Queste formazioni argillose, modellate dall'erosione delle acque meteoriche, creano un paesaggio surreale che si estende a perdita d'occhio in direzione del mare.
La bicicletta elettrica si rivela il mezzo perfetto per esplorare queste zone, permettendo di raggiungere punti panoramici altrimenti inaccessibili, dai quali ammirare l'ampiezza e la maestosità di queste formazioni naturali. I pendii più gentili, meno soggetti all'erosione, ospitano rigogliose coltivazioni di cereali, creando un suggestivo contrasto cromatico con i bianchi calanchi circostanti.
La Badia: Un Millennio di Storia Sospesa tra Cielo e Terra
Un punto culminante del tour in bici è rappresentato dalla visita all'imponente Badia, un monastero camaldolese di epoca medievale che sembra sfidare le leggi della natura. Arroccato sul bordo di un precipizio, questo straordinario edificio resiste da circa un millennio all'inesorabile avanzata della voragine delle Balze, creando un'immagine di rara suggestione.
Il contrasto tra l'opera dell'uomo e la forza della natura raggiunge qui il suo apice simbolico: la solidità millenaria della struttura monastica sembra ingaggiare una silenziosa battaglia contro l'inarrestabile processo erosivo che continua a modellare il paesaggio circostante. La Badia non rappresenta solo un monumento di eccezionale valore architettonico, ma incarna anche un luogo ricco di fascino e mistero, dove la spiritualità medievale si fonde con la drammaticità del paesaggio naturale.
San Cipriano: Una Finestra sui Calanchi
Il percorso in bici raggiunge su strada bianca un punto di osservazione privilegiato nei pressi della piccola chiesa di San Cipriano. Da questa posizione strategica si può ammirare in tutta la sua estensione il caratteristico paesaggio calanchivo volterrano, contraddistinto da formazioni di notevole grandezza, sia in lunghezza che in altezza.
Questo belvedere naturale offre l'opportunità di scattare fotografie memorabili e di godere di un momento di contemplazione davanti a uno scenario che sembra uscito da un dipinto. La piccola chiesa, con la sua semplicità architettonica, si integra perfettamente nel paesaggio circostante, aggiungendo un ulteriore elemento di interesse culturale all'esperienza.
Il Pecorino delle Balze Volterrane DOP: Un Tesoro Gastronomico
Il tour in e-bike attraversa un territorio collinare ricco non solo di bellezze naturali e storiche, ma anche di eccellenze gastronomiche. In queste colline viene infatti prodotto il pregiato Pecorino delle Balze Volterrane DOP, un formaggio tipico che racchiude in sé l'essenza di questa terra unica.
La peculiarità di questo formaggio risiede nell'utilizzo del caglio vegetale estratto dal cardo selvatico, una pianta che cresce spontaneamente nei pascoli locali. Questa tecnica di produzione, tramandata di generazione in generazione, conferisce al pecorino un sapore distintivo e inconfondibile, che racconta la storia e le tradizioni di queste colline. Durante il percorso, non mancheranno le opportunità di fermarsi presso piccole aziende agricole per degustare questo prodotto d'eccellenza, accompagnato da altri prodotti tipici locali.
L'Arte che Dialoga con il Paesaggio: Le Sculture di Mauro Staccioli
In sella alla bici seguendo il sentiero sterrato denominato "Itinerario delle Balze e dei calanchi", il tour conduce alla scoperta delle sculture ambientali realizzate dall'artista Mauro Staccioli. Queste straordinarie opere di land art rappresentano un dialogo profondo tra creatività umana e ambiente naturale, interpretando l'essenza dei "luoghi di esperienza" tanto cari all'artista.
Le installazioni si integrano armoniosamente nel paesaggio, incorniciando con forme geometriche essenziali l'emozionante panorama delle balze, dei calanchi e delle colline esposte al vento, con Volterra che domina maestosa l'orizzonte. L'incontro con queste opere d'arte contemporanea arricchisce ulteriormente l'esperienza del tour in bicicletta, aggiungendo una dimensione culturale al piacere dell'attività fisica e all'immersione nella natura.
volterra, a volterra
Un tour che vi permetterà di scoprire le bellezze del Monferrato astigiano attraversando i comuni più importanti dei paesaggi Unesco.
La partenza del tour è prevista di fronte alla splendida sala degustazioni della Tenuta Olim Bauda.
La discesa lungo il viale di accesso alla tenuta vi condurrà sulla strada sottostante dove potrete imboccare la pista ciclabile dopo pochi metri.
Il primo tratto di tour sarà sulla pista ciclabile seguendo le direzioni di Calamandrana e Canelli.
Attraverserete il Viale degli Innamorati nell’abitato di Nizza Monferrato che, con i suoi maestosi alberi, vi darà ombra e sollievo nella prima parte del tour.
Il percorso, successivamente, uscirà dall’abitato di Nizza e vi condurrà sulla splendida Collina del Bricco.
Da qui, la strada in cresta vi consentirà di godere dello splendido paesaggio circostante.
Raggiungerete, in seguito, l’abitato di Noche e poi di Vinchio. Da qui, una strada secondaria vi condurrà alla Panchina Gigante #94, immersa nella Riserva Naturale della Val Sarmassa.
Prendetevi il tempo per una foto ed un po’ di relax: lasciatevi immergere nei rumori della natura circostante.
Riprendendo il percorso, arriverete a Cortiglione e successivamente, una lunga discesa vi condurrà verso l’abitato di Incisa Scapaccino.
Prendetevi il tempo per visitare il Paese Antico di Incisa, situato sulla collina verso Castelnuovo Belbo.
Un dedalo di stradine e vie vi condurrà nella piazza principale, dalla quale si gode di una vista mozzafiato sul paesaggio circostante.
Il percorso terminerà in seguito con una breve pedalata finale fino alla Tenuta Olim Bauda.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Il percorso si svolge nella pianura e nelle vallate immediatamente fuori dal centro città.
Dopo aver attraversato il centro storico, l'itinerario arriva in Valpantena, la prima valle ad est di Verona, e segue stradine e ciclabili alla base delle colline. Si attraversano ampi campi coltivati a vigneto fino ad arrivare a Montorio, piccolo borgo caratterizzato da numerosi laghetti di risorgiva e ruscelli d'acqua trasparente. Seguiamo uno di questi corsi d'acqua pedalando su una pista ciclabile che regala magnifici scorci sulla campagna circostante.
Attraversiamo i quartieri periferici della città ed infine seguiamo il corso del fiume Adige pedalando sulla strada alzaia, che ci riporta in centro storico.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi