Tipi Percorsi
Santuario mariano posto su sacro colle di Anglona a 263 metri sul livello del mane dominante le vallate del Sinni e dell'Agri.
La struttura attuale del santuario, datata tra l'XI secolo ed il XII secolo costruita in tufo e travertino, presenta elementi architettonici di notevole importanza quali, l'abside, il campanile e il portale in stile. L'esterno absidale è sicuramente la parte più cromatica e più raffinata dell'intero edificio, si ammirano ornamenti ad intagli, archetti pensili, lesene e un finestrone centrale adornato. Sulle pareti esterne numerose formelle con figure di animali a rilievo, di provenienza ignota, creano un effetto davvero suggestivo. Il tetto a più falde e l'armonia dei volumi, conferiscono al santuario un aspetto piacevole ed imponente. Splendidi e suggestivi affreschi sulle pareti della navata centrale.
Il portale in stile romanico è formato da un'arcata a tutto sesto arricchita da intagli e rilievi. Anche sul fronte del portale si trovano formelle di tufo calcareo con bassorilievi che raffigurano i simboli dei quattro evangelisti, Marco il leone, Luca il bue, Giovanni l'aquila, Matteo l'angelo. A sinistra della facciata spicca il campanile anch'esso in stile romanico, di forma quadrangolare, poco slanciato e in cima adornato da quattro bifore.Chiesa a croce latina disposta su tre navate è ricca di pregevoli affreschi che i recenti restauri hanno riportato alla luce.Nel XIII secolo è stato ampliato l'abside, ad opera di Melchiorre da Montalbano che fu chierico di Anglona. Risalgono al XV secolo invece il rifacimento dell'ala sinistra e la ricostruzione dell'episcopio.
La struttura è attorniata da ulivi secolari e ben curati dove il silenzio Vi immergerà in atmosfere di altri tempi.
L'8 settembre è il culmine della millenaria festa in onore di Maria SS. Regina di Anglona, patrona della diocesi di Tursi-Lagonegro.
Durante l'avvicinamento al Santuario, prima del ponte in mattoni rossi e a pochi metri dalla strada, ci si può immergere in scenari calanchivi e suggestivi a completare questo piccolo tour spirituale e scenografico.
Alla scoperta della Valle d'Itria, partenza dal punto di noleggio di Martina Franca per questo percorso ad anello ricco di meraviglie per gli occhi e per il palato.
Potrete immergervi tra ulivi secolari, muretti a secco e panorami mozzafiato, senza dimenticare qualche peccato di gola, i deliziosi pasticcini alle mandorle della pasticceria Almond, le prelibatezze di carne offerte dalla brasseria Gianfrate carni pregiate, i vini ricchi di sfumature pregiate di Cantine Di Marco e per concludere il re incontrato di questi luoghi...l'olio evo da L'Acropoli di Puglia a due passi dal punto di noleggio di Martina Franca.
ad Alberobello, a Martina Franca, a Locorotondo, sul canale di Pirro, nel Bosco delle Pianelle, a Cisternino
ATTENZIONE PERCORSO TECNICO. Si parte dall'abitato di La Magdeleine e proseguendo sulla strada principale si sale verso la frazione di Vieu. Raggiunto il tornante seguire le indicazioni per Grande Panchina Col Pilaz, sulla sinistra. Proseguire sulla strada asfaltata principale fino al raggiungimento dello sterrato a circa 2 km. Proseguire sullo sterrato senza prendere nessuna deviazione seguendo le indicazioni per Col Pilaz, laghi di Champlong. Una volta scollinato scendere e prendere il bivio con le indicazioni per Col Pilaz, Grande Panchina. Oltrepassare, seguendo la strada sterrata, la panchina gigante e inizare la salita senza prendere deviazioni seguendo le indicazioni per laghi di Champlong. Dopo circa 1,5 km si raggiunge il piccolo lago di Charey dove iniza il sentiero per intraprendere il single track. ATTENZIONE l'attacco del sentiero del single track si trova nella zona dello scarico del lago, occorre attraversare il ruscello e prendere il sentiero nel bosco a destra che sale gradualmente fino alla cresta. Iniziata la discesa proseguite seguendo l'unico sentiero che trovate, al bivio tenete la destra e continuate a scendere fino a raggiungere nuovamente la Grande Panchina al Col Pilaz. In lontananza sulla sinistra si vede un piccolo alpeggio, raggiungetelo passandolo alla sinistra e dopo circa 25 m prendere il sentiero che trovate alla vostra destra fino al raggiungimento della sede stradale. Una volta raggiunta la sede stradale prendere il sentiero a sinistra indicato come 1A e percorrerlo in discesa fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Tornerete nuovamente sulla sede stradale, svotate a destra e percorrete circa 600 m. Sulla sinistra si trova una strada bianca percorretela tutta, una volta arrivati in fondo sulla sinistra si trova l'inizio del sentiero, imboccatelo e senguitelo fino al raggiungimento delle ultime case dell'abitato di La Magdeleine. Raggiunte le case tenele la sinistra, passate davanti alla chiesetta e giunti sulla strada andate a destra. Proseguite per circa 300 m e prendete il sentiero che si trova alla sinistra prima del parcheggio. Salite fino al parcheggio di Clou e proseguite per tornare davanti al Bar Tantane' zona di partenza. Complimenti il Natural Enduro è il vostro pane quotidiano!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Un percorso che dal borgo di Buronzo, che con il suo castello consortile domina la Baraggia e le sue risaie, porta in un paesaggio unico, dominato dall'acqua e dalla natura.
Armonie in Corte
Punto di partenza è Armonie in Corte, con il suo giardino emozionale e le sue sale storiche dove consumare una colazione/merenda a base di prodotti del territorio (il riso e i suoi derivati non possono mancare). Il verde della Corte è realizzato seguendo i principi di biodiversità con piantumazioni di arbusti forestali robusti, dalla selezione e raccolta di semi provenienti dai boschi certificati dalla Regione Piemonte. Sfondo sono le pietre del Castello, i ciottoli di fiume, i blocchi di pietra. In questo si inserisce l'arte contemporanea, con il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.
Lungo le vie d'acqua
Lungo la strada Buronzina, si incontra il Nuovo Canale della Baraggia e lo si costeggia, tra risaie e cascine, fino all'incastrone della Mapetta, un'opera di ingegneria idraulica sul cavo San Marco che ben racconta la gestione delle acque operata dal Consorzio di Bonifica della Baraggia Vercellese e Biellese e la sua importanza. Si prosegue lungo il cavo San Marco, fiancheggiando le tese d'acqua utili al ripopolamento avicolo della zona, arrivando al nodo idraulico Valversi (dal nome dell'omonima cascina) dove finisce la Roggia Marchionale. Tutto intorno, sono boschi cedui.
Le opere di ingegneria idraulica sono, insieme alla natura e all'agricoltura, i punti di interesse per eccellenza. Si incontra, per esempio, il sifone della Bartesa, un punto in cui su diversi livelli si incrociano "virtualmente" le acque della Roggia Marchionale e di una fontana naturale che prende il via nel vicino comune di Roasio. Tra boschi e risaie si incontrano laghetti per la pesca, aziende faunistiche venatorie private, ma anche spontanee nidificazioni di cicogne e aree di ripopolamento di uccelli e fauna tipica.
Si attraversa anche una ferrovia, la Santhià-Arona ormai in disuso, per tornare sulla Strada Buronzina e far rientro nel borgo di partenza.
in Baraggia, nella Baraggia, a Buronzo, a Biella, a Vercelli, nel Parco naturale Lame del Sesia, a Gattinara, a San Giacomo Vercellese, a Rosavenda
Il giro che proponiamo da Rimini a Santarcangelo di Romagna Vi farà letteralmente innamorare. Si parte dal parco XXV aprile di rimini, dove si può ammirare il famoso ponte di Tiberio, ponte Romano costruito tra il 14 d.C. e il 21 d.C. che oggi risulta ancora percorribile anche in bicicletta. Lasciandoci il ponte alle spalle, si prosegue lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume Marecchia per circa una decina di chilometri, da questo momento in poi ci si immerge completamente nella natura fino a raggiungere Santarcangelo di Romagna. Sono tanti i motivi per i quali vale la pena scoprire Santarcangelo: per la sua forte identità romagnola e l’atmosfera di grande borgo scandito da un giusto ritmo di vita, per la sua bellezza architettonica fatta di nobili palazzi, case borghigiane, vicoli e piazzette che le hanno conferito il titolo di Città d’Arte, per le manifestazioni di respiro internazionale che la animano non meno delle sagre di paese dense di profumi e di sapori.
a San Marino, nella Repubblica di San Marino
Un giro ad anello a cavallo tra l’alta e la bassa valle Formazza, sarà l’occasione per immergersi completamente negli scorci suggestivi che accolsero i walser quando arrivarono dal vicino Canton Vallese (CH) alla ricerca di nuovi pascoli. Un salto nel passato, esplorando una delle più suggestive cascate d’Europa incastonata in una delle valli meno conosciute d’Italia.
Attenzione: il percorso è solo in parte percorribile con il rimorchio bici per bambini. Nel tratto compreso tra le località "Ponte" e "Sotto Frua" è necessario utilizzare la strada carrabile se si vuole optare per questa soluzione. Anche per tutti coloro non abbiano buona dimestichezza con la MTB è sconsigliato passare dalla ciclabile compresa tra i due tratti sopra indicati, perchè la ripidezza delle rampe ed i tornanti stretti potrebbero creare difficoltà.
Che cosa vedere, Formazza – le Frazioni
Tutte ricche di storia e fascino, prendete il tempo per esplorare le tipiche abitazioni walser immerse nel verde dei prati e ricche di colori in ogni stagione.
Antillone [Puneiga], frazione non più abitata, è meta di passeggiate per raggiungere i vicini alpeggi di Vova e Salecchio.
Brendo [In Dä Brendu], “nel bosco abbattuto con il fuoco”, è un minuscolo agglomerato di case raccolto intorno alla Chiesetta della Madonna del Carmine. Da qui la Valle si restringe e si fa più ripida. Nelle vicinanze si trova la Centrale Giacinto Motta che sfrutta i bacini idroelettrici di Morasco, Vannino, Sruer, Toggia e Kastel per la produzione di Energia Elettrica.
Canza [Früduwald] e Grovella [Gurfalu], “bosco della cascata” e “zona dei massi”. Sono due frazioni tra loro vicine dove si contano numerose antiche abitazioni in larice costruite dai Walser. A Canza L'abitato fu parzialmente distrutto da una valanga nel 1951 che causò numerose vittime.
Chiesa [in der mattu], “situata tra i prati”, è la sede della Parrocchia di Formazza. La frazione è composta da un piccolo agglomerato di case che si raccoglie attorno alla Parrocchiale dei Santi Bernardo e Carlo. Nella frazione si trova anche l'antico Cimitero Walser con le caratteristiche croci in legno, uguali per ogni defunto.
Fondovalle [Schtafulwald], “corte per il bestiame circondata dal bosco”, o “bosco del recinto”, è il primo paesino adagiato sulla pianura affacciata sul dirupo "delle Casse". In origine il villaggio era in legno ma fu distrutto da una immensa valanga nel 1863 e ricostruito in muratura.
Foppiano [Undrum Stalda], è la prima della Valle ed è abitata tutto l'anno. All'interno della frazione è presente l'Oratorio dedicato a San Giovanni e tipiche costruzioni in legno.
Frua [Uf Der Frütt], località famosa per il turismo invernale e per la Cascata del Toce.
Ponte [Zumschtäg], è il cuore della Valle e sede del Municipio. Il nome della Frazione si riferisce alla presenza dell'unico ponte sul fiume Toce. Nella Frazione è presente anche una scuola per i bambini delle elementare dove si impara ancora il vecchio dialetto Walser. Al termine del paese, verso la frazione Brendo, si trova la più antica casa formazzina, la Casa Forte, antica sede dell'ammano, il capo della colonia walser. Anche qui è presente un Oratorio dedicato a Santa Caterina. Inaugurata il 25 novembre 1661, la chiesa è stata ampliata nel 1884. L'ultimo restauro risale al 1986-1987.
San Michele [Tuffald], "bosco profondo", i boschi vicini alla frazione furono devastati da un grosso incendio nel 1765. Il paesino è sede di un Centro Sci di Fondo, con un anello di pista di 12 km che percorre tutta la parte pianeggiante della Valle, da Ponte a Fondovalle. Nella località si trovano anche due edifici religiosi: Chiesa di San Michele e Santa Lucia edificata nel 1663.
Sotto Frua [Unter Der Frütt], “sotto la Cascata” del Toce. E' presente una chiesetta e due grosse strutture utilizzate prevalentemente dai Salesiani per raduni estivi e incontri vari.
Valdo (Wald), "bosco", antica sede del Comune di Formazza ora spostata a Ponte. Nella Frazione è presente la seggiovia del Sagersboden che porta alla sommità della Pista dei Campioni così definita per la sua bellezza e tipologia.
Focus, i Walser
I Walser (contrazione del tedesco Walliser, cioè vallesano, abitante del canton Vallese) sono una popolazione di origine germanica che abita le regioni alpine attorno al Massiccio del Monte Rosa. La cui lingua viene definita come Titsch, Töitschu o Titzschu, termini imparentati con il tedesco Deutsch.
Stabilitisi nella Valle del Goms, durante i secoli XII e XIII, coloni Walser provenienti dall'alto Vallese si stabilirono in diverse località dell'arco alpino in Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria e Francia. La storia del popolo Walser al sud delle alpi inizia verso la metà del XIII secolo, per migrazioni progressive, sviluppando nel corso del tempo gli insediamenti stanziali che oggi conosciamo.
La loro peculiarità è stata quella di aver dato vita a un modello di colonizzazione delle alte quote occupando e trasformando alpeggi abbandonati. La Val Formazza ha rappresentato la porta di ingresso dei Walser, da qui sono transitati e hanno colonizzato l'arco alpino sul versante italiano, i cui primi insediamenti stabili si attestarono oltre i 1.800 mt.s.l.m. La loro peculiarità è stata quella di aver dato vita a un modello di colonizzazione delle alte quote occupando e trasformando alpeggi abbandonati, valli e montagne spopolate con insediamenti permanenti.
Focus, Sbrinz Route
Tutti gli anni a fine agosto, per maggiori informazioni www.sbrinz-route.ch
Rievocazione storica in costume del tragitto che unisce Berna a Domodossola, una camminata in più tappe durante la quale viene ripercorso il tragitto all’insegna della tradizione. Una grande via di comunicazione che già 600 anni fa, attraverso il Passo del Gries, a 2479 m di quota tra la Val Formazza e l'Alto Vallese, costituì la via più diretta fra la pianura lombarda e la Svizzera centrale. Da Milano a Berna, dal Mediterraneo alle pianure dell'Europa centrale, transitarono uomini, merci, idee. Fu una strada commerciale, una carovaniera percorsa da lunghe file di muli carichi di merci. Da nord scendevano bestiame, pelli e formaggi (lo “sbrinz” dell'Oberland Bernese), ma anche prodotti di lusso come i preziosi cristalli lavorati dai monaci di Engelberg destinati alle corti italiane. Da sud salivano i panni e le sete lombarde ed il vino dell'Ossola, esportato fino alla corte di Francia.
Focus, gli Orridi di Uriezzo
Un piccolo canyon situato nel comune di Premia. Nel corso dell’ultima glaciazione (terminata circa 12.000 anni fa) nell’attuale Valle Antigorio e Formazza si trovava il Ghiacciaio del Toce che con il passare del tempo e con l’aiuto dei torrenti alla sua base ha eroso la roccia andando a formare questo particolare spettacolo naturale. I tortuosi cunicoli e le gole che oggi è possibile ammirare si sono formate una volta che il ghiacciaio è scomparso. Il prosciugamento dei vari torrenti glaciali ha lasciato spazio ad un vero e proprio canyon che oggi si può visitare a piedi. Il fenomeno di erosione ha creato un paesaggio naturale molto raro nelle Alpi. La forza dell’acqua ha difatti creato una serie di grandi cavità subcircolari separate da stretti e tortuosi cunicoli le cui pareti sono ricoperte di scanalature, volute e nicchie.
Focus, Piero Portaluppi – Architetto
è stato uno dei più importanti architetti e urbanisti della prima metà del '900 italiano. Pur avendo operato prevalentemente nel nord Italia, e in particolare per l'alta borghesia meneghina, a lui si deve una vera rivoluzione nel modo di pensare l'architettura di spazi pubblici e privati. Nel corso della propria carriera ha realizzato progetti in diversi settori: non solo palazzi e ville residenziali, ma anche centrali idroelettriche – in cui ha applicato stilemi architettonici più legati all'edilizia storica che a quella industriale – edicole funerarie, padiglioni espositivi, alberghi e molto altro.
Focus, i Formaggi della Val d’Ossola
Tra i formaggi della Val d’Ossola un posto d’onore occupa certamente il Bettelmatt, il “formaggio degli Dei”, prodotto in sette alpeggi delle valli Antigorio e Formazza ad un’altitudine compresa tra i 1800 e i 2400 metri. Il Bettelmatt si produce in estate, ed è un formaggio che nobilita la grande tradizione dell’allevamento di vacche di razza bruna. Ottenuto dal latte di una sola mungitura, lavorato a crudo e intero, quindi con due lavorazioni giornaliere, è un vero trionfo di profumi, aromi e sapori inconfondibili provenienti proprio dagli aromatici pascoli delle Alpi Lepontine.
La maturazione del Bettelmatt può variare da pochi mesi a più anni, ma solo dopo almeno 90 giorni di stagionatura gli aromi e i profumi raggiungono l’apice dell’intensità. Di colore giallo oro o paglierino tendente al bruno e al bronzo con la maturazione, di sapore intenso, prolungato e profondo, aromatico, mai banale.
Altro formaggio caratteristico è l’Ossolano: un formaggio semigrasso o grasso dal sapore delicato, erbaceo, più intenso e prolungato nel corso dell’affinamento, utilizzato come piatto a se stante e anche nella preparazione dei tradizionali gnocchi a base di patate, farina di castagne e zucca, oppure nelle polente conce, o ancora con il pane di segale a formare la tradizionale merenda ossolana.
a Verbania, sui Laghi, sul Lago Maggiore, nella Val d'Ossola, Premosello-Chiovenda, Vogogna, Macugnaga, sul Toce, Lago di Mergozzo
Pedalare tra le colline delle Langhe su un'e-bike è come immergersi in un dipinto in movimento. Il paesaggio si svela davanti ai vostri occhi in un susseguirsi di vigneti ordinati, borghi antichi e panorami mozzafiato. L'aria fresca e profumata di uva e terra accarezza il viso mentre la bicicletta a pedalata assistita vi permette di affrontare con facilità ogni salita. Ogni curva rivela una nuova meraviglia, ogni sosta è un'opportunità per assaporare l'essenza di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni enogastronomiche. Un viaggio che stimola tutti i sensi e nutre l'anima, promettendo emozioni indimenticabili ad ogni colpo di pedale.
Novello
Novello, punto di partenza del vostro tour, vi accoglie con la sua quiete affascinante. Esplorate il centro storico, percorrendo il belvedere con le sue terrazze panoramiche. Da qui, potrete ammirare viste mozzafiato su Monforte e, nelle giornate più limpide, sul Monviso. Non partite senza aver assaggiato la Nascetta, un vino prodotto da un vitigno autoctono riscoperto di recente, presso la Bottega del Vino locale.
Monforte d'Alba
Monforte d'Alba vi cattura con il suo fascino medievale. Arrampicatevi per le antiche vie acciottolate del borgo alto, tra case storiche e aiuole fiorite di rose. L'anfiteatro naturale del paese offre uno spettacolo panoramico indimenticabile. Da Monforte proseguite verso Castiglione Falletto, godendovi scorci mozzafiato e l'opportunità di degustare vini pregiati nelle cantine della zona.
Castiglione Falletto
Castiglione Falletto, arroccato su un colle, è una gemma da scoprire. Il suo castello medievale domina il paesaggio circostante, offrendo una vista spettacolare sui vigneti. Passeggiate per le strette vie del borgo, ammirando le antiche case in pietra e respirando l'atmosfera autentica di un villaggio langarolo. Non dimenticate di assaggiare il Barolo Rocche di Castiglione DOCG, prodotto in questa zona. Da Castiglione, proseguite verso Barolo.
Barolo
Barolo, capitale mondiale del vino omonimo, è una tappa imperdibile. Le e-bike vi permetteranno di raggiungerla comodamente. Esplorate il centro storico e visitate il Castello Falletti, che ospita il WiMu (Museo del Vino). Questo museo interattivo, progettato dallo stesso architetto del Museo del Cinema di Torino, offre un viaggio affascinante nella cultura enologica della regione. Concedetevi una degustazione del "re dei vini" in una delle numerose enoteche del borgo.
L'esperienza
Questo percorso di 27 km è un'avventura accessibile a tutti, grazie alle e-bike che rendono agevole anche i tratti più impegnativi. L'itinerario autoguidato, supportato dall'app BikeSquare, vi offre la libertà di esplorare al vostro ritmo, fermandovi quando e dove preferite. Partendo e tornando a Novello, attraverserete alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Langhe, patrimonio UNESCO, immergendovi completamente nella ricca cultura enogastronomica della regione. È un viaggio ecosostenibile che unisce il piacere del cicloturismo alla scoperta di un territorio unico al mondo, dove ogni pedalata è una carezza all'anima e un tributo alla bellezza della natura e all'ingegno dell'uomo. Un'esperienza che vi lascerà con il desiderio di tornare, per esplorare ancora e ancora queste colline magiche.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Il Sentiero Pasolini è un percorso ciclo-pedonale che da Roma porta a Ostia lungo la sponda sinistra del fiume Tevere.
Questo percorso è stato creato, e viene sfalciato e mantenuto, dai volontari. Il nostro giro inizia alla stazione di Casal Bernocchi a soli 15 minuti con il trenino da Piramide.
È possibile scegliere di spostarsi sia con la bici tradizionale che con la ebike. Il percorso si svolge prevalentemente sugli argini del Tevere e quindi in pianura, con l’eccezione di due piccoli colli da superare a metà strada.
Questo giro deve considerarsi facile. Esso avviene su strade sterrate e sentieri di terra battuta che non presentano particolari difficoltà. I panorami sono idilliaci con il fiume Tevere che scorre lentamente a destra, campi e pascoli fiorenti a sinistra e una rigogliosa vegetazione piena di vita lungo gli argini del Tevere. Particolarmente suggestive le vedute dai due colli su tutta la Valle del Tevere e verso la Città Eterna con le cime dell’Appennino sullo sfondo nelle giornate chiare.
Durante i 17 Km da Casal Bernocchi a Ostia Antica saremo completamente immersi nella verde campagna senza praticamente incrociare veicoli motorizzati. Arrivo dopo circa 2 ore e mezza di tranquilla pedalata al pittoresco borgo medievale di Ostia Antica con il castello rinascimentale di Giulio II e alle spalle gli enormi scavi dell’antica città portuale.
Dopo la breve visita al parco archeologico continueremo attraverso la bella pineta di Ostia in direzione del lungomare per approdare infine al moderno Porto di Ostia alla foce del Tevere. Qui si può pranzare in uno dei tanti ristorantini. Ritorno a Roma nel primo pomeriggio con il trenino dalla stazione di Lido Centro che impiega circa mezz'ora.
a Empoli, in Val d'Arno
Offerta speciale
Lo sposo non paga quando il resto del gruppo noleggia le ebike per la giornata intera.
Percorso
BikeSquare Langhe ha preparato un percorso per festeggiare l'Addio al Celibato dell'amico che corre all'altare. Si parte da Novello, tutti insieme, e da qui si sale in ebike.
La prima meta è La Morra, 7 chilometri dal punto di noleggio BikeSquare. La Morra è un comune arroccato sulla collina, lo si vede arrivando e merita una sosta.
Proseguendo in borgata Annunziata si incontra la cantina Marrone dove è possibile visitare i locali di invecchiamento e di vinificazione e sorseggiare un bicchiere di vino godendosi il fresco sulla terrazza panoramica, nonchè un ottimo pranzo abbinato ai vini della cantina
Si rientra percorrendo un pezzo della strada dell'andata e passando da Barolo per rientrare verso Novello.
a Barolo, a Novello, a Monforte, a La Morra, ad Alba, a Bra, a Dogliani, a Monchiero, a Narzole, a Barbaresco, a Treiso, a Roddi, a Roddino, a Montelupo, a Grinzare Cavour, a Serralunga, a Roddino, a Murazzano, a Bossolasco, a Benevagienna, a Castagnole
Ciclovia di Alassio è un percorso stradale adattto a tutti che permette di scoprire la collina in modo dinamico e divertente, che permette di scoprire in modo del tutto nuovo e dinamico la collina e le sue ricchezze.
Dopo essersi lasciati alle spalle l’abitato salendo verso la collina in direzione ponente, dopo una ripida salita e diversi tornanti, vi troverete ai ruderi della Chiesa di San Bernardo, in corrispondenza del primo punto panoramico, che offre una vista mozzafiato sul mare e sulla baia. Si prosegue salendo verso la Madonna della Guardia, punto più alto della Ciclovia ed anche il più suggestivo. Qui potrete godere di uno scenario che spazia dalle Alpi Liguri, con vette oltre i 2600 m, al mare azzurro.
Da qui comincia la discesa che, attraverso regione Cavia, vi porta alla Chiesetta di Santa Croce, con il suo romantico belvedere, che sovrasta il porto e l’isola Gallinara. Un panorama indimenticabile, che non può che essere fotografato.
in Liguria, ad Alassio, a Toirano, a Borghetto Santo Spirito, ad Albenga, a Finale Ligure, a Noli, a Le Magne, a Loano, vicino al santuario di Monte Carmelo
Un itinerario alla scoperta di un angolo unico della Valle d’Aosta, dove ambienti naturali e panorami mozzafiato si svelano ad ogni colpo di pedale, sotto la sagoma maestosa del Cervino, o "la Gran Becca” come la chiamano i valligiani.
Si pedala fra bellissimi boschi di castagno, prati, campi e suggestivi villaggi di montagna, dove sono ancora visibili scampoli della vita di un tempo come antichi mulini ad acqua e tradizionali forni per il pane di segale.
Caricata la bici sulla funivia, si raggiunge in pochi minuti il villaggio di Chamois, Perla delle Alpi e unico comune italiano non raggiungibile in automobile.
Di qui si prosegue lungo la splendida poderale che, tra uno scorcio panoramico e l’altro, porta sino a La Magdeleine e i suoi 7 mulini perfettamente ristrutturati e recuperati a scopo etnografico.
Caratteristiche tecniche
Il percorso è interamente su strade minori con scarsissimo traffico, o su strade sterrate, adatti anche ai minori (sotto la responsabilità di un accompagnatore adulto).
Dislivello complessivo in salita: 600 m
Difficoltà: Cicloescursionistica (MC/MC)
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Essenza...questo ? il nome di questo tour. L'essenza di C?rdoba ? il suo odore e sapore.
La primavera ? il momento perfetto per scoprire e assaporare l'odore di C?rdoba. L'odore dei fiori dei nostri "Patios", i cortili con i balconi fioriti delle case tradizionali andaluse, che si possono trovare solo a C?rdoba.
Visiteremo insieme 5 dei "Patios" pi? belli di Cordoba, passando per le magiche vie del distretto ebraico per arrivare a San Basilio, una delle piazze pi? affascinanti di Cordoba, dove possiamo trovare molti "Patios".
Poi, assaggeremo i sapori di C?rdoba. Degusterete la gastronomia andalusa in una bellissima tipica Taberna cordobesa.
Non possiamo dimenticare la cultura e la storia, cos?, naturalmente, in questo tour visiteremo anche le Scuderie Reali, il luogo in cui il re Felipe II cre? una nuova razza di cavalli, il cavallo andaluso.
Prezzo: 29 euro a persona (inclusi i Patios, l'entrata alla Cavallerizza reale, tapas e il tour in bici)
Punto di ritrovo: Elektrik Cordoba - Calle Maria Cristina 5 (vicino al Tempio Romano)
Il tour ? disponibile anche in lingua italiana.
in Cordoba
Un itinerario panoramico, alla scoperta della gastronomia e degli ambienti naturali delle Valli Borbera, Curone e Grue, caratterizzate da paesaggi suggestivi su percorsi anticamente utilizzati come sentieri per il trasporto delle merci dal mare alla pianura. Si parte dal punto di noleggio Bike Square sito in Cabella Ligure. Di qui si attravesano gli abitati di Albera Ligure e Cantalupo. Si svolta al primo bivio a destra, in direzione S. Sebastaino Curone. E' una strada secondaria che attraversa le località di Campana e Cavigino quasi interamente sul crinale delle due vallate attigue molto verdeggianti. Il panorama è ricco di visuali ed aparture panoramicche. Si arriva al borgo di Dernice dove si possono ammirare i resti del Castello o la torre saracena arroccata su di uno sperone di roccia arenaria. Questo luogo è oggi assai noto per la produzione ed il commercio del formaggio Montebore, sin dal XII sec. Apprezzato sulle tavole nobili di Genova e Milano, oggi presidio Slow food per la sua storia e per la particolarità di essere fatto con latte crudo vaccino ed ovino che conferiscono un sapore unico a questo prodotto. Visitata Dernice si scende a S. Sebastiano Curone, un grazioso paese fin dall'antichità luogo di incontro e di contrattazioni lungo la Via del Sale (o del cereale, a seconda delle merci), dove i mulattieri in lunghe carovane, quelli provenienti da Genova e quelli provenienti dallo Stato di Milano, si scambiavano i prodotti: per questo in paese si formò una sorta di “centro logistico”con ampi deposti di merci, locande ed osterie, maniscalchi e sensali. Caratteristiche sono le strette vie accuratamente selciate con i vecchi ciottoli di torrente e fiancheggiate da alte case a più piani. S. Sebastaino è nota per essere divenuta negli ultimi anni meta di una delle più importanti fiere del tartufo del nord Italia grazie alla presenza dei fitti boschi che la circondano dove è possibile trovare eccellenti tuberi biachi e neri. Visitato S. Sebastaino si può fare ritorno, passando prima per l'omonima frazione di Montebore dove si può ammirare un panorama unico dominato da verdi pascoli e tramite un breve tratto sterrato si ridiscende attraversando località di Costa Merlassino fino ad arrivare a Cantalupo Ligure e poi a Cabella Ligure seguendo la S. P. 140.
in Val Borbera, ad Arquata Scrivia, a Gavi, al borghetto di Borbera
ATTENZIONE
Questo è un percorso aperto, significa che è obbligatorio concordare il recupero di bici e persone in auto (massimo 4 persone). Il costo del recupero in auto è di €50 fino a 4 persone.
Il percorso
Monteriggioni è l'ultima tappa della via Francigena prima di arrivare a Siena: è un borgo medievale racchiuso da mura che sono completamente percorribili.
L'immagine di copertina è di Vignaccia76 - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3571298
nel Chianti, in Chianti, a Greve in Chianti, a Radda in Chianti, a Gaiole in Chianti, a Castellina in Chianti, a Cavriglia
Partendo dall'abitato di La Magdeleine (frazione Brengon dove noleggiate le bici) seguire la strada asfaltata che porta al bivio per Chamois. Non prendere la poderale per Chamois (deviazione a sinistra) ma proseguite sulla strada asfaltata per un altro km (in totale dalla partenza del noleggio son 2.5km) seguendo le indicazioni per "Big Bench". La strada prosegue e diventa sterrata, dopo circa 5 km raggiungerete la località denominata Col Pilaz dove potrete ammirare la fantastica e famosa installazione della "Big Bench Community Project".
Raggiunta la panchina proseguite sulla poderale dritto davanti a voi in direzione Champlong. La salita è impegnativa. Dopo circa 2 km raggiungerete i laghetti di Champlong a quota 2200 m.s.l.m.
Ok la salita piu impegnativa è finita. Procedete lungo lo sterrato che, dopo una panoramica sul Cervino, attraversando una splendida finestrella di gesso bianco, vi fara scendere a tutta velocità negli alpeggi di Chamois. NOn prendete nessuna deviazione (es alpeggio CORT).
Dovete raggiungere l'alpeggio di Foresus che si trova in fondo alla discesa ripida appena fuori dal bosco.
A questo punto prestate attenzione, l'alpeggio rimarrà alla vostra sinistra e voi dovete prendere la prima strada a destra di fronte a voi per poter salire nuovamente e raggiungere prima l'alpeggio di Glavin e poi l'arrivo della seggiovia. Continuate sulla strada alla destra dell'arrivo della seggiovia anche se poco visibile e dopo circa 200m di salita prendete la deviazione a sinistra sul tornante, una strada sterrata meno battuta che scende leggermente vi porterà al colle di Cheneil. Grazie ai lavori di recupero del sentiero potete proseguire sulla strada principale senza prendere nessuna deviazione, un percorso completamente rivisto e spettacolare vi condurra nella conca piu spettacolare di Valtournenche. Dopo circa 2 km raggiungerete Cheneil. Complimenti siete stati bravissimi godetevi questa rara oasi di bellezza. Il percorso non finisce qui dovete ancora scendere quindi con le spalle rivolte a monte prendete la strada sterrata che scende a sinistra e raggiungete il parcheggio della funicolare che sale a Cheneil. Il percorso torna nuovamente asfaltato, dovete continuare la discesa fino al bivio che sulla sinistra che vi conduce alla splendida frazione di Promindoz. Da qui la strada ritorna sentiero e sulla destra della frazione prendete le indicazioni che vi conducono a Cretaz di Valtournenche. Il sentiero dopo circa 10 min incrocia una strada poderale, prende la strada sterrata a sinistra e raggiungete in circa 10 min le case di Valtournenche, splendide cascate e ponti vi incanteranno. Raggiunto l'abitato continuate sulla strada asfaltata e una volta raggiunta la strada principale scendete a sinistra fino a raggiungere la statale per Breuil Cervinia. Da qui svoltate a sinistra e scendete attraversando il centro abitato di Valtournenche, ATTENZIONE STRADA TRAFFICATA. Continuate a scendere fino alle ultime case del centro di Valtournenche e poco dopo l' Hotel Millefiori prendete il sentiero a destra tra le case che vi conduce, con una discesa abbastanza tecnica, nella piana di Maen. Una volta raggiunta la chiesa troverete nuovamente la statale per Cervinia che dovete attraversare per riprendere una strada di fronte a voi che va verso il lago di Maen. Proseguite fino al primo bivio che trovate, svoltate a destra e poi prendete il ponte a sinistra vi troverete nuovamente lungo la statale. Scendete lungo la statale fino all'altezza della carrozzeria oltrepassate il parcheggio ed infilatevi nel sentiero lungo lago. Una volta oltrepassato lo sbarramento raggiungerete una strada, svoltate a sinistra e continuate a scendere fino a raggiungere l'ecocentro, superatelo e RALLENTATE dovete prendere il sentiero a sinistra. Proseguito lungo il torrente per raggiungere una casa dove il sentiero si immette su una strada asfaltata. Svoltate a sinistra e raggiungete la frazione di Buisson. Da qui prendete il biglietto per la funivia ( 2,00 € andata + 2,00 € di bicicletta per un totale di 4,00 € potrebbero esserci dei rincari nei mesi di punta luglio ed agosto) benvenuti nella Perla delle Alpi di Chamois. Uscendo dalla stazione della funivia potete fermarvi a sorseggiare qualcosa nei bar presenti nella piazza. Per rientrare a La Magdeleine dovete ora prendere la stradina a destra dell'edificio comunale e percorrerlo fino alla fine per circa 4 km. Quando arriverete sulla strada asfaltata svoltate a destra e raggiungete nuovamente l'Hotel Tantané. Complimenti avete appena concluso un percorso di 40 km!!!!!
in Valle d'Aosta, a Chatillon, a La magdeleine, a Chamois, ad Ayas, a Fenis, per il lago di Lod, al Monte Zerbon, nella valle del Cervino, ai laghi di Champlon, Saint-Vincent
Questo splendido percorso in e-bike è stato studiato per consentire a singoli o gruppi di trascorrere alcune ore in sella all’ebike in totale spensieratezza.
E' un percorso ad anello che parte e termina dal prestigioso AC RANCH e consentirà di ammirare gli splendidi paesaggi delle campagne alessandrine
Cosa vedere in Zona
Il tour è estremamente facile, mediamente pianeggiante e adatto a tutti.
E’ pensato per i gruppi e gli eventi ed è molto panoramico.
Partiti dall’ AC Ranch si raggiungerà velocemente il borgo di San Rocco per poi deviare su strada secondaria fino ad arrivare al Comune di Frascaro.
La strada attraversa campi coltivati che si estendono a perdita d’occhio regalando, ai ciclisti, un grande senso di pace e tranquillità.
Arrivati a Frascaro, si può valutare una sosta all’Osteria del Gallo Merlino, che offrirà ottime pietanze e specialità tipiche piemontesi.
Sulla piazza principale del Paesino sono presenti le colonnine di ricarica per le biciclette. Continuando il percorso, sarà possibile attraversare un ponticello in ferro rosso: queste strutture sono tipiche delle zone pianeggianti e servono a ciclisti, pedoni e turisti per attraversare i numerosi ruscelli che vengono utilizzati per l’irrigazione dei campi.
E’ conveniente scendere dalla bici e accompagnarla a mano, in quanto il ponticello è piuttosto stretto.
Dopo qualche altro chilometro di pedalata sarà possibile raggiungere la Panchina Rossa Gigante di Borgoratto Alessandrino che vi offrirà una piacevole vista sui campi a perdita d’occhio.
Dalla panchina la pedalata proseguirà sulla via del rientro passando attraverso la Vigna dei Pastelli di Pico Maccario, prestigiosa azienda vitivinicola locale.
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Partendo dalla sede di BikeSquare Delta del Po, si percorrono strade interne che attraversano la campagna dell'Isola della Donzella e si arriva in località Cà Mello dove è coltivato il Campo di Lavanda, la coltivazione è stata piantata per la produzione di olio esenziale di lavanda ma ben presto è diventata un'attrazione turistica nel periodo della fioritura, una spettacolo di colori e profumi, la fioritura va dal primo/secondo weekend di giugno alla seconda settimana di luglio e varia in base alle condizioni climatiche. L'itinerario prosegue sulla Sacca degli Scardovari famosa per l'allevamento dei mitili in particolare la cozza, si costeggia la sacca fino alla foce del Po della Donzella o di Gnocca da dove si risale il fiume e lo si attraversa in località Santa Giulia sul tipico Ponte di Barche per poi dirigersi verso l'altro Ponte di Barche quello di Gorino che attraversa il Po di Goro, si arriva a Gorino che si affaccia sulla Sacca di Goro famosa per l'allevamento delle vongole. Si rientra al punto di partenza tornando ad attraversare i due ponti, costeggiando il Po di Gnocca e attraversando la campagna.
comacchio, salina di cervia, cervia, ravenna, goro, foce del po
Tour e-bike completo e centralizzato sul lago più grande e frequentato dei castelli romani: Il Lago di Albano. Partendo dal nostro punto noleggio e-bike a Frascati ci si avvicina pian piano al lago attraversando prima Rocca di Papa, poi Nemi (famosa in primavera per la sua sagra delle fragole) e Genzano per arrivare ad Ariccia e Castel Gandolfo ricche di caratteristiche fraschette dove poter mangiare. Scendendo dal paese di Castel Gandolfo si arriva direttamente sul lungo lago, particolarmente frequentato e dove sono presenti diversi ristoranti e locali.
La partenza è il punto di noleggio BikeSquare di Voltaggio. Attraverso la panoramica Strada Provinciale n. 160, ( passando per la località Mulini) si raggiunge il Passo della Bocchetta, uno dei più antichi valichi storici che uniscono la Liguria al Piemonte, già utilizzato dalle popolazioni Liguri, prima dell'arrivo dei Romani. Il panorama, nei giorni tersi, si apre a sud sul golfo di Genova e a nord sull'arco alpino. Dopo una piacevole sosta nell'area attrezzata, si ritorna a Voltaggio compiendo un anello che passa per il borgo di Fraconalto, Il paese sorse probabilmente nel X sec. lungo il percorso della consolare via Postumia, che attraversava i crinali dalla Bocchetta al Monte Poggio, passando per il suo sito e procedendo per il monte Porale. Rappresentò per secoli un importante luogo fortificato su questa via che era strategicamente importante poiché collegava l'Oltregiogo attraverso il Passo della Bocchetta , con la Riviera Ligure, conducendo a Genova. La zona grazie ad una forte presenza di boschi che garantiscono frescura e purezza dell’aria, risulta molto apprezzata per un turismo estivo. Il territorio comunale offre ampie possibilità di escursioni con vari itinerari lungo le zone boschive durante le quali ci si può facilmente imbattere in caprioli, cinghiali, scoiattoli, tassi, poiane, bianconi ecc od ammirare fiori di prato e bosco
nel Monferrato, a Campo ligure, al castello di Lerma, ai laghi della lavagnina, nel Parco Naturale delle Capanne, a Masone, a Voltaggio
Valpolicella: il nome deriva forse da Val Polis Cellae, valle delle molte cantine. Anche se l'origine del nome è incerta, è evidente che la regione sia ancora oggi un paradiso per gli amanti del vino.
Questa facile pedalata ci porta a scoprire la regione vinicola della Valpolicella. Usciamo dalla città in tutta sicurezza lungo una pista ciclabile che ci porta tra gli immensi campi coltivati a vigneto della Valpolicella. Una facile salita ci porta ad apprezzare il paesaggio sulle montagne e le colline terrazzate e passiamo a fianco di un paio di eleganti ville venete.
Una sosta in una cantina è certamente consigliata, c'è solo l'imbarazzo della scelta, sul percorso se ne possono trovare molte ma noi ti suggeriamo una degustazione presso la cantina Salvaterra.
Infine il percorso segue il fiume Adige e ritorna in città attraversando il centro storico.
a Verona, al parco dell'Adige sud, a Valpolicella , per Villa Mosconi